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La Repubblica di Armenia è nata dallo scioglimento dell’Unione Sovietica ed ha raggiunto l'indipendenza il 21 settembre 1991. I suoi 30.000 km quadrati sono quello che rimane di un'area ben più vasta che rappresenta l'Armenia storica situataarmenian air force image 1 fra il mar Caspio ed il mar Nero. L'attuale Repubblica non possiede sbocco al mare e conta circa tre milioni di abitanti. Molti di più sono gli Armeni sparsi nel mondo e costretti a lasciare il paese d'origine per le condizioni difficili di vita ed i vari conflitti con i paesi confinanti spesso ostili. L'Aeronautica armena, nata ufficialmente nell'ottobre 1992 ha subito affrontato il battesimo del fuoco nella guerra con l'Azerbaijan per il controllo del Nagorno Karabach, un enclave armena circondata da azeri. Il corridoio di Lachin, che permette il collegamento con l'Armenia è stato teatro di scontri fra i due paesi neo-indipendenti con l'abbattimento di aerei ed elicotteri delle due aeronautiche. Il territorio armeno prevalentemente montuoso era poco adatto alla costruzione di aeroporti; ragion per cui nell'ex Unione Sovietica c'erano solo basi per elicotteri e della DOSAAF, l'aviazione paramilitare sportiva. Siccome ogni Repubblica si tenne al momento della dissoluzione dell’URSS ciò che aveva in casa, si capisce perché il parco macchine armeno era così scarso ed obsoleto. Dal 1994, anno in cui si concluse il conflitto con l'Azerbaijan, l'aeronautica armena giunse decimata, il più importante stanziamento per l'ammodernamento della flotta si verificherò nei primi anni del secolo, con l'acquisizione dei Su 25K dismessi dall’aviazione slovacca, che andarono ad affiancare quelli già posseduti il cui numero si contava sulle dita di una mano e di pochi Aero L 39 Albatross.
Negli anni 2005 e 2009 l'allora Ministro della Difesa Dr. Serge Sargysan ci ha permesso di visitare tutte le basi aeree della HayastaniI R'azmao'dayin Owjer, quindi: Eerebuni, Gyumri e Arzni. E' stato un viaggio indimenticabile, fra paesaggi insoliti e popoli molto ospitali, con personale poco abituato alle macchine fotografiche ma sempre disponibile.

Base Aerea Arzni

Arzni è la base aerea deputata alle attività addestrative della Forza Aerea, anch’essa come Erebuni, è posta a pochi chilometri dalla capitale Yerevan, per la precisione leggermente più ad est.
La Scuola dove vengono formati i piloti dell’Armenian Air Force dispone di alcuni esemplari del possente monomotore Yak 52, un biposto in tandem molto comune tra le forze aree dotate di velivoli di produzione sovietica, sempre presso la Scuola si trova anche un vecchio esemplare di Yak 18 e di un più moderno Yak 55, quest’ultimo è un velivolo usato prevalentemente per l’acrobazia aerea. Sulla base trovano anche collocamento un reparto dotato di An 2, che si occupa del trasporto leggero e di sostegno ai reparti dei paracadutisti, e di un altro reparto equipaggiato con una manciata di Mil Mi 2 “Hoplite” usati per il trasporto e per l’addestramento dei piloti destinati alle linee di volo dotate di elicotteri.

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Base Aerea Gyumri

Gyumri è la base aerea più importante, e unica di prima linea, dell'Aviazione Armena. Essa è posta a nord ovest vicino al confine con la Turchia. Su questa base sono dislocati gli unici fast jet della Forza Aerea. Il reparto, a causa delle scarse informazioni concesse, non è facilmente identificabile, quello che è sicuro è la dotazione incentrata su Sukhoi Su 25K e UKB, alcuni ceduti nel 2005 dalla Forza Aerea slovacca, ed un aliquota di Aero L 39C Albatros, quest’ultimi svolgono il compito di addestramento e traino bersagli. Al momento della visita del 2005 i Sukhoi Su 25 ex slovacchi erano in fase di acquisizione e volavano ancora con le insegne del paese centro europeo.

