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Durante la mia permanenza a MariSTaeli Catania mi è stato concesso di partecipare ad alcune missioni addestrative a bordo degli elicotteri del 2° e 3° Gruppo Elicotteri. Lo scopo era di “toccare con mano” per raccontare, aiutato dalle immagini, come volano e come si addestrano gli equipaggi della Forza Aerea della Marina. Premetto tutto si è reso possibile grazie alla preventiva autorizzazione rilasciata dallo Stato Maggiore della Marina Militare, e non posso certamente nascondere l’immenso piacere nel cogliere questa opportunità. Voglio inoltre far presente che durante la mia permanenza a Catania Fontanarossa ho avuto modo di svolgere un lavoro altrettanto importante, tramite un attività mediatica ad hoc, infatti, ho raccolto materiale fotografico e informativo, che una volta elaborato, mi ha garantito la possibilità di pubblicare un articolo dedicato; per cui invito, per chi non avesse ancora avuto modo, di prenderne visione tramite il seguente link: MariStaeli Catania. La lettura dell’articolo vi permetterà di comprendere al meglio la realtà della Stazione Elicotteri in questione. A questo punto entriamo nel vivo dell’attività prettamente di volo. Dopo pochissimo tempo dal mio arrivo alla MariStaeli è stato necessario incontrarsi con i Comandanti dei Gruppi di Volo per parlare della mia presenza a bordo dei velivoli, presenza che deve obbligatoriamente avvenire durante la normale attività addestrativa quotidiana. L’incontro preliminare avviene presso l’ufficio del Comandante Loi, siamo quindi al 3° Gruppo Elicotteri, dove sono presenti anche il Capo Servizio Operazioni/Addestramento di Gruppo, Tenente di Vascello Tamburrino, e il Comandante in 2ª del Gruppo, Capitano di Corvetta Leoni. Dopo le presentazioni di rito e una breve chiacchierata iniziamo con un briefing introduttivo sulle attività giornaliere in programma e il loro sviluppo; da parte loro c’è la necessità di capire quali siano le mie esigenze, ma sotto questo aspetto li rassicuro rimettendomi nelle loro mani e dicendo che sarà mia cura cercare di carpire il meglio senza influire minimamente sull’attività di volo già prevista. Prima di discutere sulle modalità del programma preventivato, mi viene illustrato che le missioni saranno svolte nel primo pomeriggio, e con mia grandissima sorpresa e soddisfazione, una missione in particolare verrà svolta con una coppia di EH 101ASW che voleranno in formazione, quindi con la possibilità di scattare delle fantastiche immagini. La missione successiva prevede invece di assistere al recupero (simulato) di un naufrago. Sempre durante l’incontro è chiaro fin da subito che per svolgere un proficuo lavoro è necessaria la presenza di un altro elicottero che svolga la funzione di “chase”, ovvero un altro elicottero che servirà per trasportare il sottoscritto e che “scortando” la formazione di EH 101ASW mi permetta di eseguire le riprese. La scelta del “chase” ricade sul 2° Gruppo che potrebbe metter a disposizione uno dei suoi AB 212ASW/ASuW. Per il coinvolgimento dei “cugini”, tra l’altro più che legittimo, viene incaricato il Comandante in 2ª Leoni. A questo punto l’incontro termina con l’appuntamento a poco prima delle ore 14.00 “local time” nella sala briefing dove si terrà appunto il briefing definitivo prima di iniziare l’attività vera e propria. Sempre accompagnato dalla pazientissima SottoTenente di Vascello Daniela Giordano ci ritroviamo in sala briefing in perfetto orario, dove faccio conoscenza dei vari membri degli equipaggi di volo, che sono: il STV Miuccio e il TV Vivarelli del 4° Gruppo Elicotteri di Grottaglie (Taranto), entrambi in addestramento presso il 3° Gruppo per la transizione operativa dall’SH 3D all’EH 101,il TV Spartà e il STV Ingrà. Ovviamente i partecipanti sono quelli della prima missione che andremo a svolgere, il relatore è il Capitano di Fregata Loi, che tra l’altro sarà anche il “Capo Formazione” della missione stessa. Il Comandante Loi, in una prima fase, illustra con una descrizione a 360° gradi quelli che sono il ruolo e i compiti del Reparto da lui comandato, passando dai cenni storici ai compiti istituzionali, per finire alle attività del recente passato e del presente. Terminata questa fase introduttiva si analizza innanzitutto