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E' difficile capire perché in quel lontano 1978 scelsi proprio la BA.101, l'aeroporto di Francazal, a sud ovest di Tolosa nella regione pirenaica come meta di una visita che l'Armée de l'Air autorizzò dopo ripetute sollecitazioni telefoniche.
A spingermi laggiù fu senz'altro il tipo di aereo che la BA.101 ospitava; il mitico bimotore a pistoni MD311 “Flamant” ma mi affascinava anche il Nord 2501 RNR (radio/navigation/radar avec un nez radar), aula volante dotato di un radar sul muso che ne modificava la fisionomia. A distanza di tanti anni ho però apprezzato anche il reparto visitato, il 316 CIET che prima diplomava i navigatori e poi li specializzava nel volo con bassa visibilità e bassa quota. Gli allievi provenivano dall'Armée de l'Air ma anche da paesi extraeuropei, le cui forze aeree non disponevano di una scuola di questo tipo.
Da rilevare che all'epoca il navigatore era una figura presente principalmente sui plurimotori da trasporto oltre naturalmente sui Mirage IV, e doveva operare anche in aeroporti extra europei con scarsa assistenza a terra e ridotta visibilità.
Presto sarebbe divenuta importante anche la figura del navigatore ad affiancare il pilota sui fast jet in particolare nella specialità di attacco per agganciare il bersaglio e difendere l'aeromobile con contromisure attive e passive.
Infatti la prima sorpresa fu la presenza di un Fouga Magister non in dotazione ma in prestito alla scuola, che già allora veniva impiegato per abituare a tempi più rapidi gli allievi.
Il reparto disponeva ancora dei vetusti Dassault MD311 “Flamant” (es il N280 316-KM, il N282 316-KY) la versione del MD315 con muso vetrato creata espressamente per l'istruzione alla navigazione.
Ma erano in dotazione al reparto anche alcuni Nord 2501 “Noratlas” della versione NR (radio/navigation) e RNR con il muso modificato e la vistosa colorazione rosso acceso (es. il N289 316-FN)
Un esemplare del Nord 262D “Fregate”, allora vera novità, era presente sulla base; nel futuro sarebbe stato il protagonista sia al GE 316 che al CIET 340.
Ad ogni velivolo era anche attribuita una sigla di identificazione civile per facilitare il transito sui diversi aeroporti civili che l'attività didattica imponeva di frequentare (es. il 316-KA era F-TEKA).
Un intero piazzale poi era occupato dai Noratlas del CIET 340 reparto scuola dei trasporti ad integrare e ribadire la vocazione addestrativa della BA.101.
Proprio nei giorni della mia visita era imminente il trasferimento dalla BA.112 di Reims dello squadrone da trasporto “Vercors”, i cui Noratlas del 1/63 avrebbero sostituito nel compito addestrativo quelli del CIET 340 fino all'ottobre 1986 quando il reparto fu sciolto seguendo la sorte delle scuole plurimotori che ormai non avevano più ragione di esistere. 

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 Foto e testo di Elio Viroli

Giugno 1978

 

English translation by Frank McMeiken

I was struggling to remember why, way back in 1978, I requested a visit to BA.101, Francazal airport, south west of Toulouse in the Pyrenees region. Eventually, following a protracted series of telephone negotiations, the Armée de l'Air authorised my photographic permission. The reason that pushed me towards Toulouse must have been, without doubt, the types of aircraft that
BA.101 housed; mainly the mythical twin piston engine MD311 “Flamant”, but I was also fascinated by the Nord 2501 RNR (radio/navigation/radar), a flying classroom fitted with a radar in a nose housing that led to its particular designation. Although it was a long time ago, I can still remember that the unit I visited, Groupement Ecole 316 (GE 316) provided initial training for navigators and then performed their specialist training in operations in low visibility and low altitude. The students came from the Armée de l'Air and also from countries from outside Europe, whose air forces did not possess a school of this type.
It should be noted that at that time, the navigator was a crew member present principally in multi-engine transport aircraft, as well as, naturally, the Mirage IV, and had to have the capabilities to operate into airports outside Europe with minimal ground navigational assistance in low visibility.
Very quickly, the navigator became an important figure, accompanying the pilot in fast jets, especially in the attack role, and tasked with target acquisition and defending the aircraft with active and passive countermeasures.
In fact, the first surprise at Francazal was the presence of a Fouga Magister; this aircraft was not assigned to the school, but was on loan, and was being utilised to familiarise the student navigators with working at the speed required when flying in fast jets.
The unit was still operating the ageing Dassault MD311 “Flamant” (such as N280 316-KM, and N282 316-KY), the MD315 version with a glazed nose used for training navigators. Also in service with the unit were a few Nord 2501 “Noratlas” in NR (radio/navigation) and RNR versions, the latter with the modified nose and high visibility red colours (such as N289 316-FN)
A single example of a Nord 262D “Fregate”, at the time very new, was present on the base; in the future, it would be operated by both GE 316 and CIET 340.
Each aircraft was assigned a civilian style identification to facilitate transit through the various civilian airports that were included in the structure of the syllabus (an example being 316-KA, assigned F-TEKA).
An entire apron was occupied by the Noratlas of CIET 340, the transport training school, the operations of which were integrated with and facilitated the training role of BA.101.
During the period of my visit the transfer in from BA.112 at Reims of the ET 1/63 “Vercors” transport squadron was imminent, whose Noratlas would replace those of CIET 340 in the training role until October 1986 when the unit was disbanded, going the same way as the multi-engine school which had lost its raison d’etre.

Images and text by Elio Viroli

June 1978