In questa sezione sono raccolte tutte le notizie e le immagini rilasciate dall'Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore, Ufficio Pubblica Informazione dell'Aeronautica Militare, inerenti alle attività operative svolte dalla linea aerotattica Eurofighter 2000 Typhoon.

 

Roma, 02 giugno 2016

Difesa Aerea: scramble per gli EFA del 36° Stormo.

Nella giornata di ieri 1° giugno 2016 alle ore 18.00 dalla base aerea di Gioia del Colle, sede del 36° Stormo, due caccia Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme sul territorio nazionale, sono decollati per verificare una repentina perdita di quota di un velivolo Cessna 560 Di nazionalità serba.
L'intercettazione è avvenuta sopra i cieli di Manfredonia (FG) dove i caccia hanno identificato l'aeroplano appurando che la perdita di quota era dovuta ad un malfunzionamento del sistema di pressurizzazione.
I due Eurofighter hanno ricevuto l'ordine di decollo immediato - in gergo tecnico "scramble" - dal CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon, ente NATO responsabile nell'area, e sono stati controllati dalla sala operativa del Gruppo Radar dell'Aeronautica Militare di Poggio Renatico.
Una volta identificato il velivolo e ripristinati i normali contatti con la Difesa Aerea i due caccia hanno accompagnato lo stesso fuori dai confini nazionali mantenendo la posizione e controllando che provvedesse ad allontanarsi, ricevendo successivamente dall'autorità nazionale l'ordine di rientro in sede.

Roma, 03 giugno 2016

Difesa Aerea: il 4° Stormo in volo per difendere i cieli.

Un velivolo con problemi radio, è stato intercettato dai caccia del 4° Stormo di Grosseto.
Venerdì 3 giugno un velivolo civile in navigazione nello spazio aereo tra Bergamo e Trento ha fatto scattare l'allarme di "scramble" a seguito di un mancato collegamento radio con gli enti del controllo dello spazio aereo nazionale. L'evento ha attivato il sistema di difesa aerea avviando la procedura di decollo rapido di due caccia Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto.
Alle ore 17:25, il CAOC-TJ (Combined Air Operation Center di Torrejon) ha ordinato lo "scramble", ovvero il decollo immediato di velivoli caccia intercettori in servizio di allarme sul territorio nazionale. I due caccia Eurofighter partiti dall'aeroporto di Grosseto in pochissimi minuti, sotto il controllo dei radar della difesa aerea assicurata dall'Aeronautica Militare, hanno eseguito la procedura di intercettazione in contatto con l'Autorità Governativa Nazionale (NGA). Il velivolo civile intercettato, un Boeing 737 serie 800 della compagnia aerea russa Aeroflot, ha alla fine risposto alle chiamate radio. Una volta identificato e verificata la tratta del velivolo, i due Eurofighter lo hanno scortato al confine con la Svizzera, fino a quando non è stato comunicato l'ordine di rientro alla base di Grosseto.

Roma, 04 giugno 2016

Difesa Aerea: il 4° Stormo in volo per difendere i cieli.

Come il pomeriggio precedente, anche stamattina, sabato 4 giugno, due Eurofighter del 4° Stormo sono decollati per intercettare un velivolo civile in navigazione sul mare nello spazio aereo antistante la costa maremmana.
Il Boeing 787 della Saudi Arabian Airlines ha perso il contatto radio con gli enti del controllo dello spazio aereo nazionale. L'evento ha attivato il sistema di difesa aerea avviando la procedura di decollo rapido di due caccia Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto: il CAOC-TJ (Combined Air Operation Center di Torrejon) ha così ordinato lo "scramble" alle ore 12.30, ed i velivoli di allarme sono prontamente decollati intercettando il Boeing a sud dell'isola dell'Elba.
I due caccia Eurofighter, sotto il controllo dei radar della difesa aerea assicurata dall'Aeronautica Militare, hanno successivamente scortato fino oltre la Calabria il velivolo intercettato, dopo che lo stesso ha ripreso i contatti radio con gli enti del traffico aereo nazionale.

Roma, 23 dicembre 2016

Difesa Aerea: aereo dirottato, scramble per due caccia del 36° Stormo.

La catena di Comando e Controllo della Difesa Aerea allertata a difesa dei nostri cieli per il velivolo dirottato su Malta.
Due caccia Eurofighter F-2000 dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme sul territorio nazionale, si sono alzati in volo oggi alle 11.15 locali dalla base aerea di Gioia del Colle, sede del 36° Stormo Caccia, per verificare l’eventuale minaccia costituita dal velivolo civile Airbus A 320 della Afriqiyah Airways dirottato in volo e atterrato a Malta.
Giunti nell'area interessata, i caccia hanno vigilato l’aerea di confine nazionale a difesa dello spazio areo. Per estendere l’autonomia dei due velivoli, è stato inviato nell’aerea di operazioni un KC 767A dall’aeroporto di Pratica di Mare che ha eseguito il rifornimento in volo.
A termine della missione, i due Eurofighter sono atterrati nell’aeroporto di Trapani e in seguito rientrati in base.

Roma, 13 luglio 2017

Difesa Aerea: decollo su allarme per una coppia di Eurofighter dell’Aeronautica Militare.

Nel primo pomeriggio di oggi un velivolo civile belga in volo da Ibiza (Spagna) a Larnaca (Cipro) ha fatto scattare l'allarme di scramble a seguito di un mancato collegamento radio con gli enti del controllo dello spazio aereo nazionale
Due caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, si sono alzati rapidamente in volo nel primo pomeriggio di oggi dalla base aerea di Gioia del Colle (Ba), sede del 36° Stormo Caccia, per intercettare un velivolo Embraer 145 belga, decollato da Ibiza (Spagna) e diretto a Larnaca (Cipro), che aveva perso il contatto radio con gli enti del controllo del traffico aereo italiano.
I due Eurofighter hanno intercettato il velivolo belga sopra i cieli del mar Ionio dove hanno identificato l’aeromobile civile e si sono assicurati che l’equipaggio che avesse ripristinato i regolari contatti radio con gli enti del traffico aereo.
Successivamente i due caccia intercettori hanno scortato il velivolo fino all’uscita dello spazio aereo nazionale.

Roma, 9 ottobre 2017

Difesa Aerea: Eurofighter decollano per intercettare velivolo egiziano a seguito di interruzione delle comunicazioni.

Nella mattinata di oggi un velivolo egiziano diretto all’aeroporto di Ciampino ha fatto scattare l'allarme di "scramble" a seguito di un mancato collegamento radio con gli enti del controllo dello spazio aereo nazionale.
Due caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, si sono alzati rapidamente in volo nella mattinata di oggi dalla base aerea di Gioia del Colle (Ba), sede del 36° Stormo Caccia, per intercettare un velivolo Falcon 20 proveniente dall’Egitto e diretto all’aeroporto di Ciampino, che aveva perso il contatto radio con gli enti del controllo del traffico aereo italiano.
I due Eurofighter hanno intercettato il velivolo in poco tempo e lo hanno identificato, assicurandosi che l’equipaggio avesse ripristinato i regolari contatti radio con gli enti del traffico aereo.
Una volta che il velivolo ha ristabilito i contatti con gli enti del controllo del traffico aereo dell’area di Roma, per poi atterrare sull’aeroporto di Ciampino, i due caccia intercettori sono rientrati alla base.

Roma, 10 marzo 2018

Difesa Aerea: decollo su allarme per una coppia di Eurofighter del 4° Stormo dell’Aeronautica Militare.

Nella mattinata di oggi un velivolo egiziano in volo da Parigi (Francia) a Almaza (Egitto) ha fatto scattare l'allarme di scramble a seguito di un mancato collegamento radio con gli enti del controllo dello spazio aereo nazionale
Due caccia F-2000A Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, si sono alzati rapidamente in volo nella mattinata di oggi dalla base aerea di Grosseto, sede del 4° Stormo, per intercettare un velivolo egiziano, decollato da Parigi (Francia) e diretto a Almaza (Egitto), che aveva perso il contatto radio con gli enti del controllo del traffico aereo italiano.
I due Eurofighter hanno intercettato il velivolo egiziano sopra i cieli dell’aretino dove hanno identificato l’aeromobile e si sono assicurati che l’equipaggio ripristinasse i regolari contatti radio con gli enti del traffico aereo.
Successivamente i due caccia intercettori hanno scortato il velivolo fino all’uscita dello spazio aereo nazionale.
I due Eurofighter d’allarme del 4° Stormo sono decollati a seguito dell'ordine di scramble ricevuto dal CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon, ente NATO responsabile d’area del servizio di sorveglianza dello spazio aereo.

Roma, 22 marzo 2018

Difesa Aerea: decollo immediato per due velivoli caccia dell'Aeronautica Militare.

Due Eurofighter hanno intercettato un velivolo francese sui cieli della Lombardia, superando la barriera del suono.
Due caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, si sono alzati rapidamente in volo nella mattinata di oggi dalla base aerea di Istrana (TV), sede del 51° Stormo, per intercettare un velivolo Boeing 777 dell'Air France, che aveva perso improvvisamente il contatto radio con l'agenzia italiana del traffico aereo.
Gli Eurofighter hanno intercettato il velivolo francese sopra i cieli della Lombardia dove hanno identificato l’aeromobile civile e si sono assicurati che l’equipaggio avesse ripristinato i regolari contatti radio con gli enti del traffico aereo.
I velivoli d’allarme sono decollati a seguito dell'ordine di scramble ricevuto dal CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon, ente NATO responsabile d’area del servizio di sorveglianza dello spazio aereo. Per ridurre al minimo i tempi d'intervento, legati alla particolare situazione di necessità, i due velivoli militari hanno superato la barriera del suono; ancorché la quota fosse elevata, le condizioni meteorologiche di vento e temperature hanno amplificato la propagazione dell'onda d'urto rendondola particolarmente udibile al suolo.

Roma, 10 aprile 2018

Difesa Aerea: intercettato velivolo che aveva perso il contatto radio con gli enti del controllo dello spazio aereo.

Due velivoli caccia Eurofighter del 36° Stormo di Gioia del Colle (BA) hanno intercettato un velivolo in prossimità di Trapani che aveva perso le comunicazioni radio con gli enti del controllo del Traffico Aereo. Alle ore 16.20 circa di oggi i due caccia dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme sul territorio nazionale, sono decollati per identificare il velivolo in transito nello spazio aereo italiano con il quale si erano interrotte le comunicazioni da terra. L'intercettazione è avvenuta in prossimità di Trapani. Dopo pochi minuti dal decollo, i due caccia intercettori hanno stabilito il contatto visivo con il velivolo accertando così che quest’ultimo non si trovava in condizioni di emergenza o pericolo. Una volta identificato il velivolo, i due caccia lo hanno scortato fuori dai confini nazionali.
Per ridurre i tempi di intervento i due Eurofighter sono stati autorizzati al volo supersonico. Il superamento della barriera del suono è stato percepito in zona Eboli (SA).
L’ordine è pervenuto dal CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon, ente NATO responsabile per la sorveglianza dei cieli nell'area, e l'intervento dei velivoli è stato controllato dalla sala operativa del 22° Gruppo Radar dell’Aeronautica Militare di Licola.
I due Eurofighter hanno ricevuto l'ordine di intercettare il velivolo – detto in gergo tecnico scramble - mentre si trovavano già in volo per addestramento pianificato. I velivoli dell’Aeronautica Militare infatti hanno la possibilità di intervenire con rapidità e flessibilità in qualunque momento, e secondo necessità, su ordine della catena di comando e controllo della Difesa Aerea.

Roma, 05 giugno 2018

NATO Air Policing - Montenegro: contributo alla sicurezza dello spazio aereo. L'Italia contribuisce, insieme alla Grecia, alla missione di Air Policing della NATO per garantire la sicurezza dello spazio aereo in Montenegro.

Typhoon news AM image 4A partire dal 5 giugno la NATO garantirà la sicurezza dello spazio aereo del Montenegro, paese indipendente dal 2006 e che, proprio un anno fa, il 5 giugno del 2017, è entrato a far parte dell'Alleanza Atlantica.
Alla missione di Air Policing sui cieli del Montenegro contribuiranno gli assetti aerei delle Aeronautiche militari di Italia e di Grecia, che opereranno dalle rispettive basi, così come viene già svolto in Albania, sempre insieme alla Grecia ed in Slovenia.
La cerimonia tenutasi a Podgorica ha voluto celebrare, oltre al primo anniversario di adesione alla NATO, proprio l'inizio della missione di Air Policing. Anche una coppia di Eurofighter italiani, decollati dalla base del 36° Stormo di Gioia del Colle (BA), ha preso parte alla manifestazione, sorvolando alcune città montenegrine e simulando, insieme a una coppia di F-16 ellenici, un'attività di intercettazione di un aeromobile non identificato.
Presente alla cerimonia, in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, il Generale di Divisione Aerea Silvano Frigerio, Comandante delle Forze da Combattimento e della 1ª Regione Aerea, che ha sottolineato: "le Forze Armate italiane continuano a dimostrare la disponibilità del Paese nel fornire supporto e professionalità con generosità in ottemperanza ai fondamenti cardini dell'Alleanza Atlantica. L'Italia già vanta un primato nello svolgimento del Servizio di Air Policing della NATO, essendo l'unica Nazione ad aver partecipato nei quattro scenari, dall'Islanda all'Albania. Da oggi, con altrettanto impegno, l'Aeronautica Militare garantirà la protezione e la sorveglianza dello spazio aereo anche al Montenegro".
La NATO è stata rappresentata dal Generale di Brigata Aerea Roberto Di Marco, Vice Comandante del NATO's Depoyable Air Command and Control Centre di Poggio Renatico (FE) che nel suo intervento ha ribadito come la cerimonia di oggi rappresenti l'Alleanza e i suoi valori: deterrenza e difesa, coesione, solidarietà e dedizione. "Oggi si vuole inoltre riconoscere il grande impegno dell'Italia e della Grecia per aver offerto il contributo dei propri assetti aerei alla NATO, nell'interesse comune della difesa dello spazio aereo dell'Alleanza".
Nel 2017, con l'ingresso nell'Alleanza Atlantica del Montenegro, lo spazio aereo di quel paese è divenuto parte integrante dello spazio euro-atlantico e, come tale, è stato incluso nel sistema di difesa aerea e missilistico della NATO. Tale sistema comprende anche l'attività di Air Policing, che consiste nella continua sorveglianza aerea volta ad assicurare l'integrità e la sicurezza dello spazio aereo della NATO. Come altri paesi dell'Alleanza Atlantica (Slovenia, Albania, Repubbliche Baltiche, Islanda) il Montenegro non dispone di una forza aerea in grado di sopperire alla sorveglianza del proprio spazio aereo ed ha quindi chiesto l'intervento della NATO.
L'Italia garantisce il supporto grazie all'impiego di due velivoli Eurofighter che saranno in prontezza operativa delle proprie basi di appartenenza, pronti ad intervenire si "scramble" in caso di necessità.
Lo "scramble" è l'attività operativa consistente nel far attivare in maniera rapida una coppia di velivoli caccia al fine di intercettare e identificare un aereo sconosciuto che viola lo spazio aereo dell'Alleanza, o non si identifica propriamente con il controllo del traffico aereo, al fine di garantire la sicurezza dei cieli da qualsiasi eventuale e/o potenziale minaccia.

Roma, 29 giugno 2018

Difesa Aerea: intercettato velivolo che aveva perso il contatto radio con gli enti del controllo dello spazio aereo.

Due velivoli caccia Eurofighter del 36° Stormo di Gioia del Colle hanno intercettato un velivolo portoghese proveniente da Ginevra e diretto a Brindisi.
Due velivoli caccia Eurofighter del 36° Stormo di Gioia del Colle (BA) hanno intercettato un velivolo CESSNA di nazionalità portoghese, sulla tratta Ginevra - Brindisi, che aveva perso le comunicazioni radio con gli enti del controllo del traffico aereo in corrispondenza della zona aretina.
Alle ore 10.00 circa di oggi i due caccia dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme sul territorio nazionale, sono decollati per identificare e controllare il velivolo in transito nello spazio aereo italiano. Dopo pochi minuti dal decollo, i due caccia intercettori hanno stabilito il contatto visivo con il velivolo accertando così che quest'ultimo non si trovava in condizioni di emergenza o pericolo. Una volta identificato il velivolo, i due caccia lo hanno scortato finché lo stesso non ha ripristinato i contatti con gli Enti del controllo del traffico aereo.

Roma, 06 luglio 2018

Difesa Aerea: scramble per intercettare velivolo di linea che aveva perso il contatto con gli enti del controllo del traffico aereo.

Il velivolo, della compagnia Iberia e diretto da Spalato a Madrid, è stato intercettato da due caccia Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto.
Una coppia di caccia Eurofighter del 4° Stormo di Grossetto, in servizio di allarme a protezione dello spazio aereo nazionale, hanno intercettato un velivolo A 320 della compagnia spagnola Iberia, sulla tratta Spalato - Madrid, che aveva perso le comunicazioni radio con gli enti del controllo del traffico aereo.
Alle ore 21.00 circa di ieri, giovedì 5 luglio, i due caccia dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme sul territorio nazionale, sono decollati per controllare il velivolo in transito nello spazio aereo italiano. Dopo pochi minuti dal decollo, i due intercettori hanno stabilito il contatto visivo con il velivolo, accertando che quest'ultimo non si trovasse in condizioni di emergenza. Il velivolo spagnolo, ripristinate le comunicazioni, ha continuato sulla rotta prestabilita, mentre i due caccia, cessato l’allarme, sono rientrati alla base.
L'ordine è pervenuto dal CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon, ente NATO responsabile per la sorveglianza dei cieli nell'area, e l'intervento dei velivoli è stato controllato dalla sala operativa del 22° Gruppo Radar dell'Aeronautica Militare di Licola.

Roma, 08 luglio 2018

Difesa Aerea: doppio intervento per i caccia intercettori della Difesa Aerea nazionale.

Due coppie di F-2000 Eurofighter, una del 4° Stormo e una del 36° Stormo, sono decollate per controllare due velivoli civili che avevano perso i contatti radio
Nel primo pomeriggio di oggi i velivoli da caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo nazionale, hanno compiuto un doppio intervento su ordine di decollo immediato (in gergo tecnico detto scramble) per intercettare e controllare due velivoli civili che avevano perso il contatto radio con gli enti del traffico aereo.
Alle 12:30 circa due aerei F-2000 Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto sono decollati per intercettare un velivolo DR40 di nazionalità francese che era decollato dall'aviosuperficie di Curtatone, in provincia di Mantova, ed era diretto a Gap Tallard, in Francia.
Dopo pochi minuti dal decollo, i due caccia intercettori hanno raggiunto l'aereo francese, che nel frattempo aveva ripristinato i contatti radio con gli enti del traffico aereo. Dopo aver accertato visivamente che non ci fossero condizioni di emergenza, i due F-2000 sono rientrati alla base di Grosseto.
Verso le 14:00 due F-2000 Eurofighter del 36° Stormo di Gioia del Colle sono decollati per intercettare un velivolo CL60 di una compagnia operatrice canadese che, partito da Madrid, in Spagna, stava attraversando lo spazio aereo italiano per andare a Skiatos, in Grecia.
Anche in questo caso i due caccia intercettori hanno raggiunto in breve tempo l'aereo civile per effettuare le procedure di controllo visivo della situazione. Accertato il ripristino del contatto radio con gli enti del traffico aereo, i due F-2000 hanno scortato il velivolo CL60 fino al confine dello spazio aereo nazionale, per poi rientrare alla base di Gioia del Colle.
Entrambe le missioni operative sono state attivate a seguito dell'ordine di scramble pervenuto dal CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon, ente NATO responsabile per la sorveglianza dei cieli nell'area, e si sono svolte sotto il controllo delle sale operative del sistema di sorveglianza e difesa aerea dell'Aeronautica Militare.

Roma, 19 luglio 2018

Difesa Aerea: decollo su allarme di due caccia per intercettare un aereo di linea che aveva perso contatti radio.

Solo una temporanea interruzione delle comunicazioni per l’Airbus A 330 della American Airlines in navigazione da Atene a Philadelphia, che una volta ripristinato il contatto radio ha proseguito sulla rotta prestabilita.
Una coppia di caccia Eurofighter dell’Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale, si sono alzati rapidamente in volo intorno alle ore 13.00 dalla base aerea di Istrana (TV), sede del 51° Stormo, per intercettare un velivolo Airbus A 330 della compagnia American Airlines in volo da Atene a Philadelphia che aveva temporaneamente perso i contatti radio con gli enti del traffico aereo.
I due caccia sono intervenuti su ordine del CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon (Spagna), ente NATO responsabile per la sorveglianza dei cieli nell'area, che ha ordinato il decollo immediato su allarme – in gergo tecnico scramble – per intercettare il velivolo in difficoltà e verificare la natura del problema. Dopo pochi minuti dal decollo, i due intercettori hanno stabilito il contatto visivo con il velivolo civile, accertando che quest'ultimo non si trovasse in condizioni di emergenza. Una volta ripristinate le comunicazioni, lo stesso ha continuato sulla rotta prestabilita, mentre i due caccia, cessato l'allarme, sono rientrati alla base.

Roma, 21 luglio 2018

Difesa Aerea: due caccia di Grosseto hanno intercettano un volo EasyJet che aveva perso i contatti radio.

Solo una temporanea interruzione delle comunicazioni per l’Airbus A 320 della Easy Jet in navigazione da Heraklion (Grecia) a Bordeaux (Francia), che una volta rispristinato il contatto radio ha proseguito sulla rotta prestabilita.
Una coppia di caccia Eurofighter dell’Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale, si sono alzati rapidamente in volo intorno alle ore 13.00 dalla base aerea di Grosseto, sede del 4° Stormo, per intercettare un velivolo Airbus A 320 della compagnia Easy Jet in volo da Heraklion (Grecia) a Bordeaux (Francia) che aveva temporaneamente perso i contatti radio con gli enti del traffico aereo.
I due caccia sono intervenuti su ordine del CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon (Spagna), ente NATO responsabile per la sorveglianza dei cieli nell'area, che ha ordinato il decollo immediato su allarme – in gergo tecnico scramble – per intercettare il velivolo in difficoltà e verificare la natura del problema. Dopo pochi minuti dal decollo, i due intercettori hanno stabilito il contatto visivo con il velivolo civile, accertando che quest'ultimo non si trovasse in condizioni di emergenza. Una volta ripristinate le comunicazioni, lo stesso ha continuato sulla rotta prestabilita, mentre i due caccia, cessato l'allarme, sono rientrati alla base.

Roma, 22 luglio 2018

Difesa Aerea: secondo scramble in due giorni per i caccia dell'Aeronautica Militare.

Una coppia di Eurofighter di Istrana sono decollati su allarme per intercettare un Boeing 737 della Transavia che aveva temporaneamente interrotto le comunicazioni radio.
Secondo volo intercettato in due giorni da una coppia di caccia dell’Aeronautica Militare. I due Eurofighter del 51° Stormo di Istrana, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale, si sono alzati rapidamente in volo, nella tarda mattinata, per intercettare un velivolo Boing 737 della compagnia Transavia in volo da Kos (Grecia) ad Amsterdam (Olanda). Solo una temporanea interruzione delle comunicazioni per il velivolo che una volta rispristinato il contatto radio con gli enti del controllo del traffico aereo, ha proseguito sulla rotta prestabilita.
Il primo scramble è invece avvenuto ieri per intercettare un velivolo Airbus 320 della compagnia EasyJet in volo da Heraklion (Grecia) a Bordeaux (Francia) che anche in questo caso aveva temporaneamente perso i contatti radio. Il decollo immediato su allarme di ieri è stato effettuato da due caccia del 4 ° Stormo di Grosseto .

Roma, 27 luglio 2018

Difesa Aerea: velivolo civile senza contatto radio, intervengono caccia dell’Aeronautica Militare.

Solo una temporanea interruzione delle comunicazioni per il velivolo, un Gulfstream danese proveniente dalla Gran Bretagna e diretto in Grecia, che dopo l’intercettazione da parte dei velivoli italiani ha ristabilito le comunicazioni ed ha potuto proseguire sulla rotta prestabilita
Partenza immediata per una coppia di caccia dell'Aeronautica Militare per intercettare un velivolo civile che aveva perso le regolari comunicazioni radio con i controllori del traffico aereo durante il sorvolo dello spazio aereo italiano. E’ quanto accaduto oggi, intorno alle ore 14.45, quando due Eurofighter del 36° Stormo di Gioia del Colle, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale, hanno effettuato il decollo su allarme - in gergo tecnico scramble – su ordine del CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon (Spagna), ente NATO responsabile per la sorveglianza dei cieli nell'area, per intercettare e verificare la natura del problema di un Gulfstream della compagnia danese Execujet in volo da Farnborough a Kerkira (Grecia).
Dopo pochi minuti dal decollo, i due intercettori hanno stabilito il contatto visivo con il velivolo civile, accertando che quest'ultimo non si trovasse in condizioni di emergenza. Una volta ripristinate le comunicazioni, lo stesso ha continuato sulla rotta prestabilita, mentre i due caccia, cessato l'allarme, sono rientrati sulla base pugliese. 

Roma, 09 agosto 2018

Difesa Aerea: decollo rapido per i caccia intercettori della difesa aerea nazionale.

Nel primo pomeriggio di oggi i velivoli da caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo nazionale, hanno compiuto un intervento su ordine di decollo immediato (in gergo tecnico detto scramble) per intercettare e controllare un velivolo civile che aveva perso il contatto radio con gli enti del traffico aereo.
Poco prima delle 13.00 due F-2000 Eurofighter del 36° Stormo di Gioia del Colle sono decollati per intercettare un velivolo CESSNA 650 di nazionalità francese che era decollato da Parigi ed era diretto in Grecia.
Dopo pochi minuti dal decollo, i due caccia intercettori hanno raggiunto l'aereo francese. Dopo aver accertato visivamente che non ci fossero condizioni di emergenza, i due F-2000 hanno comunque scortato il velivolo fino al confine dello spazio aereo nazionale e successivamente hanno fatto rientrato alla base di Gioia del Colle.

Roma, 16 settembre 2018

Difesa Aerea: decollo su allarme per due caccia intercettori della difesa aerea nazionale.

Una coppia di F-2000 Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto è decollata per controllare un velivolo civile che aveva perso i contatti radio.
Questa mattina una coppia di velivoli da caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo nazionale, ha compiuto un intervento su ordine di decollo immediato (in gergo tecnico detto scramble) per intercettare e controllare un velivolo Antonov An 26 della compagnia ucraina Vulkan Air in volo da Tangeri a Fiumicino che aveva perso il contatto radio con gli enti del traffico aereo.
I due aerei, in dotazione al 4° Stormo di Grosseto, sono decollati dalla propria base alle 8:20 circa su ordine del CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon, l'ente NATO responsabile per la sorveglianza dei cieli nell'area, e hanno condotto l'operazione sotto il controllo delle sale operative del sistema di sorveglianza e difesa aerea dell'Aeronautica Militare.
Dopo pochi minuti dal decollo, i due caccia intercettori hanno raggiunto l'aereo civile per verificare la natura del problema. Accertato visivamente che non ci fossero condizioni di emergenza, i due F-2000 hanno scortato l'aereo fino a quando esso ha iniziato la discesa verso l'aeroporto di Fiumicino, per poi rientrare alla base.

Roma, 23 settembre 2018

Difesa Aerea: decollo rapido per i caccia intercettori della difesa aerea nazionale.

Nella mattinata di oggi i velivoli da caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo nazionale, hanno compiuto un intervento su ordine di decollo immediato (in gergo tecnico detto scramble) per intercettare e controllare un velivolo civile che aveva perso il contatto radio con gli enti del traffico aereo.
Verso le 11.40 i due F-2000 Eurofighter del 51° Stormo di Istrana sono decollati per intercettare un velivolo GLASS monomotore ad elica di nazionalità olandese che era decollato dalla Polonia ed era diretto a Voghera.
Dopo pochi minuti dal decollo, i due caccia intercettori hanno raggiunto l'aereo olandese. Dopo aver accertato visivamente che non ci fossero condizioni di emergenza e ristabiliti i contatti radio, i due F-2000 hanno fatto rientro alla base di Istrana.

Roma, 05 dicembre 2018

Difesa Aerea: scramble per i caccia intercettori dell’Aeronautica Militare.

L’intervento immediato degli Eurofighter è avvenuto su ordine del centro operativo NATO di Torrejon per verificare un traffico civile senza contatto radio.
Nella mattinata di oggi i velivoli caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo nazionale, hanno compiuto un intervento su ordine di decollo immediato (in gergo tecnico detto scramble) per un velivolo civile che aveva perso il contatto radio con gli enti del traffico aereo.
Il velivolo Pc 12 di nazionalità keniota era decollato da Buochs (Svizzera) e diretto in Grecia.
I due caccia intercettori del 36° Stormo di Gioia del Colle hanno raggiunto l'aereo keniota dopo pochi minuti dal decollo. Una volta accertato visivamente che non ci fossero condizioni di emergenza, i due F-2000 hanno fatto rientro alla base. 

Roma, 15 dicembre 2018

Difesa Aerea: scramble per due caccia Eurofighter dell'Aeronautica Militare.

Il decollo immediato è stato richiesto dal centro operativo NATO di Torrejon per intercettare e controllare un vettore civile che aveva interrotto le comunicazioni radio.
Nella mattinata di oggi, alle 10:25 circa, due caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo nazionale, hanno compiuto un intervento su ordine di decollo immediato (in gergo tecnico detto scramble) per intercettare e verificare un velivolo civile che aveva perso il contatto radio con gli enti del traffico aereo.
Il velivolo, appartenente ad una compagnia civile di nazionalità australiana e diretto a Creta dalla Spagna, stava attraversando lo spazio aereo italiano quando ha interrotto le comunicazioni.
I due caccia intercettori del 37° Stormo di Trapani hanno raggiunto l'aereo in pochissimi minuti. Una volta accertato visivamente che non ci fossero condizioni di emergenza e ripristinate le comunicazioni da parte del velivolo intercettato, i due F-2000 hanno ripreso il loro servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale.

Roma, 24 gennaio 2019

NATO Air Policing - Akbania: due Eurofighter italiani a cerimonia NATO in Albania.

I caccia dell’Aeronautica Militare, insieme a quelli della Forza Aerea greca, contribuiscono alla difesa aerea del Paese balcanico
Una coppia di Eurofighter del 36° Stormo di Gioia del Colle, seguita da una coppia di F-16 della Hellenic Air Force, ha sorvolato lo scorso 24 gennaio la città di Tirana in occasione di una cerimonia ufficiale NATO presso il Ministero della Difesa albanese, alla quale ha preso parte anche il Comandante dell'Allied Air Command NATO, Generale Tod D. Wolters.
L'Italia e la Grecia sono, al momento, i due Paesi NATO che assicurano la sorveglianza e alla sicurezza dello spazio aereo albanese. Un contributo, sempre nell'ambito del sistema di difesa aerea dell'Alleanza Atlantica, che l'Aeronautica Militare fornisce anche sui cieli della Slovenia e che si aggiunge a quanto effettuato a più riprese per la sicurezza dei cieli dell'Islanda, della Bulgaria e delle Repubbliche Baltiche di Lituania, Estonia e Lettonia, nell'ambito delle operazioni della NATO svolte a sostegno dei Paesi membri dell'Alleanza Atlantica che non hanno un'autonoma o una piena capacità di "Air Policing".
La sorveglianza e la difesa dello spazio aereo nazionale è il compito primario dell'Aeronautica Militare, servizio che viene assicurato ogni giorno attraverso un sistema integrato con quello degli altri Paesi della NATO, costituito da una rete di radar distribuiti sul territorio e da equipaggi e velivoli pronti a decollare in pochissimi minuti per intercettare aerei sprovvisti delle regolari autorizzazioni al sorvolo dello spazio aereo italiano o che deviano dalla rotta prestabilita, ovvero che si trovino in condizioni di potenziale emergenza quale ad esempio la prolungata mancanza di contatto radio con gli enti del controllo del traffico aereo.

Roma, 26 gennaio 2019

Difesa Aerea: decollo immediato per due velivoli caccia dell'Aeronautica Militare.

Due caccia Eurofighter hanno intercettato un ultraleggero sui cieli del Veneto.
Due caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, si sono alzati rapidamente in volo nel pomeriggio di oggi dalla base aerea di Istrana (TV), sede del 51° Stormo, per intercettare un velivolo ultraleggero che, decollato dall’aviosuperficie di Torre Alfina (VT), con destinazione Bolzano, non aveva effettuato le necessarie comunicazioni radio con gli operatori addetti al controllo del traffico aereo.
Gli Eurofighter hanno intercettato il velivolo sopra i cieli del Veneto, dove hanno identificato l'aeromobile civile e si sono assicurati che l'equipaggio avesse ripristinato i regolari contatti radio con gli enti del traffico aereo.
I velivoli d'allarme sono decollati a seguito dell'ordine di scramble ricevuto dal CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon, ente NATO responsabile d'area del servizio di sorveglianza dello spazio aereo. Le caratteristiche del velivolo Eurofighter permettono di poter intercettare anche velivoli molto più lenti, come in questo caso un ultraleggero, permettendo al pilota di poter effettuare un controllo visivo efficace anche a bassa velocità.

