gdf esercitazione torri di fraele 2018 titolo
Martedì 18 settembre si è svolta un’esercitazione congiunta con la partecipazione della Sezione Aerea di Varese e le Stazioni del SAGF (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza) di Sondrio, Madesimo, Edolo e Bormio.
L’evento è stato dedicato a Chicco (Gianenrico) Longo, finanziere 40enne del SAGF, deceduto per cause naturali durante un’esercitazione del Soccorso Alpino in alta Valfurla (rifugio Pizzini) mercoledì 28 aprile 2010.
L’esercitazione è stata organizzata e gestita dal ROAN (Reparto Operativo AeroNavale) di Como e dai Comandi Provinciali di Sondrio e Brescia, una trentina i militari impegnati, nove per la parte equipaggi di volo, una ventina per le squadre dei reparti SAGF.
L’esercitazione si è svolta alla presenza del Comandante interregionale per l’Italia del Nord della Guardia di Finanza Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Vicanolo e del Comandante regionale della Lombardia, Generale di Divisione Piero Burla.
gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 1
gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 2 gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 3 gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 4
gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 5 gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 6 gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 7

Premessa

Il quadro normativo vigente affida alla Guardia di Finanza compiti di concorso in materia di soccorso e ne definisce il ruolo in tema di protezione civile, su tutto il territorio nazionale montano, impervio, autorizzato e non (D.Lgs del 2 gennaio 2018, n.224, che individua nel Corpo une delle strutture operative del corrispondente Sevizio Nazionale di Protezione Civile). Per l’assolvimento di tale funzione, il Corpo impiega sia i reparti territoriali sia le componenti specialistiche aeree, nonché i reparti del SAGF.
Con Decreto Ministeriale del 20 aprile 1993 il SAGF ha ottenuto il formale riconoscimento normativo dei compiti assolti nel settore del soccorso in montagna (le attività di soccorso ed intervento operativo da svolgere in zone di media e alta montagna sono svolte in via prioritaria dalle unità di soccorso dal SAGF).
In particolare, da decenni le componenti specialistiche del Servizio Aereo e del Soccorso Alpino, dislocate in ambiente montano sull’intero territorio nazionale, sono state chiamate a svolgere interventi di soccorso con recupero di dispersi, infortunati e il successo di tali interventi, oltre all’elevata professionalità e generosità del personale, è stato legato spesso alla sinergia tra i due comparti specialistici.
L’istituzione della figura professionale del Tecnico di Elisoccorso (TE) SAGF, chiara espressione della citata sinergia, unita alle competenze tecnico operative dei Tecnici di Soccorso Alpino (TSA) e dei conduttori cinofili, ha conferito al dispositivo una maggiore efficacia portando i reparti specialistici del Corpo a divenire un sicuro e valido punto di riferimento per chi opera in ambiente montano.
La predetta sinergia, si è da sempre distinta come supporto al dispositivo di soccorso 118 nel recupero di persone infortunate in ambiente impervio, nella collaborazione in occasione di manifestazioni agonistiche, nel supporto alle popolazioni colpite da catastrofi e da pubbliche calamità legate al territorio montano e infine, è nel tempo divenuto valido strumento, nell’espletamento di atti di Polizia Giudiziaria delegati dall’Autorità Giudiziaria, connessi al recupero di salme, all’effettuazione di sopralluoghi in occasione di eventi “valanghivi” e alle relative ricostruzioni delle dinamiche degli incidenti.
L’attività operativa messa in atto dalle due componenti specialistiche del Corpo, a decorrere dal 2012 a seguire, ha avuto, di fatto, un notevole incremento nel numero di interventi di soccorso per effetto da un lato dell’entrata in vigore del Piano per la ricerca di persone scomparse ove il SAGF ha assunto il ruolo di “Polizia Giudiziaria di alta quota” e dall’altra, per la recente sottoscrizione del Protocollo d’Intesa tra il SAGF ed il CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) della Regione Lombardia e della Regione Piemonte, ove il comparto è divenuto parte integrante del sistema Emergenza Urgenza.

gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 8
gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 9 gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 10
gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 11 gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 12 gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 13

Gli obiettivi

L’esercitazione ha avuto un triplice obiettivo:
- evidenziare agli alti Ufficiali presenti le capacità acquisite dai rispettivi comparti nel gestire situazioni di emergenza in montagna a tutela della vita umana.
- mantenere un elevato standard di addestramento del personale aereo, piloti e verricellisti, dei soccorritori del SAGF, in particolare sulle procedure di ricerca su ampie aree e di recupero con il verricello, dimostrando l’efficacia degli interventi attraverso l’impiego in aerocooperazione della componente aerea e del SAGF. Verificando nell’immediato il giusto livello di addestramento nelle procedure di soccorso e l’efficacia delle comunicazioni.
- per ultimo, ma non da meno, mantenere vivo il ricordo del collega scomparso, richiamando alla memoria il suo lavoro con una circostanza addestrativa degna di nota e di partecipazione.

gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 14
gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 15 gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 16

Il luogo e lo scenario

L’evento si è svolto in località “Torri di Fraele – Laghi di Cancano”, nel Comune di Valdidentro (Sondrio), alta Valtellina, a 1.940 metri sul livello del mare.
Il luogo abbastanza impervio ha obbligato gli organizzatori dell’evento a predisporre due aree distinte dove collocare i mezzi e il personale e una dove svolgere l’attività dimostrativa.
I tre elicotteri della Sezione Aerea di Varese, un NH 500MD e due AB 412HP, sono stati fatti atterrare e sostare su di un’area ai bordi del Lago Scale (uno dei tre laghi di Cancano), area utilizzata anche per l’imbarco e lo sbarco del personale del SAGF e degli osservatori.
Una seconda area è stata predisposta ai piedi di una delle Torri di Fraele, dove è stata allestita la Base operativa avanzata per il coordinamento delle operazioni tramite piattaforma tecnologica, antenna radio e PC cartografico.
Nella stessa zona sono stati anche ospitati gli alti ufficiali e gli invitati, perché ottimo punto di osservazione delle operazioni di ricerca e soccorso.
Una terza zona, denominata falesia Torri di Fraele, è stata utilizzata dai militari del SAGF di Bormio per effettuare un’arrampicata dimostrativa utilizzando la “via” intitolata a “Chicco Longo”.
Lo scenario, creato ad hoc per simulare quanto accade realisticamente, è stato incentrato sulla ricerca e sul soccorso di un geologo disperso da qualche giorno nella zona dei laghi di Cancano, area colpita da eccezionali precipitazioni, che da un lato hanno determinato molteplici smottamenti, causando a sua volta il completo isolamento della zona con l’interruzione di tutte le strade di accesso.

gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 17 gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 18
gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 19 gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 20
gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 21 gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 22 gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 23

