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Addestramento alle Operazioni Speciali per L’Aeronautica Militare
L’evento Tra il 23 ed il 27 Novembre del 2009, nei diversi sedimi del 16° Stormo “Protezione Delle Forze” presso Martina Franca (Taranto) in prossimità del Parco delle Pianelle e nell'area denominata "Trasconi", si è svolta l'esercitazione SCAGLIA '09 organizzata dalla 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali (BAOS) di Roma-Centocelle con il supporto della Squadriglia Comunicazioni del 2° Reparto Telecomunicazioni di Bari e del Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica di Pratica di Mare (Roma) Autorità militari presenti erano il Generale di Brigata Aerea Roberto Lamanna, Comandante della 1^ Brigata Aerea di Centocelle (Roma), il Colonello Pilota Fabio Rinaldi, Comandante del 9° Stormo di Grazzanise (Caserta), il Colonello Paolo Citta, Comandante del 16° Stormo “Protezione Delle Forze” di Martina Franca (Taranto), il Colonello Roberto Camera, Comandante del 17° Stormo "Incursori" di Furbara (Roma); presenziavano anche il Dott. Franco Palazzo, Sindaco di Martina Franca e Mons. Franco Semeraro, rettore della Basilica di San Martino.
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L'evento, che ha coinvolto circa 150 militari degli Stormi 9°/16°/17°, rappresenta la fase conclusiva di un complesso programma addestrativo suddiviso in tre fasi distinte ciascuna denominata progressivamente da una delle parole formanti il motto della Brigata: Incocca, Tende, Scaglia; le due precedenti esercitazioni, INCOCCA '09 e TENDE '09, si sono svolte rispettivamente a Furbara (Roma), presso il 17° Stormo “Incursori”, e Grazzanise (Caserta) presso il 9° Stormo “Francesco Baracca”. Con la SCAGLIA '09, si chiude quindi un importante ciclo di grande utilità nella formazione del personale di tutte le componenti della 1^ BAOS attivamente impegnate in teatri operativi complessi come quello afghano; obiettivo primario, raggiungere il più alto grado di integrazione nella condotta di vari profili di missione quali evacuazione sanitaria, pattugliamento, ricognizioni, scorta a persone e/o convogli, trasporto tattico, ecc. fra rnti di sovente chiamati ad operare sinergicamente in contesti difficili quali le operazioni fuori area. Fucilieri ed Incursori, impegnati dal 2005 senza soluzione di continuità nella zona di Herat, Afghanistan occidentale, hanno avuto modo di perfezionare le capacità di pianificazione di missioni operative limando e testando le procedure operative. Durante l’esercitazione tutti gli assetti coinvolti, oltre a quelli sopra menzionati, gli equipaggi di un HH 3F del 84° Centro SAR di Brindisi e due AB 212ICO (Incremento Capacità Operativa) del 21° Gruppo/9° Stormo, si sono addestrati congiuntamente in attività di elisbarco, fast-rope, Casualties Evacuation (CASEVAC), Medical Evacuation (MEDEVAC) pattugliamenti, ricognizioni e “Hostage Rescue Operations” in uno scenario realistico. Si è trattato del primo vero e proprio banco di prova per i Fucilieri a Martina Franca da quando, nella base che fu del 3° ROC (Regional Operations Center, comando NATO), nel 2004 fu istituito il 16° Stormo; oggi, a cinque anni dalla nascita, l’ente conta circa 200 uomini e donne addestrati a proteggere installazioni, mezzi e personale in zone di crisi. I giornalisti accreditati nel Media-Day hanno potuto visionare il campo nelle sue componenti