Roma, 10 marzo 2019

Difesa Aerea: scramble notturno per due Eurofighter dell'Aeronautica Militare.

I caccia si sono alzati in volo durante la notte per intercettare un velivolo civile che aveva interrotto le comunicazioni con gli Enti del controllo del traffico aereo
Ieri notte, poco dopo le 23:30, due caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, sono decollati rapidamente dalla base aerea di Grosseto, sede del 4° Stormo, per intercettare un velivolo civile ATR-42 di nazionalità polacca che, sorvolando il territorio italiano sulla rotta Skopje-Lipsia, aveva interrotto le comunicazioni con gli Enti del controllo del traffico aereo.
Gli Eurofighter hanno intercettato velocemente il velivolo sul mare Adriatico e, come previsto dalle procedure, hanno verificato la situazione dell'aeromobile e si sono accertati che l'equipaggio avesse ripristinato i contatti radio con gli enti del traffico aereo. I due velivoli sono poi rientrati alla base per riprendere il servizio di prontezza.

Roma, 09 aprile 2019

NATO Air Policing: i caccia italiani intercettano un velivolo sui cieli del Montenegro.

Typhoon news AM image 5Primo “scramble” operativo nell’ambito della missione NATO di Air Policing sul Montenegro attivata lo scorso giugno.
Due caccia Eurofighter del 36° Stormo dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme NATO, si sono alzati in volo questa mattina dalla base aerea di Gioia del Colle (BA) per intercettare un velivolo della compagnia aerea tedesca TUI Fly in volo sui cieli del Montenegro, diretto ad Hurghada (Egitto), che aveva perso il contatto radio con gli enti addetti al controllo del traffico aereo (ATC).
L'ordine di decollo immediato - in gergo tecnico "scramble" - è stato dato dal CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile nell'area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.
Il personale "guida caccia" del 22° Gruppo Radar di Licola ha fornito ai piloti degli Eurofighter in volo le informazioni necessarie per intercettare il velivolo che stava per interessare lo spazio aereo del Montenegro e dell'Albania, paesi dell'Alleanza Atlantica la cui difesa aerea è quotidianamente assicurata dall'Italia, con gli assetti operativi dell'Aeronautica Militare, e dalla Grecia.
Giunti nell'area interessata, i due caccia intercettori hanno identificato il velivolo civile per la prevista VId (Visual Identification) ed una volta ripristinate le comunicazione radio hanno fatto rientro in base.
L'Italia partecipa con continuità all'Interim Air Policing della Slovenia dal 2004, dell'Albania dal 2009 e del Montenegro dal 2018 alternandosi in questo servizio con la Grecia e con l'Ungheria.

Roma, 14 maggio 2019

NATO Air Policing: pienamente operativi gli Eurofighter italiani in Romania.

Typhoon news AM image 6Con il conseguimento della certificazione NATO, la Task Force Air 4th Wing dell'Aeronautica Militare è pronta a contribuire al Servizio di Sorveglianza dello spazio Aereo della Romania.
Il simbolico sorvolo di tre caccia intercettori Eurofighter italiani e tre MiG-21 rumeni della base aerea di Mihail Kogalniceanu, a pochi chilometri da Costanza, ha sancito il raggiungimento della Full Operational Capability (FOC) della Task Force Air 4th Wing pronta da oggi a contribuire alla sicurezza dei cieli della Romania nell'ambito delle operazioni di Enhanced Air Policing.
Il Generale Carlo Ruben Garcia Servert, Comandante del CAOC di Torrejon, ha consegnato al Comandante della Task Force Air, Colonnello Andrea Fazi, l’attestato di certificazione della FOC e ha dato ufficialmente avvio all'operazione “Black Shield”.
La missione della TFA 4th Wing ha come obiettivo quello di concorrere all'integrità dello spazio aereo della Romania, rafforzando l'attività di sorveglianza normalmente svolta dai MiG-21 della Forṱele Aeriene Romậne, con un dispositivo di difesa integrato con i velivoli Eurofighter, provenienti dal 4°, 36° e 37° Stormo dell'Aeronautica Militare.
L’attività della Task Force Air consentirà, inoltre, di condurre attività operative finalizzate a rafforzare la cooperazione e quindi l’interoperabilità tra gli assetti nazionali e quelli della Host Nation (HN), nonché dei contingenti alleati presenti nell’area d’interesse, in analogia a quanto già perseguito dall’Aeronautica Militare in Islanda, in Bulgaria, nei Paesi Baltici.
Alla cerimonia, presieduta dal Ministro della Difesa rumena Gabriel Beniamin Les e dal Capo di Stato Maggiore della Forza Aerea rumena Gen. Viorel Pana, hanno partecipato l’Ambasciatore d’Italia in Romania, dott. Marco Giungi, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso, in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, accompagnato dal Comandante la Squadra Aerea, Generale di Squadra Aerea Fernando Giancotti.
Dopo aver ringraziato la Host Nation per il supporto logistico offerto, il Capo di Stato Maggiore dell’AM ha sottolineato come “Sin dalla fondazione della NATO, la Difesa Aerea ha sempre costituito un pilastro fondamentale dell’Alleanza, il segno tangibile di una condivisione di valori, principi, capacità e credibilità, perseguita nel nome di una difesa e sicurezza comune ed indivisibile”. Rivolgendosi poi al personale italiano schierato, il Generale ha proseguito esprimendo la sua gratitudine per quanto fatto fino ad oggi, evidenziando il ruolo svolto da ognuno quale “Rappresentante del nostra amato Paese e Bandiera, Ambasciatore di valori e professionalità che sempre caratterizzano il nostro operato quotidiano”.
L'attività di Air Policing è condotta sin dal tempo di pace e consiste nella continua sorveglianza dell’integrità dello spazio aereo della NATO nonché nell’identificazione di eventuali sue violazioni all'integrità, dinnanzi alle quali devono scattare appropriate azioni di contrasto, come, ad esempio, il decollo rapido di velivoli caccia intercettori, che in termini tecnici è definito scramble.
L'Air Policing viene svolta nell'ambito dell'area di responsabilità del Comando Operativo Alleato della NATO (Allied Command Operation - ACO) di stanza a Bruxelles e viene coordinata dal Comando Aereo (Air Command) di Ramstein (GER).
Nel 2004, con l’ingresso nell’Alleanza Atlantica dei Paesi Baltici e della Bulgaria, gli spazi aerei di quei paesi sono divenuti parte integrante dello spazio euro-atlantico e, come tali, sono stati inclusi nel sistema di difesa aerea e missilistico della NATO.
Peraltro, taluni membri dell’Alleanza non dispongono di assetti in grado di garantire appieno la propria difesa aerea secondo gli standard richiesti dalla NATO e, in questi casi, altri Paesi membri si fanno carico – permanentemente o a turno – di integrarne le capacità di difesa aerea. È quanto svolge, ad esempio, la nostra Aeronautica Militare nei confronti della Slovenia (permanentemente), dell’Albania e del Montenegro.
La NATO ha deciso inoltre un potenziamento di tali attività – la cosiddetta enhanced Air Policing – a favore dei Paesi membri del fianco orientale. Tali missioni rappresentano quindi la capacità dei Paesi dell’Alleanza di condividere e ottimizzare l’impiego di mezzi, di personale e di professionalità, per salvaguardare lo spazio aereo NATO, riducendo i costi e massimizzando l’efficienza.

Roma, 29 maggio 2019

Difesa Aerea: intercettato un velivolo civile diretto a Milano che aveva perso contatto radio.

Un caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, si è alzato rapidamente in volo nel pomeriggio di oggi dalla base aerea di Istrana (TV), sede del 51° Stormo, per intercettare un velivolo civile privato CA25 decollato da Ibiza e diretto a Milano Linate, che durante il sorvolo dello spazio aereo nazionale aveva perso il contatto radio con gli operatori addetti al controllo del traffico aereo.
L’ordine di scramble – decollo immediato – per il velivolo in allarme è partito dal CAOC (Combined Air Operation Center) di Torrejon, l’ente della NATO che è responsabile d'area del servizio di sorveglianza dello spazio aereo ed il cui interlocutore nazionale è l'Air Operation Center (AOC) di Poggio Renatico, in provincia di Ferrara. Tramite il personale dei Gruppi Radar AM, sono state poi fornite al pilota del caccia le informazioni necessarie per intercettare il velivolo che non rispondeva alle chiamate radio e alla sua identificazione visiva. L’aeromobile civile è stato intercettato a nord ovest di Piacenza poco dopo le 16:50 e una volta assicurato che l'equipaggio avesse ripristinato i regolari contatti radio con gli enti del traffico aereo, il caccia militare ha fatto ritorno alla base aerea trevigiana.

Roma, 30 maggio 2019

Difesa Aerea: caccia Eurofighter intercettano velivolo civile che aveva perso contatto radio.

Typhoon news AM image 7Due caccia Eurofighter del 36° Stormo dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme, si sono alzati in volo questa mattina dalla base aerea di Gioia del Colle (BA) per intercettare un velivolo ATR 42-600 della compagnia aerea giapponese Japan Air Commuter in volo nello spazio aereo nazionale, partito da Tolosa (Francia) e diretto ad Heraklion sull’Isola di Creta (Grecia), che aveva perso il contatto radio con gli enti addetti al controllo del traffico aereo (ATC).

Roma, 05 giugno 2019

Difesa Aerea: intercettato un velivolo civile che aveva perso contatto radio.

Un caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, si è alzato rapidamente in volo nel primo pomeriggio di oggi dalla base aerea di Istrana (TV), sede del 51° Stormo, per intercettare un velivolo civile privato DA42 decollato da Roma Urbe e diretto a Baden – Baden (Germania), che durante il sorvolo dello spazio aereo nazionale aveva perso il contatto radio con gli operatori addetti al controllo del traffico aereo (ATC).

Roma, 14 giugno 2019

Difesa Aerea: Eurofighter intercetta velivolo civile che aveva perso contatto radio.

Un caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, schierato presso la base di Istrana (TV), sede del 51° Stormo, con compiti di sorveglianza dello spazio aereo, è intervenuto nella mattinata di oggi per intercettare un velivolo civile della Lauda Air, che durante il sorvolo dello spazio aereo nazionale aveva perso il contatto radio con gli enti di controllo del traffico aereo (ATC).
Il caccia F-2000 si trovava già in volo per un’attività addestrativa quando, poco dopo le 10:00, ha ricevuto l’ordine di intercettare il velivolo civile che aveva interrotto le comunicazioni.
Come previsto dalle procedure del sistema di difesa aerea, l'ordine è stato impartito dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, centro NATO responsabile della sorveglianza dell'area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.
L’intercettazione, guidata dal personale dell’11° Gruppo DAMI che ha fornito al pilota le informazioni necessarie, è avvenuta dopo pochi minuti nei cieli sopra il lago di Garda, dove il caccia F-2000 Eurofighter, appartenente al 36° Stormo di Gioia del Colle e schierato temporaneamente presso la base di Istrana, ha identificato il velivolo civile tramite VId (Visual Identification). Una volta accertato che non fosse in atto un’emergenza, lo ha scortato fino al confine dello spazio aereo nazionale, per poi tornare alla base.

Roma, 27 giugno 2019

NATO Air Policing - Romania: secondo scramble nei cieli di Romania per gli Eurofighter italiani.

Attivazione di “Alpha scramble” per i due velivoli caccia intercettori italiani impegnati nella missione NATO a protezione dello Spazio Aereo nazionale della Romania.
Nella mattinata di oggi due caccia F-2000 Eurofighter, rischierati a Mihail Kogalniceanu in Romania nell’ambito della missione NATO di Enhanced Air Policing, si sono alzati in volo in seguito all’ordine di decollo rapido – in gergo tecnico scramble – proveniente dal CAOC NATO (Combined Air Operations Centre) di Torrejon (Spagna).
Si tratta della seconda attivazione di “Alpha scramble” per i velivoli caccia intercettori italiani impegnati, dal mese di maggio, nell’operazione Black Shield, dopo il primo ordine di decollo avvenuto circa 15 giorni fa.
L’attivazione dei due Typhoon italiani della cellula di QRA (Quick Reaction Alert) è stata richiesta in quanto alcuni velivoli non identificati erano entrati, senza autorizzazione, nello Spazio Aereo della FIR (Flight Information Region), di competenza degli enti del controllo rumeno. Nel contempo, in considerazione della rotta che stavano mantenendo, avrebbero potuto potenzialmente in tempi brevi raggiungere lo spazio aereo dell’Alleanza.
Per la seconda volta, i velivoli italiani, decollati in pochi minuti, hanno raggiunto l’area di interesse e, come previsto dalle procedure NATO, sono rimasti in volo a protezione dello Spazio Aereo nazionale rumeno, effettuando attività di pattugliamento in circolo, in una cosiddetta CAP (Combat Air Patrol), monitorando il traffico che permaneva a poca distanza, al fine di assicurare un rapido intervento qualora gli asseti non identificati avessero violato lo Spazio Aereo della Romania.
Una volta cessata l’esigenza operativa, i due Typhoon sono stati richiamati a fare rientro presso l’aeroporto di Mihail Kogalniceanu, ottemperando così i propri compiti nei confronti dell’Alleanza.

Roma, 19 luglio 2019

Difesa Aerea: intercettato un velivolo civile che aveva perso contatto radio.

Un caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, si è alzato rapidamente in volo questa mattina dalla base aerea di Istrana (TV), sede del 51° Stormo, per intercettare un velivolo civile Gulfstream IV decollato dall’Aeroporto Tel Aviv - Ben-Gurion (Israele) e diretto a Samedan (Svizzera), che durante il sorvolo dello spazio aereo nazionale aveva perso il contatto radio con gli operatori addetti al controllo del traffico aereo (ATC).
L'ordine di decollo immediato - in gergo tecnico scramble - è stato dato dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile nell'area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.
Il personale "guida caccia" del 11° Gruppo DAMI di Poggio Renatico ha fornito al pilota del caccia Eurofighter in volo le informazioni necessarie per intercettare il velivolo che stava sorvolando lo spazio aereo nazionale. Giunto nell'area interessata, il caccia F-2000 Eurofighter del 51° Stormo di Istrana ha identificato il velivolo civile che stava sorvolando lo spazio aereo nazionale nei cieli tra la Laguna di Venezia e Mestre per la prevista VId (Visual Identification) e dopo aver accertato che non ci fossero condizioni di emergenza, lo ha scortato fino al confine dello spazio aereo nazionale.

Roma, 05 agosto 2019

NATO Air Policing - Romania: scramble degli Eurofighter italiani.

I caccia dell'Aeronautica in missione in Romania si sono alzati in volo in seguito ad ordine di decollo del CAOC di Torrejon.
Nel primo pomeriggio di lunedì 5 agosto, due caccia Eurofighter della Task Force Air 4th Wing, rischierati a Mihail Kogalniceanu in Romania nell’ambito della missione NATO di Enhanced Air Policing, si sono alzati in volo in seguito all’ordine di decollo rapido – in gergo tecnico “scramble” – proveniente dal CAOC NATO (Combined Air Operations Centre) di Torrejon (Spagna), attraverso il CRC (Control and Reporting Center) di Balotesti (Bucarest).
Per la terza volta in tre mesi, i velivoli dell'Aeronautica Militare impegnati nell’operazione “Black Shield” sono decollati in pochi minuti, raggiungendo l’area di interesse e, come previsto dalle procedure NATO, sono rimasti in volo a protezione dello spazio aereo nazionale rumeno effettuando attività di pattugliamento in circolo, in una cosiddetta CAP (Combat Air Patrol), monitorando il traffico che permaneva a poca distanza.
L’attivazione dei due caccia intercettori italiani della cellula di QRA (Quick Reaction Alert) è stata richiesta in quanto alcuni velivoli non propriamente identificati erano entrati, senza autorizzazione, nello Spazio Aereo della FIR (Flight Information Region), di competenza degli enti del controllo rumeno e, in considerazione della rotta, in tempi brevi avrebbero potuto raggiungere lo Spazio Aereo dell’Alleanza.

Roma, 16 agosto 2019

Difesa Aerea: ponte di Ferragosto, operatività senza sosta al servizio del Paese.

Nella sola giornata di oggi attivati tutti i servizi di allarme: Difesa Aerea, Ricerca e Soccorso, Trasporto sanitario d'urgenza e trasporto organi.
Giornata intensa quella di oggi per gli equipaggi in prontezza dell'Aeronautica Militare. Tutti i servizi di allarme H24 sono stati attivati per la sicurezza ed il soccorso della popolazione civile.
Difesa Aerea
Due caccia intercettori Eurofighter del 36° Stormo di Gioia del Colle (BA) si sono alzati rapidamente in volo (in gergo tecnico scramble) a seguito dell'attivazione da parte del CAOC della NATO di Torrejon per intercettare ed individuare due velivoli di linea, su due rotte distinte, che avevano temporaneamente perso il contatto radio con gli enti del controllo del traffico aereo. Ripristinate prontamente le comunicazioni radio i due velivoli caccia intercettori hanno fatto rientro in base per riprendere nuovamente il servizio di prontezza di allarme di Difesa Aerea sia nazionale che NATO.

Roma, 30 agosto 2019

Difesa Aerea: intercettato un velivolo civile che aveva perso contatto radio.

Allertata la catena di Comando e Controllo della Difesa Aerea a protezione dello spazio aereo nazionale.
Due caccia Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme sul territorio nazionale, sono decollati poco dopo le ore 15:00 dalla base aerea di Gioia del Colle per intercettare un velivolo Boeing 777 della compagnia Saudi Airlines che durante il sorvolo dello spazio aereo nazionale aveva perso il contatto radio con gli operatori addetti al controllo del traffico aereo (ATC).
Il velivolo civile, partito da Parigi Charles de Gaulle, era diretto a Jeddah, in Arabia Saudita.
Il personale del 22° Gruppo Radar ha immediatamente fornito ai piloti dei due caccia in volo le informazioni necessarie per intercettare il velivolo che non rispondeva alle chiamate radio.
Giunti nell'area interessata, i due caccia F-2000 Eurofighter del 36° Stormo hanno identificato il velivolo civile per la prevista VId (Visual Identification) e dopo aver accertato che non ci fossero condizioni di emergenza, lo hanno scortato fino al confine dello spazio aereo nazionale.

Roma, 12 settembre 2019

Difesa Aerea: intercettato sui cieli di Venezia ultraleggero tedesco senza piano di volo.

Un caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo, si è alzato rapidamente in volo questa mattina dalla base aerea di Istrana (TV), sede del 51° Stormo, per intercettare un ultraleggero tedesco decollato dall’Austria e diretto in Italia senza essere in possesso del previsto piano di volo, documento che ogni velivolo proveniente da uno Stato estero e diretto nello spazio aereo nazionale è obbligato ad avere.
Giunto nell'area interessata, il caccia F-2000 Eurofighter ha identificato il velivolo civile a sud di Bibione, in provincia di Venezia, e lo ha scortato fino all’Aviosuperficie del Litorale di Caorle (VE), dove di fatto l’ultraleggero era diretto. Sul posto sono poi intervenuti i Carabinieri competenti di zona per i previsti controlli di sicurezza. Il pilota civile, oltre a non aver notificato formalmente i dettagli del previsto piano di volo, è decollato col il transponder – ovvero il sistema elettronico di identificazione della rotta a bordo di aerei - in avaria.

Roma, 20 agosto 2020

Difesa Aerea: caccia Eurofighter intercetta velivolo civile non identificato.

Nella tarda mattinata di oggi, un caccia Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto, già in volo per una missione di addestramento, è intervenuto per verificare una traccia radar non identificata di un aereo in volo tra il Lazio e la Toscana. L'ordine di rimodulazione della missione da addestrativa a reale è stato dato dall'IT-AOC, articolazione del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE) responsabile della sorveglianza e del controllo dello spazio aereo nazionale.
Una volta raggiunto all'altezza di Civitavecchia l'aereo civile, un Cessna 152 di nazionalità tedesca, grazie alle coordinate e alle informazioni fornite dal personale "guida caccia" a terra, è stata effettuata la prevista procedura di "Visual IDentification" (VID) per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza o di minaccia alla sicurezza. Dopo aver effettuato tutte le verifiche necessarie con gli enti del controllo del traffico aereo, il caccia ha fatto rientro sull'aeroporto militare di Grosseto. Il Cessna, invece, ha proseguito il volo verso l'aeroporto di Roma Urbe, dove era diretto.

Roma, 06 settembre 2020

Difesa Aerea: scramble di due Eurofighter dell'Aeronautica Militare per intercettare velivolo civile dopo l'interruzione delle comunicazioni.

Nella giornata di oggi, domenica 6 settembre, alle 13:00 circa, due caccia F-2000 Eurofighter dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo nazionale, hanno compiuto un intervento su ordine di decollo immediato (in gergo militare detto scramble) per intercettare e verificare un velivolo civile che aveva perso il contatto radio con gli enti del traffico Aereo.
Il velivolo, appartenente ad una compagnia civile di nazionalità austriaca, stava attraversando lo spazio aereo italiano lungo la direttrice Mosca-Olbia, quando ha interrotto le comunicazioni, facendo così scattare la procedura di allarme e intercettazione.
I due caccia intercettori del 4° Stormo di Grosseto, una volta accertato in pochissimi minuti che i contatti radio fossero stati ripristinati e che non sussistesse alcuna situazione di pericolo o di emergenza, hanno ripreso il loro servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale.

Roma, 10 settembre 2020

NATO Air Policing - Lituania

Typhoon news AM image 1Ancora un impegno internazionale per i velivoli e il personale dell'Aeronautica Militare. Quattro velivoli Eurofighter Typhoon dell'Aeronautica Militare sono in Lituania, a Šiauliai, per l'operazione NATO Baltic Air Policing, con il compito di salvaguardare l'integrità dello spazio aereo dei Paesi Baltici, giovani membri dell'Alleanza Atlantica non dotati di un sistema di difesa aerea autonomo e operativo h24.
Il 1° settembre l'Italia ha assunto la guida della missione, dopo l'avvicendamento con il contingente spagnolo, e lo scorso 8 settembre la Task Force Air "Baltic Thunder" ha raggiunto la piena capacità operativa del servizio d'allarme "scramble", con i piloti pronti a decollare in tempi estremamente rapidi dall'attivazione.
Per assicurare il funzionamento autonomo della missione in Lituania, insieme ai piloti e al personale tecnico, che garantisce l'efficienza dei velivoli, opera personale del settore logistico, amministrativo, di sicurezza.
La NATO Baltic Air Policing assicura l'interoperabilità dei Paesi dell'Alleanza e dell'Italia attraverso la condivisione e l'ottimizzazione dell'impiego di mezzi, personale e professionalità in grado di esprimere capacità operative pregiate, con lo scopo di salvaguardare lo spazio di sicurezza euro-atlantico.
In questo contesto il nostro Paese, lead nation dell'operazione, è affiancato dagli augmentees tedeschi schierati in Estonia presso la base di Ämari.
Questa operazione di Air Policing, con i velivoli multiruolo Eurofighter Typhoon del 4° Stormo, del 36° Stormo e del 37° Stormo, adempie alla missione operativa volta a garantire la difesa aerea dei Paesi Baltici nel contesto della cornice di sicurezza della NATO. I piloti italiani, inseriti integralmente nel dispositivo tattico dell’Alleanza Atlantica, assicurano la Quick Reaction Alert 24 ore su 24.
L’Italia partecipa dal 2015 alle missioni di Air Policing della NATO, a favore dei membri dell’Alleanza, nei Paesi Baltici e in Islanda.

Roma, 13 settembre 2020

Difesa Aerea: caccia Eurofighter intercettano un velivolo civile che aveva perso il contatto radio.

I caccia intercettori del 36° Stormo di Gioia del Colle (BA), già in volo per una missione di trasferimento sull'aeroporto militare di Grosseto per effettuare nel pomeriggio un sorvolo sull'autodromo del Mugello, sono intervenuti per identificare un velivolo senza contatto radio tra la Puglia e la Basilicata.
Nella mattinata di oggi due caccia intercettori Eurofighter del 36° Stormo di Gioia del Colle (BA), già in volo per una missione di trasferimento sull'aeroporto militare di Grosseto per effettuare nel pomeriggio un sorvolo sull'autodromo del Mugello in occasione del GP della Toscana Ferrari 1000, sono intervenuti per identificare un velivolo ultraleggero Eurostar che aveva perso il contatto radio con gli enti nazionali del traffico aereo civile.
L'ordine di rimodulazione operativa della missione è stato dato dall'IT-AOC, articolazione del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE) responsabile della sorveglianza e del controllo dello spazio aereo nazionale.
Una volta raggiunto il velivolo all'altezza di Altamura (BA), grazie alle coordinate e alle informazioni fornite dal personale "guida caccia" a terra, è stata effettuata la prevista procedura di "Visual IDentification" (VID) per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza o di minaccia alla sicurezza. Dopo aver effettuato tutte le verifiche necessarie con gli enti del controllo del traffico aereo e ripristinati i contatti radio, i caccia hanno proseguito il volo verso aeroporto militare di Grosseto, sede del 4° Stormo dell'Aeronautica Militare. L'ultraleggero Eurostar, invece, ha proseguito il volo verso Padova, dove era diretto così come da piano di volo.

Roma, 05 ottobre 2020

NATO Air Policing - Lituania:

Con l'ultima attivazione di giovedì 24 settembre, sono già otto gli scramble che la Task Force Air (TFA) italiana, rischierata sulla base lituana di Siauliai per la missione NATO "Baltic Air Policing", ha dovuto gestire da quando, l’8 settembre scorso, ha raggiunto la piena capacità operativa (Full Operational Capability).
L’attivazione dei velivoli EFA in Quick Reaction Alert (QRA) si era resa necessaria già in altre sette occasioni, sempre per l'identificazione di velivoli che stavano sorvolando i cieli baltici.
I velivoli italiani, decollati in pochi minuti, hanno raggiunto l’area di interesse e, in accordo alle procedure NATO, hanno effettuato l’identificazione degli assetti.

Roma, 10 ottobre 2020

NATO Air Policing - Lituania:

Gli Eurofighter dell'Aeronautica Militare si alzano ancora una volta in volo nei cieli baltici. Con l'ordine di scramble ricevuto nel pomeriggio del 10 ottobre, le attivazioni della Quick Reaction Alert in Lituania sono salite a 11.
I velivoli intercettori italiani hanno raggiunto e identificato un aeromobile da trasporto che viaggiava nello spazio aereo internazionale tra la Lituania e la Lettonia senza rendersi riconoscibile al traffico aereo. Eseguito il riconoscimento, i piloti hanno fatto rientro alla base di Šiauliai. L'intera operazione è avvenuta nel giro di circa un'ora, nel pieno rispetto delle normative e degli standard richiesti dalla NATO.

Roma, 13 novembre 2020

NATO Air Policing - Lituania:
Typhoon news AM image 2Nella tarda mattinata di mercoledì 11 novembre, due caccia Eurofighter Typhoon italiani della Task Force Air Baltic Thunder, rischierata in Lituania, sono stati attivati con un ordine di scramble dal Centro di Comando e Controllo delle Operazioni Aeree (CAOC) della NATO con sede ad Uedem (Germania), per intercettare dei velivoli non identificati all’interno dello spazio aereo baltico.
I due velivoli in pochissimi minuti hanno raggiunto gli aerei che stavano transitando nei cieli che ricadono sotto il controllo della missione italiana e hanno identificato e scortato gli aeroplani, seguendo le procedure previste dalla NATO, per poi rientrare presso la base aerea di Šiauliai.

Roma, 17 febbraio 2021

NATO Air Policing - Lituania:

Typhoon news AM image 3Nel tardo pomeriggio di mercoledì 17 febbraio, due caccia italiani Eurofighter Typhoon della Task Force Air “Baltic Thunder”, rischierata in Lituania, sono stati attivati con un ordine di scramble dal Centro di Comando e Controllo delle Operazioni Aeree (CAOC) della NATO con sede ad Uedem (Germania), per intercettare un velivolo non identificato all’interno dello spazio aereo baltico.
Lo scramble è il primo dell'anno 2021, ed il 20° dall'inizio della missione italiana in Lituania, il 1° settembre 2020. I velivoli italiani in pochissimi minuti hanno raggiunto l'aeromobile sconosciuto, che transitava nello spazio aereo ricadente nell'area di responsabilità della missione, per poi identificarlo e scortarlo, seguendo le procedure previste dalla NATO, rientrando infine presso la base aerea di Šiauliai.

Roma, 03 aprile 2021

Difesa Aerea: vigilia di Pasqua: decollo "su allarme" per i velivoli dell'Aeronautica Militare.

Due caccia intercettori Eurofighter EF2000, in servizio presso il 51° Stormo di Istrana (TV) hanno ricevuto l'ordine di decollo immediato - in gergo tecnico "scramble" – e sono intervenuti per identificare un velivolo da trasporto di una compagnia aerea americana che, durante il sorvolo dello spazio aereo nazionale, aveva perso i contatti radio con gli enti del traffico aereo civile.
Una volta raggiunto il velivolo nell’aerea a Nord di Bolzano, grazie alle coordinate e alle informazioni fornite dal personale "guida caccia" a terra, è stata effettuata la prevista procedura di "visual identification" (VID) per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza o di minaccia alla sicurezza. Dopo aver effettuato tutte le verifiche necessarie con gli enti del controllo del traffico aereo e ripristinati i contatti radio, i caccia hanno fatto rientro all’aeroporto militare di Istrana.

Roma, 22 aprile 2021

Difesa Aerea: caccia Eurofighter intercettano un velivolo civile che aveva perso il contatto radio.

Nella mattinata di oggi due caccia intercettori Eurofighter del 37° Stormo dell'Aeronautica Militare di Trapani, in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo, hanno compiuto un intervento su ordine di decollo immediato pervenuto dal NATO CAOC (Combined Air Operations Centre di Torrejon - Spagna) per intercettare e verificare un velivolo civile Pilatus Pc 6T, decollato dall'aeroporto svizzero di Buochs e diretto a Capodichino (NA), che aveva perso il contatto radio con gli enti del traffico aereo.
Una volta raggiunto il velivolo in rotta, grazie alle coordinate e alle informazioni fornite dal personale "guida caccia" a terra dell'11° Gruppo DAMI del Comando Operazioni Aerospaziali, è stata effettuata la prevista procedura di "Visual IDentification" (VID) per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza o di minaccia alla sicurezza. Dopo aver effettuato tutte le verifiche necessarie con gli enti del controllo del traffico aereo e ripristinati i contatti radio, i caccia hanno fatto rientro in base.

Roma, 29 aprile 2021

NATO Air Policing - Lituania: con la solenne cerimonia di passaggio di consegne tra l’Italia e la Spagna, si conclude la missione italiana Baltic Thunder dell’operazione Baltic Air Policing della NATO.

La cerimonia di passaggio di consegne (HOTO- Hand Over Take Over) tra il contingente italiano e quello spagnolo ha sancito la conclusione della missione Baltic Thunder, che ha visto rischierato da settembre 2020 il contingente italiano presso la base aerea di Šiauliai in Lituania.
La TFA (Task Force Air) italiana, con quattro velivoli Eurofighter Typhoon e con piloti, tecnici e specialisti dell’Aeronautica Militare ha infatti garantito, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, la difesa dello spazio aereo delle tre repubbliche baltiche, Lituania, Lettonia ed Estonia, nell’ambito dell’Operazione NATO di Baltic Air Policing.
Alla cerimonia di chiusura erano presenti il Generale di Divisione Aerea Claudio Gabellini (rappresentante della NATO in qualità di Comandante del DACC - Deployable Air Control Centre, e rappresentante nazionale in qualità di Comandante del Comando Operazioni Aerospaziali), l’Ambasciatore italiano in Lituania, Diego Ungaro e l’Ambasciatore spagnolo in Lituania, José María Robles Fraga, mentre per la parte lituana ha partecipato il Vice Ministro della Difesa Mr. Margiris Abukevičius ed il Comandante delle Forze Aeere, Col. Dainius Guzas.
La cerimonia è stata l’occasione per il Comandante delle Forze Aeree lituane, Colonnello Dainius Guzas, per conferire al Colonnello Daniele Donati, comandante della TFA Siauliai, la medaglia “Divisions of the Lithuanian Armed Forces Medal for Distinguished Service” per “le eccezionali prestazioni e professionalità dimostrate nello svolgere la missione di Air Policing sopra i cieli delle tre nazioni baltiche”.
L’Italia ha avuto la leadership dell’Operazione della NATO per otto mesi, ovvero per due blocchi (54 e 55), ed ha effettuato in totale circa 900 ore di volo, con circa 40 Alpha-Scramble reali (interventi di Difesa Aerea) e oltre 160 Scramble addestrativi (eventi simulati per l’addestramento alla prontezza operativa).
Inoltre ha partecipato a varie esercitazioni ed eventi internazionali per il mantenimento della piena operatività della TFA e degli operatori del CRC di Karmelava.

