Le celebrazioni

Domenica 27 settembre, con un concerto della Banda Musicale dell’Aeronautica Militare al Teatro Massimo Bellini di Catania, hanno avuto inizio le celebrazioni per il 50° anniversario della ricostituzione, nella specialità ”Antisom”, del 41° Stormo dell’Aeronautica Militare. Nel contesto di questa importante ricorrenza, sono stati organizzati eventi ai quali hanno preso parte i vertici della Forza Armata con la presenza del Gen. SA Pasquale Preziosa nonché delle autorità religiose, civili e militari della città di Catania.
Lunedì 28 settembre presso la base aerea di Sigonella – Catania, sede del 41° Stormo AS, si è svolta la cerimonia militare per il 50° anniversario della ricostituzione del Reparto, presieduta dal Generale di Squadra Aerea Maurizio Lodovisi, dell’Ispettore dell’Aviazione per la Marina, Generale Brigata Aerea Roberto Azzolin dal Comandante della base e di Stormo Col. Pil. Vincenzo Sicuso, di ex-Comandanti dello Stormo, e presenziata dalle più alte cariche militari, civili e religiose da una rappresentanza di veterani della specialità nonché dalle Associazioni Nazionali d’Arma.
Il Decano Gen. BA Tricomi, Comandante del 41° Stormo negli anni 1976-77, ha ricordato i valori su cui si fonda l’attività del 41° Stormo e di tutta la Forza Armata, i traguardi ottenuti negli anni e i tanti riconoscimenti ottenuti che ne evidenziano l’operato. Rivolgendosi al personale, ne ha sottolineato i valori e l’entusiasmo ereditati dai grandi uomini aeronautici che fanno parte della nostra gloriosa storia.
Il Generale SA Lodovisi, in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore AM, nel suo intervento ha tracciato la storia del 41° Stormo Antisom, l’importante ruolo che il Reparto riveste in seno alla Forza Armata e la sua integrazione nel tessuto sociale della città etnea. Il Generale Lodovisi, inoltre, non ha mancato di elogiare il Reparto per l’impegno e il dispendio di uomini e mezzi impiegati quotidianamente nel Mediterraneo per l’emergenza migranti nel contesto dell’operazione “Mare Nostrum” e in tutte le altre operazioni in cui il Reparto ha operato.
Il Comandante del 41° Stormo Antisom, Col. pilota Vincenzo Sicuso, durante il suo intervento ha sottolineato l’importanza dell’evento celebrato, evidenziando “l’alta valenza professionale degli uomini del 41°e la grande capacità operativa dell'Atlantic che, nonostante gli oltre 40 anni di servizio e la prossima dismissione, permette ancora di raggiungere gli obiettivi assegnati".
Degna di nota la mostra storico-fotografica, curata in collaborazione con il Liceo Artistico “E. Greco” di Catania sotto il coordinamento della Prof.ssa Bonincontro, allestita all’interno del nuovo hangar “One” della base di Sigonella, che ripercorre i 50 anni del reparto e dei sistemi d’arma passati e presenti.
In mostra statica erano presenti velivoli dell’Aeronautica Militare, compresi quelli a pilotaggio remoto Predator, nonché velivoli di stanza anche nella locale Naval Air Station statunitense.
Il clou della manifestazione si è avuto con l’esibizione in volo delle Frecce Tricolori che hanno tinto di verde bianco e rosso il cielo di Sigonella, dalla perfetta performance di un elicottero HH 139A del 15° Stormo che simulava il recupero di un ferito in territorio ostile. Non hanno mancato di attirare l’attenzione dei convenuti i passaggi a bassa quota e le evoluzioni dei Typhoon del 37° Stormo, il sorvolo di un KC 767A dell’AM e di un Breguet Atlantic del 41° Stormo nonché la dimostrazione delle capacità di passare da volo verticale a quello orizzontale da parte di un Bell V 22 Osprey degli United States Marines.

L’evento si è concluso presso il Circolo Ufficiali del 41° Stormo dove i convenuti hanno brindato al grido di
“ WOT-LAC, WOLF/ WOT-LAC, WOLF/ WOT- LAC,WOLF!!! “.

