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Il 1° giugno 1949, sei anni dopo l’indipendenza del Libano, nacque la Forza Aerea libanese (Al Quwwat al-Jawwiya al-Lubnania) che iniziò ufficialmente le operazioni a Rayak, storico aeroporto nella fertile valle della Bekaa, 85 chilometri a est di Beirut. Su questo aeroporto, che già fin dal primo conflitto mondiale, aveva ospitato reparti di volo ottomani, tedeschi, inglesi e francesi si videro allora i primi velivoli con l’insegna del paese dei cedri, due Percival Proctor (L101/L102) e quattro Percival Prentice (L103/L106). La Forza Aerea mediorientale, ottenne praticamente a costo zero, anche aerei di costruzione italiana, quattro SM.79L (L111/L114), gli ultimi “gobbi” che volarono. Ma il fornitore principale fu il Regno Unito con il De Havilland Chipmunk (L101/L103 - L106/L108) per la Scuola di Primo Periodo e lo Scottish Aviation Bulldog (L141/L146). Dalla Royal Air Force arrivarono anche 16 esemplari di T 6 Harvard (L120/L135). Il Regno Unito fornì anche la prima linea degli anni cinquanta, il De Havilland Vampire in 16 esemplari (L150/L165) nelle versioni monoposto FB5, FB52, FB9 e biposto T55, l’Hawker Hunter per un totale di 19 velivoli nella versione monoposto F70 e biposto T66 (L170/L179 - L280/L287). Altro fornitore della Forza Aerea fu la Francia, di cui il Libano era una ex colonia, con 10 CM 170 Fouga Magister (L400/L404 - L601/L605) e nei primi anni settanta addirittura 12 Dassault Mirage III monoposto EL e biposto DL (L501/L512). Nel campo dell’ala rotante sono stati acquisiti quattro SA318 Alouette II (L301/L304), 14 SA319 Alouette III (L320/L333) e sei Agusta Bell 212 (L550/L555). Ma l’elicottero più usato in Libano è stato senz’altro il Bell UH 1H entrato in linea in ben 24 esemplari (L1001/L1012- L1101/L1112). Dalla Francia giunsero dei SA342L Gazelle (L800/L817), gli ultimi dei quali ex Emirati Arabi Uniti. Furono acquisiti anche un certo numero di IAR330SM Puma (L911/L915). Per il trasporto presidenziale fu donato dall'Emirato del Qatar il “Cedar 1”, un AW 139. Per uso antincendio sono stati usati anche tre Sikorsky S 61N (AD1601/AD1603) gestiti dall’ente governativo Akdar Dayem. La Scuola Elicotteri si è organizzata su alcuni Robinson R44 Raven (L1501/L1506). Ma è stata la recente entrata in linea dell’Embraer A 29B (L711/L716) “Super Tucano” e del Cessna AC208B “Caravan” (L401/L403) a cambiare la filosofia e la modalità di operazioni della Forza Aerea. Questa è la novità che ci ha spinti fino in Libano. Tutti gli eventi drammatici che hanno segnato la storia del paese dei cedri hanno visto la Forza Aerea intervenire attivamente nella difesa dei confini e rappresentare un importante elemento di coesione: la lunga guerra civile (1975-1990), l’attacco israeliano ad Hezbollah in territorio libanese (2006), la lotta contro Fatah-el-Islam (2007) e contro i terroristi salafiti di al-Nusra del gruppo di al-Quaeda (2008) e la lotta contro il Califfato (2013). Recentemente l’offensiva “Fajr al Jouroud” nel 2017 che ha visto impegnati elicotteri ed aerei della LAF contro terroristi dell’ISIS sempre in difesa del territorio libanese, ultimo di una serie di episodi legati allo sconfinamento della guerra siriana. Su autorizzazione del Comando Generale dell’Esercito libanese, abbiamo visitato tre delle più importanti basi aeree della FAL, tutte non molto distanti dalla capitale Beirut. Abbiamo iniziato dalla più importante e moderna della FAL, Hamat Air Base. Posta ad una sessantina di chilometri a nord di Beirut. è dotata di una sola pista, che con sorpresa abbiamo attraversato con il nostro taxi per arrivare al gate principale. Le infrastrutture recentemente rimodernate, ospitano i primi sei Embraer A 29B Super Tucano consegnati a partire dall’ottobre 2017. Questi aerei, inquadrati nel locale 7 Squadron sono stati costruiti dalla Embraer di Jacksonville ma aggiornati nell’avionica dalla SNC (Sierra Nevada Corporation) con l’acquisizione della operatività ognitempo e della capacità di colpire bersagli a terra con grande precisione, importante nella lotta al terrorismo dove truppe ostili operano spesso in prossimità di quelle amiche. Con un basso costo di esercizio, il velivolo brasiliano può usare infatti bombe intelligenti Mk82 GBU-12 e GBU-58 grazie al sistema APKWS (Advanced Precision Kill Weapon System) e al sistema FLIR (Forward Looking InfraRed) Brite Star DP. Il tutto sia di giorno che di notte, quando frequentemente si svolgono le attività COIN (COunter INsurgency). Può anche avere assetti più convenzionali con le mitragliatrici di bordo M3M da 12,7 mm. o le razziere con razzi Hidra da 70 mm, che possono essere asservite all’APKWS. Il velivolo ha un autonomia che può coprire tutto il territorio libanese, che ha la stessa superficie di una regione italiana come l’Abruzzo. Ottimo anche il livello di professionalità del personale; i piloti per esempio hanno tutti completato un corso avanzato presso l’81st FS (Fighter Squadron) sulla Moody AFB (Air Force Base) negli Stati Uniti. Ad Hamat abbiamo trovato rischierato uno dei tre Cessna Caravan AC208B del 4 Squadron della base di Hariri per operare qui in cooperazione con due Super Tucano guidati sul bersaglio dall’operatore imbarcato sul grosso monomotore MSO (Multiple Systems Operator) , il terzo membro dell’equipaggio. I Cessna hanno una buona autonomia, e sono armati con due missili subalari AGM-114 Hellfire, gli stessi che i Mirage III della LAF montavano ben trenta anni fa. Indispensabili nel definire i bersagli alcuni UAV RQ-11B “Raven” che la Forza Aerea ha iniziato ad utilizzare regolarmente. Ad Hamat il 9 Squadron utilizza gli IAR330SM, il Puma di produzione rumena, già usati in operazioni belliche nel ruolo di attacco con razziere SNEB da 68 mm e cannoni Aden da 30 mm. Questi ultimi sono stati adattati dal tecnici della LAF all’imbarco sul grosso elicottero che in alcuni casi è stato usato anche per portare carichi bellici fino a 1.500 libbre. Attualmente con l’entrata in servizio di altri sistemi d’arma più specializzati, il Puma è ritornato al compito di trasporto truppe e si rivela un mezzo ben attrezzato per le operazioni di soccorso sia in mare che in alta montagna. |
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Ci siamo poi recati alla base di Hariri, nel settore nord dello scalo internazionale di Beirut. Qui il 14 Squadron impiega numerosi Bell UH 1H, la versione dell’Huey con una turbina più potente . Fra i numerosi impieghi del velivolo Bell, presente in Libano anche nella versione aggiornata Huey II, c’è stato perfino quello di grezzo di bombardiere nella lotta contro i terroristi. Per distruggere i rifugi gli Huey hanno sganciato bombe convenzionali Mk82 da 250 e 400kg sulla verticale dell’obiettivo, con indubbia efficacia. Per ora non si parla di sostituzione del “mulo” della Bell ormai decisamente obsoleto, ma addirittura di un ammodernamento di tutta la flotta allo standard di Huey II. |
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Ultima base visitata è stata quella di Rayak, nella valle della Bekaa, ad est di Beirut, posta a quasi 1.000 metri di quota. Gli edifici d’inizio secolo con perfino le stufe dell’epoca meritano da soli una visita allo storico scalo. Interessanti anche i vecchi velivoli, tutti protetti e ben mantenuti, tra cui gli ultimi Hawker Hunter che volarono fino a dieci anni fa, conservati per un improbabile nuovo ritorno in servizio. Rayak è la sede della Scuola di Volo della LAF, nonché di quella tecnica. Il 15 Squadron impiega i R 44 Raven II, primo impatto con l’ala rotante dei futuri piloti, che proseguono poi l’addestramento sugli immancabili Huey e sui Gazelle SA342L dell’8 Squadron, questi ultimi utilizzati come addestratori dopo un impiego come elicotteri d’attacco nelle operazioni antiterrorismo, che hanno affrontato armati di cannoni Aden da 30 mm. Insufficiente a nostro giudizio, la dotazione della Scuola di Primo Periodo per piloti ad ala fissa; pochi Scottish Aviation Bulldog 126 che hanno più di quaranta anni di vita, devono formare piloti per la nuova LAF, che non dispone più soli di elicotteri come negli anni passati, quando la messa a terra degli Hunter aveva di fatto cancellato la componente ad ala fissa della forza aerea. I Super Tucano in servizio possono comunque ricoprire il ruolo di addestratori ma solo nella fase avanzata dell’istruzione. Nel futuro della LAF c’è sicuramente l’acquisizione di nuovi Super Tucano, l’entrata in linea dei MD 530G e sembra il ritorno in linea dei biturbina Agusta-Bell AB 212 a terra da alcuni anni per motivi tecnici. |
