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La Sezione Aerea di Cagliari Elmas è stata istituita il 20 ottobre del 1967. Grazie alla posizione in “prima linea” del capoluogo sardo nel cuore del Mediterraneo, il reparto è immediatamente impegnato nel contrasto ai traffici illeciti via mare provenienti dallo stretto di Gibilterra, dalle isole Baleari e dai paesi nordafricani. La Sezione Aerea viene posta alle dipendenze della Legione Sardegna e affidata come primo comando al Tenente Pilota Pietro Sgarlata (divenuto in seguito Comandante in Seconda della Guardia di Finanza).
Il primo velivolo assegnato al neo reparto è stato un Agusta Bell AB 47J3 “Jota” “Volpe 35”, consegnato il giorno seguente con un breve trasferimento dalla base aerea di Decimomannu alla sede di Elmas.
Nel 1973 c’è invece l’assegnazione del primo NH 500MC. Con l’arrivo nel 1991 dell’Agusta A 109AII il reparto ha potuto svolgere i propri compiti istituzionali con sempre maggior perizia ed efficacia. L’ultimo modello di elicottero dato in dotazione alla Sezione cagliaritana è l’AB 412, arrivato nel 2006 è tuttora in servizio.
Per chiudere la parte storica è doveroso ricordare la “perdita” dell’A 109AII “Volpe 132” avvenuta il 2 marzo del 1994 con la morte del Maresciallo Gianfranco Deriu e del Brigadiere Fabrizio Sedda.
La Sezione Aerea ha sede nell’omonimo Comune di Elmas ed è collocata nell’ex Distaccamento Aeroportuale dell’Aeronautica Militare ”Mario Mameli”, posizionata a ovest dell’aeroporto civile.
Il complesso è composto di una palazzina disposta su due livelli, dove trovano collocazione il Corpo di Guardia, una sala briefing, i vari uffici del Nucleo Operativo e della Squadra Comando; a pochi metri di distanza c’è invece l’hangar, dove possono essere ricoverati tutti gli elicotteri in dotazione, e dove è possibile eseguire tutte le operazioni di manutenzione. In una porzione dell’hangar trovano invece spazio il Magazzino Speciale Aeronautico (MSA), le officine e gli uffici del Nucleo Efficienza. Il piazzale antistante all’hangar può accogliere due elicotteri simultaneamente e recentemente è stato ampliato per ricevere un velivolo ATR 42.
La caserma è intitolata al Maresciallo Marco Perra (intitolazione presumibilmente avvenuta il 1° settembre 1977), Pilota cresciuto nella Sezione Aerea di Cagliari e deceduto a causa di un incidente durante un volo tecnico nelle acque del golfo di Genova il 5 agosto del 1977 mentre era a bordo dell’elicottero NH 500MC “Volpe 66”, nell’incidente ha perso la vita anche lo specialista Brigadiere Giulio Perrone.
Perra è nato a Iglesias (Cagliari) il 5 dicembre del 1928. Si è arruolato nel Corpo nel 1951, ha frequentato il corso da vedetta da elicottero nel 1958, e in seguito, spinto dalla passione per il volo, quello da pilota di elicottero nel 1961. Nel 1968 viene assegnato alla Sezione Aerea di Cagliari dove ha trascorso, a più riprese, gran parte della sua carriera. Trasferito in seguito presso la Sezione Aerea di Genova viene coinvolto nel drammatico incidente.
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La storia recente del reparto ha visto in breve tempo delle trasformazioni radicali, dal 2006, in una fase di rivisitazione del comparto aeronavale della Guardia di Finanza, il Reparto muta la sua dipendenza gerarchica passando dal Comando Regionale Sardegna al Comando Operativo Aeronavale (COAN) assumendo la denominazione di Sezione Aerea di Manovra; conseguentemente è dotata di elicotteri AB 412HP, il biturbina prodotto da Agusta Bell è dotato dei più efficienti sensori di ricerca e di una migliore autonomia che gli permettono di svolgere al meglio le ricognizioni ad ampio raggio.
La costituzione delle sezioni aeree di Manovra è frutto dell’emanazione del Decreto Legislativo n°68 del 2001, che ha tenuto conto delle seguenti trasformazioni:
- evoluzione dello scenario operativo del Mediterraneo
- istituzione dell’agenzia Frontex
Nonché di esigenze interne al Comando Generale come:
- necessità di valorizzazione della professionalità del personale
- ottimizzazione dell’impiego delle risorse finanziarie
Per garantire lo svolgimento dell’attività operativa la Sezione Aerea di Manovra è dotata di tre elicotteri AB 412HP e di due NH 500MC/MD.
Nel corso del 2010 il Reparto è stato dotato di personale con la qualifica di “aerosoccorritore”, primo e unico ente del Corpo ad avere a disposizione specialisti per attività di soccorso sia in mare sia a terra.
Di seguito vediamo un paio di aspetti che delineano le peculiarità di una Sezione Aerea di Manovra rispetto a una semplice Sezione Aerea.
- La prima differenza è sottolineata nella capacità degli elicotteri (AB 412), e ovviamente degli equipaggi, di eseguire pattugliamenti sul mare a lunga distanza, coprendo spazi che vanno ben oltre i confini nazionali sanciti dal diritto internazionale. Queste operazioni a largo raggio sono sempre svolte in supporto alle imbarcazioni in dotazione ai reparti navali alturieri, questa nuova condizione si è resa disponibile inserendo a bordo dei “412” due serbatoi aggiuntivi, posti nella parte posteriore del vano di carico, che permettono un notevole aumento dell’autonomia.
- La seconda particolarità di una Sezione Aerea di Manovra è di avere una struttura tecnico-operativa che può garantire, per richiesta del Comando Generale e con un tempo minimo di preavviso, l’attuazione di operazioni fuori sede, utilizzando sia i mezzi aerei sia il personale del Reparto in questione. Un esempio di attualità molto esaustivo è quello delle operazioni svolte dalla Guardia di Finanza sull’isola di Lampedusa, dove più Sezioni Aeree di Manovra, per correttezza va detto che è coinvolta anche un’aliquota di personale delle normali Sezioni Aeree, contribuiscono a compiere missioni di controllo dell’immigrazione clandestina, operazioni rese necessarie a causa delle recenti crisi nei paesi dell’Africa settentrionale che si affacciano sul Mediterraneo. In sintesi si può chiaramente affermare che queste tipologie di missioni sono realizzabili grazie alla flessibilità propria delle Sezioni Aeree di Manovra, mettendo in atto un dispositivo di mezzi ed equipaggi perfettamente operativi qualora richiesto, e fattore di non poco conto, senza compromettere le attività istituzionali di routine sulla propria base.
