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Verso la fine degli anni novanta si diffuse la notizia che l’aeroporto militare di Bangkok Don Muang avrebbe aperto le porte al pubblico ed ai fotografi in un paio di giornate durante il secondo weekend di gennaio. Scrissi una lettera con richiesta di notizie al reparto pubblica informazione della RTAF (Royal Thai Air Force) con poche speranza di ricevere risposta. Fu perciò una sorpresa quindici giorni dopo notare nella posta una busta con francobollo thailandese. Era l’ufficio competente della RTAF che mi confermava l’accesso alla base il secondo fine settimana del gennaio del 1996 e che anzi una visita era perfino gradita. Tra l’altro l’evento assumeva un particolare significato perché sua Altezza Reale Bhumipol Adhulyadey “Rama IX” quell’anno festeggiava il cinquantenario di regno. Preso da un improvviso desiderio di oriente, convinsi la moglie a programmare un viaggio in Thailandia per il gennaio successivo che regolarmente avvenne nelle date previste. Alla vigilia del weekend segnalato, nella giornata di venerdì, io e mia moglie raggiungemmo dal centro di Bangkok, le installazioni militari a bordo di due moto-taxi, che risultarono vincenti nel traffico caotico della capitale thailandese. Subito comparvero le difficoltà perché era venerdì e non sabato, ma dopo varie discussioni, soprattutto per la cortesia tutta militare nei riguardi della moglie,potemmo rimanere ad assistere agli arrivi purché restassimo sul piazzale del 6th Wing, che allora comprendeva i gruppi di volo della specialità trasporti 601sq, 602sq, 603sq e 604sq, a cui si aggiungeva il 605 che utilizzava alcuni IAI 201 Arava con compiti ECM (Electronic Countermeasure), il che li rendeva off limits. L’obiettivo era comunque raggiunto, dato che il 6th Wing era il reparto da trasporto della RTAF dove c’era una novità; l’entrata in servizio dell’Alenia G 222 che di lì a breve avrebbe sostituito i C 47 ed i C 123K; quel giorno però i vari tipi di trasporti medi erano ancora in servizio ed offrivano tutti e tre insieme sulla stessa linea di volo, una visione indimenticabile. Oltre al 6th Wing la base ospitava l’Accademia della RTAF, un grande ospedale militare ed un museo aereonautico. Preparate ma non ancora disposte, notai transenne pesanti ed ingombranti che il giorno dopo (sabato), avrebbero sicuramente “sporcato” le foto dei velivoli. Assistemmo all’arrivo dei vari tipi di aerei ed elicotteri, sia della RTAF che di altri corpi dello stato dalle altre basi del paese asiatico ed intanto ebbi l’occasione di fotografare gli ultimi C 47 “Dakota” in servizio, alcuni della versione D creata per il teatro asiatico con la possibilità di imbarcare più carburante ed incrementare così l’autonomia. C’era anche uno dei due C 123K “Provider” ancora operativi, e quattro nuovi G 222 freschi di consegna che avevano assunto la denominazione thailandese di L14. Oltre alla RTAF erano rappresentati anche l’Esercito, la Marina e la KASET (Krasuang Kaset Lae Sahakon - Ministry of Agriculture and Cooperatives), un corpo simile alla nostra forestale con compiti vari nell’ambiente agricolo, e anche di polizia. Da notare che allora le Forze Armate tailandesi stavano affrontavano un logorante conflitto nel nord del paese, dove guerriglieri laotiani e cambogiani si infiltravano nel territorio della Thailandia: si spiegava così la permanenza in servizio di velivoli come l’OV10A “Bronco” o il Fairchild AU23A dalle note caratteristiche STOL (Short Takeoff and Landing). Anche la scelta del velivolo Alenia era dettata dalla necessità di impiego in piste corte e dal fondo non ben preparato come quelle nelle giungle del nord. L’evento a cui ebbi l’occasione di partecipare fu uno dei primi National Aviation Days in Thailandia con una mostra statica importante ed una notevole presenza di pubblico. In seguito queste giornate di gennaio interessarono altre basi aeree, vennero ripetute annualmente e divennero molto note con il nome di children days. Le immagini raccolte furono molte e quasi tutte di grande interesse. |
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Foto e testo di Elio Viroli
Gennaio 1996
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English translation by Mara Ciarini
In the late 1990s, it was reported that Bangkok Don Muang Military Airport would open its doors to the public and photographers in a couple of days during the second weekend of January. I wrote a letter requesting news to the public information department of the RTAF (Royal Thai Air Force) with little hope of receiving reply. It was therefore a surprise two weeks later to notice in the mail an envelope with a Thai stamp. It was the competent office of RTAF that confirmed access to the base on the second weekend of January 1996 and that indeed a visit was even welcome. Moreover, the event took on special significance because His Royal Highness Bhumipol Adhulyadey "Rama IX" celebrated the 50th anniversary of his reign . Seized by a sudden desire for East, I persuade my wife to plan a trip to Thailand for the following January which regularly occurred on the scheduled dates. On the eve of the weekend, on Friday, my wife and I reached from Bangkok’s center, the military installations aboard two motorbike-taxis, which were successful in the chaotic traffic of the Thai capital. Immediately the difficulties appeared because it was Friday and not Saturday, but after various discussions, especially for the courtesy all military towards my wife, we could stay to attend the arrivals as long as we stayed on the square of the 6th Wing, that included the 601sq, 602sq, 603sq and 604sq flying groups, to which was added the 605 that used some IAI 201 Arava with ECM (Electronic Countermeasure) tasks, which made them "off limits". The goal was however achieved, since the 6th Wing was the transport department of the RTAF where there was a novelty: the entry into service of the Alenia G 222 that soon replaced the C 47 and C 123K; that day, however, the various types of medium transports were still in service and offered all three together on the same flight line, an unforgettable vision. In addition to the 6th Wing, the base housed the RTAF Academy, a large military hospital and an aviation museum. Prepared but not yet placed, I notice heavy and bulky barriers that the next day (Saturday), would have surely "soiled" the photos of the aircraft. We saw the arrival of different types of aircraft and helicopters, both RTAF and other bodies of the state from Asian country Bases and meanwhile I had the opportunity to photograph the last C 47 "Dakota" in service, some of the D version created for the Asian theater with the ability to load more fuel and thus increase autonomy. There was also one of the two C 123K "Providers" still operating, and four new G 222 fresh delivery that hired the Thai denomination of L14. In addition to the RTAF, the Army, the Navy and the KASET (Krasuang Kaset Lae Sahakon - Ministry of Agriculture and Cooperatives) were also represented, a body similar to our forestry with various tasks in the agricultural environment, and also Police. It should be noted that at time the Thai Armed Forces were facing a tense conflict in the north of the country, where Laotian and Cambodian guerrillas infiltrated the territory of Thailand: this explained the permanence in service of aircraft such as the OV10A "Bronco" or the Fairchild AU23A with known STOL (Short Takeoff and Landing) characteristics. The choice of the Alenia aircraft was also dictated by necessity of use in short runways and by the not well prepared bottom as those in the northern jungles. The event I had the opportunity to attend was one of the first National Aviation Days in Thailand with an important static exhibition and a significant public presence. These January days were repeated annually and became well known as “children days”. The images collected were many and almost all of great interest.
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Images and text by Elio Viroli
January 1996
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