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La Guardia di Finanza, che nasce come Corpo speciale istituito ed ordinato appositamente per il servizio di vigilanza doganale sui confini, per le sue tradizioni e per la vocazione alpina, ha sempre fornito un’attiva collaborazione nelle attività riguardanti il soccorso alle popolazioni colpite da eventi di particolare gravità e alle persone in pericolo di vita in ambiente montano.
Per combattere il contrabbando e per tutelare gli interessi economici nazionali, il Corpo aveva dislocato molti suoi reparti lungo tutto l’arco alpino, anche nei territori più impervi, dove le guardie di finanza vigilavano giorno e notte su strade e sentieri di confine, in particolare su quello italo - svizzero.
Con il declino del contrabbando, viste le capacità alpinistiche e l’esperienza maturata in montagna da parte dei militari del Corpo, venne istituito proprio un servizio di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, con fini sia di controllo delle frontiere alpestri, ma anche e soprattutto per fini di soccorso e di protezione civile in montagna.
L’attività di soccorso in montagna non poteva però prescindere dall’impiego di mezzi aerei quali gli elicotteri di cui il Corpo si era dotato sin dal 1955.
L’attuale organizzazione del comparto Aeronavale prevede una componente alturiera, con mezzi a lunga capacità operativa, ed una componente costiera-regionale con compiti di polizia economica finanziaria nelle acque territoriali. Queste sono le Sezioni Aeree e di Manovra presenti sul territorio nazionale:
-Sezioni Aeree dipendenti dai Reparti Operativi Aeronavali: Genova, Venegono Superiore, Bolzano, Rimini, Pratica di Mare, Pescara, Napoli, Bari, Palermo, Venezia, Lamezia Terme.
-Sezioni Aeree di Manovra dipendenti dai Gruppi Aeronavali: Cagliari, Pisa, Catania-Fontanarossa, Grottaglie.
Presentano però caratteristiche particolari le Sezioni Aeree di Venegono Superiore (VA) e di Bolzano, che sono particolarmente rivolte ed addestrate al soccorso in montagna.
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La protezione civile è una branca fra le più importanti della difesa civile e tratta la specifica sopravvivenza delle popolazioni, cioè del soccorso organizzato alle popolazioni colpite da fenomeni naturali, anche conseguenti a degradazione ambientale, da cause accidentali ovvero da eventi bellici, nonché dalle previdenze e degli apprestamenti protettivi essenziali e da porre in atto fin dai tempi di normalità, per ridurre al minimo le perdite umane ed i danni ai beni individuali e collettivi.
La Guardia di Finanza costituisce una delle strutture operative nazionali della Protezione Civile, ai sensi dell'art. 11 della legge 225/92, in quanto forza di Polizia, oltre che parte integrante delle Forze Armate.
Alla protezione civile la Guardia di Finanza ha sempre dato una effettiva collaborazione, dovunque se ne sia presentata l'occasione.
Tali interventi sono avvenuti sia in casi di gravi calamità che interessano vaste zone, sia in casi di sinistri che interessano territori di limitata superficie, sia in caso di incidenti che coinvolgono poche o una sola persona.
Per i reparti aerei e navali del Corpo infatti, ai sensi del D.P.R. 18.7.1986, nr. 545, art. 1, è previsto anche “…il concorso alla salvaguardia delle libere istituzioni e al bene della collettività nazionale nei casi di pubbliche calamità”, e quindi, i reparti specializzati del Corpo possono essere chiamati, in virtù della specificità dei mezzi in dotazione e delle capacità possedute dagli equipaggi, ad intervenire in attività di soccorso a favore di una diversificata pluralità di soggetti, in molteplici e differenti contesti.
In questo campo si spazia da soccorsi da portare ad intere popolazioni in caso di terremoti e alluvioni, agli interventi in caso di incendio, affondamento di navi, caduta di aerei ed al salvataggio di persone in pericolo di annegamento o travolte da valanghe.
Questi interventi hanno quasi sempre carattere di urgenza in attesa che sopraggiungano corpi ed enti più competenti ed appositamente organizzati ed attrezzati, come i Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Croce Rossa, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.
L'azione di soccorso quindi, comunque e dovunque svolta, è un aspetto a tutela della collettività e rientra nei doveri generali di concorso all'Ordine e alla Sicurezza Pubblica in capo al Corpo.
Questo impegno trova costantemente pronti i militari della Guardia di Finanza, che si sono sempre distinti per il loro altruismo e spirito di abnegazione.
A testimonianza dei meriti acquisiti per tale opera, la Bandiera della Guardia di Finanza è stata insignita di otto Medaglie d'Oro al Valor Civile, quattro Medaglie d'Oro al Merito Civile e due Medaglie d'Oro di Benemerenza Nazionale, mentre sono innumerevoli le decorazioni al Valor Civile, al Valor di Marina e al Valor Aeronautico che hanno premiato l'abnegazione dei singoli finanzieri impegnati in operazioni di soccorso.
Il concorso che il Corpo da alla protezione civile ha sia l'aspetto di interventi preventivi che l'aspetto di interventi di emergenza.
Per quanto riguarda l'aspetto preventivo è da tener conto che essendo il Corpo un organismo di Polizia di Sicurezza, dovunque si trovi impegnato non manca di esplicare una opportuna vigilanza per assicurare il rispetto delle norme dettate per evitare infortuni e disastri.
