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Il 9° Gruppo Autonomo Caccia Terrestre nasce dalla scissione del 3° Gruppo, la sua costituzione avviene il 10 aprile del 1917 a Villaverla (Vicenza), il reparto opera al momento della sua nascita alle dipendenze della 6ª Divisione Aerea “Falco” di Padova che a sua volta dipendeva dalla 1ª Squadra Aerea con sede a Milano, alti comandi dipendenti dal Regio Esercito. Mentre nel 1923 con la nascita della Regia Aeronautica come ente autonomo vengono operati dei cambiamenti organizzativi e il 9° Gruppo diventa dipendente del 1° Stormo. Nel 1931 in occasione delle grandi manovre il Reparto con le sei Squadriglie in dotazione viene fatto confluire insieme al 10° Gruppo nel nascente 4° Stormo e la loro base operativa è a Merna (Gorizia). La vita operativa del Reparto dopo il 1931 è sempre stata parallela a quella dello Stormo da cui dipendeva, ormai da ben 78 anni sino ad oggi i due enti hanno percorso questo cammino uno al servizio dell’altro, e visti i presupposti questo cammino sarà ancora molto lungo. In verità nel corso degli anni dalla sua collocazione nel 4° Stormo ci sono state delle brevi parentesi dove il Gruppo si è distaccato, ma sono state parentesi di breve periodo più che altro per motivi logistici di decentramento e comunque al termine delle varie campagne il Cavallino Rampante del 9° Gruppo fa ritorno puntualmente all’ombra dello stemma gemello di cui si fregia il “Quarto”. Lo stemma del Cavallino Rampante ereditato da Francesco Baracca è pressoché identico per i tre reparti che lo hanno adottato nei primi anni trenta, esso è presente con delle piccole varianti sui velivoli del 4° Stormo, del 10° Gruppo e come scritto prima anche dal 9° Gruppo. Dal 1931, anno della confluenza sotto il “Quarto”, il 9° Gruppo ha avuto in dotazione velivoli Fiat CR.20 sostituiti a breve da un modello più avanzato denominato CR.20 “Asso”, velivoli che comunque vengono a loro volta sostituiti nel volgere di pochissimo tempo da dei nuovi Fiat CR.32, questi biplani di costruzione italiana verranno utilizzati prima in Africa Settentrionale Italiana (ASI) e successivamente in Spagna, alla fine del 1939 gli vengono assegnati dei nuovi Fiat CR.42 che il 9° Gruppo utilizzerà per la prima volta durante un suo dispiegamento in Piemonte. Con l’ingresso in guerra dell’Italia il Gruppo viene dislocato nel sud d’Italia a Comiso e viene utilizzato per cercare di neutralizzare la roccaforte inglese a Malta, alla fine del 1940 riceve dei nuovi velivoli Macchi MC.200 in sostituzione dei Fiat CR.42. Nel 1941 il reparto viene dislocato sulle Alture di Pola per una breve campagna nei Balcani, un ulteriore salto di qualità avviene con l’ingresso in linea della versione evoluta dell’MC.200 Saetta, l’MC.202 Folgore sempre della Macchi, terminata la conversione sul nuovo velivolo il reparto ritorna a Comiso per un’ulteriore difficile missione nei cieli di Malta. Alla fine del 1942 con l’inizio della controffensiva alleata le sorti del reparto seguono pari passo le orme dello Stormo, durante le fasi di sgretolamento della Regia Aeronautica il 9° Gruppo si trova dislocato a Gioia del Colle, e dopo la confusa situazione post-armistizio anch’esso inizia una nuova missione sotto egida alleata della Balkan Air Force, Forza Aerea multinazionale creata sul volgere della fine della guerra con equipaggiamenti e uomini provenienti prevalentemente dalle forze armate di Inghilterra, Jugoslavia, Grecia, Stati Uniti, ovviamente dall’Italia e addirittura dall’Unione Sovietica, uomini e mezzi che prevalentemente vengono utilizzati per appoggiare i movimenti partigiani. Dal dopoguerra ad oggi la strada percorsa dal Gruppo andrebbe descritta copiando esattamente la storia della 4ª Aerobrigata fino al 1967 e successivamente dal 4° Stormo, in quanto i tre reparti (9°, 10° e 12°) assegnati all’Aerobrigata svolgono la stessa tipologia di missione e ricevono gli stessi tipi di velivoli, dopo il 1967 con il ritorno ad essere Stormo per via del distaccamento del 10° Gruppo e dal 12°, il 9° Gruppo si trova ad essere l’unico Gruppo operativo dello Stormo, però non unico Gruppo di Volo perché a Grosseto opera dal 1965 anche il 20° Gruppo Autonomo. In sequenza partendo dal 1964 data di entrata in servizio dello Starfighter il 9° Gruppo riceve tutte le versioni che si sono succedute dell’F 104, il G, l’S, l’ASA e l’ASA-M, fino al novembre del 2003 quando il reparto cede gli ultimi F 104S ASA-M al 20° Gruppo. Per il 9° Gruppo dal 1964 ad oggi sono trascorsi 53 anni di esercitazioni, addestramento, rischieramenti, servizio di difesa aerea dello spazio aereo nazionale svolti con la massima dedizione e professionalità. |