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Gli autori desiderano ringraziare il Generale Ghassan Fadel, Addetto Militare del Libano in Italia e il Colonello Georges Koury del Comando della FAL. Foto e testo di Elio Viroli e Stenio Bacciocchi Aprile 2019 |
English translation
On June 1, 1949, six years after the independence of Lebanon, the Lebanese Air Force (Al Quwwat al-Jawwiya al-Lubnania) was born and officially began operations in Rayak, a historic airport in the fertile valley of the Bekaa, 85 kilometers east of Beirut. On this airport, which had hosted Ottoman, German, British and French flight units since the First World War, the first aircraft were seen with the sign of the country of cedars, two Percival Proctor (L101/L102) and four Percival Prentice (L103/L106). The Middle Eastern Air Force, obtained practically zero cost, also Italian-built aircraft, four SM.79L (L111/L114), the last "hunchbacks" that flew. But the main supplier was the United Kingdom with the De Havilland Chipmunk (L101/L103 - L106/L108) for the Early Period School and the Scottish Aviation Bulldog (L141/L146). The Royal Air Force also supplied 16 T 6 Harvard (L120/L135). The United Kingdom also provided the first line of the 1950s, the De Havilland Vampire in 16 aircraft (L150/L165) in the single-seater versions FB5, FB52, FB9 and two-seater T55, the Hawker Hunter for a total of 19 aircraft in the single-seater version F70 and two-seater T66 (L170/L179 - L280/L287). Another supplier of the Air Force was France, of which Lebanon was a former colony, with 10 CM 170 Fouga Magister (L400/L404 - L601/L605) and in the early seventies even 12 Dassault Mirage III single-seater EL and two-seater DL (L501/L512). Four SA318 Alouette II (L301/L304), 14 SA319 Alouette III (L320/L333) and six Agusta Bell 212 (L550/L555) were acquired in the rotary wing. But the most used helicopter in Lebanon was undoubtedly the Bell UH 1H in line in 24 exemplars (L1001/L1012-L1101/L1112). From France came SA342L Gazelle (L800/L817), the last of which were former United Arab Emirates. A number of IAR330SM Puma (L911/L915) were also acquired. For the presidential transport was donated by the Emirate of Qatar the "Cedar 1", an AW 139. Three Sikorsky S 61N (AD1601/AD1603) were also used for fire-fighting, and were operated by government agency Akdar Dayem. The Helicopter School organized itself on some Robinson R44 Raven (L1501/L1506). But it was the recent entry of the Embraer A 29B (L711/L716) "Super Tucano" and the Cessna AC208B "Caravan" (L401/L403) to change the philosophy and mode of operations of the Air Force. This is the news that drove us all the way to Lebanon. All the dramatic events that have marked the history of the country of the cedars have seen the Air Force actively intervene in the defense of borders and represent an important element of cohesion: the long civil war (1975-1990), the Israeli attack on Hezbollah in Lebanese territory (2006), the fight against Fatah-el-Islam (2007) and against al-Nusra Salafist terrorists of the al-Qaeda group (2008) and the fight against the Caliphate (2013). Recently the "Fajr al Jouroud" offensive in 2017 that saw LAF helicopters and planes engaged against ISIS terrorists always in defense of Lebanese territory, the latest in a series of episodes related to the encroachment of the Syrian war. Under the authority of the General Command of the Lebanese Army, we visited three of the most important FAL air bases, all not far from the capital Beirut. We started with the most important and modern FAL, Hamat Air Base. It’s about 60 miles north of Beirut. is equipped with only one runway, that with surprise we crossed with our taxi to arrive at the main gate. The infrastructure recently renovated, host the first six Embraer A 29B Super Tucano delivered from October 2017. These aircraft, framed in the local 7 Squadron were built by the Embraer of Jacksonville but updated in the avionics from the SNC (Sierra Nevada Corporation) with the acquisition of the operativity every time and the ability to hit targets to the ground with great precision, important in the fight against terrorism where hostile troops often operate close to friends. With a low operating cost, the Brazilian aircraft can use smart bombs Mk82 GBU-12 and GBU-58 thanks to the