Gli interventi diretti del Corpo, nelle varie situazioni di emergenza, e i servizi di soccorso in pubbliche e private calamità, possono svolgersi mediante:
-interventi d'iniziativa individuali;
-interventi d'iniziativa di piccoli reparti;
-interventi voluti, disposti e diretti su più vasta scala dai Superiori Comandi del Corpo;
-richiesta delle varie autorità amministrative o di polizia;
-coordinamento con altri organi, con azione coordinata localmente o direttamente dall'alto da Autorità civili o militari.
Benché sia noto che gli impieghi primari derivanti dall'esercizio dell'attività di polizia economico-finanziaria saturano in maniera quasi totale la capacità operativa del Corpo, e benché sia, d'altra parte, chiaro che il tema della protezione civile investe in modo preponderante altre Amministrazioni dello Stato, ripetute esperienze hanno confermato che esistono settori d'intervento specifici, in corrispondenza dei quali l'impiego di personale e di mezzi della Guardia di Finanza può concretizzarsi in un contributo essenziale, e spesso risolutivo.
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La Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Genova fu istituita nel febbraio del 1957 inizialmente presso l’Idroscalo di Sampierdarena, successivamente con il completamento della costruzione del nuovo Aeroporto intitolato a Cristoforo Colombo (Sestri Ponente), la neo costituita Sezione Aerea vi trova qui la sede definitiva. Il primo volo della costituenda Sezione avviene invece il 15 aprile del 1957 con un AB 47G/2, elicottero che rimane in servizio sino ai primi anni settanta, e successivamente sostituito con i Breda Nardi NH 500 nella versione MC. L’NH 500MC è una versione costruita su licenza dalla Breda Nardi di Monteprandone (Ascoli Piceno) e deriva dal famoso Hughes OH 6 Cayuse (LOH Light Observation Helicopter), versatile elicottero monorotore con rotore quadripala costruito in circa 1.400 esemplari, la sua celebrità deriva dall’utilizzo massiccio durante la guerra del Vietnam a fianco degli immancabili UH 1B Huey. Ricordo che la Guardia di Finanza ha acquistato negli anni 22 NH 500 nella versione MC e 17 esemplari nella versione MD. La versione MD, costruita da McDonnel Douglas Helicopters è un ulteriore aggiornamento della versione base con l’aggiunta di un rotore pentapala e una deriva a forma di T al posto di quella caratteristica fatta a V del Cayuse.
Attualmente la dotazione della Sezione di Genova è basata sul modello MD, gli esemplari in carico sono solitamente due, ma in alcuni periodi dell’anno si riduce ad un velivolo solo per permettere di effettuare le necessarie ispezioni presso la casa costruttrice.
La Sezione Aerea di Genova dipende dal ROAN (Reparto Operativo Aeronavale) di Genova, alle cui dipendenze c’è anche la Sezione Navale del capoluogo ligure.
Invece l’ambito territoriale in cui opera la Sezione copre tutto il territorio della Regione Liguria, le Province di Asti e Alessandria in Piemonte, la Provincia di Massa Carrara in Toscana e in sovrapposizione con la Sezione Aerea di Rimini le Province di Parma e Piacenza che invece fanno parte dell’Emilia Romagna. Le attività di volo coprono tutti i 365 giorni dell’anno e vengono operate dall’alba al tramonto in regime di H 12, per la precisione dalle ore 7 antimeridiane sino alle ore 7 pomeridiane.
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La mia visita presso la Sezione Aerea di Genova si svolge nella giornata di martedì 22 febbraio, ad attendermi presso la sede c’è il Tenente Pilota Cavicchio, neo Comandante della Sezione da appena quattro mesi;, dopo le presentazione di rito con il personale della Sezione mi viene illustrato il programma della mia giornata presso la struttura. Nell’arco della mattinata è stata predisposta un attività di volo a bordo dell’NH 500, con l’intento di illustrarmi e farmi partecipe in quella che sarà una delle missioni classiche svolte dal personale di volo della Sezione genovese, occasione anche per comprendere al meglio e in generale le modalità di operazione assegnate, ovviamente il teatro dell’operazione coprirà sia la parte sul mare che quella sulla terraferma.
Il primo impatto con questa seconda Sezione Aerea che ho l’opportunità di visitare è molto diverso da quella avuta in precedenza a Venegono Superiore (Varese), impressione dettata sicuramente dal fatto che la Sezione genovese è molto contenuta in termini di infrastrutture e soprattutto di personale, infatti il personale in carico supera di poco le venti unità, suddivisi tra personale navigante (cinque piloti), personale tecnico (cinque specialisti) e personale amministrativo (tre sottufficiali) più il Comandante. Innanzitutto va detto che sicuramente il Servizio Aereo svolto dalla Sezione Aerea di Genova è influenzato dalla vicinanza al porto di Genova, uno dei più importanti d’Italia sia per l’attività passeggeri che merci, nonché per la contiguità a un territorio turistico di primaria importanza che inizia sul versante di ponente (Montecarlo e la Costa Azzurra in Francia) sino alla zona di levante con le note località di Portofino e delle Cinque Terre, località di villeggiatura che generano un intenso traffico navale turistico e privato.
Fatte queste considerazioni voglio ora dare un overview generale su quali sono i compiti istituzionali assegnati all’ente, lasciando volutamente per ultima la descrizione della missione svolta.