quale è il “target” della missione, a bordo dei due EH 101ASW ci saranno due piloti che stanno svolgendo la transizione operativa, assistiti ovviamente da due piloti istruttori; essi provengono dalla linea SH 3D (ormai in dismissione) e una volta terminata questa fase, conseguiranno la Limited Combat Ready sull’EH 101. A tal proposito ricordo che i Gruppi basati presso MariSTaeli Catania sono i soggetti principali per questo ruolo addestrativo. Rimanendo in termini di “target” la missione prevede di eseguire uno step formativo, che insegna ai piloti in addestramento il volo in formazione tattica e di parata. Nella descrizione della tipologia del volo che si andrà ad effettuare il CF Loi comunica le disposizioni di dettaglio sul volo, in particolare le distanze da mantenere: quella minima di parata consiste in una “pala”, quindi tra un elicottero e l’altro il pilota dell’elicottero gregario deve interporre la distanza di circa nove metri, appunto la lunghezza di una pala. Durante il volo ovviamente entrambi i piloti in addestramento dovranno svolgere sia il ruolo di “leader” sia quello di “wing” scambiandosi più volte la posizione. Nel briefing sono inoltre illustrate le aree di manovra interessate, comprese tra un’area che si sviluppa a sud della MariSTaeli quindi sul mare, la zona di Agnone fino a Sigonella, sede dell’importante base aerea Italoamericana. Un’altra fase del briefing è servita ad illustrare nel dettaglio le condizioni METAR delle aree di missione, l’ordine di successione “leader” e “wing”, i vari time out per le procedure di messa in moto e rilascio freni, le frequenze radio in uso e di riserva, gli eventuali ordini del “leader” all’elicottero “chase”. La parte finale, e anche la più importante, è dedicata alle procedure di sicurezza, quindi cosa fare in caso di avarie al velivolo e in particolare ai sistemi di comunicazione, il briefing termina con la sincronizzazione dell’orario in fuso Bravo alle 15 e 26. A questo punto mi accompagnano presso il 2° Gruppo Elicotteri per la vestizione e per un mini briefing sulle procedure di sicurezza dell’AB212. In hangar sono accolto dal “mio” operatore di bordo, il Capo di 1ª Classe Benenato, il quale mi aiuta ad indossare il giubbetto salvagente e l’imbragatura di sicurezza, necessaria per poter operare sul velivolo con il portellone aperto. Una volta terminata l’operazione mi accompagna immediatamente sul piazzale, dove ad attenderci c’è l’AB 212ASW/ASuW marche 7-31, “call sign” Prora 31 (Prora è il nominativo radio usato dai 212 del 2°GE) del 2° Gruppo Elicotteri. Dopo pochi secondi ci raggiunge l’equipaggio composto dal TV Spitaleri e dal STV Lorenzi, non c’è un minuto da perdere perché gli accordi sono che il nostro elicottero si posizionerà in hovering vicino alla pista di decollo in attesa degli altri velivoli. A questo riguardo devo dire che la procedura di messa in moto e il successivo decollo del 212 sono state veramente rapide, mentre abbiamo invece atteso qualche minuto prima di vedere gli EH 101 muoversi, d’altronde il “101” di motori da accendere ne ha ben tre……… |
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La posizione mi permette di effettuare, come potete vedere, delle splendide riprese fotografiche, una volta che tutti gli elicotteri si sono alzati in volo ci dirigiamo immediatamente verso sud e quindi, in pochi secondi siamo sul mare. Purtroppo in questa fase ho i “target” completamente controluce, ma ciò nonostante con un pò di fortuna, riesco a fare un paio di immagini che credo si commentino da sole. Come si può vedere dalle immagini ho avuto molte opportunità di fare diversi scatti, anche con cambi di altitudine e distanza. Durante alcuni distacchi, e quindi volando da solisti, devo ammettere, e spero che gli amici del 3° Gruppo non me ne vogliano, che ci sono stati dei momenti di volo che rimarranno indelebili nella mia memoria. Infatti rimanendo costantemente accovacciato sul pavimento della parte posteriore della cabina con il portellone aperto, ho potuto gustarmi qualche minuto di volo tattico sia sul mare, sulla terraferma e in prossimità della costa, tanto di dimenticarmi quasi di scattare fotografie. Ancora non me ne vogliano gli equipaggi degli EH 101, ma l’AB 212 essendo molto più piccolo, più leggero e senza divisorio con