Roma, 10 giugno 2021

Typhoon news AM image 113.000 ore di volo a favore della Coalizione Inherent Resolve, con circa 10.000 punti d’interesse ricogniti, è l’importante traguardo raggiunto dagli F-2000A del Task Group Typhoon, schierati nuovamente in Kuwait lo scorso aprile, in avvicendamento ai Tornado del Task Group “Devil”, ma per la prima volta presso la base aerea di Alì Al Salem, dove sono stati implementati adeguamenti infrastrutturali e logistici per rispondere alle esigenze del Task Group “Typhoon”.
Le 3.000 ore di volo sono state conseguite a sole poche settimane dal ritorno in Kuwait degli F-2000A italiani, che dall’immissione in Teatro Operativo hanno immediatamente dimostrato la piena capacità operativa in occasione di attività Local Area Orientation e cooperazione con le truppe americane (US Air Force, US Army, Marine Corps, Navy), attraverso l’organizzazione di attività esercitative Joint di ricognizione e supporto aereo ravvicinato presso poligono di turo aria/suolo, sotto il controllo di Joint Tactical Controller.
Un risultato frutto delle caratteristiche di superiorità aerea del sistema d’arma F-2000A, assetto estremamente versatile ed affidabile, e del sofisticato pod da ricognizione aerotattica Reccelite II, che hanno consentito l’acquisizione di un’impressionante quantità di immagini ad altissima risoluzione relative a punti di interesse per la Coalizione, da cui grazie all’attività degli analisti foto-interpreti e del personale intelligence del contingente italiano sono stati estratti dati ed informazioni fondamentali per la condotta delle Operazioni.
Il contributo complessivo alle operazioni condotte dall’Italian National Contingent Command Air (IT NCC AIR) per la Coalizione, tenuto conto anche della precedente attività svolta dai Task Group “Devil”, “Black Cats” e “Perseo”, attualmente avvicendati in Teatro Operativo, conta grazie anche al contributo degli F-2000A italiani oltre 38.000 ore di volo, circa 7.000 sortite e più di 31.500 obiettivi ricogniti.
Il primo volo operativo degli Eurofighter nell’operazione Inherent Resolve è stata l’occasione per il Comandante dell’Italian National Contingent Command Air, Colonnello Luca Giuseppe Vitaliti, di accogliere entusiasticamente la richiesta pervenuta dal Comandante del 386th Air Expeditionary Wing dell’USAF di poter assistere, insieme al personale americano e direttamente dalla linea volo, ai controlli pre-volo ed al decollo verso i cieli dell’Iraq dei velivoli italiani, definiti amichevolmente dai locali Partner di Coalizione gli “Amazing Typhoons”.
L'IT NCC AIR
Costituita in data 17 ottobre 2014 per partecipare all’Operazione multinazionale “Inherent Resolve”, l’IT NCC AIR garantisce unicità di comando e sostegno logistico per l’impiego sinergico e coordinato degli assetti forniti dall’Aeronautica Militare e, con lo schieramento del Task Group SAMP/T, dall’Esercito Italiano in seno alla Coalizione.
Inquadrata nell’IT NCC AIR, la Task Force Air Kuwait concorre mediante l’impiego dei propri assetti Eurofighter e Predator AM, ad Intelligence, Surveillance and Reconnaissance (ISR) ed alla definizione della situational awareness della Coalizione “Inherent Resolve”.
Il flusso di video ed immagini ad alta risoluzione acquisiti dalle piattaforme aeree viene canalizzato alla Cellula IntelligenceIntegrated Italian Multisensor Exploitation Cell” (I2MEC), responsabile di estrarre il contributo informativo necessario a condotta delle Operazioni della Coalizione e protezione delle Forze.
Con il KC-767A, la Componente contribuisce attraverso l’attività di rifornimento in volo all’estensione di autonomia di volo e raggio d’azione degli assetti aerei della Coalizione.
In Iraq è inoltre schierato l’assetto aereo C-27J, che svolge missioni di sorveglianza, protezione contro la minaccia nello spettro elettromagnetico, inclusiva della capacità di contrastare Unmanned Aerial System (C-UAS).
La batteria missilistica SAMP/T, sistema missilistico di difesa antiaerea ed antimissile di ultima generazione, integrato nel sistema di difesa della Coalizione “Inherent Resolve” (Coalition Integrated Air and Missile Defense System) potenzierà difesa dello spazio aereo kuwaitiano e cornice di sicurezza per Contingente italiano, Coalizione e Host Nation.

Roma, 14 giugno 2021

Difesa Aerea: caccia Eurofighter intercettano un velivolo civile che aveva perso il contatto radio con gli enti del controllo del traffico aereo.

Typhoon news AM image 8Nella serata di ieri, due caccia intercettori Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto sono intervenuti per identificare un aereo di linea Airbus A 319 decollato da Palermo e diretto a Milano che aveva perso il contatto radio con gli enti nazionali del traffico aereo civile durante la rotta.
Poco dopo le 21 è scattato quindi l'ordine di decollo immediato - in gergo tecnico "scramble" – da parte del CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile dell'area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.
Una volta raggiunto il velivolo, grazie alle coordinate e alle informazioni fornite dal personale "guida caccia" a terra, è stata effettuata la prevista procedura di "visual identification" (VID) per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza o di minaccia alla sicurezza. Dopo aver effettuato tutte le verifiche necessarie con gli enti del controllo del traffico aereo e ripristinati i contatti radio, i due caccia sono rientrati a Grosseto, riprendendo il turno di prontezza a terra nell'ambito del servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale.

Roma, 21 settembre 2021

NATO Air Policing - Estonia: primo Scramble per gli Eurofighter italiani.

Nella tarda mattinata del 21 settembre, due velivoli Eurofighter F-2000A della Task Force Air-E Baltic Eagle II, rischierati presso l'aeroporto di Ämari, Estonia, sono decollati per prendere parte alla principale esercitazione NATO di Air Policing nella regione baltica, la Ramstein Alloy (RAAL) 21-03.
Nel corso di tale evento, il NATO Combined Air Operation Centre (CAOC) di Uedem (Germania) ha emesso l’ordine di Alpha-Scramble con il task di intercettare una formazione di velivoli non identificati nell’area di competenza dell’Alleanza Atlantica.
Gli F-2000A dell’Aeronautica Militare italiana hanno raggiunto prontamente il gruppo di aeromobili che stava volando sulle acque internazionali del Mar Baltico ed hanno identificato i velivoli, applicando le procedure definite dalla NATO. Ultimata la Visual Identification (VID), gli Eurofighter hanno fatto rientro all’Aeroporto militare di Ämari, come disposto dal CAOC.
Si tratta del primo Alpha-Scramble per i Eurofighter italiani nel corso della Baltic Eagle II, avvenuto a meno di una settimana dall’avvicendamento con gli F-35A, del 32° Stormo di Amendola, nell’assolvimento della missione NATO Enhanced Air Policing.
Il compito della Task Force Air Baltic Eagle II, a guida 36° Stormo, è quello di concorrere alla salvaguardia dello Spazio Aereo delle Repubbliche Baltiche impiegando, dal 15 settembre, i velivoli multiruolo Eurofighter Typhoon provenienti dal 4°, 36°, 37° e 51° Stormo. Questa è la seconda volta che i velivoli EFA sono rischierati in Estonia, dopo l’esperienza del 2018.
L’Italia, al momento unico Paese ad aver preso parte a tutte le missioni di Air Policing della NATO, ha guidato, prima dell’attuale rischieramento, la Missione Baltic Air Policing (BAP) da settembre 2020 ad aprile 2021, in Lituania, sempre con velivoli Eurofighter.

Roma, 04 ottobre 2021

Task Group Typhoon - Kuwait
Typhoon news AM image 101.000 ore di volo è l’importante traguardo raggiunto dagli Eurofighter dell'Aeronautica Militare italiana del Task Group Typhoon rischierati, dallo scorso aprile, presso la base di Alì Al Salem in Kuwait, nell’ambito dell’operazione Inherent Resolve/Prima Parthica.
Tale straordinario risultato si aggiunge a quello già ottenuto in precedenza di circa 3000 ore di volo condotte decollando dalla base di Alì Al Jaber, dove gli Eurofighter sono stati rischierati da marzo 2019 ad agosto 2020.
In soli 6 mesi dall’inizio del loro attuale mandato su Alì Al Salem, avviato in seguito all’avvicendamento con i Tornado del Task Group Devil, i Typhoon italiani hanno dimostrato la loro piena capacità operativa nelle missioni di volo di ISR (Intelligence, Surveillance & Reconnaissance), coprendo circa 3500 punti di interesse e fornendo un prezioso contributo operativo nella lotta al Daesh.
Il Task Group “Typhoon” ha dimostrato estrema efficienza anche nelle missioni di cooperazione con le truppe americane attraverso l’organizzazione di attività esercitative Joint di ricognizione e supporto aereo ravvicinato presso poligono di tiro aria/suolo, sotto il controllo di Joint Tactical Attack Controller (JTAC) statunitensi. Un risultato importante non solo per la linea Eurofighter, ma integrato e condiviso con gli altri partner di Coalizione.
Composto da personale naviganti, specialisti e manutentori proveniente principalmente dal 4°, 36°, 37° e 51° Stormo, il Task Group Typhoon opera in piena sinergia con le altri componenti rischierate su Alì Al Salem: il Task Group Araba Fenice che, mediante l’assetto Predator, si aggiunge all’Eurofighter per il mantenimento della Situational Awareness nelle missioni ISR della coalizione e il Task Group Breus che con il velivolo KC-767A svolge operazioni di rifornimento in volo, una capacità essenziale per tutta la coalizione in quanto incrementa il raggio d’azione, l’autonomia e il carico pagante dei velivoli con capacità “receiver”, come l’Eurofighter appunto, fungendo da vero e proprio moltiplicatore di forze.
Per celebrare tale ambizioso traguardo, il personale del Task Group Typhoon ha avuto il piacere di condividere alcuni momenti con il restante personale dell’IT-NCC AIR nonché con ospiti e autorità della Host Nation e della Coalizione.
IT NCC AIR
Costituita in data 17 ottobre 2014 per partecipare all’Operazione multinazionale “Inherent Resolve”, l’IT NCC AIR garantisce unicità di comando e sostegno logistico per l’impiego sinergico e coordinato degli assetti forniti dall’Aeronautica Militare e, con lo schieramento del Task Group SAMP/T, dall’Esercito Italiano in seno alla Coalizione. La batteria missilistica SAMP/T, sistema missilistico di difesa antiaerea ed antimissile di ultima generazione, integrato nel sistema di difesa della Coalizione “Inherent Resolve” (Coalition Integrated Air and Missile Defense System) potenzierà difesa dello spazio aereo kuwaitiano e cornice di sicurezza per Contingente italiano, Coalizione e Host Nation.

Roma, 04 ottobre 2021

NATO Air Policing - Estonia:

Typhoon news AM image 9La mattina del 4 ottobre ha avuto luogo, presso l’Aeroporto Militare di Ämari (Estonia), un evento addestrativo congiunto con le squadre di emergenza della Base Aerea, denominato “Hot Brakes”.
L’attività, afferente alla Sicurezza del Volo, prevedeva la simulazione di un’avaria del velivolo in fase di atterraggio tale da richiedere l’intervento delle squadre di emergenza. In tali situazioni, l’avvicinamento al velivolo deve avvenire attuando specifiche procedure finalizzate a garantire la tempestività dell’intervento nel rispetto dell’incolumità delle squadre stesse.
L’attività addestrativa è stata condotta allo scopo di rafforzare l’interazione tra gli equipaggi di volo ed il personale di terra, italiano ed estone, attraverso il raggiungimento di un’ottimale coesione tra le differenti componenti e la maggiore fluidità di interazione. Tale esigenza diviene ancora più cruciale per i Gruppi di Volo quando sono rischierati presso aeroporti alleati, com’è il caso degli F-2000A italiani che, dal 15 settembre, assicurano, con continuità, la salvaguardia dei cieli delle tre Repubbliche Baltiche, nell’ambito della Missione NATO enhanced Air Policing.
La “Hot Brakes” ha permesso di consolidare le tecniche da utilizzare in una situazione di emergenza dopo l’atterraggio, addestrando gli equipaggi di volo e le squadre di emergenza a terra nella corretta esecuzione delle procedure d'intervento, come previsto dalle direttive NATO in vigore. L’alta professionalità di tutti i partecipanti ha consentito al personale italiano ed estone di operare in piena sinergia, nel corso di tutto l’evento addestrativo.
L'attività si inserisce nell'ambito delle iniziative tese a sviluppare in maniera coesa le differenti professionalità, conoscenze ed esperienze del personale delle differenti Aeronautiche che fanno parte dell’Alleanza Atlantica, per rafforzarne l’integrazione e l’interoperabilità, elementi necessari per assolvere efficacemente la Missione di Air Policing nella Regione, considerando la costante rotazione di velivoli differenti presso la Base Aerea di Ämari.
Il Colonnello Fabio De Luca, Comandante della Task Force Air Baltic Eagle II, ha sottolineato la personale soddisfazione per come l'attività svolta abbia consentito di conseguire gli obiettivi prefissati e per il notevole ritorno addestrativo.
La Task Force Air Baltic Eagle II
Il compito della Task Force Air Baltic Eagle II, a guida 36° Stormo, è quello di concorrere alla salvaguardia dello Spazio Aereo delle Repubbliche Baltiche impiegando, dal 15 settembre, i velivoli multiruolo Eurofighter Typhoon provenienti dal 4° Stormo di Grosseto, dal 36° Stormo di Gioia del Colle, dal 37° Stormo di Trapani e dal 51° Stormo di Istrana. Questa è la seconda volta che i velivoli EFA sono rischierati in Estonia, dopo l’esperienza del 2018. L’Italia, al momento unico Paese ad aver preso parte a tutte le missioni di Air Policing della NATO, ha guidato, prima dell’attuale rischieramento, la Missione Baltic Air Policing (BAP) da settembre 2020 ad aprile 2021, in Lituania, sempre con gli Eurofighter.

Roma, 13 ottobre 2021

NATO Air Policing - Estonia: Eurofighter intercettano velivolo non identificato.

Nel pomeriggio del 13 ottobre, due caccia italiani Eurofighter Typhoon sono intervenuti, a seguito di un ordine di Alpha Scramble emesso dal Combined Air Operation Centre di Uedem (Germania), al fine di identificare un velivolo che, nell’area di competenza NATO, non stava rispettando le procedure di comunicazione e riconoscimento con le autorità del traffico aereo estoni, costituendo quindi un potenziale pericolo per la navigazione aerea.
I due velivoli si sono alzati rapidamente in volo ed in pochi minuti, grazie alle istruzioni fornite dagli enti della difesa aerea baltici, ove operano in supporto guidacaccia italiani, hanno intercettato l’aeromobile che attraversava lo spazio aereo baltico senza essersi propriamente identificato.
I caccia italiani, effettuato il riconoscimento tramite la procedura di Visual Identification (VID), hanno scortato il velivolo fino all’uscita dell’area di competenza, così come disposto dal Comando NATO, per poi fare rientro all’Aeroporto militare di Ämari.
Si tratta del terzo intervento di intercettazione da parte degli Eurofighter italiani della Task Force Air Baltic Eagle II, a guida 36° Stormo di Gioia del Colle (BA), rischierati dal mese di settembre in Estonia nell'ambito della missione NATO di Enhanced Air Policing.
L’intervento reale è avvenuto durante una settimana fitta di impegni per i Typhoon dell’Aeronautica Militare italiana i quali, oltre ad assicurare la costante salvaguardia dei cieli sovrastanti le Repubbliche Baltiche, hanno preso parte all’esercitazione Bold Panzer ‘21 con il NATO enhanced Forward Presence Battlegroup Estonia, nel corso della quale hanno condotto numerose missioni di supporto aereo ravvicinato (in gergo tecnico Close Air Support - CAS), a favore del Royal Tank Regiment, con il supporto dei Joint Terminal Attack Controllers (JTACs).

Roma, 17 novembre 2021

Internazionale - Kuwait: terminato il 2° Corso di addestramento a favore di piloti kuwaitiani.

Presso il 20° Gruppo OCU (Operational Conversion Unit) del 4° Stormo Caccia di Grosseto, martedì 26 ottobre si è concluso l'addestramento della classe "IT-01" formata da due piloti Kuwaitiani che andranno a costituire il primo nucleo Eurofighter della Kuwait Air Force.
Per conseguire vari livelli di addestramento fino alle qualifiche di Rear Seat Instructor e di Weapons Instructor, i due piloti, già con pregressa qualifica su velivolo F-18, hanno seguito un iter addestrativo articolato su lezioni teoriche, attività di volo con simulatore ed attività di volo reale.

Roma, 22 novembre 2021

Difesa Aerea: caccia Eurofighter intercettano velivolo civile

Nel pomeriggio di lunedì 22 novembre, due caccia intercettori Eurofighter del 4° Stormo Caccia di Grosseto sono intervenuti per identificare un aereo privato di nazionalità straniera decollato da Doha e diretto a Parigi, che aveva perso il contatto radio con gli enti nazionali del traffico aereo civile.
Nel primo pomeriggio è scattato quindi l'ordine di decollo immediato - in gergo tecnico "scramble" – da parte del CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile dell'area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.
Una volta raggiunto il velivolo, grazie alle coordinate e alle informazioni fornite dal personale "guida caccia" a terra, è stata effettuata la prevista procedura di "visual identification" (VID) per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza o di minaccia alla sicurezza. Dopo aver scortato il velivolo fuori dallo spazio aereo nazionale, i due caccia sono rientrati a Grosseto, riprendendo il turno di prontezza a terra nell'ambito del servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale.

Roma, 1° dicembre 2021

NATO Air Policing - Estonia: i caccia Eurofighter e F-35 dell'Aeronautica Militare hanno contribuito alla missione di NATO Air Policing nei cieli del Baltico.

E' terminato mercoledì 1° dicembre, dopo 15 mesi di attività consecutiva, il contributo dell’Italia alla missione NATO Baltic Air Policing per garantire - senza soluzione di continuità - la sicurezza dello spazio aereo delle tre Repubbliche Baltiche di Estonia, Lettonia e Lituania, attraverso il servizio di Quick Reaction Alert (QRA).
L’Aeronautica Militare, unica forza aerea ad aver preso parte a tutte le missioni di Air Policing della NATO ed ad aver assicurato una permanenza così prolungata nella Regione, ha guidato inizialmente la missione Baltic Air Policing (BAP) in Lituania, operando da settembre 2020 ad aprile 2021 dalla Base Aerea di Šiauliai con velivoli Eurofighter, per poi contribuire alla difesa dei cieli baltici dalla Base Aerea di Ämari, in Estonia, con la missione enhanced Air Policing (eAP), dal mese di maggio 2021 fino ad oggi.
L’impegno internazionale dell’Aeronautica Militare a difesa dei cieli dell’Alleanza Atlantica proseguirà con l’operazione Black Storm, in Romania, con velivoli Eurofighter.
Quello in Estonia, con la Task Force Air Baltic Eagle II dell’Aeronautica Militare, è stato il primo impiego da parte della NATO dei caccia di quinta generazione F-35A in una missione di Air Policing nella regione baltica, velivoli che, dal 15 settembre 2021, sono stati avvicendati dagli Eurofighter fino al termine della missione.
I velivoli dell’Aeronautica Militare, che hanno operato per tutto il periodo sotto il comando e controllo dell’Alleanza Atlantica, hanno effettuato complessivamente oltre 1.800 ore di volo, di cui più di 900 in Estonia, portando a termine circa 70 interventi reali di intercettazione.

Gioia del Colle, 16 dicembre 2021

Difesa Aerea: perfezionate le capacità operative della Difesa Aerea e Missilistica Integrata (DAMI) in ambiente elettromagnetico ostile.

Nella settimana dal 29 novembre al 3 dicembre, presso il sedime aeroportuale di Gioia del Colle (BA) – sede operativa del 36° Stormo Caccia – si è svolta l’esercitazione Ramstein Guard Italy 2021 che ha visto addestrarsi, in maniera congiunta, assetti DA-20 della NATO e numerosi assetti di volo provenienti dai Reparti dell'Aeronautica Militare quali i Typhoon del 4°, 36° e 37° Stormo, il Tornado del 6° Stormo e G-550 CAEW (Gulfstream G-550 Conformal Airborne Early Warning) del 14° Stormo.
Typhoon news AM image 12La Ramstein Guard 2021 ha avuto come scopo quello di consolidare e perfezionare le capacità operative della Difesa Aerea e Missilistica Integrata (DAMI) in un realistico ambiente di guerra elettronica, applicando le previste Electronic Protective Measures (EPM).
L’attività, che si è svolta nel pieno rispetto delle procedure attualmente vigenti in materia di aeronavigazione e di sicurezza del volo, si è posta come una significativa opportunità per consolidare la sinergia tra gli assetti di volo e gli assetti dedicati alla Difesa Aerea Missilistica Integrata operanti in scenari complessi e in missioni di varia tipologia quali: Defensive Counter Air (DCA - pattugliamento e difesa aerea – assetti BLU Air), Offensive Counter Air (OCA – soppressione delle capacità aeree nemiche - assetti RED Air), Air Interdiction (AI - interdizione aerea) e Electronic Attack (EA).
Per l'attività addestrativa, presso la base di Gioia del Colle sono stati schierati, tra gli altri, assetti NATO JEWCS MALLINA (Joint Electronic Warfare Core Staff), SHORAD (Short Range Air Defense) e GPS Jammer, mentre presso i rispettivi siti del 22°Gruppo Difesa Aerea Missilistica Integrata (DAMI) di Licola (NA) e della 132ª Squadriglia Radar Remota di Crotone (KR), sono stati impiegati apparati NATO dedicati alle contromisure elettroniche (ECM).
Durante l’esercitazione sono stati predisposti scenari live con l’implementazione delle necessarie Electronic Counter Measures (ECM), al fine di addestrare personale e assetti di volo alla condotta di operazioni in un ambiente elettromagnetico ostile e non permissivo (Hostile Electronic Warfare Environment). Al contempo, anche l’addestramento degli equipaggi a missioni SEAD/DEAD (Suppression of enemy Air Defence/Distruction of enemy Air Defence) è stato reso possibile, mentre l’attività di controllo è stata effettuata – in maniera alternata – dai controllori del 22° Gr.DAMI e dagli equipaggi del G-550 CAEW.

Roma, 23 dicembre 2021

Difesa Aerea: qualificati Mission Commander quattro equipaggi dell’Aeronautica Militare e due della Marina Militare.

Venerdì 3 dicembre, presso il Tactical Leadership Programme (TLP) di Albacete (Spagna), si è concluso il Flying Course 2021-04, a cui hanno preso parte personale e assetti provenienti da sette diverse Nazioni (Italia, Spagna, Germania, Francia, Stati Uniti e Regno Unito) per un totale di 39 velivoli suddivisi fra "Blue Air", "Red Air" ed assetti di supporto.
Per l’Aeronautica Militare hanno partecipato al corso di volo due equipaggi del 36º Stormo di Gioia del Colle e due equipaggi del 51º Stormo di Istrana con velivoli Eurofighter svolgendo attività multirole quindi sia di tipo OCA-DCA (Offensive-Difensive Counter Air) che di tipo AI (Air Interdiction).
L’Aeronautica Militare ha, inoltre, fornito supporto al corso con l’invio di un Joint Terminal Attack Controller (JTAC) e di un Laser Operator (LO) del 16° Stormo di Martina Franca.
Sono stati qualificati Mission Commander anche due equipaggi del Gruppo Aerei Imbarcati (GRUPAER) della Marina Militare italiana provenienti da MARISTAER Grottaglie con velivoli AV-8B Harrier II.
Durante le tre settimane di corso gli equipaggi si sono avvicendati nella posizione chiave di Mission Commander, figura il cui compito è quello di coordinare, con gli altri leader di specialità, le diverse fasi della pianificazione di una “Composite Air Operations” (COMAO), addestrandosi alla gestione ed all’impiego di molteplici assetti con capacità specifiche provenienti da differenti paesi.
A tale scopo è risultato fondamentale l’apprendimento del 4T Process - Task, Target, Threat, Tactics, condotto in fase di brainstorming delle missioni e teso ad evidenziare e migliorare le capacità di leadership dei singoli partecipanti.
Elemento di novità di questo corso è stato la partecipazione di quattro F-35 statunitensi, rischierati presso la base aerea americana di Rota (Spagna), che hanno preso parte alla missione Unconventional Assisted Recovery (UAR) e di due F-35B in servizio sulla portaerei Queen Elizabeth della Royal Air Force Britannica che hanno invece preso parte alle sole fasi di planning delle missione UAR ed Integrated Air Defense System Attack (IADS).
La presenza di assetti di 5ª generazione, seppur limitata a sole due missioni, ha rappresentato comunque un ulteriore passo nel processo di integrazione con i velivoli di 4ª generazione di cui il TLP si fa promotore.
Il TLP, che dal luglio del 2009 ha sede presso la base aerea di Albacete, è un’organizzazione nata sulla base di un Memorandum of Understanding (MOU) sottoscritto da 10 Nazioni firmatarie: Italia, Spagna, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Belgio, Olanda, Grecia, Germania e Danimarca.
La missione è quella di migliorare l’efficacia delle operazioni aeree condotte dalle Forze Alleate, promuovendo lo sviluppo sia delle capacità di leadership assertiva, che di analisi, pianificazione ed esecuzione, specifiche di un Mission Commander.
Il TLP inoltre collabora attivamente con la NATO sulla base di una “Letter of Agreement” firmata dalle due Organizzazioni.

Treviso – Istrana, 27 gennaio 2022

Difesa Aerea: concluso il rischieramento del 51° Stormo sulla Base di Rivolto.

Il rischieramento ha reso possibile l’esecuzione ed il completamento di importanti lavori di ammodernamento della pista del 51° Stormo, preservando cosi la capacità operativa di Difesa Aerea del Reparto.
Venerdì 21 gennaio 2022, dopo sette mesi di rischieramento sulla base aerea di Rivolto (UD), sede del 2° Stormo e delle Frecce Tricolori, i Typhoon e gli AM-X del 51° Stormo hanno fatto ritorno a casa, sulla base trevigiana di Istrana.
Per la circostanza, sul piazzale antistante l'hangar – che ha fatto da centro logistico-operativo sia degli equipaggi di volo sia del personale tecnico e di supporto del 51° Stormo di Istrana durante tutto il periodo del rischieramento – è stata celebrata una sobria ma significativa cerimonia di "ammaina vessillo" del Task Group Black Cats, che ha segnato la fine del re-deployment del 132° Gruppo Volo "Buscaglia" sul sedime aeroportuale di Rivolto.
Alla cerimonia ha preso parte una piccola rappresentanza sia del personale militare di Rivolto sia di quello di Istrana, ed è stata presieduta dai due Comandanti di Stormo, il Colonnello Marco Bertoli per il 2° Stormo ed il Colonnello Nadir Ruzzon per il 51° Stormo.
Il Col. Ruzzon ha ringraziato il Comandante del 2° Stormo e tutto il suo personale per l'eccellente supporto fornito e per l'ospitalità assicurata durante tutto il rischieramento, un supporto logistico che ha consentito ai velivoli del Reparto di volare circa 1.400 ore, garantendo - ai livelli previsti - l'addestramento e le capacità operative degli equipaggi e degli specialisti del 51° Stormo. "La sinergia tra le due componenti è stata fondamentale per il conseguimento degli obiettivi", ha sottolineato il Colonnello Ruzzon, che ha aggiunto "non vince l'opera del singolo, ma è il lavoro di squadra che fa superare problemi e fa trovare la giusta armonia in ogni situazione. E questo è ciò che si è concretizzato tra il personale dei due Reparti coinvolti".
Il Colonnello Marco Bertoli ha voluto esprimere la grande soddisfazione per come è stato condotto il rischieramento e per gli ottimi risultati che ne sono conseguiti, sottolineando come la contemporanea presenza di tre differenti linee di volo sull'aeroporto di Rivolto (EFA, AMX e MB-339PAN) abbia costituito, da una parte, una concreta ed eccellente opportunità di crescita professionale per il personale dei servizi aeroportuali (meteo, controllori spazio aereo, sanitario, antincendio, telecomunicazioni) e, dall'altra, una preziosa occasione per incrementare l'addestramento degli operatori del locale Gruppo Missili nella condotta di missioni di difesa aerea missilistica contro velivoli di 4^ generazione, facendo esplicito riferimento all'esecuzione di numerose attività congiunte – di tipo DCA (Defensive Counter Air) e DEAD (Destruction of Enemy Air Defenses) – che hanno visto il sistema di comando e controllo SIRIUS interagire efficacemente con i velivoli rischierati. "In questi sette mesi di rischieramento del 132° Gruppo Volo - ha concluso il Col. Bertoli - sono state volate complessivamente più di 1.000 sortite di Eurofighter ed AM-X, producendo oltre 1.400 ore di volo totali, che si sono sommate alle oltre 2.000 eseguite dalla Pattuglia Acrobatica Nazionale. Numeri straordinari per la realtà di Rivolto, soprattutto in un periodo caratterizzato dalla costante emergenza pandemica, che sono stati raggiunti solo grazie all'eccezionale lavoro svolto da tutte le articolazioni dell'aeroporto coinvolte. Pertanto, sono lieto di riconoscere la grandissima professionalità e lo spirito di abnegazione dimostrato da tutto il personale del 51° Stormo, che ha operato incessantemente sulla nostra Base, ottenendo risultati di assoluto livello"
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Roma, 1° febbraio 2022

NATO Air Policing - Romania: Eurofighter italiani e tedeschi opereranno insieme.

Gli Eurofighter 2000 della Task Force Air “Black Storm” dell'Aeronautica e quelli del Taktisches Luftwaffengeschwader 74 del Luftwaffe opereranno insieme.
Tra la fine di febbraio e i primi di marzo gli F-2000 della Task Force Black Storm opereranno in sinergia con i Typhoon del Taktisches Luftwaffengeschwader 74 tedesco.
L’attività rientra in un programma di collaborazione bilaterale tra i due Paesi che, condividendo lo stesso sistema d’arma, stanno promuovendo una sempre più stretta collaborazione secondo il concetto del “plug & fight”.
I tre Eurofighter tedeschi opereranno all’interno della missione eAPA-S (Enanched Air Policing Area South) a guida italiana contribuendo, per un breve periodo, al servizio di QRA (Quick Reaction Allert), svolto in modalità congiunta con mezzi, personale e piloti misti appartenenti alle due Forze Aeree.
Oltre a migliorare l'interoperabilità tra assetti alleati, il “plug & fight” offre la possibilità per promuovere sinergie capacitive in ottica di ottimizzazione delle risorse e dei mezzi a disposizione in contesti deployable. L’arrivo dei tre velivoli tedeschi, supportato dalle strutture operative e logistiche garantite dalla Task Force Black Storm, permetterà infatti alla Lutwaffe di contenere nel complesso il footprint logistico integrandosi nel contingente italiano, minimizzando i tempi di set-up e beneficiando delle infrastrutture esistenti per un rapido build-up capacitivo.
Attività come questa rappresentano una novità assoluta in ambito nazionale mentre nel contesto NATO troviamo un altro precedente che ha visto i tedeschi e gli inglesi assicurare congiuntamente il servizio di allarme, sempre in missioni di Air Policing e con i velivoli Typhoon.
Iniziative come queste non sarebbero possibili senza la spiccata interoperabilità di impiego e l’elevata standardizzazione in termini di procedure tecniche e operative dell’F-2000 che si sta dimostrando, sempre di più, un programma maturo e altamente versatile.
“Attività come queste" precisa il comandante della Task Force Black Storm "garantiscono un ritorno addestrativo e operativo importante perché ci permetterà di scambiare con i colleghi tedeschi le nostre esperienze. L’F-20000, in quanto sistema d’arma, è ormai maturo come dimostrano i numerosi ambiti di impiego in cui è chiamato ad operare e attività come queste sono un’ulteriore opportunità di crescita. La nostra missione in Romania" aggiunge il colonnello "è quella di rafforzare le capacità della difesa aerea di questo Paese così come previsto dagli accordi tra i Paesi membri della NATO.
Oltre alla missione che ci è stata affidata stiamo lavorando con le altre forze aeree, in particolare con quella rumena e in questo caso quella tedesca, per aumentare le nostre capacità operative e al tempo stesso rafforzare il livello di interoperabilità tra gli assetti degli altri Paesi della NATO.

Roma, 05 febbraio 2022

NATO Air Policing - Romania: scramble per gli Eurofighter italiani.