L’esercitazione
La parte introduttiva dell’evento è stata illustrata dal Maresciallo Capo Pilota Stefano Cortese (Sezione Aerea di Varese) e dal Maresciallo Aiutante Maioglio (SAGF Sondrio) con un briefing basato sugli aspetti tecnici dell’operazione di ricerca e soccorso.
La parte “livex” dell’esercitazione ha inizio mediante la simulazione di una richiesta di soccorso pervenuta alla Sala Operativa del 117 di Sondrio come da procedura di AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza) 118 tramite l’invio di SMS, preceduta da comunicazione alla stessa Sala di un’informativa per il mancato rientro di un geologo impegnato nel monitoraggio del territorio della zona di Cancano.
Vista la particolarità dello scenario, con l’interruzione di tutte le strade di accesso e di numerosi punti di smottamento, si rende necessario compiere la ricerca tramite ricognizione aerea.
Pertanto viene utilizzato il veloce e agile NH 500MD “Volpe 117” che procede a una ricognizione mirata fino all’individuazione del disperso.
Durante la ricerca la base operativa assegna ai soccorritori le zone d’intervento e la gestione del “cronologico attività”.
All’atto dell’individuazione del disperso viene attivato l’equipaggio dell’AB 412 “Volpe 215” per iniziare l’elitrasporto di due soccorritori del SAGF sopra il punto indicato dal ricognitore.
Con due distinte operazioni di volo sono trasportati e verricellati due militari TSA (Tecnico di Soccorso Alpino) che si occupano del ritrovamento del disperso e di un terzo militare TE (Tecnico di Elisoccorso) dotato di barella che deve organizzare il recupero.
Constatato purtroppo il decesso, i soccorritori si mettono in contatto con la base operativa che deve a sua volta comunicare con la Procura della Repubblica competente, per autorizzare la rimozione del cadavere.
In attesa dell’autorizzazione i militari del SAGF provvedono ad installare una “teleferica alpina” che permetterà di portare la barella e la salma in un punto prestabilito dove potrà essere imbarcata tramite verricello sull’AB 412.
Arrivata l’autorizzazione dal Pubblico Ministero di turno viene iniziato il trasferimento nel punto prestabilito, con l’arrivo dell’AB 412 inizia il recupero della barella e del TE del SAGF, un altro militare da terra assiste l’operazione manovrando il cavo anti rotazione, il successivo passaggio è il trasporto della salma al più vicino obitorio, dove sarà messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Un’ulteriore appendice dell’esercitazione si è avuta con la comunicazione che uno dei militari che stava effettuando l’arrampicata dimostrativa lungo la “via” intitolata a “Chicco Longo”, si è “incrodato” (termine tecnico che definisce il bloccaggio dello stesso con le proprie corde da arrampicata) su di una cengia e necessità di soccorso.
Pronto l’intervento di due TSA che calandosi sulla parete procedono alla posa dell’infortunato su di una barella “Kong” per essere calato fino al suolo, ovviamente anche questa è stata una simulazione per dimostrare la rapidità e precisione di intervento del personale del SAGF.
La fine delle operazioni è sancita con un de-briefing tenuto dagli organizzatori e da un “encomio virtuale” palesato ai militari presenti dal Generale di Corpo d’Armata Giuseppe Vicanolo nel corso della riflessione di commiato. 

gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 24 gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 25
gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 26
gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 27
gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 28
gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 29
gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 30
gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 31
gdf esercitazione torri di fraele 2018 image 32
L'autore desidera ringraziare il Col. Maurizio de Panfilis (Comandante del ROAN Como), il Ten. Col. Riccardo Fineschi e il  Cap. Domenico Cocchi (Comandante e Vice Comandante della Sezione Aerea di Varese). 
Un particolare ringraziamento agli equipaggi di Volpe 117, Volpe 215 e / and Volpe 218. 
Un ringraziamento speciale all'Ufficio Stampa del Comando Generale della Guardia di Finanza (Roma)
Foto e testo di Giorgio Ciarini 
Settembre 2018 

 

English translation

On Tuesday, September 18th, a joint exercise was held with the participation of the Sezione Aerea Varese (Air Section) and the SAGF (Soccorso Alpino della Guardia di Finanza) Stations of Sondrio, Madesimo, Edolo and Bormio.
The event was dedicated to Chicco (Gianenrico) Longo, 40-year-old financier of the SAGF, who died of natural causes during an Alpine Rescue exercise in the upper Valfurla (Pizzini refuge) on Wednesday, April 28, 2010.
The exercise was organized and managed by the Reparto Operativo Aeronavale (ROAN or Aeronaval Operations Department) of Como and the Comando Provinciale (Provincial Commands) of Sondrio and Brescia, about thirty militaries engaged, nine for the flight crews, about twenty for the teams of the SAGF departments.
The exercise was held in the presence of the Comandante Interregionale (Interregional Commander) for Northern Italy of the Guardia di Finanza (Italian Custom Police) Generale di Corpo d'Armata Giuseppe Vicanolo and the Comandante Regionale (Regional Commander) of Lombardy, General of Division Piero Burla.

