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Vichinghi in Maremma

Gli F 16 della Kongelige Danske Flyvevåben (Danish Armed Forces) si rischierano a Grosseto per un’esercitazione

Undici velivoli F16A/B MLU della Kongelige Danske Flyvevåben e oltre un centinaio di militari tra piloti, tecnici e addetti ai servizi logistici, sono stati rischierati dal 17 gennaio all’11 febbraio sull’aeroporto “Corrado Baccarini” di Grosseto, sede del 4° Stormo Caccia Intercettori dell’Aeronautica Militare, per svolgere attività addestrativa in un ambiente decisamente diverso da quello abituale.
Le avverse condizioni meteo del periodo nel paese scandinavo infatti, limitavano fortemente il regolare svolgimento delle operazioni di volo, pertanto mediante accordi intercorsi tra i vertici delle due Forze Armate, si è deciso di organizzare un’esercitazione congiunta denominata “Winter Hide 2011”, a favore dei colleghi danesi.
Lo scopo della Winter Hide è stato quello di ottimizzare l’addestramento al combattimento aereo secondo le tattiche NATO tra due reparti della stessa organizzazione ma equipaggiate con macchine diverse, scambio di esperienze e conoscenze nell’ambito della difesa aerea, oltre a consolidare quei legami di amicizia e fiducia reciproca tra persone che svolgono lo stesso lavoro.
Durante la prima settimana, l’attività del distaccamento danese è stata principalmente rivolta alla sistemazione della zona logistica messa loro a disposizione, mentre gli equipaggi di volo familiarizzavano con le procedure di navigazione italiane, effettuando voli di ambientamento con i colleghi del 4° Stormo nelle normali zone di lavoro.
Pur condividendo la stessa base, le due forze aeree nelle settimane successive continuavano a svolgere un’attività di volo indipendente, ognuna secondo i propri programmi addestrativi, ma nello stesso tempo pianificando anche numerose missioni congiunte, un’occasione decisamente da non perdere, ne da una parte ne dall’altra.
Varia la tipologia delle missioni eseguite, nel combattimento aria-aria si provavano manovre 1 vs 1, 2 vs 2 e assetti asimmetrici come 1 vs 2 o 2 vs 1, sia a vista che con l’ausilio del radar, un confronto di tutto rispetto sia per i piloti che per i velivoli. Se la superiorità dell’EF2000 è palese, la versione MLU (Mid Life Update) M4 dell’F 16 impiegato dai danesi non è da sottovalutare, infatti alla nota agilità del “Falcon” c’è da aggiungere il non indifferente aiuto fornito al pilota dall’impiego del casco HMS (Helmet Mounted Sight) unito all’unità di controllo del missile Sidewinder AIM-9X, nell’acquisizione del bersaglio, il che ha costretto i piloti italiani a considerare in maniera molto attenta “l’avversario”.
Essendo l’F 16 impiegato nella forza aerea danese anche nel ruolo di caccia-bombardiere, a tale scopo sono state organizzate delle missioni COMAO (Combined Air Operations), naturalmente senza l’uso di armamento reale, in cui i “Tifoni” del 4° svolgevano alternativamente sia il ruolo di scorta che quello di intercettori.
Approfittando della contemporanea presenza sulla base di Decimomannu degli F15E Strike Eagle di Lakenheath dell’United States Air Force, alcune missioni aria-aria e aria-suolo, sono state programmate coinvolgendo anche gli americani, aumentando così il realismo e il ritorno addestrativo per i partecipanti.
Il programma di volo che il distaccamento danese ha mantenuto per tutta la sua permanenza a Grosseto è stato molto intenso, effettuando tre missioni al giorno, sia al mattino, che al pomeriggio e alla sera, mandando in volo per ogni sortita dai due ai quattro velivoli per volta.
Settimanalmente, avveniva il cambio degli equipaggi di volo, per dar modo alla maggior parte dei piloti scandinavi, di poter partecipare alla Winter Hide.
Notevole anche la ricaduta professionale per gli uomini del 4° Stormo, i quali come ha ricordato il comandante, Col.Pil. Morelli, hanno avuto la possibilità di rivedere e consolidare le procedure operative standard (SOP) in uso nell’Alleanza Atlantica, oltre a validare le tattiche di impiego del velivolo Typhoon. Addestramento proficuo anche per i vari settori della logistica, che si sono trovati a fornire supporto ad un reparto straniero, applicando le procedure previste dal modello standard della NATO.
Come avviene di norma in queste esercitazioni, alcuni piloti italiani e danesi hanno avuto la possibilità di volare qualche missione sulla versione biposto dei caccia in dotazione alle due aeronautiche, tra questi anche i frequentatori presenti presso il 20° Gruppo OCU (Operational Conversion Unit) per la conversione operativa sul Typhoon.
Un mese intenso dunque, dove lavoro e impegni di socializzazione hanno permesso di rafforzare quello spirito di collaborazione tra due alleati, un’esperienza ricca di soddisfazioni per entrambi i partecipanti.