Un po’ di Storia

La fine del Secondo conflitto mondiale e il quasi immediato inizio di quella che passerà alla storia col nome di “Guerra Fredda” che contrapponeva le forze NATO a quelle del Patto di Varsavia, portò al rafforzamento delle difese militari dell’Europa occidentale e al cambiamento delle dottrine di impiego delle forze aeree nella specialità Antisom, a causa dell’impiego massiccio dei nuovi sommergibili come mezzi strategici.
I primi “timidi e rudimentali” approcci operativi alla per noi nuova specialità, si hanno negli anni ‘50 con l’impiego dei Gruppi Autonomi A/S 86° 87° ed 88° che utilizzavano velivoli ceduti in conto MDAP (Mutual Defend Aid Program) dagli Stati Uniti quali 40 Curtiss Helldiver S2C5 e successivamente 22 Lockeed PV2 Harpoon dalle poco credibili capacità operative a causa del loro eccessivo stato di usura nonché alla totale mancanza di apparati e sistemi moderni idonei alla ricerca dei mezzi subacquei.
Grazie all’esperienza maturata in quegli anni, in seno alla neonata Aeronautica Militare, prende corpo l’esigenza di disporre di una moderna componente Aerea Antisommergibili che portò, nel 1957 con D.L. n° 968, alla costituzione dell’Aviazione Antisom composta da reparti aerei dell’Aeronautica dipendenti per l’impiego dalla Marina e, come già sperimentato durante le due guerre mondiali, con equipaggi misti provenienti dai ranghi delle due forze armate.
L’inizio degli anni ’60 vide un rafforzamento della minaccia portata dai sommergibili nucleari Sovietici nel bacino del Mediterraneo e a seguito di ciò il 1° ottobre 1965, presso la struttura aeroportuale di Catania Fontanarossa, rinasce il 41° Stormo Antisom riunendo i Gruppi Autonomi 87° e 88° della specialità sotto un unico comando, con il compito principale della lotta A/S. e Pattugliamento Marittimo d’altura.
Ancora una volta la storia del 41° Stormo e quella della terra di Sicilia ed il Mar Mediterraneo si “incrociano” infatti su l’isola nel Luglio del 1939 si ha la genesi del Reparto.
Negli anni che vanno dal 1957-1961 i due gruppi A/S del neonato “Quarantunesimo”, ricevono circa 45 Tracker in tre diverse versioni, di cui 30 giunti nuovi direttamente dagli USA; successivamente nel corso degli anni per rimpiazzare le perdite ed armare un altro gruppo volo, vengono acquisiti ulteriori 15 esemplari, di cui 10 in versione terrestre long range con ali non ripiegabili, surplus della Marina canadese riconoscibili dalla diversa forma della carenatura delle gondole motori.
Velivolo all’avanguardia per l’epoca, in quanto primo sistema d’arma progettato e realizzato espressamente per il ruolo A/S, il Tracker rappresenta un salto di qualità nell’impiego Antisom soprattutto per i sofisticati apparati elettronici imbarcati. Nonostante le limitazioni dovute alla scarsa autonomia, sei ore circa nella versione long range, e alla sacrificata abitabilità interna, al limite della claustrofobia, l’inconfondibile rombo dei due Wrigth R1820-82 accompagnò per un ventennio le operazioni Antisom del Reparto.
I nuovi apparati imbarcati per la lotta A/S comprendevano:

- Navigazione: auto-pilota, radio-range, radio-altimetro, UHF/DF, ADF, TACAN, Marker, Beacon .
- Comunicazioni: interfonico, UHF, HF .
- Scoperta: radar, ECM, IFF .
- Localizzazione: MAD ed ECM

L’armamento offensivo verteva su 36 boe sonore contenute in “dispenser” nel retro delle gondole motori, siluri MK 44 a testata autocercante e bombe di profondità venivano alloggiati nella stiva, e razzi Hvar da 127 mm in travetti subalari… un potentissimo faro di ricerca, da 85 milioni di candele, era installato sul bordo d’attacco dell’ala destra manovrato dal pilota che svolgeva anche mansioni di navigatore e operatore radio.
La missione operativa quindi, grazie alle reali capacità “Hunter–Killer” del velivolo Grumman, assumeva un profilo nuovo e particolare poiché, tranne in casi davvero eccezionali, i due avversari non si sono mai visti ma solo “sentiti”… il confronto reale tra i sommergibili nucleari della Flotta sovietica ed i velivoli Antisom del 41° è stato sempre invisibile e silenzioso!
Dopo 21 anni di intenso servizio operativo, Il 31 Agosto 1978 dalla pista di Catania Fontanarossa l’ultimo “Daga” in carico all’87° Gruppo decollava per l’ultima volta dopo aver creato la storia della specialità A/S forgiando generazioni di piloti e tecnici. Ciò che rimaneva della flotta di S 2F “Tracker” venne accantonata dapprima in un’area decentrata della base e successivamente vennero tutti riuniti nei pressi della vecchia torre di controllo del Secondo conflitto mondiale tutt’oggi esistente.

Arriva l’Atlantic

Nel Giugno del 1972 sul sedime aeroportuale di Sigonella, l’88° Gruppo prende in carico il primo di nove Breguet 1150 Atlantic e lo stemma del 41° Stormo A/S viene apposto ufficialmente sulla deriva dell’esemplare 41-70 MM40108. L’87° Gruppo lasciato il 41° Stormo si ricostituisce in seno al 30° Stormo A/S basato a Cagliari Elmas formando così la seconda componente A/S della Aeronautica Militare armata sempre con gli Atlantic. La sostituzione del bimotore Grumman fu quanto mai laboriosa e ponderata, oltre l’Atlantic furono presi in considerazione anche il quadrireattore De Havilland “Nimrod” e il quadri turboelica Lockeed P 3 “Orion”,
Con l’acquisizione del nuovo sistema d’arma, il salto tecnologico della specialità è elevatissimo… la fusoliera “double-bubble” permette al velivolo di separare la zona equipaggio pressurizzata da quella non adibita ai carichi e, a differenza dei suoi “concorrenti” Nimrod e P 3 Orion, le caratteristiche di volo dell’Atlantic sono ottime in tutte le condimeteo così come la stabilità e velocità a bassissima quota anche in presenza di forti turbolenze. L’autonomia operativa massima di 18 ore, un carico utile di 40.900 lb, tangenza pratica di 30.000 ft, velocità massima a 6.000 ft di 355 kt, radar di scoperta di superficie, sensore MAD, radio-boe acustiche attive e passive per la scoperta e tracciamento dei sommergibili, siluri leggeri, bombe di profondità e dispositivi fumo-luce di segnalazione per un totale di 3.500 kg di carico, caratteristiche che pongono la nuova macchina al top della sua categoria.
L’equipaggio standard di “Atlantic”è così composto:
- un primo pilota Comandante capo equipaggio
- due secondi piloti
- due TeV
- due operatori acustici
- quattro operatori elettronici
- due navigatori
Tutto l’equipaggio è duplicato in considerazione del particolare stress che comporta una missione prolungata nel tempo svolgendo, piloti a parte, anche funzioni di vedette agli oblò ed alla bolla di prua.
Anche se progettato e costruito principalmente per la scoperta, tracciamento e distruzione dei sottomarini, il velivolo è anche in grado di svolgere compiti di ricognizione marittima e sorveglianza di superficie d’altura con i seguenti profili di missione