Premessa
The current regulatory framework entrusts to the Guardia di Finanza competition tasks in the field of rescue and defines its role in the field of civil protection, throughout the mountain national territory, impervious, authorized and not (Legislative Decree of 2 January 2018, n.224, which identifies in the Corps one of the operating structures of the corresponding National Service of Civil Protection). For the fulfillment of this function, the Corps employs both the Territorial Departments and the specialized air components, as well as the SAGF Departments.
With Ministerial Decree of 20 April 1993 the SAGF has obtained the formal normative acknowledgment of the tasks performed in the field of the aid in mountain (rescue and operational activities to be carried out in mid-mountain and high mountain areas are carried out as a priority by rescue units from SAGF).
In particular, for decades the specialist components of the Servizio Aereo and Alpine Rescue, located in the mountain environment throughout the national territory, have been called to carry out rescue interventions with recovery of missing persons, injured and the success of these interventions, in addition to the high professionalism and generosity of the staff, has often been linked to the synergy between the two specialist sectors.
The establishment of the professional figure of the Tecnico di Elisoccorso (TE or Helicopter Rescue Technician) SAGF, clear expression of the aforementioned synergy, combined with the technical operational skills of the Tecnici di Soccorso Alpino (TSA or Rescue Technicians Alpine) and canine conductors, has given the device a greater effectiveness leading the specialized departments of the Corps to become a safe and valid point of reference for those who work in the mountain environment.
The aforementioned synergy has always distinguished itself as support to rescue device 118 in the recovery of injured people in an impervious environment, in collaboration on the occasion of competitive events, support for people affected by disasters and public disasters linked to the mountain territory and, finally, has over time become a valid tool, in carrying out acts of the Polizia Giudiziaria (Judicial Police) delegated by the Autorità Giudiziaria (Judicial Authority), related to the recovery of bodies, the carrying out of inspections during "avalanche" events and related reconstructions of the dynamics of accidents.
The operational activity implemented by the two specialist components of the Corps, from 2012 to follow, has had, in fact, a significant increase in the number of relief interventions due to the entry into force of the Plan for the search of missing persons where the SAGF has taken on the role of Polizia Giudiziaria di alta quota (High altitude Judicial Police) and on the other hand, for the recent signing of the Memorandum of Understanding between the SAGF and the CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) of the Lombardy Region and the Piedmont Region, where the sector has become an integral part of the emergency urgency system.

The objectives
The exercise had a triple objective:
- to highlight to the senior officers present the skills acquired by their respective sectors in managing emergency situations in the mountains to protect human life.
- maintain a high standard of training for air crew, pilots and winchers, SAGF rescuers, in particular on search procedures for large areas and winch recovery; demonstrating the effectiveness of the interventions through the use of the air component and SAGF in aero-cooperation. Checking immediately the right level of training in rescue procedures and the effectiveness of communications.
- last but not least, to keep alive the memory of the missing colleague, recalling his work with a training circumstance worthy of note and participation.