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La storia del 10° Gruppo Caccia risale agli inizi dell’Aeronautica italiana e si riallaccia al settore dell’aviazione da caccia fin dalle sue origini. Il Reparto è stato costituito a Pasian di Prato (Udine) il 10 Aprile 1917, le Squadriglie in organico erano la: 33ª, 70ª, 78ª, 79ª e 82ª, il Gruppo inizialmente era equipaggiato con Nieuport Ni-17, SPAD VII, SAML e solo in un secondo tempo dotato in parte con Hanriot HD-1. Al termine del Primo conflitto mondiale, 10 dicembre 1918, il 10° Gruppo viene sciolto. Per la sua ricostituzione bisogna attendere 13 anni, quando il 1° giugno del 1931 sull’aeroporto di Campoformido (Udine) viene chiamato a formare il 4° Stormo Caccia insieme al 9° Gruppo. In questo periodo il Gruppo è costituito dalla 84ª, dalla 90ª e dalla 91ª Squadriglia, la dotazione era di FIAT CR.20; immediatamente riprende la gloriosa tradizione dei “cacciatori” facendosi onore nelle esibizioni di alta acrobazia, durante le numerose esercitazioni tattiche e manovre combinate alle quali partecipa. Nel settembre dello stesso anno viene trasferito all’aeroporto di Gorizia dove riceve i nuovi velivoli CR.Asso. Negli anni successivi si susseguiscono i riequipaggiamenti, nel 1933 con dei caccia CR.30, poi nel 1935 con i CR.32 e infine alle porte della Seconda guerra mondiale nel 1939 con i CR.42. All’entrata in guerra dell’Italia il 10° Gruppo viene trasferito presso il campo di Tobruk (Libia), dove vi rimane fino al 1941, anno in cui rientra in Italia, ancora a Gorizia, e dove riceve i nuovi velivoli della Macchi, gli MC.200 Partendo dai campi di Pola e Ronchi dei Legionari, il Reparto partecipa alle operazioni contro la Jugoslavia. Nel giugno dello stesso anno il Gruppo si trasferisce a Catania dove diventa Gruppo Autonomo e passa alle dipendenze del Comando Aeronautica Sicilia. Con questo nuovo assetto partecipa agli attacchi contro Malta alla ricerca e scoperta dei convogli navali inglesi nel Canale di Sicilia. Il distacco dal 4° Stormo non dura molto e già a ottobre è nuovamente alle sue dipendenze. Un breve trasferimento a Udine consente al 10° di ricevere i nuovi MC.202. Completato l’addestramento sul nuovo velivolo il Gruppo torna in Sicilia per riprendere gli attacchi contro Malta. Nel maggio successivo viene di nuovo impiegato in Africa Settentrionale. Nel 1943 dopo aver ricevuto i Macchi MC.205 partecipa alla difesa della Sicilia per fronteggiare lo sbarco degli alleati. Dopo l’8 settembre il 10° Gruppo raggiunge Brindisi insieme al resto del 4° Stormo ed entra a far parte dell’Aeronautica Cobelligerante. Pochi giorni dopo (21 settembre) viene trasferito a Lecce-Galatina inquadrato nel Raggruppamento Caccia e viene posto alle dipendenze del Comando Unità Aerea (CUA). Nel luglio del 1944 il Gruppo, tornato alle dipendenze del 4° Stormo, viene trasferito a Campo Vesuvio per effettuare la transizione sul velivolo statunitense P 39N/Q Airacobra, all’inizio del 1945 è assegnato alla “Meditterranean Allied Air Force”, dopo i P 39 si sono succeduti i P 38 Lightning I e i P 51 Mustang, il Mustang sarà l’ultimo caccia ad elica in servizio presso il 10° Gruppo prima dell’avvento dei jet. Verso la fine della Guerra, con l’introduzione di nuovi velivoli e nuove modalità di trasmissione radio agli equipaggi del 10° Gruppo viene assegnato un nuovo “call sign” utilizzato fino ad oggi, il nuovo nominativo radio è “Picca”. La descrizione dell’attività svolta dal Gruppo durante l’ultimo conflitto mondiale e la produzione di essa in cifre, non potrebbe che riassumere un bilancio fatto di caduti e di gloria. Ricordiamo solo che il sacrificio degli uomini, vale alla Bandiera del Reparto una Medaglia d’Oro al Valor Militare e che ben sette piloti del 10° Gruppo, seguendo la scia luminosa di Francesco Baracca, vengono insigniti con le medaglie alla memoria. Nell’estate del 1946 il 10° Gruppo, sempre seguendo il 4° Stormo, viene trasferito all’aeroporto di Capodichino e all’inizio degli anni cinquanta viene dotato dei suoi primi aviogetti di costruzione inglese, il famosissimo DH.100 “Vampire”. Nel 1956 il reparto, nel frattempo rinominato Aerobrigata, viene trasferito sulla base aerea di Pratica di Mare per iniziare la conversione sugli F 86E “Sabre”. Nel frattempo il Gruppo perde la 90ª Squadriglia che viene chiamata in altro ambito per formare il 12° Gruppo, ma in contemporanea ne acquisisce due di nuova costituzione: la 85ª e la 86ª. Un altro episodio storico per il Gruppo accadde il 7 dicembre del 1961 con il trasferimento sull’aeroporto di Grazzanise, inizialmente come rischieramento, perché la base aerea non disponeva di reparti propri. Nel frattempo, siamo nel 1963, anche per il 10° inizia l’epoca dell’F 104G Starfighter con l’acquisizione del nuovo caccia intercettore. Il 27 settembre del 1967, in seguito a una ristrutturazione operativa dei reparti dell’Aeronautica Militare il Comando Base Aerea Grazzanise (Caserta) diventa il 9° Stormo “Francesco Baracca”, denominazione acquisita dallo Stormo in quanto ha in organico proprio il 10° Gruppo. Per ben trentasei anni il Reparto continua ad operare proficuamente al servizio della Difesa Aerea dei cieli nazionali, l’addestramento continua regolarmente con la partecipazione alle più importanti esercitazioni nazionali ed estere. Verso la fine del millennio, purtroppo con la previsione di uno scioglimento dello Stormo a cui appartiene il Gruppo di Volo, per le “Picche” si prospetta un altro