- supporto Antisom ravvicinato a forza navale o convoglio.
- ricerca indipendente d’area.
- sbarramento in particolari zone di mare in collaborazione con sommergibili alleati.
- guida di cacciabombardieri in missione di attacco a unità navali.
- ombreggiamento delle forze navali avversarie.
- ricognizione fotografica ed elettronica.
- minamento.
- ricerca e soccorso aereo.

Nella sua longeva vita operativa in seno ai gruppi volo A/S dell’Aeronautica l’Atlantic ha segnato delle tappe importanti indossando livree “fuori ordinanza” molto appariscenti… la prima di queste, il Ventennale dall’ingresso in linea, viene celebrato il 13 Settembre del 1992 a Sigonella durante il 1° Raduno Antisom, occasione in cui l’esemplare 41-72 MM40110 sfoggia una sobria livrea special colours.
Nel 1993 tutti i velivoli A/S ricevono la nuova mimetica all grey low visibitily e per rivedere qualcosa di colorato bisogna attendere il 2° Raduno Antisom tenutosi il 22 Luglio 2006 presso la base siciliana, allorquando il personale dell’11° RMV realizza un nuovo special, il 41-11 MM40124, decorato con motivi che richiamano lo stemma del reparto a ricordare i 30 anni del velivolo in seno allo Stormo.
Anche l’ultimo grande raggiunto dal connubio Atlantic/88° Gruppo viene “festeggiato” durante il 3° Raduno Antisom del 12 Giugno 2012 così l’esemplare 41-77 MM40115 per l’occasione verniciato alla maniera dei Savoia Marchetti S.79, porta impresse sia le cifre del 40° anno di servizio operativo che delle 250.000 ore di volo!!!

Il 41° stormo Oggi

Organizzazione e dipendenze

Il 41° Stormo, intitolato al Cap. pil. Athos Ammannato Medaglia d’Oro al Valor Militare, mantiene la classica configurazione dei reparti operativi dell’Aeronautica Militare, ma con alcune peculiarità sulla catena di comando ed organizzazione interna con la seguente dipendenza:
- dall’Ispettore dell’Aviazione per la Marina (Ispaviamar), per l’addestramento tecnico-professionale del personale di volo e di terra, dal Comando della Squadra Aerea (CSA), tramite il Comando delle Forze per la Mobilità ed il Supporto (CFMS), per le funzioni tecniche, amministrative e la manutenzione di impianti ed attrezzature aeroportuali (collegamento tecnico).
- dal Comando in Capo della Squadra Navale (CincNav), per il controllo operativo e l’addestramento all’impiego.
- dal Comando 3ª Regione Aerea, per i compiti circoscrizionali e di Presidio Aeronautico.
Sotto il profilo operativo ed ordinativo, il 41° Stormo è così articolato:

- due Gruppi di volo (88° Gruppo Antisom e 86° Centro Addestramento Equipaggi).
- Gruppo Efficienza Aeromobili.
- 441° Gruppo Servizi Tecnici Operativi.
- 541° Gruppo Servizi Logistici Operativi.
- Servizio Amministrativo.
- Gruppo Protezione delle Forze.
- Ufficio Operazioni (di Base Aeronautica, e di Stormo Marina).
- Ufficio Comando.
Prima di essere poste in posizione “Quadro” erano parte dello Stormo anche la poco nota 641ª Squadriglia Collegamenti che assicurava le attività di abilitazione e mantenimento delle qualifiche di pilota oltre a quella del collegamento utilizzando velivoli Siai S 208M, nonché il misconosciuto 741° Gruppo Difesa “Spada” che con i suoi lanciatori missilistici ha vegliato per molti anni sulla difesa di punto terra-aria a corto raggio della base.
Nell’area di sua competenza, il 41° Stormo ospita anche la United States Navy NAS (Naval Air Station) operativa sin dal 1959 a seguito di un accordo stipulato tra i governi dei due stati, e l’11° RMV (Reparto Manutenzione Velivoli).
Per completezza d’informazione lo Stormo, è inoltre responsabile della gestione del traffico aereo, civile e militare della CTR (Control Traffic Region) di Catania, all'interno della quale sono ubicati le basi aeree di Fontanarossa e Sigonella; Capoluogo di Circoscrizione Aeronautica dell’11° Reparto Manutenzione Velivoli di Sigonella, del Distaccamento Aeronautico di Siracusa, della 137ª Squadriglia Radar Remota di Mezzogregorio (SR), del 304° Servizio Territoriale Demanio Infrastrutture di Sigonella, del 215° Nucleo Sicurezza di Sigonella, del Nucleo Distaccato dell’11° Deposito Centrale AM di Sigonella, dei Teleposti di Messina, Enna, Gela (CL), Cozzo Spadaro (SR).