In seguito alla revisione ordinativa del comparto Servizio Aereo della Guardia di Finanza nel 2014 il reparto viene funzionalmente assegnato alle dipendenze del ROAN (Reparto Operativo AeroNavale) di Cagliari, e riclassificato in Sezione Aerea, contemporaneamente è privato dei compiti di aerosoccorso e della relativa competente articolazione.
Ovviamente questa “nuova” situazione si è venuta a creare in un contesto di continui tagli ai bilanci delle varie forze armate e di Polizia, facendo sì che queste capacità operative devono essere riviste e riorganizzate.
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Logico ora evidenziare quali sono le peculiarità dell’attuale organizzazione in seno alla Sezione Aerea di Cagliari-Elmas.
La struttura del Reparto è in linea con quelle presenti sul territorio nazionale, unica leggera differenza è una minore disponibilità in termini numerici di personale e mezzi. L’attuale Comandante della Sezione è il Magg. pil. Luigi Fusco che si avvale di tre strutture ben distinte, una operativa, una tecnica e una amministrativa.
Nel dettaglio abbiamo: un Nucleo Operativo, retto dal Cap.pil. Adriano Trane, che comprende un’aliquota di cinque piloti e di cinque operatori ai sistemi, mentre il Nucleo Efficienza, retto dal Lgt. Giuliano Giancarlo specialista, dispone di 10 specialisti e di tre operatori antincendio; per finire abbiamo la Squadra Comando che ha alle proprie dipendenze otto militari, alcuni con mansioni amministrative, altri formano il Corpo di Guardia.
Per quanto riguarda la dotazione di elicotteri, la Sezione dispone sulla “carta” di tre AB 412H e un NH 500MD.
I 35 militari che compongono il reparto, comandante compreso, negli anni hanno contribuito tutti a pieno titolo a eseguire i compiti impartiti dal Comando Generale.
Vediamo ora l’ambito territoriale in cui opera il reparto, le zone operative con un elevato indice di pericolosità coincidono con le acque antistanti alla costa meridionale della Sardegna e le Bocche di Bonifacio situate a nord dell’isola. Le organizzazioni criminali dedite ai traffici illeciti (immigrazione clandestina, terrorismo, e altre attività illegali, ecc.) spesso, in considerazione della vicinanza della Sardegna alle coste dell’Africa del nord (Tunisia in particolare) affacciate sul Mediterraneo, anche in virtù della mancanza di adeguati servizi di vigilanza costiera e aeromarittima posti in essere dagli Stati Africani, impiegando navi, motobarche da pesca, motoscafi, gommoni ad alta velocità, utilizzano queste basi logistiche e di partenza per raggiungere le coste sarde e/o nazionali. Di rilievo inoltre l’attività anticontrabbando, dato l’intenso traffico marittimo mercantile, presente nell’aerea di competenza, soprattutto delle già nominate zone in prossimità del Canale di Sardegna e delle Bocche di Bonifacio, di rilievo è anche la minaccia terroristica via mare.
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Ora vediamo invece quali sono i risultati operativi conseguiti negli anni più recenti.
Nel 2010 sono state prodotte circa 602 ore di volo, di cui circa 370 in attività operative, più di 165 in attività addestrative, mentre le restanti si collocano in ambiti di operazioni di soccorso, voli prova e varie; nel 2011 (agosto compreso) troviamo un totale di 679 ore prodotte con le medesime percentuali per tipologia come per l’anno precedente, quindi perfettamente in linea con quelle preventivate. A seguire troviamo il 2012 con 594 ore di volo prodotte, il 2013 con 520 ore, il 2014 con 330 ore e il 2015 con “solo” 137 ore.
Nel triennio che porta ai giorni nostri è percepibile una flessione delle attività operative/addestrative a causa di taluni problemi tecnici rilevati su alcuni elicotteri del Servizio Aereo, in particolare sul biturbina AB 412, essenziale spina dorsale del reparto cagliaritano è “venuto a mancare” nel biennio 2015-2016. Nonostante questo “gap” il reparto è riuscito a garantire i servizi essenziali, e con l’imminente rientro in servizio del “412” l’efficienza ritornerà già nel 2017 ai normali standard operativi.
Il garante delle attività operative della Sezione Aerea è il Nucleo Efficienza, esso svolge attività manutentive di 1° Livello Tecnico su entrambe le linee (AB 412 e NH 500), che si traduce nell’ispezione delle 25/50/75/100 ore di volo. Per gli interventi di 2° Livello sia programmati che a guasto, interviene un tecnico dall’ReTLA (Reparto Tecnico Logistico Aereo), ex Centro Aviazione di Pratica di Mare.
Sempre rimanendo nell’orbita delle collaborazioni, fino al 2008 presso la Caserma di Elmas era presente un tecnico della ditta AgustaWestland, per motivi di bilancio questa condizione è stata soppressa e nello stesso tempo gli specialisti del Nucleo Efficienza hanno incrementato notevolmente la loro autonomia, svolgendo lavori anche su: scatola 90 gradi, piatto oscillante e bilanciamento rotore. Inoltre in caso di malfunzionamento o manutenzione programmata sul radar e sul FLIR (Forward Looking Infrared) questi sono sbarcati dal medesimo personale e inviati presso il ReTLA, ovviamente quest’attività implica anche la reinstallazione dell’apparato a bordo elicottero.
Un fatto curioso che coinvolge gli aspetti manutentivi è la permanenza degli elicotteri presso il reparto, per quanto riguarda gli AB 412 sono sostituiti con uno diverso al raggiungimento delle 1.200 ore di volo, mentre per l’NH 500 solo dopo le 300 ore di volo, è facilmente intuibile che la lunga permanenza del biturbina implica una maggiore conoscenza del mezzo da parte degli specialisti.
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Finora abbiamo preso visione di alcuni elementi statistici, ma quello che forse più interessa al lettore è sapere quali sono i risultati di queste attività, quindi per appagare le curiosità andiamo a elencare le operazioni più significative svolte dal 2009 ad oggi.
