Nel comparto difesa e sicurezza, ad oggi, è stato acquistato dalla Guardia di Finanza, dall’Esercito Italiano e dall’Arma dei Carabinieri, mentre il contratto più importante all’estero è stato stipulato con la Österreichische Luftstreitkräfte (Forza Aerea austriaca). Il primo operatore militare italiano che ha commissionato la versione MH-169A è stata la Guardia di Finanza. Tale versione è dotata di pattini al posto del carrello con ruote e di altre dotazioni specifiche, come il sistema di missione. Il Servizio Aereo della Guardia di Finanza ha commissionato, nel 2018, alla Leonardo SpA - Divisione Elicotteri, in un ampio progetto di ammodernamento della flotta aerea del Corpo, sei UH-169A e 18 MH-169A. Si tratta di “macchine” destinate a sostituire gli “inossidabili” NH-500MC/MD e gli AW109Nexus. In alcune Sezioni Aeree hanno sostituito anche gli AB-412HP, in particolare nelle Sezioni Aeree di Montagna di Varese e Bolzano. Le prime versioni dell’UH-169A, difatti, sono state indirizzate a questi Reparti per sostituire gli AB-412HP tipo B e in parte gli NH-500MD. |
L’MH-169A (AW169M) e il suo sistema di missione.
Gli MH-169A della Guardia di Finanza sono dotati di una speciale configurazione comprendente verricello di soccorso, galleggianti e scialuppe di salvataggio, tagliacavi, avanzati sistemi di prossimità con il suolo e anticollisione, cockpit compatibile con l’uso del visore notturno Night Vision Goggles (NVG), avanzati sistemi di comunicazione, sistemi di diagnostica, faro di ricerca, rilevatore della presenza di ghiaccio, comunicazioni satellitari, rilevatore di telefoni cellulari, predisposizione al sistema iperspettrale per telerilevamento. Inoltre, gli elicotteri sono equipaggiati con un’ampia gamma di sistemi e sensori forniti dalla società Leonardo, tra i quali il sistema di missione Rotary Wing - Airborne Tactical Observation System (RW - ATOS), il radar di sorveglianza Gabbiano, il sistema elettro-ottico LEOSS, il transponder per identificazione amico/nemico IFF M428, il sistema anticollisione basato su tecnologia laser Obstacle Proximity Lidar System (OPLS), sistemi di comunicazione V/UHF, pannelli di controllo e sistemi di illuminazione. Nelle ultime versioni dell’MH-169A sono state introdotte delle funzionalità avanzate dell’autopilota per svolgere al meglio il compito di ricerca e soccorso (SAR Mode - Search and Rescue). Le funzioni di ricerca e soccorso permettono di pilotare l’elicottero in modalità automatica lungo una rotta predefinita, riducendo così il carico di lavoro del pilota durante questa fase critica della missione. Attualmente, l’MH-169A è l’unico elicottero nella sua categoria di peso ad avere la funzionalità SAR Mode così avanzata. Il cuore del sistema di missione dell’MH-169A è l’RW-ATOS, simile a quello imbarcato sugli ATR 42/72, è un apparato in grado di interagire con la strumentazione di bordo e con i sistemi di rilevamento, consentendo di eseguire missioni di sorveglianza terrestre/marittima ad ampio spettro, in ambienti sia diurni che notturni, riducendo così i tempi di analisi dello scenario tattico agli operatori. Il sistema si compone di: • Radar “Gabbiano T20N”, è un radar multifunzione a impulso doppler, con portata da 0.5 NM a 160NM. • Sistema Leoss MKII, che racchiude diverse telecamere: TVC, IR, SWIR, con zoom sia ottico che digitale. • Laser: LRF (1M), LI (4), LM(3B). • Faro di ricerca “TRAKKABEAM 800”. • Radio: SRT700-1, SRT700F, VHF/FM, Telefono Satellitare IRIDIUM (SAT+4G). • IMSI Catcher: NESIE(2G/3G/4G), FFIII (SAT). Le sue funzionalità sono: - il controllo e la gestione integrata dei sensori radar e AIS trasponder ed elettro-ottico, che permettono la visualizzazione delle informazioni (video e dati) provenienti dai diversi sensori sui display con possibilità di abilitare o disabilitare eventuali layers in modo autonomo e progressivo da parte dell’operatore; - la correlazione delle informazioni dei diversi sensori (radar, sistema elettro-ottico, AIS) con la cartografia terrestre / nautica mediante la generazione di una tactical situation di volta in volta definita dall’operatore, con possibilità di tracking di un target e modifica costante in volo; - la registrazione e la gestione digitale di immagini e video originati dai diversi sensori (radar, sistema elettro-ottico); - la creazione e gestione di un database di missione in cui inserire tutti i target acquisiti durante l’attività, che contenga i relativi dati cinematici e caratteristici (comprese immagini/video), per la successiva generazione di un report di missione; - Il sistema IMSI-IMEI Catcher (CELL/SAT), che sostituendosi a un’antenna permette di ingaggiare una cella telefonica e individuare l’esatta posizione del telefono cellulare, è utilizzato principalmente per missioni di ricerca e soccorso; - la visualizzazione dello status dei sistemi.
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Le conclusioni dei piloti e dei tecnici.
Dai colloqui intercorsi con i piloti e con i tecnici della Sezione Aerea di Varese, si evince che le differenze di pilotaggio e manutentive tra i due modelli di elicottero sono minime se non rapportate alle capacità del sistema di missione. I piloti già in possesso di capacità operativa sull’UH-169, per poter operare con la versione più recente “MH”, devono svolgere un corso di abilitazione di cinque missioni complessive, volte a far acquisire principalmente familiarità con il cockpit e gli apparati del sistema di missione. Nel corso delle missioni vengono enfatizzati i principi di Crew Rescoruce Managment (CRM) integrando i piloti con l’operatore dei sistemi di bordo che gestisce l’RW-ATOS. L’MH-169A ha un peso a vuoto superiore rispetto alla versione UH-169A (circa 300 kg) in virtù della presenza del sistema di missione. Il maggior peso, inevitabilmente, è un fattore limitante per le operazioni in alta quota e per la minore capacità di carico utile. Viene da sé che la presenza di due elicotteri complementari tra di loro permette alla Sezione Aerea di avere una capacità peculiare di trasporto e svolgere missioni in alta montagna con l’UH-169A e una capacità di espletare le attività operative di istituto a 360° con l’MH-169A. Per concludere con gli eventuali pregi/difetti dell’MH-169A, a suo favore c’è un evidente maggiore stabilità di volo dovuta alla presenza dei pattini che garantiscono una migliore aerodinamica rispetto al carrello non retrattile dell’UH-169A. I pattini permettono anche notoriamente una maggiore stabilità per approcci/atterraggi su terreni sconnessi e non regolari, soprattutto in montagna. Per quanto riguarda gli aspetti manutentivi, la voce dei tecnici non riporta alcuna differenza evidente sulle operazioni che vengono svolte. Rimangono inalterati i controlli alle 25 – 50 – 100 ore di volo e il download dei parametri di volo e di funzionamento della “macchina” al termine dell’attività operativa giornaliera che, in presa diretta, tramite appositi PC collegati in rete, vengono trasmessi ai centri di elaborazione di Leonardo SpA per redigere i rapporti di corretto funzionamento o di richiesta di ulteriori verifiche o, in caso di segnalazioni del sistema di inefficienze, di un intervento manutentivo specifico.
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