importante passaggio storico. E’ necessario inoltre garantire la continuità di esistenza della 91ª Squadriglia degli Assi, uno dei simboli che l’Aeronautica Militare non può abbandonare per ovvie ragioni storiche. Nel giugno del 2003 il Gruppo, nonostante sia ancora in servizio presso il 9° Stormo, invia i propri piloti negli Stati Uniti a Tucson (Arizona) per iniziare la conversione sul velivolo F 16. In questo particolare momento di vita del reparto si delinea in modo concreto il futuro prossimo del Gruppo. Infatti al rientro, i primi piloti che hanno conseguito l’abilitazione sul caccia americano non tornano sulla base di partenza a Grazzanise, ma direttamente nella nuova “location” di Trapani-Birgi presso il 37° Stormo. Il trasferimento del 10° Gruppo in terra siciliana è sancito ufficialmente il 28 marzo del 2006. Il servizio del 10° Gruppo con l’F 16 perdura fino al momento della restituzione del velivolo americano, alcuni piloti parteciperanno ai voli di trasferimento oltre oceano. Il 10° Gruppo approda a Gioia del Colle il 1° luglio del 2010, e di conseguenza è dotato di velivoli F 2000A Typhoon, una componente dei piloti che danno continuità al reparto provengono dal 12° Gruppo e dal 23° Gruppo, tutti ovviamente abilitati e pronti all’impiego sull’Eurofighter, questo permette da subito al 10° di entrare a fare parte del servizio di allarme (QRA-Quick Reaction Alert) per garantire la sicurezza dei cieli nazionali. |
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IIl 12° Gruppo è stato costituito il 10 maggio 1917 sull’aeroporto di Belluno e posto alle dipendenze del nuovo Comando Aeronautico della IV Armata, in organico comprendeva la 48ª Squadriglia Caudron, la 2ª Sezione Nieuport dell’83ª Squadriglia, la 3ª Sezione della 35ª e 113ª Squadriglia, nei mesi successivi si aggiunsero la 115ª e la 117ª Squadriglia SAML e in trasferimento dal II Gruppo la 22ª e la 27ª. Subito dopo la costituzione viene immediatamente impegnato in guerra con il compito primario di effettuare fotografia aerea e di osservazione, l’osservazione e l’eventuale riporto di bersagli consentiva all’artiglieria di eseguire un più preciso puntamento di tiro, la dotazione di velivoli era costituita da: Spad (Sociéte Pour l'Aviation et ses Dérivés) A2 e A3, SAML 2 (Società Anonima Meccanica Lombarda), Nieuport, Sia (Società Italiana Aviazione) 7B, Caudron, Savoia-Pomilio SP.3. Nella primavera del 1918 il Gruppo viene stanziato a Cittadella, nel successivo mese di luglio invece a Casoni, e nel finire dell’anno a Comina. Nel febbraio del 1919 era inquadrato nel Comando Aeronautica della VI Armata, ad aprile il reparto era ancora a Casoni e infine viene sciolto prima dell’inizio dell’estate del 1919. Il 12° Gruppo è stato ricostituito il 19 giugno del 1936, questa volta in seno al 50° Stormo d’Assalto e dislocato a Ciampino Sud, in organico erano presenti le squadriglie 159ª, 160ª e 165ª, mentre i velivoli in dotazione erano i Caproni Ap.1, i Breda Ba.64 e Ba.65 Nel 1938 il 12° Gruppo viene trasferito a Treviso Sant’Angelo. Con l’inizio delle velleità belliche della Seconda guerra mondiale, nella primavera del 1939 il Gruppo viene trasferito in Libia prima a Berka (Bengasi) poi, nel giugno del 1940 a Sorman (Tripoli), dove apprende della dichiarazione di guerra alla Francia ed alla Gran Bretagna da parte italiana. La prima missione bellica del 12° Gruppo è svolta il 13 giugno del 1940 con dei bimotori da ricognizione Caproni Ca.310 Libeccio, e fino a gennaio del 1941 il Gruppo partecipa a moltissime azioni di guerra subendo numerose perdite, tra le quali ricordiamo la Medaglia d’Oro al Valor Militare Capitano Antonio Dell’Oro, allora Comandante della 159ª Squadriglia. Al termine della campagna libica, nel febbraio del 1941, il Gruppo fa rientro in patria a Treviso Sant-Angelo per riorganizzarsi e ricostituire gli organici, il Gruppo rimane Autonomo e inizia la trasformazione in Caccia Terrestre. Dal 16 marzo il reparto viene trasferito a Pisa San-Giusto e posto alle dipendenze del 52° Stormo, subito iniziano le consegne dei nuovi velivoli FIAT G.50Bis. Dopo pochi mesi il neo costituito Gruppo Caccia Terrestre riprende le attività belliche ancora in Africa e ancora in Libia, questa volta con i compiti di scorta convogli, scorta trasporti aerei e difesa aerea in particolar modo nella zona del porto di Tripoli. L’11 agosto del 1942 il Gruppo ritorna nuovamente in Italia e concorre alla difesa della città di Torino. Nel febbraio del 1943 il Gruppo viene trasferito sull’aeroporto di Sciacca dove, il 20 giugno è sciolto. Poco più di un anno dopo (30 aprile 1944) il 12° Gruppo viene ricostituito ed è inquadrato nel 4° Stormo, come organico gli vengono sottoposte la 73ª e la 91ª Squadriglia, mentre i velivoli in dotazione sono gli MC.202 e gli MC.205. Dal mese di giugno il reparto viene dislocato a Campo Vesuvio per iniziare la transizione sul Bell P-39 Airacobra. L’11 settembre del 1944 il Gruppo viene trasferito sul campo di Leverano. Ancora una chiusura, questa volta il 10 ottobre 1945, mentre era dislocato a Lecce-Galatina. Per