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La Forza Aerea slovacca è stata costituita il 1 gennaio del 1993 con il nome di Protivzdu Obrany snej Letecktva Slovenskej in seguito al “divorzio di velluto”, la divisione pacifica della Cecoslovacchia in due differenti repubbliche, quella Ceca e quella slovacca. Mentre nella mappa geo strategica della Repubblica Ceca erano già presenti alcune basi aeree importanti ed efficienti, nella Slovacchia c’era solo Sliac, base aerea appena lasciata dall’Aviazione sovietica, e Kosice, dal 1950 sede della scuola di volo della disciolta Cecoslovacchia. I 230 aeromobili (115 caccia,15 trasporti,37 addestratori e 62 elicotteri) che gli slovacchi si ritrovarono da gestire erano il risultato della divisione della flotta aerea comune, suddivisa in ragione di 2 a 1 a favore della Repubblica Ceca in virtù del fatto che aveva quasi il doppio degli abitanti. Il Mig 23, velivolo difficile e non molto amato, presente in quattro versioni (MF, ML, BN e US) rimase in linea solo con la Forza Aerea Ceca, pare per rinuncia della parte slovacca, mentre i Mig 29, una ventina in tutto e di recente consegna furono assegnati in ragione di un rapporto 1 a 1, gli esemplari slovacchi furono presto affiancati da una decina di velivoli che la Federazione Russa consegnò nel 1994-95 alla nuova Repubblica. In Slovacchia le basi aeree furono riorganizzate in tutta fretta con un notevole sforzo per la nascente forza armata, che fra l’altro versava in condizioni economiche tutt’altro che rosee ed era soggetta a continui tagli di bilancio. Malacky, vicino Bratislava, venne temporaneamente utilizzata per il reparto dei Sukhoi (Su 22 e Su 25), l’aeroporto aveva fino ad allora ospitato solo alcuni L 39V adibiti a traino bersagli, con un'unica pista utilizzata come appoggio al vicino poligono di tiro non aveva strutture adeguate ad un reparto di caccia bombardieri di prima linea. In quegli anni lo Stato Maggiore dell’aviazione slovacca assicurò in modo encomiabile la presenza di propri aeromobili nei vari eventi aeronautici europei sia con la neo costituita Pattuglia Acrobatica “Biele Albatrosy”, dotata di addestratori L 39 pilotati da istruttori della scuola di volo di Kosice, e soprattutto con la presenza costante dei potenti Mig 29, memorabile l’esibizione svolta da un Maggiore che nel 1995 a sorpresa si aggiudicò l’ambito trofeo di acrobazia individuale a Fairford. Questa presenza servì a non perdere il contatto con le altre aviazioni europee. Riviste specializzate e notoriamente molto attendibili, come la britannica Barg riferivano di continue riduzioni nel numero dei velivoli e segnalavano l’uscita di linea di tipi vari di aeromobili, che allora sembrava inevitabile ed inarrestabile, gli Antonov An 12 e i Mig 21R furono le prime vittime, decisioni obbligate, che venivano etichettate come “ristrutturazione” . |
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Chiedemmo ed ottenemmo dallo Stato Maggiore slovacco, comandato allora dal Generale Gombik l’autorizzazione a visitare tutte le basi aeree (in slovacco Letecka Zakladna) dove operavano Stormi (Kridlo) e Gruppi di Volo, a volte non bene identificabili (Letka) se non con un generico Primo, Secondo e Terzo; comunque una Forza Aerea “giovane” che nel frattempo si era riorganizzata. Questo è l’Ordine di Battaglia di allora:
31 Stormo Caccia (31SLK) Base Aerea di Sliac (Base n.31) Mig 21MF, Mig 21UM, Mig21US, Mig 29, L 39C
32 Stormo Misto Trasporto (32ZmDK) Base Aerea di Priestany (Base n.32) An 26, Let 410MA, Let 410FG, Let 410OUVP, Tu 154B, Yak 40 (basati a Bratislava-Ivanka)
33 Stormo Caccia-Bombardieri (33SBoLK) Base aerea di Kuchyna-Malacky (Base n.33) Su 22M-4, Su 22UM-3K, L 29, Su 25K, Su 25UBK
34 Stormo Elicotteri (34VrK) Base Aerea di Presov (Base n.34) Mil Mi 24V, Mil Mi 24D, Mil Mi 24DU, Mil Mi 2, Mil Mi 17T
Scuola di Aviazione Militare (VSL) Base Aerea di Kosice L 29, L 39C, L 39V, L 39MS, Let 410T
La Base Tecnica di Trencin (Letecke Opravovne) era il luogo dedicato alla manutenzione della flotta di entrambe le Forze Aeree. Fu un viaggio indimenticabile perché la Slovacchia si rivelò un paese dal grande fascino con paesaggi ancora incontaminati. La Forza Aerea ci accolse con grande cordialità e cercò di coprire con l’entusiasmo le inevitabili inefficienze che quel periodo storico travagliato aveva reso manifeste. La visita avvenne nel settembre del 1998 alla vigilia della ennesima ristrutturazione con la quale la Forza Aerea assunse il nome attuale di "Velitel’stvo Vzdusnych Sil".
