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La Guardia di Finanza, che nasce come Corpo speciale istituito ed ordinato per il servizio di vigilanza doganale sui confini, per le sue tradizioni e per la vocazione alpina, ha sempre fornito un’attiva collaborazione nelle attività riguardanti il soccorso alle popolazioni colpite da eventi di particolare gravità e alle persone in pericolo di vita in ambiente montano.
Per combattere il contrabbando e per tutelare gli interessi economici nazionali, il Corpo aveva dislocato molti dei suoi reparti lungo tutto l’arco alpino, anche nei territori più impervi, dove le guardie di finanza vigilavano giorno e notte su strade e sentieri di confine, in particolare su quello italo-svizzero.
Con il declino del contrabbando, viste le capacità alpine e l’esperienza maturata in montagna da parte dei militari del Corpo, fu istituito proprio un servizio di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, con fini sia di controllo delle frontiere alpestri, ma anche e soprattutto per fini di soccorso e di protezione civile in montagna.
L’attività di soccorso in montagna non poteva però prescindere dall’impiego di mezzi aerei quali gli elicotteri di cui il Corpo si era dotato sin dal 1955.
L’attuale organizzazione del comparto Aeronavale prevede una componente alturiera, con mezzi a lunga capacità operativa, ed una componente costiera-regionale con compiti di polizia economica finanziaria nelle acque territoriali. Queste sono le Sezioni Aeree e di Manovra presenti sul territorio nazionale:
-Sezioni Aeree dipendenti dai Reparti Operativi Aeronavali: Genova, Venegono Superiore, Rimini, Pratica di Mare, Pescara, Napoli, Bari, Palermo, Venezia, Lamezia Terme.
-Sezioni Aeree di Manovra dipendenti dai Gruppi Aeronavali: Cagliari, Pisa, Catania-Fontanarossa, Grottaglie.
-Sezione Aerea di Bolzano dipende dal Comando Regionale del Trentino Alto Adige
Presentano però caratteristiche particolari le Sezioni Aeree di Venegono Superiore (VA) e di Bolzano rivolte ed addestrate al soccorso in montagna.
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La protezione civile è una branca fra le più importanti della difesa civile e tratta la specifica sopravvivenza delle popolazioni, cioè del soccorso organizzato alle popolazioni colpite da fenomeni naturali, anche conseguenti a degrado ambientale, da cause accidentali ovvero da eventi bellici, nonché dalle previdenze e degli apprestamenti protettivi essenziali e da porre in atto fin dai tempi di normalità, per ridurre al minimo le perdite umane ed i danni ai beni individuali e collettivi.
La Guardia di Finanza costituisce una delle strutture operative nazionali della Protezione Civile, ai sensi dell'art. 11 della legge 225/92, in quanto forza di Polizia, oltre che parte integrante delle Forze Armate.
Alla protezione civile la Guardia di Finanza ha sempre dato un’effettiva collaborazione, dovunque se ne fosse presentata l'occasione.
Tali interventi sono avvenuti sia in casi di gravi calamità che interessano vaste zone, sia in casi di sinistri che interessano territori di limitata superficie, sia in caso di incidenti che coinvolgono poche o una sola persona.
Per i reparti aerei e navali del Corpo infatti, ai sensi del D.P.R. 18.7.1986, nr. 545, art. 1, è previsto anche “…il concorso alla salvaguardia delle libere istituzioni e al bene della collettività nazionale nei casi di pubbliche calamità”, e quindi, i Reparti specializzati del Corpo possono essere chiamati, in virtù della specificità dei mezzi in dotazione e delle capacità possedute dagli equipaggi, ad intervenire in attività di soccorso a favore di una diversificata pluralità di soggetti, in molteplici e differenti contesti.
In questo campo si spazia da soccorsi da portare ad intere popolazioni in caso di terremoti e alluvioni, agli interventi in caso di incendio, affondamento di navi, caduta di aerei ed al salvataggio di persone in pericolo di annegamento o travolte da valanghe.
Questi interventi hanno quasi sempre carattere di urgenza nell’attesa che sopraggiungono Corpi ed Enti più competenti ed appositamente organizzati ed attrezzati, come i Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Croce Rossa, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.
L'azione di soccorso quindi, comunque e dovunque svolta, è un aspetto a tutela della collettività e rientra nei doveri generali di concorso all'Ordine e alla Sicurezza Pubblica in capo al Corpo.
Questo impegno trova costantemente pronti i militari della Guardia di Finanza, che si sono sempre distinti per il loro altruismo e spirito di abnegazione.
A testimonianza dei meriti acquisiti per tale opera, la Bandiera della Guardia di Finanza è stata insignita di otto Medaglie d'Oro al Valor Civile, quattro Medaglie d'Oro al Merito Civile e due medaglie d'Oro di Benemerenza Nazionale, mentre sono innumerevoli le decorazioni al Valor Civile, al Valor di Marina e al Valor Aeronautico che ha premiato l'abnegazione dei singoli finanzieri impegnati in operazioni di soccorso.
Il concorso che il Corpo fornisce alla protezione civile ha sia l'aspetto di interventi preventivi che di emergenza.
Per quanto riguarda l'aspetto preventivo è da tener conto che essendo il Corpo un organismo di Polizia di Sicurezza, dovunque si trovi impegnato non manca di svolgere un’opportuna vigilanza per assicurare il rispetto delle norme dettate per evitare infortuni e disastri.
Gli interventi diretti del Corpo, nelle varie situazioni di emergenza, e i servizi di soccorso in pubbliche e private calamità, possono svolgersi mediante:
-interventi d'iniziativa individuali;
-interventi d'iniziativa di piccoli reparti;
-interventi voluti, disposti e diretti su più vasta scala dai Superiori Comandi del Corpo;
-richiesta delle varie autorità amministrative o di polizia;
-coordinamento con altri organi, con azione coordinata localmente o direttamente dall'alto da Autorità civili o militari.
E' noto che gli impieghi primari derivanti dall'esercizio dell'attività di polizia economico-finanziaria saturano in maniera quasi totale la capacità operativa del Corpo, e benché sia, d'altra parte, chiaro che il tema della protezione civile investe in modo preponderante altre Amministrazioni dello Stato, ripetute esperienze hanno confermato che esistono settori d'intervento specifici, in corrispondenza dei quali l'impiego di personale e di mezzi della Guardia di Finanza può concretizzarsi in un contributo essenziale, e spesso risolutivo.
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Nel corso del 1950 il Trentino Alto Adige fu il teatro delle prime sperimentazioni effettuate dal Corpo della Guardia di Finanza per l’utilizzo degli elicotteri in ambito montano, di pari passo la stessa sperimentazione avvenne anche al Lido di Ostia presso la Scuola Sottufficiali dove invece si sperimentò l’utilizzo sul mare e sulla terraferma.
La scelta del Trentino come avamposto per effettuare tali test fu motivata dalla presenza della Scuola Alpina di Predazzo (Trento).
Solo nel 1958 però ebbero inizio delle attività vere e proprie con l’utilizzo di alcuni AB 47G pilotati da personale della Guardia di Finanza in appoggio ai reparti terrestri, all’epoca notevolmente impegnati a contrastare il contrabbando e il bracconaggio.
Tra i punti nevralgici di ingresso in Italia per chi proviene dal Nord Europa, certamente il passo del Brennero riveste un ruolo di primo piano, pertanto il 27 giugno del 1967 venne ufficialmente costituita sull’aeroporto di Bolzano la Sezione Aerea della Guardia di Finanza, la dotazione iniziale fu composta da elicotteri Agusta Bell AB 47-G3/B1, le ragioni che condussero il Comando Generale ad aprire una nuova Sezione Aerea fu quella di avere un mezzo flessibile e duttile che potesse potenziare l’attività di vigilanza del territorio e fornire una maggiore capacità di intervento ai reparti terrestri dislocati nella Regione.