rivedere il 12° Gruppo dobbiamo attendere il 1° settembre del 1953 in piena Guerra Fredda, questa volta sotto il simbolo del “Cavallino Rampante” del 4° Stormo Caccia e come nuova location l’aeroporto di Napoli-Capodichino, i velivoli in dotazione erano i DH.100 Vampire. Nei primi mesi del 1956 il 12° Gruppo viene trasferito a Pratica di Mare per effettuare la conversione sull’F-86E Sabre. Il 10 marzo del 1959 con il trasferimento a Grosseto il Gruppo ha una triplice dipendenza, addestrativa dal Comando dell’Aerobrigata, disciplinare dal Comando di Aeroporto, operativa dallo Stato Maggiore della III ZAT. Nel 1961 tutti i Gruppi del 4° Stormo (9°, 10° e 12°) effettuano la conversione sull’F-86K. La situazione non muta con il trasferimento avvenuto il 24 settembre del 1963 a Gioia del Colle, nella nuova base dipende dal Comando Base Aerea per la parte logistica, mentre per la parte operativa dal Comando della III Regione Aerea, l’inquadramento rimane comunque sotto la 4ª Aerobrigata (nuova denominazione per gli Stormi con tre Gruppi di Volo in organico). “Status” di Gruppo Autonomo che rimane invariato per i tre anni successivi dal trasferimento in terra pugliese, almeno fino al 1° luglio del 1966 quando concorre con il 156° Gruppo alla ricostituzione del 36° Stormo Caccia. Pressappoco in questo periodo, la data non è stato possibile rintracciarla, il nominativo radio assegnato ai velivoli del 12° Gruppo è “Strali”. Da dicembre del 1971 fino a Luglio del 1995 gli “Strali” operano per ventiquattro anni ininterrottamente con lo “Spillone” o “Cacciatore di Stelle”, nelle versioni F 104S prima e F 104S ASA dopo, nel luglio del 1995 arrivano i primi Tornado ADV (Air Defence Variant) che sostituiranno gli “anziani” Starfighter. Il nuovo velivolo incrementa la capacità operativa del 12° Gruppo, che subito dopo la TACEVAL (TACtical EVALuation) è chiamato a operare nell’ambito dell’operazione “Alba”, operazione voluta dall’ONU a seguito delle insurrezioni civili in Albania. Più tardi con l’aggravarsi della situazione socio-politica nella regione balcanica, da marzo a giugno del 1999 il 12° Gruppo opera per la prima volta dopo il secondo conflitto mondiale, in uno scenario di guerra reale nell’ambito dell’operazione “Allied Force”. Al termine delle operazioni, riceve unanimi attestazioni di stima dagli alti comandi militari nazionali e NATO. Nel 2004 terminato il contratto di leasing con il Ministero della Difesa britannico, tutti i velivoli Tornado ADV sono restituiti alla Royal Air Force, gli ultimi due Tornado hanno lasciato la base pugliese nel dicembre 2004. In attesa di essere dotato del velivolo Eurofighter F 2000A “Typhoon”, in ritardo nelle consegne all’Aeronautica Militare, per problemi relativi allo sviluppo, si è optato, già dal giugno del 2004, a dotare il Reparto di velivoli Aermacchi MB 339CD, velivoli che sono stati prelevati dalla linea del 61° Stormo; in questo breve lasso di tempo il 12° Gruppo si è trovato ad operare contemporaneamente con due macchine differenti e con ruoli nettamente differenti. I Tornado ADV continuarono a garantire il servizio di allarme per la protezione dello spazio aereo nazionale (fino a settembre 2004) e con il nuovo velivolo MB 339CD, visto il mutato scenario mondiale di minaccia asimmetrica di natura terroristica, si è creato il nuovo ruolo di SMI (Slow Mover Interceptor), che prevede di intercettare piccoli velivoli o elicotteri intenti a svolgere attività terroristiche ipoteticamente durante i summit internazionali o eventi di rilevanza mondiale. Infatti il 12° durante la transizione sul nuovo velivolo ha svolto molteplici missioni di pattugliamento armato, per esempio sui cieli di Roma in occasione della firma della costituzione europea, oppure citando solo i più importanti, il funerale di Papa Giovanni Paolo II, l’elezione a Pontefice di Papa Benedetto XVI, le Olimpiadi invernali di Torino, la visita in Italia dei presidenti Putin e Bush. Tra l’altro l’MB 339CD è stato un ottimo vettore per mantenere i piloti Combat Ready in attesa dell’arrivo dei Typhoon, perché è un velivolo utilizzato normalmente come addestratore avanzato, punto di passaggio tra gli addestratori basici e i caccia di nuova generazione. Con l’arrivo dei primi Eurofighter, i primi quattro esemplari sono giunti a Gioia del Colle il 1° ottobre del 2007, sono stati restituiti gli Aermacchi al 61° Stormo e il 12° ha ripreso ad addestrarsi per svolgere al meglio il Servizio di Sorveglianza dello Spazio Aereo Nazionale. In poco meno di un anno dall’arrivo dei primi caccia, i piloti del Gruppo hanno celebrato le 1.000 ore di volo sul Typhoon e questo traguardo è stato raggiunto grazie all’impegno del personale specialista, affiancato dai tecnici della ditta Alenia, facendo in modo che le normali difficoltà per un sistema d’arma così giovane fossero superate brillantemente. Dall’inizio del 2009 (5 gennaio) dopo circa cinque anni di assenza gli “Strali” sono tornati a pieno titolo nel sistema integrato di difesa nazionale con turni di “QRA” Quick Reaction Alert” a difesa dei cieli europei.
