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La Base Aerea di Florennes, ufficialmente conosciuta come "Base Jean Offenberg", ospita il 2 Wing della componente aerea belga, uno dei due reparti da combattimento equipaggiati con il General Dynamics F 16AM Fighting Falcon. |
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La storia della base ci riporta alla Seconda Guerra Mondiale. Nel 1942 l'organizzazione Todt iniziò la costruzione di un aeroporto per la Luftwaffe. La prima pista era pronta nel marzo 1943, e di lì a poco il primi velivoli tedeschi erano operativi. Durante questo periodo Florennes fu la base per i Messerschmitt Bf 110F, i Focke-Wulf Fw190A8 e gli Junkers Ju88C6B e Ju88G. Dopo che le truppe americane liberarono la base di Florennes nel settembre del 1944, la designazione venne cambiata in "A-78." Il 16 settembre 1944, la prima unità della US Army Air Force, lo Squadron da Caccia 422, si trasferì da Chateaudun in Francia. Questa unità era equipaggiata con i Northrop P-61 Black Widow ed i Douglas A-20 Havoc. Al 422° si unì il 23 settembre il 370° Gruppo Caccia, dotato di Lockheed P 38 Lightning, e successivamente il 474° anch‘esso con i P 38. Alla fine del gennaio 1945, il 370° venne sostituito dal 365°, equipaggiato coi Republic P 47 Thunderbolt, che rimase solo pochi mesi prima di spostarsi in Germania nel marzo 1945. Nell'aprile del 1945 tutte le unità da combattimento avevano lasciato la base, ma il loro posto fu presto preso dal 344° Gruppo da Bombardamento dotato di Martin B 26 Marauder. Dopo il settembre 1945, la base aerea venne completamente abbandonata dagli americani. I primi belgi si insediarono nel maggio del 1946, quando un distaccamento di 60 persone vi venne assegnato. Il suo compito principale era quello di custodire e mantenere la struttura. I preparativi per ricevere la prima unità di volo belga, il 161°, cominciarono nel luglio 1947 Il primo aereo, un Airspeed Oxford e due North American Harvards, arrivarono ai primi di ottobre ed il 15 ottobre i primi aerei da combattimento, due Vickers-Supermarine Spitfire Mk.XIVs risultavano in forza. Il Wing comprendeva due Smaldeel: il 351° ed il 352°. Nel novembre del 1948 il Wing venne rinominato come n° 2, il 352° Smaldeel fu ribattezzato Smaldeel 1ste (con codice '3R-') ed il 351° divenne Smaldeel 2ste (con codice 'UR-'). Nel gennaio del 1950 una terza Squadriglia di Spitfire (Smaldeel 3ste) fu attivato. Il Gruppo fece il suo ingresso nell‘era dei jet nel giugno 1951 col passaggio al Republic F 84E Thunderjet nel giugno 1951. L'F 84E ebbe una breve carriera all'interno della Forza Aerea belga, sostituito nel 1955 dal Republic F 84F Thunderstreak. L'ultimo cambiamento in quel periodo fu la disattivazione dello Smaldeel 3 nel 1958. Nel 1970 fu attivato lo Smaldeel 8ste per il passaggio al supersonico di costruzione francese Mirage 5B. Il 2 Wing divenne noto come 2 Wing Tactique. Un anno dopo il 42ste Smaldeel da Ricognizione "Mephisto" venne unito al 2 Wing a Florennes per la conversione sui Mirage. Nel dicembre 1971 il 2ste ed il 42ste Smaldeel erano operativi rispettivamente sui Mirage 5BA e 5BR. L‘8ste Smaldeel si unì successivamente al 3 Wing sulla base di Bierset ancora con il compito di convertire i piloti sul Mirage V, e lì fu riunito al 1ste Smaldeel. Nel maggio del 1977, il Belgio firmò un contratto iniziale per 116 General Dynamics F 16 Fighting Falcons (96 nella versione A monoposto e 20 B come biposto). La Société Anonyme Belge de Constructions aéronautiques (SABCA) si occupò dell‘assemblaggio dei velivoli destinati