logistica (tende dormitorio e il refettorio) e operativa (Tactical Operation Centre, sala operativa sede della catena di comando e controllo), nonché documentare il serrato svolgimento delle attività della "giornata tipo" dei partecipanti all'esercitazione: briefing di presentazione e pianificazione operazioni, addestramento alla tecnica fast-rope (discesa con la fune) sia dalla "torre d'ardimento" che dall'elicottero, elisbarchi, infiltrazione del team di Incursori per la liberazione di ostaggi in territorio ostile supportati da Fucilieri ed elicotteri. Per l'occasione, allestita anche una mostra statica di equipaggiamenti in dotazione a tutti gli enti interessati che ha posto l'accento sull'importanza dello sviluppo di nuove tecnologie ai fini di un impiego efficace e sicuro degli assetti operativi tanto per addestramento che per operazioni reali. |
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Fucilieri, Incursori ed Elicotteristi
I Fucilieri del 16° Stormo “Protezione delle Forze” hanno svolto l’attività di force-protection che regolarmente espletano al di fuori delle istallazioni del contingente rischierato in Afghanistan; un compito che vede spesso il Reparto spingersi anche diversi chilometri al di fuori del perimetro delle basi. Mezzo insostituibile per questo tipo di missioni è il VTLM “Lince” prodotto dalla Iveco, armato di Browning M2 da 12,7 mm che sarà a breve equipaggiato di corazzatura per la ralla, ausilio importante per il mitragliere molto esposto al fuoco nemico, ma che ha suscitato diverse perplessità per via della diminuita capacità di situational awareness lamentata da alcuni operatori sul campo. Importante novità, sperimentata dagli uomini del 16° Stormo, è rappresentata da un sistema di rilevamento veicoli tramite GPS che offre al Comando una panoramica globale dei dati di movimento di tutti i mezzi sul campo; l’apparato si interfaccia con una mappa digitalizzata del teatro operativo su cui sono immediatamente visualizzati gli assetti dispiegati in modo da fornire un quadro corretto della situazione e contestualmente evitare episodi blu on blu (fuoco amico). Il tutto va a integrarsi con un sistema di comunicazione tramite chat-line (oltre a quello tradizionale via radio) che razionalizza notevolmente le comunicazioni sul campo, l'obiettivo è estendere questo sistema a livello interforze. Tra le strutture presenti in una delle aree addestrative, la torre di ardimento alla cui sommità è collocato il canapone; costituita da vari piani, questa offre anche la possibilità di variare l'altezza da cui effettuare la discesa in modo da offrire un addestramento dalla complessità crescente. Presente nelle dotazioni del 16° il già noto mini-UAV Strix (sviluppato dalla Alpi Aviation in collaborazione con il Centro di Eccellenza UAV dell’Aeronautica Militare) particolarmente indicato nella force-protection. Vasta la gamma di armi individuali, dalla carabina Beretta SCP 70\90 dotata di ottica red dot della Aimpoint, ai fucili ad anima liscia Benelli M4, Franchi SPAS 12 e 15 alle pistole mitragliatrici M12S anch'esse dotate di ottica red dot. Nel comparto dei fucili di precisione, utilizzati gli ottimi Sako TGR42 in calibro 338 Lapua Magnum. In un futuro non lontano i Fucilieri saranno equipaggiati del nuovo fucile Beretta ARX160 con lanciagranate GLX160 di cui sono stati ordinati numerosi esemplari destinati a sostituire le carabine SCP 70\90.