88° Gruppo A/S
Il “braccio operativo” dello Stormo è l’Ottantottesimo Gruppo Volo “DAGA” che nonostante la ormai ridotta flotta macchine disponibile, continua a portare a termine i compiti assegnati, svolgendo esercitazioni e mantenendo elevati i livelli di prontezza. Infatti ancor oggi nonostante gli importanti Mid Life Update Program apportati alla macchina nel corso degli anni, in piena era digitale gli “uomini” del 41° volano ed operano alla “vecchia maniera” con comunicazioni delle informazioni a viva voce e tracciamento dei dati, parametri di missione e rilevamenti sui tactical desk, con equipaggi che per il livello professionale raggiunto sono in grado di operare in qualsiasi condizione meteo ed operativa. Nonostante tutto ciò possa sembrare ormai obsoleto e superato la macchina e gli equipaggi dell’88° Gruppo hanno sempre ben figurato nelle esercitazioni in ambito NATO (Display Determination, Tapoon, Dragon Hammer, Dog Fish, Proud Manta) che si tengono periodicamente per testare la prontezza e preparazione dei reparti A/S.
Giornalmente vengono stabiliti e valutati gli equipaggi disponibili e i velivoli d’allarme, quest’ultima condizione che prevede ogni tipo di operazione che va dalle tradizionali missioni antinave ed antisom, al pattugliamento ambientale e non per ultimo al controllo dei flussi migratori provenienti dai paesi del continente africano.
Oltre che componente operativa il Gruppo ha il compito di sviluppare l’addestramento avanzato degli equipaggi provenienti dall’86° CAE (Centro Addestramento Equipaggi) fino al conseguimento della FCR (Full Combat Ready) rilasciata da MARICENTADD di Taranto a seguito del quale l’equipaggio viene “inserito“ nei ranghi della linea voli operativi.

L’86° CAE (Centro Addestramento Equipaggi)
Il 31 agosto 1978 l'87º gruppo del 30º Stormo di Cagliari Elmas viene posto in posizione “Quadro” e nel 2002 in seguito allo scioglimento dello Stormo la componente antisommergibile viene inserita nell’organico del 41º Stormo, con conseguente ristrutturazione del reparto e la costituzione, il 1° dicembre 2003, dell’86º Gruppo CAE. Come suggerito dall‘acronimo, il CAE provvede all’addestramento e al passaggio “macchina” del personale di volo assegnato allo Stormo. Qui i piloti e gli operatori sia dell’Aeronautica che della Marina ricevono una sorta di training pre-operativo sia sulla condotta del velivolo che, cosa più importante, l’apprendimento e lo sviluppo della capacità di effettuare missioni a bassissima quota e le tattiche operativi sul mare tipiche della specialità. Ad addestramento completato piloti ed operatori di bordo vengono trasferiti all’88° Gruppo Volo e gradualmente inseriti nella normale attività operative del Reparto. La funzione del CAE non si conclude con il passaggio dell’equipaggio al gruppo operativo, ma continua con aggiornamenti periodici per il mantenimento dell’appropriato livello tecnico professionale e di standardizzazione degli equipaggi di volo BR-1150 "Atlantic". Dal 2014 l’86° CAE ha “smesso” la formazione degli equipaggi Atlantic in vista del “pensionamento” del sistema d’arma.

11° RMV (Reparto Manutenzione Velivoli)
Se dopo ben 42 anni di attività operativa l’Atlantic continua a svolgere efficacemente le missioni assegnate, il merito va soprattutto al Reparto ed agli uomini che curano da sempre la manutenzione, revisione e l’attività logistica svolta a supporto della componente.
Nato come 11° CMP del 41° Stormo ed elevato al rango di Reparto Autonomo nel 1998 l’11° RMV è alle dipendenze della 2ª Divisione del Comando Logistico, con il compito principale di assicurare la manutenzione e revisione di 1°, 2° e 3° Livello Tecnico del sistema d’arma Atlantic.
La manutenzione di 2° Livello avviene mediamente ogni 12/15 mesi o al raggiungimento delle 850 ore di volo con fermo del mezzo di circa 40 giorni, alla fine è prevista una prova in volo del velivolo con i tecnici a bordo pronti a rilevare ogni piccolo segnale di anomalia.
Tra il 1° e 2° Livello i controlli prevedono la cosiddetta CIST (Controlli Intermedi STrutturali) svolti a mezzo di liquidi penetranti che permettono di evidenziare anche le più piccole fratture ed incrinature strutturali. La revisione di 3° Livello prevede invece un fermo macchina di circa 12 mesi e viene effettuata ogni tre anni circa…, qui il velivolo viene completamente smontato e revisionato in tutte le sue parti sia strutturali che di apparati elettronici ed unità motrici.