Uno dei compiti di più recente assegnazione alla Sezione Aerea di Genova è il Ce.Te (Controllo Economico del Territorio), questa speciale attività è finalizzata a potenziare e razionalizzare le attività di controllo economico del territorio, tramite un esame capillare consente di raccogliere dati relativi alle manifestazioni di ricchezza, nel caso specifico di un controllo aereo quindi l’attenzione degli equipaggi di volo si focalizza su case di lusso, annesse anche di piscina, maneggi, auto di lusso a disposizione della tenuta e tutto ciò che è appunto sinonimo di ricchezza. Mediante fotografie e relazioni scritte, elaborate in sede di de-breifing questi dati vengono inviati presso le autorità competenti che una volta incrociati con quelli degli archivi dell'Anagrafe Tributaria consentono di stipulare un redditometro del soggetto ed eventualmente procedere ad una verifica accurata direttamente in loco.
L’elicottero come è ampiamente dimostrato nel caso specifico del Ce.Te permette delle valutazioni che sarebbero difficilmente attuabili da terra, consentendo un intervento mirato e documentato.
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Ora vediamo invece quelli che sono i compiti storici del Reparto per antonomasia:
il controllo del territorio per contrastare l’abusivismo è uno di quei compiti sempre in prima linea, purtroppo la Regione Liguria con i suoi spazi limitati di territorio si presta molto a questa attività illegale, a volte anche con casi eclatanti riscontrabili senza l’ausilio degli elicotteri, ma considerata la particolare orografia, principalmente montagnosa, l’elicottero permette un vasto controllo anche nelle zone più rurali.
Sempre rimanendo in ambito di controllo del territorio un altro argomento di profonda attualità è quello dell’ecologia, in effetti in Liguria non ci sono casi che destano preoccupazione, anche per la mancanza di grossi insediamenti industriali, mentre nella zona di Asti ed Alessandria a causa della presenza di molte cave, anche dismesse, la vigilanza deve essere sempre molto attenta. Mentre nell’ambito dedicato al mare l’attenzione deve sempre rimanere molto vigile, è vero che con le nuove leggi sono diminuiti considerevolmente gli atti di inquinamento a causa del lavaggio delle cisterne sulle navi con relativo riversamento in mare, ma visto il considerevole traffico nel Mar Ligure la sorveglianza e la repressione servono a garantire un buon risultato, poi ovviamente ci sono i casi eclatanti come quelli della petroliera Haven (affondata nel 1991 antistante il golfo di Genova) che vanificano gli sforzi compiuti, ovviamente con la speranza che mai più si verifichino.
Ancora rimanendo in ambito del territorio, un compito purtroppo sempre di attualità, anche se prevalentemente estivo, è il monitoraggio per prevenire gli incendi boschivi, la Sezione Aerea di Genova si limita comunque ad una sorveglianza aerea ed eventualmente ad una segnalazione agli enti preposti, enti (Protezione Civile, Corpo Forestale dello Stato) terzi deputati all’intervento vero e proprio.
Ora passiamo al soccorso a favore della popolazione, prima di dare alcuni cenni è indispensabile una precisazione, la Sezione Aerea di Genova concorre ad effettuare questa tipologia di attività su indicazione del coordinatore del servizio che è la Guardia Costiera per quanto riguarda il soccorso in mare, mentre sulla terraferma è l’Aeronautica Militare. Fatta questa premessa che comunque non sminuisce assolutamente l’impegno profuso, si può dire che l’impegno maggiore deriva proprio dalle attività sul mare, mentre quello sulle alture, come mi viene spiegato, è abbastanza insignificante. Uno degli ultimi interventi di salvataggio in mare ha visto un equipaggio a bordo di un NH 500 posizionarsi in hovering per salvare una ragazza in balia delle onde in prossimità di una scogliera, considerata la vicinanza della sventurata agli scogli e il mare decisamente irrequieto, che non permetteva il flottaggio (l’NH 500 grazie ai galleggianti può posarsi sull’acqua) è stata letteralmente presa per i capelli e trascinata a bordo, compiendo un gesto magari brusco ma senza il quale gli sarebbe costata la vita, oltretutto ponendo l’equipaggio ad un grosso rischio anche per la propria incolumità.
Per garantire una buona efficacia di cooperazione nel soccorso in mare vengono regolarmente organizzati delle esercitazioni congiunte con il titolare del servizio (Guardia Costiera) volto ad affinare le operazioni di ricerca e soccorso.
Per concludere sui compiti di istituto assegnati alla Sezione Aerea rimane quello già menzionato in apertura, e che approfondirò nella sezione dedicata all’attività di volo, per il controllo del traffico nautico in particolare quello turistico e privato, per contrastare il contrabbando e il trasporto di sostanze stupefacenti.
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Per completare invece “l’escursus” sulle attività svolte dalla Sezione volevo spendere qualche parola sulla manutenzione.