Dopo dieci anni di intenso utilizzo, prevalentemente in montagna, gli AB 47G3 vennero sostituiti con i nuovissimi Breda Nardi NH 500M.
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Nel 1981 su decisione del Comando Generale la Sezione Aerea venne inaspettatamente chiusa. Circa otto anni dopo, siamo nel giugno del 1989, la Sezione Aerea altoatesina venne ricostituita, ricollocandosi nelle stesse infrastrutture già utilizzate sull’aeroporto di Bolzano, la nuova dotazione di elicotteri fu basata sul modello aggiornato del “500”, l’NH 500MC, una versione dotata di un turbomotore Allison 250-C20 che sviluppava una potenza di circa 400 shp, questa macchina è stata molto apprezzata dagli equipaggi per la sua manovrabilità e affidabilità, oltre che per le notevoli prestazioni, circa 230 km/h di velocità massima e un rateo di salita di ben 500 metri al minuto, dati interessanti per chi deve operare in quota.
Il 14 maggio del 2003 venne assegnato alla Sezione Aerea di Bolzano il primo AB 412HP tipo B, versione da “montagna” caratterizzata da un pattino rialzato adatto alle operazioni sulla neve, sicuramente più adatto ad un utilizzo come quello del soccorso in montagna rispetto ai “500”, potendo sfruttare la presenza del verricello e di un notevole vano di carico adatto anche al trasporto di barelle. Anche per l’NH 500 c’è stata la transizione su di un ulteriore versione aggiornata, l’NH 500MD, caratterizzata da un nuovo impennaggio a “T” invece di quello caratteristico a “V” dell’MC.
La Caserma che ospita la Sezione Aerea di Bolzano è intitolata all’Appuntato MOVC (Medaglia d’Oro al Valor Civile) Stefano Gottardi, intitolazione concessa alla memoria del valoroso componente di una squadra di soccorso impegnata nella ricerca di un turista scomparso in un impervia zona montana della Val Senales, lo sfortunato militare della Guardia di Finanza, il 20 febbraio del 2002 durante le ricerche venne travolto da una valanga.
L’Aeroporto civile di Bolzano “Francesco Baracca”, oltre che essere la sede della presente Sezione Aerea, ospita anche il 3° Nucleo Elicotteri dei Carabinieri, il 4° Reggimento AVES (Aviazione dell’Esercito) “Altair”, ed il locale Aeroclub. Della costruzione dell’aeroporto di Bolzano non esiste una documentazione ufficiale, si fa fede al Regio Decreto n°1994 dell’ottobre 1926 che sancisce la nascita della struttura.
Dal 1920 al 1940 si susseguono varie fasi, da un semplice campo di aviazione viene trasformato in aeroporto militare (giugno 1929) posto sotto il controllo della Regia Aeronautica, in contemporanea viene anche aperto al traffico civile, nel 1938 si insedia una Scuola di Pilotaggio della RUNA (Reale Unione Nazionale Aeronautica). Durante la Seconda guerra mondiale l’aeroporto è gestito interamente dall’Aviazione tedesca (Luftwaffe).
Nel dopoguerra si alternano attività civili di vario tipo, nasce anche una società (Atesina Aerea) che opera voli turistici, nel 1951 si costituisce il locale Aero Club. Da questo momento vengono fatti vari tentativi per l’espansione della struttura ma con risultati altalenanti, attualmente l’aeroporto è gestito dalla ABD Aeroporto Bozen Dolomiti.
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La Sezione Aerea di Bolzano presenta nel suo “DNA” due sostanziali differenze che la contraddistinguono da tutti gli altri reparti analoghi, la prima differenza è una spiccata attitudine al soccorso alpino, nel proseguo dell’articolo daremo ampio risalto a questo elemento, mentre la seconda è una peculiarità prettamente burocratica che andiamo invece ad illustrare immediatamente. La Sezione Aerea di Bolzano è l’unica nel suo genere subordinata ad un Comando Provinciale dipendente dal Comando Regionale, precisamente quello del Trentino Alto Adige, invece che ad un tradizionale ROAN (Reparto AeroNavale).
Ricordiamo che i ROAN sono dei Comandi a carattere regionale presenti in molte regioni costiere e insulari della penisola, essi sono deputati alla gestione del comparto aeronavale di competenza (sezioni aeree e stazioni navali). Ulteriore unica eccezione in questo contesto è il ROAN di Como che, pur non essendo costiero comprende nel proprio settore di intervento i più importanti bacini di acqua dolce del nord Italia: i più rappresentativi sono: il Lago Maggiore, il Lago di Garda, il Lago di Varese, il Lago di Como ed altri, la presenza di questi bacini giustifica quindi la presenza del predetto Comando, che tra l’altro gestisce i colleghi “alpini” della Sezione Aerea di Venegono Superiore. Da questo ragionamento è facile trarre come conclusione che nella Regione altoatesina non vi è stato in passato una necessità di creare tale Comando, quindi si è optato per una situazione atipica.
Dopo questa breve disquisizione burocratica ritorniamo ai compiti istituzionali della presente Sezione Aerea, sarebbe gioco facile dire che le Fiamme Gialle di Bolzano sono sinonimo di Soccorso Alpino, in effetti lo sono guardando i dati operativi alla mano, ma non solo, perché i task assegnati sono gli stessi di tutti i reparti di volo della Guardia di Finanza.
Quindi:
-Polizia economica finanziaria
-Polizia archeologica
-Polizia ambientale
-repressione del contrabbando e dei traffici illeciti
-concorso ad operazioni di ricerca e soccorso.
Prima di dare alcune informazioni va subito detto che la Sezione Aerea di Bolzano opera in un contesto civile dove alcuni comportamenti come: inquinamento ambientale, abusivismo edilizio, attività illecite a carattere economico/finanziario sono veramente scarsi.
Non a caso le province di Bolzano e Trento, nel 2010, si sono classificate rispettivamente prima e seconda per la miglior qualità della vita in Italia.
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Sviscerando i dati delle ore di volo svolte e le attività a favore dei primi quattro compiti istituzionali non si riesce a trarne un contenuto soddisfacente come approfondimento, ciò nonostante non possiamo esimerci nel citare alcuni casi “eclatanti” accaduti nel 2011. Il primo “caso” di Polizia Ambientale riguarda un avvistamento di un area di 4.472 mq all’interno della quale circa 150 mq di rifiuti provenienti da demolizioni del settore edilizio, ovviamente stoccati senza le elementari regole in materia di sicurezza; grazie alla ricognizione aerea, e successiva segnalazione alle Autorità Giudiziarie, l’area è stata sequestrata e due persone sono state denunciate.
Il secondo caso tratta un illecito amministrativo, tra l’altro molto curioso perché perpetrato a poche centinaia di metri di distanza dalla Caserma Stefano Gottardi, redatto nei confronti di un soggetto per lavori di costruzione di un edificio lungo la linea doganale (spazio doganale aeroportuale) senza la prevista autorizzazione del Direttore della Circoscrizione Doganale. Per sfatare un pò il mito della perfezione altoatesina si può accennare anche alla scoperta di un coltivazione di Marjuana in Provincia di Trento, il fatto non è propriamente recente, ma dobbiamo tornare indietro di qualche anno.
Un’attenzione particolare di questi ultimi mesi viene invece rivolta a due attività illecite di attualità, la prima è l’esportazione illegale di capitali verso l’estero, traffico in costante evoluzione che vede spesso e volentieri l’utilizzo del mezzo aereo, la seconda è invece l’immigrazione clandestina, non solo via mare come spesso riportano i media nazionali. Molti immigrati giungono nel nostro paese utilizzando le frontiere comunitarie dell’Austria e della Svizzera, in entrambi i casi le attività di ricognizione effettuate dagli equipaggi della Sezione Aerea di Bolzano sono un valido deterrente, ma senza un vigoroso lavoro di intelligence fatto a monte poco può per contrastare i predetti fenomeni.