la cabina di pilotaggio, trasmette al “passeggero” una sensazione del volo molto più intensa! Ricordo con piacere scrivendo il testo gli sguardi dell’operatore di bordo per capire a quale punto fosse la mia resistenza prima di stare male, devo dire che ho superato l’esame a pieni voti. Dopo circa 50 minuti di missione, senza accorgermi che fossero passati facciamo ritorno verso la Stazione Elicotteri. Bastano pochi minuti per trovarci in prossimità della zona di atterraggio, anche in questo caso la luce non è perfettamente a favore, ma riesco ugualmente a immortalare le fasi di atterraggio. A questo punto c’è una variazione di programma di cui non ero a conoscenza, probabilmente concordata al “volo” tra gli equipaggi. Atterriamo per ultimi con il 212, e ancora prima che il velivolo spenga i motori, l’operatore di volo mi accompagna a bordo dell’EH 101ASW, marche 2-02. Una volta a bordo, l’operatore di volo dell’EH 101 che mi ha accolto, mi illustra le norme di sicurezza dell’elicottero. Il rullaggio è breve e mentre decolliamo scorgo che ci seguono l’altro EH 101 e l’AB 212, appena il tempo di sistemarmi sul bordo del portellone di carico e la nuova formazione si riunisce. Questa volta il ruolo di “chase” tocca a noi con l’EH 101, la nuova situazione mi è molto gradita in quanto mi permette di cogliere immagini di una formazione mista e quindi rendere merito anche al 2° Gruppo Elicotteri. L’appendice di missione non si protrae per molto….. circa 30 minuti, più che sufficienti per le mie necessità. Una volta nuovamente atterrati, pensavo ci fosse un break, invece…. di nuovo sorpresa: il Maresciallo Milani (l’operatore di volo dell’EH 101 sul quale stavo volando) mi accompagna dal velivolo 2-02 al velivolo 2-23. Ad attendermi questa volta a bordo ci sono due operatori di volo, il 1° Maresciallo Iacobone e il pari grado Romani, più tardi capirò perché due a bordo invece di uno solo. Anche in questa occasione il decollo è velocissimo e mentre ci dirigiamo verso sud, ci portiamo sul mare a circa cinque miglia dalla costa dove ad attenderci c’è già un AB 212 del 2° Gruppo Elicotteri che sta operando in hovering, per effettuare il recupero di un naufrago tramite l’utilizzo del verricello. L’elicottero viene assistito da due gommoni che si mantengono nelle vicinanze del punto dove avviene il recupero. Il tempo a disposizione è molto ridotto, l’operazione è velocissima e noi ci manteniamo a distanza di sicurezza perché il flusso rotore del possente EH 101 disturberebbe non poco le operazioni. Ho giusto un paio di minuti per fare alcune foto del recupero sperando di aver colto l’attimo giusto, è tutto abbastanza frenetico tanto che non riesco nemmeno ad avere il tempo di guardare le immagini sul display della mia Nikon. Noto che l’AB212 si disimpegna e con mia sorpresa, prendiamo il suo posto posizionandoci anche noi in hovering a circa una ventina di metri sopra il livello del mare; ora capisco il perché della doppia presenza a bordo degli operatori……. praticamente stiamo eseguendo la stessa manovra addestrativa di recupero di un naufrago, ma questa volta con l’EH 101, un operatore di volo esegue l’attività addestrativa supportato dall’altro operatore che ha la funzione di istruttore. Una volta in posizione viene calato il verricello con agganciata l’imbragatura necessaria al recupero del naufrago. Nel momento in cui inizia il recupero mi viene comunicata via interfono la manovra, purtroppo i miei tentativi di sporgermi per riprendere l’esecuzione della salita sono vani in quanto le cinque pale del rotore sollevano un’incredibile quantità di acqua nebulizzata e fotografare diventa alquanto difficile. Il Capo Equipaggio decide di ripetere la manovra per darmi un’altra possibilità per scattare altre foto. |