APKWS (Advanced Precision Kill Weapon System) and the FLIR (Forward Looking Infrared) Brite Star DP. All during the day and at night, when COIN (Counter Insurgency) activities are frequently carried out. It can also have more conventional trim with 12.7 mm M3M on-board machine guns. or raiding with 70 mm Hidra rockets, which can be subservient to APKWS. The aircraft has a range that can cover the entire Lebanese territory, which has the same surface of an Italian region like Abruzzo. Excellent also the level of professionalism of the staff; Pilots for example all completed an advanced course at the 81st FS (Fighter Squadron) on Moody AFB (Air Force Base) in the United States. In Hamat we found one of the three Cessna Caravan AC208B of the 4 Squadron of the base of Hariri to operate here in cooperation with two Super Tucano guided on the target by the operator embarked on the big single-engine MSO (Multiple Systems Operator) , the third member of the crew. The Cessna have a good range, and are armed with two AGM-114 Hellfire sub-jets, the same ones that the Mirage III of the LAF mounted thirty years ago. Indispensable in defining the targets some UAV RQ-11B "Raven" that the Air Force began to use regularly. In Hamat, the 9 Squadron uses the IAR330SM, the Puma of Romanian production, already used in war operations in the role of attack with 68 mm SNEB rockets and 30 mm Aden guns. The latter were adapted by the LAF technicians to embark on the large helicopter that in some cases was also used to carry war loads up to 1,500 pounds. Currently with the entry into service of other more specialized weapon systems, the Puma has returned to the task of troop transport and is a well-equipped means of rescue operations both at sea and in the high mountains. We then went to the base of Hariri, in the northern sector of the international airport of Beirut. Here the 14 Squadron employs several Bell UH 1H, the version of the Huey with a more powerful turbine. Among the many uses of the aircraft Bell, present in Lebanon also in the updated version Huey II, there was even that of crude bomber in the fight against terrorists. To destroy the shelters, the Hueys dropped 250 and 400kg conventional Mk82 bombs on the vertical of the target, with undoubted effectiveness. For now we are not talking about the replacement of the "mule" of Bell now decidedly obsolete, but even of an modernization of the whole fleet to the standard of Huey II. The last base visited was that of Rayak, in the Bekaa valley, east of Beirut, located at almost 1,000 meters above sea level. The buildings of the turn of the century with even the stoves of the time are worth a visit to the historic port of call. Also interesting are the old aircraft, all protected and well maintained, including the last Hawker Hunters that flew until ten years ago, preserved for an unlikely new return to service. Rayak is home to the LAF Flight School, as well as the technical school. The 15 Squadron employs the R 44 Raven II, first impact with the rotating wing of future pilots, which then continue training on the inevitable Huey and Gazelle SA342L of the 8 Squadron, the latter used as trainers after use as attack helicopters in counter-terrorism operations, which faced armed with 30 mm Aden guns. Insufficient in our opinion, the endowment of the School of First Period for fixed wing pilots; Few Scottish Aviation Bulldog 126 who have more than forty years of life, must train pilots for the new LAF, which no longer has alone helicopters as in past years, when the Hunter grounding had effectively wiped out the fixed-wing component of the air force. The Super Tucano in service can however cover the role of trainer but only in the advanced phase of the instruction. In the future of LAF there is certainly the acquisition of new Super Tucano, the entry in line of the MD 530G and seems the return in line of the twin engine Agusta-Bell AB 212 ashore for some years for technical reasons.
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The authors would like to thanks the General Ghassan Fadel, Military Attachè of the Lebanon in Italy and the Colonel Georges Koury of the FAL Headquarter. Images and text by Elio Viroli and Stenio Bacciocchi April 2019 |
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