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Punta di diamante della 1^ Brigata Aerea, il 17° Stormo “Incursori” con sede a Furbara appartiene al COFS (Comando Interforze Operazioni Forze Speciali) con sede a Centocelle; questo ente coordina le attività di tutte le Forze Speciali Italiane composte dal GIS (Gruppo Intervento Speciale) dei Carabinieri, dal 9° Reggimento Col Moschin dell'Esercito e dal Gruppo Operativo Incursori della Marina Militare nonché dal 17° Stormo. Agli Incursori é affidata la direct action (che comprende tra l’altro heli-sniper, hostage rescue e ricognizione speciale) ma anche l’aerocooperazione e il ruolo di combat controller cioè attività peculiari delle Special Forces. Come ogni Reparto Speciale che si rispetti, gli equipaggiamenti in campo durante la SCAGLIA '09 sono stati ingenti; gli uomini dal basco sabbia, eredi degli ADRA (Arditi Distruttori Regia Aeronautica) del secondo conflitto mondiale, hanno mostrato la vasta gamma di armi individuali che contempla la carabina Bushmaster M4 con lanciagranate M203 (preferita alla Colt in quanto più affidabile), la H&K G36K con caricatore C-MAG da 100 colpi, l’H&K Mp5 nelle varianti A5, SD5 e PDW in cal.9 mm parabellum. Sul versante delle armi corte, presenti le Beretta PX4 Storm e le H&K USP mentre per il tiro a lunga distanza l'MK11 in cal. 7.62mm (molto apprezzato dalla FS) l'H&K MSG 90 preferito in ambito ubano e il Sako TGR42; sono in corso di valutazione i fucili d'assalto H&K 416 e Beretta ARX160. Uno dei compiti principali del 17° è il supporto alle operazioni aeree tramite l’illuminazione dei bersagli a terra a favore dei cacciabombardieri, strumento fondamentale per tale attività è il designatore laser GLTD PAL di produzione Israeliana; in acquisizione un designatore laser simile ma di minor ingombro e peso. All'avanguardia anche il comparto comunicazioni con la presenza di apparati di ultima generazione capaci di compattare e criptare messaggi. Per quanto riguarda il vestiario, la BDU base degli Incursori rimane la vegetata anche se sono in uso tenute da combattimento in pattern multiland prodotta dalla SOD molto apprezzate in teatro operativo da più di un Reparto. Nelle operazioni speciali, insostituibile il supporto dell'ala rotante che fornito nella fattispecie dagli AB 212ICO del 21° Gruppo “Tigre” del 9° Stormo “Francesco Baracca”; i piloti di Grazzanise hanno fornito gli assetti aerei supportando le operazioni CASEVAC/MEDEVAC nonché le infiltrazioni/esfiltrazioni delle forze in campo anche a mezzo appoggio aereo dagli heli sniper del 17° Stormo imbarcati e le MG42 di bordo. Nonostante le ottime performance, l'esigenza di un mezzo tecnologicamente avanzato incombe; in questo campo l'Arma Azzurra è rimasta purtroppo indietro rispetto alle altre FF.AA. che si sono dotate di macchine assolutamente all'avanguardia nel supporto alle Forze Speciali quali gli AW-101UTI/ASH della Marina Militare o gli NH90 dell'AVES; per colmare tale lacuna, è comunque prevista l’acquisizione di macchine quali AW-101 ed AW-149. |
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L’azione
L'evento conclusivo dell'esercitazione SCAGLIA '09 era il recupero di ostaggi tenuti sotto sequestro da terroristi\insurgents all'interno di un casolare di due piani situato nella zona rurale denominata “Masseria La Pizzica”, abituale area addestrativa del 16° Stormo: l'azione, che in condizioni reali si sarebbe svolta nottetempo facendo ricorso agli NVG, era contraddistinta da grande spettacolarità con l’impegno di tutti gli assetti presenti;. L'intervento era stato preceduto dall'infiltrazione, solo simulata, di un team Intelligence, Surveillance and Reconnaissance (ISR) inviato sul posto diverse ore prima per osservare e comunicare real time al Comando Operazioni i movimenti attorno all'obbiettivo. Il raid vero e proprio scattava quando due AB 212, giunti a bassissima quota, prendevano posizione sul target; mentre il primo forniva copertura tramite heli sniper armato di fucile di precisione MK11, il secondo si posizionava sul casolare facendo calare l'entry team composto da cinque Incursori. Questi, nel giro di pochi secondi, utilizzando le flash-bang irrompevano nell'edificio rastrellandolo stanza per stanza; parallelamente, un altro team di dieci Incursori penetrava al piano terra per neutralizzare le minacce presenti. A copertura dell'azione, per garantire l'essenziale perimetro di sicurezza interveniva, unitamente a due VTLM Lince (armate di mitragliere da 12,7mm) giunte da sud, un plotone di Fucilieri rilasciato poco distante a mezzo fast-rope da un’altro AB 212. Bonificato l'obbiettivo e liberati gli ostaggi gli Incursori venivano esfiltrati da un HH 3F. Terminata l'operazione all’insegna della massima sincronia e coordinazione tra i Reparti a testimonianza dell'utilità di eventi come la SCAGLIA '09, tanto i vettori aerei quanto quelli terrestri abbandonavano l'area.