Nella missione in Romania gli Eurofighter 2000 della Task Force Air Black Storm hanno portato a termine uno scramble nello spazio aereo rumeno
Nella mattinata di sabato 5 febbraio il CAOC di Torrejon, attraverso il CRC (Control Reporting Center) di Balotesti (Bucarest), ha attivato le procedure per il decollo rapido su scramble di una coppia di Eurofighter della Task Force Air Black Storm rischierata nell'ambito della missione in Romania nell'ambito dell'operazione eAPAS (enhanced Air Policing Area South).
Lo scramble, termine tecnico per indicare appunto la richiesta di un decollo rapido, è stato ordinato ai due caccia intercettori italiani della cellula di QRA (Quick Reaction Alert) a seguito di un potenziale rischio di ingresso non autorizzato di traffico aereo nella regione di competenza degli enti del controllo rumeno FIR (Flight Information Region).
Ai velivoli italiani è stato assegnato il compito di effettuare una CAP (Combat Air Patrol) all'interno dello spazio aereo romeno per monitorare il traffico prima di rientrare presso l'aeroporto di Mihail Kogalniceanu.
La Task Force Air Black Storm è rischierata presso l'aeroporto romeno di Mihail Kogălniceanu di Costanza per contribuire a garantire l'integrità dello spazio aereo della Romania rafforzando le attività di sorveglianza svolta dalla Forṱele Aeriene Romậne, l'aeronautica romena.
Dai primi di dicembre, sotto la Lead del 36° Stormo, sono presenti sulla base rumena i velivoli Eurofighter 2000 con equipaggi di volo provenienti dai quattro Stormi che garantiscono, senza soluzione di continuità, la difesa dello spazio aereo italiano (4° Stormo di Grosseto, il 36° di Gioia del Colle, il 37° di Trapani e il 51° di Istrana). Questa è la seconda volta, dopo la prima esperienza nel 2019, che i velivoli Eurofighter 2000 vengono rischierati in Romania in operazioni di Air Policing.

Roma, 16 febbraio 2022

NATO Air Policing - Romania: due scramble per i Typhoon italiani.

Typhoon news AM image 13Gli Eurofighter 2000 della Task Force Air Black Storm dell'Aeronautica Militare in Romania hanno portato a termine gli scramble nello spazio aereo romeno
Per due volte gli Eurofighter 2000 della Task Force Air Black Storm sono stati attivati su ordine del CAOC di Torrejon, responsabile per il controllo dello spazio aereo della Romania.
L’ordine di scramble, termine tecnico per indicare la richiesta di un decollo rapido, è stato dato a seguito di un ingresso all’interno della FIR (Flight Information Region), lo spazio aereo sotto la responsabilità degli enti di controllo rumeno, di traffico aereo non autorizzato.
I velivoli italiani della cellula di QRA (Quick Reaction Alert), in continuo coordinamento con il CRC (Centro Riporto e Controllo) di Otopeni, hanno continuato a monitorare il traffico aereo rimanendo nell’area di loro competenza prima di rientrare presso l’aeroporto di Mihail Kogalniceanu.

Roma, 22 febbraio 2022

NATO Air Policing - Romania: due mesi di attività per gli Eurofighter della Task Force Air Black Storm nei cieli della Romania.

Sono 14 gli scramble effettuati dai caccia Eurofighter della Task Force Air Black Storm nei primi due mesi nell’ambito dell’attività NATO di Enhanced Air Policing, rischierati presso l’aeroporto di Mihail Kogalniceanu in Romania.
Typhoon news AM image 14Lo scramble è l’attività operativa che consiste nel far decollare rapidamente velivoli caccia con lo scopo di intercettare e identificare aeromobili sconosciuti che violano lo Spazio Aereo dell'Alleanza.
Gli scramble sono avvenuti su ordine del CAOC NATO (Combined Air Operations Centre) di Torrejon (Spagna).
L'attivazione dei caccia intercettori italiani è stata richiesta in quanto alcuni velivoli non propriamente identificati erano entrati, senza autorizzazione, nello spazio aereo di competenza degli enti del controllo rumeno ed in considerazione della rotta che tali assetti stavano mantenendo, in tempi brevi avrebbero potuto potenzialmente raggiungere lo Spazio Aereo dell’Alleanza.
Ai velivoli italiani è stato richiesto di operare in Combat Air Patrol (CAP) per monitorare l’area di competenza e dissuadere il traffico presente in area da eventuali ingressi non autorizzati.
Dai primi di dicembre sono presenti sulla base rumena i velivoli Eurofighter 2000 con equipaggi di volo provenienti dai quattro Stormi che garantiscono, senza soluzione di continuità, la difesa dello spazio aereo italiano (4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle, il 37° Stormo di Trapani e il 51° Stormo di Istrana) che compongono la Task Force Air, sotto la Lead del 36° Stormo.
È la seconda volta, dopo una prima esperienza nel 2019, che i velivoli Eurofighter 2000 vengono rischierati in Romania in operazioni di Air Policing, rafforzando l'attività di sorveglianza normalmente svolta dai MiG-21 della Forṱele Aeriene Romậne.
L'Air Policing è una missione di difesa collettiva, concetto quest'ultimo cardine del Trattato NATO, condotta in tempo di pace ininterrottamente, 365 giorni all'anno, allo scopo di assicurare l'integrità e la sicurezza dello spazio aereo di tutti i Paesi dell'Alleanza.

Roma, 28 febbraio 2022

NATO Air Policing - Romania: l'Italia invia altri quattro Eurofighter per potenziare l'attività di Air Policing in Romania.

Passano da quattro ad otto gli Eurofighter impegnati in Romania con il potenziamento deciso dal Consiglio dei Ministri di venerdì 25 febbraio
Nell’ambito del rafforzamento della postura di deterrenza sul fianco est dell’Alleanza, l’Italia potenzierà la propria presenza in Romania raddoppiando il numero dei velivoli Eurofighter già operanti nella Task Force Air "Black Storm" nell’attività della NATO di Air Policing. Ulteriori quattro velivoli opereranno dalla base di Mihail Kogălniceanu di Costanza.

Roma, 1° marzo 2022

NATO Air Policing - Romania: sale a otto il numero degli Eurofighter della TFA Black Storm.

Con l'arrivo della coppia di Eurofighter 2000 del 4° Stormo di Grosseto si completa il potenziamento delle capacità operative della Task Force Air Black Storm
Typhoon news AM image 15Come stabilito nell’ambito del rafforzamento della postura di deterrenza sul fianco est dell’Alleanza.
I due velivoli arrivati da Grosseto si aggiungono a quelli arrivati nei giorni scorsi dal 36° Stormo di Gioia del Colle portando a otto il numero totale di Eurofighter rischierati sull’aeroporto di Mihail Kogălniceanu di Costanza.
A supporto degli aeroplani il contingente italiano è stato rafforzato con ulteriori 40 unità. La Task Force Air “Black Storm”, al comando del Col. Morgan Lovisa, è impegnata dai primi giorni di dicembre nella salvaguardia dello spazio aereo della Romania contribuendo al rafforzamento delle attività di sorveglianza svolta dalla Forṱele Aeriene Romậne, l'aeronautica romena.
Dal dicembre dello scorso anno, infatti, sono presenti sulla base romena i velivoli Eurofighter e gli equipaggi di volo provenienti dai quattro Stormi dell’Aeronautica Militare che normalmente, in Patria, garantiscono senza soluzione di continuità, la difesa dello spazio aereo italiano (4°Stormo di Grosseto, il 36° di Gioia del Colle, il 37° di Trapani e il 51° di Istrana).
In questi tre mesi gli Eurofighter della TFA “Black Storm” hanno portato avanti numerose attività addestrative e operative nell’ambito del servizio di QRA (Quick Reaction Allert).
Negli ultimi mesi infatti gli aeroplani sono stati chiamati ad un decollo rapido in 14 occasioni per monitorare il traffico aereo nella zona di competenza delle autorità della Romania da traffico aereo non autorizzato. Per l’Italia e l’Aeronautica Militare si tratta della seconda operazione di Air Policing in Romania, dopo la prima esperienza nel 2019.

Roma, 03 marzo 2022

NATO Air Policing - Romania: Italia e Germania insieme per la Difesa dello Spazio Aereo dell'Alleanza Atlantica.

Gli Eurofighter di Italia e Germania stanno operando in Romania congiuntamente nell’ambito di un accordo di collaborazione bilaterale.
Typhoon news AM image 16Quattro velivoli Eurofighter incrementati ad otto negli ultimi giorni, 20 decolli rapidi su allarme e circa 400 ore di volo: sono questi i numeri dell’attività operativa effettuata finora dagli Eurofighter della Task Force Air Black Storm dell'Aeronautica Militare nell’ambito della missione NATO a guida italiana di Enhanced Air Policing Area South (eAPA-S) in Romania, in corso dallo scorso dicembre.
Un’attività intensa che, a partire dalla metà di febbraio, si arricchisce ulteriormente con la presenza di sei Eurofighter del Taktisches Luftwaffengeschwader 74 della German Air Force, che contribuisce con personale ed assetti al servizio di QRA (Quick Reaction Alert) nel quadro di un accordo di collaborazione bilaterale tra i due Paesi.
Il supporto fornito dalla Task Force Air Black Storm in termini di strutture operative e logistiche, e la stretta integrazione tra i due contingenti, ha permesso alla Lutwaffe di ridurre in modo significativo lo sforzo logistico ed accorciare sia i tempi di predisposizione che quelli necessari per il raggiungimento dell’operatività degli assetti.
L’importanza dell’accordo è stata sottolineata il 3 marzo in occasione di una visita congiunta, presso la base aerea Mihail Kogălniceanu di Costanza, in Romania, tra il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, e del Capo della German Air Force, Lieutenant General Ingo Gerhartz.
Prima di incontrare i rispettivi contingenti, i Capi di Stato Maggiore delle due Forze Aeree hanno avuto un incontro con il Capo della Forțele Aeriene Române, Lieutenant General Viorel Pană, nel corso del quale hanno reso omaggio agli otto membri degli equipaggi della Forza Aerea romena che mercoledì 2 marzo hanno perso la vita in due incidenti di volo.
In particolare, il Generale Goretti ha voluto esprimere la vicinanza e la solidarietà di tutta l'Aeronautica Militare ai familiari dei caduti ed ai colleghi della Forțele Aeriene Române.
Successivamente il Capo di Stato Maggiore, accompagnato dal Comandante della TFA Colonnello Morgan Lovisa, ha visitato le infrastrutture ed incontrato il personale della Task Force Air. Nel rivolgersi proprio agli uomini e alle donne in azzurro ha sottolineato: "sono orgoglioso di voi, il contributo che state fornendo all'Italia e alla NATO è fondamentale nello scenario operativo in cui ci troviamo ad operare in questi giorni.
L'Italia, grazie al vostro lavoro, riveste un ruolo da protagonista nello scacchiere internazionale e l'Aeronautica Militare ne è la punta di diamante. Di questo ve ne sono profondamente grato.
Il Capo di SMA ha poi aggiunto: "È solo grazie alla vostra professionalità e alle vostre competenze che la Forza Armata ha potuto rispondere rapidamente a quanto richiesto dal Governo italiano rischierando qui in Romania in pochissimo tempo ulteriori quattro Eurofighter a difesa dei cieli euro-atlantici."
Riferendosi poi alla cooperazione con i tedeschi il Generale Goretti si è detto "pienamente soddisfatto dell’elevato livello di standardizzazione ed interoperabilità raggiunto dalle due forze aeree europee. Il primo scramble misto effettuato nella mattinata di ieri ne è la dimostrazione tangibile. L’Eurofighter ha dato, ancora una volta, dimostrazione di essere una macchina assolutamente matura con un livello di performance operative che sono alla base della Difesa Aerea della NATO."
A conclusione della giornata, il Comandante della German Air Force, Lieutenant General Ingo Gerhartz, ha ringraziato il Capo di SMA per il prezioso supporto e per la stretta sinergia tra il personale italiano e quello tedesco. Una forma di collaborazione virtuosa che sicuramente non si concluderà con questa esperienza operativa ma che verrà replicata anche in future attività che vedranno coinvolte le due aeronautiche militari.
In un'ottica di Difesa comune, la condivisione di sistemi d’arma, con livelli di interoperabilità e standardizzazione quindi già molto elevati in termini di procedure tecniche ed operative, rappresentano senza dubbio un valore aggiunto per il futuro delle operazioni aeree.

Roma, 14 marzo 2022

NATO Air Policing - Romania: decollo immediato per Eurofighter italiani e tedeschi per la Difesa dello Spazio Aereo dell'Alleanza.

In Romania decollo immediato per Eurofighter italiani e tedeschi per difesa spazio aereo Alleanza nell'ambito dell'operazione NATO Air Policing
Un altro scramble congiunto – il quarto finora - per la componente italiana e tedesca attualmente impegnata nell'operazione di Air Policing promossa dalla NATO per rafforzare la difesa dello spazio aereo della Romania. L'ordine di decollo rapido della coppia di Eurofighter è arrivato a seguito di un potenziale ingresso nello spazio aereo sotto la responsabilità della Romania da parte di un velivolo non autorizzato.
I due caccia sono stati impiegati in una missione di CAP (Combat Air Patrol) all'interno della FIR (Flight Information Region) rumena prima di rientrare nella base di Costanza. Da due settimane, grazie ad un accordo bilaterale, l'Aeronautica italiana e quella tedesca stanno garantendo il rafforzamento del dispositivo di difesa aerea del Paese europeo, un'attività che si inserisce all'interno dell'impegno che l'Aeronautica Militare, attraverso la Task Force Air Black Storm, sta assicurando in Romania fin dai primi giorni di dicembre nell'ambito della missione NATO a guida italiana di Enhanced Air Policing Area South (eAPA-S). Si tratta di una iniziativa che rafforza l'interoperabilità e la partnership dei due Paesi che condividono lo stesso sistema d'arma, l'Eurofighter.
L'Aeronautica Militare è presente in Romania con otto velivoli Eurofighter ed equipaggi di volo provenienti dai quattro Stormi che normalmente, in Patria, garantiscono senza soluzione di continuità la difesa dello spazio aereo italiano (4°Stormo di Grosseto, il 36° di Gioia del Colle, il 37° di Trapani e il 51° di Istrana). In questi tre mesi gli Eurofighter della TFA "Black Storm" hanno portato avanti numerose attività addestrative e operative nell'ambito del servizio di QRA (Quick Reaction Allert). Per l'Italia e l'Aeronautica Militare si tratta della seconda operazione di Air Policing in Romania, dopo la prima esperienza nel 2019.
La TFA Black Storm, impegnata oggi a rafforzare il sistema di difesa aerea rumeno, così come le altre unità dell'Aeronautica Militare che hanno preso parte alle altre Air Policing è una struttura che ricalca nelle sue funzioni uno Stormo, l'unità operativa caratteristica dell'Aeronautica Militare.
E' una struttura funzionale e al tempo stesso flessibile. I velivoli sono integrati all'interno del dispositivo della NATO a supporto delle operazioni di sorveglianza dello spazio aereo dei Paesi dell'Alleanza ed operano in stretto coordinamento con gli assetti alleati presenti nell'area.

Roma, 19 aprile 2022

Task Force Air - Kuwait: Eurofighter, un volo da record sui cieli dell'Iraq.

Typhoon news AM image 17La Task Force Air – Kuwait, nell’ambito dell’Operazione Inherent Resolve raggiunge un nuovo traguardo, 8 ore continuative in volo per i velivoli Eurofighter
Il 14 aprile, nell’ambito della missione Inherent Resolve, due velivoli del Task Group Typhoon in forza all’Italian National Contingent Command – Air in Kuwait, hanno effettuato una missione operativa di ricognizione aerea sui cieli dell’Iraq della durata di ben 8 ore dal decollo all’atterraggio.
La linea Eurofighter dell’Aeronautica Militare ha raggiunto un nuovo importante traguardo a dimostrazione dell’affidabilità e delle consolidate capacità operative maturate dal velivolo F-2000.
Questo importante risultato, che sancisce un vero e proprio record, è stato possibile grazie a molteplici operazioni di rifornimento in volo tramite assetti aerei della Coalizione e ha dato prova della persistenza e dell’efficacia esprimibili dal sistema d’arma.
Il velivolo F-2000, in dotazione al Task Group Typhoon si colloca tra i molteplici assetti dell’Aeronautica Militare assegnati alla Task Force Air, componente operativa dell’IT NCC-AIR, per l’espletamento della missione assegnata all’interno dell’Operazione multinazionale “Inherent Resolve”, in cui si sviluppa l’Operazione nazionale “Prima Parthica”.

Roma, 22 aprile 2022

Task Force Air - Kuwait: nuovi traguardi per i velivoli AM della IT NCC Air.

Il contributo degli assetti dell’Aeronautica Militare della missione in Kuwait impiegati nella lotta al Daesh.
L’Italian National Contingent Command Air rischierato in Kuwait e Iraq ha visto nell’ultimo mese il raggiungimento di nuovi e importanti traguardi operativi da parte degli assetti aerei dell’AM ad esso assegnati nell’ambito dell’Operazione Nazionale Prima Parthica innestata nell’Operazione Internazionale Inherent Resolve e istituita per il contrasto e la lotta al Daesh.
Typhoon news AM image 18Il velivolo Boeing KC-767A rischierato in Kuwait dal 2014 con il Task Group Breus della Task Force Air Kuwait, ha raggiunto l’importante traguardo delle 9000 ore di volo effettuate in Teatro Operativo. Esso svolge operazioni di rifornimento in volo (Air to Air Refuelling), incrementando così la quantità di carburante disponibile in volo agli altri assetti aerei della Coalizione, consentendo dunque di prolungare la loro permanenza nelle zone di svolgimento delle operazioni aeree militari.
Gli Eurofighter del Task Group Typhoon hanno da poco raggiunto un altro importante traguardo: le 5000 ore di volo effettuate. A partire dal primo rischieramento in Kuwait, sulla base aerea di Al Jaber da marzo 2019 ad agosto 2020 e successivamente da aprile 2021 a tutt’oggi rischierati su Ali Al Salem, gli F-2000A hanno dimostrato la loro ormai piena e maturata capacità operativa nelle missioni di volo effettuando circa 1.200 sortite con 5.000 ore di volo totali.
Il mantenimento della Situational Awareness è stato garantito anche dal Task Group Araba Fenice, tra le prime unità della Coalizione ad essere schierato nel 2014 dall’Italia nell’Operazione Inherent Resolve. Grazie alla professionalità degli equipaggi di volo si è potuto raggiungere recentemente l’importante traguardo delle 14.000 ore di volo effettuate. L’eccellenza tecnologica e operativa degli assetti e la qualità e quantità dei prodotti forniti hanno permesso all’Italia di collocarsi come tra i primi contributori per il contrasto alle cellule del Daesh, la protezione della popolazione e il supporto alla pacificazione in Iraq.
Rischierato in Iraq presso la base di Erbil, di recente il Task Group Albatros ha celebrato l’importante traguardo delle 7000 ore di volo sui cieli dell’Iraq.
L’altissima professionalità del personale dell'Aeronautica Militare, rischierato fuori dai confini nazionali in Kuwait e Iraq, e la disponibilità dei differenti assetti aerei tecnologicamente avanzati risultano essere il binomio indispensabile nell’espressione delle Capacità Operative Fondamentali che l’IT NCC Air, tramite la Task Force Air, espleta quotidianamente 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.

Roma, 30 aprile 2022

Difesa Aerea: due caccia Eurofighter del 4° Stormo intercettano velivolo civile che aveva perso contatto.

Typhoon news AM image 19Nella mattinata di oggi, due velivoli Eurofighter del 4° Stormo Caccia di Grosseto sono decollati su allarme, in gergo tecnico "scramble", per identificare un aereo di linea croato decollato da Stoccolma e diretto a Roma che aveva perso i contatti radio con gli enti nazionali del traffico aereo civile al momento del suo ingresso in Italia.
Poco dopo le 9 del mattino è scattato l'ordine di decollo immediato da parte del CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile dell'area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.
Una volta raggiunto il velivolo, un Airbus 320, grazie alle coordinate e alle informazioni fornite dal personale "guida caccia" a terra, è stata effettuata la prevista procedura di "visual identification"(VID) per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza o di minaccia alla sicurezza. Dopo aver effettuato tutte le verifiche necessarie con gli enti del controllo del traffico aereo, ripristinati i contatti radio, i due caccia sono rientrati a Grosseto, riprendendo il turno di prontezza a terra nell'ambito del servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale.

Roma, 10 maggio 2022

NATO Air Policing - Romania_ la Task Force Air supera il traguardo delle 1.000 ore di volo.

Gli Eurofighter della Task Force Air “Black Storm”, dislocati sull’aeroporto Mihail Kogălniceanu di Costanza - Romania, in meno di sei mesi di operatività hanno raggiunto il simbolico, ma non per questo meno importante, traguardo delle 1.000 ore di volo.
Typhoon news AM image 20Attraverso questo risultato si conferma l’efficienza del velivolo F-2000A nell’assolvimento della missione di vigilanza e sorveglianza dello spazio aereo della NATO, conseguendo allo stesso tempo un elevato grado di interoperabilità con gli assetti aerei dell’Alleanza che in questi mesi sono stati impiegati parallelamente ai velivoli dell’Aeronautica Militare.
Gli Eurofighter, infatti, sono stati rischierati in Romania a novembre scorso per supportare le operazioni di enhanced Air Policing (eAP), svolte anche in coppia con velivoli tedeschi, mentre da aprile, hanno iniziato a svolgere missioni di enhanced Vigilance Activity (eVA) con l’obiettivo di rinforzare il dispositivo di Difesa Aerea della NATO nel fianco orientale, sotto il comando e controllo dell’Air Command di Ramstein (Germania), nel più ampio contesto delle attività di potenziamento della postura di deterrenza della NATO, aumentando la coesione e garantendo la difesa dell’integrità territoriale dei Paesi dell'Alleanza Atlantica.
In questi due periodi, caratterizzati da diversi profili operativi, gli equipaggi dell’Aeronautica Militare hanno principalmente partecipato a missioni di Quick Reaction Alert – Interceptor (QRA-I), cioè tese a garantire un rapido intervento a protezione dello spazio aereo in caso di penetrazione di velivoli non identificati e, successivamente, a operazioni di Combat Air Patrol (CAP), ovvero di pattugliamento aereo in specifiche aree assegnate dalla NATO.
Contestualmente all’attività operativa reale sono state condotte missioni addestrative con le componenti aeronautiche e terrestri presenti nel teatro operativo, con le quali, lavorando in maniera sinergica, si è contribuito all’elevazione sia della standardizzazione in termini di procedure adottate sia dell’integrazione degli assetti coinvolti permettendo la gestione di missioni complesse.

Gioia del Colle, 1° giugno 2022

Difesa Aerea: Eurofighter, 50.000 ore di volo per i caccia del 36° Stormo

Typhoon news AM image 21Nei giorni scorsi la flotta di velivoli caccia Eurofighter del 36° Stormo ha raggiunto l'importante traguardo delle 50000 ore di volo. Un prestigioso risultato iniziato il 1° ottobre 2007, quando atterrò sull'aeroporto militare di Gioia del Colle il primo velivolo Eurofighter assegnato allo Stormo pugliese. Gli Eurofighter del 36° hanno iniziato il servizio di sorveglianza aerea nazionale e NATO dal 5 gennaio 2009, tanto che oggi lo Stormo rappresenta il "focal point" della Difesa Aerea del sud Mediterraneo. L'importante obiettivo raggiunto è stato segnato dalle innumerevoli attività operative svolte dal X e XII Gruppo Caccia, sia in campo nazionale che internazionale. Tra le tante, ricordiamo il supporto operativo nei cieli libici con l'Operazione "Unified Protector" e le missioni NATO di Air Policing negli spazi aerei di Islanda, Estonia, Lituania e Bulgaria e la difesa dei cieli di Albania, Slovenia e Montenegro che viene assicurata direttamente dall'aeroporto di Gioia del Colle. Un impegno operativo costante e sempre presente nello scenario internazionale, basti pensare che velivoli, equipaggi e personale tecnico dello Stormo sono attualmente rischierati sull'aeroporto romeno di Costanza a difesa del fronte est dei cieli dell'Alleanza.
50.000 ore di volo, un obiettivo non solo reso possibile grazie alle caratteristiche "Swing Role" del velivolo multiruolo, capace di eseguire missioni di Difesa Aerea, di interdizione, di supporto alla componente terreste e navale o di ricognizione, ma anche dalla determinante opera compiuta dal Gruppo Efficienza Aeromobili (G.E.A.), in termini di manutenzione e di produzione di ore di volo. L'Eurofighter al servizio del 4°, 36°, 37° e 51° Stormo è identificabile come il più moderno dei velivoli da combattimento sviluppati e costruiti in Europa. Ben 50.000 ore di volo caratterizzate dal valore degli uomini e dalle donne del 36° Stormo Caccia, dalle loro spiccate virtù militari, dall'encomiabile spirito di sacrificio e dall'esemplare efficienza che da sempre contraddistinguono una realtà al servizio del Paese e della comunità internazionale che annovera, ancora oggi, la Bandiera con più decorazioni di guerra dell'Aeronautica Militare.

Roma, 17 giugno 2022

NATO Air Policing - Romania: la Task Force Air conclude con successo l’operazione Typhoon Impact.

Simulando indisponibilità della pista della base di Mihail Kogălniceanu, a Costanza i mezzi e il personale della Task Force Air “Black Storm” si sono rapidamente rischierati sull'aeroporto di Fetesti
Con l’operazione denominata “Typhoon Impact”, dal 15 al 17 giugno la Task Force Air – Romania (TFA-R) “Black Storm” ha testato i piani di contingenza per garantire la continuità operativa e assicurare la protezione delle forze, da attivare in caso di indisponibilità della pista della base di Mihail Kogălniceanu, a Costanza.
Typhoon news AM image 22Dalla comunicazione “per esercitazione” di indisponibilità della pista della Main Operating Base (MOB), infatti, la TFA ha simulato l’esecuzione di una Vertical Dispersal dei velivoli armati sull’aeroporto rumeno di Feteşti, nei pressi della cittadina di Borcea, unitamente al supporto tecnico-logistico, alle comunicazioni e alle necessarie capacità di protezione delle forze.
Nei tre giorni di esercitazione i Typhoon della TFA hanno assicurato, senza soluzione di continuità, l’esecuzione delle missioni operative reali mantenendo gli standard di prontezza richiesti dalla NATO, pur se dislocati su una base diversa da quella principale.
Al riguardo, il Comandante della TFA ha evidenziato che “prepararsi e approntare le forze per ogni possibile evenienza è un principio insito nel DNA delle Forze Armate, a maggior ragione per quanto riguarda i piani di contingenza delle operazioni aeree, per natura rapide e necessariamente votate ad avere la massima flessibilità di impiego.
Ciò è stato fatto in modo egregio dalla TFA Black Storm attraverso una serie di esercitazioni programmate con l’Operazione Typhoon Impact, sia per assicurare l’addestramento del personale, sia per individuare potenziali criticità”. Ha aggiunto inoltre che “la riuscita dell’operazione ha ulteriormente confermato lo spirito di mutua assistenza e di coesione tra gli Alleati che partecipano alle operazioni in Romania”.
I velivoli e il personale di supporto sono rientrati regolarmente alla base di Costanza per riprendere le normali operazioni.

Roma, 17 giugno 2022

Personnel Recovery: l'Aeronautica Militare partecipa all'esercitazione internazionale APROC 2022.

Personale ed assetti della Forza Armata hanno preso parte all’Air Centric Personnel Recovery Operatives Course (APROC).
Si è svolto ad Albacete in Spagna, dal 6 al 17 giugno, l'Air Centric Personnel Recovery Operatives Course (APROC), organizzato dall'European Personnel Recovery Centre (EPRC), Centro che si occupa della standardizzazione delle quattro fasi del recupero del personale (preparazione, pianificazione, esecuzione e adattamento) che ha sede a Poggio Renatico (Ferrara).
Typhoon news AM image 23Quest'anno l'esercitazione internazionale ha visto la partecipazione, oltre che dell'Italia, anche della Spagna, Francia, Germania e Romania. L'Aeronautica Militare ha messo in campo personale e assetti di numerosi Reparti: 9° Stormo di Grazzanise con un elicottero HH-101, 14° Stormo di Pratica di Mare con un velivolo G-550 CAEW (Conformal Airborne Early Warning), 17° Stormo di Furbara con operatori STOS (Supporto tattico operazioni speciali), e 36° di Gioia del Colle, 37° di Trapani e 51° Stormo di Istrana con velivoli Eurofighter.
L'APROC si configura per addestrare gli equipaggi alla pianificazione e alla condotta di missioni complesse in scenari di Personnel Recovery (PR) favorendo l'integrazione tra tutte le componenti di una Task Force multinazionale con diverse tipologie di aeromobili.
Inoltre ha lo scopo di formare e qualificare gli equipaggi partecipanti nei ruoli di Rescue Mission Commander (RMC) attraverso le fasi di pianificazione, briefing e de-briefing di missioni Personnel Recovery.
La partecipazione all'esercitazione APROC 2022 rappresenta per l'Aeronautica Militare un'ottima opportunità addestrativa per mantenere elevato il livello di interoperabilità e cooperazione internazionale nella pianificazione di missioni PR complesse e consente di costruire uno standard addestrativo unico con le Forze Aeree dei Paesi partecipanti in un'ottica di eventuale futura collaborazione in scenari operativi internazionali.
Il Capo rischieramento della compagine italiana, T.Col. Giannitti si è detto soddisfatto per come il personale coinvolto, elemento chiave di ogni organizzazione, ha saputo operare con competenza e passione in questo contesto addestrativo, valorizzando e migliorando la propria professionalità.

Roma, 1° luglio 2022

NATO Air Policing - Romania: si conclude la missione della Task Force Air Black Storm.

Si è conclusa oggi l’operazione volta a rafforzare la sorveglianza aerea nel fronte orientale rumeno, iniziata a dicembre scorso con la costituzione della Task Force Air – Romania (TFA-R) Black Storm presso l’aeroporto di Mihail Kogălniceanu a Costanza.
Typhoon news AM image 24L’impiego dei caccia dell’Aeronautica Militare in operazioni di enhanced Air Policing a favore della NATO proseguirà nei prossimi mesi come previsto nei programmi di rotazione già concordati nell’ambito dell’Alleanza.
Dopo aver raggiunto la piena capacità operativa (Full Operational Capability) all’inizio di dicembre, sono iniziate le operazioni di enhanced Air Policing Area South (eAPAS) con una dotazione di quattro Eurofighter EF-2000A “Typhoon” dell’Aeronautica Militare, il cui comando e controllo era affidato alla NATO che lo esercitava tramite l’Allied Air Command di Ramstein (Germania).
A seguito della spiralizzazione della crisi russo-ucraina, la NATO ha deciso di integrare ulteriori misure di rassicurazione adottando una persistente postura di deterrenza e difesa ai confini orientali dell’Alleanza. Per tale motivo, l’Italia ha raddoppiato gli assetti aerei della TFA e, da aprile, la sua missione si è evoluta nella cosiddetta enhanced Vigilance Activity (eVA), un insieme di misure volte a dare un messaggio di coesione e solidarietà tra gli Alleati, aumentando la prontezza, agendo come deterrente e dimostrando il fermo impegno della NATO nella difesa di tutti gli Alleati.
I Typhoon e gli equipaggi che hanno partecipato alle operazioni in Romania, provenienti da tutti gli Stormi dell’Aeronautica Militare che impiegano questo sistema d’arma (il 4°, il 36°, il 37° e il 51° Stormo), hanno superato le 1.400 ore di volo, un risultato mai raggiunto da una TFA sul suolo europeo. Questo risultato ammonta a circa 750 sortite, di cui oltre la metà destinate a missioni di pattugliamento aereo dei confini rumeni per supportare l’eVA.
La TFA, pur essendo un comando joint posto alle dipendenze del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), è stato composto mediamente da 160 uomini e donne dell’Aeronautica Militare, oltre alla componente di polizia militare assicurata dall’Arma dei Carabinieri.
In parallelo, è stato conseguito un elevato grado di interoperabilità con gli assetti aerei dell’Alleanza che in questi mesi sono stati impiegati nell’area insieme ai velivoli dell’Aeronautica Militare. Infatti, oltre ad aver svolto il servizio di Quick Reaction Alert (QRA) congiuntamente ai Typhoon tedeschi, sono state condotte esercitazioni di Personnel Recovery e Slow Mover Interceptor con le forze aeree rumene e statunitensi, effettuate attività joint con la marina francese e rumena e, infine, si è fornito supporto aereo ravvicinato (Close Air Support) a favore di contingenti terrestri belgi, francesi, rumeni, britannici e statunitensi.

Roma, 05 luglio 2022

Difesa Aerea: Ukraine Recovery Conference Lugano, la Difesa contribuisce alla cornice di sicurezza.

Nei giorni 4 e 5 luglio ha avuto luogo la Ukraine Recovery Conference 2022 nella città di Lugano (Svizzera) con la partecipazione di numerose delegazioni internazionali
Typhoon news AM image 25Il 4 ed il 5 Luglio si è svolta a Lugano (Svizzera) la International Ukraine Recovery Conference 2022, un evento per il quale si è reso necessario il supporto della Difesa al dispositivo di sicurezza predisposto per incrementare le capacità di sorveglianza e difesa dello spazio aereo sovrastante la città di Lugano e l’area di confine limitrofa.
Nello specifico l’Aeronautica Militare ha garantito, attraverso i propri Reparti, il comando e controllo delle operazioni di difesa aerea, il coordinamento e lo scambio di informazioni con il Control and Reporting Centre (CRC) svizzero, l’incremento della sorveglianza radar a bassa quota e l’intervento in caso di violazioni dello spazio aereo da parte di velivoli di diverse categorie (fast e slow movers) in ogni condizione di tempo e orario.
La Forza Armata per assicurare la sorveglianza dello spazio aereo in QRA (Quick Reaction Alert) ha rischierato presso l’aeroporto di Cameri (NO), due Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto e, per la prima volta, presso l’aeroporto di Vergiate (VA) due elicotteri HH-139B del 15° Stormo di Cervia, con configurazione Slow Mover Interceptor includendo gli Operatori di Bordo Aerosoccorritori (ARS) in qualità di “Tiratori SMI”. Questa nuova versione dell’HH-139 è dotata di equipaggiamenti elettro-ottici che rendono l’assetto particolarmente idoneo per l’intercettazione di velivoli lenti anche in condizioni di bassa luminosità.
Il comando e controllo degli assetti, sia nazionali che svizzeri, è stato gestito dal Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico per il tramite del NASOC (National Air and Space Operations Centre) deputato alla pianificazione, condotta e gestione delle operazioni correnti. Il servizio di sorveglianza dello spazio aereo è stato condotto dai reparti della Brigata Controllo Aerospazio per quanto attiene la capacità per la Difesa Aerea e Missilistica Integrata, il controllo degli assetti di volo ed il coordinamento del Traffico Aereo Operativo. Infine, per il supporto e l’incremento della capacità di sorveglianza aerea, nonché comando e controllo, è stato impiegato un velivolo G-550 CAEW del 14° Stormo di Pratica di Mare.