La Sezione Tecnica della Sezione Aerea di Genova è competente ad espletare attività manutentiva di 1° Livello Tecnico sull’elicottero NH 500 e su alcune parti del velivolo, innanzitutto vengono svolte ispezioni programmate a partire dalle 25 ore di volo e successivi multipli, sino all’ispezione delle 100 ore, dopodichè per una manutenzione più “pesante” l’elicottero deve essere inviato presso una struttura manutentiva esterna alla Forza Armata. Oltre alle ispezioni programmate vengono eseguiti piccoli interventi di sostituzione su alcune parti sia del propulsore che sulle parti rotanti, inoltre, sempre come lavori programmati vengono eseguite ogni sei mesi ispezioni visive sulla cellula. Poi ci sono dei compiti svolti quotidianamente come il lavaggio del compressore, per evitare che l’acqua salmastra aspirata durante i voli sul mare danneggi il motore e ancora a cadenza giornaliera ci sono i controlli di efficienza sulle dotazioni di sicurezza dell’equipaggiamento a disposizione dei piloti, quindi il giubbotto SecuMar e tutte le sue dotazioni, e il GPS installato sull’elicottero. Il Servizio Tecnico della Sezione genovese si rapporta regolarmente con il 2° Gruppo Tecnico Logistico di Roma per le parti di ricambio, e se necessita per un supporto tecnico remoto o tramite l’invio in loco di tecnici specialisti. Al termine della parte manutentiva, la Sezione Tecnica si pone come interfaccia tra il Comando Centro Aviazione di Pratica di Mare (Roma) (competente per l’utilizzo e le eventuali problematiche operative dei velivoli in carico a tutte le Sezioni) e l’utilizzatore finale (Sezione Aerea) acquisendo le necessarie informazioni sull’indice di utilizzo degli elicotteri a proprio carico.
Ora prima di passare ad una breve descrizione sull’attività di volo mi sembra doveroso accennare quale futuro si prospetta per la Sezione Aerea di Genova, infatti a breve (prevedibilmente nel 2012) devono partire dei lavori di notevole importanza e impatto che riguardano la nuova costruzione di un ulteriore hangar e di una palazzina ad utilizzo del Comando e dei vari uffici, meno sicuro ma probabile è invece il possibile arrivo del primo AW 109Nexus in sostituzione di uno dei due NH 500MD in dotazione.
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Lo scopo dell’attività di volo è quella di approfondire ulteriormente i concetti che solitamente vengono esposti durante le classiche interviste, o ancora meglio perché le prediligo, le lunghe chiacchierate con i miei interlocutori, ragione per cui, previa richiesta, mi è stato concesso di partecipare ad una missione a bordo di un NH 500MD della Sezione Aerea di Genova.
La missione prevede una ricognizione aerea suddivisa equamente in due parti, una svolta sul mare e l’altra sulla terraferma, per una durata prevista di circa due ore di volo.
Il task della missione, oltre che illustrare al sottoscritto come vengono svolti i compiti istituzionali, è quello di operare un’attività di controllo della zona costiera a levante e ponente di Genova, eventualmente anche il traffico navale, sulla terraferma invece verrà effettuato un controllo in generale del territorio, in particolare nell’entroterra.
Il briefing introduttivo dura circa 15 minuti dopodichè vengo dotato del giubbotto di sopravvivenza SecuMar indispensabile per il volo sul mare, devo dire sicuramente utile, ma abbastanza limitativo per i movimenti, soprattutto per le mie necessità di cercare la ripresa fotografica migliore, e di conseguenza su tutte le dotazioni di sicurezza del giubbotto nonché della bomboletta dell’ossigeno, ovviamente con la speranza di non usarla visto la mia “allergia” all’acqua.
Prendo posto sul seggiolino utilizzato solitamente dal co-pilota e vengo istruito come da prassi sulle procedure di sicurezza, e come comunicare col pilota tramite interfono.
A questo punto con il codice di volo Volpe 116, ai comandi dell’NH 500 il Luogotenente Pucci, iniziamo la procedura di avviamento del motore, devo dire quasi impercettibile, terminata la quale veniamo immediatamente autorizzati dalla Torre di Controllo del Cristoforo Colombo a “rullare” tramite il raccordo Echo e raggiungere la pista per il decollo, contemporaneamente comunichiamo la destinazione e il punto di riporto da comunicare una volta lasciata l’area dell’Aeroporto, terminato il breve sorvolo della via di rullaggio veniamo autorizzati al decollo per pista 11. La prima parte del volo sottocosta sarà effettuato ad una altitudine di circa 500 piedi sul livello del mare e con una velocità di 80 Knots.
Una volta lasciata la Torre di Controllo (competente nelle dieci miglia dallo scalo) entriamo in contatto con l’ATC (Air Traffic Control) di Genova, competente invece del traffico aereo di tutta la Liguria.
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Dopo un breve sorvolo della zona portuale di Genova ci dirigiamo verso est, le rinomate località turistiche di ponente scorrono veloci alla nostra sinistra e non posso esimermi nel fare una discreta quantità di immagini, devo dire che la vista della costa da una prospettiva così inusuale non fà altro che migliorare ancora di più le bellezze paesaggistiche della nostra penisola.
L’arrivo a Sestri Levante indica che la prima fase di missione sul mare è conclusa e si cambia decisamente scenario, dopo le consuete comunicazioni con l’ATC genovese ci addentriamo verso l’entroterra della Liguria, ovviamente ci dobbiamo alzare di quota per il sorvolo delle Prealpi, quindi ci attestiamo ad una quota di 1.000 piedi. In questa situazione il volo comincia a diventare moderatamente “ballerino” in quanto i venti in quota di traverso sono decisamente più consistenti, inoltre c’è un fattore di notevole “disturbo” a bordo, cioè i galleggianti dell’NH 500, che con la loro ampia dimensione “sporcano” notevolmente l’aerodinamica dell’elicottero, nonostante le ottime performance dell’NH ci stabilizziamo ad una velocità di 60 Knots.