alla Forza Aerea belga, così come per gli esemplari della Royal Danish Air Force. Un secondo lotto di 44 Block 15 OCU venne ordinato nel 1983 per sostituire il Mirage 5 all'interno della Forza Aerea belga. Questo ordine finale consisteva di 40 modelli A e quattro modelli B, consegnati tra il 1987 ed il 1991. Non essendone stato previsto il riequipaggiamento con gli F 16, il 42ste Smaldeel Recce si trasferì a Bierset nel novembre del 1988 e fu sostituito dallo Smaldeel 1 che tornò a Florennes dopo un'assenza di quasi otto anni. Lo Smaldeel 2 fu il primo reparto di Florennes a diventare operativo sull‘F 16A nel marzo 1989, seguito dallo Smaldeel 1 nel luglio 1990. Il 4 marzo 1996 una terza squadriglia su F 16 arrivò alla base. Si trattava del 350ste Smaldeel che si era formato durante la Seconda Guerra Mondiale come reparto della RAF belga. Tra il 1946 e il 1996 faceva parte del 1 Wing a Beauvechain, che doveva diventare il nuovo centro di formazione per l'Aeronautica belga. Nell'aprile 2001 lo Smaldeel 2 venne sciolto in seguito alla decisione di ridurre il numero di aerei da combattimento operativo. Attualmente il 1° ed il 350° Smaldeel sono le uniche squadriglie operative sulla base di Florennes. Florennes ha celebrato il suo 65° Anniversario come base della Forza Aerea belga nel 2007, con più eventi svoltisi tra il 2 giugno e luglio 21. |
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Florennes è una delle due basi operative di F 16 MLU inserite nella Componente Aerea belga. L'altra base, Kleine Brogel, ospita l'Unità di Conversione Operativa (OCU), il 31ste Smaldeel “Tigre“, ed il 349ste Smaldeel. Insieme le due basi aeree operano un totale di 72 F 16 MLU, anche se la flotta verrà ridotta a 60 entro il 2015. La maggior parte degli F 16 MLU vengono assegnati alla NATO, 36 esemplari destinati alle Forze di reazione rapida della NATO (NRF). Al fine di mantenere le qualifiche standard NATO, gli F 16 di Florennes e di Kleine Brogel volano ogni giorno in una varietà di missioni addestrative, tra le quali vi sono rifornimenti in volo ed operazione aria-terra ed aria-aria. I due gruppi spesso operano insieme nello spazio aereo limitato non utilizzato dal traffico aereo civile in una delle zone più trafficate del mondo. A Florennes compito primario del 350ste Smaldeel è quello di assolvere a missioni di difesa dello spazio aereo ed è parte della NRF. Il ruolo principale della Squadriglia riguarda operazioni offensive convenzionali e di ricognizione. In aggiunta a questi ruoli, le quattro Squadriglie dotate di F 16 devono anche garantire la sicurezza e la sovranità dello spazio aereo belga, tutto il giorno con la forza rapida di reazione Interceptor Alert (QRA-I). Nel contesto di uno schema a rotazione di servizio, due F 16AM armati sono sempre pronti con un preavviso di 15 minuti a Kleine Brogel o a Florennes. Questo significa che devono essere in volo entro 15 minuti per assistere aeromobili con problemi radio, situazioni di emergenza, o reali intenzioni di minaccia. Nel 1996 Belgio e Paesi Bassi hanno firmato un accordo Deployable Air Task Force (DATF) e quasi subito un distaccamento di F 16 belgi fu rischierato sulla base di Villafranca in Italia per l'operazione "Joint Falcon" a sostegno della Forza Aerea olandese (RNLAF). Nel 1999, durante l'Operazione Allied Force in Bosnia, dodici F 16 sono stati schierati presso la base italiana di Amendola. Durante questa operazione gli F 16 belgi hanno partecipato attivamente ad azioni della NATO contro la Serbia che si rifiutava di firmare un accordo di pace per il