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Conclusioni
Dati i nuovi scenari internazionali contraddistinti da minacce asimmetriche, le Forze Speciali rappresentano un’esigenza innovativa quanto irrinunciabile per l'Aeronautica Militare Italiana; estendere ai massimi livelli l'integrazione di questa come delle altre realtà che ne fanno parte, sarà il prossimo traguardo del Comando Forze Speciali già operativo in Afghanistan e sicuro accentratore dei futuri impegni dei militari italiani nel mondo.
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Gli autori desiderano ringraziare il Col. Citta e il Ten. Battista
Foto e testo di Giuliano Ranieri, Luca La Cavera e Raffaele Fusilli
Novembre 2009
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English translation by Cecilia and Dario Fusilli
Special Operations Training for Aeronautica Militare
The event The exercise SCAGLIA '09 has been developed in November 23rd - 27th 2009, in some different locations of the 16° Stormo Fucilieri “Protezione delle Forze”, force protection unit of Italian Air Force, at Martina Franca (Taranto) near Parco Delle Pianelle and in a rural area called "Trasconi", organized by 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali (BAOS), 1^ Special Operations Air Brigade of Rome-Centocelle with the signal support of the Squadriglia Telecomunicazioni - 2° Reparto Telecomunicazioni in Bari and the Centro Nazionale di Meteorologia e di Climatologia (National Meteorology and Climatology Centre) of Pratica di Mare (Rome). The military authorities were Gen. BA Roberto Lamanna, Commander of 1a Brigata Aerea - Centocelle (Rome), Col. Fabio Rinaldi, Commander of 9° Stormo - Grazzanise (Caserta), Col. Paolo Citta, Commander of 16° Stormo "Protezione delle Forze" - Martina Franca (Taranto), Col. Roberto Camera, Commander of 17° Stormo Incursori - Furbara (Rome), the Italian Air Force Special Forces unit. The event, involving nearly 150 soldiers of the 9°/16°/17° Stormo, represents the conclusive action of a complex training program divided into three separate phases, each progressively denominated by one of the words forming the Brigade "motto": INCOCCA, TENDE, SCAGLIA (Nock, Stretch, Fling); the two previous exercises, INCOCCA '09 and TENDE '09 were carried out, respectively, in Furbara (Rome), at the 17° Stormo "Incursori", and in Grazzanise (Caserta) at the 9° Stormo "Francesco Baracca”. With SCAGLIA '09 it comes to an end an important cycle of great utility in the personnel formation of all the components of the 1^ BAOS actively engaged in the complex operative sites as in Afghanistan; its principal target is to reach the highest degree of integration in carrying out various mission profiles like medical evacuation, patrolling, reconnaissance, people and/or convoys escort, tactical transport, etc. in relation with Institutions often called to operate synergic ally in crisis areas. Fucilieri and Incursori, engaged since 2005 without interruption in the Herat zone, western Afghanistan, improved their competence in planning and testing operative missions and procedures. During the exercise all the assets (and also the crews of a HH3F of the 84° Centro SAR in Brindisi and two AB 212s ICO of the 21° Gruppo/9° Stormo) jointly trained in activities of fast-rope, Casualties Evacuation (CASEVAC), Medical Evacuation (MEDEVAC) patrols, reconnaissance and "Hostage Rescue Operations" in a realistic scenario. This has been the first real test for the Fucilieri in Martina Franca since 2004, when the 16° Stormo was founded in the former base of the 3° ROC (Regional Operations Centre, a NATO Command); today it counts nearly 200 men and women trained to protect installations, vehicles and personnel in the crisis areas. The accredited journalists at the Media-Day could watch the military field with its logistics (dormitory and refectory) and operational components (Tactical Operation Centre, C2 operational room), as well as document the quick carrying out of the activities in a "standard day" of the participants to the exercise: briefing of presentation and operations planning, fast-rope training both from the training tower and from the helicopter, helo-landings, infiltration of Incursori for hostages rescue in hostile territory supported by Fucilieri and helicopters. An equipments display has also been prepared for all the interested Units which emphasized the importance of the new technologies development for an effective and secure employment of the operative assets, both for training and for real operations.