Gioia del Colle, 15 luglio 2022

Difesa Aerea: terminata l'Esercitazione "Typhoon Flag".

È terminato l’evento esercitativo “Typhoon Flag” che ha coinvolto personale ed assetti di tutti i Reparti della Linea F-2000
Typhoon news AM image 26Dal 20 giugno al 15 luglio si è svolta l'esercitazione più importante dell'anno per la Linea "Eurofighter"; quest'ultima è stata condotta congiuntamente dal 4° Stormo di Grosseto e dal 36° Stormo Caccia di Gioia del Colle (BA). Per la circostanza sono state messe a fattor comune le competenze e la logistica di entrambi i Reparti.
Iniziata presso le rispettive Basi militari, la "Typhoon Flag" ha visto poi rischierare per due settimane assetti F-2000 del 4°, 36°, 37° e 51° Stormo sul sedime aeroportuale di Gioia del Colle. Durante questo periodo di rischieramento sono state condotte numerose missioni, tra queste anche alcune con assetti F-35 del 32° Stormo di Amendola, al fine di favorire una sempre più concreta integrazione tra velivoli di 4ª e 5ª generazione.
Mirata essenzialmente ad addestrare i futuri piloti da caccia, l'esercitazione si è rivelata un'ottima occasione per addestrarsi in missioni avanzate nell'ambito del "Weapons Instructor Course", anche in prospettiva della prossima attività esercitativa denominata "Cobra Warrior" che l'Aeronautica Militare effettuerà in Gran Bretagna il prossimo mese di settembre.
La "Typhoon Flag", ha coinvolto tutti gli Stormi Eurofighter (4°, 36°, 37° e 51° Stormo) ed ha ricevuto il supporto del Reparto Difesa Aerea Missilistica Integrata, del 14° Stormo con velivoli CAEW e KC-767, del 16° e 17° Stormo, nonché del Reparto Supporto Tecnico Operativo alla Guerra Elettronica, per la produzione di Mission Data, ha reso anche possibile la conclusione del programma di addestramento dei piloti frequentatori del 33° Corso di Conversione Operativa per acquisire l'abilitazione e la prontezza al combattimento limitata sul velivolo F-2000. Sia i corsi di conversione operativa che Weapon Instructor sono organizzati dal 20° Gruppo OCU (Operational Conversion Unit) del 4° Stormo con il supporto di tutti i Reparti della linea.
Per tutti i piloti della Linea F-2000 che sono stati coinvolti nell'esercitazione, la "Typhoon Flag" ha rappresentato un ottimo palcoscenico addestrativo dove confrontarsi e standardizzare le tecniche e procedure d'impiego dell'Eurofighter, consolidando sempre di più l'amalgama tra i piloti che volano su questo Sistema d'Arma, nonché di sviluppare nuove tattiche e tecniche legate all'utilizzo del software P2E del velivolo e del nuovo armamento correlato.

Roma, 17 luglio 2022

Difesa Aerea: ultraleggero in volo verso nord Italia senza contatto radio, decollo immediato per verifica da parte di due caccia Eurofighter.

Si trattava di un velivolo decollato dall'Isola d'Elba e diretto all'aeroporto di Bresso, in volo secondo regole VFR (Visual Flight Rules) che non aveva presentato piano di volo
Nel pomeriggio di oggi, due caccia intercettori Eurofighter del 51° Stormo di Istrana (Treviso) hanno ricevuto un ordine di decollo immediato - in gergo tecnico scramble- dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile dell'area, per andare a verificare una traccia non identificata di un velivolo che non era in contatto radio con gli enti del traffico aereo civile ed era in rotta verso il nord Italia.
Una volta raggiunto il velivolo grazie alle coordinate e alle informazioni fornite dal personale "guida caccia" a terra, in coordinamento con il Comando Operazioni Aero-spaziali (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO, è stata effettuata la prevista procedura di "visual identification" (VID) per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza o di minaccia alla sicurezza. Si trattava di un velivolo ultraleggero decollato dall'Isola d'Elba e diretto all'aeroporto di Bresso, dove il piccolo aereo è stato poi scortato fino all'atterraggio. I due caccia sono poi rientrati alla base di Istrana per riprendere il turno di prontezza nell’ambito del servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale.

Roma, 1° agosto 2022

NATO Air Policing - Polonia: a Malbork gli Eurofighter della Task Force Air White Eagle.

Gli Eurofighter dell’Aeronautica Militare sono giunti a Malbork per assicurare nei prossimi mesi il dispositivo di sicurezza della NATO sui cieli della Polonia
typhoon news am image 27Nel pomeriggio di giovedì 28 luglio, con l’arrivo all’aeroporto Krolewo di Malbork dei quattro velivoli Eurofighter F-2000A provenienti dal 4°, 36°, 37° e 51° Stormo dell'Aeronautica Militare, alla presenza anche del Comandante della 22° Tactical Air Base di Malbork Col. Mariusz Wiaczkowski, si sono completate le operazioni di rischieramento della Task Force Air “White Eagle” che, per la prima volta, vede l’Aeronautica Militare presente in una missione NATO (Block 60) in Polonia.
La missione italiana di Air Policing, che ha visto di fatto il suo avvio con la FOC (Full Operational Capability) raggiunta oggi 1° agosto ed avrà termine il 30 novembre, impegnerà sull’aeroporto Krolewo di Malbork personale di Enti e Reparti dell’Aeronautica Militare che, in sinergia e con la consueta competenza e professionalità, stanno portando a termine le delicate predisposizioni necessarie al buon andamento dell’attività. Si tratta in definitiva di uno sforzo corale, sostenuto dal personale del Comando Squadra Aerea e del Comando Logistico, che consentirà alla Task Force Air di garantire, con efficacia ed efficienza, l’esecuzione di tutte le missioni operative richieste dalla NATO.
La Task Force Air “White Eagle”, posta sotto la diretta dipendenza nazionale del COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze), è composta da personale proveniente dai Gruppi di Volo e da personale tecnico e logistico. La TFA-P assicurerà, nel periodo previsto dalla NATO, il controllo del fianco nord-est della NATO attraverso l’intercettazione, utilizzando i velivoli F-2000A in condizione di Quick Reaction Alert – Interceptor (QRA-I) 24 su 24, garantendo così un rapido intervento a protezione dello spazio aereo in caso di penetrazione di aeromobili non identificati o che possano rappresentare una possibile minaccia per i cieli alleati.
L’Air Policing (AP) è una missione di difesa collettiva a guida NATO e gestita dall’Allied Air Command (AIRCOM) di Ramstein (Ger) che viene condotta sin dal tempo di pace, senza soluzione di continuità 365 giorni all’anno e che, nello specifico per la TFA-P “White Eagle” a guida del 4° Stormo, ha lo scopo di assicurare l'integrità e la sicurezza dello spazio aereo della Polonia e di tutti i Paesi dell'Alleanza, contribuendo così al rafforzamento della postura di deterrenza sul fianco orientale della NATO.

Roma, 2 agosto 2022

NATO Air Policing - Polonia: la TFA White Eagle raggiunge la Full Operational Capability.

Il Gen. D.A. Achille Cazzaniga ha visitato la Task Force Air White Eagle presso l’aeroporto Krolewo di Malbork in Polonia
Lunedì 1° agosto, presso l'aeroporto Krolewo di Malbork - Polonia, il Comandante del Reparto Operativo del Comando Operativo di Vertice Interforze, Generale Divisione Aerea Achille Cazzaniga, ha visitato la Task Force Air “White Eagle” impegnata nel quadro della missione NATO di Air Policing Polonia.
typhoon news am image 28Alla presenza di numerose Autorità civili e militari polacche, tra cui il Maj. Gen. Cezary Wisniewski, Deputy of General Commander of the Polish Armed Forces, il Gen. D.A. Cazzaniga ha incontrato le donne e gli uomini della TFA-P che per i prossimi 120 giorni saranno sotto il comando del Colonnello Salvatore Florio.
Il Comandante della TFA, nel ringraziare gli ospiti intervenuti ha evidenziato come,a seguito dell’inasprimento della crisi ucraina, non ci sia “niente di più importante in questa parte del mondo, in questo momento, di quello che stiamo facendo tutti qui ogni giorno, con il costante impegno in Patria del Governo italiano e dell’Aeronautica Militare, per mantenere e proteggere i Paesi della NATO, liberi e in pace”.
La TFA White Eagle, che ha raggiunto la Full Operational Capability il 30 luglio, in anticipo rispetto ai tempi previsti, schiera in terra polacca alle dirette dipendenze del COVI quattro Eurofighter, che alimentano la postura di deterrenza della NATO e garantiscono il potenziamento del dispositivo di Difesa Aerea alleato sul fianco nord-orientale.
Il rischieramento è avvenuto con un lavoro di squadra che ha visto coinvolti numerosi enti dell’Aeronautica Militare tra cui il 14° Stormo di Pratica di Mare e la 46ª Brigata Aerea di Pisa, con l’impiego dei velivoli KC-767A e dei C-130J.
Inoltre fondamentale il supporto dei reparti del Comando Logistico che hanno garantito, grazie al contributo della 3ª Divisione, i collegamenti in loco e con l’Italia e l'installazione delle infrastrutture mobili della TFA a cura del Servizio dei Supporti.

Roma, 22 agosto 2022

NATO Air Policing, Polonia: 1° Scramble per gli Eurofighter della TFA White Eagle.

La missione di enhanced Air Policing è diretta ad assicurare la sorveglianza dello spazio aereo NATO e garantire in caso di necessità un rapido intervento in presenza di aeromobili non identificati
Nei giorni scorsi, a seguito del potenziale ingresso nello spazio aereo dell’Alleanza di una traccia non riconosciuta proveniente dalla Bielorussia, il CAOC di Uedem (Ger) ha immediatamente allertato una coppia di Eurofighter italiani che erano già in volo, ordinando loro di dirigersi nella zona di operazioni, rimanendo all’interno dei confini polacchi.
Tale prontezza ha permesso alla catena di Comando e Controllo della NATO di verificare la presenza della possibile minaccia e di dimostrare allo stesso modo, in tempi brevissimi, eccezionali capacità di reazione, utilizzando le risorse messe a disposizione dall’Italia con la TFA-P White Eagle rischierata presso la base aerea di Malbork.
In un contesto delicatissimo e complesso come quello attuale sul fianco nord-est della NATO, è di fondamentale importanza l’attività operativa che i piloti dell’Aeronautica Militare italiana svolgono, giorno e notte, senza soluzione di continuità, a supporto della Forza Aerea polacca.
La missione di enhanced Air Policing della NATO, puramente difensiva e non basata su una minaccia specifica, è orientata a preservare l’integrità territoriale dell’Alleanza, con misure di sicurezza modulabili e flessibili, che possono essere incrementate o ridotte a seconda della situazione di sicurezza.
Misure di garanzia sono la continua presenza militare ed una significativa attività nella parte est dell’alleanza da parte dei Paesi della NATO, su base rotazionale.
Queste misure difensive dimostrano la solidarietà collettiva della NATO ed il suo impegno a protezione di tutti i Paesi alleati.
Sovrintende a tutte le missioni di Air Policing l’Allied Air Command (AIRCOM) con sede a Ramstein (Ger), che esercita il Comando e Controllo (OPCON) 24/7 per le operazioni con il CAOC, di Torrejon (Spa) responsabile delle attività di AP nell’area a sud delle Alpi, e con quello di Uedem (Ger), responsabile delle attività di AP nell’area a nord delle Alpi, ai quali sono devoluti il controllo tattico degli assetti ovvero la responsabilità di decidere quali degli intercettori disponibili avranno il compito di reagire, in base all’area nella quale sono avvenute le violazioni o le infrazioni dello spazio aereo della NATO.
L’Aeronautica Militare è presente in Polonia dal 1° agosto con quattro velivoli Eurofighter F-2000A ed i relativi equipaggi provenienti dal 4°, 36°, 37° e 51° Stormo dell'Aeronautica Militare dipendenti dal Comando Squadra Aerea, che contribuiscono al rafforzamento della postura di deterrenza sul fianco nord-orientale della NATO.
A supporto della missione degli Eurofighter schierati a Malbork sull’aeroporto Krolewo, sotto l’egida del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), l’Aeronautica Militare ha predisposto il rischieramento di personale proveniente da numerosi Enti e Reparti della Forza Armata, tra cui il 16° Stormo Fucilieri dell’Aria, una componente il Comando Forze per la Mobilità che offre la necessaria sicurezza e protezione terrestre a personale, mezzi ed installazioni.

Roma, 7 settembre 2022

Difesa aerea: aereo civile perde contatto radio, decollo immediato per due caccia intercettori dalla base di Trapani

typhoon news am image 29Nel pomeriggio di oggi, due velivoli caccia intercettori Eurofighter 2000 dell’Aeronautica Militare sono decollati dalla base aerea di Trapani Birgi, sede del 37° Stormo Caccia, per raggiungere ed identificare un velivolo da trasporto Airbus 319 in volo sulla tratta Milano Malpensa – Palermo, che durante la rotta aveva perso momentaneamente i contatti radio con gli enti nazionali del traffico aereo civile.
L'ordine di decollo immediato, in gergo tecnico "scramble", è stato dato dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile dell'area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.
Già durante la fase di avvicinamento al velivolo civile, resa possibile grazie alle informazioni fornite dal personale "guida caccia" da terra, l’Airbus ha ripristinato le comunicazioni radio. E’ stata comunque portata a termine da parte dei due caccia la prevista procedura di "visual identification"(VID) e dopo averlo scortato per un ulteriore tratto di volo, i due caccia sono rientrati a Trapani per riprendere il turno di prontezza a terra per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale.

Roma, 12 settembre 2022

Difesa aerea: aereo civile perde contatto radio, interviene un caccia Eurofighter dell’Aeronautica Militare

Nella tarda mattinata di oggi, un velivolo caccia intercettore Eurofighter dell'Aeronautica Militare è decollato dalla base aerea di Istrana, sede del 51° Stormo, per raggiungere ed identificare un velivolo privato di nazionalità tedesca, decollato da Amburgo e diretto in Corsica che durante la rotta aveva perso temporaneamente i contatti radio con gli enti nazionali del traffico aereo civile.
L'ordine di decollo immediato, in gergo tecnico "scramble", è stato dato dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile dell'area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.
L’intercettazione e la "visual identification" (VID), avvenuta nei pressi dell’Isola d’Elba, è stata resa possibile grazie alle coordinate e alle informazioni fornite dal personale "guida caccia" da terra. Dopo aver scortato il velivolo per un ulteriore tratto di volo, l’Eurofighter del 51° Stormo è rientrato ad Istrana per riprendere il turno di prontezza a terra per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale ed il velivolo civile ha proseguito sulla rotta prestabilita. 

Roma, 18 settembre 2022

Difesa Aerea: due Caccia Eurofighter intercettano velivolo civile che aveva perso contatto radio

I due caccia intercettori sono decollati dall’aeroporto militare sede del 36° Stormo di Gioia del Colle (BA).
Nel pomeriggio di oggi, intorno alle 16.30, due velivoli caccia intercettori Eurofighter 2000 dell'Aeronautica Militare sono decollati dalla base aerea di Gioia del Colle (BA), sede del 36° Stormo Caccia, per raggiungere ed identificare un velivolo da trasporto Boing 737 decollato da Suceava (Romania) e diretto a Ciampino (Roma). Il velivolo civile durante la rotta aveva perso momentaneamente i contatti radio con gli enti nazionali del traffico aereo civile.
L'ordine di decollo immediato, in gergo tecnico "scramble", è stato dato dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile dell'area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.
Il Boing 737 poco prima di essere raggiunto dalla coppia di intercettori ha ripristinato le comunicazioni radio. E' stata comunque portata a termine la prevista procedura di "visual identification" (VID) da parte dei due caccia che successivamente sono tornati a Gioia del Colle per riprendere il turno di prontezza a terra per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale

Roma, 25 settembre 2022

Difesa Aerea: intenso fine settimana per gli equipaggi dell'Aeronautica Militare

Un fine settimana all'insegna di un'intensa attività operativa per gli equipaggi dell'Aeronautica Militare. Impegnati velivoli da trasporto, soccorso aereo e difesa aerea.
La giornata di oggi, domenica 25 settembre, è stata invece caratterizzata da due interventi che hanno interessato gli equipaggi in prontezza d'allarme del Soccorso Aereo e della Difesa Aerea.
In tarda mattinata due velivoli caccia Eurofighter 2000 sono decollati rapidamente su allarme (in gergo tecnico scramble) dall'aeroporto militare di Istrana (TV), sede del 51° Stormo, a seguito dell'attivazione da parte del Combined Air Operations Centre di Torrejon per intercettare un velivolo PC-12 olandese decollato dall'aeroporto di Budel (Olanda) e diretto a Roma-Ciampino che aveva perso i contatti radio con gli enti del traffico aereo.
I due caccia intercettori, guidati dal personale "Guida Caccia" dell'11° Gruppo DAMI (Difesa Aerea Missilistica Integrata) del Comando Operazioni Aerospaziali, hanno rapidamente raggiunto il velivolo civile olandese e, dopo il supporto fornito dai due caccia militari, ha ristabilito il contatto con gli enti del controllo del traffico aereo civili proseguendo la sua rotta verso la Capitale.

Roma 13 ottobre 2022

Difesa aerea: aereo civile perde contatto radio, interviene una coppia di caccia Eurofighter dell’Aeronautica Militare

typhoon news am image 30L’intercettazione, da parte degli Eurofighter 2000 decollati dalla base del 51° Stormo Caccia di Istrana.
Nel tardo pomeriggio di ieri, mercoledì 12 ottobre, una coppia di velivoli caccia intercettori Eurofighter 2000 dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme, sono decollati dalla base aerea di Istrana, sede del 51° Stormo, per raggiungere ed identificare un velivolo civile decollato da Malta e diretto in Germania che durante la rotta aveva perso temporaneamente i contatti radio con gli enti nazionali del traffico aereo civile.
L'ordine di decollo immediato, in gergo tecnico "scramble", è stato dato dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile dell'area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.
L’intercettazione e la "visual identification" (VID), avvenuta nei cieli del Veneto, è stata resa possibile grazie alle coordinate e alle informazioni fornite dal personale "guida caccia" da terra. Dopo aver raggiunto il velivolo ed averlo scortato per un breve tratto, l'equipaggio dell'aereo civile ha ristabilito i contatti radio con gli enti del controllo del traffico aereo preposti. La coppia di velivoli Eurofighter ha fatto così rientro sull'aeroporto militare di Istrana per riprendere il turno di prontezza di allarme per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale.

Roma, 9 dicembre 2022

Weapon Instructor Course: nuovi istruttori per la linea Eurofighter

typhoon news am image 32Completato positivamente il 40° “Weapon Instructor Course” (WIC) due piloti diventano Weapon Instructor per la linea Eurofighter.
Rispettivamente in forza al 4° Stormo di Grosseto e al 36° Stormo di Gioia del Colle, i due neo istruttori hanno dovuto affrontare un corso lungo ed articolato che è stato strutturato su una fase teorica ed una pratica di volo; quest’ultima organizzata e gestita dal 20° Gruppo OCU (Operational Conversion Unit) –Sezione Standardizzazione e Tattiche Operative – del 4° Stormo, con il supporto dei Weapon Instructor in forza ad altri reparti che hanno in dotazione il caccia Eurofighter.
Il corso WIC ha consentito ai frequentatori di acquisire competenze specifiche nella risoluzione di problematiche di ordine tattico, attraverso l’applicazione di diverse metodologie di pianificazione nell’esercizio di leadership, nei ruoli di Mission Commander (MC) e Team Leader (TL) e nelle capacità organizzative e comunicative, specialmente in contesti di Large Force Employment (LFE) dove sono presenti diverse tipologie di velivoli, con diverse capacità che il Mission Commander deve essere in grado di gestire, coordinare e rendere interoperabili, per ottenere la massima efficacia e riuscita dell’attività.
Il completamento di tale corso consente ai piloti formati di essere in grado di ricoprire i ruoli di Tactical Mentor, ovvero di consulenti del Comandante di Stormo e di Gruppo per la gestione ottimale delle capacità del Sistema d’Arma in scenari tattici più o meno complessi, garantendo, nel contempo, la standardizzazione operativa per la Linea Eurofighter.
La 40ª edizione del corso WIC è stata caratterizzata dall’introduzione in linea del nuovo software P2E e dalla possibilità per i piloti frequentatori di poter partecipare alla campagna di lancio dei Missili Iris T; attività, questa, che è gestita dalla Sezione Sistemi del 20° Gruppo OCU del 4° Stormo.
La fase teorica del corso, a gestione Air Warfare Center (AWC), ha previsto una serie di lezioni con tutti i partecipanti al corso provenienti da diversi enti di Forza Armata. Al termine di questa fase è ha fatto seguito una fase specifica F-2000A presso il Reparto Sperimentale Volo (Gruppo Gestione Software), che ha permesso agli istruttori di perfezionare le proprie conoscenze sui sistemi avionici del Sistema d’Arma e relativi Mission Data, ossia tutti quei dati necessari al corretto funzionamento degli apparati, grazie agli insegnamenti di personale di Forza Armata altamente qualificato in collaborazione con quello della ditta Leonardo.
L’addestramento in volo, invece, è stato articolato in tre distinte fasi. Una prima fase iniziale con combattimento Within Visual Range (WVR), che ha previsto anche missioni “dissimilar” ossia con velivoli diversi dai Caccia, quindi con il T-346A del 212° Gruppo Volo del 61° Stormo.
La fase avanzata, invece, ha consentito agli istruttori frequentatori di impiegare il “Beyond Visual Range” per la risoluzione di problematiche di ordine tattico, peculiari per ogni missione che il velivolo può effettuare, attraverso l’applicazione di diverse metodologie di pianificazione. Questa fase è stata a sua volta suddivisa in una prima parte caratterizzata da attività al simulatore con il supporto della ditta ACS e gli operatori di Leonardo, unitamente a personale qualificato JTAC del 17° Stormo Incursori per l’esecuzione di missioni specifiche aria-suolo, ed una seconda parte caratterizzata invece dall’attività di volo reale effettuata nell’esercitazione “Typhoon Flag 22” presso il 36° Stormo di Gioia del Colle (BA), dove sono state volate anche missioni con i velivoli F-35A del 13° Gruppo del 32° Stormo di Amendola (FG) per favorire l’integrazione tra assetti di 4ª e 5ª Generazione. In questa fase sono stati coinvolti diversi reparti quali il 14° Stormo di Pratica di Mare, con gli assetti CAEW e KC-767A, nonché le forze di terra dell’Esercito Italiano appartenenti al 3° Reggimento “Savoia Cavalleria” nonché alle Forze Speciali del 185° RRAO.
La fase finale del corso si è conclusa con una missione complessa (COMAO/LFE) per un impiego integrato e combined con altri assetti. Questa fase è stata effettuata durante l’esercitazione “Cobra Warrior 22-2” dove i frequentatori hanno potuto gestire i velivoli partecipanti alla COMAO, ricoprendo i ruoli di Team Leader e Mission Commander in diverse tipologie di missione quali: Integrated Air Missile Defense, Air Interdiction, Dynamic Targeting, Strategic Attack, NEO, Personell Recovery, Escort con gli assetti della Royal Air Force, German Air Force e USAFE.
Il corso si è poi concluso con la consegna di una tesi assegnata durante la fase teorica.
Il 20° Gruppo OCU (Operational Conversion Unit), quale articolazione del 4° Stormo che dipende dal Comando delle Forze da Combattimento (CFC) di Milano, ha il compito di addestrare i piloti assegnati alla linea F-2000 garantendo la standardizzazione tra i Reparti Operativi Eurofighter, contribuire al Servizio di Sorveglianza dello Spazio Aereo Nazionale, assicurare l’addestramento avanzato attraverso i Corsi Weapon Instructor, validare e coordinare l’implementazione di nuove tattiche, tecniche e procedure nonché supportare il Reparto Sperimentale Volo durante le campagne di verifica operativa del Sistema d’Arma F-2000.

Roma, 28 dicembre 2022

NATO Air Policing – Romania: visita del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare alla Task Force “Gladiator” in Romania

typhoon news am image 31Il 21 e 22 dicembre la visita del Generale Goretti presso la base aerea di Mihail Kogălniceanu, a Costanza.
Mercoledì 21 dicembre, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, ha incontrato le donne e gli uomini della Task Force Air “Gladiator” impegnati in Romania nella missione NATO di Enhanced Air Policing dell’area sud (eAPAS). A ricevere il Generale, il Comandante della TFA, Colonnello Michele Morelli, accompagnato dal Comandante della base aerea romena, Colonnello Nicolae Crețu, a testimonianza degli stretti legami di amicizia e cooperazione tra i due Paesi.
Il Generale Goretti ha ringraziato il personale schierato da metà novembre sull’aeroporto di Mihail Kogălniceanu, a Costanza, “poiché anche grazie al vostro lavoro, l’Italia è in grado di esprimere una forza aerea leader in Europa per flessibilità d’impiego e prontezza operativa. La logistica di aderenza è una sfida per la nostra Forza Armata, una sfida che ci permette di dimostrare ciò che siamo capaci di sostenere in più teatri operativi contemporaneamente”, ha aggiunto il Capo di Stato Maggiore. “assicurare l’operatività, senza soluzione di continuità, tra una Task Force e l’altra, come recentemente accaduto, vuol dire mettere alla prova la nostra logistica, permettendoci di migliorare ancora”.
Nel corso dell’incontro con il personale della TFA non è mancato un pensiero per il Capitano Fabio Antonio Altruda, l’ufficiale pilota del 37° Stormo di Trapani tragicamente scomparso nell’incidente aereo dello scorso 13 dicembre. “Anche nel ricordo di Fabio”, ha sottolineato il Capo di SMA, “dobbiamo continuare con il suo stesso impegno e passione a servire il Paese”.
Il giorno seguente, il Generale Goretti è stato ricevuto dal suo omologo romeno, Generale Viorel Pana, con il quale si è intrattenuto in un proficuo colloquio per un punto di situazione sulle attività in corso e sull’interoperabilità tra le forze armate dei due Paesi.
La giornata è poi proseguita con la visita alle strutture logistiche, realizzate dal personale del Rapid Airfield Operational System (RAOS) del 3° Stormo di Villafranca e del 3° Reparto del Genio AM, soffermandosi in particolare presso gli hangar mobili utilizzati per il ricovero dei velivoli pronti al decollo immediato su allarme – in gergo tecnico scramble – e all’interno dei quali può operare anche il personale manutentivo in condizioni ambientali e di sicurezza ottimali.
Nel corso della visita, il Generale Goretti ha avuto modo di assistere ad un evento addestrativo – un “Tango Scramble” – nel corso del quale gli Eurofighter sono decollati in tempi strettissimi per una missione di sorveglianza e difesa dello spazio aereo NATO. La visita è proseguita con un briefing del Comandante della TFA, che ha illustrato al Capo di Stato Maggiore le attività della Task Force, tra cui il raggiungimento della Full Operational Capability (FOC) in tempi ristrettissimi. Il contingente italiano, posto sotto la diretta dipendenza nazionale del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), è composto da 150 donne e uomini dell’Aeronautica Militare provenienti da Gruppi di Volo di diversi Stormi della Forza Armata e da personale tecnico e logistico che, fino alla fine di luglio 2023, opereranno con la Forṱele Aeriene Romậne a protezione del fianco est dell’Alleanza Atlantica.
A seguire, il Generale Goretti ed il Colonnello Morelli hanno partecipato in video collegamento al saluto che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla presenza del Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e del Comandante del COVI, Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo, ha rivolto ai contingenti militari impegnati nelle missioni internazionali dalla sala operativa del COVI a Roma.

Roma, 2 gennaio 2023

Difesa Aerea: aereo civile perde contatto radio, interviene un coppia di caccia Eurofighter dell’Aeronautica Militare

L’intercettazione, da parte degli Eurofighter 2000 decollati dalla base del 51° Stormo Caccia di Istrana.
Nel tardo pomeriggio di oggi, lunedì 2 gennaio, una coppia di velivoli caccia intercettori Eurofighter 2000 dell'Aeronautica Militare, in servizio di allarme, sono decollati dalla base aerea di Istrana, sede del 51° Stormo, per raggiungere ed identificare un velivolo civile Cessna 525 decollato da Palma di Mallorca e diretto a Vienna che durante la rotta aveva perso temporaneamente i contatti radio con gli enti nazionali del traffico aereo civile.
L'ordine di decollo immediato, in gergo tecnico "scramble", è stato dato dal CAOC (Combined Air Operation Centre) di Torrejon in Spagna, ente NATO responsabile dell'area, in coordinamento con il Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale e NATO.
L’intercettazione e la "visual identification" (VID), avvenuta nei cieli di Parma, è stata resa possibile grazie alle coordinate e alle informazioni fornite dal personale "guida caccia" da terra. Dopo aver raggiunto il velivolo ed averlo scortato per un breve tratto, l'equipaggio dell’aereo civile ha ristabilito i contatti radio con gli enti del controllo del traffico aereo preposti. La coppia di velivoli Eurofighter 2000 ha fatto così rientro sull'aeroporto militare di Istrana per riprendere il turno di prontezza di allarme per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale.

Roma, 31 luglio 2023

NATO Air Policing – Romania: terminato l’impegno della Task Force Air Gladiator

typhoon news am image 33Il TFA Gladiator conclude la missione NATO di enhanced Air Policing Area South in Romania.
Si è svolta all’aeroporto Mihail Kogalniceanu (MKAB) in Romania, la cerimonia militare che sancisce la conclusione dell’operazione di enhanced Air Policing della Task Force Air Gladiator, iniziata il 1° dicembre 2022 e, di fatto, conclusa il 31 luglio scorso.
L’evento ha avuto luogo alla presenza Capo Reparto Operazioni del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), Generale di Squadra Aerea Achille Cazzaniga e della Segretaria di Stato alla Difesa rumena, Mrs. Simona Cojocaru, oltre a numerose autorità civili e militari rumene.
Nel ringraziare la base aerea di Mihail Kogalniceanu per l’enorme supporto fornito, il Generale Cazzaniga, nel suo intervento, ha preannunciato che nel 2025 l’Italia sarà presente in Romania con una nuova Task Force Air, confermando l’impegno nazionale a fornire un contributo sostanziale per proteggere lo spazio aereo della NATO e contribuendo a dimostrare la determinazione dell’Alleanza a difendere lo spazio vitale e i valori nazionali dei Paesi partner da qualsiasi aggressione. Ha proseguito, rivolgendosi ai militari italiani: “È stata una missione impegnativa e molto formativa sia sotto il profilo personale che dal punto di vista professionale. Portate ai vostri Reparti l’esperienza maturata, trasmettendo le lezioni apprese a chi non ha avuto questa opportunità e siate portatori dei più alti valori dell’Aeronautica Militare, come facciamo da 100 anni a questa parte” e, al Colonnello Massara, Comandante della TFA-R Gladiator “rivolgo il mio personale ringraziamento per il lavoro fatto, hai lavorato bene e ti sei fatto apprezzare. “Well Done” Antonino, il vostro contributo per la sicurezza dei cieli della NATO è stato di fondamentale importanza”.
Il Tenente Generale Viorel Pană, Capo di Stato Maggiore dell’aeronautica rumena, ha ringraziato tutti i presenti, aggiungendo che, dopo l’aggressione russa in Ucraina, i rischi e le minacce per l’Europa e la NATO si sono intensificati, la cooperazione e la condivisione tramite le operazioni di enhanced Air Policing ed enhanced Vigilance Activity sono di fondamentale importanza per la difesa collettiva all’interno dell’Alleanza.
Il dott. Matteo Petrini, Chargè d’Affair dell’Ambasciata italiana a Bucarest, in rappresentanza dell’ambasciatore Alfredo Maria Durante Mangoni, ha ringraziato le donne e gli uomini dell’Aeronautica Militare per l’eccezionale sforzo sostenuto durante gli 8 mesi di missione, che ha assicurato la sicurezza dei cieli rumeni e di tutta l’Alleanza, confermando l’importanza strategica della regione del Mar Nero, che è stata rimarcata anche nell’ultimo summit della NATO a Vilnius in Lituania.
Ha inoltre espresso la propria gratitudine evidenziando come l’integrazione tra i due popoli sia stata sottolineata in più occasioni, anche nella generosità e solidarietà dimostrata dal personale della TFA-R che, grazie al coinvolgimento di molti volontari, ha effettuato attività di Clown-Therapy presso l’ospedale oncologico pediatrico di Costanza e donato un Holter cardiaco e altri prodotti medicali; svolgendo anche attività benefiche e visite alla casa famiglia Don Bosco, sempre a Costanza, che assiste oltre 300 ragazzi in condizioni di disagio.
La Segretaria alla Difesa Simona Cojocaru, ha espresso la propria gratitudine al contingente italiano per la professionalità dimostrata, evidenziando come la cooperazione per la difesa dello spazio aereo della Romania sia di fondamentale importanza per la sovranità delle nazioni europee e della NATO, “il successo di questa missione, dimostrato dal personale dell’Aeronautica Militare dal 2019 ad oggi, è una solida prova di solidarietà contro le avversità, confermando che l’Italia è un Paese alleato ed amico su cui possiamo sempre contare”.
Per sugellare la collaborazione militare tra le due Nazioni e per ringraziare per il servizio svolto e i risultati ottenuti, il Generale Pană ha insignito il Colonnello Massara, il Capo Ufficio Operazioni ed il Presidente dei Sottufficiali dell’onorificenza “Romanian Defence Emblem of Honor”, e altri sette tra Ufficiali e Sottufficiali della “Romanian Air Force Emblem of Honor”.
La NATO Air Policing (AP) è una missione dell’Alleanza Atlantica che vede i suoi albori all’inizio degli anni ’60 del secolo scorso, in piena Guerra Fredda. Questa attività, tramite la protezione dello spazio aereo della NATO, serve a garantire in modo permanente l’integrità e la sicurezza della sovranità di ogni singolo Stato dell’Alleanza, sia in tempo di pace che in tempo di crisi.
L’enhanced Air Policing (eAP) invece, nasce a seguito dell’invasione russa della Crimea nel 2014 e ha lo scopo di rafforzare il dispositivo di sicurezza NATO nei Paesi dell’Alleanza che non hanno una sufficiente capacità di sorvegliare il proprio spazio aereo. In virtù di questo, esistono accordi per garantire un unico standard di sicurezza, tramite il supporto di altre Nazioni della NATO, che consiste nell’integrazione dei rispettivi sistemi nazionali in un unico sistema di difesa aerea e missilistico.

