L'aviazione militare in Bolivia nacque nel 1917 quando tre ufficiali dell'esercito boliviano vennero addestrati in Argentina, ma solo nell'agosto 1924 venne creato il Cuerpo de Aviadores Militares Bolivianos nel centesimo anniversario dell’indipendenza della Bolivia. Il problema più grande si dimostrò l'altura; sul campo di El Alto, sopra la capitale di La Paz, ad oltre 4.000 metri di altezza le operazioni di volo erano complicate e pericolose. Per questa ragione verso la fine degli anni venti vennero aperti i campi di Cochabamba e Villa Montes ad una altezza più adatta a decolli ed atterraggi. I primi aerei furono francesi, Morane MS39 e Breguet 19, poi arrivarono i biplani inglesi Vickers 155. Nel 1932 il nome della forza aerea cambiò in Cuerpo Aereo Boliviano. Il conflitto del Gran Chaco con il Paraguay (1932-1935) fu combattuto con velivoli acquistati in fretta dagli Stati Uniti, fra cui i Curtiss Hawk e CW19R Osprey, la Bolivia fu la prima aviazione sudamericana ad affrontare vere e proprie azioni belliche. Alla fine degli anni trenta gli Stati Uniti iniziarono a fornire regolarmente velivoli al Corpo Aereo, sostituendo gradualmente i modelli di fabbricazione europea. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale furono requisiti dalla Germania alcuni Junkers JU 86 di proprietà del Lloyd Aereo Boliviano. Nel 1941 vennero consegnati i primi NA AT-6, un velivolo molto importante nella storia dell'aviazione in Bolivia. Le forniture statunitensi continuarono con alcuni aerei da collegamento e trasporto (L 8 e C 47), con lo Stearman PT-17 per le scuole, l'AT 11 ed il P 47D. Nel 1944 fu creata la Fuerza Aérea Boliviana che allora, come del resto l'USAAF (United States Army Air Force), era una branca dell'esercito; infatti divenne arma indipendente solo nel 1957. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale venne siglato un patto di alleanza con gli USA, il Rio Pact, che prevedeva un'assistenza in campo militare che portò all''entrata in linea degli AT 6, dei B 25J e dei B 17G. Il primo aereo da caccia fu il Mustang P 51D. Anche il Brasile fornì aerei di progettazione nazionale della ditta Aerotec e di produzione su licenza come il Fairchild PT-19 ed il Fokker S-11. Nel 1973 venne consegnato il primo jet, il Canadair T 33 Mk3 in 15 esemplari, ai quali seguirono alla fine degli anni 80 altri 18 ex francesi. La flotta intera di T-bird venne poi “modernizzata” dalla compagnia canadese Kelowna. Anche alcuni Canadair F 86F acquistati dal Venezuela entrarono in servizio nel 1973 e rimasero attivi fino al 1993, e furono per un certo tempo gli ultimi Sabre in servizio al mondo. Poi seguirono il Convair CV 440, l'F 27-400M e nel 1981 il Pilatus Pc 7. Anche il Venezuela contribuì al rinnovo della flotta con la cessione di alcuni Super Puma della Fuerza Aérea Venezuelana. Negli anni recenti anche la Repubblica Popolare Cinese divenne un importante fornitore di velivoli alla FAB, con lo Xian MA-60 ed il K 8VB Karakorum. Il Diamond DA 40CS ed alcuni elicotteri AS350B3 rappresentano gli acquisti recenti. Il Quartier Generale della Fuerza Aérea Boliviana è situato ad El Alto (La Paz), nel 2015 conta circa 5.000 effettivi. La TAM è parte del gruppo aereo 71 della FAB che opera come una compagnia aerea civile, gestendo collegamenti regolari in tutto il paese raggiungendo anche zone non servite dalle linee private con prezzi dei biglietti decisamente più popolari. |
English translation by Frank Mc Meiken
Military aviation in Bolivia dates from 1917, when three Bolivian Army officers undertook flying training in Argentina, but it was only in August 1924 that the Cuerpo de Aviadores Militares Bolivianos was created on the one hundredth anniversary of Bolivian independence. The most significant problem encountered would quickly prove to be the altitude; at the El Alto airfield, above the capital La Paz, the elevation of more than 4,000 metres made flying operations complicated and dangerous. For this reason, towards the end of the 1920s new airfields were established at Cochabamba and Villa Montes, the elevations of which were more suitable for landings and take-offs. The first aircraft to be operated were French, the Morane MS39 and Breguet 19, but later British Vickers 155 biplanes were acquired. In 1932 the name of the air arm was changed to the Cuerpo Aereo Boliviano. The Gran Chaco conflict with Paraguay (1932-1935) was fought with aircraft acquired in a hurry from the United States, amongst which were the Curtiss Hawk and CW19R Osprey, Bolivia being the first South American air force to undertake actual combat operations. At the end of the thirties the United States began to regularly supply aircraft to the Corpo Aereo, gradually replacing those models of European construction. On the outbreak of the Second World War the government requisitioned from the Germans some Junkers JU 86, owned by Lloyd Aereo Boliviano. In 1941 the first NA AT-6 were delivered, and aircraft which would be very important in the history of aviation in Bolivia. American supplies continued with some liaison and transport aircraft (L 8 and C 47), with the Stearman PT-17 for the flying schools, AT 11s, and the P 47D. In 1944 the Fuerza Aérea Boliviana was created, at the time, like the USAAF (United States Army Air Force), forming a branch of the Army; it would, infact, only gain independence in 1957. At the conclusion of the Second World War an alliance treaty, the Rio Pact, was signed with the USA, which encompassed the provision of military assistance, and led to the entry into service of the AT 6, B 25J and B 17G. The first fighter aircraft would be the Mustang P 51D. Brasil also provided aircraft from its national aerospace industry, namely the Aerotec company, and also aircraft built under licence, like the Fairchild PT-19 and Fokker S-11. In 1973 the first jets were received in the shape of fifteen examples of the Canadair T 33 Mk3, which were followed at the end of the 1980s by 18 former French aircraft. The entire T-bird fleet was later “modernised” by the Canadian Kelowna company. Additionally, some Canadair F 86F acquired from Venezuela entered service in 1973, remaining active until 1993, and were, for a certain period of time, the last operational Sabres in service around the world. Later would follow the Convair CV 440, F 27-400M, and in 1981 the Pilatus Pc 7. Venezuela also contributed to the renewal of the fleet by passing on a few Super Puma of the Fuerza Aérea Venezuelana. In recent years the Peoples’ Republic of China has become an important supplier of aircraft to the FAB, delivering the Xian MA-60 and K 8VB Karakorum. The most recent acquisitions are represented by the Diamond DA 40CS and some AS350B3 helicopters. The Headquarters of the Fuerza Aérea Boliviana is situated at El Alto (La Paz), and in 2015 the force comprised around 5,000 personnel. The TAM agency forms a part of the FAB’s Gruppo Aereo 71, and functions like a civilian airline company, managing regular services throughout the country, especially those areas not served by private companies, and offering ticket prices that are decidedly more popular.
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