Mentre un aspetto secondario come la ricerca e il soccorso in ambito montano diventa a ragion veduta per la Sezione Aerea di Bolzano l’attività principale, per dare un senso a questa affermazione basta citare alcuni numeri estrapolati dai rapporti di attività del 2011, cercheremo prima di evidenziare questi dati con un prospetto, per poi dare delle descrizioni più specifiche, al 31 dicembre del 2011 sono state svolte:
-266 missioni operative per un totale di 232,15 ore di volo
-30 missioni di soccorso per un totale di 25,20 ore di volo che hanno permesso il recupero di 15 persone di cui quattro purtroppo decedute
-124 missioni addestrative per un totale di 125,05 ore di volo
-21 voli a carattere tecnico per un totale di 14,30 ore di volo
-tre voli a carattere vario per un totale di un ora e dieci minuti
Facendo un rapido calcolo abbiamo un totale di 444 missioni per un totale di 398,20 ore di volo.
Ma l’ultimo dato secondo noi è quello che maggiormente rispecchia il lavoro svolto, nell’anno appena trascorso sono state 1.209 le persone imbarcate (trasportate) a bordo degli elicotteri della Sezione di Bolzano, il dato è abbastanza eclatante pensando che si tratta prevalentemente di persone impegnate in attività di ricerca e soccorso.
Per dare un’idea di cosa avviene durante queste ore di volo riportiamo due eventi abbastanza significati avvenuti nel 2011. Attività di ricerca di un aliante precipitato in zona Valle di Anterselva, successivamente al ritrovamento recupero di una persona ferita e di una deceduta con relativo trasporto.
Recupero di 13 partecipanti e due soccorritori del CNSAS sul Gruppo dell’Adamello a quota 3.000 metri durante un evento sportivo, l’intervento di trasporto si è reso necessario a causa del malore che ha colpito i partecipanti e i soccorritori per l’eccessivo freddo.
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Fino a questo punto abbiamo visto l’impegno profuso dagli equipaggi della Sezione Aerea di Bolzano, ma chi sono gli altri “attori” che concorrono ad effettuare le missioni di ricerca e soccorso sfruttando il mezzo aereo come trasporto e/o come punto di osservazione privilegiato?
Regolarmente vengono svolte attività a favore del:
- Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS)
- Club Alpino Italiano (CAI)
- Soccorso Alpino dell’Alto Adige (BRD)
- Corpo provinciale Vigili del Fuoco
In questo elenco però manca il maggior utilizzatore degli elicotteri giallo e verdi, cioè il SAGF (Soccorso Alpino Guardia di Finanza), l’abbiamo lasciato volutamente per ultimo perché vogliamo dare qualche dato in più al riguardo.
Come abbiamo accennato ad inizio articolo a Predazzo è presente la Scuola Alpina del SAGF, la Scuola Alpina è la più antica scuola militare di montagna d’Europa, già nel 1920 ebbero inizio i primi corsi di addestramento rivolti ai finanzieri per insegnare le tecniche alpine. Nel 1965 viene invece ufficialmente costituito il SAGF. In quasi cent’anni di onorato servizio questa istituzione è riconosciuta a livello nazionale ed europeo per l’alta preparazione che fornisce ai propri allievi, non da meno il SAGF che in quasi cinquant’anni di altrettanto onorato servizio ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti per le migliaia di vite salvate grazie alla professionalità acquisita, infatti a riconoscimento di tale attività nel 1993 il SAGF ha ricevuto la Bandiera della Guardia di Finanza e la Medaglia d’Oro al Valor Civile per l’encomiabile lavoro svolto.
Dalle precedenti righe si può facilmente intuire che Predazzo è il fulcro dell’addestramento alpino nel nord d’Italia, tutte le stazioni del SAGF sparse sull’intero territorio nazionale, vengono regolarmente qui ad addestrarsi, la Sezione Aerea di Bolzano è parte in causa in questi iter addestrativi.
Fortunatamente oltre alle attività appena descritte c’è spazio anche per qualche impiego meno impegnativo, nel 2011 sono state svolte 44 missioni in assistenza a varie sezioni del SAGF durante delle manifestazioni sportive, guardando però la lista degli impegni a favore di questi eventi abbiamo sbagliato nel chiamarle meno impegnative, perché per esempio durante una manifestazione denominata “Adamello Ski Raid” svoltasi a Ponte di Legno (Brescia) si è reso necessario l’impiego dell’elicottero per soccorrere 10 partecipanti infortunati.
Dopo aver elencato e spiegato quali sono i compiti e le attività principali della Sezione Aerea diamo giustamente due cenni sulla composizione del reparto e quale è il suo “raggio d’azione”.
L’attuale organigramma della Sezione Aerea di Bolzano prevede tre articolazioni ben distinte, partiamo dal Nucleo Operativo che conta sei piloti di cui quattro ispettori, un finanziere e un ufficiale, le competenze del Nucleo sono ovvie, poi vediamo la Squadra Comando, i sette militari ordinari in carico si occupano dell’amministrazione e della conduzione della caserma, infine, non per ordine di importanza, troviamo il Nucleo Efficienza, l’articolazione è composta da 10 specialisti/manutentori di aeromobile, di cui sei hanno anche la mansione di verricellisti a bordo degli AB 412HP, ed uno addetto alle operazioni antincendio, inoltre la loro mansione prevede le operazioni di manutenzioni su tutti gli elicotteri in carico alla sezione. Come abbiamo appena visto, facendo un rapido calcolo, i militari che compongono la Sezione Aerea sono in totale 24 militari (22 tra ispettori, sovraintendenti, appuntati e finanzieri più due ufficiali) i due ufficiali hanno la funzione di Comandante, il Capitano pilota Luigi Fusco, e di Capo Nucleo Operativo, il Tenente pilota Ciavarino Salvatore.
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Visto che abbiamo appena menzionato il Nucleo Efficienza ci adoperiamo nelle prossime righe per dare alcune informazioni sulle attività manutentive, il Luogotenente Specialista De Martino ci illustra quali lavori vengono svolti nell’hangar della Sezione. Il lavoro principale che impegna gli specialisti del Nucleo sono le ispezioni programmate delle 25/50/75/100 ore di volo su entrambe le linee di volo, NH 500 e AB 412, e le operazioni pre e post-volo, nel primo caso vengono svolti controlli di 1° Livello Tecnico su tutte le parti del velivolo, quindi: avionica, meccanica, motorizzazione, prove di funzionalità, controllo dei parametri di funzionalità post ispezioni, in caso si verifichino guasti e anomalie gli specialisti provvedono alla sostituzione delle parti difettose. In caso di lavori di 2° Livello Tecnico intervengono direttamente in loco il personale del Reparto Tecnico Logistico Aereo di Pratica di Mare (ReTLA) o della ditta fornitrice. Mentre i lavori classificati come 3° Livello vengono svolti solo presso la ditta AgustaWestland.
Rimanendo in ambito manutentivo ci teniamo a precisare che sull’AB 412HP tipo B non sono installate le apparecchiature radar (sbarcato anche se rimane l’involucro), FLIR (Forward Looking InfraRed), faro di ricerca, ma solo la predisposizione con circa 600 kg di cablaggi.
Una particolarità che forse ho dimenticato nei precedenti articoli dedicati alle Fiamme Gialle “volanti” è quello di spiegare che gli specialisti durante il loro normale turno di lavoro non svolgono solo la mansione di specialista manutentivo, ma anche di Operatore di Bordo (verricellista) e soprattutto di ufficiali ed agenti di Polizia Giudiziaria, in particolar modo quest’ultima comporta un continuo aggiornamento su i vari regolamenti e leggi in materia di Polizia Economica/Finanziaria.
La dotazione attuale di aeromobili in carico alla Sezione Aerea è di tre elicotteri, un NH 500MD e due AB 412HP tipo “B”, questa tipologia a pattino alto è in servizio in soli quattro esemplari, distribuiti equamente nelle due sezioni alpine, Bolzano e Venegono.
