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L’Esercitazione Anatolian Eagle è stata programmata per essere eseguita tre volte nel corso del 2013, a livello nazionale ed internazionale, sotto la responsabilità della Turkish Air Force. Queste esercitazioni forniscono ai partecipanti l’ambiente ideale per il mantenimento ed il miglioramento delle capacità di prontezza operativa. L’Esercitazione Anatolian Eagle a cui si sta assistendo è denominata AE 2013/2, la seconda del 2013 e la prima cui partecipano solo forze aeree internazionali.
I paesi partecipanti ed i tipi di velivoli impiegati sono: -Turkish Air Force F 16C/D (x27), F 4E (x8), KC 135R (x1), C 130H (x1), CN 235 (x1) -Royal Saudi Air Force F 15C/D (x8) -United Arab Emirates Air Force F 16E (x6) -NATO E 3A (x2) Il personale impiegato ammonta a 540 turchi e 525 stranieri.
Gli scopi dell‘Anatolian Eagle 2013 sono: - addestrare i combattenti per la vittoria; - testare e valutare sistematicamente la prontezza operativa dei caccia e gestire l'avanzamento dell‘ addestramento tattico; - costruire un retroscena ed una base di conoscenze al fine di eseguire una ricerca sulle tattiche di combattimento aereo; - effettuare una ricerca per permettere al Comando delle Forze Aeree turche di raggiungere gli obiettivi militari nel minor tempo possibile e con il minimo sforzo ed impiego di risorse; - supportare la definizione dei requisiti operativi, delle forniture e delle attività di ricerca sviluppo; - allocare l‘ambiente di formazione al fine di soddisfare le esigenze del Comando delle Forze Aeree turche; - supportare le prove di esito/sviluppo/futuri sistemi d'armamento aerei. L’Addestramento Air Warfare dell‘Anatolian Eagle: un contributo turco prezioso per la NATO, gli Stati Uniti, ed il mondo. Il Programma turco di Ricerca del Washington Institute. Il Col. Haluk Sahar (Turkish Air Force) è un collega militare in visita del programma turco di ricerca del Washington Institute. L‘Anatolian Eagle è una delle più grandi e complesse esercitazioni congiunte delle Forze Aeree del mondo, paragonabile solo alla Red Flag, che si tiene periodicamente presso la Nellis Air Force Base del Nevada, e la Maple Flag, esercitazione annuale che si svolge in Canada. L'Aeronautica turca (TUAF) si sta preparando per l‘edizione multinazionale della prossima Anatolian Eagle, che si terrà dal 12 al 23 settembre. L‘Anatolian Eagle ha un evidente valore di pubbliche relazioni per la Turchia e la sua Forza Aerea in quanto ospita l’evento. Inoltre, essendo un esercitazione che simula scenari realistici di guerra aerea a poca distanza dalle forze USA, serve anche come una componente importante della cooperazione militare USA-Turchia.
Precedenti La Turchia iniziò con la prima edizione dell‘Anatolian Eagle nel 2001 per simulare scenari di guerra aerea nel quadro dell‘addestramento nazionale e multinazionale (le simulazioni di tiro tattico e di guerra elettronica erano inizialmente basati sul modello Red Flag). Il compito di ospitare l‘Anatolian Eagle è a carico della terza principale base turca situata a Konya. Questa base, che si trova alla periferia della vasta pianura di Konya in Anatolia centrale, un piatto bacino a bassa densità abitativa, fu una scelta ideale per un esercitazione di questa portata. L'ampia area di addestramento utilizzata per l‘Anatolian Eagle fu istituita tra il 1998 ed il 2001. Ha una lunghezza di 100 miglia ed una larghezza di 95 miglia, con cinque zone distinte di minori dimensioni comprese tra 1,5 e 3,2 miglia nautiche quadrate. Gli assetti sono costituiti da un centro di comando e controllo, un auditorium principale per i briefing, e da quattro edifici separati per i gruppi partecipanti noti rispettivamente come il Bianco, Blu 1, Blu 2, e forze rosse. Le forze bianche, composte da personale TUAF ed osservatori alleati, sono incaricate della pianificazione; esse sviluppano gli scenari di intelligence ed addestramento, stabiliscono i livelli di formazione, pianificano le missioni di volo, monitorano gli addestramenti eseguiti in tempo reale, e dirigono