Partirei subito con le operazioni svolte sull’isola di Lampedusa dagli uomini della Sezione Aerea che, nel 2010 (allora di Manovra), durante uno dei normali rischieramenti di “routine” è stata svolta una difficile missione di ricerca e soccorso, dove per l’occasione sono state salvate 22 persone e recuperato un corpo senza vita.
Questa importantissima attività, svolta in un contesto molto complesso, ha valso al reparto un prestigioso riconoscimento, infatti, il Comando Operativo Aeronavale ha concesso in data 7 ottobre 2010 un encomio solenne all’equipaggio coinvolto.
Nel luglio del 2011, in un contesto analogo, un equipaggio dopo aver avvistato due naufraghi in mare, a seguito dell’affondamento del natante sul quale erano imbarcati, ha provveduto al loro recupero, anche per questa importantissima attività svolta in un contesto molto difficile, è valso al reparto un ulteriore prestigioso riconoscimento, sempre il COAN ha concesso in data 31 Luglio 2011 un encomio semplice all’equipaggio.
Passiamo dal soccorso aereo a un servizio di Controllo Economico del Territorio (CE.Te), nel mese di maggio del 2013 la Sezione Aerea di Manovra ha chiuso le indagini su di un giro di aerei sui quali non è mai stata pagata l’Iva, l’attività si terminava con il sequestro di alcuni velivoli da parte della Guardia di Finanza. Una triangolazione fittizia tra Stati Uniti-Danimarca-Italia volta al tentativo di frodare il fisco e non pagare l’Iva sui jet privati è il punto focale dell’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza su disposizione del sostituto procuratore.
Inchiesta che ha portato al sequestro di nove aerei e ha fatto finire nel registro degli indagati undici imprenditori, tra i quali anche un noto editore del Nord Italia, le imputazioni addebitate sono quelle di frode fiscale e contrabbando. Le indagini sono state avviate un anno prima dopo un normale controllo eseguito su alcuni aerei arrivati dagli Stati Uniti e parcheggiati all’aeroporto internazionale di Cagliari-Elmas. Le successive verifiche hanno consentito di scoprire la frode fiscale, in particolare secondo il risultato delle indagini dei finanzieri gli aerei, quasi tutti SR22 della Cirrus Aircraft e un Piper a cinque posti, sarebbero stati acquistati da un intermediario fittizio negli Usa; i velivoli sarebbero stati poi fatti transitare in Danimarca, paese europeo che ha un regime particolarmente favorevole per quanto riguarda il pagamento dell’Iva, per poi dirottarli in Italia a disposizione degli imprenditori che li utilizzavano. La prova concreta della destinazione finale dei velivoli sono state le polizze assicurative che gli indagati avrebbero stipulato per gli aerei. Pochi giorni dopo è scattato il sequestro, richiesto dal sostituito procuratore ed eseguito nei vari aeroporti italiani dalla Guardia di Finanza. Il valore complessivo degli aerei sequestrati è di poco superiore ai quattro milioni e mezzo di Euro, mentre l’Iva indebitamente sottratta allo Stato sarebbe vicina al milione di euro.
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Da un controllo economico del territorio al controllo ambientale del medesimo territorio sia sulla terraferma che sul mare.
Un episodio oltremodo significante risale al novembre del 2014 quando si è conclusa l’operazione “Idra”, dal nome del mostro della mitologia greca, ma anche acronimo di “identificare, denunciare, ripristinare e ammonire”.
La Sezione Aerea di Cagliari-Elmas individua discariche abusive a Cagliari, Assemini, Maracalagonis, Alghero, Sassari e nel Sulcis. Tonnellate di rifiuti e inquinanti dispersi per lo più sotto terra su di una superficie di 33 mila metri quadrati, pari a cinque campi da calcio, frutto di anni di incuria e di traffici criminali grandi e piccoli che garantiscono profitti enormi. La scoperta di lastre di eternit, scarti edili, catrame, vetroresina, polistirolo, materiale elettrico e idraulico, elettrodomestici arrugginiti, pneumatici, fibra di vetro, farmaci scaduti, bombole di gas vuote, batterie esauste al piombo, contenitori con residui di vernice, pannelli in poliestere e targhe di autoveicoli. L’indagine è terminata con la denuncia di cinque persone e il sequestro di un capannone in viale Elmas a Cagliari, due container e sedici carcasse di auto, già infilate in profonde buche scavate su terreni agricoli in cui venivano coltivati ortaggi biologici. Oltre alle denunce penali sono scattate in contemporanea sanzioni amministrative salatissime. In alcuni casi, come ad Assemini, la discarica clandestina era nata all’insaputa dei proprietari, che hanno scoperto solo grazie all’indagine quanto accadeva nei loro terreni tra il centro abitato e la Carlo Felice. Oltre alla stazione Navale di Cagliari, l’operazione ha coinvolto gli uomini delle Sezioni di Alghero, Arbatax, La Maddalena e Sant’Antioco. I controlli hanno riguardato anche le discariche autorizzate, con l’obiettivo di verificarne la corretta gestione. E anche su questo fronte sono emerse irregolarità; in particolare in due casi è stato accertato il mancato pagamento della cosiddetta “ecotassa” relativa gli anni dal 2010 al 2013 per complessivi centomila Euro.
Le attività di indagine, grazie all’importante contributo degli elicotteri della Sezione Aerea sono proseguite per poter identificare tutti i soggetti coinvolti. In particolare si è cercato di individuare chi e con quali mezzi abbia trasportato i rifiuti nelle discariche abusive ma soprattutto la provenienza del materiale, anche perché il sospetto è che a operare siano delle vere e proprie reti criminali organizzate, il cui “business” principale è quello di risparmiare sui costi di smaltimento, garantendosi così ricavi enormi e provocando un’alterazione delle regole della concorrenza e del mercato, poiché gli imprenditori onesti pagano il corretto ciclo di smaltimento dei rifiuti, mentre i disonesti traggono indebito vantaggio dallo smaltimento illegale, risparmiando ingenti risorse e provocando la devastazione del territorio. Le aree sequestrate sono ripristinate a spese dei trasgressori e dai rispettivi proprietari, sotto il costante monitoraggio degli uomini della Guardia di Finanza.