La zona operativa di intervento della Sezione Aerea di Bolzano copre tutto l’arco alpino orientale, per dare una giusta indicazione ci sembra doveroso evidenziare i 13.613 kmq del Trentino Alto Adige, i 18.368 kmq del Veneto e i 7.845 kmq del Friuli Venezia Giulia, quindi chilometri e chilometri di territori dove le montagne la fanno da padrona, in questo ambiente il soccorso alpino riveste un importanza primaria, considerando anche il fatto che le Dolomiti sono montagne che attraggono tantissimo turismo sia invernale che estivo.
Le operazioni di volo sono effettuate rigorosamente nelle ore diurne, alba - tramonto, e coprono tutti i 365 giorni dell’anno.
Mentre un aspetto del prossimo futuro è il completamento della nuova caserma, in avanzato stato di costruzione si trova esattamente di fronte all’attuale caserma, molto più grande e funzionale dovrebbe essere terminata a breve, anche se, le ristrettezze di bilancio hanno rallentato i lavori, sarà motivo di ritorno in quel di Bolzano per prendere visione una volta operativa.
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L’attività di volo come di consuetudine si è svolta di pari passo con quella mediatica di raccolta informazioni, questa volta però ho voluto avvalermi del prezioso aiuto di un collaboratore, nonché amico Sergio Morari.
In concomitanza della nostra presenza a Bolzano il Comandante della Sezione Aerea Capitano pilota Luigi Fusco ha “gentilmente” concesso la nostra partecipazione ad un attività addestrativa a favore del SAGF già pianificata, questo addestramento viene programmato regolarmente con cadenza settimanale, nel periodo invernale come ricerca in valanga e in estate come ricerca in macerie di rocce (frane).
Per ottimizzare la missione sono stati utilizzati due elicotteri, l’AB 412HP “Volpe 2-1-6” e l’NH 500MD “Volpe 1-2-0”,
entrambi sono stati messi in “campo” con un ruolo specifico. L’NH 500 in qualità di ricognitore, il piccolo monomotore per questa tipologia di missione è insostituibile, soprattutto grazie alla sua “manovrabilità” che gli consente di portarsi molto più vicino di altri aeromobili, agli anfratti, nei canaloni e alle pareti rocciose; il “412” invece ha svolto il compito principale di vettore per le squadre di soccorso, le sue elevate capacità di carico (persone e barelle) annesse alla possibilità di impiego del verricello lo rendono un validissimo strumento per il soccorso in montagna.
La missione dopo il consueto briefing pre-volo, si è sviluppata in una prima fase con un trasferimento dall’aeroporto di Bolzano a Passo Rolle, il tragitto è durato circa 15 minuti, tra l’altro completamente svolto nello spettacolare contesto delle Dolomiti. Appena atterrati a Passo Rolle siamo accolti dai “colleghi” della Scuola Alpina del SAGF di Predazzo. Concedeteci una piccola divagazione geografica per far capire la location della missione, Passo Rolle (Comune di Siròr) è una nota località sciistica ai piedi delle magnifiche pareti dolomitiche delle Pale di San Martino, mentre Predazzo (Trento) è anch’essa una nota località della Val di Fiemme, nonché come già precedentemente scritto, sede dalla Scuola Alpina della Guardia di Finanza, tanto per dare un idea dell’importanza della Scuola basta dire che qui hanno militato nel gruppo degli sciatori delle Fiamme Gialle campioni come Gustav Thoni, Cristian Zorzi, Polig e Kristian Ghedina.
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Ritorniamo quindi alla parte operativa, purtroppo causa le condizioni meteo non eccezionali e i 1.984 metri di altitudine, ci siamo “affrettati” senza molti preamboli a svolgere l’attività, la “parola” viene presa da un istruttore della Scuola Alpina che effettua un refresh agli allievi presenti, le nove squadre cinofile impegnate sono tutte pronto impiego, quindi le istruzioni impartite sono più che altro raccomandazioni di sicurezza sull’utilizzo del verricello e sull’uscita dall’elicottero (momento decisamente topico soprattutto per la presenza del cane), visto l’alto grado di preparazione dei partecipanti il briefing è durato pochi minuti, se si fosse trattato di allievi alle prime armi le informazioni da impartire avrebbero portato via molto più tempo.
In questa specifica sessione addestrativa sono state coinvolte squadre provenienti da: Bardonecchia, Sella Nevea, Merano, Macugnaga, Domodossola, Oronzo di Cadore, Edolo, tutti i soccorritori erano accompagnati dal proprio inseparabile cane da valanga, in questa specialità sono particolarmente efficaci cani come il Labrador Golden Retriver, il Border Collie e il Pastore Tedesco, senza dimenticare i meticci, meno blasonati ma sempre presenti.
A questo punto l’organizzazione è passata ad un coordinamento congiunto, tra equipaggi delle “Volpi” e Capo Istruttore del SAGF, con una pianificazione della metodologia di intervento che teneva conto della situazione meteo, autonomia dell’elicottero e capacità di carico, e soprattutto degli “intrusi” con le loro esigenze di riprese fotografiche, un po’ meno per Sergio sul “500”, ma più che altro del sottoscritto sul “412”, la decisione finale è stata quella di mantenere la zona di imbarco nella piazzola originale di arrivo vicino all’abitato, mentre si è localizzata una zona di rilascio con verricello a poche centinaia di metri, in una piccola conca dove un buon accumulo di neve permetteva un addestramento mirato per i cani.
Una volta iniziate le operazioni di volo ogni Squadra Cinofila è stata imbarcata singolarmente e trasportata nel luogo di rilascio, sia a bordo che a terra spettava agli istruttori effettuare il controllo delle manovre e fornire eventualmente aiuto al personale in addestramento, molto più delicato invece il ruolo dello specialista di bordo che oltre ad effettuare le manovre di discesa tramite il verricello doveva coordinare le manovre di atterraggio, decollo e hovering in simbiosi con i piloti di Volpe 216. Per quanto riguarda l’attività peculiare delle Squadre del SAGF, una volta rilasciate sul posto di intervento, hanno compiuto delle ricerche (simulate) di persone travolte da un ipotetica valanga, nella neve era stato preventivamente sotterrato un involucro di tessuto che doveva essere trovato con un attività in cooperazione tra soccorritore e cane.
Per effettuare un iter completo a favore delle nove squadre ci sono volute circa un ora e mezza di volo, il Comandante Fusco, a causa di un probabile peggioramento della situazione meteo ha preferito svolgere senza sosta tutti gli imbarchi e sbarchi, lasciando per ultima un attività molto peculiare della Sezione Aerea di Bolzano.
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Il training conclusivo della giornata ha visto impegnati gli equipaggi di entrambi gli elicotteri delle Fiamme Gialle con un apparato all’avanguardia per la ricerca di persone travolte da valanghe, il Barryvox VS 2000 Pro Ext.
Per dare un informazione tecnica e professionale su questi importanti strumenti, costruiti per salvaguardare la vita umana, preferiamo dare la parola al Capitano Fusco che ci illustra nel dettaglio a cosa servono e come dovrebbero essere utilizzati.