Roma, 2 agosto 2023

NATO Air Policing – Lituania: la Task Force Air composta da personale AM inizia la sorveglianza dei cieli Baltici

typhoon news am image 34La Task Force Air in Lituania consegue la piena capacità operativa e inizia ufficialmente il mandato per la missione di sorveglianza degli spazi euro-atlantici nel Paese Baltico.
Nella base aerea di Šiauliai, in Lituania, la Task Force Air 4th Wing Baltic Horse III, composta da personale dell’Aeronautica Militare, ha conseguito la piena capacità operativa (Full Operational Capability), iniziando così ufficialmente il mandato per la missione di sorveglianza degli spazi euro-atlantici nel Paese Baltico.
Mercoledì 2 agosto, alla presenza del Capo Reparto Operazioni del Comando Operativo di Vertice Interforze, Generale di Squadra Aerea Achille Cazzaniga, del Comandante del NATO Combined Air Operation Center di Uedem (Germania), Major General Harold van Peed e delle autorità locali, il Comandante della Task Force Air – Lituania 4th Wing, il Colonnello Federico Sacco Maino ha ufficialmente ricevuto la “chiave dei Baltici” dagli alleati portoghesi e rumeni.
L’Italia è quindi, al momento, l’unica Nazione operante in Lituania per questa specifica missione operativa.
Durante il suo intervento, il Generale Cazzaniga ha rimarcato l’importanza del coinvolgimento dell’Italia e di tutti i paesi dell’Alleanza Atlantica per “preservare l’integrità dello spazio aereo della NATO, dimostrare la nostra determinazione per proteggere lo spazio vitale e i valori delle nostre Nazioni da ogni forma di aggressione ed essere una forza di deterrenza da ogni minaccia verso la stabilità e sicurezza dell’Europa”.
Il Colonnello Sacco Maino, rivolgendosi al “suo team”, ha espresso la propria volontà di “agire con una sola mente e corpo, con obiettivi comuni e ruoli chiari per la difesa dei confini della NATO in un contesto geopolitico nettamente mutato rispetto a quello del 2021, ultima volta in cui l’Italia è stata chiamata a operare in Lituania”.
Le operazioni condotte dalle Forze Armate italiane sul fianco orientale dell’Alleanza Atlantica sono disposte dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e sono sotto il coordinamento e la direzione del Comando Operativo di Vertice Interforze.
L’Air Policing è una missione di difesa collettiva, concetto quest’ultimo cardine del Trattato NATO, condotta in tempo di pace ininterrottamente, 365 giorni all’anno, allo scopo di assicurare l’integrità e la sicurezza dello spazio aereo di tutti i Paesi dell’Alleanza.
Ogni nazione assicura con i propri assetti la difesa dello spazio aereo di competenza. Laddove, tuttavia, il Paese dell’Alleanza non disponga in proprio delle citate capacità di Difesa Aerea può ricorrere al concorso di altre nazioni NATO. In questo contesto l’Italia partecipa alle operazioni connesse con l’Air Policing garantendo i propri assetti a supporto di alcuni stati come: Estonia, Lettonia, Lituania, Albania, Islanda, Bulgaria, Romania, Montenegro, Polonia.

Roma, 12 agosto 2023

Difesa Aerea: “scramble” di due Eurofighter in servizio di allarme

Il decollo immediato dei due caccia del 51° Stormo è stato disposto per intercettare un velivolo civile che aveva interrotto le comunicazioni.
Nel pomeriggio di oggi 12 agosto, due caccia F-2000 Eurofighter dell’Aeronautica Militare, in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo nazionale, hanno compiuto un intervento su ordine di decollo immediato (in gergo militare detto “scramble”) per intercettare e verificare un velivolo civile che aveva perso il contatto radio con gli enti del traffico aereo.
Il velivolo un Airbus 320 della Chair Airlines, decollato da Palma de Mallorca e diretto a Zurigo, stava attraversando lo spazio aereo italiano, quando ha interrotto le comunicazioni, facendo così scattare la procedura di allarme e intercettazione.
I due caccia intercettori del 51° Stormo di Istrana, sotto la guida dei controllori della Difesa Aerea dell’11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico, dopo il decollo sono stati avvisati del rispristino delle comunicazioni radio del velivolo. Cogliendo questa opportunità, il Comando Operazioni Aerospaziali (COA) ha cambiato lo status della missione, che da operativa è stata trasformata in addestrativa, sfruttando l'occasione per effettuare alcune procedure ed eventi previsti dal programma di addestramento dei piloti, addestramento che deve essere svolto costantemente per garantire la massima operatività e capacità di intervento.

Roma, 14 agosto 2023

Difesa Aerea: “scramble” di due Eurofighter in servizio di allarme

Il decollo immediato dei due caccia del 4° Stormo è stato disposto per intercettare un velivolo che aveva interrotto le comunicazioni.
Nel primissimo pomeriggio di oggi 14 agosto, due caccia F-2000 Eurofighter dell’Aeronautica Militare, in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo nazionale, hanno compiuto un intervento su ordine di decollo immediato (in gergo militare detto “scramble”) per intercettare e verificare un velivolo civile che aveva perso il contatto radio con gli enti del traffico aereo.
Il velivolo, decollato da Ciampino e diretto a Berlino, aveva perso i contatti radio con gli enti deputati al controllo del traffico aereo, facendo così scattare la procedura di allarme e intercettazione.
I due caccia intercettori del 4° Stormo di Grosseto, sotto la guida dei controllori della Difesa Aerea dell’11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico, dopo il decollo sono stati autorizzati ad effettuare attività supersonica al fine di raggiungere il più rapidamente possibile il velivolo in avaria. Prima di raggiungere il velivolo, nei pressi di Rovigo, veniva ordinata l’interruzione della visual identification poiché l’aereo aveva ripristinato i contatti radio.

Roma, 18 agosto 2023

NATO Air Policing - Lituania: l’Aeronautica a difesa dei cieli baltici.

typhoon news am image 36Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Gen. S.A. Luca Goretti esprime il suo ringraziamento alla TFA-L 4th Wing.
Lo scorso 18 agosto il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Generale di Squadra Aerea Luca Goretti ha fatto visita alla Task Force Air 4th Wing, schierata in Lituania, dove ha incontrato anche l’Ambasciatore d’Italia Dott. Diego Ungaro. “Una visita di dovere, oltre che di piacere”, così l’ha definita il Generale Goretti.
Una proiezione della Forza Armata atta a far sentire la vicinanza a quanti sono in prima linea per garantire l’integrità dei confini della NATO e la sicurezza.
Il Comandante della TFA-L 4th Wing Col. Sacco Maino ha rivolto parole di elogio ai componenti della squadra che lo supporta quotidianamente: “Uno spaccato delle eterogenee ma complementari competenze espresse dai Reparti della Forza Armata”, aggiungendo che la TFA rappresenta l’espressione più autentica della proiettabilità di una Forza Armata moderna, capace di produrre effetti operativi ovunque sia necessario, adattandosi repentinamente ed efficacemente alle mutevoli condizioni di impiego dettate dall’attuale scenario geopolitico.
L’Ambasciatore ha esteso il ringraziamento ai militari italiani a nome della componente civile e istituzionale italiana per l’apprezzato impegno reso in nome della “difesa euro-atlantica” dei Baltici, necessario alla realizzazione della pace per la quale la deterrenza non può essere solo un segnale, ma un presupposto ineludibile. “Ai diplomatici il compito di valorizzare a livello politico l’impegno delle Forze Armate italiane”, perché sia considerato non in modo isolato, ma sommato a quello reso contestualmente nei numerosi teatri che ci vedono impegnati, dai confini orientali della NATO alle regioni sub-sahariane passando per il sud del Mediterraneo.
“L’impegno che la NATO chiede alla Nazione – ha esplicitato il Generale Goretti – si concretizza in un notevole sforzo finalizzato all’intercettazione di velivoli, in un contesto geopolitico delicato che richiede prontezza, ma anche prudenza ed equilibrio. Se i piloti, che sono la punta dell’iceberg, sono reattivi e capaci nell’intercettazione, vero è che tutti i componenti della TFA ne supportano al meglio l’opera. Un insieme di mattoncini costituenti un contingente in grado di assicurare repentinamente la difesa di una Nazione sovrana“.
Il Generale Goretti ha concluso il suo intervento ringraziando la TFA, perché cosciente del ruolo e delle qualità umane e professionali che la Forza Armata è in grado di esprimere ovunque sia chiamata a operare. Un’abilità, tuttavia, che non potrebbe esprimere il suo potenziale senza l’imprescindibile contributo della logistica di aderenza, il cui salto di qualità ha reso possibile la chiusura di un’analoga operazione in Romania e l’apertura di una nuova in Lituania a soli pochi giorni di distanza. Tutto questo, per il Generale Goretti, rappresenta la risultante di un sinergico gioco di squadra e di un’efficace azione di mentoring, finalizzata a un celere e proficuo travaso di competenze intergenerazionale.

Roma 26 agosto 2023

Difesa Aerea: il pilota di un piccolo bimotore non risponde alle chiamate radio, intervengono gli Eurofighter dell'Aeronautica Militare

typhoon news am image 35Il decollo immediato di due caccia del 4° Stormo di Grosseto è stato disposto per intercettare un piccolo velivolo civile che aveva interrotto le comunicazioni con gli enti del traffico aereo
Il pilota di un piccolo bimotore da turismo non risponde alle chiamate radio mentre è in volo nello spazio aereo nazionale, scatta l'allarme per quello che in gergo tecnico viene definito un "comloss", l'assenza prolungata di contatti radio con gli enti del traffico aereo, una delle situazioni per le quali può rendersi necessario l'intervento immediato dei caccia intercettori dell'Aeronautica Militare per andare ad intercettare il velivolo coinvolto, verificare la situazione e dare nel caso assistenza al pilota.
E' quanto accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, quando il Combined Air Operation Centre (CAOC) di Torrejon (Spagna), ente NATO che effettua la sorveglianza dello spazio aereo a sud delle Alpi, dalle isole Canarie alla Turchia e dalle isole Azzorre alla Romania, ha ordinato il decollo immediato – lo "scramble" – di due velivoli Eurofighter del 4 ° Stormo di Grosseto, in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo nazionale, con il compito di andare a verificare cosa stesse accadendo a questo velivolo da turismo in volo dalla Francia verso il sud Italia e con il quale, come detto, non era possibile entrare in contatto radio. In pochi minuti, i due caccia – sotto la guida dei controllori della Difesa Aerea dell’11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico – hanno raggiunto il piccolo aereo, all'altezza del Circeo, e dopo essere entrati in contatto visivo con il pilota ed aver verificato che lo stesso aveva ripreso regolarmente il contatto precedentemente interrotto, hanno fatto ritorno alla base aerea toscana per riprendere il servizio di allarme.

Roma, 22 settembre 2023

NATO Air Policing - Lituania: ventesimo Alpha Scramble per gli Eurofighter italiani

Ieri pomeriggio due caccia F-2000 Eurofighter italiani, rischierati presso la base aerea lituana di Šiauliai nell’ambito della difesa dei cieli baltici disposta dalla NATO, denominata Baltic Air Policing, si sono alzati in volo a seguito dell’ordine di decollo immediato – Scramble – proveniente dal CAOC (Combined Air Operations Centre) NATO di Uedem (Germania).
L’attivazione dei due Typhoon della cellula di Quick Reaction Alert – Intercept è stata richiesta in quanto due velivoli non identificati attraversavano le Flight Information Region dei paesi Baltici preposti al controllo e alla difesa aerea dello spazio aereo.
L’intervento si è reso necessario per identificare visivamente e monitorare i velivoli ignoti, a tutela della sicurezza degli altri velivoli civili che avrebbero potuto ignorarne la presenza lungo la propria rotta.
I velivoli, decollati in pochi minuti, sono rimasti in volo a protezione dello spazio aereo di competenza, effettuando attività di Visual Identification per assicurare un rapido intervento qualora gli assetti non identificati avessero assunto eventuali atteggiamenti ostili.
Cessata l’esigenza, i due Typhoon sono rientrati presso l’aeroporto di Šiauliai.
Si tratta del ventesimo alpha scramble che la Task Force Air 4th Wing ha collezionato sino a oggi con i suoi caccia intercettori impegnati nell’operazione denominata “Baltic Horse III”, dall’assunzione del comando della missione lo scorso 1° agosto. Da allora sono stati intercettati complessivamente 39 velivoli, quasi uno per ogni giorno di presenza nei baltici.
In un contesto geopolitico delicato, l’attività di intercettazione aerea assume il carattere di un tangibile segnale di deterrenza a difesa dei cieli baltici, ma con la moderazione e l’equilibrio che sono necessari e che rappresentano il frutto dell’addestramento costante dei piloti italiani e in generale, delle Forze Armate, delle numerose esperienze operative volutamente svolte negli anni e di una competenza professionale variegata, poliedrica e apprezzata in ambito NATO per tutte le capacità espresse.
Tutte le attività operative condotte dalle Forze Armate italiane a difesa degli spazi euro-atlantici e lungo il fianco orientale della NATO sono disposte dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e dirette e coordinate dal Comando Operativo di Vertice Interforze.

Roma, 16 ottobre 2023

NATO Air Policing - Lituania: 500 ore di volo per la Task Force Air 4th Wing

typhoon news am image 37Conseguito un prestigioso traguardo operativo per la TFA-L 4th Wing in Lituania
Gli assetti di volo che operano alle dipendenze della Task Force Air 4th Wing, impegnata in Lituania su mandato della NATO per la difesa dei cieli baltici nell’ambito della missione denominata Baltic Air Policing, hanno raggiunto l’importante traguardo delle 500 ore di volo effettuate.
Tra gli assetti impiegati presso la base aerea lituana di Šiauliai, la Task Force può contare sui caccia Eurofighter Typhoon provenienti dai quattro Stormi della Difesa Aerea Nazionale: il 36° di Gioia del Colle, il 37° di Trapani, il 51° di Istrana e il 4° di Grosseto, che mantiene la lead della missione.
Il mandato operativo degli Eurofighter italiani in Lituania ha avuto inizio con il raggiungimento della FOC (Full Operational Capability) lo scorso 1° agosto e proseguirà fino a tutto il mese di novembre. Il traguardo delle 500 ore di volo è stato conseguito dopo circa due mesi e mezzo di attività in uno scenario operativo impegnativo inserito in un contesto geopolitico e militare delicato, totalizzando oltre 20 attivazioni reali, in gergo tecnico “Alpha Scramble“.
L’importante traguardo conseguito testimonia la professionalità e l’efficienza dei piloti, del personale manutentivo e in generale di quello di tutta la TFA, armonicamente diretto in un proficuo gioco di squadra ed apprezzato nei suoi risultati dagli alleati baltici e dall’intera struttura della NATO.
Al contempo può ritenersi confermata la funzionalità e l’affidabilità di tutti i velivoli impiegati presso la TFA e in particolare dell’F-2000, spina dorsale delle capacità di difesa dello spazio aereo dell’Aeronautica Militare.
L’Italia è da anni impegnata nelle operazioni di Air Policing NATO, nelle quali opera su base rotazionale alternandosi ad altre nazioni alleate. Nel corso degli anni si è rischierata in tutti i teatri dove è presente una missione di Air Policing.
Per quanto riguarda la Lituania, l’Aeronautica Militare aveva già svolto servizio a Šiauliai nel 2015 e nel 2020-21. Il teatro baltico costituisce un contesto prezioso per la crescita professionale dei piloti italiani, in termini di sortite effettuate, esperienza operativa, addestramento e standardizzazione procedurale.

Roma, 27 ottobre 2023

Difesa Aerea: decollo immediato di due caccia Eurofighter in servizio di allarme per intercettare un velivolo civile.

Due caccia Eurofighter del 36° Stormo Caccia di Gioia del Colle si sono alzati in volo questa mattina per effettuare un’intercettazione aerea a seguito di un ordine di decollo immediato, in gergo tecnico Scramble.
L’ordine è stato dato dalla NATO tramite il Combined Air Operation Centre (CAOC) di Torrejon (Spagna), in coordinamento con il Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico e gli enti della Forza Armata deputati alla sorveglianza dello spazio aereo nazionale, al fine di effettuare la Visual IDentification (VID) di un velivolo della compagnia canadese Air Transat che aveva perso il contatto radio con gli enti del traffico aereo.
I due caccia intercettori del 36° Stormo, sotto la guida del personale del 22° Gruppo Difesa Aerea Missilistica Integrata di Licola (Na), sono stati autorizzati a effettuare attività supersonica al fine di raggiungere il più rapidamente possibile il velivolo, proveniente da Montreal e diretto ad Atene. Il velivolo ha poi ripristinato il contatto radio con gli enti del controllo del traffico aereo ed ha potuto proseguire regolarmente verso la destinazione programmata.

Roma, 20 novembre 2023

NATO Air Policing - Lituania: la Task Force Air raggiunge le 800 ore di volo

typhoon news am image 38Primo bilancio operativo per la Task Force Air rischierata in Lituania nella missione di Air Policing.
In meno di quattro mesi di attività, 800 ore di volo, 33 alpha scramble e 58 velivoli intercettati che avevano sorvolato, senza autorizzazione, lo spazio aereo NATO. Questo il bilancio operativo della missione italiana di Air Policing in Lituania, che il 30 novembre passerà le consegne agli alleati della Luchtcomponent belga e dell’Armée de l’Air francese.
Il mandato della Task Force Air 4th Wing “Baltic Horse III” ha avuto inizio il 1° agosto, con il raggiungimento della Full Operational Capability (FOC). Da quel momento i velivoli italiani hanno garantito, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, la difesa e la sicurezza dei cieli delle Repubbliche Baltiche.
I risultati della Task Force Air sono stati conseguiti grazie a un lavoro corale tanto dei piloti di caccia quanto del personale tecnico manutentivo, che assicura l’efficienza dei velivoli e prende parte ai turni delle squadre d’allarme. A supporto della linea volo, tutto il personale che quotidianamente assicura i rifornimenti, la logistica, la mobilità, l’amministrazione finanziaria, la gestione del personale, la sicurezza delle installazioni. Un complesso gioco di squadra, dove ogni tassello ha il proprio posto.
I turni in cui si alternano le nazioni alleate per svolgere i compiti di Air Policing sul Baltico sono convenzionalmente chiamati “blocchi”. Questo ultimo blocco, affidato quest’anno agli italiani, è stato il numero 63.
L’Aeronautica Militare aveva già assicurato il servizio nel 2015 (blocchi 38 e 39) e nel biennio 2020-21 (blocchi 54 e 55). Rispetto al passato, la frequenza delle attivazioni del servizio di Quick Reaction Alert (QRA) è aumentata, in forza della mutata e delicata situazione geopolitica.

Roma, 1° dicembre 2023

Esercitazioni - Spagna: concluso ad Albacete il Tactical Leadership Programme – Flying Course 23-4

typhoon news am image 39Quattro equipaggi dell’Aeronautica Militare sono stati qualificati “Mission Commander”.
Venerdì 1° dicembre, presso il Tactical Leadership Programme (TLP) di Albacete (Spagna), si è concluso il Flying Course 2023-4, che ha portato alla qualificazione di “Mission Commander” di quattro equipaggi F-2000 appartenenti al 37°, 36° e 4° Stormo. Al corso hanno partecipato personale ed assetti provenienti da diverse Nazioni, tra cui l’Italia, i cui velivoli sono stati suddivisi fra “Blue Air”, “Red Air” ed assetti di supporto.
I velivoli F-2000 della “Community Eurofighter” dell’Aeronautica Militare hanno svolto attività di volo di tipo swing role all’interno di scenari diversificati elaborati dallo staff del TLP. Il supporto alle attività addestrative è stato assicurato dal 1° Reparto Manutenzione Velivoli (RMV), dal Reparto Supporto Tecnico Operativo alla Guerra Elettronica (RESTOGE), dalla 4^ Brigata Telecomunicazioni e Sistemi per la Difesa Aerea e l’Assistenza al Volo di Borgo Piave (LT) e dal Reparto Sistemi Informativi Automatizzati (RESIA).
Durante il corso gli equipaggi si sono avvicendati nella posizione di “Mission Commander”, figura che ha il compito di coordinare, con gli altri leader di specialità, le diverse fasi della pianificazione di una LFE (Large Force Employment), addestrandosi alla gestione e all’impiego di molteplici assetti con capacità specifiche, anche provenienti da differenti Nazioni partner (come nel caso del TLP). Obiettivi del corso sono quelli di formare le capacità di leadership tattica a terra e in volo dei “Comandanti di Missione” e di rafforzare l’interoperabilità delle forze aeree della NATO.
Il TLP, che dal luglio del 2009 ha sede presso la base aerea di Albacete, è un’organizzazione nata sulla base di un “Memorandum of Understanding” sottoscritto da 10 Nazioni firmatarie: Italia, Spagna, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Belgio, Olanda, Grecia, Germania e Danimarca. La missione è quella di migliorare l’efficacia delle operazioni aeree condotte dalle Forze Alleate, promuovendo lo sviluppo sia delle capacità di leadership assertiva, che di analisi, pianificazione ed esecuzione, specifiche di un “Mission Commander”. Inoltre il TLP collabora attivamente con la NATO sulla base di una “Letter of Agreement” firmata dalle due Organizzazioni.

Roma, 1° dicembre 2023

NATO Air Policing - Lituania: avvicendamento tra gli Eurofighter italiani e gli F-16 belgi e i Mirage francesi

typhoon news am image 40Venerdì 1° dicembre presso la base aerea lituana di Šiauliai, il contingente italiano che ha assicurato il servizio di difesa aerea dei Paesi Baltici ha passato le consegne agli alleati belgi e francesi.
Gli Eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare hanno passato il testimone agli F-16 belgi e ai Mirage 2000 francesi, dopo un mandato di quattro mesi caratterizzato da un’attività impegnativa e intensa: 35 “alpha scramble” e 60 velivoli non identificati intercettati.
Un risultato che i piloti dei reparti della Difesa Aerea nazionale (4° Stormo di Grosseto, 36° Stormo di Gioia del Colle, 37° Stormo di Trapani e 51° Stormo di Istrana) hanno raggiunto dando prova di responsabilità, professionalità e preparazione.
Per l’occasione ha fatto visita alla Task Force Air 4th Wing “Baltic Horse III” il Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, accompagnato dal Comandante della Squadra Aerea Generale di S.A. Alberto Biavati.
L’Ammiraglio Cavo Dragone, accolto dal Comandante della TFA Colonnello Federico Sacco Maino, ha visitato le strutture della Task Force Air e incontrato il personale che ha assicurato il supporto logistico, amministrativo e tecnico alle operazioni di volo, rendendo possibile lo svolgimento della missione. Presente anche l’incaricato d’affari ad interim presso l’Ambasciata d’Italia in Lituania dottoressa Alice Barberis.
Successivamente il Capo di SMD, ha presenziato alla cerimonia di “HandOver-TakeOver” tenutasi nel pomeriggio presso la base aerea di Šiauliai. Alla presenza di autorità diplomatiche, militari e civili, il Capo di SMD ha ringraziato i rappresentanti della nazione ospitante, il Viceministro lituano della Difesa Žilvinas Tomskuse il Capo delle Forze Armate Lituane Tenente Generale Valdemaras RUPŠYS.
“Questa missione – ha detto l’Ammiraglio Cavo Dragone – testimonia chiaramente uno dei principi fondanti dell’Alleanza, quello della ‘difesa collettiva’. Vorrei quindi congratularmi col Colonnello Sacco Maino e con la sua squadra, per l’eccellente lavoro svolto. 800 ore di volo in quattro mesi di attività, assicurando la sicurezza dei cieli lituani: una dimostrazione di efficienza e reattività. La cerimonia di oggi – ha concluso il Capo di SMD – è un simbolo di responsabilità condivisa per assicurare le condizioni di sicurezza per la libertà ed i valori democratici, che costituisce lo scopo ultimo dell’esistenza della NATO. Questo passaggio di consegne sancisce l’amicizia tra i nostri popoli, e pone le fondamenta per una Europa ancora più coesa e per una durevole sinergia Euro-Atlantica nel futuro“.
Dopo il passaggio di consegne, i velivoli Eurofighter Typhoon hanno cessato di svolgere il servizio di QRA, e nella mattinata di sabato sono decollati da Šiauliai per tornare alle basi di appartenenza in Italia.

Grosseto, 20 dicembre 2023

Difesa Aerea: flotta Eurofighter, 80 mila ore di volo al 4° Stormo Caccia

typhoon news am image 41Rilevante obiettivo raggiunto al 4° Stormo di Grosseto nell’anno del Centenario dell’Aeronautica Militare, 80 mila ore di volo effettuate dal velivolo Eurofighter.
Era il 16 marzo del 2004 quando il primo velivolo Eurofighter è atterrato sull’aeroporto militare di Grosseto. Una data che ha segnato l’inizio di una nuova era con l’entrata in linea del velivolo Eurofighter subentrato all’indimenticabile F-104, transizione che è stata possibile anche grazie all’attività di manutenzione garantita quotidianamente dal 904° Gea (Gruppo Efficienza Aeromobili).
Con l’entrata in linea del nuovo velivolo, dal 2005 il 4° Stormo ha ripreso nuovamente a garantire il Servizio di Sorveglianza dello Spazio Aereo Nazionale e della Nato (SSSA), iniziando, così, una cavalcata inarrestabile che ha portato al raggiungimento delle 80 mila ore di volo nell’anno del Centenario dell’AM.
Il risultato è sicuramente importante, ma la risorsa “ora volo” sottintende i servizi operativi forniti e la qualità addestrativa raggiunta, oltre all’eccellente lavoro di manutenzione assicurato dal Reparto.
Le 80.000 ore di volo rappresentano un traguardo che gratifica l’incessante impegno e la qualificata professionalità degli uomini e delle donne che, sotto l’effige del Cavallino Rampante, onorano l’Aeronautica Militare in Italia e nei rischieramenti (operativi/esercitativi) internazionali, operando, quotidianamente, con passione, orgoglio, dedizione e senso del dovere.
Il 4° Stormo Caccia dipende dal Comando Squadra Aerea per il tramite del Comando Forze da Combattimento. Assicurare la difesa aerea dell’area d’interesse nazionale, concorrendo al controllo, sin dal tempo di pace, dello spazio aereo relativo ed effettuare operazioni di difesa aerea nelle aree assegnate, nel quadro della partecipazione a operazioni internazionali di prevenzione e gestione della crisi. Nello specifico il Reparto è impegnato, in alternanza con il 51° Stormo di Istrana (Treviso) nel Servizio d’allarme, 365 giorni all’anno, 24 ore al giorno, attraverso l’impiego del velivolo Eurofighter. Il 4° Stormo si occupa inoltre di assicurare la conversione operativa dei piloti della Forza Armata da impiegare nella linea Eurofighter F-2000.

Roma, 15 dicembre 2023

Esercitazioni NATO: terminata l’esercitazione Poggio Dart 2023.

typhoon news am image 42Si è conclusa lo scorso 15 dicembre l’esercitazione NATO Poggio Dart 2023 (PODA23) iniziata a Cervia il 4 dicembre 2023. Organizzata e condotta dal Deployable Command & Control Centre (DACCC) di Poggio Renatico, la PODA23 ha dato vita ad un intenso addestramento che ha visto protagoniste le forze di alcuni Paesi dell’Alleanza Atlantica, impegnate in stimolanti scenari in aree di volo del nord est Italia.
L’esercitazione ha rappresentato un momento importante di addestramento della NATO a livello operativo e tattico. La prima settimana è stata dedicata al testare e addestrare il livello operativo di pianificazione aerea, mentre la seconda settimana è stata condotta la parte pratica, cosiddetta fase LIVEX, che ha coinvolto a livello tattico la componente aerea.
Oltre agli assetti e al personale NATO del DACCC, che ha rischierato il radar mobile Deployable Air Defense Radar (DADR) sul sedime del 15° Stormo di Cervia (RA) dell’Aeronautica Militare, l’esercitazione ha visto il coinvolgimento di velivoli F-16 degli United States Air Force (USAF) e di velivoli F-4 dell’Aeronautica Militare turca.
Significativa la presenza di personale e assetti delle Forze Armate italiane: l’Aeronautica Militare ha partecipato con velivoli F-2000 del 51° Stormo di Istrana (TV), velivoli F-35A e Tornado del 6° Stormo di Ghedi (BS), velivoli F-35A e B del 32° Stormo di Amendola (FG), un assetto Unmanned Aerial Vehicle (UAV) del 32° Stormo, un velivolo KC-767A e un G.550 del 14° Stormo di Pratica di Mare (RM) e il sistema di Difesa Aerea missilistica “Sirius” in dotazione al 2° Stormo e rischierato, durante la fase esecutiva della PODA 23, presso il 15° Stormo di Cervia; l’Esercito Italiano ha partecipato con assetti Joint Terminal Attack Controller (JTAC) e la Marina Militare con velivoli F-35B e AV-8B.
Durante la fase LIVEX, il 6° Stormo ha supportato il rischieramento dei velivoli F-35 di Amendola che hanno contribuito alla partecipazione della “One Force F-35 AM” all’esercitazione con aerei di 5ª generazione, il 51° Stormo di Istrana, oltre ai velivoli F-2000 del 132° Gruppo Volo, ha garantito il supporto logistico e operativo ai velivoli F-16 e al personale del 31st Fighter Wing USAFE di Aviano e agli F-4 dell’Aeronautica Turca, anch’essi rischierati per la PODA23, rappresentando un ulteriore momento di integrazione tra aeronautiche alleate.
Questo evento, svolto con cadenza regolare, oltre a fornire un’opportunità di addestramento in un contesto interforze (Joint) e multinazionale (Combined), ha l’obiettivo di consolidare la prontezza e la capacità di risposta delle forze NATO di fronte a possibili minacce nella regione. Attraverso simulazioni realistiche e complesse, l’esercitazione mira a rafforzare la coesione tra le forze alleate e a ottimizzare la sincronizzazione delle operazioni aeree.

Roma, 7 febbraio 2024

Difesa aerea: Eurofighter in addestramento intercetta velivolo civile che non risponde alle comunicazioni radio

Il velivolo dell’Aeronautica Militare era in addestramento in volo quando è arrivato l’ordine di scramble per intercettare un velivolo civile di nazionalità francese che aveva perso le comunicazioni radio
Si è concluso nelle prime ore del pomeriggio di oggi l’intercettazione di un velivolo privato civile – un Socata TBM 700 – di nazionalità francese partito da Atene con rotta su Palermo che, giunto nello spazio aereo italiano, non ha risposto alle previste comunicazioni radio – in gergo tecnico Comloss – con gli enti deputati al controllo del traffico aereo, facendo così scattare la procedura di allarme e intercettazione.
Il velivolo dell’Aeronautica Militare, un caccia F-2000 Eurofighter del 37° Stormo di Trapani, già in volo dalle ore 14:00 per un’attività addestrativa ma pronto a intervenire in caso di emergenza reale, ha immediatamente risposto alla richiesta di attivazione da parte delle agenzie di controllo della difesa aerea italiane e, sotto la guida del 22° gruppo Radar di Licola (NA), ha raggiunto il velivolo civile intorno alle ore 15:00, a circa 29.000 piedi (circa 10.000 metri di altezza).
Effettuata la prevista Visual IDentification (VID) per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza o di minaccia alla sicurezza, il monomotore francese ha ripristinato correttamente le comunicazioni radio e proseguito la sua rotta. A questo punto anche l’Eurofighter ha ripreso la sua attività per rientrare al 37° Stormo intorno alle ore 15:40.