Fucilieri, Incursori and Helicopter Pilots Components of 16° Stormo carried out their force protection activity regularly developed outside the installations of the contingent in Afghanistan; a task which often drives the Unit for kilometres outside the base perimeter. An irreplaceable vehicle for this type of mission is the VTLM "Lince" produced by IVECO (used by the British Army under the name Panther CLV), armed with Browning M2 12,7 mm which will be soon equipped with an armour plating for the weapon ring, an important aid for the gunner very exposed to hostile fire, although it has aroused some doubts because of reduced "situational awareness" complained by some operators on the field. An important novelty experimented by the 16° Stormo is a vehicle survey system via GPS offering to the Command a global view of movement data of all the assets on the field; the apparatus interfaces with a digital map of the operative theatre on which the assets are immediately visualized in order to furnish a correct picture of the situation and contextually avoiding "Blue on Blue" (friend fire) risks. Everything integrates in a communication system through “chat-line” (besides the traditional radio) remarkably rationalizing the communications on the field; the target is to extend this system to an interforce level. Among the training structures in one of the areas there’s the training tower with the hemp rope on its top; it’s constituted by various floors, and it also offers the possibility to vary the height of the descent, so that training will be increasingly complex. The 16° Stormo has already among its equipments the well-known mini-UAV Strix developed by Alpi Aviation in collaboration with Centro di Eccellenza UAV (Center for Excellence in UAV) of the Aeronautica Militare and particularly suitable in the force-protection. A vast range of individual weapons, from Beretta SCP 70/90 carabine endowed with Aim point red dot optic, to Benelli M4 shotgun, Franchi SPAS 12 and 15 and M12S submachine gun also equipped with red dot optic. Among the sniper rifles there are the excellent Sako TGR42 .338 Lapua Magnum. In the future the Fucilieri will be equipped with the new Beretta ARX160 assault rifle with GLX160 grenade-launcher ordered in conspicuous number destined to replace the SCP 70/90. A diamond point for 1a Brigata Aerea, the 17° Stormo Incursori with its centre in Furbara is the Special Operations unit of the Aeronautica Militare and it belongs to the Italian Joint Special Operations Command (Comando Operazioni Forze Speciali - COFS) in Centocelle (Rome); this asset coordinates the activities of all Italian Special Forces composed by Gruppo Intervento Speciale (GIS) of Carabinieri, the 9° Reggimento “Col Moschin” of the Esercito Italiano and the Gruppo Operativo Incursori (GOI) of the Marina Militare as well as the 17° Stormo. Direct action has been submitted to Incursori (including heli-sniper, "hostage rescue" and special reconnaissance) but also the air control party and combat controller role as Special Forces peculiar activities. As for every Special Unit, the equipments in field during SCAGLIA '09 have been huge; Incursori, heirs of the ADRAs (Arditi Distruttori Regia Aeronautica) special unit during 2nd World War, have shown the whole range of individual weapons among which the Bushmaster M4 carabine with M203 grenade-launcher (preferred to Colt as much more reliable), Heckler & Koch G36K with C-MAG 100 ammo magazine, Heckler & Koch Mp5 in the various versions A5, SD5 and PDW, while HK 416 and Beretta ARX160 assault rifles are under evaluation. For what concerns the handguns, there were Beretta PX4 Storm, HK USP and Glock 19 all in 9mm parabellum, while for long distance shooting the Knight's Armament MK-11 7.62mm sniper rifle (very appreciated by the Special Forces), HK MSG-90, HK PSG1 preferred in urban environment and Sako TGR42. Barrett M82 12,7mm large calibre rifle is the choice for anti-materiel and long range sniping activity. One of