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Il 18° Gruppo è stato costituito il 24 dicembre del 1917 a Taliedo (Milano), dove vi rimane per i due anni successivi, ed è appunto del 1919 la data del suo scioglimento. Il 1° giugno del 1931 sull’aeroporto di Bresso, sempre zona Milano, avviene la ricostituzione del Reparto, alle dipendenze del neo costituito 3° Stormo, la dotazione di velivoli è di alcuni CR.20 suddivisi tra le tre Squadriglie che compongono il Reparto, queste sono la 83ª, la 85ª e la 95ª. Le prime operazioni avvengono qualche mese dopo la sua ricostituzione partecipando alle manovre dell’Armata Aerea svoltasi tra agosto e settembre, iniziando così un intenso e brillante ciclo di operazioni. Nel corso del 1932 invece si susseguono le partecipazioni ad eventi più pittoreschi come la “Giornata dell’Ala” sull’aeroporto di Littorio (ora Latina) e verso fine anno alle manifestazioni aeree di Milano e Torino. Nel 1934 si ritorna ad una attività decisamente più impegnativa con la partecipazione alle manovre sull’Appennino Tosco-Emiliano, dislocato a Pisa il 18° prende parte a questo evento di cooperazione con il Regio Esercito. L’anno successivo è la volta di un’esercitazione nei cieli di Milano, e ad un rischieramento di difesa aerea per il convegno di Stresa sul Lago Maggiore. Verso la fine del 1939 il Reparto riceve i nuovi CR.42 mentre si trova a Mondovì in Piemonte e per l’occasione sulle fusoliere dei biplani compaiono le nuove insegne con le tre frecce inserite nel quadro e il motto “ocio che te copo…!”, nel frattempo il 18° abbandona il 3° Stormo per collocarsi nel 56° Stormo Caccia Terrestre, questo passaggio permette al Reparto di allargare la propria flotta con dei Fiat G.50. Con la primavera del 1940 l’addestramento comincia ad intensificarsi, constatato la situazione globale con la Seconda guerra mondiale ormai iniziata, nel breve arco di due mesi, da aprile a giugno il Reparto si ritrova sul campo di Mirafiori (Torino) e a Novi Ligure, una delle tre Squadriglie in dotazione invece è dislocata a Villanova d’Albenga. Al momento della dichiarazione di Guerra alla Francia del 10 giugno del 1940 da parte di Mussolini, il 18° Gruppo Caccia Terrestre dipendeva dalla 2ª Divisione Caccia “Borea” in forza alla 1ª Squadra Aerea, le direttive di impiego della Squadra Aerea prevedeva attacchi con bombardieri e caccia sul fronte occidentale alpino, in particolare nella zona occidentale della Francia, gli obbiettivi principali erano i porti e gli aeroporti, compresa l’area strategica di Tolone. Terminate le veloci operazioni contro la Francia si comincia a ventilare l’ipotesi di un utilizzo del 18°Gruppo sulla Manica contro gli inglesi, un fatto importante avviene nel settembre del 1940 quando viene costituito il CAI (Corpo Aereo Italiano), il 18° Gruppo viene incluso nella schiera di reparti sotto questo nuovo Comando, la dotazione per i reparti del CAI prevedeva 50 CR.42 e 50 G.50. Con il nuovo dislocamento a Ursel, vista l’impossibilità di operare sopra l’Inghilterra per motivi di autonomia, le prime operazioni vengono svolte per difendere il Belgio e l’Olanda, e come scorta ai convogli navali che transitavano nel canale della Manica, nei mesi successivi sono molte le missioni svolte con ottimi risultati, questo nonostante le avverse condizioni climatiche proprie della zona. Nel 1941 per far fronte alla grave situazione della campagna d’Africa il 18° Gruppo viene posto ai comandi della 5ª Squadra Aerea, il 27 gennaio il Reparto decolla da Pisa con destinazione l’ASI (Africa Settentrionale Italiana), le zone d’operazioni del Gruppo sono diversificate e comprendono una buona parte del territorio libico, la maggior parte delle quali vengono svolte in appoggio ai reparti dell’Afrikakorps e ai reparti della Luftwaffe. Verso la fine del 1941 i piloti del 18° Gruppo vengono fatti rientrare in Italia per iniziare l’iter addestrativi sui Macchi MC.200, una volta termina la qualifica al pilotaggio del nuovo velivolo inizia una nuova “campagna” per gli uomini del 18°, questa volta in Grecia ad Araxos, e ancora una volta per risollevare le sorti di una campagna, “Italia-Grecia”, che era ormai da troppo tempo latente, bastano pochi mesi per la capitolazione della Grecia, e questo soprattutto grazie al notevole supporto fornito dalla Regia Aeronautica. Con il finire delle operazioni, il 24 aprile del 1942, il 18° Gruppo viene fatto rientrare a Caselle (Torino) dove inizia un nuovo addestramento volto ad acquisire capacità di bombardamento in picchiata. Intanto, nel gennaio del 1942 il Gruppo era transitato alle dipendenze della 3ª Squadra Aerea, mentre nel maggio dello stesso anno è alle dipendenze del 3° Stormo, non essendo più Gruppo Autonomo gli viene assegnato anche un nuovo emblema, la famosa “Vespa Arrabbiata” dello Stormo, con il 18° arriva anche il 23° Gruppo CT. Dopo un lungo trasferimento attraversando tutta la penisola e parte del Nord Africa il Reparto arriva ad Abu Haggag per essere impegnato sul fronte egiziano. Le operazioni alternano missioni di scorta con attacchi al suolo, questi ultimi con la scorta dei colleghi del 23° Gruppo, in particolare nella zona di El Alamein, dopo aver perso tutti i velivoli a disposizione, il Reparto viene dotato di Macchi MC.202. Nel gennaio del 1943 dopo mesi estenuanti, e una dura ritirata fino a Tripoli, il 18° completa l’ultima missione di guerra nella campagna egiziana. Con il ritiro dalla Libia vengono concentrati in Tunisia pochi ma efficienti reparti inquadrati sotto la 5ª Squadra Aerea, tra questi compare anche il 18° Gruppo, ormai allo spasimo come dotazione di mezzi e il personale logorato, nel marzo del 1943 avviene il ritiro in Italia a Ciampino dove inizia la strenua battaglia finale. La fornitura dei nuovi Macchi MC.205 non serve a molto infatti il convincimento che non si poteva fare ormai più di tanto era nell’aria, ma nonostante questo il 18° Gruppo si fà ancora onore e più volte venne citato sui bollettini di Guerra. La tregua era ormai stata stipulata con gli alleati ma l’Aeronautica in generale continuò a lottare allo stremo delle forze, arrivato l’8 settembre