Verso il futuro

Come sottolineato dal Gen.SA Lodovisi durante le celebrazioni per il 50° anniversario del 41°:
“Quello attuale è un periodo difficile per tutte le realtà istituzionali che devono fronteggiare quotidianamente ristrettezze di bilancio; in questo contesto, la revisione dello strumento militare ci ha imposto di effettuare alcune scelte coraggiose, prediligendo la qualità alla quantità, puntando sul maggiore impiego di tecnologie avanzate ed investendo sulla risorsa maggiormente importante, il personale appunto. Ed è proprio la componente umana che, se correttamente indirizzata da una leadership ispirata e lungimirante, può garantire quel quid in più necessario alla Forza Armata per eccellere nelle attività proprie ed a favore della collettività, come testimoniano in particolare gli ultimi due anni che hanno visto gli equipaggi dei nostri Atlantic concorrere alle delicate operazioni di pattugliamento del Mediterraneo per fronteggiare la nota emergenza umanitaria”.
Attualmente il sistema d’arma Breguet P 1150 Atlantic è in phase out, gli ultimi “cacciatori di sommergibili” di una flotta iniziale di 18 velivoli, saranno pensionati entro il primo semestre del 2016 dopo oltre quarant’anni di attività operativa tra “Cielo e Mare Nostrum”, senza aver mai riportato la perdita di un velivolo.
Il futuro del 41° Stormo Antisom, viste le ancora una volta mutate esigenze nel contesto difesa, pare sia quello di trasformarsi in JSW (Joint Surveilance Wing) con assetti SIGINT (Signal Intelligence) AEW (Airborn Early Warning ) MMA (Multirole Marittime Aircratf) con l’acquisizione di nuovi sistemi d’arma idonei al nuovo assetto operativo del reparto. Il progetto di trasformazione, a causa degli alti costi legati ad ognuna delle componenti, sarà “scaglionato” in differenti esercizi finanziari, fornendo priorità ai programmi ritenuti più urgenti e rinviando a tempi futuri quelli legati all’acquisizione di velivoli AEW ed MMA.
Invece il futuro quello prossimo dell’88° Gruppo prevede l’imminente acquisizione di quattro velivoli Alenia-Aermacchi ATR 72MP per assicurare la continuità operativa ASuW (Anti Surface Warfare) nel periodo di transizione che va dalla dismissione dell’Atlantic all’acquisizione di un nuovo sistema d’arma MMA con capacità multiruolo.
Gestito da un equipaggio di 10 uomini, l’ATR 72MP avrà spiccate capacità nell’attività di scoperta minacce di superficie, sorveglianza marittima e SAR quest’ultima mediante degli appositi kit survivor aviolanciabili dal portello posteriore apribile in volo.
Il sistema integrato ATOS nella configurazione Selex Galileo, appositamente realizzata per essere imbarcato sull’ATR 72MP dell’Aeronautica, comprenderà un radar di ricerca a scansione elettronica AESA con copertura 360° ottimizzato per il tracciamento ed inseguimento di target sulla superficie marina, un sensore EO/IR e un AIS (Automatic Identification System) per il monitoraggio e controllo del traffico mercantile.
Una torretta esterna elettro-ottica stabilizzata su cinque assi che ruota di 360°, garantirà la possibilità di scoprire ”contatti” anche di piccole dimensioni in ogni condimeteo.
Anche se non inteso come un antisom puro all’ATR 72MP è stata richiesta la possibilità futura di una riconfigurazione in ASW ed a questo scopo, il velivolo è stato predisposto per un’eventuale installazione del MAD, dell’alloggiamento per il lancio di boe sonore nonché di punti d’attacco per pylon esterni.

L’autore desidera ringraziare l'Ufficio Stampa SMA (Roma), il Col. Pil. Vincenzo Sicuso (41° Stormo), T.Col. Zaffarana (41° Stormo), 1°M.llo Savoca (PI 41° Stormo) e tutto il personale del 41° Stormo.
Foto e testo di Gianni Scuderi
Settembre 2015

English translation

The celebrations
Sunday, September 27, with a concert of the Musical Band of the Aeronautica Militare (Italian Air Force) at the Teat Massimo Bellini in Catania, began the celebrations for the 50th anniversary of the reconstitution, in the specialty "Antisom", of 41... Wing of the Air Force. In the context of this important anniversary, events were organized in which the leaders of the Armed Force took part with the presence of Gen. SA Pasquale Preziosa as well as the religious, civil and military authorities of the city of Catania.
Monday, September 28 at the air base of Sigonella - Catania, seat of the 41° Stormo AS, took place the military ceremony for the 50th anniversary of the reconstitution of the Unit, chaired by the Aeronautica Militare General Maurizio Lodovisi, Air Inspector for the Navy, General Air Brigade Roberto Azzolin from the Commander of the base and Stormo Col. Pil. Vincenzo Sicuso, of former commanders of the Stormo, and attended by the highest military, civil and religious offices by a representation of veterans of the specialty as well as by the Associazioni Nazionali d'Arme (National Associations of Arms).
The Dean Gen. BA Tricomi, Commander of 41° Stormo in the years 1976-77, recalled the values on which the activity of 41° Stormo is based. Stormo and all the Armed Force, the achievements achieved over the years and the many awards obtained that highlight the work. Addressing the staff, he stressed the values and enthusiasm inherited from the great men in aeronautics that are part of our glorious history.
In his speech, General SA Lodovisi, representing the Chief of Staff AM, outlined the history of the 41° Stormo Antisom, the important role that the Unit plays within the Armed Force and its integration into the social fabric of the Etnean city. General Lodovisi, moreover, has not failed to praise the Unit for the commitment and the expenditures of men and means employed daily in the Mediterranean for the emergency migrants in the context of the operation "Mare Nostrum" and all the other operations where the Unit has operated.
The Commander of the 41° Stormo Antisom, Col. pilot Vincenzo Sicuso, during his speech stressed the importance of the event celebrated, highlighting "the high professional value of the men of the 41° and the great operating capacity of the Atlantic that, despite the over 40 years of service and the next disposal, still allows to reach the objectives assigned".
Worthy of note is the historical-photographic exhibition, curated in collaboration with the Artistic High School "E. Greco" in Catania under the coordination of Prof.ssa Bonincontro, set up inside the new hangar "One" of the base of Sigonella, which traces the 50 years of the Unit and the weapons systems past and present.
In static display were present aircraft of the Aeronautica Militare, including those remotely piloted Predator, as well as aircraft stationed in the local US Naval Air Station.
The highlight of the event was the exhibition in flight of the Frecce Tricolori which dyed the sky of Sigonella with white and red green, from the perfect performance of a helicopter HH 139A of the 15° Stormo that simulated the recovery of a wounded in hostile territory. They did not fail to draw the attention of the defendants the low-altitude passes and the evolutions of the Typhoon of 37° Stormo, The overflight of an AM KC 767A and a Breguet Atlantic of the 41° Stormo and the demonstration of the ability to switch from vertical to horizontal flight by a Bell V 22 Osprey of the United States Marines.