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Foto e testo di Elio Viroli e Stenio Bacciocchi Maggio 1998
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English translation
The Slovak Air Force was formed on 1 January 1993 under the name of Protivzdu Obrany snej Letecktva Slovenskej following the "velvet divorce", the peaceful division of Czechoslovakia into two different republics, the Czech and the Slovak. While the geo-strategic map of the Czech Republic already contained some important and efficient air bases, in Slovakia there was only Sliac, the air base just left by the Soviet Air Force, and Kosice, since 1950 the home of the flight school of the dissolved Czechoslovakia. The 230 aircraft (115 fighters,15 transports, 37 trainers and 62 helicopters) that the Slovaks had to manage were the result of the division of the common air fleet, 2 to 1 in favour of the Czech Republic on account of the fact that it had almost twice as many inhabitants. The Mig 23, a difficult and not very popular aircraft, present in four versions (MF, ML, BN and US) remained in line only with the Czech Air Force, it seems by renouncing the Slovak side, While the Mig 29, twenty in all and recently delivered were assigned at a ratio of 1 to 1, the Slovak aircraft were soon joined by ten aircraft that the Russian Federation delivered in 1994-95 to the new Republic. In Slovakia, the air bases were reorganized in a hurry with a considerable effort for the nascent armed force, which, among other things, was in a far from rosy economic condition and was subject to continuous budget cuts. Malacky, near Bratislava, was temporarily used for the unit of Sukhoi (Su 22 and Su 25), the airport had until then housed only some L 39V used to tow targets, with a single runway used as support at the nearby shooting range did not have adequate facilities for a first-line fighter bomber unit. In those years the General Staff of the Slovak aviation ensured in a commendable way the presence of own aircraft in the various European aeronautical events is with the new constituted Acrobatic Patrol "Biele Albatrosy", equipped with L 39 trainers piloted by instructors from the flight school of Kosice, and especially with the constant presence of the powerful Mig 29, memorable exhibition held by a major who in 1995 surprisingly won the coveted individual acrobatics trophy at Fairford. This presence served not to lose contact with other European aviations. Specialised and well-known magazines, such as the British Barg, reported continuous reductions in the number of aircraft and reported the departure of various types of aircraft, which at that time seemed inevitable and unstoppable, Antonov An 12 and Mig 21R were the first victims, forced decisions, which were labeled as "restructuring". We asked and obtained permission from the Slovak General Staff, commanded then by General Gombik to visit all the air bases (in Slovak Letecka Zakladna) where they operated Storms (Kridlo) and Flight Groups, sometimes not well identifiable (Letka) if not with a generic First, Second and Third; However, a "young" Air Force had reorganized in the meantime. This is the Order of Battle then:
31 Fighter Wing (31SLK) Sliac Air Base (Base No 31) Mig 21MF, Mig 21UM, Mig21us, Mig 29, L 39C
32 Mixed Transport Wing (32ZmDK) Piestany Air Base (Base No 32) An 26, Let 410MA, Let 410FG, Let 410OUVP, Tu 154B, Yak 40 (based in Bratislava-Ivanka)
33 Fighter-Bomber Wing (33SBoLK) Kuchyna-Malacky Air Base (Base No 33) On 22M-4, On 22UM-3K, L 29, On 25K, On 25UBK
34 Wing Helicopters (34VrK) Presov Air Base (Base no.34) Mil Mi 24V, Mil Mi 24D, Mil Mi 24DU, Mil Mi 2, Mil Mi 17T
Military Aviation School (VSL) Kosice Air Base L 29, L 39C, L 39V, L 39MS, Let 410T
The Trencin Technical Base (Letecke Opravovne) was the maintenance site of the fleet of both Air Forces. It was an unforgettable trip because Slovakia turned out to be a country of great charm with still unspoilt landscapes. The Air Force welcomed us with great cordiality and tried to cover with enthusiasm the inevitable inefficiencies that that troubled historical period had made manifest. The visit took place in September 1998 on the eve of the umpteenth restructuring with which the Air Force assumed the current name of "Velitel'stvo Vzdusnych Sil".
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Image and text by Elio Viroli and Stenio Bacciocchi May 1998 |
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