il training direttamente da terra. Le forze blu sono composte dalle forze aeree alleate, nonché dell'esercito turco e le unità navali. Le forze rosse sono unità TUAF: uno squadrone di F 16 e di F-5/2000 congiuntamente ad una unità di missili terra-aria. L’Anatolian Eagle fornisce il più accurato ambiente di guerra simulata possibile. I suoi spazi addestrativi sono dotati delle più moderne tecnologie, tra cui una zona di guerra elettronica; i dati in tempo reale riguardanti la movimentazione degli aeromobili vengono trasmessi al controllo a terra per mezzo dei POD contenenti apposite strumentazioni trasportati dagli aerei da combattimento. L’Anatolian Eagle permette alla TUAF di introdurre e valutare nuovi sistemi d'arma, testando nel contempo le conoscenze e le capacità dei partecipanti nell‘affrontare vari tipi di minacce terra-aria. Le sessioni di addestramento, ciascuna di due settimane di durata, si tengono quattro volte l'anno: uno per le forze turche e tre con la partecipazione multinazionale. Dall'inizio del 2001, otto sessioni di formazione sono state completate, con la partecipazione di 461 aerei e 4.275 uomini. Il successo dell‘Anatolian Eagle è evidente per il fatto che, fin dalla sua nascita, il numero di partecipanti è aumentato drammaticamente. Mentre due paesi (Stati Uniti ed Israele) con sedici velivoli parteciparono unitamente alla Turchia alla primo edizione, nel 2001, altri paesi, tra cui Germania (2003), gli Emirati Arabi Uniti (UAE) (2002), il Pakistan (2004) e la Giordania (2004) si sono da allora unite prendendo parte alle sessioni di addestramento multinazionali. (Israele ha partecipato anche nel 2003 e 2004, mentre gli Stati Uniti hanno partecipato a tutte le sessioni). Tutti i paesi partecipanti pagano un contributo al costo totale dell’Anatolian Eagle. Quest'anno, le Forze Aeree di Turchia, Francia, Italia, Paesi Bassi, e gli Stati Uniti vi parteciperanno, mentre Regno Unito, Germania, Corea, Emirati Arabi Uniti si uniranno in qualità di osservatori.
Il valore della Anatolian Eagle La TUAF ha ospitato esercitazioni nazionali ed internazionali prima dell’Anatolian Eagle. Ma questo evento offre un campo di gioco diverso senza eguali in altre attività di forza comune. Anzi, gli input degli altri paesi contribuiscono al successo dell'esercitazione. La Turchia e le sue Forze Armate sono orgogliosi del fatto che l’Anatolian Eagle apporta un valido contributo alla cooperazione internazionale, in particolare tra i paesi occidentali.
L‘Europa. Nei primi anni 90, a causa dei mutati scenari di minaccia, molti paesi europei ridussero le spese per la difesa, ridimensionarono le proprie capacità di forza armata ed introdussero spazi aerei più ristretti e vincoli ambientali nell’ambito delle esercitazioni per l’addestramento militare. Nel contesto di questa diminuita capacità, l’Anatolian Eagle fornisce ai paesi europei il tipo di campo di allenamento che non può più essere mantenuto in modo indipendente.
La NATO. La Turchia considera la NATO, insieme con le Nazioni Unite, come un patto di vitale importanza per il mantenimento della pace e dell'ordine internazionale. Essendo uno dei pochi esercizi di addestramento aria-aria, aria-terra, e di guerra elettronica al mondo l‘Anatolian Eagle è l'unico evento del suo genere nella regione, con partecipanti sia NATO che non NATO; l'esercitazione si basa sulla formazione standard-NATO permettendo ai paesi non membri della NATO di studiare i parametri di riferimento della NATO e di promuovere l'interoperabilità tra le forze. A causa della importanza che la Turchia attribuisce alla NATO, ha offerto l'Anatolian Eagle, un esercitazione finanziata a livello nazionale, alla NATO come un Tactical Air Center of Excellence. Questa offerta fornisce una preziosa occasione per le forze della NATO per addestrarsi insieme per operazioni future, migliorare l'interoperabilità, testare e sviluppare la dottrina, e validare concetti operativi. Non da ultimo, l’Anatolian Eagle incoraggia un dialogo positivo e produttivo tra le forze aeree dei paesi della NATO.