the main tasks for 17° Stormo is the support to the air operations via target designation for fighter-bombers; the Israeli laser designator GLTD PAL represents a fundamental tool, and a similar device but of smaller size and weight is under acquisition. Also the communications field is in the forefront with last generation capability to compress and encrypt operational messages. As it regards tactical clothing, the Incursori basic BDU (Battle Dress Uniform) remains the Italian “vegetata”, even if there are new vegecam patterns produced by S.O.D., very appreciated by COFS units. Operators from the 17° Stormo wear the characteristic sand coloured beret. In special operations, the support of the AB-212 ICO (Incremento Capacità Operative) of the 21° Gruppo "Tigre" of 9° Stormo "Francesco Baracca" has been irreplaceable; Grazzanise pilots supplied the aviation assets supporting the CASEVAC/MEDEVAC operations, as well as the infiltration/extraction of the forces, also via air support by the heli-snipers of the 17° Stormo and the MG-42 machine guns on board. During the exercise a HH-3F, coming from the 84° Centro SAR – Brindisi, has been the protagonist of the "hostage rescue” event. Despite the first-rate performances, the demand of a technologically advanced equipment it’s urging; in this field the Aeronautica Militare has unfortunately remained back in comparison to the other armed forces, which are absolutely in the forefront for the support to the Special Forces Operations with helicopters like EH 101UTI/ASH of the Marina Militare (Italian Navy) or NH 90 of AVES (AViazione ESercito), the Italian Army Aviation. To fill this gap Aeronautica Militare will acquire AW 101and likely AW 149 helicopters. The action SCAGLIA '09 conclusive event was the recovery of hostages hijacked by terrorists/insurgents inside a two floors’ cottage placed in the rural zone called “Masseria La Pizzica”, an usual training area for the 16° Stormo: the action, that would have been developed at night with NVGs under real conditions, has been marked by a great spectacularity with the commitment of all the assets. The intervention had been preceded by the infiltration, only simulated, of an ISR team (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) sent before on the place, to observe and communicate real time to the Operations Command the movements and activity around the target. The real raid went off when two AB-212, low flying, took position on target; while the first one furnished coverage through heli-sniper armed with MK-11 rifle, the second one was positioning on the cottage lowering the entry team composed by five Incursori. These ones, in few seconds, using flash-bangs, stormed in the building raking up it room for room; simultaneously, another team of ten operators penetrated at the first floor to neutralize the threats. Then, a platoon of Fucilieri not far released via fast-rope from another AB-212 was covering the action to guarantee the essential safety perimeter, together with two VTLMs “Lince” (armed with 12,7 mm machine gun). Target cleared and hostages freed, Incursori were extracted by a HH-3F. At the end of the operation, characterized by the maximum synchrony and coordination among the Units (a proof of the utility of events such as SCAGLIA '09), aerial and earth vectors abandoned the area.
Conclusions Given the recent international scenarios marked by asymmetrical threats, the Special Forces represent an innovative demand irremissibly for the Aeronautica Militare Italiana; the expansion to maximum levels of the integration of all the other realities which make part of it, will be the next target of COFS already operating in Afghanistan, and a sure centralizer of any next commitment of Italian soldiers in the world.
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Special thanks to Col. Citta and Ten. Battista
Images and text by Giuliano Ranieri, Luca La Cavera & Raffaele Fusilli
November 2009
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