The event ended at the Circolo Ufficiali del 41° Stormo where the defendants toasted to the cry of
"WOT-LAC, WOLF/ WOT-LAC, WOLF/ WOT- LAC, WOLF!!! ".

A bit of history
The end of the Second World War and the almost immediate beginning of what will go down in history under the name of "Cold War" which contrasted NATO forces with those of the Warsaw Pact, led to the strengthening of the military defenses of Western Europe and the change of the doctrines of air force use in the specialty Antisom, due to the massive use of new submarines as strategic means.
The first "timid and rudimentary" operational approaches to the new speciality for us, are in the years 50 with the employment of the Gruppi Autonomi A/S 86°, 87° and 88° using aicraft traded with the MDAP (Mutual Defend Aid Program) from the United States such as 40 Curtiss Helldiver S2C5 and later 22 Lockeed PV2 Harpoon with little credible operational capabilities due to their excessive state of wear and tear as well as the total lack of modern equipment and systems suitable for the search for underwater vehicles.
Thanks to the experience gained in those years, in the newly formed Aeronautica Militare, takes shape the need to have a modern Air Antisubmarine component that led, in 1957 with D.L. n° 968, the establishment of Antisom Aviation composed of Aeronautica dependent on the Marina and, as already experienced during the two world wars, with mixed crews from the ranks of the two armed forces.
The early 1960s saw a strengthening of the threat posed by Soviet nuclear submarines in the Mediterranean basin and as a result of this on 1 October 1965, at the Catania Fontanarossa airport facility, 41° Stormo Antisom reborn. bringing together the 87° and 88° Gruppi Autonomi of the specialty under a single command, with the main task of the fight A/S. and Offshore Maritime Patrol.
Once again, the history of the 41° Stormo and that of the land of Sicily and the Mediterranean Sea "cross" in fact on the island in July 1939 there is the genesis of the Unit.
In the years that go from 1957-1961 the two Gruppi A/S of the newborn "Quarantunesimo", receive about 45 Tracker in three different versions, of which 30 newcomers directly from the USA; subsequently over the years to replace the losses and to arm another flying group, they are acquired ulterior 15 exemplars, of which 10 in terrestrial version long range with not folding wings, surplus of the Canadian Navy recognizable by the different shape of the fairing of the motor gondolas.
A state-of-the-art aircraft for the time, as the first weapon system designed and built specifically for the A/S role, the Tracker represents a qualitative leap in antisom use especially for the sophisticated electronic equipment on board. Despite the limitations due to the lack of autonomy, about six hours in the long range version, and the sacrificed internal habitability, at the limit of claustrophobia, the unmistakable roar of the two Wrigth R1820-82 accompanied for twenty years the Antisom operations of the Unit.
The new A/S combat equipment included:

- Navigation: auto-pilot, radio-range, radio-altimeter, UHF/DF, ADF, TACAN, Marker, Beacon .
- Communications: intercom, UHF, HF .
- Discovery: radar, ECM, IFF .
- Location: MAD and ECM

The offensive armament consisted of 36 sound buoys contained in "dispensers" in the back of the engine nacelles, MK 44 torpedoes with self-checking warheads and depth charges were housed in the hold, and 127 mm Hvar rockets in sub-beam... A powerful searchlight, of 85 million candles, was installed on the leading edge of the right wing operated by the pilot who also carried out the duties of navigator and radio operator.
The operational mission then, thanks to the real "Hunter-Killer" capabilities of the aircraft Grumman, assumed a new and particular profile because, except in very exceptional cases, the two opponents have never seen but only "felt"... The real comparison between the nuclear submarines of the Soviet Fleet and the aircraft Antisom of the 41°," has always been invisible and silent!
After 21 years of intense operational service, On August 31, 1978 from the runway of Catania Fontanarossa the last "Daga" in load at th 87° Gruppo took off for the last time after creating the history of the specialty A/ S forging generations of pilots and technicians. What remained of the S 2F "Tracker" fleet was first set aside in a decentralized area of the base, and then all were assembled near the old World War II control tower which still exists today.

Here comes the Atlantic
In June 1972, on the airport of Sigonella, the 88° Gruppo takes charge of the first of nine Breguet 1150 Atlantic and the coat of arms of the 41° Stormo A/S is officially affixed on the tail of the 41-70 MM40108. The 87° Gruppo left the 41° Stormo is reconstituted within the 30° Stormo A/S based in Cagliari Elmas thus forming the second A/S component of the Aeronautica Militare armed with the Atlantic. The replacement of the twin engine Grumman was very laborious and considered, beyond the Atlantic were also taken into consideration the four-reactor De Havilland "Nimrod" and the four-turboprop Lockeed P 3 "Orion",
With the acquisition of the new weapon system, the technological leap of the specialty is very high... the fuselage "double-bubble" allows the aircraft to separate the pressurized crew area from that not used for loads and, unlike its "competitors" Nimrod and P 3 Orion, the flight characteristics of the Atlantic are excellent in all weather conditions as well as stability and speed at very low altitude even in the presence of strong turbulence. Maximum operating range of 18 hours, a payload of 40,900 lb, practical tangency of 30,000 ft, maximum speed at 6,000 ft of 355 kt, surface detection radar, MAD sensor, active and passive acoustic radio-buoys for the discovery and tracking of submarines, light torpedoes, depth charges and smoke-light signalling devices for a total of 3,500 kg of load, characteristics that put the new machine at the top of its category.
The standard crew of "Atlantic" is composed as follows:
- a first pilot Commander-in-chief crew
- two second pilots
- two TeV
- two acoustic operators
- four electronic operators
- two navigators
All the crew is duplicated in consideration of the particular stress that involves a mission extended in time, carrying out, pilots apart, also lookout functions at the portholes and the bow bubble.
Although designed and built primarily for the discovery, tracking and destruction of submarines, the aircraft is also able to perform maritime reconnaissance and deep-sea surface surveillance tasks with the following mission profiles