“Appassionati di sci alpino, fuoripista e tecnici del soccorso alpino sanno bene che l’apparecchio ARVA (Apparecchio Ricerca VAlanga) può salvare la vita. Grande poco più di un pacchetto di sigarette, l'ARVA è essenzialmente un dispositivo elettronico che trasmette un segnale radio. Va indossato sotto il vestiario durante le escursioni e continua, silenziosamente, ad emettere segnali sulla posizione in cui si trova la persona che lo porta anche - e soprattutto - se questa si trova disgraziatamente sepolta sotto metri di neve. Normalmente, infatti, l'ARVA funziona in modalità di "trasmissione". Ma ogni apparecchio, quando è necessario, può essere messo in modalità di "ricezione" e inizierà a percepire i segnali degli altri ARVA che si trovano in zona, dando segnali acustici di diversa intensità. Sono, ovviamente, informazioni preziosissime per chi sta cercando un travolto da una valanga: l'ARVA del travolto emetterà come sempre i segnali radio e l'ARVA del cercatore potrà, grazie ai segnali ricevuti, localizzare con precisione il punto in cui scavare per liberarlo. La "portata" dell'ARVA varia da modello a modello e rispetto alla posizione del travolto, ma in generale si aggira intorno alla trentina di metri. In situazione di pericolo, infatti, è fondamentale agire in fretta e con apparecchi che funzionano a dovere. La sopravvivenza di un travolto da valanga ha in generale una curva che decresce molto rapidamente ed ha un vero e proprio crollo dopo i primi 15 minuti. Più si aspetta, più aumenta la probabilità di trovare persone senza vita. E’ in questa ottica che l’apparato Barryvox facilita il ritrovamento di vittime di valanghe essendo un ARVA in ricezione. Il VS 2000 Pro Ext è un kit composto da un’antenna tridimensionale che viene calata manualmente dall’elicottero tramite un cavo in nylon che funge da connettore e nello stesso tempo da sostegno tra l’antenna e il ricevitore beacon che viene collegato a sua volta all’interfono dell’elicottero.
L’elevata e riconosciuta performance di questo apparecchio di ricerca è sintetizzabile nelle seguenti caratteristiche tecniche: l’antenna esterna per interventi terrestri ha una portata fino a 180 m, pesa circa 320gr (senza cavo) ed il suo ingombro è circa di 300 mm di lunghezza x 40 mm di diametro. Nella cabina dell’elicottero le perturbazioni elettromagnetiche provenienti dalle attrezzature di bordo impediscono una ricerca efficace. L’antenna specifica attiva per la ricerca dall’elicottero è di forma cilindrica e rimane sospesa circa 2-3 metri sotto l’elicottero, all’esterno e fuori della portata di questi disturbi. Grazie alla caratteristica di ricezione tridimensionale, il segnale emesso dall’ARVA è recepito con la stessa intensità in tutte le direzioni. L’antenna non deve più essere direzionata manualmente. Attraverso un cavo speciale a separazione di potenziale, il segnale di ricevuto raggiunge il sistema radio di bordo (Intercom) oltre ad essere ricevuto da tutti i membri dell’equipaggio nel loro casco. A scopo di protezione è stato ideato un robusto involucro idrorepellente per l’antenna del sistema di ricerca dall’elicottero.
Ad oggi sono moltissimi gli apparati Barryvox che sono stati venduti in tutto il mondo e che vengono utilizzati, oltre che dagli appassionati di sci alpinismo e fuoripista, dai tecnici del soccorso alpino, dalle società di elisoccorso, dal personale degli impianti di risalita e dalle Forze armate nonché, ovviamente, da moltissime guide alpine e istruttori del CAI. In particolare ne sono dotati i servizi di soccorso delle imprese svizzere di impianti teleferici, le sezioni del Club Alpino svizzero, la Federazione svizzera di sci, la Guardia Aerea svizzera di soccorso Rega, l’Esercito svizzero, organizzazioni di soccorso estere e migliaia di privati.
Attualmente la Sezione Aerea di Bolzano è l’unica ad averla in dotazione dei reparti della Guardia di Finanza.”
L’operazione congiunta dei due elicotteri è durata circa 15 minuti, l’NH 500 ha eseguito la ricerca tramite l’antenna esposta, una volta individuato il punto dove verosimilmente era presente una persona sommersa dalla neve è entrato in gioco l’AB 412 che ha portato sul posto i soccorritori, nella fattispecie a scopo dimostrativo sono stati utilizzati due vettori, l’ideale sarebbe avere tutto su di un elicottero (AB 412), garantendo così un ulteriore riduzione dei tempi di intervento, assicurando così un più ampio margine di successo della missione".
Purtroppo anche questa esperienza a bordo delle “Volpi” è terminata, non ci restano che i pochi minuti di volo verso la base di partenza, portando a “casa” un bagaglio di esperienza senza precedenti.
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Gli autori desiderano ringraziare il Cap. Luigi Fusco e tutto il personale della Sezione Aerea di Bolzano, il personale del SAGF e il Comando Regionale del Trentino Alto Adige. 
Inoltre per la perfetta collaborazione uno ringraziamento speciale all'Ufficio Stampa del Comando Generale (Roma)
Si ringrazia AviationGraphic.com per aver fornito le serigrafie raffiguranti gli elicotteri
Foto e testo di Giorgio Ciarini e Sergio Morari  
Gennaio 2012 

 

English translation

Introduction
The Guardia di Finanza (Italian Custom Police), which was born as a special Corps established and ordered specifically for the service of customs supervision on borders, for its traditions and for the alpine vocation, has always been actively involved in helping people affected by particularly serious events and people in danger of living in mountain areas.
To combat smuggling and to protect national economic interests, the Corps had deployed many of its departments throughout the Alps, even in the most inaccessible territories, where the Finance Guards guarded day and night on roads and border trails, especially on the Italian - Swiss.
With the decline of smuggling, given the mountaineering skills and the experience gained in the mountains by the military of the Corps, was set up just an Soccorso Alpino (Alpine Rescue Service) of the Guardia di Finanza, with the purpose of controlling the alpine borders, but also and above all for the purpose of rescue and civil protection in the mountains.
The activity of mountain rescue, however, could not disregard the use of aircraft such as helicopters that the Corps had equipped since 1955.
The current organization of the section Aeronavale (Air-Sea) previews a component high seas, with means to long operating ability, and a coastal-regional member with tasks of economic police financial institution in the territorial waters. These are the Sezioni Aeree di Manovra (Air and Maneuvering Sections) present on the national territory:
-Sezioni Aeree (Air Sections) dependent on the Reparti Operativi Aeronavali (Aeronaval Operations Departments): Genoa, Venegono Superiore, Bolzano, Rimini, Pratica di Mare, Pescara, Naples, Bari, Palermo, Venice, Lamezia Terme.
-Sezioni Aeree di Manovra dependent on the Gruppi Aeronavali (Aeronaval Groups): Cagliari, Pisa, Catania-Fontanarossa, Grottaglie.
However, the Sezioni Aeree of Venegono Superiore (VA) and Bolzano have particular characteristics, which are particularly aimed at and trained for mountain rescue.

The Guardia di Finanza and its civil protection and rescue tasks
Civil protection is one of the most important branches of civil defence and deals with the specific survival of the populations, that is, the organized relief to the populations affected by natural phenomena, also consequent to environmental degradation, accidental causes or war events, as well as essential protective benefits and assets and to be put in place since normal times, to minimise human loss and damage to individual and collective property.
The Guardia di Finanza constitutes one of the national operating structures of the Protezione Civile (Civil Protection), pursuant to art. 11 of Law 225/92, as a police force, as well as an integral part of the Armed Forces.
The Guardia di Finanza has always given an effective collaboration to the civil protection, wherever the occasion has presented itself.
These interventions have occurred both in cases of major disasters affecting large areas, in cases of accidents involving small areas, and in cases of accidents involving a few or a single person.
For the air and naval departments of the Corps in fact, pursuant to D.P.R. 18.7.1986, nr. 545, art. 1, it is also provided "...the contribution to the protection of free institutions and the good of the national community in cases of public disasters", and therefore, the specialized departments of the Corps may be called, by virtue of the specific nature of the equipment and the skills of the crews, to intervene in rescue activities in favour of a diverse variety of subjects, in multiple and different contexts.
In this field, we range from rescues to bring to entire populations in case of earthquakes and floods, to interventions in case of fire, sinking of ships, fall of airplanes and to the rescue of people in danger of drowning or overwhelmed by avalanches.
These interventions are almost always urgent, waiting for more competent corps and institutions to arrive and specially organized and equipped, such as the Vigili del Fuoco (Fire Brigade), Protezione Civile, Croce Rossa (Red Cross), Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (National Alpine Rescue and Speleological).
The rescue action, therefore, however and wherever carried out, is an aspect to protect the community and is part of the general duties of competition to the Order and Public Safety at the head of the Corps.