Kosovo. Quando le tre repubbliche del Baltico, Lettonia, Lituania ed Estonia, divennero membri della NATO nel 2004, quattro F 16 belgi furono i primi aerei della NATO ad operare in quella nazioni per garantire la sovranità del loro spazio aereo. Nel luglio 2005, quattro F 16 belgi hanno lasciato il loro paese d'origine per un distaccamento di sei mesi in Afghanistan, in anticipo rispetto alle elezioni afghane in quello stesso anno. Questa operazione è stata ancora una volta in comune con la Royal Netherland Air Force, come parte dell'accordo DATF. L'ultima missione internazionale fino ad oggi fu il secondo rischieramento in Lituania per fornire copertura aerea di difesa per i tre Stati baltici dal dicembre 2006 alla fine di marzo 2007. |
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Nel 1970 il Belgio, la Danimarca, la Norvegia ed i Paesi Bassi divennero contemporaneamente i primi clienti internazionali dell’F 16. Nel 1993 le quattro nazioni decisero di aggiornare i loro F 16 (Block 10 e 15) allo standard F 16MLU (Mid Life Update). In particolare il Belgio decise di aggiornare 90 esemplari al nuovo standard. Il Belgio dotò i propri aerei con il sistema Dassault CARAPACE ECM a partire dal 1995. Questo attivo e passivo ricevitore di allarme radar consiste di due ricevitori, uno situato sotto la presa d'aria e l'altro nell’estensione della pinna dorsale. L'installazione di questa apparecchiatura ha consenito l'aggiornamento degli F 16 agli standard NATO. Due anni dopo, il governo belga ha acquisito di seconda mano undici pod AN/ALQ-131 per contromisure elettroniche (ECM) insieme al kit di modifica per aggiornare i POD‘s allo standard Block-2. Questo POD fornisce contromisure di protezione attiva per l'aeromobile. In questo momento il BAC ha un totale di 36 pods AN/ALQ-131. L'introduzione degli MLU ha portato all'adozione di nuovi sistemi d'arma, come i missili AIM-120 Advanced Medium Range Air-to-Air e gli AGM-65 Maverick aria-terra. Munizioni a guida laser come le bombe GBU-10, GBU-12 e GBU-24 possono anche essere usate dagli aeromobili MLU. Insieme con il pod di puntamento AN/AAQ-14 LANTIRN e l’utilizzo di visori notturni, gli F 16 MLU belgi possono ora operare con estrema precisione e in quasi ogni condizione meteo. Le loro capacità saranno ulteriormente aumentate con l’arrivo dei POD di ricerca avnazata Sniper della Lockheed-Martin, otto dei quali sono stati ordinati nel marzo 2006. |
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Con lo scioglimento del 42 Wing avvenuto il 22 dicembre 1993, il 1 Wing assunse il ruolo della ricognizione nell’ambito della Componente Aerea belga. A quel tempo aveva in dotazione gli F 16A, e questo modello non era adatto a portare l’equipaggiamento da ricognizione dei Mirage 5. Per superare questo gap nella capacità, la Forza Aerea belga nel 1994 prese in prestito pods da ricognizione Oldelft Orpheus dalle Forze Aeree Reali olandesi ed alcuni velivoli ricevettero i cablaggio specifico per il loro funzionamento. Nel dicembre 1995 venne effettuato un ordine per otto POD modulari da ricognizione (MRP) alla Terma Elektronik in Danimarca. Inizialmente la SABCA modificò 18 F 16A OCU per poter impiegare la nuova apparecchiatura di ricognizione. Durante l'MLU-upgrade tutti gli F 16AM belgi hanno ricevuto l'hardware ed il software necessario per operare gli MRP. Il POD MRP è essenzialmente un contenitore che contiene quattro telecamere ed apparecchi di registrazione. A seconda dell'altitudine della missione, diverse configurazioni di macchine fotografiche sono disponibili. Per le basse