La tutela dell’ambiente è svolta anche con il controllo dell’abusivismo edilizio sulla terraferma, in sinergia con l’Agenzia del demanio; con il controllo delle coste, in particolare verso gli stabilimenti balneari, i locali di ristorazione e i “diving center”. Mentre a salvaguardia dell’ambiente marino ci sono dei costanti controlli sulla pesca di frodo, sull’utilizzo delle reti a strascico, la pesca dei datteri di mare e addirittura sull’uso di robot per asportare il corallo dal fondo marino, tutti elementi che hanno conseguenze disastrose sull’ecosistema, in diversi casi i prodotti che sono stati sequestrati sono donati a enti caritatevoli come la Caritas. Parallelamente al controllo ambientale nei casi sopracitati sono svolti accertamenti su eventuali prestazioni lavorative in nero, specialmente sui pescherecci e negli stabilimenti balneari.
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Dall’evasione fiscale a un problema molto più temibile per la comunità, la droga.
Il canale di Sardegna e il canale di Sicilia da sempre sono oggetto di attenzione da parte dei reparti AeroNavali della Guardia di Finanza a causa del continuo passaggio di navi che ogni giorno provengono dall’Africa con destinazione i maggiori porti del Mediterraneo, e non solo, vedremo che i traffici di stupefacenti provengono anche dallo stretto di Gibilterra.
Come nel 2009 sul veliero La Linnet, “intercettato” al largo di Capo Caccia sono stati trovati 250 chili di cocaina purissima.
Il 2014 invece è stato sicuramente un anno da record considerata la quantità di stupefacenti trovati e sequestrati, ben 16 tonnellate di hascish per un valore di centotrenta milioni di Euro, nonché l’arresto di 12 narcotrafficanti. I finanzieri del gruppo aeronavale di Cagliari hanno partecipato a due maxi operazioni nelle acque internazionali utilizzando navi ed elicotteri, che hanno portato alla scoperta su due distinte navi dell’ingente quantitativo; in questo caso gli stupefacenti erano diretti sicuramente a un mercato estero, in molti altri casi è stato appurato che i transiti nel canale di Sardegna sono diretti anche al mercato italiano e sardo.
Anche il 2015 ha riservato agli uomini e donne del servizio aereo e navale dei risultati eccellenti, questa volta non su navi in transito ma con la scoperta di coltivazioni direttamente sul territorio della Sardegna. In due piantagioni distinte sono state trovate un totale 292 piante di Canapa Indiana, che una volta lavorata diventa marijuana, se immessa sul mercato avrebbe fruttato più di duecentomila Euro. Le zone interessate dalle scoperte sono state a Guspini (sub regione di Monreale) e Siurgus Donigala (sub regione di Trexenta) entrambe nel sud della Sardegna.
L’avvistamento si è reso possibile grazie alle ricognizioni aeree svolte dagli equipaggi della Sezione Aerea, in quanto le coltivazioni erano in zone collinari praticamente inaccessibili a causa dalla vegetazione di macchia mediterranea, e protette a loro volta da filo spinato e da un sofisticato impianto di video sorveglianza, impianto alimentato tramite pannelli fotovoltaici che garantivano anche l’alimentazione elettrica a un altrettanto sofisticato impianto di irrigazione a goccia.
A fronte della scoperta è stata chiesta immediatamente la partecipazione degli uomini della Stazione Navale di Cagliari, della Compagnia di Oristano e della Tenenza di Sanluri per effettuare un controllo a terra.
Le piante sono state estirpate e confiscate per essere successivamente distrutte, inoltre è stata istituita un’indagine per scoprire chi curava le piantagioni.
L’ultima operazione in ordine di tempo che ha portato alla scoperta di una piantagione di Canapa Indiana risale al 26 luglio del 2016. Grazie alla ricognizione aerea è stato possibile individuare nelle campagne del Comune di Teulada, in località “Terra Nieddas”, una coltivazione sapientemente occultata all’interno di un ampio fossato coperto da una fitta vegetazione. L’immediato intervento del personale della Sezione Aerea con il supporto di personale della Tenenza di Sarroch ha portato al sequestro di 18 piante, ormai prossime all’essicazione e alla successiva lavorazione per l’immissione sul mercato dello spaccio.
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L’ultimo capitolo che trattiamo, non per minore importanza, ma per la drammatica attualità che lo contraddistingue è quello dell’immigrazione clandestina.
La Sardegna non si pone sicuramente in vetta alle località dove il fenomeno ha risvolti drammatici, ma si pone in un contesto dove la problematica è in costante aumento.
Il periodo storico con una maggiore afflusso di clandestini sono stati gli anni 2006/2007/2008, con ordine 182, 1.548 e 1.621 sbarchi, i punti di approdo a maggior rischio sono compresi tra Sant’Antioco e Santa Margherita di Pula, anche se cambiano di volta in volta in base alle condizioni meteorologiche e di visibilità.
Notoriamente chi dirige l’imbarcazione una volta giunto a poche miglia nautiche dalla costa, essendo la stessa visibile a occhio nudo, tende sempre a dirigere l'imbarcazione presso il luogo più vicino, dove approdare, andando cosi a ridurre notevolmente la durata della navigazione.
Le statistiche dicono invece che ragionevolmente è Annaba il punto di partenza, Annaba è una città costiera nel nord-est dell’Algeria, non distante dal confine con la Tunisia.
Dopo gli anni di maggior afflusso del 2006 e 2007 sono trascorsi molti anni di apparente calma, giungendo ai giorni nostri si nota ancora che gli anni 2014 e 2015 sono stati decisamente tranquilli (rispettivamente 100 e 210 sbarchi), l’anno appena concluso con 860 sbarchi segna un trend decisamente diverso, e soprattutto in linea con la situazione del resto dell’Italia.
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Dopo aver “radiografato” tutti gli aspetti propri della Sezione Aerea di Cagliari-Elmas vediamo brevemente come è strutturato l’ente superiore definito nel ROAN di Cagliari.
Il Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari, a similitudine degli altri ROAN presenti sull’intero territorio nazionale (ad eccezione delle regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Trentino Alto Adige, Umbria e Basilicata), rappresenta il raccordo fondamentale della catena di comando e controllo del dispositivo aeronavale del Comando Regionale Sardegna. In particolare il ROAN dislocato in sede di capoluogo di Regione rientra tra i Comandi di 3° Livello (retti organicamente da un ufficiale con il grado di Colonnello). Al suo interno è strutturato su un Ufficio Comando (a cui è preposto un Ufficiale Superiore) da cui dipendono due articolazioni che espletano attività riguardanti gli affari generali e quelle di carattere operativo.