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Il Gancio 23 (Gancio è il call sign dei 101 del 3°GE) si allontana e ripete la procedura di avvicinamento alla zona del recupero, gli operatori di bordo comunicano ai piloti la posizione rispetto al naufrago e i vari spostamenti necessari per raggiungere la posizione ottimale. Viene ancora ammainato il cavo con l’imbragatura agganciata e, una volta che il subaqueo si è agganciato, viene issato a bordo. Avvisato della manovra riesco a scattare un’unica immagine, dove si vede l’operatore in tuta arancio appeso al gancio del verricello. La salita non è lineare, il cavo ondeggia e sino a quando il “naufrago” non è vicino al velivolo l’ondulazione non si stabilizza. Inoltre durante queste manovre addestrative il finto naufrago non viene portato a bordo ma, una volta che la manovra è ritenuta eseguita perfettamente, egli viene nuovamente ammainato in mare e recuperato dai gommoni. Ora la missione è completata e possiamo fare ritorno verso la MariSTaeli, la rotta che seguiamo “taglia” di netto la città di Catania verso ovest, per portarci sottovento alla pista 08 e iniziare la procedura di atterraggio. Durante il tragitto sfortunatamente c’è molta foschia così non riesco a vedere l’Etna in tutta la sua bellezza. Ci soffermiamo nella zona a nord della testata 08 dell’aeroporto, in attesa di ricevere l’autorizzazione ad attraversare il finale, ma ci sono degli “imbound” (velivoli commerciali in entrata nello spazio aereo dell’aeroporto) in corso e dobbiamo attendere, a questo punto ne approfitto per chiedere se è possibile sostare in cabina di pilotaggio per fare qualche foto. Come ho detto prima la carlinga dell’AB 212 è un tutt’uno, quindi anche restando nel vano posteriore, si è a mezzo metro dai piloti con ampia visione su tutto. Per l’EH 101 invece, la cabina di pilotaggio rimane molto più “appartata” e per poter vedere al meglio l’interno bisogna prendere posto quasi dentro, dove c’è il posto per un terzo seggiolino…..dall’AB 212 si ha si una bella panoramica, ma da qui si ha veramente l’idea di tutta la grandezza della macchina, è uno spettacolo ammirare 15 tonnellate di elicottero in hovering. Aggiungo che solo eccezionalmente sono autorizzato ad assistere a tutta la manovra di atterraggio con relativo rullaggio al parcheggio……, quale modo migliore per finire la giornata! Per concludere devo dire che le tre ore a bordo degli “Hammer” (EH 101 del 3° Gruppo) e dei Prora (AB 212 2° Gruppo) sono state a dir poco esaltanti, ma sono letteralmente “volate” in un batter d’occhi! |
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L'autore desidera ringraziare il: C.V. Galli, C.F. Loi, C.F. Florentino, C.F. Catania, C.C. Leoni, T.V. Tamburrino, T.V. Pasquinelli, T.V. Casarini, T.V. Spitaleri, T.V. Vivarelli, S.T.V. Giordano, S.T.V. Lorenzi, S.T.V. Miuccio, S.T.V. Ingrà, S.T.V. Spartà, M.llo Capuozzo, M.llo D'Attis, M.llo Benivegna, M.llo Vassallo, M.llo Benenato, M.llo Milani, M.llo Iacobone, M.llo Romani e il M.llo Vinci
Un speciale ringraziamento all'Ufficio Stampa dello Stato Maggiore Marina Militare a Roma
Foto e testo di Giorgio Ciarini
Giugno 2010
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English translation
During my stay in Maristaeli Catania I was allowed to take part in some training missions on the helicopters of the 2° and 3° Gruppo Elicotteri (Helicopter Squadron). The aim was to "touch with hands" to tell, helped by the images, how they fly and how they train the crews of the Forza Aerea della Marina (Navy Air Force). I state everything was made possible thanks to the prior authorization issued by the General Staff of the Marina (Rome), and I can certainly not hide the immense pleasure in seizing this opportunity. I would also like to point out that during my stay in Catania Fontanarossa I had the opportunity to carry out an equally important job, through an ad hoc media activity, in fact, I collected photographic and informative material, which once elaborated, granted me the opportunity to publish a dedicated article; so I invite, for those who have not yet had the opportunity, to view it through the following link: Maristaeli Catania. Reading the article will allow you to better understand the reality of the Stazione Elicotteri (Helicopter Station) in question. At this point we get to the heart of the purely flying activity. After a short time from my arrival at the Maristaeli it was necessary to meet with the Flying Squadron Commanders to talk about my presence on board the aircraft, a presence that must necessarily take place during normal daily training. The preliminary meeting takes place at the office of Commander Loi, so we are at the 3° Gruppo Elicotteri, where there are also the Chief Operations Service/ Squadron Training, Lieutenant Tamburrino, and the