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Base Aerea Erebuni

Erebuni è posta nelle vicinanze della capitale Yerevan ed è dominata dalla vista del monte Ararat, che come è noto è in territorio turco. Il reparto qui stanziato, che al momento delle nostre visite non aveva alcuna denominazione, ha in dotazione alcuni Mil Mi 24 nelle versioni K e P, oltre ad alcuni Mi 8 e Mi 17. Al momento della nostra visita era ancora stanziato in un'area dell'aeroporto un reparto russo di difesa aerea su Mig 29; i russi infatti avevano in Armenia complessivamente 5.000 uomini dell'Aviazione e dell'Esercito per onorare gli accordi stipulati con la Repubblica negli anni novanta a tutela dei connazionali residenti nel paese caucasico.

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Foto e testo di Elio Viroli e Stenio Bacciocchi
Maggio 2005 - Giugno 2009

 

English translation

The Republic of Armenia was born from the dissolution of the Soviet Union and reached independence on September 21, 1991. Its 30,000 square kilometers are what remains of a much larger area that represents historical Armenia located between the Caspian Sea and the Black Sea. The present Republic has no outlet to the sea and has about three million inhabitants. Many more are the Armenians scattered around the world and forced to leave the country of origin due to the difficult conditions of life and the various conflicts with neighboring often hostile countries. The Armenian Air Force, officially born in October 1992, immediately faced the baptism of fire in the war with Azerbaijan for control of Nagorno Karabach, an Armenian enclave surrounded by Azerbaijanis. The corridor of Lachin, which allows the connection with Armenia was the scene of clashes between the two newly independent countries with the shooting down of aircraft and helicopters of the two air forces. The predominantly mountainous Armenian territory was poorly suited to the construction of airports; That is why in the former Soviet Union there were only bases for helicopters and the DOSAAF, the sports paramilitary aviation. Since each republic was held at the time of the dissolution of the USSR what it had at home, it is understandable why the Armenian fleet was so scarce and obsolete. Since 1994, when the conflict with Azerbaijan ended, the Armenian Air Force was decimated, the most important allocation for fleet modernization occurred in the early years of the century, with the acquisition of Su 25K decommissioned from Slovak aviation, who went to join those already possessed whose number was counted on the fingers of a hand and a few Aero L 39 Albatross.
In 2005 and 2009 the then Minister of Defence Dr. Serge Sargysan allowed us to visit all the air bases of the Hayastanii R'azmao'dayin Owjer, then: Eerebuni, Gyumri and Arzni. It was an unforgettable journey, between unusual landscapes and very hospitable people, with staff not accustomed to cameras but always available.
Arzni is the air base responsible for the Air Force’s training activities, also as Erebuni, is located a few kilometers from the capital Yerevan, to be precise slightly to the east.
The school where the pilots of the Armenian Air Force are trained has some examples of the powerful single-engine Yak 52, a tandem two-seater very common among the forces areas equipped with aircraft of Soviet production, At the School there is also an old example of Yak 18 and a more modern Yak 55, the latter is an aircraft used mainly for aerial acrobatics. On the base are also located a unit equipped with An 2, which deals with light transport and support to the paratroopers, and another unit equipped with a handful of Mil Mi 2 "Hoplite" used for the transport and training of pilots on flight lines equipped with helicopters.
Gyumri is the most important, and unique, front-line air base of the Armenian Air Force. It is located in the northwest near the border with Turkey. On this base are located the only fast jets of the Air Force. The unit, due to the limited information granted, is not easily identifiable, what is safe is the equipment focused on Sukhoi Su 25K and UKB, some sold in 2005 by the Slovak Air Force, and a share of Aero L 39C Albatros, the latter carry out the task of training and towing targets. At the time of the 2005 visit the Sukhoi Su 25 former Slovaks were being acquired and still flew with the insignia of the central European country.
Erebuni is located near the capital Yerevan and is dominated by the view of Mount Ararat, which is known to be in Turkish territory. The unit here, which at the time of our visits had no denomination, has some Mil Mi 24 in versions K and P, as well as some Mi 8 and Mi 17. At the time of our visit was still stationed in an area of the airport a Russian air defense unit on Mig 29; the Russians in fact had in Armenia a total of 5,000 men of the Air Force and the Army to honor the agreements made with the Republic in the nineties to protect the compatriots resident in the Caucasian country.

Images and text by Elio Viroli and Stenio Bacciocchi
May 2005 - June 2009