altitudini, da 250ft a 1800Ft, si utilizzano un 75 millimetri ed un 150 millimetri Vinten 8010 sensore elettro-ottico nelle due posizioni anteriori sinistre, un Vinten 75 millimetri 80100 nella posizione posteriore destra ed uno scanner Vinten 8220 Vigil ad infrarossi (IRLS) nella posizione centrale posteriore. L‘altitudine media di ricognizione, da 27.000ft a 45.000ft, richiede la stessa configurazione recce bassa ad eccezione del 150 millimetri Vinten 8010 sensore elettro-ottico che viene sostituito da un 450 millimetri Vinten 8042. Il Vinten 8010 sensore può essere utilizzato per gli angoli tra 0° e 22° sotto l'orizzonte, mentre il sensore 8042 ha 13 angoli fissi tra il piano verticale ed orizzontale, destro e sinistro. La Vinten 8220 IRLS offre una capacità da orizzonte ad orizzonte. Le immagini registrate vengono analizzate e classificate da un operativo mobile di personale di terra. Essi riavvolgono i nastri sino ad un certo punto marcato dal pilota quando sorvola il bersaglio. Ciò consente un'analisi rapida ed efficiente dei nastri dal personale di terra e dai piloti. |
Gli autori desiderano ringraziare il M.llo Peter Dewael e il suo Staff Foto di Hans-Juergen Breuer e Omar Rigamonti Testo rilasciato dall'Ufficio Pubblica Informazione della Forza Aerea Belga Traduzione dal testo orignale di Dario Cocco Giugno 2012 |
English translation
Florennes AB, officially known as "Base Jean Offenberg", is the home base for No 2 Tactical Wing of the Belgian Air Component, one of two fighter wings operating the General Dynamics F-16MLU Fighting Falcon. Base History The history of the base takes us back to the Second World War. In 1942 the Todt organisation started construction of an airfield for the German Luftwaffe. The first runway was ready in March 1943, and shortly afterwards the first German aircraft were operational. During this period Florennes was home for Messerschmitt Bf 110Fs, Focke-Wulf Fw190A8, and Junkers Ju88C6B and Ju88G aircraft. After American troops liberated Florennes AB in Spetember 1944, it was re-designated "A-78." On September 16, 1944, the first US Army Air Force unit, the 422nd Fighter Squadron, arrived from Chateaudun in France. This unit was equipped with the Northrop P 61 Black Widow and Douglas A-20 Havoc. The 422nd was joined on September 23rd by the 370th Fighter Group, equipped with Lockheed P 38 Lightning, and later by the 474th FG, also with the P 38. In late January 1945, the 370th was replaced by 365th FG, operating the Republic P 47 Thunderbolt, which remained only a few months before moving on to Germany in March 1945. By April 1945 all fighter units had left the base, but their place was soon taken by the 344th Bombardment Group equipped with Martin B 26 Marauders. After September 1945, the airbase was completely abandoned by the Americans. The first Belgians arrived in May 1946, when a detachment of 60 people was assigned. Its main task was to guard and maintain the facility. Preparations began in July 1947 to receive the first Belgian flying unit, No 161 Wing. The first aircraft, one Airspeed Oxford and two North American Harvards, arrived in early October, and on October 15 the first combat aircraft, two Vickers-Supermarine Spitfire Mk.XIVs were on strength. The wing comprised two squadrons: No 351 Squadron and No 352 Squadron. In November 1948, the wing was re-designated No 2 Wing, 352 Squadron was renamed No 1 Squadron (squadron code ‘3R-‘), and 351 Squadron became No 2 Squadron (squadron code ‘UR-‘). In January 1950 a third Spitfire squadron, No 3 Squadron, was activated.