This commitment constantly finds ready the military of the Guardia di Finanza, who have always distinguished themselves for their altruism and spirit of self-denial.
As evidence of the merits acquired for this work, the Flag of the Guardia di Finanza was awarded eight Gold Medals for Civil Valor, four Gold Medals for Civil Merit and two Gold Medals for National Merit, while there are countless decorations to the Civil Valor, the Marine Valor and the Aeronautical Valor that have rewarded the self-sacrifice of individual financiers engaged in rescue operations.
The competition that the Corps gives to civil protection has both the aspect of preventive interventions and the aspect of emergency interventions.
As far as the preventive aspect is concerned, it should be borne in mind that since the Corps is a body of Security Police, wherever it is engaged, it does not fail to exercise appropriate vigilance to ensure compliance with the rules dictated to avoid accidents and disasters.
The direct interventions of the Corps, in the various emergency situations, and the rescue services in public and private calamities, can take place through:
-individual own initiative measures;
-initiatives by small units;
-interventions wanted, arranged and directed on a larger scale by the Superior Commands of the Corps;
-request from the various administrative or police authorities;
-coordination with other corps, with action coordinated locally or directly from above by civil or military authorities.
Although it is known that the primary employment resulting from the exercise of economic and financial policing saturates the operational capacity of the Corps in an almost total way, and although it is, on the other hand, it is clear that the issue of civil protection is prevalent in other State administrations, and repeated experience has confirmed that there are specific areas of intervention, at which the employment of Guardia di Finanza personnel and assets can take the form of an essential and often decisive contribution.

History
During 1950 the Trentino Alto Adige was the scene of the first experiments carried out by the Guardia di Finanza Corps for the use of helicopters in the mountain area, at the same time, the same experimentation also took place at the Lido di Ostia at the Non-commissioned Officers School, where instead the use was experimented on the sea and on the mainland.
The choice of Trentino as an outpost for such tests was motivated by the presence of the Alpine School of Predazzo (Trento).
Only in 1958, however, the real activities began with the use of some AB 47G piloted by personnel of the Guardia di Finanza in support of the ground departments, at the time strongly committed to counter smuggling and poaching.
Among the key points of entry into Italy for those coming from Northern Europe, certainly the Brenner Pass plays a leading role, so on 27 June 1967 was officially established on the airport of Bolzano the Sezione Aerea of the Guardia di Finanza, the initial equipment was composed of AgustaBell AB 47-G3/B1 helicopters, the reasons that led the General Command to open a new Sezione Aerea was to have a flexible and ductile means that could strengthen the activity of surveillance of the territory and provide a greater capacity for intervention to the ground departments located in the Region.
After ten years of intense use, mainly in the mountains, the AB 47G3 were replaced with the brand new Breda Nardi NH 500M.
In 1981, by decision of the General Command, the Sezione Aerea was unexpectedly closed. About eight years later, in June 1989, the South Tyrolean Sezione Aerea was reconstituted, relocating to the same infrastructure already used on the Bolzano airport, the new helicopter equipment was based on the updated model of the "500", the NH 500MC, a version equipped with an Allison 250-C20 turboengine that developed a power of about 400 hp, this machine was highly appreciated by the crews for its maneuverability and reliability, as well as for its remarkable performance, about 230 km/h of maximum speed and a rate of climb of well 500 meters per minute, interesting data for those who must operate at high altitude.
On May 14, 2003, the first AB 412HP type B was assigned to the Sezione Aerea of Bolzano, a "mountain" version characterized by a raised skid shoe suitable for snow operations, certainly more suitable for use as mountain rescue compared to the "500", being able to take advantage of the presence of the winch and a large cargo compartment suitable for the transport of stretchers. Also for the NH 500 there was the transition to a further updated version, the NH 500MD, characterized by a new "T" instead of the characteristic "V" of the MC.
The barracks hosting the Sezione Aerea of Bolzano is dedicated to the Appuntato MOVC (Gold Medal of Civil Valor) Stefano Gottardi, title given to the memory of the valiant member of a rescue team engaged in the search for a tourist who disappeared in a rocky mountain area of Val Senales, the unfortunate military of the Guardia di Finanza, on February 20, 2002, during the search, he was overwhelmed by an avalanche.
The Bolzano Civil Airport "Francesco Baracca", as well as being the seat of the present Sezione Aerea, also houses the 3° Nucleo Elicotteri (Helicopter Nucleus) of the Carabinieri, the 4° Reggimento (Regiment) AVES "Altair", and the local Aero Club. There is no official documentation of the construction of the airport in Bolzano, according to the Royal Decree n. 1994 of October 1926, which establishes the birth of the structure.
From 1920 to 1940 there are various phases, from a simple Airfield is transformed into Military Airport (June 1929) placed under the control of the Regia Aeronautica (Italian Royal Air force), at the same time is also open to civil traffic, in 1938 a Pilot School of the Reale Unione Nazionale Aeronautica (RUNA or Royal National Aviation Union) was established. During World War 2, the airport was operated entirely by the German Air Force (Luftwaffe).
In the post-war period civil activities of various types alternate, a company (Atesina Aerea) was born that operates tourist flights, in 1951 the local Aero Club was established. Since then several attempts are made to expand the structure but with mixed results, currently the airport is managed by ABD Bozen Dolomiti Airport.

The Sezione Aerea of Bolzano presents in its "DNA" two substantial differences that distinguish it from all other similar departments, the first difference is a strong attitude to Alpine Rescue, in the continuation of the article we will give ample emphasis to this element, while the second is a purely bureaucratic peculiarity that we are going to illustrate immediately. The Sezione Aerea of Bolzano is the only one of its kind subordinated to a Comando Provinciale (Provincial Command) dependent on the Comando Regionale (Regional Command), precisely that of Trentino Alto Adige, instead of a traditional Reparto Operativo Aeronavale (ROAN or Aeronaval Department).
Remember that the ROAN are regional Commands present in many coastal and island regions of the peninsula, they are responsible for the management of the aeronautical sector of competence (Sezioni Aeree and Stazioni Navali or Naval Stations). Another exception in this context is the ROAN of Como which, although not coastal includes in its field of intervention the most important freshwater basins of northern Italy: the most representative are: Lake Maggiore, Lake Garda, Lake Varese, Lake Como and others, the presence of these basins therefore justifies the presence of the aforementioned Command, which among other things manages the "alpine" colleagues of the Sezione Aerea of Venegono Superiore. From this reasoning it is easy to conclude that in the South Tyrolean region there was no need in the past to create such a command, so an atypical situation was chosen.
After this brief bureaucratic disquisition we return to the institutional tasks of this Sezione Aerea, it would be easy to say that the Fiamme Gialle (Yellow Flames) of Bolzano are synonymous with Alpine Rescue, in fact they are looking at the operating data in hand, but not only that, because the assigned tasks are the same as all the flight departments of the Guardia di Finanza.
So:
-Economic and Financial Police
-Archaeological police
-Environmental police
-suppression of smuggling and illicit trafficking
-aid for search and rescue operations.
Before giving some information, it should be said that the Sezione Aerea Bolzano operates in a civil context where some behaviors such as environmental pollution, building abuse, illegal economic/financial activities are really scarce.
It is not by chance that the provinces of Bolzano and Trento, in 2010, ranked first and second respectively for the best quality of life in Italy.
Examining the data on flight hours and the activities in favor of the first four institutional tasks, it is not possible to draw a satisfactory content as deepening, Nevertheless we cannot refrain from mentioning some "striking" cases that occurred in 2011. The first "case" of Environmental Police concerns a sighting of an area of 4,472 square meters within which about 150 square meters of waste from demolition of the construction sector, obviously stored without the elementary rules on safety; thanks to aerial reconnaissance, and subsequent report to the Judicial Authorities, the area was seized and two people were reported.