La missione ha lo scopo di sorvolare delle aree rurali poco abitate, l’unico centro industriale di rilievo è in località Busalla, ma non desta particolari problemi, il territorio tutto sommato è in buono stato e non siamo a rischio incendi boschivi, quindi il volo procede in maniera molto tranquilla, sotto di noi scorgo prima la Serravalle e poco dopo la Gravellona-Voltri.
Dopo circa quaranta minuti di volo direzione ovest arriviamo nella zona di Savona e per tornare verso il mare ci dobbiamo alzare ancora di quasi 500 piedi per sorvolare alcuni promontori; la discesa verso il porto di Savona ci accompagna con un buon vento in coda e oltretutto a raffiche, una costante della zona. Una volta sorvolato il porto di Savona scorgiamo un Panfilo in navigazione verso est, il Luogotenente Pucci decide di dare un “occhiata” da vicino, mettendo in pratica uno dei compiti peculiari di istituto, con una discesa graduale effettuando dei cerchi ci avviciniamo alla poppa (parte posteriore) del natante, e lentamente quasi in hovering ci poniamo sul lato destro per prendere nota della “matricola”. La codificazione provvisoria denota chiaramente che è uno Yacht in navigazione di prova o in consegna al proprietario, nel frangente mi viene spiegato che la conoscenza delle imbarcazioni del posto è ormai consolidata, e se non ci sono sospetti evidenti la manovra si limita ad un osservazione come quella che abbiamo appena eseguito, se invece esistesse qualche sospetto si informa la Centrale Operativa sulla posizione del natante la quale può far intervenire le motovedette per controlli più approfonditi. Una volta lasciato il Panfilo alle nostre spalle ci dirigiamo verso est direzione base di partenza, la rotta è molto disturbata da raffiche di vento che provengono dalle montagne e in particolare nella zona del Turchino; il flusso di aria che sfocia dalla vallata si fa sentire più che bene, a breve entriamo di nuovo in contatto con la TWR del Colombo che prontamente ci autorizza per un avvicinamento per pista 11, il conseguente “rullaggio” ci porta alla piazzola di fronte all’hangar della Sezione Aerea dove ad attenderci c’è uno specialista che ci assiste per l’atterraggio e con un anticipo di circa 20 minuti (due ore era lo scheduled time della missione) siamo di nuovo a terra. Ovviamente il de-breifing della missione è molto pratico in quanto non ci sono segnalazioni da effettuare.
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L'autore desidera ringraziare il Ten. Cavicchio e tutto il personale della Sezione Aerea di Genova. 
Inoltre per la perfetta collaborazione uno ringraziamento speciale all'Ufficio Stampa del Comando Generale (Roma)
Si ringrazia AviationGraphic.com per aver fornito le serigrafie raffiguranti gli elicotteri
Foto e testo di Giorgio Ciarini 
Marzo 2011 

 

English translation

Introduction

The Guardia di Finanza (Italian Custom Police), which was born as a special Corps established and ordered specifically for the service of customs supervision on borders, for its traditions and for the alpine vocation, has always been actively involved in helping people affected by particularly serious events and people in danger of living in mountain areas.
To combat smuggling and to protect national economic interests, the Corps had deployed many of its departments throughout the Alps, even in the most inaccessible territories, where the Finance Guards guarded day and night on roads and border trails, especially on the Italian - Swiss.
With the decline of smuggling, given the mountaineering skills and the experience gained in the mountains by the military of the Corps, was set up just an Soccorso Alpino (Alpine Rescue Service) of the Guardia di Finanza, with the purpose of controlling the alpine borders, but also and above all for the purpose of rescue and civil protection in the mountains.
The activity of mountain rescue, however, could not disregard the use of aircraft such as helicopters that the Corps had equipped since 1955.
The current organization of the section Aeronavale (Air-Sea) previews a component high seas, with means to long operating ability, and a coastal-regional member with tasks of economic police financial institution in the territorial waters. These are the Sezioni Aeree di Manovra (Air and Maneuvering Sections) present on the national territory:
-Sezioni Aeree (Air Sections) dependent on the Reparti Operativi Aeronavali (Aeronaval Operations Departments): Genoa, Venegono Superiore, Bolzano, Rimini, Pratica di Mare, Pescara, Naples, Bari, Palermo, Venice, Lamezia Terme.
-Sezioni Aeree di Manovra dependent on the Gruppi Aeronavali (Aeronaval Groups): Cagliari, Pisa, Catania-Fontanarossa, Grottaglie.
However, the Sezioni Aeree of Venegono Superiore (VA) and Bolzano have particular characteristics, which are particularly aimed at and trained for mountain rescue.

The Guardia di Finanza and its civil protection and rescue tasks

Civil protection is one of the most important branches of civil defence and deals with the specific survival of the populations, that is, the organized relief to the populations affected by natural phenomena, also consequent to environmental degradation, accidental causes or war events, as well as essential protective benefits and assets and to be put in place since normal times, to minimise human loss and damage to individual and collective property.
The Guardia di Finanza constitutes one of the national operating structures of the Protezione Civile (Civil Protection), pursuant to art. 11 of Law 225/92, as a police force, as well as an integral part of the Armed Forces.
The Guardia di Finanza has always given an effective collaboration to the civil protection, wherever the occasion has presented itself.
These interventions have occurred both in cases of major disasters affecting large areas, in cases of accidents involving small areas, and in cases of accidents involving a few or a single person.