del 1943 con i noti fatti, il Comandante del 3° Stormo, da cui dipendeva il 18°, scioglie le fila e manda tutto il personale in licenza illimitata, questo è l’atto conclusivo del 18° Gruppo. L’8 maggio del 1945 termina il conflitto e anche l’esperienza di Guerra della nostra Aviazione Militare, durata 20 mesi dalla sua costituzione sulle ceneri della Regia Aeronautica. Con la costituzione della 5ª ATAF l’organico della Forza Aerea viene notevolmente ampliato, e il 1° luglio del 1954 viene ricostituito a Verona Villafranca il 3° Stormo da Ricognizione Tattica, dopo un mese esatto anche il 18° Gruppo viene ufficialmente ricostituito. Inizialmente dotato di F 84G Thunderjet, il Reparto si addestra al nuovo e importante compito di ricognizione aerea, ruolo reso ancora più impegnativo dal fatto che il 3° Stormo era l’unico Reparto NATO in questa specialità nel sud Europa. Nel 1955 avviene la transizione sul nuovo RF 84F Thunderflash, velivolo specifico al ruolo svolto dal Gruppo, negli anni a venire l’attività è molto sostenuta con frequenti esercitazioni e Squadron Exchange, oltre che alle missioni prettamente militari i velivoli da ricognizione vengono usati anche in occasione di calamità naturali e per la sorveglianza del territorio. Nel 1970 arrivano ai Reparti della 3ª Aerobrigata Caccia Ricognitori, designazione ricevuta nel 1967, i primi F 104G che dotati di Pod Orpheus garantiscono ancora di più uno strumento efficace, il 18° Gruppo effettua la transizione sullo “Spillone” nel 1973, in questi anni il Gruppo di Volo, oltre alla banda di colore verde come identificativo, rispolvera in memoria del glorioso passato lo stemma con le tre frecce bianche stilizzate in un disco verde bordato di rosso e la scritta “ocio che te copo…!”. Con una nuova ristrutturazione l’Aeronautica Militare abbandona la scelta di avere delle Aerobrigate, ricordiamo che la definizione Aerobrigata era concessa a quei reparti che avevano tre Gruppi di Volo alle proprie dipendenze, la scelta di tornare agli Stormi costa al 18° Gruppo la messa in posizione “quadro” e la cessione dei suoi velivoli agli altri Gruppi. Con la costituzione del NODA (Nucleo Operativo Difesa Aerea) nel settembre del 1984 a Gioia del Colle si intravede la possibile ricostituzione del 18° Gruppo, dapprima tale Nucleo viene fornito di velivoli F 104S del 156° Gruppo CB (Caccia Bombardieri) in fase di transizione sul nuovo velivolo Tornado IDS, sui velivoli oltre alla scritta NODA compare lo stemma con i tre Strali bianchi del 18°. Il 28 marzo del 1985 pochi mesi dopo la sua ricostituzione al Gruppo viene consegnata la Bandiera di Guerra. Subito dopo con la crisi Libia-Stati Uniti, il Reparto si trova subito in prima linea, con frequenti missioni di scorta a velivoli di linea diretti alle isole nel sud d’Italia, come si può facilmente intuire si prospettano mesi molto intensi, anche per la presenza di altri reparti sulla loro base. Nei due anni seguenti (1986-87) il Reparto è sottoposto alla sua prima valutazione operativa, che supera brillantemente nel dicembre del 1987, qualificandolo Combat Ready nel ruolo difesa aerea. Negli anni seguenti sino ai primi anni novanta continuano le attività addestrative alternate a Squadron Exchange come quelli di Beauvechain (Belgio), Neuburg e Pfertsfeld (Germania), nel contempo il Reparto continua ad addestrarsi anche nel ruolo secondario di attacco al suolo. Nella seconda meta degli anni novanta nonostante il Reparto è pienamente integrato nel sistema di difesa aerea della NATO, partecipa da eventi addestrativi anche molto complessi sia nazionali che esteri, citiamo i più importanti e significativi: “Dragon Hammer”, “Tridente”, “Ardente”, “Mothia” e “Display Determination”, mentre si prospettano all’orizzonte la partecipazione ai corsi tattici denominati TLP (Tactical Leadership Programme), altre seguono a ruota come la “Ample Train 95” in Norvegia e la “Odax 96” in Francia, l’ultima in ordine di tempo “Cooperative Key 98” in Turchia è il banco di prova per testare la macchina operativa NATO in previsione dell’intervento nell’area dei Balcani. Nel 1999 con l’inizio della crisi in Kosovo il 18° Gruppo viene trasferito a Gioia del Colle dove vi rimane sino al termine del conflitto, dalla base pugliese i piloti del Gruppo svolgono circa 70 missioni CAP (Combat Air Patrol), tutte le missioni vengono svolte con l’F 104S ASA-M, voglio ricordare che per il Reparto questa operazione reale è la prima dopo la conclusione del Secondo conflitto mondiale. A partire dal 2001, circa due anni prima che vengono formalmente inviati in Italia i primi velivoli F 16, come fornitura in leasing da parte del Governo americano, il 18° Gruppo ha inviato negli States i primi piloti per svolgere la conversione sul “nuovo” velivolo presso l’OCU (Operational Conversion Unit) dell’USAF (United States Air Force) e dell’ANG (Air National Guard) presso l’aeroporto Internazionale di Tucson IAP in Arizona. Nel giugno del 2003, con l’arrivo dei primi F 16 per il 18° Gruppo iniziano le prime attività sul territorio italiano con il caccia americano. Il 18° Gruppo nonostante il passaggio dall’F 104 all’F 16 è riuscito a contribuire, salvo una ridottissima sospensione, con continuità al servizio (QRA Quick Reaction Alert) di difesa della spazio aereo nazionale quando, terminato l’ultimo turno di allarme il 21 aprile del 2003 (F 104) ha ripreso il 22 luglio dello stesso anno (F 16). Gli anni 2000 sono stati per il 18° Gruppo impegnativi nel portare a compimento il programma di leasing dei caccia F 16. La chiusura del programma “Peace Caesar” si è concretizzata il 28 maggio del 2012 con l’ultimo volo “ferry back” di sei F 16, gli ultimi “Viper” italiani sono arrivati sulla Davis Monthan AFB negli “States” il successivo 1° giugno. Nonostante l’incertezza che regnava sul futuro della base trapanese il personale specialistico, all’indomani della dismissione del caccia americano, ha iniziato i corsi di conversione sul nuovo velivolo F 2000 Typhoon. Per alcuni piloti la conversione presso il 20° Gruppo (OCU) di Grosseto è iniziata invece in anticipo rispetto alla dismissione, impegnando elementi già in possesso delle massime qualifiche operative sul Falcon, pertanto il passaggio macchina è stato effettuato in tempi decisamente ridotti rispetto a quelli necessari per formare un pilota di F 2000 proveniente dalle scuole di volo Dal 14 settembre 2012, in attesa dell’arrivo dei primi velivoli che sarebbero stati presi in carico direttamente dal 18° Gruppo, sulla base aerea di Trapani hanno garantito il servizio di Difesa Aerea otto velivoli forniti dal 4° Stormo di Grosseto e dal 36° di Gioia del Colle. Un passaggio storico del 18° Gruppo avviene il 18 ottobre del 2012 con la consegna del primo velivolo allo Stormo, avvenuta in occasione del cambio di Comando del Gruppo. |
