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Durante lo scorso mese di giugno, con inizio lunedì 14 e termine venerdi 25, si è svolta in Francia l’esercitazione Garuda III, l’importante evento è così giunto alla sua terza edizione; i lettori sicuramente ricorderanno che le precedenti edizioni si sono svolte nel 2003 in India e nel 2005 in Francia, con la caratteristica di essere esercitazioni bi-nazionali Franco-Indiane. Mentre in quest’ultima edizione della Garuda abbiamo potuto assistere ad una notevole evoluzione in termini di assetti partecipanti e strutture impegnate rispetto alle precedenti edizioni, la crescita più importante di questa edizione 2010 sta nel fatto che quest’anno oltre alle Forze Aeree di Francia, con Armée de l’Air e Marine Nationale, e dell’India si è aggiunta anche la Forza Aerea di Singapore, questa nuova aggregazione all’evento non è l’unico dato importante in quanto è stato anche aumentata la disposizione degli assetti su due differenti basi, e non una sola come in passato. A differenza della Forza Aerea indiana, che è solo alla sua seconda presenza sul territorio francese, per la Forza Armata di Singapore volare sul territorio transalpino è ormai una abitudine consolidata da molti anni, in quanto, dal 1998 sulla Base Aerea di Cazaux a ridosso del confine con la Spagna, è presente un Detachment della RofSAF (Republic of Singapore Air Force) dotato di velivoli A 4SU e di TA 4SU Skyhawk. Volevo far notare che l’addestramento all’estero per la Forza Aerea di Singapore è una necessità primaria, priorità dovuta al fatto che il territorio nazionale è di solo 623 chilometri quadrati, quindi non “concede” molto spazio, così nel corso degli anni lo Stato Maggiore dell’Aeronautica ha creato dei distaccamenti all’estero, precisamente negli Stati Uniti, in Australia, nel Brunei e appunto in Francia, potendo così usufruire di aree geograficamente più ampie dove i piloti possono addestrarsi al pari dei loro colleghi. |
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Vediamo ora quali sono stati gli assetti impegnati nell’esercitazione: la Francia ovviamente oltre alle basi aeree ha disposto l’utilizzo di sei Mirage 2000-5 del Groupe de Chasse GC01.002 basato a Dijon e per l’occasione distaccato a Orange, cinque Mirage 2000B dell’Escadre de Chasse EC 02.005 basato a Orange e distaccato a Istres, due Tanker C 135FR del Groupe Ravitallement en Voul GRV 02.091 basato a Istres e operante dalla medesima base, un Awacs E 3F dell’EDCA 01.036 basato ad Avord, quattro Rafale M della Marine Nationale in carico alla 12Flottille di base a Landivisiau nel nord/ovest della Francia. Per quanto riguarda la Forza Aerea indiana si è trasferita nel paese transalpino con sei Sukhoi SU 30MK, due Il 76 per il supporto e un Il 78MKI come aerorifornitore, tutti gli assetti indiani sono stati basati a Istres. Singapore ha partecipato con sei F 16D Block 52, versione biposto del famosissimo caccia caratterizzata dalla suite per apparati elettronici posta sopra la fusoliera, essi si sono invece posizionati a Orange, mentre sempre per Singapore erano presenti un KC 135R e due C 130H che invece hanno operato da Istres assieme ai loro colleghi indiani e francesi dotati di Tanker. Le missioni svolte sono state principalmente delle COMAO (Combined Air Operations) con i velivoli delle due forze aeree orientali impegnate ad integrarsi con le procedure occidentali standard a livello NATO. Inoltre sono state organizzate delle missioni di lunga durata con la partecipazione dei Tanker di entrambe le forze aeree, purtroppo visto l’incompatibilità dei sistemi di rifornimento in volo, i velivoli F 16D di Singapore non hanno potuto rifornirsi dai colleghi indiani, in quanto, l’IL 78MKI è dotato solo di sistemi a cestello, mentre l’F 16D per potersi rifornire ha necessità di un velivolo con l’asta rigida, quindi solo dai C 135FR francesi e ovviamente da quello della propria Forza Aerea. Per concludere il report, ovviamente non posso non menzionare l’ottima giornata mediatica organizzata martedì 22 dal Sirpa Air e dal Comando della Base di Orange, che in perfetta sinergia, hanno dato la possibilità a noi giornalisti di intervistare il Comandante Patrick Nal Pon della RofSAF insieme al collega Comandante Coste del GC01.002 di Dijon, e non solo, in quanto, sono state organizzate delle aree per poter fare delle ottime riprese fotografiche nell’arco dell’intera giornata. |
