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Si è conclusa ieri l'esercitazione "EUPIA 2013" che ha visto impiegati, in due giornate di intensa attività addestrativa, i piloti del 2° Reggimento Aviazione Esercito "Sirio" di stanza a Lamezia Terme, in cooperazione con il Reparto Elicotteri Operazioni Speciali (REOS) e gli incursori Paracadutisti del 9° Reggimento "Col Moschin". Durante l'attività, finalizzata alla validazione della 41^ Task Force ITALAIR per l'Operazione Leonte in Libano, sono state verificate le procedure tattiche, il livello di amalgama tra i reparti e il comportamento dei militari in condizioni estreme di isolamento in mare. Lo scenario dell'esercitazione simulava, in un quadro estremamente realistico, l'abbattimento di un elicottero in mare al largo della costa e le successive attività di recupero dell'equipaggio. Per le operazione di ricerca e recupero sono stati impiegati gli elicotteri dell'Aviazione dell’Esercito AB 412, AB 212 e CH 47, che hanno sorvolato il mare di giorno e di notte, grazie agli apparati di visione notturna, recuperando una parte dell’equipaggio tramite l'utilizzo del verricello. La ricerca degli altri membri degli equipaggi è stata affidata ai distaccamenti degli incursori che, sbarcando notte tempo dal CH 47, hanno pattugliato la zona con tre gommoni procedendo al recupero dei piloti ancora in mare. La sopravvivenza del personale dell’equipaggio in acqua, per circa otto ore, è stata garantita grazie all'equipaggiamento di emergenza dell'elicottero, un collare salvagente ed un battello auto gonfiabile individuale in cui ripararsi, e grazie alle tecniche di sopravvivenza apprese durante l'addestramento presso il centro aviazione dell'Esercito a Viterbo. L’esercitazione di Lamezia Terme è stata anche l’occasione per valutare dei nuovi equipaggi (due equipaggi in mare e due in Sila) durante la loro fase addestrativa che li avrebbe portati al conseguimento del brevetto (avvenuto il successivo 31 luglio) con la partecipazione in tutte le funzioni possibili: piloti, posto comando, navigatori, dispersi , attivatori di controinterdizione. |
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Missione in Libano Dal 1979 opera in Libano uno Squadrone Elicotteri dell'Aviazione dell'Esercito nell'ambito della Forza UNIFIL (United Nations Interim Forces in Lebanon). Essa viene costituita in seguito agli avvenimenti del marzo 1978 quando lo Stato d'Israele stanco delle continue incursioni provenienti dal territorio libanese decide di invadere il Libano fino al fiume Litani. Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU deliberò l'immediato invio di un contingente militare di 4.000 uomini con il compito di interporsi tra le forze palestinesi e le forze israeliane che, terminata l'azione dimostrativa, erano arretrate nei propri confini lasciando una fascia di circa 10 km a garanzia di eventuali sorprese. La zona dove è dislocata la forza di interposizione ONU è delimitata a nord dal fiume Litani, ad est dall'altipiano del Golan (congiungendosi con il contingente UNDOF (United Nations Disengagement Observer Force Zone) che presidia il confine siro-israeliano), a sud dalla zona profonda 10 km dal confine israeliano, ad ovest dal Mar Mediterraneo. Questa zona nel corso degli anni è stata teatro di scontri tra le opposte fazioni in cui hanno perso la vita 170 caschi blu. Il contingente italiano, su base interforze, è operante in Libano dal luglio 1979. Attualmente ha in linea cinque elicotteri BH12 (AB 212) provenienti dal 2° Reggimento AVES "Sirio" in Lamezia Terme. I compiti dell'unità sono quelli di ricognizione, ricerca e soccorso, trasporto sanitario e collegamento. L'attività non conosce soste e viene svolta sia di giorno che di notte, ad oggi hanno superato le 32.000 ore di volo. |
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Foto e testo di Ufficio Stampa Aviazione dell'Esercito (AVES) Luglio 2013 |
English translation by Frank McMeiken
Concluded yesterday was Exercise "EUPIA 2013", which saw the involvement, in two days on intense training activity, of pilots from the 2° Reggimento Aviazione Esercito "Sirio", based at Lamezia Terme, in cooperation with the Reparto Elicotteri Operazioni Speciali (REOS) and the Commando Parachutists of the 9° Reggimento "Col Moschin". During the activities, aimed at finalising the validation of the 41° Task Force ITALAIR for “Operazione Leonte” in Lebanon, verification took place of the tactical procedures, the level of interoperability between the units, and the performance of the servicemen and women in conditions of extreme isolation at sea. The exercise simulated, in a highly realistic environment, the shooting down of a helicopter at sea just off the coast, and the subsequent crew recovery operations. For the search and recovery operations, AB 412, AB 212, and CH 47 helicopters of the Aviazione dell’Esercito were utilised, flying over the area by both day and night, thanks to their night vision systems; and one element of the downed crew was recovered by the use of a winch. The search for the remaining members of the aircrew was entrusted to the Commando detachment who, deploying by night from the CH 47, patrolled the area in three rubber inflatables, prior to the recovery of the pilots still in the water. The survival of the aircrew in the water, at sea for around eight hours, was guaranteed thanks to the downed helicopter’s emergency equipment, including a life jacket and a self-inflating dinghy in which the crew could group together, but most importantly, thanks to the survival techniques acquired during their training at the Centro Aviazione dell'Esercito at Viterbo. Note: A Squadrone Elicotteri of the Aviazione dell'Esercito has been operating in Lebanon since 1979 under the aegis of UNIFIL (United Nations Interim Forces in Lebanon). The Squadrone was constituted subsequent to the events of March 1978 when the State of Israel, tired of persistent incursions mounted from inside Lebanese territory, decoded to invade Lebanon and occupy the nation as far as the Litani river. The UN Security Council ordered the immediate deployment of a military contingent of 4,000 men with the task of placing themselves between the Palestinian and Israeli forces who, following the conclusion of their show of force, had withdrawn to their own borders, leaving a strip of 10 km as a guarantee against possible surprise attacks. The zone in which the UNO buffer forces are located is delineated by the northern bank of the Litani, to the East of the Golan Heights (butting up to the adjacent UNDOF contingent, which presides over the Syrian / Israeli border), and to the south in a zone 10 km deep from the Israeli border, west of the Mediterranean Sea. This area, over the years, has been the scene of clashes between the opposing factions, during which 170 members of the UN Blue Helmet forces have lost their lives. The Italian contingent, which is an interforce unit, has operated in Lebanon since July 1979. At present the Squadrone operated five BH12 helicopters detached from the 2° Reggimento AVES "Sirio" at Lamezia Terme. The roles of the unit are reconnaissance, search and rescue, medical evacuation, and liaison. Operations are continuous, and are conducted by both day and night. Up to now, some 32.000 flying hours have been completed.
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Images and text by Aviazione dell'Esercito Press Office (AVES) July 2013 |
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