- Antisom support close to naval force or convoy.
- area independent search.
- barrage in particular sea areas in collaboration with allied submarines.
- guidance fighter bombers on a mission to attack naval units.
- shadowing of the opposing naval forces.
- photographic and electronic reconnaissance.
- undermining.
- aerial search and rescue.

In its long operating life in the Aeronautica flight groups A/S the Atlantic has marked some important stages wearing liveries "out of order" very flashy... The first of these, the Ventennale from the entry in line, is celebrated on 13 September 1992 in Sigonella during the 1° Antisom Meeting, occasion in which the example 41-72 MM40110 sports a sober special colours livery.
In 1993 all aircraft A/ S receive the new camouflage all grey low visibitily and to review something colorful you have to wait for the 2° Antisom Meeting held on July 22, 2006 at the Sicilian base, when the staff of the 11° RMV realizes a new special, the 41-11 MM40124, decorated with motifs that recall the coat of arms of the unit to remember the 30 years of the aircraft in the bosom of the Stormo.
Also the last great reached by the union Atlantic/88° Gruppo is "celebrated" during the 3° Antisom Meeting on June 12, 2012 so the example 41-77 MM40115 for the occasion painted in the manner of the Savoia Marchetti S.79, It carries engraved the figures of the 40 years of operating service that of the 250,000 hours of flight!!!

The 41° Stormo today

Organisation and dependencies
41° Stormo is named after Capt. Pilot Athos Ammannato Gold Medal for Military Valor, maintains the classic configuration of the operational units of the Aeronautica Militare, but with some peculiarities on the chain of command and internal organization with the following dependence:
- by the Ispettore dell'Aviazione per la Marina (Inspector of Marine Aviation) (Ispaviamar), for technical and professional training of flight and ground personnel, the Comando Squadra Aerea (CSA), through the Comando delle Forze per la Mobilità ed il Supporto (CFMS), for technical functions, administrative and maintenance of airport facilities and equipment (technical connection).
- by the Comando in Capo della Squadra Navale (CincNav), for operational control and employment training.
- by Air 3ª Regione Aerea for the tasks of constituency and of the Presidio Aeronautico.
From the operational and orderly point of view, the 41° Stormo is as follows:

- Two Gruppi di Volo (88° Gruppo Antisom and 86° Centro Addestramento Equipaggi).
- Gruppo Efficienza Aeromobili.
- 441° Gruppo Servizi Tecnici Operativi.
- 541° Gruppo Servizi Logistici Operativi.
- Servizio Amministrativo.
- Gruppo Protezione delle Forze.
- Operations Office (di Base Aeronautica, e di Stormo Marina).
- Command Office.
Before being placed in position "Quadro" were part of the wing also the little-known 641ª Squadriglia Collegamenti (Liasion Squadron) that ensured the activities of certification and maintenance of pilot qualifications in addition to that of the connection using aircraft Siai S 208M, as well as the unacknowledged 741° Gruppo Difesa (Defense Group) "Spada" that with its missile launchers has watched for many years on the defense of short-range ground-air point of the base.
In its area of competence, the 41° Stormo also hosts the United States Navy NAS (Naval Air Station) operational since 1959 following an agreement between the governments of the two states, and the 11° RMV (Reparto Manutenzione Velivoli - Aircraft Maintenance Unit).
For completeness of information, Stormo is also responsible for air traffic control, civil and military CTR (Control Traffic Region) of Catania, within which are located the air bases of Fontanarossa and Sigonella; Capoluogo di Circoscrizione Aeronautica of the 11° Reparto Manutenzione Velivoli di Sigonella, of the Distaccamento Aeronautico of Siracusa, of the 137ª Squadriglia Radar Remota of Mezzogregorio (SR), of the 304° Servizio Territoriale Demanio Infrastrutture of Sigonella, of the 215° Nucleo Sicurezza of Sigonella, of the Nucleo Distaccato of the 11° Deposito Centrale AM of Sigonella, and the Teleposti of Messina, Enna, Gela (CL), Cozzo Spadaro (SR).

88° Gruppo A/S
The "operating arm" of the Stormo is the eighty-eighth Gruppo Volo "DAGA" that despite the now reduced fleet available aicraft, continues to complete the tasks assigned, carrying out exercises and maintaining high levels of readiness. In fact, even today despite the important Mid Life Update Program made to the machine over the years, in the digital era the "men" of the 41°, here. fly and operate in the "old way" with live-voice information communication and data tracking, mission parameters and measurements on the tactical desk, with crews that for the professional level reached are able to operate in any weather and operational condition. Despite all this may seem now obsolete and passed the aicraft and the crews of the 88° Gruppo have always well figured in the exercises within NATO (Display Determination, Tapoon, Dragon Hammer, Dog Fish, Proud Manta) held periodically to test the readiness and preparation of the A/S units.
On a daily basis, available crews and alert aeroplanes shall be established and evaluated, the latter being the case for all types of operations ranging from traditional anti-ship and anti-ship missions, environmental patrolling and not least the control of migratory flows from the countries of the African continent.
In addition to its operational component, the Gruppo has the task of developing the advanced training of the crews from the 86° CAE (Centro Addestramento Equipaggi - Crew Training Center) until the achievement of the FCR (Full Combat Ready) issued by MARICENTADD of Taranto following which the crew is "included" in the ranks of the line operating flights.