Gli Stati Uniti. A causa delle mutate priorità a livello mondiale, gli Stati Uniti hanno dispiegato una forza significativa di unità aeree alla periferia della Turchia, anche in Europa, in Asia centrale, ed in Iraq. Data la notevole importanza strategica della potenza aerea di alta qualità in queste aree messa in atto con le operazioni Enduring Freedom e Iraqi Freedom, le esercitazioni addestrative delle forze aeree hanno assunto un nuovo significato. Gli Stati Uniti hanno sostenuto l’Anatolian Eagle partecipando ad ogni sessione di allenamento con otto-dieci aerei e 150 uomini. Tale cooperazione dimostra che, nonostante le tensioni occasionali nelle relazioni militari USA-Turchia, i due paesi continuano a perseguire gli interessi reciproci. Durante il recente convegno annuale del Consiglio turco-americano tenutosi a Washington, i rappresentanti di entrambi i paesi hanno convenuto sostanzialmente sulla necessità di migliorare i legami militari come la spina dorsale delle relazioni Stati Uniti-Turchia. Esercitazioni come l’Anatolian Eagle contribuiscono alla partnership militare USA-Turchia un solida fitta agenda cadenzata. Mentre si cercano altre vie di cooperazione nel periodo post-guerra in Iraq, Washington e Ankara hanno ottime ragioni per continuare a promuovere l’Anatolian Eagle.
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Gli autori desiderano ringraziare il Col. Yasar Kadioglou, il Sottotenente Uskup, il Ten Aslan, e gli Addetti Militare delle Ambasciate turche in Germania e Italia. Foto di Alberto Mocchetti e Hans-Juergen Breuer Testo di Forza Aerea Turca e Dario Cocco Giugno 2013 |
English translation
Anatolian Eagle Exercise has been scheduled to be executed three times in 2013, nationally and internationally under the responsibility of Turkish Air Force. These exercises give the participants the perfect venue for maintaining and excelling operation readiness. The Anatolian Eagle Exercise you are witnessing is called AE 2013/2, the second one in the 2013 and the first and only having international participants. Participating countries and types aircraft are: -Turkish Air Force F 16C/D (x27), F 4E (x8), KC 135R (x1), C 130H (x1), CN 235 (x1) -Royal Saudi Air Force F 15C/D (x8) -United Arab Emirates Air Force F 16E (x6) -NATO E 3A (x2) The number of personnel: 540 Turkish, 525 Foreign The purpose of Anatolian Eagle 2013/2 are: -To train fighters for victory -To systematically test and evaluable the fighters’ combat readiness statutes and to manage the tactical training progress. -To build a background and knowledge base in order to make research on tactical aeroneutics. -To make research to allow fighters elements of the Turkish Air Force Command to reach the military goals in the shortest time and with minimum resource and effort. -To support the definition of operational requirements, supply and R&D activities. -To allocate training environment in order to fulfill the requirements of the Turkish Air Force Command. -To support the tests of exiting/developed/future weapon/aircraft systems.
Anatolian Eagle Air Warfare Training: A Valuable Turkish Contribution to NATO, the United States, and the World Washington Institute’s Turkish Research Program
By Haluk Sahar - Col. Haluk Sahar (Turkish Air Force) is a visiting military fellow in The Washington Institute’s Turkish Research Program. Anatolian Eagle is one of the largest and most complex joint air force exercises in the world, paralleled only by Red Flag, held periodically at Nevada’s Nellis Air Force Base, and the annual Maple Flag exercise in Canada. The Turkish Air Force (TUAF) is now preparing for the multinational leg of the next Anatolian Eagle, scheduled to take place September 12–23. Anatolian Eagle has obvious public relations value for Turkey and its air force as hosts of the event. Moreover, as an exercise mimicking realistic aerial war minutes away from the U.S. forces, it also serves as an important component of U.S.-Turkish military cooperation. Background Turkey initiated Anatolian Eagle in 2001 to simulate air warfare scenarios in the context of national and multinational training (simulations of tactical firing and electronic warfare were initially based on the Red Flag model). The task of hosting Anatolian Eagle is borne by the 3rd Main Turkish Jet Base in Konya. This base, which sits on the periphery of the vast Konya plain in Central Anatolia—a sparsely populated flat basin—was an ideal choice for an exercise of this magnitude. The extensive training area for Anatolian Eagle was established between 1998 and 2001. It is 100 miles in length and 95 miles in width, with five separate smaller zones ranging between 1.5 and 3.2 square nautical miles. The grounds consist of a command and control center, a main briefing auditorium, and four separate buildings for the participant groups known respectively as the White, Blue 1, Blue 2, and Red Forces. The White Forces, composed of TUAF personnel and allied observers, are in charge of planning; they develop training and intelligence scenarios, establish levels of training, plan air tasking orders, monitor real-time executed training, and