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L’impatto economico
Il programma Eurofighter ha generato, e continua a generare in Europa e in Italia un significativo impatto economico, valutabile - secondo uno studio condotto nel 2008 dalla Facoltà di Economia dell’Università’ di York, nel Regno Unito - in un beneficio nella bilancia dei pagamenti per I paesi partner tra i 45 e I 60 miliardi di euro. Il programma ha garantito ai paesi partner un ampio raggio di benefici industriali ampiamente trasferibili ad altri settori industriali; ha contribuito alla standardizzazione tra i paesi partner e quelli export e all’accrescimento del livello di capacità tecnologiche delle industrie partner, incluse le centinaia di PMI che contribuiscono al progetto, contribuendo allo sviluppo di una forte base industriale europea e alla sua capacità di poter agire da protagonista sui mercati internazionali oggi e nel futuro. A solo titolo di esempio, le tecnologie del super plastic forming and fusion bonding e quelle della fibra di carbonio, estensivamente utilizzate sull’Eurofighter (fino al 70% della struttura del velivolo e’ realizzata con questi materiali innovativi) hanno fatto si che le industrie partner diventassero centri di eccellenza riconosciuti nella lavorazione di materiali compositi garantendosi l’accesso a programmi futuri sia in campo della difesa che nell’aviazione civile che rappresentano il futuro dell’industria aerospaziale (vedi programma Boeing 787 per l’Italia). Inoltre, grazie alle tecnologie avanzate e ai processi industriali innovativi sviluppati per il programma, le aziende partner hanno potuto garantire un processo di crescita di conoscenze e professionalità ai propri dipendenti attivi sul progetto.
Le ricadute industriali ed occupazionali
La partecipazione al programma Eurofighter ha consentito all'industria italiana ed europea di consolidare e di espandere le proprie capacità nel campo dell'alta tecnologia, in uno scenario caratterizzato da collaborazioni internazionali sempre più impegnative e da una concorrenza aggressiva. A tale riguardo, il nostro Paese ha già dimostrato nel passato, con atti formali e decisioni coraggiose, la propria convinzione che il presidio di un'appropriata capacità europea nel campo della difesa e in ambito industriale è elemento essenziale di coesione politica, militare e sociale. I progetti di ammodernamento nazionale sono in linea con tale visione globale e, in tale contesto, la realizzazione del programma Eurofighter ha svolto, e continua a svolgere, un compito strategicamente importantissimo. Ciò è particolarmente significativo nell'attuale momento storico, caratterizzato da un mutato quadro politico mondiale e dall'evoluzione della minaccia, che ha oggi origini e caratteristiche regionali fondamentalmente diverse da quelle dello scenario operativo precedente. In tale contesto, a causa della sua posizione geografica, l’Italia ha acquisito un ruolo di primaria importanza. Ancora di più tale programma ha rappresentato e continua ad essere uno degli strumenti più incisivi per difendere e consolidare le capacità tecnico/industriali non solo nazionali ma di tutta l'Europa. Il programma assicura oggi all'Europa circa 100.000 posti di lavoro diretti e indiretti (di cui circa 12.000 in Italia) nel campo dell'alta tecnologia. L'abdicazione al programma rappresenterebbe, di conseguenza, la definitiva perdita non solo di tali tecnologie e conoscenze, ma di tutte le ricadute dirette ed indirette in campo industriale e sociale. Va considerato, infatti, che i due Consorzi che svolgono il ruolo di "Prime Contractor" assorbono mediamente solo il 36% delle risorse finanziarie dedicate al programma (Consorzio Eurofighter 17%; Consorzio Eurojet 19%), mentre il restante 64% serve ad alimentare le attività di circa 400 piccole/medie aziende europee, 100 delle quali in Italia. In termini occupazionali va sottolineato che in Italia sono impiegate, in media e per le sole attività dirette interne ed esterne, circa 7.200 risorse uomo/anno di elevata qualificazione tecnica ed alto livello professionale. Altre 4.800 risorse uomo/anno sono assorbite dalle attività indirette legate al programma. Va considerato infine che tali attività comportano un indotto (terziario) per un valore circa equivalente alla somma delle attività dirette ed indirette. Nella prosecuzione della fase di produzione, effettuando i "Prime Contractors" notevole attività in stabilimenti del Sud, anche le prestazioni di sub-fornitura si collocano in maniera significativa in tale area. In sintesi, quindi, si può concludere che l'inviluppo occupazionale totale generato dal programma in Italia (diretto, indiretto e terziario) è nell'ordine delle 20.000 risorse uomo/anno, con una distribuzione sul territorio che può stimarsi del 50% nell’Area Nord e del 50% nell’Area Centro/Sud.