Di norma da un ROAN dipendono un Reparto navale (denominato Stazione Navale da cui fanno capo una o più Sezioni Operative Navali) e uno di volo (denominato Sezione Aerea), attraverso i quali, mediante l’impiego di tutti i mezzi del dispositivo costiero, svolge una costante e capillare azione di controllo sul territorio, sul mare territoriale e zona ad esso contigua e nelle acque interne; al riguardo numerosi sono i servizi svolti in stretta sinergia con la Componente di Proiezione (alturiera) a contrasto dei traffici illeciti perpetrati via mare.
In particolare alla c.d. componente regionale sono attribuiti, in via prioritaria, compiti di:
a. polizia economico-finanziaria nelle acque interne, sul mare territoriale e nelle acque contigue nonché nei porti e lungo i litorali;
b. copertura e supporto aeronavale alle operazioni dei reparti territoriali del Corpo e delle altri componenti specialistiche;
c. sorveglianza del mare territoriale e delle acque contigue, fluviali e lacuali, con particolare riguardo al contrasto dei traffici illeciti, alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica in mare, dell’ambiente, del demanio, del patrimonio artistico, archeologico ed al monitoraggio delle imbarcazioni che gravitano nella circoscrizione di servizio.
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In conclusione, con il Dlgs n. 177 datato 19 agosto del 2016, a decorrere dal 1° gennaio del corrente anno la Guardia di Finanza è diventata l’unica Forza di Polizia sul mare in grado di garantire, oltre ai suoi compiti istituzionali connessi alle molteplici attività di polizia economico finanziaria e di contrasto ai traffici illeciti, l’attuazione delle direttive delle Autorità di Pubblica Sicurezza per la tutela dell’Ordine e della Sicurezza pubblica in mare.
Si tratta di nuove ed importanti funzioni che sono state demandante al comparto navale del Corpo (per le attività svolte sul mare anche a quello aereo) che, con particolare riferimento a quello operante nella Regione Sardegna, lo vedrà sempre più impegnato nella sorveglianza di un vasto litorale costituito da 2.000 km di costa nei confronti del quale viene già svolta un’attenta attività finalizzata alla salvaguardia e tutela del delicato ecosistema ambientale marino.
Inoltre tra i molteplici servizi svolti dal ROAN di Cagliari a contrasto dei traffici illeciti, vi sono quelli che interessano in particolare il fenomeno attinente gli immigrati illegali provenienti dalle coste del Nord Africa. Si tratta di attività che regolarmente vedono l’impiego di uomini e donne del comparto aeronavale regionale impegnati a fronteggiare l’arrivo di imbarcazioni di immigrati che, a bordo di fatiscenti imbarcazioni, cercano di raggiungere le coste della Sardegna sud occidentale. Al riguardo è doveroso ricordare le numerose operazioni di soccorso e salvataggio in cui i protagonisti principali sono stati gli equipaggi delle diverse tipologie di unità navali e velivoli del Corpo che, grazie all’elevata professionalità e spirito di abnegazione, in più occasioni (anche in presenza di condizioni meteo-marine spesso proibitive) hanno strappato alla furie delle onde numerose vite umane.
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Gli autori desiderano ringraziare il Ten.Col. Spalvieri, il Magg. Fusco, il Cap. Trane, il M.llo Paolocci e tutto il personale presso la Sezione Aerea di Cagliari-Elmas e presso il Reparto Operativo Aeronavale di Porto Canale.  
Inoltre per la perfetta collaborazione uno speciale ringraziamento all'Ufficio Stampa del Comando Generale (Roma)
Foto e testo di Giorgio Ciarini e Dario Cocco  
Novembre 2016 

English translation

The Sezione Aerea (Air Section) of Cagliari Elmas was established on 20 October 1967. Thanks to the position in "front line" of the Sardegna chief town in the heart of the Mediterranean, the unit is immediately engaged in the contrast to the illicit traffics via sea coming from the strait of Gibraltar, the Balearic Islands and the North African countries. The Sezione Aerea is placed under the Legione (Legion) Sardegna and entrusted as first command to Lieutenant Pilot Pietro Sgarlata (later became Commander in Second of the Guardia di Finanza - Italian Custom Police).
The first helicopter assigned to the new unit was an Agusta Bell AB 47J3 "Jota" "Volpe - Fox 35", delivered the following day with a short transfer from Decimomannu air base to Elmas headquarters.
In 1973, the first NH 500MC was awarded. With the arrival of the Agusta A 109AII in 1991, the unit was able to carry out its institutional tasks with ever greater skill and effectiveness. The latest model of helicopter supplied to the Cagliari Sezione is the AB 412, arrived in 2006 is still in service.
To close the historical part it is necessary to remember the "loss" of A 109AII "Volpe 132" occurred on March 2, 1994 with the death of Marshal Gianfranco Deriu and Brigadier Fabrizio Sedda.
The Sezione Aerea is located in the municipality of Elmas and is located in the former Distaccamento Aeroportuale (Detachment) of the Aeronautica Militare (Italian Air Force) "Mario Mameli", located west of the civil airport.
The complex consists of a building on two levels, where are located the Guard Corps, a briefing room, the various offices of the Nucleo Operativo (Operations Unit) and the Squadra Comando (Command Team); a few meters away there is instead the hangar, where all the helicopters can be hospitalized, and where you can perform all the maintenance operations. In a portion of the hangar are instead space the Magazzino Speciale Aeronautico (MSA or Special Aeronautical Warehouse), the workshops and the offices of the Nucleo Efficienza (Engineering Nucleus). The apron in front of the hangar can accommodate two helicopters simultaneously and has recently been expanded to receive an ATR 42 aircraft.
The barracks is named after Marshal Marco Perra (presumably named on September 1, 1977), Pilot grew up in the Sezione Aerea of Cagliari and died due to an accident during a technical flight in the waters of the Gulf of Genova on 5 August 1977 while aboard the helicopter NH 500MC "Volpe 66" the Brigadier Giulio Perrone was killed in the accident.
Perra was born in Iglesias (Cagliari) on 5 December 1928. He enlisted in the Corps in 1951, attended the helicopter scouting course in 1958, and then, pilot by a passion for flying, as a helicopter pilot in 1961. In 1968 he was assigned to the Sezione Aerea of Cagliari where he spent, on several occasions, much of his career. Later transferred to the Sezione Aerea of Genova he was involved in the dramatic accident.