Roma, 21 febbraio 2024

NATO Air Policing - Polonia: costituita la Task Force Air 4th Wing - i velivoli Eurofighter sostituiscono gli F-35

typhoon news am image 43Dopo l’arrivo di quattro velivoli Eurofighter (F-2000A) e i primi voli di familiarizzazione, si è costituita a Malbork in Polonia la Task Force Air 4th Wing che sarà impiegata nell’ambito delle operazioni di “Enhanced Air Policing” (En-AP), della NATO.
Il dispositivo italiano di En-AP, dopo il rientro degli F-35 nelle loro basi stanziali di Amendola (FG) e Ghedi (BS), ha raggiunto la piena capacità operativa e ha sostituito i velivoli F-35 della Task Force Air 32nd Wing che hanno operato in Polonia sin dai primi di settembre.
Con l’arrivo dei quattro Eurofighter provenienti dai quattro Stormi dell’Aeronautica Militare e il rapido raggiungimento dell’Initial Operational Capability (IOC) seguito a pochi giorni dalla Full Operational Capability (FOC), la TFA 4th Wing è ora pronta a operare in modo continuativo dopo la TFA “32nd Wing” sottolinea il Colonnello Antonio Vergallo, Comandante della TFA. “Questo evidenzia la capacità della nostra Forza Armata di supportare la NATO con continuità e di saper svolgere le nostre missioni e compiti in modo coerente e senza interruzioni. La rapidità e l’efficacia del passaggio di consegne riflette la nostra preparazione tecnica e la rapidità di affrontare nuove sfide.
La Task Force Air 4th Wing, composta da circa 150 uomini e donne dell’Aeronautica Militare, è posta sotto la diretta dipendenza nazionale del COVI e assicura il controllo e la salvaguardia del fianco nord-est della NATO, senza soluzione di continuità, garantendo così un rapido intervento a protezione dello spazio aereo alleato.
La TFA è equipaggiata di velivoli Eurofighter (F-2000A) provenienti dal 4° Stormo di Grosseto, 36° Stormo di Gioia del Colle, 37° Stormo di Trapani e 51° Stormo d’Istrana.
L’Air Shielding, di cui è parte integrante il dispositivo permanente di Air Policing (AP), è una missione di pace e di difesa collettiva a guida NATO che viene condotta senza soluzione di continuità 365 giorni all’anno ed è gestita dall’Allied Air Command (AIRCOM) di Ramstein (Germania).
Le attività svolte in teatro operativo sono condotte secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), che è l’Alto Comando della Difesa deputato alla pianificazione, coordinamento e direzione delle esercitazioni e operazioni interforze in ambito nazionale ed internazionale.

Roma, 18 marzo 2024

Difesa Aerea: gli Eurofighter Typhoon da venti anni a salvaguardia dei cieli del Paese e della NATO

Nel ventennale della consegna del primo velivolo alla Forza Armata, ricordate le oltre 200.000 mila ore di volo a servizio della collettività, in Italia e all’estero.

typhoon news am image 44Lunedì 18 marzo si è svolta a Grosseto, sede del 4° Stormo dell’Aeronautica Militare, la cerimonia del ventennale della consegna del primo Eurofighter Typhoon F-2000, il velivolo che rappresenta oggi la spina dorsale della difesa aerea nazionale, un assetto pregiato che, con oltre 200.000 ore volate e 135.000 sortite in Italia e all’estero, sorveglia e difende i cieli italiani e dell’Alleanza Atlantica.
Era il 16 marzo 2004 quando avvenne la consegna dell’Eurofighter Typhoon al 4° Stormo di Grosseto, primo reparto operativo dell’Aeronautica Militare a ricevere il velivolo che oggi rappresenta il pilastro portante della Difesa Aerea nazionale. I primi velivoli furono assegnati al IX Gruppo Caccia e a riceverli fu l’allora Colonnello Alberto Rosso, Comandante di Stormo e poi Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. Dopo un periodo di transizione dall’F-104 all’F-2000 e di relativi lavori per l’adeguamento delle infrastrutture, il 16 dicembre 2005 il 4° Stormo, sotto il comando del Col. Vittorio Iannotta, riprese il Servizio di Sorveglianza dello spazio aereo italiano.
“Ricordare oggi il ventennale dalla consegna del primo F-2000 significa ricordare un pezzo importante della storia della Forza Armata e della sua evoluzione, nonché i successi addestrativi, operativi e di cooperazione industriale” cosi ha detto il Gen. D.A. Luigi Del Bene, Comandante delle Forze da Combattimento dell’Aeronautica Militare, che ha continuato: “Un velivolo multiruolo che, grazie all’evoluzione e all’aggiornamento continuo delle nuove tecnologie – sia software sia hardware – è in grado di essere sempre aderente a quelli che sono oggi i nuovi scenari operativi. Un sistema che ha consentito prima un cambio di paradigma e oggi un solido strumento d’integrazione con la 5ª generazione e con il velivolo F-35”.
L’Eurofighter è un programma tra i più complessi in Europa che, fortemente marcato da una stretta collaborazione con altre nazioni e con l’industria nazionale, ha dato vita a un assetto, il Typhoon, dalle rilevanti capacità multiruolo, un riferimento operativo che ha segnato in maniera tangibile il cambiamento culturale di un’intera Forza Armata, in termini di addestramento, sicurezza e quality management.
L’Eurofighter Typhoon è tra i più avanzati velivoli da combattimento sviluppato nel continente europeo. Nacque da un progetto di quattro Paesi (Italia, Germania, Regno Unito e Spagna) che misero a fattor comune le singole esigenze al fine di realizzare il più grande e ambizioso programma industriale europeo. È un sistema d’arma in costante aggiornamento, il che gli consente di essere in grado di rispondere alle differenti sfide poste dal moderno scenario geopolitico.
Venti anni dopo il loro ingresso in linea, i velivoli Eurofighter, grazie alle donne e agli uomini della Forza Armata, hanno solcato i cieli di tutto il mondo, operando in teatri di crisi, in supporto alle attività di Air Policing della NATO e in complessi rischieramenti oltreoceano, come quelli che saranno svolti prima in Alaska con l’esercitazione Red Flag e poi nell’Indopacifico, in Australia, con l’esercitazione Pitch Black.
In contesti operativi, solo nell’ultimo triennio, gli F-2000 dei quattro Stormi dell’Aeronautica Militare si sono alzati in volo per effettuare intercettazioni reali a salvaguardia dei cieli nazionali ben 50 volte. Nelle ultime attività di Air Policing per la NATO, in Lituania e in Polonia, gli scramble nel 2023 a difesa del fianco est dell’Alleanza Atlantica sono stati circa 40.
Il Colonnello Filippo Monti, Comandante del 4° Stormo di Grosseto, ha detto: “Venti anni di Eurofighter, venti anni di un aereo che sta già facendo la storia della nostra gloriosa Forza Armata nel suo 101° compleanno. Un sistema d’arma che ha richiesto un cambiamento nei cuori e nelle menti del personale prima del 4 Stormo poi di tutta l’Arma Azzurra, che si è rinnovata per essere al passo con i tempi e rendere il Typhoon efficace già dai suoi primissimi anni di vita”.
Dal 21 febbraio 2024 gli F-2000 sono rischierati a Malbork, in Polonia, con la neocostituita Task Force Air 4th Wing impiegata nell’ambito delle operazioni di “Enhanced Air Policing” (eAP) fino a luglio 2024. La Task Force Air 4th Wing, composta da circa 150 uomini e donne dell’Aeronautica Militare, è posta sotto la diretta dipendenza nazionale del COVI con il compito di assicurare il controllo e la salvaguardia del fianco nord-est della NATO. La TFA è equipaggiata di velivoli Eurofighter Typhoon provenienti dal 4° Stormo di Grosseto, 36° Stormo di Gioia del Colle, 37° Stormo di Trapani e 51° Stormo d’Istrana.
Sono cinque gli Stormi dell’Aeronautica Militare che assicurano la difesa aerea nazionale e servizio di Quick Reaction Alert della NATO: quattro dotati di assetti Eurofighter (il 4° Stormo di Grosseto, il 36° Stormo di Gioia del Colle, il 37° Stormo di Trapani e il 51° Stormo di Istrana) ed uno di velivoli F-35A (32° Stormo di Amendola).
Nel sistema di Difesa Aerea sono inoltre inserite anche due sale operative: l’11° Gruppo DAMI di Poggio Renatico (FE) e il 22° Gruppo DAMI di Licola (NA), entrambi dipendenti dal Reparto di Difesa Aerea Missilistica Integrata (DAMI) della Brigata Controllo Aerospazio del Comando Operazioni Aerospaziali (COA). Dalle due sale operative, attraverso segnali radar che giungono da una rete di sensori dislocata su tutto il territorio nazionale (Squadriglie Radar Remote), i controllori addetti alla sorveglianza e guida-caccia operano tutti i giorni dell’anno, notte e giorno, per garantire la difesa dello spazio aereo italiano e guidare gli assetti della Difesa Aerea, fornendo le informazioni necessarie per intercettare le potenziali minacce aeree.

Roma, 29 marzo 2024

NATO Air Policing - Polonia: In 24 ore l’allarme di decollo immediato per i velivoli Eurofighter della Task Force Air 4th Wing, rischierata sulla base polacca di Malbork, è suonato due volte.

L’attivazione è stata richiesta per intercettare nelle mattinate del 28 e 29 marzo un velivolo non identificato, in volo sulle acque internazionali del Mar Baltico. A seguito di ciò, il Centro di Comando e Controllo delle Operazioni aeree (CAOC) della NATO con sede ad Uedem (Germania) ha lanciato l’allarme.
Gli aerei dell’Aeronautica Militare italiana appartenenti alla TFA – che opera nell’ambito della missione NATO di Enhanced Air Policing – hanno proceduto a intercettare e identificare il velivolo, per poi rientrare presso la base di Malbork.
La Task Force Air “4th Wing” impiega quattro velivoli Eurofighter (F-2000) provenienti da quattro Stormi di difesa aerea dell’Aeronautica Militare: 4° Stormo di Grosseto, 36° Stormo di Gioia del Colle, 37° Stormo di Trapani e 51° Stormo d’Istrana. Grazie a questi velivoli è possibile garantire il decollo e l’intercettazione di qualunque traccia sospetta rilevata dai radar in pochi minuti, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Il contingente italiano, posto sotto la diretta dipendenza nazionale del COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze), è composto da donne e uomini dell’Aeronautica Militare provenienti dai Gruppi di Volo e da personale tecnico e logistico, schierati presso l’aeroporto Krolewo di Malbork, che operano al fianco della Polish Air Force a protezione del fianco nord-est dell’Alleanza Atlantica. Questa è la seconda volta che un contingente italiano viene impiegato in Polonia in operazioni di enhanced Air Policing (eAP).

Gioia del Colle, 29 marzo 2024

Esercitazioni: terminata a Gioia del Colle la “Typhoon Flag 2024”

typhoon news am image 45Si è conclusa presso il 36° Stormo di Gioia del Colle l’esercitazione nazionale annuale “Typhoon Flag 2024”. Con i caccia Eurofighter anche F-35, E-550 e KC767.
Si è conclusa venerdì 29 marzo, presso il 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari), l’esercitazione nazionale annuale “Typhoon Flag 2024” che ha visto gli equipaggi dei caccia Eurofighter addestrarsi in complesse missioni di volo insieme ai velivoli F-35, E-550 e KC767.
L’esercitazione, iniziata lo scorso 11 marzo, ha coinvolto, nello specifico, otto velivoli F-2000 e numerosi tecnici manutentori provenienti dai quattro Stormi della linea Eurofighter che concorrono alla Difesa Aerea Nazionale: il 36° Stormo di Gioia del Colle, il 4° Stormo di Grosseto, il 37° Stormo di Trapani e il 51° Stormo di Istrana (Treviso).
Quest’anno la Typhoon Flag ha consentito ai partecipanti di svolgere un addestramento propedeutico alla prossima Red Flag Alaska 24-1, importante esercitazione aerea organizzata dagli Stati Uniti, che si svolgerà in Alaska nei prossimi mesi di aprile e maggio.
Durante l’esercitazione sono state pianificate e condotte missioni di volo eterogenee, per un totale di oltre 300 ore di volo, finalizzate al conseguimento di molteplici obiettivi addestrativi avanzati che hanno interessato gli equipaggi di diversi assetti. In particolare, sono stati impiegati quattro F-35 del 6° Stormo di Ghedi e del 32° Stormo di Amendola, per favorire l’integrazione tra velivoli di 4ª e 5ª generazione.
Hanno inoltre preso parte attiva all’esercitazione anche un velivolo E-550A CAEW con funzioni di sorveglianza aerea e di comando, controllo e comunicazioni e un aereo KC-767A per le missioni di rifornimento in volo, entrambi in dotazione al 14° Stormo di Pratica di Mare (Roma).
L’Aeronautica Militare ha inoltre supportato l’esercitazione attivando il Poligono Interforze Salto Di Quirra in Sardegna dove sono stati simulati scenari operativi complessi ed altamente rappresentativi, nonché il Reparto Mobile di Comando e Controllo di Bari Palese, che ha rischierato sulla base di Gioia del Colle una sala operativa da cui poter monitorare e gestire le missioni in volo.
Anche quest’anno la Typhoon Flag ha rappresentato un’importante opportunità per la standardizzazione delle procedure operative e manutentive tra i vari Reparti Eurofighter, per il raggiungimento di obiettivi addestrativi ai vari livelli aumentando lo spirito di cooperazione e condivisione tra il personale e gli assetti con i quali la Forza Armata assicura la difesa dello spazio aereo nazionale e NATO, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità.

Roma, 11 aprile 2024

NATO Air Policing – Polonia: Eurofighter italiani e F-16 polacchi si addestrano insieme

typhoon news am image 46Nei cieli della Polonia si è svolta un’attività addestrativa congiunta alla quale hanno preso parte velivoli Eurofighter italiani della Task Force Air 4th Wing – rischierata a Malbork – e gli F-16 polacchi del 52nd Fighter Wing di Lask.
La Task Force Air 4th Wing “White Eagle II” impiega quattro velivoli Eurofighter (F-2000) provenienti da Stormi di difesa aerea dell’Aeronautica Militare: 4° Stormo Grosseto, 36° Stormo Gioia del Colle, 37° Stormo Trapani e 51° Stormo Istrana.
Gli Eurofighter italiani operano nell’ambito della missione NATO di enhanced Air Policing per difendere lo spazio aereo del fianco est dell’Alleanza Atlantica.
Questi velivoli garantiscono l’intercettazione di qualsiasi traccia sospetta rilevata dai radar in pochi minuti, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
Le missioni di Air Policing sono condotte sotto il comando e controllo di uno dei due Combined Air Operations Centre (CAOC), ubicati rispettivamente a Uedem (Germania) per l’area nord e Torrejon (Spagna) per l’area sud, sotto la supervisione dall’Allied Air Command (AIRCOM) di Ramstein (Germania).

Roma, 10 maggio 2024

Esercitazioni: la Task Force Air 4th Wing dell’Aeronautica Militare ha preso parte all’attività addestrativa congiunta sul Mar Baltico

typhoon news am image 47I velivoli caccia Eurofighter italiani, appartenenti alla Task Force Air 4th Wing a Malbork, Polonia, hanno partecipato all’esercitazione NATO “Neptune Strike” dal 26 aprile al 10 maggio, interessando anche l’area del Baltico. Questa esercitazione ha permesso di potenziare l’attività di vigilanza, rafforzare la collaborazione e migliorare l’interoperabilità tra le forze militari dei Paesi dell’Alleanza, con l’obiettivo di essere più efficaci in operazioni congiunte.
Durante la Neptune Strike 24-1, alla quale ha partecipato anche la Marina Militare con il Task Group 460.01, sono state condotte diverse attività addestrative in volo nell’area del Mar Baltico e dell’Europa orientale, con la partecipazione di velivoli caccia impegnati in missioni di Air Policing sul fianco orientale dell’Alleanza, provenienti da Finlandia, Germania, Italia, Polonia, Portogallo e Spagna. Le missioni di aerocooperazione con assetti navali e terrestri hanno avuto lo scopo di aumentare l’interoperabilità e la standardizzazione attraverso l’addestramento congiunto in missioni Anti-Surface Warfare (ASuW) e Close Air Support (CAS), supportate dal personale qualificato Joint Terminal Attack Controllor (JTAC).
La Neptune Strike 24-1 ha rappresentato un’eccellente opportunità per la NATO per addestrare le sue flotte aeree e navali su grandi distanze, permettendo ai Paesi membri di mantenere un alto livello di prontezza nel lavorare insieme per difendere il territorio dell’Alleanza. La Task Force Air “4th Wing” impiega quattro velivoli Eurofighter (F-2000) da vari stormi di difesa aerea dell’Aeronautica Militare. Il contingente italiano, sotto la diretta dipendenza del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), è composto da personale dell’Aeronautica Militare schierato presso l’aeroporto Krolewo di Malbork, operando al fianco della Polish Air Force per proteggere il fianco nord-est dell’Alleanza Atlantica.

Roma, 29 maggio 2024

NATO Air Policing - Polonia: caccia italiani in volo sul Mar Baltico per intercettare velivolo non identificato.

typhoon news am image 48Dodicesimo scramble dei piloti italiani in Polonia, il secondo nell’ultima settimana.
Nella mattina di venerdì 24 maggio, per la seconda volta in una settimana, sono suonate le sirene d’allarme per i velivoli Eurofighter della Task Force Air “4th Wing”, rischierati a Malbork, in Polonia, nell’ambito della missione NATO di Enhanced Air Policing.
In pochi minuti, due caccia sono decollati per arrivare sul Mar Baltico e intercettare un velivolo che non si faceva identificare dagli enti preposti al controllo del traffico aereo.
I piloti sono intervenuti per assicurarsi che lo spazio aereo dell’Alleanza non venisse violato e la situazione rimanesse sotto controllo.
La presenza dei velivoli dell’Aeronautica Militare in Polonia è volta a supportare l’Aeronautica polacca nella difesa del fianco est della NATO soprattutto in considerazione dell’attuale contesto geopolitico internazionale che rende l’area del Baltico e la vicinanza di Malbork a Kaliningrad, una zona geografica delicata.

Roma, 08 giugno 2024

NATO Air Policing – Polonia: scramble per gli Eurofighter della TFA 4th Wing

Gli Eurofighter della TFA 4th Wing in volo per intercettare velivolo sul Mar Baltico.

Quello dato lo scorso 5 giugno, sale a 14 il numero di ordine di scramble della Task Force Air 4th Wing a Malbork in Polonia per la missione NATO di enhanced Air Policing, ossia di difesa del fianco est della NATO.
L’ordine di decollo su allarme “scramble” per due caccia Eurofighter della Task Force è arrivato verso le 10:00 di ieri, per un velivolo che non si faceva identificare dagli enti preposti al controllo del traffico aereo, in volo su acque internazionali ma vicino allo spazio aereo dell’Alleanza.
Questo ha determinato lo scramble della squadra d’allarme. Una volta che i piloti hanno identificato il velivolo e si sono accertati che le regole dell’aviazione internazionale venissero rispettate, hanno fatto rientro in base.
La Task Force Air 4th Wing, dotata di caccia Eurofighter, ha assicurato la difesa dello spazio aereo dell’Alleanza Atlantica confermando la capacità di intervenire rapidamente e rafforzando la deterrenza della NATO nei confronti di chi potrebbe eventualmente minacciare l’integrità territoriale della Polonia.

Roma, 13 giugno 2024

NATO Air Policing – Polonia: caccia italiani intercettano sul Baltico velivoli non identificati.

Alpha Scramble per difendere lo spazio aereo del Fianco Est dell’Alleanza

E’ la terza volta in meno di una settimana che i caccia Eurofighter italiani appartenenti alla Task Force Air (TFA) 4th Wing in Polonia decollano su allarme – in gergo tecnico “Alpha Scramble” – per difendere lo spazio aereo del fianco Est dell’Alleanza, intercettando dei velivoli in avvicinamento allo spazio aereo polacco.
I piloti italiani hanno provveduto ad identificare tutti i velivoli assicurandosi che le regole dell’aviazione internazionale venissero rispettate e che cieli della NATO fossero sicuri. Una vera e propria Polizia dell’aria che, già solo con la propria presenza, previene incidenti o eventuali minacce all’integrità dei paesi dell’Alleanza.
Una volta che i piloti si sono assicurati che la situazione fosse sotto controllo hanno fatto rientro presso la base aerea di Malbork (Polonia) dove è rischierata la Task Force Air 4th Wing.
La Task Force Air “4th Wing” impiega quattro velivoli Eurofighter (F-2000) provenienti da quattro Stormi di difesa aerea dell’Aeronautica Militare: 4° Stormo di Grosseto, 36° Stormo di Gioia del Colle, 37° Stormo di Trapani e 51° Stormo d’Istrana.
Grazie a questi velivoli è possibile garantire il decollo e l’intercettazione di qualunque traccia sospetta rilevata dai radar in pochi minuti, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
Il contingente italiano è composto da donne e uomini dell’Aeronautica Militare provenienti dai Gruppi di Volo e da personale tecnico e logistico, schierati presso l’aeroporto Krolewo di Malbork, che operano al fianco della Polish Air Force a protezione del fianco nord-est dell’Alleanza Atlantica.
Questa è la seconda volta che un contingente italiano viene impiegato in Polonia in operazioni di enhanced Air Policing (eAP).

Roma, 29 giugno 2024

NATO Air Policing - Polonia: 11 decolli su allarme nelle ultime due settimane per i caccia italiani.

typhoon news am image 49Sale a 25 il numero totale di “scramble”, 11 decolli su allarme nelle ultime due settimane, per i velivoli Eurofighter della TFA 4th Wing impegnati nella missione NATO di Air Policing a Malbork (Polonia)
Un’attività particolarmente intensa che ha visto tanto lavoro per la Task Force Air (TFA) 4th Wing dell’Aeronautica Militare schierata sulla base aerea di Malbork, in Polonia: solo nelle ultime due settimane sono 11 i decolli su allarme – in gergo tecnico “scramble” – effettuati, per un totale di 25, da quando i velivoli Eurofighter sono rischierati in Polonia per difendere il fianco est dell’Alleanza Atlantica nell’ambito della missione NATO di enhanced Air Policing.
Un periodo di attività intensa per il personale rischierato, in cui l’Italia e le altre nazioni NATO, impegnate nelle missioni Air Policing, stanno lavorando all’unisono per dimostrare la capacità di deterrenza della NATO. In particolare, dalla Task Force Air 4th Wing, allo scopo di garantire la difesa aerea nella regione del Baltico, sono state effettuate con i velivoli Eurofighter oltre 500 ore di volo tra attività addestrative e attivazioni reali.
Dai primi giorni del mese di giugno infatti, i caccia Eurofighter, per evitare possibili violazioni dello spazio aereo dell’Alleanza Atlantica, si sono alzati in volo per intercettare sul Mar Baltico velivoli militari di varia tipologia, non appartenenti alla NATO, che non rispettavano le regole dell’aviazione internazionale.
L’impiego del velivolo Gulfstream E-550A CAEW (Conformal Airborne Early Warning), come parte integrante della Task Force Air e schierato per la prima volta in Polonia dallo scorso maggio, ha permesso all’Italia – unico Paese NATO ad avere in linea questo velivolo – di fornire un contributo fondamentale per la sicurezza delle operazioni aeree e di ricoprire un ruolo strategico in seno all’Alleanza Atlantica per la difesa dello spazio aereo.
La Task Force Air 4th Wing impiega quattro velivoli Eurofighter (F-2000) provenienti da quattro Stormi di difesa aerea dell’Aeronautica Militare: 4° Stormo di Grosseto, 36° Stormo di Gioia del Colle, 37° Stormo di Trapani e 51° Stormo d’Istrana e il l’E-550A CAEW del 14° Stormo di Pratica di Mare. Grazie a questi velivoli è possibile garantire il decollo e l’intercettazione di qualunque traccia sospetta rilevata dai radar in pochi minuti, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Il contingente italiano, posto sotto la diretta dipendenza nazionale del COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze), è composto da donne e uomini dell’Aeronautica Militare provenienti dai Gruppi di Volo e da personale tecnico e logistico, schierati presso l’aeroporto Krolewo di Malbork, che operano al fianco della Polish Air Force a protezione del fianco nord-est dell’Alleanza Atlantica. Questa è la seconda volta che un contingente italiano viene impiegato in Polonia in operazioni di enhanced Air Policing (eAP).

Roma, 12 luglio 2024

Esercitazioni - Indopacifico: al via l’esercitazione Pitch Black 2024 in Australia.

typhoon news am image 50Approntare una capacità di schierare, in tempi ristretti, un elevato numero di uomini e mezzi in aree lontane dall’Italia. Questa è la nuova sfida della campagna aerea in indopacifico per le donne e gli uomini dell’Arma Azzurra
Darwin – E’ partita il 12 luglio l’esercitazione internazionale Pitch Black 2024 organizzata dalla Royal Australian Air Force (RAAF). L’Aeronautica Militare partecipa, per la prima volta, all’attività addestrativa, sulla base aerea di Darwin, dal 12 luglio al 2 agosto 2024. Al termine della Pitch Black 2024, i velivoli ed il personale dell’Aeronautica Militare si trasferiranno a Misawa in Giappone per la Rising Sun 2024 della Japan Air Self-Defense Force (JASDF). Nell’ambito della Campagna aerea in Indopacifico dell’Aeronautica Militare, è previsto anche un addestramento congiunto con la Marina Militare tramite l’imbarco di due F-35B dell’Aeronautica Militare su nave portaerei Cavour, nel quadro di un grosso sforzo organizzativo di tutto il comparto della Difesa.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Gen. S.A. Luca Goretti, ha sottolineato, durante un incontro con tutto il personale della campagna dell’Indopacifico 2024, l’importanza della stessa come “nuova sfida, nell’ambito della strategia che l’Aeronautica Militare ha sviluppato da qualche anno, per potenziare le proprie capacità logistiche di proiezione ed essere in grado di spostarsi, in tempi brevi, da un punto all’altro della Terra, quando necessario, per sostenere la componente operativa della Forza Armata. La Campagna Aerea dell’Indopacifico fa parte di questo progetto che ha già visto, di recente, rischieramenti, in Giappone con gli F-35 e in Alaska, per l’esercitazione Red Flag. Adesso andiamo in Australia per la Pitch Black, insieme anche ai colleghi della Marina Militare, nel segno di una forte amicizia e collaborazione che ormai dura da alcuni anni, e poi in Giappone per la Rising Sun 2024: e facciamo tutto questo rimanendo sempre in grado di assicurare e mantenere gli impegni sia nazionali che con la NATO. Il comparto Difesa sta compiendo un salto di qualità sostanziale e voi ne siete la prova”.
La Pitch Black 2024 è una delle esercitazioni aeree militari più complesse e realistiche nell’area dell’Indopacifico. Organizzata dalla Royal Australian Air Force (RAAF), vede coinvolte un totale di 20 nazioni (Italia, Australia, Francia, Germania, India, Indonesia, Giappone, Malesia, Filippine, Papua Nuova Guinea, Repubblica della Korea, Singapore, Spagna, Tailandia, UK, USA, Brunei, Canada, Fiji, Nuova Zelanda).
La partecipazione per la prima volta dell’Aeronautica Militare alla campagna aerea dell’indopacifico consente di addestrare la capacità di schierare, in tempi ristretti, un elevato numero di uomini e mezzi (Large Force Element) e dimostrare, attraverso una efficace logistica di aderenza, di poter operare producendo effetti significativi anche a lunga distanza dall’Italia, a tutela degli interessi nazionali.

Roma, 21 luglio 2024

Difesa aerea: “scramble” di due Eurofighter in servizio di allarme.

Decollo immediato per due Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto per intercettare un velivolo che aveva interrotto le comunicazioni.
Nel primo pomeriggio di oggi due caccia F-2000 Eurofighter dell’Aeronautica Militare, in servizio di allarme per la difesa dello spazio aereo nazionale presso il 4° Stormo di Grosseto, hanno compiuto un intervento su ordine di decollo immediato (in gergo militare detto “scramble”) per intercettare e verificare un velivolo civile che aveva perso il contatto radio con gli enti del traffico aereo.
Il velivolo, un aereo PA-22 USP da sei posti con tre persone a bordo, decollato dall’Ungheria e diretto a Foligno, aveva perso i contatti radio con gli enti deputati al controllo del traffico aereo, facendo così scattare la procedura di allarme e intercettazione.
I due caccia intercettori del 4° Stormo di Grosseto, sotto la guida dei controllori della Difesa Aerea dell’11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico, hanno raggiunto rapidamente il velivolo per accertarsi che non ci fossero emergenze in atto né minacce alla sicurezza dello spazio aereo. Il velivolo straniero è poi atterrato a Foligno, scortato dai velivoli dell’Aeronautica, intorno alle ore 15:00.

Roma, 24 luglio 2024

Esercitazioni – Indopacifico Pitch Black 2024: pilota italiano si eietta, in buone condizioni di salute.

Un velivolo EFA 2000 dell’Aeronautica Militare, nel corso di un volo addestrativo sui cieli del Northern Territory (Australia), è precipitato al suolo per cause al momento non note. Il pilota si è prontamente eiettato.
È in buone condizioni di salute e sta ultimando gli accertamenti medici presso una struttura ospedaliera. Nessun danno ulteriore è stato registrato.

Roma, 25 luglio 2024

NATO Air Policing - Lituania: il contingente italiano arriva in Lituania.

typhoon news am image 51Atterrati presso la base di Šiauliai quattro velivoli Eurofighter Typhoon preposti alla missione nel Baltico.
Nei giorni scorsi, il contingente italiano preposto alla missione Baltic Air Policing presso la base aerea di Šiauliai in Lituania ha completato il suo schieramento in Teatro Operativo. La missione NATO, inserita nel più ampio contesto del NATO Air Shielding, ha come obiettivo quello di contribuire a garantire l’integrità degli spazi aerei alleati contro qualsiasi potenziale minaccia aerea, rafforzando la postura di difesa e deterrenza della NATO in stretto coordinamento con la catena di comando e in sinergia con gli altri alleati impegnati sul fianco est dei confini.
Nel primo pomeriggio sono atterrati gli assetti preposti all’espletamento della missione; si tratta di velivoli Eurofighter Typhoon e personale proveniente dal 36° stormo di Gioia del Colle, 37° stormo di Trapani, 4° Stormo di Grosseto e 51° Stormo di Istrana; gli Stormi dell’Aeronautica Militare italiana adibiti alla Difesa Aerea della nostra nazione.
L’Italia subentrerà agli alleati spagnoli e portoghesi, attualmente titolari della missione, a partire dal 1° agosto 2024 e manterrà la leadership per otto mesi prima di passare il testimone ad altre nazioni alleate.
Nella giornata il Comandante della Task Force Air Col. Michele Nasto, nel dare il benvenuto, ha consegnato le patch della missione a tutto il personale proveniente da numerosi enti dell’Aeronautica Militare sottolineando che: “questa patch rappresenta le tradizioni aeronautiche e l’identità di questo contingente; sotto questo stemma vivremo i valori della nostra nazione, di cui siamo orgogliosi rappresentanti, e, opereremo per il raggiungimento della missione a noi assegnata”.
La Baltic Air Policing è una missione NATO in vigore da aprile 2004; ad oggi 17 Alleati vi hanno partecipato a salvaguardia dello spazio aereo delle Repubbliche Baltiche: Estonia, Lettonia e Lituania. La Baltic Air Policing è una missione con lo scopo di dimostrare la determinazione collettiva degli Alleati nel mantenere una postura di natura difensiva, solida e compatta, a deterrenza di potenziali minacce alla sicurezza dell’area regionale di competenza.

