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Sei mesi di trattative non bastarono. La risposta della Fuerza Aérea Venezolana (FAV), nonostante la paziente mediazione dell’Addetto Militare a Caracas, il Capitano di Vascello Vincenzo Angelantoni, fu negativa. Le basi aeree richieste non si potevano visitare; una possibilità mi venne comunque offerta, un accesso privilegiato durante l’annuale Festa della FAV che si sarebbe tenuta presso la Base Aerea Mariscal Sucre a Boca del Rio, sede della Scuola della Forza Aerea.
Per l’Ufficio Pubbliche Relazioni della FAV avrei così potuto fotografare sia i velivoli della Forza Aerea ma anche quelli di tutte le altre forze armate dello stato bolivariano, che erano state invitate come ospiti all’atteso evento.
Tenendo conto della vicinanza della Base Aerea alla bella città di Maracay e dalle splendide spiagge del Mar dei Caraibi decisi di partire comunque, mi sarei comunque fatto una vacanza tropicale!
Non mi pentii perché ebbi accesso alla linea di volo della Scuola, accolto dal frastuono dei motori di 20 Embraer Tucano del Grupo Aereo 14 che effettuarono uno spettacolare volo in formazione.
La giornata vide anche il passaggio di numerose formazioni, e perfino tiri a bersagli nel poligono all’interno della grandissima Base Aerea.
Passarono i Canberra dello Squadron 38 e 39, i Bronco OV 10A dello Squadron 40, i Canadair CF 5A degli Squadron 34 e 35, i Mirage 5V del 36, i T 2D Buckeye ed un pattuglione di F 16A di recente entrati in linea, con la loro insolita mimetica per questo tipo di velivolo.
Bella la mostra statica allestita dalla FAV ed interessanti i velivoli che rappresentavano tutte le altre forze armate: Armada, Ejército, Guardia Nacional.
Particolarmente emozionante fu l’incontro con il pilota del Grupo Aereo 16 che portò l’F 16 per la mostra statica dalla vicina base del Libertador di Palo Negro.
Era il Maggiore Di Sabatino; nato in Italia, ed emigrato in Venezuela con i genitori dopo aver frequentato le scuole elementari in una città dell’Abruzzo. Aveva intrapreso la carriera nella FAV che l’aveva portato a pilotare il “Falcon” con le insegne dei “Dragones”, vero reparto di elite di quella Forza Aerea.
Mi disse che aveva nostalgia dell’Italia, anche se aveva trovato nel Venezuela un vero paradiso, ma che purtroppo già allora apparivano i primi segni di crisi dell’economia. Dopo il decollo, prima di lasciare il cielo della base inanellò un paio di looping di saluto.
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 Foto e testo di Elio Viroli

Dicembre 1989

 English translation by Mara Ciarini

Six months of negotiation wasn’t enough. The response of the Fuerza Aérea Venezolana (FAV), despite the patient mediation of the Military Attaché in Caracas, Captain Vincenzo Angelantoni, was negative.
The requested air bases could not be visited; however a possibility was offered to me, a privileged access during the annual FAV Festival that would be held at the Mariscal Sucre Air Base in Boca del Rio, the main office of Air Force School.
For the Public Relations Office of FAV I could have photographed both the Air Force aircraft and also those of all the other Armed Forces of the Bolivarian state, who were invited as guests at the event.
Taking into account proximity of the Air Base to the beautiful Maracay city and the beautiful Caribbean beaches I decided to leave anyway, I would have a tropical holiday!
I did not regret because I had access to the flight line of the School, greeted by the noise of the engines of 20 Embraer Tucano Grupo Airplane 14 that carried out a spectacular fly past.
We could see target shots in the airbase range and the overflight of numerous formations such as the Canberras of Squadron 38 and 39, the Bronco OV 10A of Squadron 40, the Canadair CF 5A of Squadron 34 and 35, the Mirage 5V of 36, the T 2D Buckeye and a patrol of F 16A recently entered the line, with their unusual camouflage for this type of aircraft.
The static exhibition set up by FAV was beautiful and aircraft that represented all other armed forces: Armada, Ejército, Guardia Nacional were very interesting.
Particularly exciting was the meeting with the Grupo Airplane 16 pilot who brought the F 16 from the nearby base of the Libertador of Palo Negro.
He was Major Di Sabatino: he was born in Italy and emigrated to Venezuela with his parents after attending elementary school in a city of Abruzzo. He had embarked on a career in the FAV that led him to fly the "Falcon" with the insignia of the "Dragones", true elite unit of that Air Force.
He told me that he was nostalgic for Italy, even if he had found in Venezuela a real paradise, but unfortunately the first signs of economic crisis were already appeared. After takeoff, before leaving the sky of the base he had a couple of looping goodbye.

 Images and text by Elio Viroli

December 1989