Commander in 2nd of the Gruppo, Commander Leoni. After the ritual presentations and a short chat we start with an introductory briefing on the daily activities planned and their development; For their part, there is a need to understand what my needs are, but in this respect I reassure them by putting myself in their hands and saying that it will be my care to try to gain the best without affecting the flight activity already planned. Before discussing the modalities of the program, I am told that the missions will be carried out in the early afternoon, and to my great surprise and satisfaction, a particular mission will be carried out with a pair of EH 101ASW that will fly in formation, so with the ability to take great pictures. The next mission is to witness the recovery (simulated) of a shipwreck. Always during the meeting it is clear immediately that to carry out a profitable job is necessary the presence of another helicopter that performs the function of "chase", or another helicopter that will serve to transport yours truly and that "escorting" the formation of EH 101ASW allows me to shoot. The choice of the "chase" falls on the 2° Gruppo that could make available one of its AB 212ASW/ ASuW. For the involvement of the "cousins", among other things more than legitimate, the Commander in 2nd Leoni is appointed. At this point the meeting ends with the appointment just before 14.00 "local time" in the briefing room where the final briefing will be held before starting the actual activity. Always accompanied by the very patient Lieutenant of Vessel Daniela Giordano we meet in the briefing room on time, where I get to know the various members of the flight crews, which are: the STV Miuccio and the TV Vivarelli of the 4° Gruppo Elicotteri of Grottaglie (Taranto), both in training at the 3° Gruppo for the operational transition from SH 3D to EH 101, TV Spartà and STV Ingrà. Obviously the participants are those of the first mission that we will carry out, the speaker is the Captain of Fregata Loi, which among other things will also be the "formation chief" of the mission itself. The Commander Loi, in a first phase, illustrates with a 360 degree description what are the role and the tasks of the Unit commanded by him, passing from the historical to the institutional tasks, to end the activities of recent past and present. Once this introductory phase is analyzed first of all what is the "target" of the mission, on board the two EH 101ASW there will be two pilots who are carrying out the operational transition, assisted of course by two instructor pilots; They come from the SH 3D line (now decommissioned) and once this stage is over, they will achieve the Limited Combat Ready on the EH 101. In this regard, I recall that the Gruppi based at Maristaeli Catania are the main subjects for this training role. Remaining in terms of "target" the mission provides to perform a training step, which teaches pilots in training flight in tactical training and parade. In the description of the type of flight that will be made the CF Loi communicates the detailed provisions on the flight, in particular the distances to be maintained: the minimum parade consists of a "shovel", so between one helicopter and the other the pilot of the gregarious helicopter must interpose the distance of about nine meters, precisely the length of a shovel. During the flight obviously both pilots in training will have to play both the role of "leader" and that of "wing" exchanging several times the position. The briefing also illustrates the areas of maneuver involved, including between an area that develops south of the Maristaeli then on the sea, the area of Agnone up to Sigonella, home of the important Italian-American air base. Another phase of the briefing has served to illustrate in detail the conditions METAR of the mission areas, the order of succession "leader" and "wing", the various time out for the procedures of starting and releasing brakes, the radio frequencies in use and reserve, the possible orders of the "leader" to the "chase" helicopter. The final part, and also the most important, is dedicated to safety procedures, so what to do in case of failures to the helicopters and in particular to communication systems, the briefing ends with the