The place and the scenery
The event took place in the locality "Torri di Fraele - Laghi di Cancano", in the Municipality of Valdidentro (Sondrio), high Valtellina, at 1,940 meters above sea level.
The rather difficult place forced the organizers of the event to set up two separate areas where to place the vehicles and staff and one where to carry out the demonstration activity.
The three helicopters of the Sezione Aerea di Varese, an NH 500MD and two AB 412HP, were landed and stopped on an area at the edge of Lake Scale (one of the three lakes of Cancano), an area also used for the embarkation and disembarkation of SAGF personnel and observers.
A second area was set up at the foot of one of the Torri di Fraele, where the Advanced Operations Base was set up for the coordination of operations through technological platform, radio antenna and PC cartography.
In the same area were also hosted high officials and guests, because excellent observation point of search and rescue operations.
A third area, called Torri di Fraele cliff, was used by the military of the SAGF of Bormio to make a demonstration climbing using the "route" named after "Chicco Longo".
The scenario, created ad hoc to simulate what is happening realistically, was focused on the search and rescue of a geologist lost for a few days in the area of the lakes of Cancano, area affected by exceptional rainfall, on the one hand caused multiple landslides, causing in turn the complete isolation of the area with the interruption of all access roads.

The exercise
The introductory part of the event was illustrated by Chief Pilot Marshal Stefano Cortese (Sezione Aerea Varese) and Assistant Marshal Maioglio (SAGF Sondrio) with a briefing based on the technical aspects of the search and rescue operation.
The "livex" part of the exercise begins by simulating a distress call received at the Operations Room of 117 in Sondrio as per procedure of Azienda Regionale Emergenza Urgenza (AREU or Regional Emergency Urgency Company) 118 by sending SMS, preceded by communication to the same Hall of an information for the failure to return of a geologist engaged in monitoring the territory of the area of Cancano.
Given the particular situation, with the interruption of all access roads and numerous points of landslide, it is necessary to carry out the search by aerial reconnaissance.
Therefore it is used the fast and agile NH 500MD "Volpe 117" which proceeds to a targeted reconnaissance until the identification of the missing.
During the search the operating base assigns to the rescuers the areas of participation and the management of the "chronological activity".
At the time of detection of the missing is activated the crew of AB 412 "Volpe 215" to begin the transport of two rescuers of SAGF above the point indicated by the scout.
With two distinct flight operations are carried and winched two military TSA (Alpine Rescue Technician) who are responsible for the discovery of the missing and a third military TE (Helicopter Rescue Technician) equipped with stretcher that must organize the recovery.
Unfortunately, having ascertained the death, the rescuers put themselves in contact with the operative base that must in turn communicate with the competent Pubblico Ministero’s (Public Prosecutor) Office, to authorize the removal of the body.
Pending authorisation, the SAGF military will install an "alpine cableway" that will allow you to bring the stretcher and body to a predetermined point where it can be boarded by winch on the AB 412.
Once the authorization from the Pubblico Ministero on duty is started the transfer to the predetermined point, with the arrival of AB 412 begins the recovery of the stretcher and TE of SAGF, another military from the ground assists the operation by maneuvering the anti-rotation cable, the next step is the transport of the body to the nearest morgue, where it will be made available to the Autorità Giudiziaria.
A further appendix of the exercise came with the communication that one of the soldiers who was performing the demonstration climbing along the "route" named after "Chicco Longo", was "encrusted" (technical term that defines the locking of the same with its own climbing ropes) on a ledge and need for help.
Ready the intervention of two TSA that descending on the wall proceed to lay the victim on a stretcher "Kong" to be lowered to the ground, obviously this was also a simulation to demonstrate the speed and accuracy of intervention of SAGF staff.
The end of the operations is sanctioned with a de-briefing held by the organizers and a "virtual encomio" manifested to the soldiers present by the General of Corpo d'Armata Giuseppe Vicanolo during the reflection of farewell.

The author would like to thanks the Col. Maurizio de Panfilis (Cmdr of the ROAN Como), the Lt. Col. Riccardo Fineschi and the Capt. Domenico Cocchi (Cmdr and Vice Cmdr of the Sezione Aerea di Varese). 
Special thanks to the crews of Volpe 117, Volpe 215 and Volpe 218. 
Also meriting special thanks for their essential assistance is the Ufficio Stampa of the Comando Generale (Rome)
Images and text by Giorgio Ciarini 
September 2018