The recent history of the unit has seen in a short time the radical transformations, since 2006, in a phase of revisiting the aviation sector of the Guardia di Finanza, the unit changes its hierarchical dependence passing from the Comando Regionale Sardegna (Regional Command) to the Comando Operativo Aeronavale (COAN or Naval Operational Command) assuming the name of Sezione Aerea di Manovra (Air Section Maneuver); consequently, it is equipped with AB 412HP helicopters, the twin engine produced by Agusta Bell is equipped with the most efficient research sensors and a better range that allow it to perform the best wide-range reconnaissance.
The constitution of the Sezione Aerea di Manovra is the result of the enactment of Legislative Decree n 68 of 2001, which took into account the following transformations:
- evolution of the Mediterranean operational scenario
- establishment of the Frontex agency
As well as internal needs of the General Command such as:
- the need to enhance the professionalism of staff
- optimising the use of financial resources
To ensure the performance of the operational activity, the Sezione Aerea di Manovra is equipped with three AB 412HP helicopters and two NH 500MC/ MD.
During 2010 the unit was equipped with personnel with the qualification of "aerosoccorritore - rescue swimmer", the first and only units of the Corps to have available specialists for rescue activities both at sea and on land.
Below we see a couple of aspects that outline the peculiarities of an Sezione Aerea di Manovra compared to a simple Sezione Aerea.
- The first difference is underlined in the ability of helicopters (AB 412), and of course of crews, to carry out long-distance sea patrols, covering areas that go far beyond the national borders enshrined in international law. These wide-range operations are always carried out in support of the boats supplied to the offshore naval units, this new condition has become available by inserting on board the "412" two additional tanks, placed in the rear of the cargo compartment, which allow a significant increase in autonomy.
- The second peculiarity of an Sezione Aerea di Manovra is to have a technical and operational structure that can guarantee, at the request of the General Command and with a minimum of notice, the implementation of off-site operations, using both aircraft and unit personnel. An example of current events very exhaustive is that of the operations carried out by the Guardia di Finanza on the island of Lampedusa, where more Sezione Aerea di Manovra, for correctness it must be said that a portion of staff of the normal Sezione Aerea is also involved, contribute to carrying out missions to control illegal immigration, operations made necessary by the recent crises in the countries of North Africa bordering the Mediterranean. In summary it can be clearly stated that these types of missions are achievable thanks to the flexibility of the Sezione Aerea di Manovra, putting in place a device of fully operational means and crews when required, and factor of no little account, without compromising routine institutional activities on its own basis.
Following the order revision of the Servizio Aereo (Air Service) section of the Guardia di Finanza in 2014, the department is functionally assigned to the Reparto Operativo AeroNavale (ROAN or Naval Operations Department) of Cagliari, and reclassified in Sezione Aerea, at the same time is deprived of the tasks of search and rescue and its competent articulation.
Obviously this "new" situation has been created in a context of continuous cuts in the budgets of the various armed forces and police, making sure that these operational capabilities must be reviewed and reorganized.
Logical now to highlight what are the peculiarities of the current organization within the Sezione Aerea of Cagliari-Elmas.
The structure of the unit is in line with those present on the national territory, the only slight difference is a lower availability in terms of staff and helicopters. The current Sezione Aerea Commander is Maj. pil. Luigi Fusco has three distinct structures, one operational, one technical and one administrative.
In detail we have: an Nucleo Operativo, governed by Capt.pil. Adriano Trane, that it comprises an aliquot of five pilots and five operators to the systems, while the Nucleo Efficienza, governed from the Lgt. Giuliano Giancarlo specialist, has 10 specialists and three fire operators; finally, we have the Squadra Comando that has eight military, some with administrative duties, others form the Guard Corps.
With regard to helicopter equipment, the Sezione Aerea has on the "card" three AB 412H and an NH 500MD.
The 35 military that make up the unit, including the commander, over the years have all contributed in their own right to perform the tasks given by the Comando Generale.
We now see the territorial area in which the unit operates, the operating areas with a high danger index coincide with the waters in front of the southern coast of Sardegna and the Strait of Bonifacio located north of the island. Criminal organisations engaged in illicit trafficking (illegal immigration, terrorism, and other illegal activities, etc.) often, in view of Sardegna’s proximity to the coasts of North Africa (Tunisia in particular) overlooking the Mediterranean, also due to the lack of adequate coastal and maritime surveillance services in place by African States, using vessels, fishing boats, speedboats, high-speed dinghies, use these logistic and departure bases to reach the Sardegna and/or national coasts. Of importance moreover the anti-counterfeiting activity, seen the intense commercial marine traffic, present in the aerial of competence, above all of the already named zones in proximity of the Channel of Sardegna and the Mouths of Bonifacio, of relief is also the terrorist threat by sea.
Now let’s see what are the operational results achieved in recent years.
In 2010, about 602 hours of flight were produced, of which about 370 in operational activities, more than 165 in training activities, while the remaining are located in areas of rescue operations, test flights and various; in 2011 (August included) we find a total of 679 hours produced with the same percentages per type as for the previous year, therefore perfectly in line with those estimates. To follow we find 2012 with 594 hours of flight produced, 2013 with 520 hours, 2014 with 330 hours and 2015 with "only" 137 hours.
In the three years leading to the present day is perceptible a decline in operational/training activities due to some technical problems detected on some helicopters of the Servizio Aereo, in particular on the AB 412 twin-engine, essential backbone of the unit of Cagliari is "passed away" in 2015-2016. Despite this "gap" the unit has managed to ensure essential services, and with the imminent return to service of the "412" efficiency will return already in 2017 to normal operating standards.
The guarantor of the operational activities of the Sezione Aerea is the Nucleo Efficienza, it carries out maintenance activities of 1° Technical Level on both lines (AB 412 and NH 500), which results in the inspection of 25/50/75/100 flight hours. For the interventions of 2° Level is programmed that to failure, intervenes a technician from the Reparto Tecnico Logistico Aereo (ReTLA or Department Technical Logistic Aerial), former Centro di Aviazione (Center Aviation) of Pratica di Mare.
Always remaining in the orbit of collaborations, until 2008 at the Barracks of Elmas there was a technician of AgustaWestland, for budgetary reasons this condition has been abolished and at the same time the Nucleo Efficienza specialists have greatly increased their autonomy, also carrying out work on: 90 degree box, oscillating plate and rotor balance. In addition, in case of malfunction or scheduled maintenance on the radar and the FLIR (Forward Looking Infrared) these are disembarked by the same personnel and sent to the ReTLA, obviously this activity also implies the reinstallation of the helicopter on board.