direct training from the ground. The Blue Forces are composed of allied air forces as well as Turkish army and naval units. The Red Forces are TUAF units: one squadron of F-16 and F-5/2000 flyers along with a surface-to-air missile unit. Anatolian Eagle provides the most accurate simulated war environment possible. Its training grounds are equipped with the latest technology, including an electronic warfare area; real-time data concerning aircraft movement is relayed to ground control through air combat maneuvering instrumentation pods. Anatolian Eagle enables the TUAF to introduce and assess new weapons systems, while testing the knowledge and capability of participants by presenting various kinds of surface-to-air threats. Training sessions, two weeks in duration, are held four times a year: one for Turkish forces and three with multinational participation. Since the beginning of 2001, eight training sessions have been completed, with the participation of 461 aircraft and 4,275 personnel. The success of Anatolian Eagle is apparent in the fact that since its inception, the number of participants in the exercise has increased dramatically. While two countries (the United States and Israel) and sixteen aircraft joined Turkey in the first exercise in 2001, other countries, including Germany (2003), the United Arab Emirates (UAE) (2002), Pakistan (2004), and Jordan (2004), have since participated in the multinational training sessions. (Israel also participated in 2003 and 2004, while the United States has participated in all sessions. All participating countries pay fees toward the total cost of Anatolian Eagle.) This year, the air forces of Turkey, France, Italy, the Netherlands, and the United States will participate; the United Kingdom, Germany, Korea, and UAE will join as observers. The Value of Anatolian Eagle The TUAF hosted national and multinational training exercises prior to Anatolian Eagle’s inception. But this event provides a diverse playing field unequaled in other joint force activities. Indeed, input from other countries contributes to the success of the exercise. Turkey and its armed forces take pride in the fact that Anatolian Eagle makes a valuable contribution to international cooperation, particularly among Western countries. Europe. In the early 1990s, surrounded by changing threat landscapes, most European countries reduced defense spending, downsized their armed force capacities, and introduced narrow airspace and environmental restrictions on military training exercises. In the context of this diminished capacity, Anatolian Eagle provides European militaries with the kind of training ground that they can no longer maintain independently. NATO. Turkey regards NATO, along with the UN, as the vital pact for the maintenance of international peace and order. As one of the unique air-to-air, air-to-ground, and electronic warfare training exercises in the world, Anatolian Eagle is the only event of its kind in the region with both NATO and non-NATO participants; the exercise provides NATO-standard training (allowing non-NATO countries to study NATO benchmarks) while promoting interoperability among forces. Because of the importance Turkey attaches to NATO, it has offered Anatolian Eagle, a nationally funded exercise, to NATO as a Tactical Air Center of Excellence. This offer provides an invaluable opportunity for NATO member forces to train together for future operations, improve interoperability, test and develop doctrine, and validate operational concepts. Not least, Anatolian Eagle nurtures positive and productive dialogue among the air forces of NATO countries. The United States. With its new global priorities, the United States has a significant force projection—particularly air force units—on Turkey’s periphery, including in Europe, Central Asia, and Iraq. Given the demonstrated importance of high-quality air power in these areas since Operations Enduring Freedom and Iraqi Freedom, air force training exercises have taken on new significance. The United States has supported Anatolian Eagle by participating in each training session with eight to ten aircraft and 150 personnel. Such cooperation shows that despite the occasional strains in U.S.-Turkish military relations, the two counties continue to pursue mutual interests. During the recent annual convention of the American Turkish Council in Washington, representatives of both countries elaborated substantially on the need for improving military ties as the backbone of U.S.-Turkish relations. Exercises such as Anatolian Eagle give the U.S.-Turkish military partnership a solid, rhythmic agenda. As they seek other avenues of cooperation in the post–Iraq war period, Washington and Ankara have good reason to promote Anatolian Eagle.
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The author would like to thaks the Col. Yasar Kadioglou, Lt.Ten. Uskup, Ten. Aslan, also the Miltary Attached at the Embassy of Turkey in Germany and Italy. Images by Alberto Mocchetti and Hans-Juergen Breuer Text by Turkish Air Force and Dario Cocco June 2013 |
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