Conclusioni
Il Programma Eurofighter costituisce il più importante programma aeronautico mai sviluppato in Europa. Il livello tecnologico delle lavorazioni e le caratteristiche del velivolo sotto il profilo tecnico e operativo sono uguali o superiori a quelle dei velivoli attualmente in servizio nelle aeronautiche di tutto il mondo, facendone il fulcro della difesa europea del futuro e il fiore all’occhiello dell’hi-tech italiano. Nato inizialmente per le esigenze di Difesa Aerea dei Paesi promotori, il velivolo è andato sempre più esaltando le proprie caratteristiche multi ruolo e swing-role (cioè la capacità di coprire diversi ruoli nel corso di una stessa missione), per tenere conto dei mutati scenari operativi in campo internazionale e per soddisfare le nuove esigenze dei clienti “Core” ed export. I costi di sviluppo e di produzione, in valore assoluto, sono molto competitivi. E’ chiaro che, confrontando tali costi con quelli dei velivoli USA, prodotti in un numero di esemplari molto più elevato (F 16), questi ultimi risulterebbero in media più contenuti, per evidenti vantaggi di economia di scala. Di contro, prodotti statunitensi ad elevato contenuto tecnologico e con numeri di esemplari confrontabili con l’Eurofighter Typhoon sono sensibilmente più costosi (F 22). Anche il mercato export sta offrendo numerose opportunità di vendita allo Eurofighter. Il programma infine è uno degli strumenti più incisivi per difendere e consolidare le capacità tecnico/industriali non solo nazionali ma di tutta l'Europa, assicurando all'Europa circa 100.000 posti di lavoro, di cui circa 20.000 in Italia.
"Fonte Alenia Aermacchi"
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English translation
The economic impact The Eurofighter programme has generated, and continues to generate, a significant economic impact in Europe and Italy, which can be assessed - according to a study conducted in 2008 by the Faculty of Economics of the University of York, in the UK - a balance of payments benefit for partner countries between 45 and 60 billion of Euro. The programme has provided partner countries with a wide range of industrial benefits which are widely transferable to other industrial sectors; has contributed to the standardisation between partner and export countries and to increasing the level of technological capacity of the partner industries, including the hundreds of SMEs contributing to the project, contributing to the development of a strong European industrial base and its ability to act as a leading player on international markets today and in the future. Just as an example, the technologies of super plastic forming and fusion bonding and those of carbon fiber, extensively used on the Eurofighter (up to 70 percent of the aircraft structure is made with these innovative materials) have led partner industries to become recognised centres of excellence in the processing of composite materials and to secure access to future programmes in both defence and civil aviation that represent the future of the aerospace industry (see Boeing 787 programme for Italy). Moreover, thanks to the advanced technologies and innovative industrial processes developed for the program, the partner companies have been able to guarantee a process of growth of knowledge and professionalism to their employees active on the project. The industrial and occupational consequences Participation in the Eurofighter programme has enabled Italian and European industry to consolidate and expand its high-tech capabilities, in a scenario characterized by increasingly demanding international collaborations and aggressive competition. In this regard, our country has already demonstrated in the past, with formal acts and courageous decisions, its conviction that the presence of an appropriate European capacity in the field of defence and in the industrial field is an essential element of political cohesion, military and social. National modernisation projects are in line with this global vision and, in this context, the implementation of the Eurofighter programme has played, and continues to play, a strategically important role. This is particularly significant in the current historical moment, characterized by a changed world political framework and the evolution of the threat, which today has origins and regional characteristics fundamentally different from those of the previous operating scenario. In this context, due to its geographical location, Italy has acquired a leading role. Even more, this programme has been and continues to be one of the most effective means of defending and consolidating the technical/industrial capacities not only at national level but throughout Europe. The programme now provides Europe with around 100,000 direct and indirect jobs (of which about 12,000 in Italy) in the field of high technology. The abdication of the programme would therefore represent the definitive loss not only of these technologies and knowledge, but of all the direct and indirect repercussions in the industrial and social fields. It should be considered, in fact, that the two Consortia that play the role of "Prime Contractor" absorb on average only 36% of the financial resources dedicated to the program (Eurofighter Consortium 17%; Eurojet Consortium 19%), while the remaining 64% serves to feed the activities of about 400 small / medium European companies, 100 of which in Italy. In terms of employment, it should be stressed that in Italy are used, on average and only for direct internal and external activities, about 7,200 human resources / year of high technical qualification and high professional level. A further 4,800 human / year resources are absorbed by indirect programme activities. Finally, it should be considered that these activities involve an ancillary (tertiary) activity with a value approximately equivalent to the sum of direct and indirect activities. In the continuation of the phase of production, carrying out the "Prime Contractors" remarkable activity in plants of the South, also the performances of sub-supply place in meaningful way in such area. In summary, therefore, it can be concluded that the total employment envelope generated by the programme in Italy (direct, indirect and tertiary) is in the order of 20,000 man / year resources, with a distribution on the territory that can be estimated of 50% in the North Area and 50% in the Central/South Area. Conclusion The Eurofighter Programme is the most important aeronautical programme ever developed in Europe. The technological level of workmanship and the technical and operational characteristics of the aircraft are the same or superior to those of aircraft currently in service in aeronautics worldwide, making it the heart of the European defence of the future and the flagship of Italian hi-tech.
Born initially for the needs of Air Defense of the promoter countries, the aircraft has been increasingly enhancing its multi role and swing-role characteristics (ie the ability to cover different roles during the same mission), to take into account the changed operating scenarios in the international field and to meet the new needs of "Core" and export customers. Development and production costs, in absolute value, are very competitive. It is clear that, comparing these costs with those of US aircraft, produced in a much higher number of examples (F16), the latter would be on average lower, for obvious advantages of economies of scale. On the other hand, US products with high technological content and comparable numbers of examples with the Eurofighter Typhoon are significantly more expensive (F 22). The export market is also offering many sales opportunities to Eurofighter. Finally, the programme is one of the most effective tools to defend and consolidate the technical / industrial capacities not only at national level but throughout Europe, providing Europe with around 100,000 jobs, of which about 20,000 in Italy.
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