One curious fact that involves the maintenance aspects is the permanence of the helicopters at the unit, as for the AB 412 are replaced with a different one upon reaching the 1,200 hours of flight, while for the NH 500 only after the 300 hours of flight, It is easy to understand that the long stay of the twin-engine implies a greater knowledge of the medium by specialists.
So far we have seen some statistical elements, but what is perhaps more interesting to the reader is to know what are the results of these activities, so to satisfy the curiosity we go to list the most significant operations carried out since 2009 to date.
I would immediately leave with the operations carried out on the island of Lampedusa by the men of the Sezione Aerea that, in 2010 (then Manuevering), during one of the normal "routine" deployed was carried out a difficult search and rescue mission, where for the occasion 22 people were saved and a lifeless body recovered.
This very important activity, carried out in a very complex context, has earned the unit a prestigious recognition, in fact, the Comando Operativo AeroNavale granted on 7 October 2010 a solemn commendation to the crew involved.
In July 2011, in a similar context, a crew after sighting two shipwrecks at sea, following the sinking of the vessel on which they were embarked, has provided their recovery, also for this very important activity carried out in a very difficult context, It has earned to the unit an ulterior prestigious acknowledgment, always the COAN has granted in date 31 July 2011 a simple encomio to the crew.
We move from air rescue to a service of Controllo Economico del Territorio (CE.Te or Economic Control of the Territory), in May 2013 the Sezione Aerea di Manovra closed the investigation on a tour of planes on which has never been paid VAT, the activity ended with the seizure of some aircraft by the Guardia di Finanza. A fictitious triangulation between the United States-Denmark-Italy aimed at trying to defraud the tax and not pay VAT on private jets is the focal point of the investigation conducted by the Guardia di Finanza on the orders of the deputy prosecutor.
Investigation that led to the seizure of nine planes and ended up in the register of suspected eleven entrepreneurs, including a well-known publisher of Northern Italy, the charges charged are those of tax fraud and smuggling. The investigation was initiated a year earlier after a normal check was carried out on some aircraft arriving from the United States and parked at Cagliari-Elmas International Airport. The subsequent checks made it possible to discover tax fraud, in particular according to the results of the investigation of the financiers planes, almost all SR22 of Cirrus Aircraft and a five-seat Piper, would be purchased by a fictitious intermediary in the USA; the aircraft would then be routed through Denmark, a European country that has a particularly favorable regime for the payment of VAT, and then redirect them to Italy available to entrepreneurs who used them. The concrete proof of the final destination of the aircraft was the insurance policies that the suspects would have taken out for the aircraft. A few days later the seizure took place, requested by the replaced prosecutor and carried out in the various Italian airports by the Guardia di Finanza. The total value of the seized aircraft is just over four and a half million Euro, while the VAT unduly subtracted from the State would be close to one million Euro.
From an economic control of the territory to the environmental control of the same territory both on land and on the sea.
An extremely significant episode dates back to November 2014 when the operation "Hydra" was concluded, named after the monster of Greek mythology, but also acronym of "identify, denounce, restore and admonish".
The Cagliari-Elmas Sezione Aerea identifies illegal landfills in Cagliari, Assemini, Maracalagonis, Alghero, Sassari and Sulcis. Tons of waste and pollutants dispersed mostly underground on an area of 33 thousand square meters, equal to five football fields, the result of years of neglect and criminal trafficking large and small that guarantee huge profits. The discovery of eternit slabs, building waste, tar, fiberglass, polystyrene, electrical and hydraulic equipment, rusted appliances, tires, fiberglass, expired drugs, empty gas cylinders, lead-exhausted batteries, containers with paint residues, polyester panels and license plates. The investigation ended with the complaint of five people and the seizure of a shed in Viale Elmas in Cagliari, two containers and sixteen car carcasses, already stuffed in deep holes dug on agricultural land where organic vegetables were grown. In addition to the criminal complaints, very high administrative penalties have been issued at the same time. In some cases, as in Assemini, the illegal dump was born without the knowledge of the owners, who discovered only thanks to the investigation what was happening in their land between the town and Carlo Felice. In addition to the Stazione Navale (Naval Station) of Cagliari, the operation involved the men of the Sezioni of Alghero, Arbatax, La Maddalena and Sant'Antioco. The checks also concerned authorised landfills, with the aim of verifying their correct management. And also on this front irregularities have emerged; in particular, in two cases, the so-called "ecotax" relating to the years 2010 to 2013 for a total of one hundred thousand Euro was found not to be paid.
The investigation activities, thanks to the important contribution of the helicopters of the Sezione Aerea have continued to identify all the parties involved. In particular, it has been tried to identify who and by what means has transported the waste in illegal landfills but especially the origin of the material, also because the suspicion is that to operate are real organized criminal networks, whose "business" the main objective is to save on disposal costs, thereby securing huge revenues and causing a distortion of competition and market rules, since honest entrepreneurs pay for the correct waste disposal cycle, while the dishonest benefit unduly from illegal disposal, saving huge resources and causing devastation of the territory. The seized areas are restored at the expense of the violators and their owners, under the constant monitoring of the men of the Guardia di Finanza.
Environmental protection is also carried out with the control of illegal building on land, in synergy with the Agenzia del demanio (State Property Agency); with the control of the coasts, in particular towards the bathing establishments, the restaurants and the "diving centers". While there are constant controls to protect the marine environment on illegal fishing, the use of trawls, fishing for dates and even the use of robots to remove coral from the seabed, all elements that have disastrous consequences on the ecosystem, in several cases the products that have been seized are donated to charities such as Caritas. In parallel with the environmental monitoring in the above cases, investigations are carried out into possible undeclared work, especially on fishing vessels and bathing establishments.
From tax evasion to a much bigger problem for the community, drugs.
The channel of Sardegna and the channel of Sicilia have always been the subject of attention by the air-naval units of the Guardia di Finanza because of the continuous passage of ships that every day come from Africa with destination the major ports of the Mediterranean, And not only that, we will see that the drug trade also comes from the Strait of Gibraltar.
As in 2009 on the sailing ship La Linnet, "intercepted" off Capo Caccia were found 250 kilos of pure cocaine.