The second case deals with an administrative offence, among other things very curious because perpetrated a few hundred meters away from the Barracks Stefano Gottardi, drawn up against a subject for construction work of a building along the customs line (airport customs area) without the planned authorization of the Director of the Customs Division. To dispel the myth of South Tyrolean perfection we can also mention the discovery of a cultivation of Marjuana in the Province of Trento, the fact is not exactly recent, but we have to go back a few years.
A particular focus in recent months is on two current illegal activities, the first is the illegal export of capital to foreign countries, traffic in constant evolution that often sees the use of air, the second is illegal immigration, not only by sea, as the national media often report. Many immigrants arrive in our country using the EU borders of Austria and Switzerland, in both cases the reconnaissance activities carried out by the crews of the Sezione Aerea of Bolzano are a valid deterrent, but without a vigorous intelligence work done upstream little can to counter the aforementioned phenomena.
While a secondary aspect such as research and rescue in mountain areas becomes the main activity for the Sezione Aerea of Bolzano for good reason, to make sense of this statement it is enough to mention some numbers extracted from the activity reports of 2011, we will first try to highlight these data with a prospectus, and then give more specific descriptions, as of December 31, 2011 were carried out:
-266 operational missions for a total of 232.15 flight hours
-30 rescue missions for a total of 25.20 hours of flight time that allowed the recovery of 15 people, four of whom unfortunately died
-124 training missions for a total of 125.05 flight hours
-21 technical flights for a total of 14.30 hours of flight time
-three varied flights of a total of one hour and ten minutes
Making a quick calculation we have a total of 444 missions for a total of 398.20 hours of flight.
But the last data in our opinion is the one that most reflects the work done, in the year just passed were 1,209 people embarked (transported) on the helicopters of the Sezione of Bolzano, the figure is quite striking thinking that they are mainly people engaged in search and rescue activities.
To give an idea of what happens during these flight hours we report two quite significant events that occurred in 2011. Search for a glider crashed in the Valle di Anterselva area, after the recovery of an injured person and a deceased with its transport.
Recovery of 13 participants and two rescuers of the CNSAS on the Adamello Group at an altitude of 3,000 meters during a sporting event, the transport intervention was necessary due to the illness that affected the participants and rescuers for the excessive cold.
Up to this point we have seen the efforts of the crews of the Sezione Aerea of Bolzano, but who are the other "actors" who compete to carry out the search and rescue missions using air transport as transport and/ or as a privileged observation point?
Regular activities are carried out in favour of:
- CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico)
- Club Alpino Italiano (CAI or Italian Alpine Club)
- Soccorso Alpino Alto Adige (BRD or South Tyrol Mountain Rescue)
- Corpo Provinciale Vigili del Fuoco (Fire Brigade Provincial Corps)
This list, however, lacks the major user of yellow and green helicopters, namely the Soccorso Alpino Guardia di Finanza (SAGF or Rescue Alpine Italian Custom Police), we deliberately left it for last because we want to give some more data on this.
As we mentioned at the beginning of the article in Predazzo there is the SAGF Alpine School, the Alpine School is the oldest military mountain school in Europe, already in 1920 began the first training courses for military to teach alpine techniques. In 1965 the SAGF was officially established. In almost one hundred years of honored service, this institution is recognized at national and European level for the high level of preparation it provides to its students, not least the SAGF, which in almost fifty years of equally honored service has received countless awards for the thousands of lives saved thanks to the professionalism acquired, in fact, in recognition of this activity in 1993 the SAGF received the Flag of the Guardia di Finanza and the Gold Medal for Civil Valor for the praiseworthy work carried out.
From the previous lines you can easily guess that Predazzo is the focus of alpine training in the north of Italy, all SAGF stations scattered throughout the national territory, come regularly here to train, the Sezione Aerea of Bolzano is a party to these training processes.
Fortunately, in addition to the activities just described, there is also room for some less demanding employment, in 2011 44 missions were carried out in assistance to various sections of the SAGF during sports events, but looking at the list of commitments in favor of these events we were wrong to call them less challenging, because for example during an event called "Adamello Ski Raid" held in Ponte di Legno (Brescia) it was necessary to use the helicopter to rescue 10 injured participants.
After having listed and explained what are the main tasks and activities of the Sezione Aerea we rightly give two notes on the composition of the Unit and what is its "range of action".
The current organization chart of the Sezione Aerea of Bolzano provides three distinct articulations, we start from the Nucleo Operativo (Operational Nucleus) that counts six pilots, four inspectors, a financier and an officer, the skills of the Nucleo are obvious, then we see the Squadra Comando (Command Team), the seven ordinary military in charge are responsible for the administration and management of the barracks, finally, not by order of importance, we find the Nucleo Efficienza (Maintenance Nucleus), the articulation is composed of 10 specialists/ maintenance aircraft, if which six have also the task of winch operator on board of the AB 412HP, and one in charge of fire operations, moreover their job previews the operations of maintenances on all the helicopters in charge to the Sezione. As we have just seen, making a quick calculation, the military that make up the Sezione Aerea are in total 24 military (22 between Inspectors, Superintendents, Appointees and financiers plus two officers) the two officers have the function of Commander, the Captain pilot Luigi Fusco, and Chief Nucleo Operativo Lieutenant pilot Ciavarino Salvatore.
Since we have just mentioned the Nucleo Efficienza, we work in the following lines to give some information on maintenance activities, the NCO Specialist De Martino shows us what works are carried out in the hangar of the Sezione. The main work that engages the Nucleo specialists are the scheduled inspections of 25/50/75/100 flight hours on both flight lines, NH 500 and AB 412, and pre and post operations flight, in the first case are carried out checks of 1° Technical level on all parts of the aircraft, then: avionics, mechanics, motorization, functional tests, control of the parameters of post inspections functionality, in case of breakdowns and anomalies, the specialists shall replace the defective parts. In the case of works of 2° Technical Level, the personnel of the Reparto Tecnico Logistico Aereo (ReTLA or Technical Logistic Department) of Pratica di Mare or of the supplying company take part directly on site. While the works classified as 3° Level are carried out only at the company AgustaWestland.
Remaining in the field of maintenance we want to point out that the AB 412HP type B are not installed radar equipment (landed even if it remains the casing), FLIR (Forward Looking Infrared), Research Beacon, but only the predisposition with about 600 kg of wiring.
A peculiarity that I may have forgotten in the previous articles dedicated to "flying" Yellow Flames is to explain that specialists during their normal shift of work do not only perform the job of maintenance specialist, but also of Winch Operator and especially of officers and agents of Police Judiciary, in particular the latter involves a continuous update on the various regulations and laws in the field of Economic/Financial Police.
The current equipment of aircraft in charge of the Sezione Aerea is three helicopters, one NH 500MD and two AB 412HP type "B", this type high skate is in service in only four examples, distributed equally in the two alpine sections, Bolzano and Venegono.
The operating area of the Sezione Aerea Bolzano covers the entire eastern Alpine area, to give a proper indication it seems necessary to highlight the 13,613 sq km of Trentino Alto Adige, the 18,368 sq km of Veneto and 7,845 sq km of Friuli Venezia Giulia, therefore kilometers and kilometers of territory where the mountains are the master, in this environment the mountain rescue is of primary importance, considering also the fact that the Dolomites are mountains that attract a lot of tourism both winter and summer.
Flight operations are carried out strictly during daylight hours, sunrise - sunset, and cover all 365 days of the year.
While one aspect of the near future is the completion of the new barracks, in advanced state of construction is located exactly in front of the current barracks, much larger and functional should be finished soon, even if, the budgetary constraints have slowed down the work, it will be a reason to return to Bolzano to take vision once operational.
The flight activity as usual took place in tandem with the media gathering information, but this time I wanted to avail myself of the valuable help of a collaborator and friend Sergio Morari.
In conjunction with our presence in Bolzano the Commander of the Sezione Aerea Captain pilot Luigi Fusco "kindly" granted our participation in a training activity in favor of SAGF already planned, This training is regularly programmed on a weekly basis, in the winter period as an avalanche search and in summer as a search for rock debris (landslides).