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Gli autori desiderano ringraziare il Col. Marco Lant, il Col. Bruno Levati, il Col. Salvatore Ferrara, il Comandante del 9° Gruppo Ten.Col. Alessandro D. - Il Comandante del 10° Gruppo Magg. Stefano L. - il Comandante del 12° Gruppo Ten.Col. Fabio D. - il Comandante del 18° Gruppo Ten.Col. Salvatore F., il Magg. Antonio Lutricuso, il Cap. Cristian Angelillo, il Cap. Ilaria Ragona, il Ten. Enrico Cava, il M.llo Antonio Brandi Un particolare ringraziamento al Col. Urbano Floreani e al Cap. Stefano Testa dell'Ufficio Pubblica Informazione SMA (Roma) Foto di Giorgio Ciarini e Alessandro Palantrani Testo di Giorgio Ciarini Giugno - Ottobre 2017 |
English translation
9° Gruppo (9th Squadron)
The 9° Gruppo Autonomo Caccia Terrestre (Autonomous Fighter Squadron - Land) was born from the split of the 3° Gruppo (Squadron). It was founded on 10 April 1917 in Villaverla (Vicenza), the department operates at the time of its birth under the 6ª Divisione Aerea (Air Division) "Falco" of Padova which in turn depended on the 1ª Squadra Aerea (Air Team) based in Milano, senior commands dependent on the Regio Esercito (Royal Army). While in 1923, with the birth of the Regia Aeronautica (Italian Royal Air Force) as an autonomous department, organizational changes were made and the 9° Gruppo became an employee of the 1° Stormo (Wing). In 1931 on the occasion of the great maneuvers the Unit with the six Squadriglie (Flights) in endowment is made to converge with the 10° Gruppo in the nascent 4° Stormo and their operating base is in Merna (Gorizia). The operational life of the Unit after the 1931 has always been parallel to that of the Stormo on which it depended, by now 78 years until today the two department have walked this path one at the service of the other, and given the assumptions this path will still be very long. Indeed, over the years since it was placed in the 4° Stormo, there have been brief parentheses where the Gruppo has detached, but they were short-term brackets more than anything else for logistical reasons of decentralisation and anyway at the end of the various campaigns the Cavallino Rampante of the 9° Gruppo returns punctually to the shadow of the twin coat of arms of which the "Quarto" is decorated. The coat of arms of the Cavallino Rampante inherited from Francesco Baracca is almost identical for the three departments that adopted it in the early thirties, it is present with small variants on the aircraft of the 4° Stormo, the 10° Gruppo and as written before also by the 9° Gruppo. Since 1931, the year of the confluence under the "Quarto", the 9° Gruppo has been equipped with Fiat CR.20 aircraft replaced shortly by a more advanced model called CR.20 "Asso", aircraft that in any case are in turn replaced in a very short time by new Fiat CR.32, these biplanes of Italian construction will be used first in Africa Settentrionale Italiana (ASI or Italian Northern Africa) and then in Spain, at the end of 1939 he was assigned new Fiat CR.42, which the Fiat CR42 of the 9° Gruppo used for the first time during its deployment in Piemonte. With the entry into the war of Italy, the Gruppo was stationed in southern Italy in Comiso and was used to try to neutralize the British stronghold in Malta, at the end of 1940 it received new Macchi MC.200 aircraft to replace the Fiat CR.42. In 1941 the department was deployed on the Pola Heights for a short campaign in the Balkans, a further qualitative leap occurred with the entry of the evolved version of the MC.200 Saetta, the MC.202 Folgore also by Macchi, after the conversion on the new aircraft the unit returns to Comiso for another difficult mission in the skies of Malta. At the end of 1942, with the start of the Allied counter-offensive, the fate of the unit followed in the footsteps of the Stormo, during the phases of crumbling of the Regia Aeronautica on the 9° Gruppo is located in Gioia del Colle, and after the confused situation post-armistice also begins a new mission under the auspices of the Balkan Air Force, multinational air force created at the turn of the end of the war with equipment and men mainly from the armed forces of England, Yugoslavia, Greece, United States, obviously from Italy and even from the Soviet Union, men and aircraft that are mainly used to support partisan movements. From the post-war period to the present day, the road travelled by the Gruppo should be described by copying exactly the history of the 4ª Aerobrigata (Air Brigade) until 1967 and then by the 4° Stormo, as the three wards (9°, 10° and 12°) assigned to the Aerobrigata carry out the same type of mission and receive the same types of aircraft, after 1967 with the return to be Stormo due to the detachment of the 10° Gruppo and from the 12°, the 9° Gruppo is the only Gruppo operating the Stormo, but not only Gruppo di Volo (Flying Squadron) because in Grosseto operates since 1965 also the 20° Gruppo Autonomo (Autonomous Squadron). Sequentially starting from the date of entry into service of the Starfighter in 1964 the 9° Gruppo receives all the successive versions of the F 104, the G, the S, the ASA and the ASA-M, until November 2003 when the department ceded the last F 104S ASA-M to the 20° Gruppo. For the 9° Gruppo since 1964 53 years of exercises, training, redeployment, air defense service of the national airspace have passed with the utmost dedication and professionalism.