For the air and naval departments of the Corps in fact, pursuant to D.P.R. 18.7.1986, nr. 545, art. 1, it is also provided "...the contribution to the protection of free institutions and the good of the national community in cases of public disasters", and therefore, the specialized departments of the Corps may be called, by virtue of the specific nature of the equipment and the skills of the crews, to intervene in rescue activities in favour of a diverse variety of subjects, in multiple and different contexts.
In this field, we range from rescues to bring to entire populations in case of earthquakes and floods, to interventions in case of fire, sinking of ships, fall of airplanes and to the rescue of people in danger of drowning or overwhelmed by avalanches.
These interventions are almost always urgent, waiting for more competent corps and institutions to arrive and specially organized and equipped, such as the Vigili del Fuoco (Fire Brigade), Protezione Civile, Croce Rossa (Red Cross), Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (National Alpine Rescue and Speleological).
The rescue action, therefore, however and wherever carried out, is an aspect to protect the community and is part of the general duties of competition to the Order and Public Safety at the head of the Corps.
This commitment constantly finds ready the military of the Guardia di Finanza, who have always distinguished themselves for their altruism and spirit of self-denial.
As evidence of the merits acquired for this work, the Flag of the Guardia di Finanza was awarded eight Gold Medals for Civil Valor, four Gold Medals for Civil Merit and two Gold Medals for National Merit, while there are countless decorations to the Civil Valor, the Marine Valor and the Aeronautical Valor that have rewarded the self-sacrifice of individual financiers engaged in rescue operations.
The competition that the Corps gives to civil protection has both the aspect of preventive interventions and the aspect of emergency interventions.
As far as the preventive aspect is concerned, it should be borne in mind that since the Corps is a body of Security Police, wherever it is engaged, it does not fail to exercise appropriate vigilance to ensure compliance with the rules dictated to avoid accidents and disasters.
The direct interventions of the Corps, in the various emergency situations, and the rescue services in public and private calamities, can take place through:
-individual own initiative measures;
-initiatives by small units;
-interventions wanted, arranged and directed on a larger scale by the Superior Commands of the Corps;
-request from the various administrative or police authorities;
-coordination with other corps, with action coordinated locally or directly from above by civil or military authorities.
Although it is known that the primary employment resulting from the exercise of economic and financial policing saturates the operational capacity of the Corps in an almost total way, and although it is, on the other hand, it is clear that the issue of civil protection is prevalent in other State administrations, and repeated experience has confirmed that there are specific areas of intervention, at which the employment of Guardia di Finanza personnel and assets can take the form of an essential and often decisive contribution.

Sezione Aerea Genova

The Sezione Aerea of the Guardia di Finanza of Genova was established in February 1957 initially at the Idroscalo (Seaplane base) of Sampierdarena, then with the completion of the construction of the new airport named after Cristoforo Colombo (Sestri Ponente), the newly formed Sezione Aerea has its final home here. The first flight of the constituent Sezione takes place on 15 April 1957 with an AB 47G/2, helicopter that remains in service until the early seventies, and later replaced with the Breda Nardi NH 500 in the MC version. The NH 500MC is a version built under license by the Breda Nardi of Monteprandone (Ascoli Piceno) and is derived from the famous Hughes OH 6 Cayuse (LOH Light Observation Helicopter), a versatile single-engine helicopter with a four-bladed rotor built in about 1,400 examples, his celebrity comes from the massive use during the Vietnam War alongside the inevitable UH 1B Huey. I remember that the Guardia di Finanza bought in the years 22 NH 500 in the version MC and 17 exemplary in the version MD. The MD version, built by Mcdonnel Douglas Helicopters is a further update of the basic version with the addition of a five-bladed rotor and a T-shaped drift in place of that V-shaped feature of the Cayuse.
Currently the equipment of the Sezione Aerea of Genova is based on the model MD, the examples in charge are usually two, but in some periods of the year is reduced to an aircraft only to allow to carry out the necessary inspections at the manufacturer.
The Sezione Aerea Genova depends of Reparto Operativo Aeronavale (ROAN or Aeronaval Operations Department) of Genova, under which there is also the Sezione Navale (Naval Section) of Genova.
Instead, the territorial area in which the Sezione operates covers the entire territory of the Liguria Region, the Provinces of Asti and Alessandria in Piemonte, the Province of Massa Carrara in Toscana and overlapping with the Sezione Aerea of Rimini the Provinces of Parma and Piacenza that are part of Emilia Romagna. The flight activities cover all 365 days of the year and are operated from dawn to sundown under H 12, to be precise from 7 hours AM until 7 hours PM.
My visit to the Sezione Aerea of Genoa takes place on Tuesday 22 February, waiting for me at the headquarters is Lieutenant Pilot Cavicchio, new Commander of the Sezione for just four months; after the ritual presentation with the staff of the Sezione I am shown the program of my day at the structure. In the course of the morning has been predisposed an activity of flight on board of the NH 500, with the intent to illustrate and to make me participate in what will be one of the classical missions carried out from the flight staff of the Sezione of Genova, occasion also to better understand and in general the modalities of operation assigned, obviously the theater of the operation will cover both the part on the sea and that on the mainland.