However, 2014 was definitely a record year considering the amount of drugs found and seized, as many as 16 tons of hascish for a value of one hundred and thirty million Euros, as well as the arrest of 12 drug traffickers. the financiers of the Gruppo Aeronavale of Cagliari have participated to two maxi operations in the international waters using ships and helicopters, that they have carried to the discovery on two distinct ships of the huge quantity; in this case the narcotics were surely directed to a foreign market, in many other cases it has been ascertained that the transits in the channel of Sardegna are directed also to the Italian and Sardegna market.
Also 2015 has reserved to the men and women of the air and naval service of the excellent results, this time not on ships in transit but with the discovery of cultivations directly on the territory of the Sardegna. In two separate plantations were found a total of 292 plants of Indian hemp, which once processed becomes marijuana, if placed on the market would have yielded more than two hundred thousand Euro. The areas affected by the discoveries were Guspini (sub-region of Monreale) and Siurgus Donigala (sub-region of Trexenta) both in the south of Sardegna.
The sighting was made possible thanks to aerial reconnaissance carried out by the crews of the Sezione Aerea, as the crops were in hilly areas practically inaccessible due to the vegetation of Mediterranean scrub, and protected in turn by barbed wire and a sophisticated video surveillance system, powered by photovoltaic panels that also guaranteed the power supply to an equally sophisticated drip irrigation system.
Faced with the discovery was asked immediately the participation of the men of the Stazione Navale of Cagliari, the Compagnia of Oristano and the Tenenza of Sanluri to carry out a ground inspection.
The plants were grubbed up and confiscated for later destruction, and an investigation was set up to find out who was treating the plantations.
The last operation that led to the discovery of an Indian hemp plantation dates back to July 26, 2016. Thanks to aerial reconnaissance it was possible to identify in the countryside of the Municipality of Teulada, in the locality "Terra Nieddas", a cultivation cleverly hidden inside a large ditch covered by dense vegetation. The immediate intervention of the personnel of the Sezione Aerea with the support of personnel of the Tenenza of Sarroch led to the seizure of 18 plants, now close to drying and subsequent processing for the placing on the market of the store.
The last chapter we are dealing with, not for the slightest reason, but because of its dramatic topicality, is that of illegal immigration.
Sardegna is certainly not on top of the places where the phenomenon has dramatic implications, but it is in a context where the problem is constantly increasing.
The historical period with a greater influx of illegal immigrants was the years 2006/2007/2008, with order 182, 1,548 and 1,621 landings, the most dangerous landing points are between Sant'Antioco and Santa Margherita di Pula, even if they change from time to time according to weather conditions and visibility.
Notoriously, who directs the boat once reached a few nautical miles from the coast, being the same visible to the naked eye, always tends to direct the boat to the nearest place, where to land, going to greatly reduce the duration of navigation.
Statistics instead say that reasonably is Annaba the starting point, Annaba is a coastal city in north-eastern Algeria, not far from the border with Tunisia.
After the years of greatest influx in 2006 and 2007, many years of apparent calm have passed, reaching the present day we can still see that the years 2014 and 2015 have been decidedly quiet (respectively 100 and 210 landings), the year just ended with 860 landings marks a decidedly different trend, and above all in line with the situation of the rest of Italy.
After having "x-rayed" all the aspects of the Cagliari-Elmas Sezione Aerea, we see briefly how the higher body defined in the ROAN of Cagliari is structured.
The Reparto Operativo Aeronavale of Cagliari, similar to the other ROAN present on the entire national territory (with the exception of the regions Aosta Valley, Piemonte, Trentino Alto Adige, Umbria and Basilicata), represents the fundamental liaison of the chain of command and control of the aero-naval device of the Comando Regionale Sardegna. In particular, the ROAN based in the capital of the Region is one of the Commands of 3rd level (organically directed by an officer with the rank of Colonel). Inside it is structured on a Command Office (to which a Superior Officer is in charge) on which two articulations that carry out activities concerning the general affairs and those of operative character depend.
As a rule, a Naval Department (called the Stazione Navale, which includes one or more Sezioni Operative Navali) and a Flight Department (called the Sezione Aerea), through which, through the use of all the means of the coastal device, it carries out a constant and capillary action of control on the territory, on the territorial sea and contiguous area and in the internal waters; In this regard, many services are carried out in close synergy with the Component of Projection (Alturiera) in contrast to illicit trafficking by sea.
In particular, the C.D. regional component is assigned, as a priority, tasks of:
d. economic and financial policing in inland waters, territorial sea and adjacent waters and in ports and along coastlines;
e. Aero-naval coverage and support to the operations of the territorial units of the Corps and other specialized components;
f. monitoring of the territorial sea and of the contiguous, river and lake waters, with particular regard to combating illicit trafficking, protecting public order and safety at sea, the environment, public property and the artistic heritage, the Committee on the Environment, Public Health and Consumer Protection will be voting in favour.

With Legislative Decree No. 177 dated 19 August 2016, from 1 January of this year the Guardia di Finanza has become the only Police Force on the sea able to guarantee, in addition to its institutional tasks related to the multiple activities of financial economic policing and combating illicit trafficking, the implementation of the directives of the Public Security Authorities for the protection of the Order and Public Security at Sea.
Draft of new and important functions that have been delegated to the naval section of the Corps (for the activities carried out on the sea also to that aerial) that, with particular reference to that operating in the Sardegna Region, it will see it increasingly engaged in the surveillance of a vast coastline consisting of 2,000 km of coastline against which is already carried out a careful activity aimed at safeguarding and protecting the delicate marine environmental ecosystem.
Moreover, among the many services carried out by the ROAN of Cagliari to combat illicit trafficking, there are those that affect in particular the phenomenon of illegal immigrants from the coasts of North Africa. These are activities that regularly see the employment of men and women of the regional naval sector engaged in facing the arrival of immigrants' boats that, aboard dilapidated boats, try to reach the coast of south-western Sardegna. In this regard it is necessary to remember the numerous rescue operations in which the main protagonists were the crews of the different types of naval units and helicopters of the Corps that, thanks to the high professionalism and spirit of self-denial, on several occasions (even in the presence of often prohibitive weather and sea conditions) have snatched many human lives from the fury of the waves.

The authors would like to thank the Lt.Col. Spalvieri, the Maj. Fusco, il Cap. Trane, the WO Paolocci and all the personnel of the Sezione Aerea di Cagliari-Elmas and of the Reparto Operativo Aeronavale at Porto Canale.  
Also meriting special thanks for their essential assistance is the Ufficio Stampa of the Comando Generale (Roma) 
Images and text by Giorgio Ciarini and Dario Cocco  
November 2016