86° CAE (Centro Addestramento Equipaggi)
On August 31, 1978, the 87° Gruppo of the 30° Stormo of Cagliari Elmas was placed in the "Quadro" position and in 2002, following the dissolution of the Stormo, the anti-submarine component was added to the staff of the 41° Stormo, resulting in the restructuring of theunit and the establishment, on 1 December 2003, of the 86° Gruppo CAE. As suggested by the acronym, the CAE provides training and passage "machine" of flight personnel assigned to the Stormo. Here pilots and operators of both the Aeronautica Militare and the Marina receive some sort of pre-operational training both on the conduct of the aircraft that, Most importantly, learning and developing the ability to carry out missions at very low altitude and operational tactics on the sea typical of the specialty. After completing training pilots and flight operators are transferred to the 88° Gruppo Volo and gradually inserted into the normal operational activities of the Unit. The function of the CAE does not end with the transfer of the crew to the operational group, but continues with periodic updates to maintain the appropriate professional technical level and standardization of flight crews BR-1150 "Atlantic". Since 2014, the 86° CAE has "stopped" the training of Atlantic crews in view of the "retirement" of the weapon system.

11° RMV (Reparto Manutenzione Velivoli)
If after 42 years of operating activity the Atlantic continues to effectively carry out the assigned missions, the merit goes above all to the Unit and to the men that always take care the maintenance, revision and the carried out logistic activity to support of the component.
Born as 11° CMP of the 41° Stormo and elevated to the rank of Reparto Autonomo in 1998 the 11° RMV is subordinates of the 2ª Divisione of the Comando Logistico (Logistic Command), with the main task of assuring the maintenance and revision of 1°, 2° and 3° Technical Level of the Atlantic weapon system.
The maintenance of 2° Level. takes place on average every 12/15 months or at the achievement of 850 hours of flight with halting of the medium of about 40 days, at the end there is a flight test of the aicraft with the technicians on board ready to detect any small signal of anomaly.
Between the 1° and 2° Level the controls provide the so-called CIST (Controlli Intermedi STrutturali - Intermediate Structural Controls) carried out by means of penetrating liquids that allow to highlight even the smallest fractures and structural cracks. The review of 3° Level instead provides for a downtime of about 12 months and is carried out every three years about...., here the aircraft is completely disassembled and overhauled in all its parts both structural and electronic equipment and drive units.

Into the future
As pointed out by Gen.SA Lodovisi during the celebrations for the 50th anniversary of the 41°:
"The current period is a difficult one for all the institutional realities that face daily budgetary constraints; In this context, the revision of the military instrument has forced us to make some courageous choices, preferring quality to quantity, focusing on the greater use of advanced technologies and investing in the most important resource, the staff. And it is precisely the human component which, if properly directed by an inspired and far-sighted leadership, can guarantee that extra quid necessary for the Armed Force to excel in its own activities and for the community, as witnessed in particular by the last two years that saw the crews of our Atlantic compete in the delicate operations of patrolling the Mediterranean to face the known humanitarian emergency".
Currently the system of weapon Breguet P 1150 Atlantic is in phase out, the last "hunters of submarines" of an initial fleet of 18 aircrafts, will be retired within the first semester of 2016 after beyond forty years of operating activity between "Cielo and Mare Nostrum"without ever losing an aircraft.
The future of the 41° Storrmo Antisom, given the once again changed needs in the defense context, seems to be to transform into JSW (Joint Surveilance Wing) with SIGINT (Signal Intelligence) AEW (Airborn Early Warning ) MMA (Multirole Maritime Aircratf) with the acquisition of new weapon systems suitable for the new operational structure of the Unit. The transformation project, due to the high costs related to each of the components, will be "staggered" in different financial years, giving priority to the programs deemed most urgent and postponing to future times those related to the acquisition of AEW and MMA aircraft.
On the other hand, the future of the 88° Gruppo foresees the imminent acquisition of four Alenia-Aermacchi ATR 72MP aircraft to ensure ASuW (Anti Surface Warfare) operational continuity in the transition from the decommissioning of Atlantic to the acquisition of a new MMA weapon system with multi-role capabilities.
Managed by a crew of 10 men, the ATR 72MP will have strong ability in the activity of surface threats detection, maritime surveillance and SAR the latter through the appropriate survivor airborne kits from the rear door that can be opened in flight.
The integrated ATOS system in the Selex Galileo configuration, specially built to be embarked on the ATR 72MP of the Aeronautica, It will include an AESA Scanning Electronic Search Radar with 360 º coverage. Optimized for tracking and tracking targets on the marine surface, an EO/IR sensor and an AIS (Automatic Identification System) for the monitoring and control of cargo traffic.
An external turret electro-optical stabilized on five axes that rotates 360°, will ensure the possibility of discovering even small "contacts" in any weather.
Although not intended as a pure antisom to the ATR 72MP was required the future possibility of a reconfiguration in ASW and for this purpose, the aircraft was prepared for a possible installation of the MAD, the housing for launching sound buoys and external pylon attachment points.