The first impact with this second Sezione Aerea that I have the opportunity to visit is very different from the one previously had in Venegono Superiore (Varese), impression dictated sure from the fact that the Sezione of Genova is much contained in terms of infrastructures and above all of staff, in fact the staff in charge little exceeds the twenty units, subdivided between navigating staff (five pilots), technical staff (five specialists) and administrative personnel (three non-commissioned officers) plus the Commander. First of all it must be said that the Servizio Aereo (Air Service) carried out by the Sezione Aerea of Genova is certainly influenced by the proximity to the port of Genova, one of the most important in Italy both for the passenger and freight activity, as well as the contiguity to a tourist area of primary importance that begins on the western side (Monte Carlo and the Côte d'Azur in France) up to the eastern area with the famous towns of Portofino and the Cinque Terre, holiday resorts that generate intense tourist and private naval traffic.
Having said these considerations I want now to give a general overview on what are the institutional tasks assigned to the Corps, leaving the description of the mission carried out for the last purpose.
One of the most recent tasks assigned to the Sezione Aerea of Genova is the Controllo Economico del Territorio (Ce.te or Economic Control of the Territory), this special activity is aimed at strengthening and rationalizing the economic control activities of the territory, through a capillary examination allows to collect data on the manifestations of wealth, in the specific case of an aerial survey then the attention of flight crews focuses on luxury houses, also attached to swimming pool, stables, luxury cars available to the estate and everything that is precisely synonymous with wealth. By means of photographs and written reports drawn up in the framework de-briefing these data are sent to the competent authorities that once cross-referenced with those of the archives of the Tax Registry allow you to stipulate a income meter of the subject and eventually proceed to an accurate verification directly on site.
The helicopter as it is amply demonstrated in the specific case of the Ce.Te allows assessments that would be difficult to implement from the ground, allowing a targeted and documented intervention.
Now let’s see instead what are the historical tasks of the Unit per excellence:
the control of the territory to combat abusiveness is one of those tasks always in the front line, unfortunately the Liguria Region with its limited areas of territory lends itself very much to this illegal activity, sometimes even with striking cases found without the help of helicopters, but given the particular orography, mainly mountainous, the helicopter allows extensive control even in the most rural areas.
Always remaining in the area of control of the territory another topic of great relevance is that of ecology, in fact in Liguria there are cases that cause concern, also for the lack of large industrial settlements, while in the area of Asti and Alessandria due to the presence of many quarries, even abandoned, the vigilance must always be very careful. While in the area of the sea the attention must always remain very vigilant, it is true that with the new laws the acts of pollution have decreased considerably due to the washing of tanks on ships with its spillage into the sea, but given the considerable traffic in the Ligurian Sea, surveillance and repression serve to ensure a good result, then of course there are the striking cases such as that of the oil tanker Haven (sunk in 1991 in front of the Gulf of Genova) which frustrate the efforts made, of course with the hope that they will never happen again.
Still remaining within the territory, a task unfortunately always topical, although predominantly summer, is monitoring to prevent forest fires, the Sezione Aerea Genova is however limited to an aerial surveillance and eventually to an indication to the agencies in charge, agencies (Protezione Civile - Civil Protection, Corpo Forestale dello Stato - State Forestry Corps) third parties involved in the actual intervention.
Now to the aid for the population, before giving a few hints is essential a clarification, the Sezione Aerea of Genova concurs to carry out this type of activity on indication of the coordinator of the service that is the Guardia Costiera (Italian Coast Guard) regarding the aid in sea, while on the mainland it is the Aeronautica Militare. Having said this premise, which does not in any way detract from the efforts made, it can be said that the greatest commitment derives precisely from activities on the sea, while that on the heights, as I am told, is quite insignificant. One of the last rescue operations at sea saw a crew aboard an NH 500 hovering to rescue a girl at the mercy of the waves near a cliff, given the proximity of the unfortunate to the rocks and the sea decidedly restless, that did not allow flotation (the NH 500 thanks to the floats can land on the water) was literally taken by the hair and dragged on board, making a gesture perhaps abrupt but without which it would have cost him his life, In addition, putting the crew at great risk even for their own safety.
To ensure a good effectiveness of cooperation in rescue at sea, joint exercises are regularly organized with the service owner (Guardia Costiera) aimed at refining search and rescue operations.
To conclude on the institutional tasks assigned to the Sezione Aerea remains the one already mentioned in the opening, and that I will deepen in the section dedicated to flight, for the control of nautical traffic in particular the tourist and private, to combat the smuggling and transport of drugs.
To complete instead the "escursus" on the activities carried out by the Sezione I wanted to spend a few words on maintenance.
The Sezione Tecnica (Technical section) of the Sezione Aerea Genova is competent to carry out maintenance activities of 1° Technical Level on the NH 500 helicopter and on some parts of the helicopter, first scheduled inspections are carried out starting from 25 hours of flight and successive multiples, Until the inspection of 100 hours, then for a more "heavy" maintenance the helicopter must be sent to a maintenance facility outside the Armed Force. In addition to scheduled inspections, small replacement operations are carried out on some parts of the engine and rotating parts, and also, as planned work, visual inspections are carried out every six months on the airframe. Then there are daily tasks such as compressor washing, to prevent brackish water being sucked up during flights over the sea from damaging the engine and again on a daily basis there are efficiency checks on the safety equipment available to pilots, then the SecuMar vest and all its equipment, and the GPS installed on the helicopter. The Servizio Tecnico of the Sezione of Genova is regularly related with the 2° Gruppo Tecnico Logistico (2° Logistic Technical Group) of Roma for spare parts, and if it needs for a remote technical support or by sending on-site technical specialists. At the end of the maintenance part, the Sezione Tecnica is placed as an interface between the Comando Centro Aviazione (Command Air Center) of Pratica di Mare (Roma) (competent for the use and any operational problems of the aircraft in charge at all sections) and the end user (Sezione Aerea) acquiring the necessary information on the index of use of helicopters at its own expense.