The Wing entered the jet age when it started conversion to the Republic F 84E Thunderjet in June 1951. The F 84E had a brief career within the Belgian Air Force, being replaced in 1955 by the Republic F 84F Thunderstreak. The last change in this period was the deactivation of No 3 Squadron in 1958. In 1970, the 8th Squadron was activated in Florennes and was put in charge of conversion to the French-built, supersonic Mirage 5B. The 2nd Wing now became known as the 2nd Tactical Wing. A year later, the 42nd Reconnaissance Squadron "Mephisto" joined the 2nd Wing at Florennes for conversion to the Mirage. By December 1971, the 2nd and 42nd Squadrons were operational on the Mirage 5BA and 5BR respectively. The 8th Squadron then moved to the 3rd Wing at Bierset AB, still with the task of converting pilots onto the Mirage V, and was joined there by the 1st Squadron. In May 1977, Belgium signed an initial contract for 116 General Dynamics F 16 Fighting Falcons (96 A-model single-seaters and 20 B-model two-seaters). Société Anonyme Belge de Constructions Aeronautiques (SABCA), was responsible for the construction of the Belgian aircraft, as well as Royal Danish Air Force examples. A second batch of 44 Block 15 OCU was ordered in 1983, to replace the Mirage 5 within the Belgian Air Force. This final order consisted of 40 A- and four B-models, which were delivered between 1987 and 1991. As it was not planned to re-equip 42nd Recce Squadron with the F-16, it moved to Bierset in November 1988 and was replaced by No 1 Squadron, which returned to Florennes after an absence of nearly eight years. No 2 Squadron was the first squadron at Florennes to become operational on the F 16A, in March 1989, followed by No 1 Squadron in July 1990. On March 4th, 1996, a third F 16 Squadron arrived at the base. This was 350 Squadron, which had been formed during the Second World War as a Belgian RAF squadron. Between 1946 and 1996 it was part of No 1 Wing at Beauvechain, which was to become the new training centre for the Belgian Air Force. In April 2001 No 2 Squadron was disbanded, when the BelgianAirForce decided to reduce the number of operational fighter aircraft. Currently No 1 Squadron and 350 Squadron are the only Squadrons that are operational at Florennes AB. Florennes will celebrate its 65th Anniversary as a Belgian Air Force station in 2007, with multiple events taking place between June 2nd and July 21st. Missions and Operations Florennes is one of two operational F 16MLU airbases in the Belgian Air Component. The other base, Kleine Brogel, is home to the Operation Conversion Unit (OCU), the 31st ‘Tiger’ Squadron, and the 349th Squadron. Together the two airbases operate a total of 72 F 16MLUs, although the fleet will be reduced to 60 by 2015. The majority of the F 16MLUs are assigned to NATO, with 36 allocated to the NATO Rapid Reaction Forces (NRF). In order to retain the NATO standard qualifications, the F-16s from Florennes and Kleine Brogel train daily in a variety of missions, including air-to-air refuelling, air-to-ground, and air-to-air operations. The two Wings often operate together in the limited airspace not used by civilian air traffic in one of the busiest areas in the world. At Florennes the 350th Squadron’s primary task is to fulfil Air Defence missions and this squadron is part of the NRF. The 1st Squadron’s main role is offensive conventional operations and reconnaissance. In addition to these roles, Belgium’s four F 16 Squadrons also ensure the safety and sovereignty of Belgian airspace around the clock with the Quick Reaction Alert Interceptor force (QRA-I). In a rotating duty roster, two live-armed F 16AMs are always on a 15-minutes readiness alert at either Kleine Brogel or Florennes. This means they must be airborne within 15 minutes to investigate aircraft with radio problems, assist an aircraft with an emergency, or counter more sinister intentions. In 1996 Belgium and the Netherlands signed a Deployable Air Task Force (DATF) agreement, and almost immediately a detachment of Belgian F 16s was deployed to Villafranca airbase in Italy for operation "Joint Falcon" in support of the Royal Netherlands Air Force (RNLAF). In 1999, during Operation Allied Force in Bosnia, twelve F 16s were deployed to Amendola airbase in Italy. During this deployment, Belgian F 16s actively participated in NATO actions against Serbia, who was refusing to sign a peace agreement for Kosovo. When the three Baltic republics, Latvia, Lithuania, and Estonia, became