timing synchronization in Bravo at 15 and 26. At this point I am accompanied at the 2° Gruppo Elicotteri for dressing and for a mini briefing on the safety procedures of the AB 212. In the hangar I am welcomed by "my" operator on board, the Head of 1st Class Benenato, who helps me to wear the life jacket and the safety harness, necessary to be able to operate on the aircraft with the hatch open. Once the operation is over I accompany immediately on the apron, where waiting for us there is the AB 212ASW/ASuW coded 7-31, "call sign" Prora 31 (Prora is the radio call sign used by the 212 of the 2° GE) of the 2° Gruppo Elicotteri. After a few seconds we reach the crew consisting of TV Spitaleri and STV Lorenzi, there is a minute to lose because the agreements are that our helicopter will hovering near the runway waiting for the other aircraft. In this regard I have to say that the procedure of starting and the subsequent takeoff of the 212 were really quick, while we waited a few minutes before seeing the EH 101 move, on the other hand the "101" of engines to start has three... The position allows me to take, as you can see, some wonderful photos, once all the helicopters have risen in flight we immediately head south and then, in a few seconds we are on the sea. Unfortunately, at this stage I have the "targets" completely against the light, but nevertheless with a bit of luck, I can make a couple of images that I think comment for themselves. As you can see from the pictures I had many opportunities to take different shots, even with changes in altitude and distance. During some detachments, and therefore flying as soloists, I have to admit, and I hope that the friends of the 3° Gruppo do not want me, that there were moments of flight that will remain indelible in my memory. In fact, remaining constantly squatting on the floor of the rear of the cabin with the door open, I could enjoy a few minutes of tactical flight both on the sea, on the mainland and near the coast, so much so that I almost forgot to take photographs. I don’t want the EH 101 crews yet, but the AB 212, being much smaller, lighter and without a cockpit partition, gives the "passenger" a much more intense feeling of flight! I remember with pleasure writing the text the looks of the operator on board to understand where my resistance was before being sick, I must say that I passed the exam with flying colors. After about 50 minutes of mission, without realizing that they had passed we return to the Stazione Elicotteri. It takes a few minutes to find us near the landing area, even in this case the light is not perfectly in favor, but I can still capture the landing stages. At this point there is a program change that I was not aware of, probably agreed to the "flight" among the crews. We land last with the 212, and even before the aircraft shuts down the engines, the flight operator accompanies me aboard the EH 101ASW, coded 2-02. Once on board, the flight operator of the EH 101 who welcomed me, explains the safety rules of the helicopter. The taxi is short and as we take off I see that the other EH 101 and the AB 212 follow us, just time to settle on the edge of the cargo door and the new formation meets. This time the role of "chase" is up to us with the EH 101, the new situation is very much appreciated as it allows me to capture images of a mixed training and then also give credit to the 2° Gruppo Elicotteri. The mission appendix does not last very long..... about 30 minutes, more than enough for my needs. Once again landed, I thought there was a break instead.... again surprise: NCO Milani (the flight operator of the EH 101 on which I was flying) accompanies me from aircraft 2-02 to aircraft 2-23. Waiting for me this time on board there are two flight operators, the 1st NCO Iacobone and the equal rank Romans, later I will understand why two on board instead of one. Also on this occasion the takeoff is very fast and as we head south, we take to the sea about five miles from the coast where there is already a AB 212 of the 2° Gruppo Elicotteri that is operating in hovering, to carry out the recovery of a shipwreck through the use of the winch. The helicopter is assisted by two inflatable boats that remain close to the point where the recovery takes