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L'autore desidera ringraziare il Col. Lherbette presso l'Ambasciata francese a Roma e l'Ufficio Pubbliche Relazioni del Sirpa Air a Parigi. Foto e testo di Giorgio Ciarini Giugno 2010 |
English translation by Frank McMeiken
Between Monday 14 and Friday 25 June 2010 France hosted Exercise Garuda III. This was the third edition of this important event: readers will remember that the preceding exercises were staged in India in 2003 in India and France in 2005, the aim being to organise bi-annual Franco-Indian exercises. While during this latest edition of Garuda it was possible to observe considerable evolution in terms of participating assets and structures involved in respect of previous versions, the most important development in the 2010 exercise was the fact that besides the air forces from France, with the Armèe de L’Air and Marine Nationale, and that of India, the Singapore Air Force has also been invited to participate. This was not the sole new element, however, as the organisers had arranged for the disposition of assets across different bases, rather than centred on a single base, as had occurred in the past.As opposed to the Indian Air Force, for whom this was only the second presence on French territory, for the Singapore Air Force flying in the European environment has been an activity consolidated over many years, as, since 1998, the Base Aerea de Cazaux, close to the border with Spain, has hosted at Detachment of the RofSAF (Republic of Singapore Air Force) operating A 4SU and TA 4SU Skyhawk aircraft. It should be noted that the requirement to train abroad is a primary necessity for the Singapore Air Force, created by the fact that national territory comprises only 623 square kilometres, allowing very little unrestricted air space. Over the years, the General Staff of the service has created detachments abroad, more specifically in the United States, Australia, Brunei, and in the case in point, France, enabling the exploitation of wider geographical areas wherein the pilots have the space to train on a par with their colleagues.Turning to the assets involved in the exercise:France, besides obviously providing the air bases, made available six Mirage 2000-5F from Groupe de Chasse GC01.002 (based at Dijon), detached to Orange for the occasion, five Mirage 2000B from Escadre de Chasse EC 02.005 (Orange), detached to Istres, two C 135FR tankers from Groupe Ravitallement en Voul GRV 02.091 operating from their home base at Istres, an E 3F AWACS from EDCA 01.036 based at Avord, four Rafale M from the Marine Nationale, and drawn from 12 Flottille, based at Landivisiau in the north west of France.As for the Indian Air Force, the service had arrived in France with six Sukhoi SU 30MK, two supporting Il 76, and an Il 78MKI tanker. All these assets were based at Istres. Singapore participation comprised six F 16D Block 52, the two-seat versions of the fanous fighter characterised by the electronic apparatus housed above the fuselage. These, however, were operating from Orange, while additional Singapore forces were a KC 135R and two C 130H, which operated from Istres together with their French and Indian tanker-operating partners.The missions conducted were principally COMAO (Combined Air Operations), with aircraft from the two far-eastern air forces engaged in integrating themselves with NATO-level western standards. Moreover, extended missions were organised for the tanker forces of both these Air Forces but, unfortunately, given the incompatibility of the in-flight refuelling systems, the F 16D from Singapore were unable to draw fuel from their Indian colleagues, as the IL 78MKI is only fitted with a drogue system, while the F 16D can only be refuelled from an aircraft with a rigid boom, being restricted therefore to the French C 135FR and, obviously, that of their own air force.To conclude this report, it is impossible not to mention the excellent media day organised on Tuesday 22 by Sirpa Air and the Base de Orange HQ, which, in perfect synergy, delivered the journalists the possibility to interview Patrick Nal Pon, the Commander of the RofSAF contingent, and Comandante Coste of GC01.002 at Dijon, while providing photographic areas from which excellent results could be obtained through the entire arc of the day.
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Special thanks to the Col. Lehrbette of the French Embassy in Rome and the Sirpa Air Press Office of Paris.
Images and text by Giorgio Ciarini
June 2010
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