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Gli F16A/B MLU della Kongelige Danske Flyvevåben rischierati a Grosseto, hanno la loro “Homebase” a Skrydstrup e fanno parte del Fighter Wing Skrydstrup (FWSKP), che raggruppa tutti i 30 velivoli di questo tipo in forza all’aeronautica danese. In ambito nazionale la funzione primaria è la difesa dei confini e dello spazio aereo della Danimarca, in campo internazionale il FWSKP è parte integrante del NATO’s High Readiness Force (HRF), il che significa che con un breve preavviso, è in grado di rischierare quattro velivoli in qualsiasi area di crisi internazionale.
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L'autore desidera ringraziare il Col. Morelli, il Ten. Corbi e tutto il personale del 4° Stormo
Foto di Sergio Morari e Kongelige Danske Flyvevåben
Testo di Sergio Morari
Febbraio 2011

English translation by Dario Cocco

Vikings in Maremma

F-16 of the Kongelige Danske Flyvevåben (Danish Armed Forces) re-deploy for an exercise in Grosseto
Eleven aircraft F16A/B MLU of Kongelige Danske Flyvevåben and over a hundred of military including pilots, engineers and logistics services personnel, have been re deployed between January 17th and February 11th at "C. Baccarini" airport in Grosseto, home of 4th Fighter Interceptor Wing of the Italian Air Force, to conduct training activities in an very different environment from usual.
The season of bad weather in the Scandinavian country actually severely restricts the proper conduct of flight operations, so by agreements between the leaders of the two armed forces, it was decided to hold joint exercise called "Hide Winter 2011", in favor of Danish colleagues.
The purpose of the Winter Hide was to optimize the air combat training according to NATO tactics between two parts of the same organization, but equipped with different machines, to exchange experiences and knowledge in air defense, and to strengthen the bonds of friendship and mutual trust between the folks doing the same job.
During the first week the activity of the Danish detachment was mainly devoted to the organization of the logistics area put at their disposal, while the flight crew make themselves accustomed to the Italian navigation procedures, conducting familiarization flights with colleagues in the 4th Stormo usual working areas.
While sharing the same base, the two air forces continued in the following weeks to carry out flights independently, each according to their own training programs, but at the same time also planning several joint missions, an opportunity definitely not to be missed by both parties.
The type of missions conducted was various, in air-to-air combat were tried 1 vs 1, 2 vs. 2 and asymmetric manouvres such as 1 vs. 2 vs. 1 or 2, in visual conditions or with the aid of radar, a comparison of great respect for both the pilots and for the aircraft. If the superiority dell'EF2000 is evident, the version MLU (Mid Life Update) M4 of the F 16 used by the Danes should not be underestimated, in fact, to the well known agility of the "Falcon" is there to add the considerable help given to the pilot by the use of the HMS (Helmet Mounted Sight) device coupled to the control of the AIM-9X Sidewinder missile in target acquisition, which has forced the Italian pilots to evalutate very carefully "the enemy".
Since the F-16 is used by the Danish Air Force into the role of fighter-bomber, some COMAO (Combined Air Operations) missions were organized for this purpose, obviously without the use of real weapons, in which the "Typhoons" of 4th alternately held the role of escort or of interceptors.
Taking advantage of the simultaneous presence on the base of Decimomannu of the F15E Strike Eagles of the United States Air Force from Lakenheath, some air-to-air and air-to-ground missions have been planned involving the Americans, thus increasing the realism and the training efficacy of the participants.
The flight program that the Danish detachment has maintained throughout his stay in Grosseto has been very intense, comprising three missions every day, morning, afternoon and evening, sending in flight for each sortie from two to four aircraft at a time.
Every week a change of flight crews took place to ensure that the majority of Scandinavian pilots could participate to the “Winter Hide”.
Also notable was the professional gain for the men of 4th Stormo, who, as remembered by the Commander Col.Pil. Morelli, had the opportunity to review and consolidate the Standard Operating Procedures (SOP) in use within the Atlantic Alliance, as well as to validate the use of tactics of Typhoon aircraft. Training was also useful for various logistic departments, which were called to provide support to a foreign detatchment, under the procedures provided by the standard NATO protocols.
As usually happens in these exercises, some Italian and Danish pilots had the opportunity to fly a few missions on the two-seat fighter aircraft supplied to the two Air Forces, among them also those present at the 20th Gruppo OCU (Operational Conversion Unit) for the operational conversion on the Typhoon. A busy month, therefore, where work and social commitments have helped to strengthen that spirit of collaboration between two allies, a rewarding experience for both participants.

The F16A/B MLU of Kongelige Danske Flyvevåben redeployed at Grosseto have their "homebase" at Skrydstrup and are part of the Fighter Wing Skrydstrup (FWSKP), which groups all 30 aircraft of this type of the Danish Air Force. Their primary function is to defend the borders and airspace of Denmark, while internationally FWSKP is an integral part of NATO's High Readiness Force (HRF), which means that at short notice, is able to redeploy four aircraft in any area of international crisis.

We would like to thank, by means of Col.Pil. Morelli, Commander of the 4th Stormo, all the staff of the "Prancing Horse" for their hospitality. A special thanks to Ten. Corbi, official P.I. the group, who, as far as possible, has satisfied all our requests. 
Images by Sergio Morari and Royal Danish Air Force 
Text by Sergio Morari 
February 2011