Now before to pass to a short description on the activity of flight it seems to me dutiful to mention which future it is previewed for the Sezione Aerea of Genova, in fact shortly (previewed in 2012) work of considerable importance and impact must be carried out on the new construction of a further hangar and a building for use by the Command and the various offices, less safe but likely is the possible arrival of the first AW 109Nexus instead of one of the two NH 500MD supplied.

Flying activity

The purpose of the flight activity is to deepen further the concepts that are usually exposed during the classic interviews, or even better because I prefer them, the long chats with my interlocutors, reason why, upon request, I was allowed to participate in a mission aboard an NH 500MD of the Sezione Aerea Genova.
The mission provides an air reconnaissance divided equally into two parts, one turn on the sea and the other on land, for a scheduled duration of about two hours of flight.
the task of the mission, beyond to illustrate to the undersigned like the institutional tasks are carried out, is that to operate an activity of control of the coastal zone to east and west of Genova, eventually also the naval traffic, on the mainland, however, a general control of the territory will be carried out, particularly in the hinterland.
The introductory briefing takes about 15 minutes after which I am equipped with the life jacket SecuMar indispensable for the flight on the sea, I must say definitely useful, but quite limiting for the movements, especially for my needs to look for the best photo shoot, and consequently on all the safety equipment of the vest as well as the oxygen can, obviously with the hope not to use it given my "allergy" to water.
I take my seat on the seat usually used by the co-pilot and I am instructed as usual on safety procedures, and how to communicate with the pilot via intercom.
At this point with the flight code Volpe 116, at the controls of the NH 500 Lieutenant Pucci, we begin the procedure of starting the engine, I must say almost imperceptible, after which we are immediately authorized by the Control Tower of Cristoforo Colombo to "taxing" through the Echo taxiway and reach the runway for take-off, at the same time we communicate the destination and the reporting point to be communicated after leaving the Airport area, after the short overflight of the taxiway we are authorized to take off for runway 11. The first part of the undersea flight will be carried out at an altitude of about 500 feet above sea level and at a speed of 80 Knots.
Once we leave the Control Tower (responsible for ten miles from the airport) we get in touch with the ATC (Air Traffic Control) in Genova, which is responsible for air traffic throughout Liguria.
After a short overflight of the port area of Genova we head east, the famous resorts of the west flow fast to our left and I cannot help but make a decent amount of images, I must say that the view of the coast from such an unusual perspective does nothing but improve even more the scenic beauty of our peninsula.
The arrival at Sestri Levante indicates that the first phase of the mission on the sea is over and we definitely change scenery, after the usual communications with the Genova ATC we enter the hinterland of Liguria, obviously we have to rise in altitude for the overflight of the Prealps, so we’re at an altitude of 1,000 feet. In this situation the flight begins to become moderately "dancer" in how much the winds in height of crosswise are decidedly more consisting, moreover there is a factor of remarkable "disturbance" on board, that is the floaters of the NH 500, that with their wide dimension "dirty" significantly the aerodynamics of the helicopter, despite the excellent performance of the NH we stabilize at a speed of 60 Knots.
The mission is intended to fly over rural areas little inhabited, the only major industrial center is in Busalla, but does not raise any particular problems, the territory all in all is in good condition and we are not at risk of forest fires, so the flight goes very quietly, below us I see first the Serravalle and shortly after the Gravellona-Voltri.
After about forty minutes of flight to the west we arrive in the area of Savona and to return to the sea we have to get up again almost 500 feet to fly over some promontories; the descent towards the port of Savona accompanies us with a good wind in the tail and above all with gusts, a constant of the area. Once overflown the port of Savona we see a Yacht in navigation towards east, the Lieutenant Pucci decides to take a "look" closely, putting into practice one of the peculiar tasks of institute, with a gradual descent effecting circles we approach the stern (back) of the vessel, and slowly almost hovering we set ourselves on the right side to take note of the "serial number". The provisional coding clearly denotes that it is a Yacht in navigation of test or in delivery to the owner, in the moment it is explained to me that the acquaintance of the boats of the place is by now consolidated, and if there are no obvious suspicions the maneuver is limited to an observation like the one we have just carried out, If, on the other hand, there are any suspicions, please inform the Operations Centre about the position of the vessel which can call in the patrol boats for further inspection. Once left the yacht behind us we head east direction base, the route is very disturbed by gusts of wind that come from the mountains and in particular in the area of Turchino; the flow of air that flows from the valley is felt more than well, soon we come into contact again with the TWR of the Colombo airport that promptly authorizes us for an approach to runway 11, the resulting "taxiing" It takes us to the pitch in front of the hangar of the Sezione Aerea where waiting for us there is a specialist who assists us for landing and with an advance of about 20 minutes (2 hours was the scheduled time of the mission) we are back on the ground. Obviously the de-breifing of the mission is very practical as there are no reports to be made.

The author would like to thank the Lt. Cavicchio and all the personnel of the Sezione Aerea di Genova. 
Also meriting special thanks for their essential assistance is the Press Office of the Comando Generale (Rome).
Special thanks at Aviationgraphic.com for the arts works of the helicopters
Images and text by Giorgio Ciarini 
March 2011