To optimize the mission were used two helicopters, the AB 412HP "Volpe 2-1-6" and the NH 500MD "Volpe 1-2-0", both were put in "field" with a specific role. The NH 500 as a reconnaissance, the small single-engine for this type of mission is irreplaceable, especially thanks to its "maneuverability" that allows it to get much closer than other aircraft, ravines, gullies and rock walls; the "412" instead has carried out the main task of carrier for the teams of aid, its high capacities of cargo (people and stretchers) annexed to the possibility of employment of the winch make it a very valid instrument for the rescue in the mountains.
The mission after the usual pre-flight briefing, developed in a first phase with a transfer from Bolzano airport to Passo Rolle, the journey lasted about 15 minutes, among other things completely carried out in the spectacular context of the Dolomites. Just landed in Passo Rolle we are greeted by "colleagues" of the Alpine School of the SAGF in Predazzo. Allow us a small geographical digression to understand the location of the mission, Rolle Pass (Municipality of Siròr) is a famous ski resort at the foot of the magnificent Dolomites of the Pale di San Martino, while Predazzo (Trento) it is also a well-known locality of the Val di Fiemme, and as previously written, home to the Alpine School of the Guardia di Finanza, hust to give an idea of the importance of the School it suffices to say that here they played in the group of skiers of the Yellow Flames champions such as Gustav Thoni, Cristian Zorzi, Polig and Kristian Ghedina.
We then return to the operational part, unfortunately due to the weather conditions not exceptional and the 1,984 meters of altitude, we "hurried" without many preambles to carry out the activity, the "word" is taken by an instructor of the Alpine School who refreshes the students present, the nine teams engaged are all ready for use, therefore the instructions given are more than other safety recommendations on the use of the winch and on the exit from the helicopter (very topical moment especially for the presence of the dog) given the high degree of preparation of the participants, the briefing lasted a few minutes, if it had been young students the information to be given would have taken much more time.
In this specific training session were involved teams from: Bardonecchia, Sella Nevea, Merano, Macugnaga, Domodossola, Oronzo di Cadore, Edolo, all rescuers were accompanied by their inseparable avalanche dog, in this specialty are particularly effective dogs such as the Labrador Golden Retriver, the Border Collie and the German Shepherd, without forgetting the Mestizo, less noble but always present.
At this point the organization has passed to a joint coordination, between crews of the "Volpi" and Chief Instructor of the SAGF, with a planning of the intervention methodology that took into account the weather situation, autonomy of the helicopter and cargo capacity, and above all of the "intruders" with their photographic needs, a little less for Sergio on the "500", but more than anything else than the undersigned on the "412", the final decision was to keep the boarding area in the original arrival pitch near the town, while a winch release zone was located a few hundred meters away, in a small basin where a good accumulation of snow allowed a targeted training for dogs.
Once the operations of flight have started, each dog team has been individually boarded and transported to the place of release, both on board and on the ground it was up to the instructors to carry out the control of the maneuvers and possibly provide help to the personnel in training, much more delicate instead the role of the onboard specialist that in addition to performing the descent maneuvers through the winch had to coordinate the landing, take-off and hovering maneuvers in symbiosis with the pilots of Volpe 216. As for the peculiar activity of the SAGF teams, once released on the place of intervention, they have carried out research (simulated) of people overwhelmed by a hypothetical avalanche, in the snow had been previously buried a cloth envelope that had to be found with an activity in cooperation between rescuer and dog.
To carry out a complete procedure in favor of the nine teams it took about an hour and a half flight, Commander Fusco, due to a likely worsening of the weather situation preferred to carry out non-stop all boarding and landing, leaving for last a very peculiar activity of the Sezione Aerea Bolzano.
The final training of the day saw the crews of both Flame Yellow helicopters engaged with a state-of-the-art equipment to search for people overwhelmed by avalanches, the Barryvox VS 2000 Pro Ext.
To provide technical and professional information on these important tools, built to safeguard human life, we prefer to give the floor to Captain Fusco who explains in detail what they are used for and how they should be used.
"Alpine skiing enthusiasts, off-piste skiers and mountain rescue technicians know that the ARVA (Avalanche Search Device) can save your life. Little larger than a pack of cigarettes, the ARVA is essentially an electronic device that transmits a radio signal. It must be worn under the clothing during the excursions and it continues, silently, to emit signals on the position in which it is found the person who carries it also - and above all - if this one is found unfortunately buried under meters of snow. Normally, in fact, the ARVA works in "transmission" mode. But every device, when necessary, can be put in "reception" mode and will begin to perceive the signals of other ARVAs in the area, giving acoustic signals of different intensity. They are, of course, invaluable information for those who are looking for a hit by an avalanche: the ARVA of the overwhelmed will emit as always radio signals and the ARVA of the seeker will be able, thanks to the received signals, locate precisely the point where to dig to free him. The "range" of the ARVA varies from model to model and compared to the position of the overwhelmed, but generally it is around thirty meters. In a dangerous situation, it is essential to act quickly and with equipment that works properly. The survival of an avalanche hit has in general a curve that decreases very quickly and has a real collapse after the first 15 minutes. The longer you wait, the more likely you are to find lifeless people. It is in this perspective that the Barryvox apparatus facilitates the finding of avalanche victims being an ARVA in reception. The VS 2000 Pro Ext is a kit consisting of a three-dimensional antenna that is manually lowered from the helicopter via a nylon cable that acts as a connector and at the same time as a support between the antenna and the beacon receiver that is connected in turn to the intercom of the helicopter.
The high and recognized performance of this research apparatus can be summarized in the following technical characteristics: the external antenna for terrestrial interventions has a range up to 180 m, weighs about 320gr (without cable) and its overall dimensions are about 300 mm long by 40 mm in diameter. Electromagnetic disturbances in the helicopter cabin from on-board equipment prevent effective search. The specific antenna active for the search from the helicopter is cylindrical in shape and remains suspended about 2-3 meters under the helicopter, outside and off the range of these disturbances. Thanks to the three-dimensional reception characteristic, the signal emitted by the ARVA is received with the same intensity in all directions. The antenna shall no longer be directed manually. Through a special potential separation cable, the received signal reaches the on-board radio system (Intercom) as well as being received by all crew members in their helmet. For protection purposes, a robust water-repellent housing has been developed for the antenna of the helicopter search system.
To date there are many Barryvox devices that have been sold all over the world and are used, as well as by ski mountaineering and off-piste enthusiasts, alpine rescue technicians, emergency rescue companies, from the staff of the lifts and the Armed Forces and, of course, from many alpine guides and instructors of the CAI. In particular, the rescue services of Swiss companies are equipped with cable cars, the sections of the Swiss Alpine Club, the Swiss Ski Federation, the Swiss Air Rescue Guard Rega, the Swiss Army, foreign relief organizations and thousands of private individuals.
The Sezione Aerea of Bolzano is currently the only one to have it supplied by the units of the Guardia di Finanza."

The joint operation of the two helicopters lasted about 15 minutes, the NH 500 performed the search through the exposed antenna, once the point where a person was likely to be present was identified, AB 412 came into play and brought rescuers to the site, in this case two carriers were used for demonstration purposes, the ideal would be to have everything on a helicopter (AB 412), thus ensuring a further reduction in intervention times, thus ensuring a wider margin of success of the mission.
Unfortunately, even this experience on board the "Volpi" is over, we have only a few minutes of flight to the base of departure, bringing "home" a baggage of experience unprecedented.

The authors would like to thanks the Capt. Luigi Fusco and all the personnel of the Sezione Aerea di Bolzano, the peronnel of the SAGF and the Comando Regionale del Trentino Alto Adige. 
Also meriting special thanks for their essential assistance is the Press Office of the Comando Generale (Rome)Special Thanks at Aviationgraphic.com for the arts works of the helicopters
Images and text by Giorgio Ciarini and Sergio Morari  
January 2012