Roma, 29 luglio 2024

NATO Air Policing - Polonia: chiude la Task Force Air 4th Wing

typhoon news am image 52Gli Eurofighter dell’Aeronautica Militare rientrano in Italia dopo quattro mesi di attività in Polonia, 700 ore di volo e 26 decolli d’allarme
Dopo oltre quattro mesi di intensa attività, quasi 700 ore di volo degli Eurofighter e 26 “scramble” effettuati, la Task Force Air 4th Wing “White Eagle II” termina il suo mandato.
A suggellare la conclusione della missione NATO di Enhanced Air Policing in Polonia, una cerimonia che ha avuto luogo ieri mattina nell’aeroporto militare di Krolewo a Malbork, alla presenza del Comandante del Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico (FE), Generale di Squadra Aerea Claudio Gabellini e del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica polacca, Major General Ireneusk Nowak.
L’ammaina bandiera e la successiva partenza dell’ultimo dei quattro velivoli Eurofighter che hanno costituito la flotta della TFA, ha segnato la fine della missione portata a termine con successo e che ha visto il personale dell’Aeronautica Militare operare ininterrottamente per difendere il fianco est dell’Alleanza Atlantica in un contesto geopolitico attualmente estremamente complesso e delicato. La stessa vicinanza di Malbork a Kaliningrad e al confine con la Bielorussia permettono di comprendere l’importanza della presenza dei militari italiani in questo Paese. Da metà febbraio gli Eurofighter hanno sostituito gli F-35 della TFA 32nd Wing. La flotta aerea è stata poi integrata, a partire da metà maggio, con il E- 550 A CAEW del 14° Stormo di Pratica di Mare, che per la prima volta si è schierato in Polonia permettendo all’Italia – unico Paese NATO ad avere in linea questo velivolo – di fornire un contributo fondamentale per la sicurezza delle operazioni aeree e di ricoprire un ruolo strategico in seno all’Alleanza Atlantica per la difesa dello spazio aereo.
Il Comandante della Task Force Air 4th Wing, Colonnello Gianluigi Colucci, nel suo discorso ha voluto esprimere tutto il suo orgoglio e soddisfazione per l’operato del personale della TFA e per i risultati conseguiti. Alle sue parole si sono unite quelle del Generale Nowak che ha ringraziato i militari italiani per aver supportato l’Aeronautica polacca nella difesa dello spazio aereo e nella tutela dell’integrità territoriale del Paese, sottolineando come il lavoro svolto nell’ultimo anno abbia fatto capire il significato e l’importanza dell’Alleanza e del motto della NATO “Together we are stronger”. L’ultimo intervento a chiusura della cerimonia è stato quello del Generale Gabellini che ha evidenziato le eccezionali capacità e la professionalità del personale dell’Arma Azzurra il quale riesce a garantire contemporaneamente la difesa aerea italiana e della NATO partecipando alle missioni NATO di Air Policing in Albania, nel Montenegro e in Slovenia e da ultimo in Polonia. Il Generale ha poi ricordato che da questa settimana l’impegno italiano che termina in Polonia proseguirà con la TFA 36th Wing in Lituania.
La Task Force Air “4th Wing” ha impiegato quattro velivoli Eurofighter (F-2000) provenienti da quattro Stormi di difesa aerea dell’Aeronautica Militare: 4° Stormo di Grosseto, 36° Stormo di Gioia del Colle, 37° Stormo di Trapani e 51° Stormo d’Istrana. Grazie a questi velivoli è possibile garantire il decollo e l’intercettazione di qualunque traccia sospetta rilevata dai radar in pochi minuti, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
Il contingente italiano, posto sotto le dirette dipendenze nazionali del COVI (Comando Operativo di Vertice Interforze), era composto da donne e uomini dell’Aeronautica Militare provenienti dai Gruppi di Volo e da personale tecnico e logistico, schierati presso l’aeroporto Krolewo di Malbork, che hanno operato al fianco della Polish Air Force a protezione del fianco nord-est dell’Alleanza Atlantica. Questa è la seconda volta che un contingente italiano è stato impiegato in Polonia in operazioni di enhanced Air Policing (eAP).
L’enhanced Air Policing (AP) è una missione di difesa collettiva a guida NATO e che viene condotta sin dal tempo di pace, senza soluzione di continuità 365 giorni all’anno e che, nello specifico per la TFA-P “White Eagle” a guida del 4° Stormo, ha lo scopo di assicurare l’integrità e la sicurezza dello spazio aereo della Polonia, contribuendo così al rafforzamento della postura di deterrenza sul fianco nord-orientale della NATO.
Le missioni di Air Policing sono condotte sotto il comando e controllo di uno dei due Combined Air Operations Centre (CAOC), ubicati rispettivamente a Uedem (Germania) per l’area nord e Torrejon (Spagna) per l’area sud, sotto la supervisione dall’Allied Air Command (AIRCOM) di Ramstein (Germania). La TFA – P in particolare opera sotto il comando e controllo del CAOC di Uedem (Germania).
L’attività di Air Policing è condotta sin dal tempo di pace e consiste nella continua sorveglianza dell’integrità dello spazio aereo della NATO nonché nell’identificazione di eventuali sue violazioni all’integrità, dinnanzi alle quali devono scattare appropriate azioni di contrasto, come, ad esempio, il decollo rapido di velivoli caccia intercettori, che in termini tecnici è definito “scramble”.

Roma, 2 agosto 2024

NATO Air Policing - Lituania: l’Italia prende il comando della missione.

typhoon news am image 53Presso la base aerea di Šiauliai in Lituania, si è tenuta la cerimonia di passaggio di consegne tra il contingente uscente – a composizione mista spagnola e portoghese – e quello italiano subentrante.
I comandanti iberici, il Tenente Colonnello Pablo Estrada Martin e il parigrado Jose Nuno De Sousa Monteiro Dias, hanno consegnato al Colonnello Michele Nasto la “chiave del Baltico”, che metaforicamente segna il passaggio del dispositivo di difesa aerea della regione nord-orientale della NATO.
Alla cerimonia hanno partecipato numerose autorità civili e militari lituane, spagnole, portoghesi e italiane.
“La missione di pattugliamento aereo, avviata 20 anni fa, è uno degli impegni più forti che dimostrano la coesione degli alleati NATO. Sebbene la situazione sia in continua evoluzione, il nostro obiettivo rimane lo stesso: uno spazio aereo sicuro. Ringrazio i contingenti spagnoli e portoghesi che hanno completato la missione e do il benvenuto agli italiani a Šiauliai“, ha dichiarato la viceministra della difesa nazionale Kamile Gogelienė.
L’ambasciatore italiano a Vilnius, Emanuele De Maigret, ha evidenziato come quello italiano sia un impegno di primo ordine nella missione nella regione: “Oggi, l’Italia prende le consegne della missione aerea nel Baltico per la nona volta dal 2004. Noi siamo i primi contributori in termini di personale e assetti nel fianco est della NATO: ad oggi abbiamo impiegato oltre 3.000 donne e uomini in contingenti aerei, terrestri e navali. L’implementazione di nuovi piani regionali per la difesa dei territori alleati è di apicale importanza: l’impegno dell’Italia per questo obiettivo è risoluto. In questo scenario internazionale molto complesso, l’Italia è un attore di stabilità e crescita.”
Il Comandante della Task Force Air (TFA) Michele Nasto, nel suo discorso alla cerimonia, ha indicato come: “credo doveroso riassumere i punti fermi con cui tutto il personale italiano opererà in questo delicato quanto complesso scenario geopolitico. Prima di tutto il nostro lavoro si baserà sul rispetto per chi ci ospita e ci assicura un supporto quotidiano, per tutti i nostri predecessori e per chi rappresenteremo con il nostro servizio dai partner dalla NATO alla nostra Patria, le sue istituzioni, i suoi cittadini, il nostro tricolore. […..] Lo spirito di squadra che da sempre contraddistingue l’operato dell’Aeronautica Militare sarà un elemento decisivo in questa ambiziosa sfida che non può avere flessioni ne intoppi perché produrre effetti operativi fa parte del nostro essere ed è da sempre l’espressione più autentica delle nostre capacità di proiezione. […..] Infine, consapevolezza e attenzione per affrontare ogni situazione con professionalità tattica, competenza operativa e esemplarità istituzionale.”
Massima autorità militare italiana è stata il Generale di Squadra Aerea Claudio Gabellini Comandante del Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico, in rappresentanza del Comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) che è l’Alto Comando della Difesa deputato alla pianificazione, coordinamento e direzione delle esercitazioni e operazioni interforze in ambito nazionale e internazionale.
Il Generale Gabellini, dopo aver salutato il giorno precedente il contingente italiano della Task Force Air 4ᵗʰ Wing che ha concluso la missione a Malbork in Polonia per attività di Enhanced Air Policing a protezione del fianco est della NATO, ha voluto incontrare le donne e gli uomini impegnati per i prossimi mesi nella Task Force Air a Šiauliai. Rivolgendosi al personale ha sottolineato: “Come sapete il momento è complesso e viviamo in un mondo pieno di incertezze, e in un mondo pieno di incertezze servono persone con la testa sulle spalle, servono persone che lavorino seriamente. In questo scenario, siete l’espressione di quanto di meglio l’Aeronautica Militare abbia da offrire ed ognuno di voi deve portare le proprie professionalità a livelli ancora più alti; continuate ad esprimere eccellenza, a trasudare eccellenza, perché è solo così che si raggiungono gli obiettivi; noi siamo italiani e noi lavoriamo così. Avete tutto il mio plauso e tutta la mia ammirazione“.
La TFA è equipaggiata di velivoli Eurofighter Typhoon (F-2000) provenienti dal 36° Stormo di Gioia del Colle, 4° Stormo di Grosseto, 37° Stormo di Trapani e 51° Stormo d’Istrana.
La NATO Air Policing è una missione di pace che mira a preservare la sicurezza dello spazio aereo dell’Alleanza. Si tratta di un compito collettivo che prevede la presenza continua – 24 ore su 24, 365 giorni all’anno – di aerei da combattimento ed equipaggi, pronti a reagire rapidamente a possibili violazioni dello spazio aereo. Essa ha scopo difensivo dei cieli dell’Alleanza e di deterrenza verso possibili minacce alla sicurezza dei paesi membri della NATO.
La Baltic Air Policing, in particolare, è una missione NATO in vigore da aprile 2004; ad oggi 17 Alleati vi hanno partecipato a salvaguardia dello spazio aereo delle Repubbliche Baltiche: Estonia, Lettonia e Lituania. Lo scopo della missione è dimostrare la determinazione collettiva degli Alleati nel mantenere una postura di natura difensiva, solida e compatta, a deterrenza di potenziali minacce alla sicurezza dell’area regionale di competenza. L’Italia è la nazione che ha maggiormente contribuito alla Baltic Air Policing; a partire dal 2015 conta infatti nove dispiegamenti e a questi si aggiungono gli impegni della nostra nazione a difesa dei confini dell’Alleanza sui cieli islandesi, rumeni, bulgari, polacchi, albanesi e montenegrini.

Roma, 2 agosto 2024

Esercitazioni – Indopacifico Pitch Black 2024: si conclude la Pitch Black 2024 in Australia, l’Aeronautica Militare si trasferisce in Giappone per la Rising Sun 2024.

typhoon news am image 54Circa 250 sortite, più di 300 ore di volo, i velivoli ed il personale dell’Aeronautica Militare hanno preso parte alla più grande esercitazione internazionale dell’area dell’indopacifico.
Darwin, venerdì 2 agosto 2024. Si è conclusa la Pitch Black 2024, organizzata dalla Royal Australian Air Force (RAAF), cui l’Aeronautica Militare ha partecipato, per la prima volta, sulla base aerea di Darwin, insieme ad altre 19 nazioni da tutto il mondo, addestrandosi in scenari operativi moderni, connotati da alta imprevedibilità e complessità, in aree geografiche lontane dalla madrepatria.
La Pitch Black 2024 ha consentito ai piloti e agli specialisti di consolidare le capacità d’impiego dei sistemi d’arma in dotazione e di rafforzare la capacità di operare, in chiave “cross-component” e “cross-domain”, con la Marina Militare e con le altre forze aeree di nazioni e velivoli che non sono normalmente nell’orizzonte operativo dell’Aeronautica Militare.
La Pitch Black 2024 ha consentito, inoltre, di addestrare la capacità di schierare un Large Force Package (LFP) dell’Aeronautica Militare in profondità e dimostrare di poter operare producendo effetti significativi in tempi ristretti e a lunga distanza dalla homebase, a tutela degli interessi nazionali ovunque essi siano. L’esercitazione ha, pertanto, permesso di addestrare le capacità tecnico/logistiche in chiave expeditionary dell’Aeronautica Militare.
Nel corso dell’esercitazione, si è svolta la visita del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, accompagnato dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Generale di Squadra Aerea Luca Goretti e dall’Ammiraglio di Squadra Vincenzo Montanaro, Comandante del Comando Marittimo Sud.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, ha dichiarato: “la campagna in Indopacifico è una sfida che l’Aeronautica Militare, ancora una volta, ha vinto, dimostrando di avere le capacità logistiche per potersi proiettare lontano dalla madre Patria e, contemporaneamente, continuare a sostenere le richieste e le attività che vengono fatte in Europa. È stato uno sforzo non semplice; ha richiesto una pianificazione importante però, con un grande lavoro di squadra, della catena logistica, della catena operativa, della catena strutturale e dello Stato Maggiore, siamo riusciti a portare a casa il risultato”.
La Pitch Black 2024 si è svolta dal 12 luglio al 2 agosto 2024 con la partecipazione complessiva di circa 140 velivoli e quasi 4.500 militari di 20 nazioni che hanno operato principalmente dalle basi aeree australiane di Darwin e Tindal nel Territorio del Nord e dalla base aerea di Amberley nel Queensland australiano.
L’Aeronautica Militare ha partecipato con un pacchetto di velivoli, rappresentativo di tutti gli elementi del potere aerospaziale italiano: difesa, attacco, mobilità, intelligence, ricognizione, comando e controllo. Per la componente caccia, hanno preso parte alla Pitch Black 2024 gli F-35A (a decollo e atterraggio convenzionali) e gli F-35B (a decollo corto e atterraggio verticale) provenienti dal 32° Stormo di Amendola (FG) e dal 6° Stormo di Ghedi (BS).
Durante l’esercitazione gli F-35A e B hanno condotto diverse missioni sia di giorno sia di notte, in un contesto interforze, multinazionale e d’integrazione con altri velivoli di 4ª e 5ª generazione confermandosi enabler fondamentali in scenari complessi per contrastare minacce aeree e terrestri avanzate.
Alla Pitch Black 2024 hanno partecipato anche gli F-2000 Eurofighter, provenienti da tutti gli Stormi della Forza Armata che normalmente impiegano il Typhoon per la difesa aerea nazionale: il 4° Stormo di Grosseto, il 36° di Gioia del Colle (BA), il 37° di Birgi (TP) e il 51° di Istrana (TV). L’F-2000 ha confermato la propria versatilità quale velivolo multiruolo che offre capacità operative a 360 gradi nel settore della difesa aerea in grado di effettuare missioni d’Interdizione aerea (Air Interdiction) e Offensiva (Defensive/Offensive Counter Air), sia diurne che notturne con utilizzo dei visori ad alta tecnologia.
Nel corso dell’esercitazione in Australia, le funzioni di sorveglianza aerea e di comando e controllo sono state assicurate dall’Aeronautica Militare con l’E-550 CAEW (Conformal Airborne Early Warning) del 14° Stormo di Pratica di Mare (Roma), una vera e propria piattaforma volante di comando e controllo che garantisce la superiorità informativa nello scenario operativo.
Infine, a completare lo schieramento di velivoli dell’Aeronautica Militare alla Pitch Black 2024, anche un KC-767A del 14° Stormo di Pratica di Mare (Roma) impiegato in attività di rifornimento in volo (Air-to-Air refueling) e nel trasporto di materiali e personale.
Terminata la Pitch Black 2024, l’Aeronautica Militare è ora pronta alla terza fase addestrativa della Campagna Aerea dell’Indopacifico.
Il personale e la gran parte dei velivoli che hanno preso parte all’esercitazione in Australia (F-35A, F-2000 Eurofighter, E550A CAEW e KC-767A), più un C-130J si sono trasferiti adesso in Giappone, a Misawa, per svolgere attività addestrativa congiunta con i piloti, gli operatori di volo e i tecnici della Japan Air Self-Defense Force (JASDF).
L’attività, denominata Rising Sun 2024, si terrà per il secondo anno consecutivo con il fine di mettere a fattor comune competenze e obiettivi addestrativi e condividere tecniche, tattiche e procedure operative in ottica di sviluppo dell’interoperabilità tra le due forze aeree. All’addestramento di quest’anno prenderanno parte anche personale e velivoli della United States Air Force (USAF) di stanza a Misawa (Giappone).
Al contempo, entra nel vivo anche l’impiego congiunto con la Marina Militare. Da Darwin, infatti, il 4 agosto 2024, due F-35B dell’Aeronautica Militare, dopo aver operato nell’ambito della Pitch Black 2024, saranno imbarcati, insieme ai piloti e ai tecnici dell’Arma Azzurra, sulla portaerei Cavour della Marina Militare, nell’ambito della campagna operativa del Gruppo Portaerei (Carrier Strike Group – CSG) italiano, al fine di poter continuare lo sviluppo della capacità interforze nazionale di proiezione dal mare con velivoli di 5ª generazione, anche a grande distanza dalla madrepatria.

Roma, 4 agosto 2024

NATO Air Policing - Lituania: gli Eurofighter italiani intercettano velivoli non identificati nello spazio aereo baltico.

Primo Alpha Scramble – ordine di decollo immediato – per i velivoli Eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare impiegati nella missione NATO di pattugliamento aereo del Baltico
Nel primo pomeriggio di sabato 3 agosto 2024 dal Combined Air Operations Centre di Uedem in Germania, uno degli enti NATO preposto al controllo e alla vigilanza delle tracce radar che interessano lo spazio aereo dell’Alleanza Nord Atlantica, è partito un ordine di decollo immediato – in gergo tecnico “Alpha Scramble” – per una traccia non identificata e non autorizzata sul Baltico.
Prontamente due velivoli Eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare sono decollati dalla base aerea di Siauliai in Lituania per il riconoscimento della traccia e successiva scorta al di fuori dello spazio aereo NATO, dimostrando una pronta preparazione operativa.
I casi di allertamento che innescano uno scramble sono riconducibili a tre fattispecie: volare un piano di volo non valido o errato; mancata o perdita di comunicazione con l’ente del traffico aereo di competenza; mancata comunicazione del trasponder, che è un dispositivo elettronico che emette un segnale di quattro cifre chiamato “squawk code”, con gli enti del controllo del traffico aereo a terra.
La NATO Air Policing è una missione di pace che mira a preservare la sicurezza dello spazio aereo dell’Alleanza. Si tratta di un compito collettivo che prevede la presenza continua – 24 ore su 24, 365 giorni all’anno – di aerei da combattimento ed equipaggi, pronti a reagire rapidamente a possibili violazioni dello spazio aereo. Essa ha scopo difensivo dei cieli dell’Alleanza e di deterrenza verso possibili minacce alla sicurezza dei paesi membri della NATO. Questa missione fa parte del più ampio dispositivo di difesa e deterrenza della NATO chiamato Air Shielding gestita dall’Air Command (AIRCOM) di Ramstein in Germania.
La Baltic Air Policing, in particolare, è una missione NATO in vigore da aprile 2004; ad oggi 17 Alleati vi hanno partecipato a salvaguardia dello spazio aereo delle Repubbliche Baltiche: Estonia, Lettonia e Lituania. È una missione con lo scopo di dimostrare la determinazione collettiva degli Alleati nel mantenere una postura di natura difensiva, solida e compatta, a deterrenza di potenziali minacce alla sicurezza dell’area regionale di competenza.
L’Italia partecipa alle missioni di Air Policing della NATO a difesa dei confini dell’Alleanza sui cieli baltici, islandesi, rumeni, bulgari, polacchi, albanesi e montenegrini.
La Task Force Air a Siauliai in Lituania è equipaggiata di velivoli Eurofighter Typhoon (F-2000) provenienti dal 36° Stormo di Gioia del Colle, 4° Stormo di Grosseto, 37° Stormo di Trapani e 51° Stormo d’Istrana; gli stormi dell’Aeronautica Militare deputati alla sicurezza dello spazio aereo italiano.
Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il comando e controllo del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), che è l’Alto Comando della Difesa deputato alla pianificazione, coordinamento e direzione delle esercitazioni e operazioni interforze in ambito nazionale e internazionale.

Roma, 8 agosto 2024

Esercitazioni – Rising Sun 2024: l’Aeronautica Militare conclude la missione addestrativa in Giappone.

typhoon news am image 55Piloti, operatori di volo e tecnici dell’Aeronautica Militare e della Japan Air Self-Defense Force (JASDF) si sono addestrati insieme per condividere tecniche, tattiche e procedure operative
Misawa (Giappone), giovedì 8 agosto 2024 – I velivoli ed il personale dell’Aeronautica Militare hanno concluso l’attività addestrativa con la Japan Air Self –Defence Force (JASDF). Si chiude così la terza fase della Campagna Aerea dell’Indopacifico dell’Aeronautica Militare che aveva preso il via lo scorso 30 giugno con la trail di trasferimento del personale e dei velivoli dell’Arma Azzurra nel quadrante operativo dell’Indopacifico (prima fase della campagna) per poi proseguire, dal 12 luglio al 2 agosto, con la partecipazione alla Pitch Black 2024 (PBK24) in Australia (seconda fase della campagna), una delle più importanti esercitazioni multinazionali su grande scala (LFE – Large Force Exercise) condotta con cadenza biennale dalla RAAF (Royal Australian Air Force).
Al termine della Pitch Black 2024, l’Aeronautica Militare si è trasferita in Giappone, passando per le Filippine (Clark), dove ha cominciato ad operare dalla base aerea di Misawa, a partire dal 5 agosto, con F-35A, F-2000 Eurofighter Typhoon, E-550 CAEW, KC-767A e un C-130J.
La Japan Air Self –Defence Force (JASDF) ha partecipato all’addestramento congiunto con velivoli F-35. All’attività hanno preso parte anche personale e velivoli della United States Air Force (USAF) di stanza presso la base aerea di Misawa.
Dalla prospettiva addestrativa, l’attività svolta ha consentito di sviluppare ulteriormente il percorso di mutua conoscenza operativa e di condivisione di tattiche e procedure di volo, al fine di poter operare congiuntamente in piena sicurezza e con fiducia reciproca.
La cooperazione sul piano addestrativo con la Japan Air Self-Defense Force (JASDF) è stata avviata lo scorso anno con la finalità di creare uno sfondo di condivisa competenza tecnica e comprensione operativa su cui poter continuare a sviluppare la partnership strategica in ambito GCAP (Global Combat Air Programme), il jet da caccia di 6ª generazione destinato a sostituire l’attuale Eurofighter Typhoon.
Il crescente dialogo e la partecipazione – insieme al Regno Unito – al programma di sviluppo del caccia di nuova generazione GCAP, ufficializzato contestualmente a Tokyo dal Ministro della Difesa Guido Crosetto, assieme agli omologhi di Giappone e Regno Unito, sono due dei pilastri del rapporto tra Italia e Giappone in ambito Difesa.
“Siamo qui per continuare ad addestrarci con i nostri amici giapponesi, nel percorso iniziato lo scorso anno, al fine di rafforzare la cooperazione tra Italia e Giappone in una visione strategica comune” ha dichiarato il Sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Miliare, Gen. S.A. Aurelio Colagrande, durante la sua visita istituzionale a Misawa, “L‘attività congiunta tra Italia e Giappone di quest’anno segue di un anno l’addestramento effettuato ad agosto 2023 che ha già visto velivoli e personale dell’Aeronautica Militare operare insieme alla Kōkū Jieitai, la Japan Air-Force Defence (JASDF). La pianificazione logistica avanzata ha consentito alla Forza Armata di proiettare le proprie capacità operative ad oltre 10.000 km da casa, dimostrando grande competenza nell’air expeditionary e capacità di comando e controllo “lontano” dalla madre Patria. L’anno scorso l’Aeronautica Militare ha partecipato all’addestramento a Komatsu con un pacchetto composto da quattro F35 mentre quest’anno abbiamo più che raddoppiato le forze in campo con un totale di 14 velivoli di cui 10, compresi gli F-35A e gli F-2000, per la Rising Sun 24”. Il Gen. S.A. Aurelio Colagrande ha inoltre sottolineato: “Il Giappone continua ad essere un partner strategico di quest’area geografica. Uno dei pilastri su cui si basa questo rapporto nel campo della Difesa, confermato dall’intensificazione del dialogo politico, è la partecipazione – insieme al Regno Unito – allo sviluppo della nuova generazione di caccia GCAP (Global Combat Air Program)”.
Le attività di cooperazione tra le due aeronautiche, italiana e giapponese, rientrano nell’ambito dei più ampi rapporti di collaborazione tra Italia e Giappone, che includono anche l’accordo tra Aeronautica Militare e Japan Air Self-Defense Force per la formazione di piloti nipponici presso l’International Flight Training School (IFTS) sulla base di Decimomannu (CA).
Gli accordi e le cooperazioni di vario tipo in atto tra l’Aeronautica Militare e la Japan Air Self-Defense Force costituiscono un chiaro segnale del rafforzamento delle relazioni di cooperazione tra le due aeronautiche e i due Paesi che condividono spazi e orientamenti, ed assume anche un’alta valenza strategica, considerando anche il mutato scenario geopolitico in cui la stabilità globale richiede un impegno congiunto in materia di sicurezza e difesa.
Terminato l’addestramento in Giappone, comincia ora per tutto il personale e i velivoli dell’Aeronautica Militare, il viaggio di ritorno in Italia che prevede quattro scali tecnici (Filippine, Malesia, Maldive e Qatar), per poi concludersi nelle diverse basi di provenienza dei velivoli.
L’impegno addestrativo dell’Aeronautica Militare in indopacifico continua ancora per i prossimi mesi con i due F-35B dell’Aeronautica Militare ed i relativi piloti e gli specialisti che proseguiranno la loro missione a bordo della portaerei Cavour della Marina Militare, per continuare lo sviluppo della capacità interforze nazionale di proiezione dal mare con velivoli di 5ª generazione, anche a grande distanza dalla madrepatria.
L’Aeronautica Militare e la Marina Militare proseguono in tal modo il consolidamento della capacità interforze che costituisce un ulteriore passo in avanti nel processo di integrazione di velivoli multiruolo di quinta generazione, evidenziandone la capacità e la versatilità.

Roma, 29 agosto 2024

Difesa aerea: coppia di Eurofighter intercettano un velivolo ultraleggero sprovvisto di piano di volo.

I due caccia dell’Aeronautica Militare si sono alzati in volo dalla base di Grosseto per intercettare il velivolo ultraleggero che non aveva dichiarato il piano di volo
Nel pomeriggio di oggi, giovedì 29 agosto, una coppia di caccia Eurofighter dell’Aeronautica Militare si è alzata in volo dalla base aerea di Grosseto per intercettare un velivolo ultraleggero il cui piano di volo risultava sconosciuto e che si stava spostando lungo la costa adriatica abruzzese in direzione nord.
A dare l’ordine di intervento immediato (in gergo tecnico Alfa-Scramble) è stato il Combined Air Operations Centre di Torrejon (Spagna), il comando della NATO che controlla lo spazio aereo dell’Alleanza a sud delle Alpi, che per il tramite del Comando Operazioni Aerospaziali – 11° Gruppo DAMI (Difesa Aerea Missilistica Integrata) di Poggio Renatico (FE) ha attivato la coppia di Eurofighter del 4° Stormo che si trovavano già in volo per un’attività addestrativa.
La coppia di velivoli militari si è immediatamente diretta verso la traccia aerea sconosciuta e, una volta raggiunto il velivolo ultraleggero all’altezza di Recanati, ha effettuato la prevista procedura di Visual IDentification (VID) per accertare che non vi fossero condizioni di emergenza o di minaccia alla sicurezza. Il velivolo è stato comunque seguito e scortato fino al suo atterraggio nei pressi di un’aviosuperfice a nord di Recanati.
Già in precedenza, i due velivoli militari erano stati attivati per l’intercettazione di un altro velivolo civile che non rispondeva alle chiamate radio ma che poi aveva ristabilito le comunicazioni con gli enti del controllo del traffico aereo.
Si tratta di un particolare tipologia di intervento, realizzata da velivoli già in volo nell’ambito di esercitazioni ed attività addestrative pianificate, che riduce ulteriormente i tempi di reazione e permette un’ottimizzazione delle risorse operative impiegate in questo ambito.

Roma, 13 settembre 2024

NATO Air Policing - Lituania: tre ordini di decollo immediato per i fighter della Task Force Air 36th Wing.

Tre scramble nello stesso giorno a Difesa dello Spazio Aereo della NATO.
Nell’ambito delle attività di sorveglianza aerea della NATO, due caccia Eurofighter Typhoon dell’Aeronautica Militare italiana, di base a Šiauliai in Lituania, sono intervenuti per ben tre volte nell’arco della stessa giornata in missioni di intercettazione di velivoli non identificati. Tutti gli eventi sono avvenuti il giorno 13 settembre nel corso delle operazioni di difesa dello spazio aereo alleato nell’ambito della Baltic Air Policing.
Gli ordini sono scattati quando i radar hanno rilevato la presenza di velivoli non identificati in prossimità dello spazio aereo dell’Alleanza Atlantica. Gli Eurofighter italiani sono decollati prontamente per identificare e monitorare tutti i traffici che non avevano comunicato il piano di volo e non avevano regolari contatti con gli enti del traffico aereo.
Le intercettazioni, condotte in modo professionale e secondo le regole e i protocolli internazionali, hanno permesso di verificare l’identità di numerosi velivoli che nell’arco della giornata hanno ripetutamente interessato l’area di responsabilità affidata ai caccia italiani che a partire dal 1° agosto garantiscono la sicurezza dell’area di responsabilità nei baltici in uno scenario molto dinamico che spesso necessita di portare a termine azioni tattiche avanzate in tempi rapidissimi. Proprio a partire dal 1° agosto l’Italia è l’unica nazione in lead per la missione Baltic Air Policing in Lituania con i tedeschi a supporto (enhanced Air Policing) rischierati nella base di Lielvārde in Lettonia.
Sono state circa 200 le ore di volo prodotte dalla Task Force Air – 36th Wing in più di 130 sortite, con 14 ordini di decollo immediato (scramble) richiesti dal Combined Air Operation Center (CAOC) di Uedem in Germania per identificare diverse tipologie di velivoli (caccia e trasporti), nessuno dei quali appartenenti ai paesi NATO.
La frequenza delle attivazioni di ordini di decollo immediato rispecchia la mutata e delicata situazione geopolitica. In questo contesto i piloti italiani dimostrano la capacità di eseguire la missione esercitando una efficace azione di deterrenza, ma al tempo stesso prevenendo qualsiasi situazione di escalation, mantenendo sempre una postura professionale anche di fronte alle eventuali provocazioni.
Sempre vigili, sempre in allerta, sempre pronti, questo chiede la NATO, questo la squadra dell’Aeronautica Militare assicura ogni giorno, h24 e in ogni condizione per garantire deterrenza e sicurezza al Fianco Est dell’Alleanza Atlantica. Naturalmente, l’operatività della Task Force Air è il frutto di un lavoro corale; ci si muove in maniera sinergica e compatta per permettere ai piloti di adempiere alla loro missione nella maniera più efficace ed efficiente possibile. Il personale tecnico manutentivo che assicura l’efficienza della linea volo e compone con i piloti la squadra d’allarme, quello che quotidianamente assicura i rifornimenti e la logistica, la mobilità tramite un adeguato parco mezzi, l’amministrazione finanziaria, la gestione del personale, la sicurezza delle installazioni, sono tutti elementi di un’unica rete che partecipa a un complesso gioco di squadra dove la risultante è sicuramente superiore alla somma delle parti.
La NATO Air Policing è una missione di pace che mira a preservare la sicurezza dello spazio aereo dell’Alleanza. Si tratta di un compito collettivo che prevede la presenza continua – 24 ore su 24, 365 giorni all’anno – di aerei da combattimento ed equipaggi, pronti a reagire rapidamente a possibili violazioni dello spazio aereo. Essa ha scopo difensivo dei cieli dell’Alleanza e di deterrenza verso possibili minacce alla sicurezza dei paesi membri della NATO. Questa missione fa parte del più ampio dispositivo di difesa e deterrenza della NATO chiamato Air Shielding gestita dall’Air Command (AIRCOM) di Ramstein (Germania).
La Baltic Air Policing, in particolare, è una missione NATO in vigore da aprile 2004; ad oggi 17 Alleati vi hanno partecipato a salvaguardia dello spazio aereo delle Repubbliche Baltiche: Estonia, Lettonia e Lituania. È una missione con lo scopo di dimostrare la determinazione collettiva degli Alleati nel mantenere una postura di natura difensiva, solida e compatta, a deterrenza di potenziali minacce alla sicurezza dell’area regionale di competenza.
L’Italia partecipa alle missioni di Air Policing della NATO a difesa dei confini dell’Alleanza sui cieli baltici, islandesi, rumeni, bulgari, polacchi, sloveni, albanesi e montenegrini.
La Task Force Air a Šiauliai in Lituania è dotata di velivoli Eurofighter Typhoon (F-2000) provenienti dal 36° Stormo di Gioia del Colle, 4° Stormo di Grosseto, 37° Stormo di Trapani e 51° Stormo d’Istrana; gli Stormi dell’Aeronautica Militare deputati alla sicurezza dello spazio aereo italiano oltre a velivoli CAEW e SPYDR in forza al 14° Stormo di Pratica di Mare.
Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il comando e controllo del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), che è l’Alto Comando della Difesa deputato alla pianificazione, coordinamento e direzione delle esercitazioni e operazioni interforze in ambito nazionale e internazionale.

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