place. The time available is very short, the operation is very fast and we keep at a safe distance because the rotor flow of the mighty EH 101 would disturb operations. I just have a couple of minutes to take some photos of the recovery hoping to have caught the right moment, it’s all quite hectic so much that I cannot even have time to look at the images on the display of my Nikon. I notice that the AB 212 disengages and to my surprise, we take its place also positioning ourselves in hovering at about twenty meters above sea level; now I understand why the double presence on board operators.... We are practically performing the same training maneuver to recover a shipwreck, but this time with the EH 101, a flight operator performs the training activity supported by the other operator who has the function of instructor. Once in position, the winch is lowered with the harness attached to the rescue of the shipwreck. As soon as the recovery begins, I’m notified via the intercom of the maneuver, unfortunately my attempts to lean to resume the execution of the climb are vain because the five blades of the rotor lift an incredible amount of nebulized water and photographing becomes quite difficult. The Chief of Crew decides to repeat the maneuver to give me another chance to take more photos. The Gancio 23 (Gancio is the call sign of the 101 of the 3° GE) moves away and repeats the procedure of approach to the recovery area, the operators on board communicate to the pilots the position with respect to the shipwreck and the various movements necessary to reach the optimal position. The cable is still lowered with the sling attached and, once the subaqueous has hooked, is hoisted on board. Alerted to the maneuver I can take a single image, where you see the operator in orange jumpsuit hanging on the hook of the winch. The climb is not linear, the cable sways and until the "shipwreck" is close to the aircraft the ripple does not stabilize. In addition, during these training maneuvers the false shipwreck is not brought on board but, once the maneuver is considered perfectly executed, he is again lowered at sea and recovered from the dinghies. Now the mission is completed and we can return to the Maristaeli, the route we follow "cuts" the city of Catania to the west, to take us downwind to runway 08 and begin the landing procedure. Unfortunately there is a lot of fog on the way so I can’t see Etna in all its beauty. We stop in the area north of the runway head 08 of the airport, waiting to receive permission to cross the final, but there are "imbound" (commercial aircraft entering the airspace of the airport) in progress and we must wait, at this point I take the opportunity to ask if it is possible to stop in the cockpit to take some pictures. As I said before, the AB 212’s cockpit is a whole, so even if you stay in the rear compartment, you are half a meter away from the pilots with a wide view on everything. For the EH 101 instead, the cockpit remains much more "secluded" and to be able to see the best inside you have to take place almost inside, where there is the place for a third car seat.... from the AB 212 you have a nice overview, but from here you really have the idea of the whole size of the car, it is a spectacle to admire 15 tons of hovering helicopter. I add that only exceptionally I am authorized to attend any landing maneuver with its taxiing to the parking lot... What better way to end the day! To conclude I must say that the three hours on board of the "Hammer" (EH 101 of the 3° Gruppo) and Prora (AB 212 2° Gruppo) were nothing short of exhilarating, but they literally "flew" in the blink of an eye!
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The author would like to thanks the: C.V. Galli, C.F. Loi, C.F. Florentino, C.F. Catania, C.C. Leoni, T.V. Tamburrino, T.V. Pasquinelli, T.V. Casarini, T.V. Spitaleri, T.V. Vivarelli, S.T.V. Giordano, S.T.V. Lorenzi, S.T.V. Miuccio, S.T.V. Ingrà, S.T.V. Spartà, M.llo Capuozzo, M.llo D'Attis, M.llo Benivegna, M.llo Vassallo, M.llo Benenato, M.llo Milani, M.llo Iacobone, M.llo Romani and the M.llo Vinci
A special thank at the Press Office of the Marina Militare in Rome
Images and text by Giorgio Ciarini
June 2010
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