members of NATO in 2004, four Belgian F 16s became the first NATO aircraft to deploy there to ensure the sovereignty of their airspace. In July 2005, four Belgian F 16s left their home country for a six month deployment to Afghanistan, in advance of the Afghan elections later that year. This operation was again a joint one with the RNLAF, as part of the DATF agreement. The last international mission to date was a second deployment to Lithuania, to provide Air Defence cover for the three Baltic States from December 2006 until the end of March 2007. The F 16MLU and Weapon Systems In 1970 Belgium, Denmark, Norway and the Netherlands became the first international customers for the F 16. In 1993, the four nations decided to upgrade their F 16s (Block 10 and 15) to the F 16MLU (Mid-Life Update) standard, with Belgium deciding to upgrade a total of 90 of its F 16s to this level. Belgium retrofitted its aircraft with the Dassault CARAPACE ECM-system from 1995 onwards. This comprehensive and passive radar warning receiver consists of two receivers, one located under the air intake and the other in the F 16s extended tail fairing. The installation of this equipment upgraded the F 16 to NATO standards. Two years later, the Belgian government acquired eleven second-hand AN/ALQ-131 Electronic Countermeasures (ECM) pods, together with modification kits to upgrade the pods to Block-2 standards. This pod provides active countermeasures protection for the aircraft. At this moment the BAC has a total of 36 AN/ALQ-131 pods. The introduction of the MLU led to the adoption of new weapon systems, such as the AIM-120 Advanced Medium Range Air-to-Air Missile and the AGM-65 Maverick air-to-ground missile. Laser guided munitions like the GBU-10, GBU-12 and GBU-24 bombs can also be used by the MLU aircraft. Together with the AN/AAQ-14 LANTIRN targeting pod and night vision goggles, the Belgian F 16MLUs can now operate with extreme precision and in almost every weather condition. Their capabilities will be increased even further when the Lockheed-Martin Sniper Advanced Targeting Pods, of which eight were ordered in March 2006, join the inventory. Reconnaissance With the disbandment of 42 Squadron on December 22, 1993, the 1st Squadron became responsible for the recce role in the Belgian Air Component. At that time the squadron was operating the F 16A, and this model was not suitable to carry the Mirage 5’s reconnaissance equipment. To overcome this gap in capability, the Belgian Air Force in 1994 borrowed two Oldelft Orpheus reconnaissance pods from the Royal Netherlands Air Force and a handful of aircraft received the specific wiring to operate them. In December 1995, an order was placed for eight Modular Recce Pods (MRP) from Terma Elektronik in Denmark. Initially SABCA modified 18 F 16A OCU aircraft to operate the new reconnaissance equipment. During the MLU-upgrade, all Belgian F 16AM received the necessary hardware and software to operate the MRP. The MRP pod is in fact a container that holds four cameras and recording equipment. Depending on the mission altitude, different configurations of cameras are available. Low altitude reconnaissance missions, from 250ft to 1800ft, require a 75mm and a 150mm Vinten 8010 electro-optical sensor in the two front left positions, a 75mm Vinten 80100 in the aft right position and a Vinten 8220 Vigil infrared line scanner (IRLS) in the aft center position. Medium-altitude reconnaissance, from 27000ft to 45000ft, requires the same configuration as low recce except the 150mm Vinten 8010 electro-optical sensor is be replaced by a 450mm Vinten 8042. The Vinten 8010 sensor can be used at angles between 0° and 22° below the horizon, while the 8042 sensor has 13 fixed angles between the vertical and horizontal plane, left and right. The Vinten 8220 IRLS offers a horizon-to-horizon capability. The recorded items are analysed and classified by a mobile ground crew operating from the Ground Exploitation System. They rewind the tapes to a certain mark point set by the pilot when overflying the target. This enables a fast and efficient analysis of the tapes by ground crew and pilots.
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The authors would like to thanks the Warrant Officer Peter Dewael and his Staff Images by Hans-Juergen Breuer and Omar Rigamonti Text release by Public Relations Department of Belgian Air Component Translation from the origonal text by Dario Cocco June 2012 |
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