10° Gruppo (10th Squadron)
The history of the 10° Gruppo Caccia (Fighter Squadron) goes back to the beginnings of the Italian aviation and is linked to the fighter aviation sector since its origins. The Unit was established in Pasian di Prato (Udine) on April 10, 1917, the Squadriglie (Flights) in organic were: 33ª, 70ª, 78ª, 79ª and 82ª, the Gruppo was initially equipped with Nieuport Ni-17, SPAD VII, SAML and only later equipped in part with Hanriot HD-1. At the end of the First World War, 10 December 1918, the 10° Gruppo was dissolved. For its reconstitution it is necessary to wait 13 years, when on June 1, 1931, on the airport of Campoformido (Udine) it is called to form the 4° Stormo Caccia (Fighter Wing) together with the 9° Gruppo. In this period the Gruppo consists of the 84ª, the 90ª and the 91ª Squadriglia, equipped with FIAT CR.20; immediately resumes the glorious tradition of the "fighters" becoming honor in the performances of high acrobatics, during the numerous tactical exercises and combined maneuvers in which participates. In September of the same year he was transferred to Gorizia airport where he received the new CR.Asso. In the following years there were re-equipments, in 1933 with CR.30 fighters, then in 1935 with CR.32 and finally at the gates of World War II in 1939 with CR.42. Upon Italy’s entry into the war, the 10° Gruppo was transferred to the camp of Tobruk (Libya), where it remained until 1941, when it returned to Italy, again in Gorizia, and where it received the new Macchi aircraft, the MC.200 Starting from the airfields of Polla and Ronchi of the Legionari, the Unit participates in the operations against Yugoslavia. In June of the same year, the Gruppo moved to Catania where it became an Gruppo Autonomo (Autonomous Squadron) and went to the Sicilia Air Force Command. With this new arrangement he participated in the attacks against Malta in search and discovery of the British naval convoys in the Sicilia Channel. The detachment from the 4° Stormo does not last long and already in October is again in his employ. A short transfer to Udine allows the 10° to receive the new MC.202. After training on the new aircraft, the Gruppo returns to Sicilia to resume attacks against Malta. The following May he was again employed in North Africa. In 1943, after receiving the Macchi MC.205, he participated in the defense of Sicilia to face the landing of the Allies. After September 8, the 10° Gruppo reached Brindisi along with the rest of the 4° Stormo and joined the Aeronautica Cobelligerante. A few days later (21 September) he was transferred to Lecce-Galatina within the Raggruppamento Caccia (Fighter Group) and was placed under the command of the Comando Unità Aerea (CUA or Air Unit Command). In July 1944, the Gruppo, once again employed by the 4° Stormo, was transferred to Campo Vesuvio to make the transition to the US P 39N/Q Airacobra, at the beginning of 1945 it was assigned to the "Meditterranean Allied Air Force" after the P 39 were followed by the P 38 Lightning I and P 51 Mustangs, the Mustang will be the last propeller fighter in service at the 10° Gruppo before the advent of jets. Towards the end of the War, with the introduction of new aircraft and new modes of radio transmission to the crews of the 10° Gruppo is assigned a new "call sign" used to date, the new radio name is "Picca". The description of the activity carried out by the Gruppo during the last world war and its production in figures could only sum up a balance of fallen and glory. We only remember that the sacrifice of the men, is worth to the Flag of the Unit a Medaglia d’Oro al Valor Militare (Gold Medal for Military Valor) and that seven pilots of the 10° Gruppo, following the bright trail of Francesco Baracca, are awarded with medals in memory. In the summer of 1946 the 10° Gruppo, always following the 4° Stormo, was transferred to the airport of Capodichino and at the beginning of the fifties it was equipped with its first English built aircraft, the famous DH.100 "Vampire". In 1956 the unit, meanwhile renamed Aerobrigata (Air Brigade), was transferred to the air base of Pratica di Mare to begin conversion on the F 86E "Sabre". In the meantime, the Gruppo lost the 90ª Squadriglia, which was called to form the 12° Gruppo, but at the same time acquired two new ones: the 85ª and the 86ª. Another historical episode for the Gruppo happened on December 7, 1961 with the transfer to Grazzanise airport, initially as a deployment, because the air base did not have its own departments. Meanwhile, we are in 1963, also for the 10° begins the era of the F 104G Starfighter with the acquisition of the new interceptor fighter. On 27 September 1967, following an operational restructuring of the Aeronautica Militare units, the Grazzanise Air Base Command (Caserta) became the 9° Stormo "Francesco Baracca", a name acquired by the Stormo as it has its own 10° Gruppo. For thirty-six years the Unit continues to operate profitably in the service of Air Defense of national skies, the training continues regularly with participation in the most important national and foreign exercises. Towards the end of the millennium, unfortunately with the prediction of a dissolution of the Stormo to which the Gruppo di Volo belongs, for the "Picche" there is another important historical passage. It is also necessary to ensure the continuity of existence of the 91ª Squadriglia degli Assi (Axis Flight), one of the symbols that the Aeronautica Militare cannot abandon for obvious historical reasons. In June 2003, the Gruppo, despite being still in service at the 9° Stormo, sent its pilots to the United States in Tucson (Arizona) to begin conversion on the F 16 aircraft. In this particular moment of the unit’s life, the Gruppo’s near future is concretely outlined. In fact, at the return, the first pilots who have obtained the qualification on the American fighter do not return on the starting base in Grazzanise, but directly in the new "location" of Trapani-Birgi at the 37° Stormo. The transfer of the 10° Gruppo to Sicilia was officially sanctioned on 28 March 2006. The service of the 10° Gruppo with the F 16 lasts until the moment of the return of the American aircraft, some pilots will participate in the transfer flights overseas. The 10° Gruppo arrives in Gioia del Colle on 1 July 2010. Consequently, it is equipped with F 2000A Typhoon aircraft, a component of the pilots that give continuity to the Unit come from the 12° Gruppo and the 23° Gruppo, all of course enabled and ready to use on the Eurofighter, this allows from now on the 10° to become part of the alarm service (QRA-Quick Reaction Alert) to ensure the security of national skies.
12° Gruppo (12th Squadron)
The 12° Gruppo was formed on 10 May 1917 at Belluno airport and placed under the new Comando Aeronautico (Aeronautical Command) of the IV Armata (Army), comprising the 48ª Squadriglia (Flight) Caudron, the 2ª Sezione (Section) Nieuport of the 83° Gruppo, the 3ª Sezione of the 35ª and 113ª Squadriglia, in the following months the 115ª and 117ª Squadriglia SAML were added and the 22° and 27° Gruppo transferred. Immediately after the constitution is immediately engaged in war with the primary task of making aerial photography and observation, the observation and the eventual reporting of targets allowed the artillery to perform a more precise shooting aim, the aircraft were equipped with: Spad (Sociéte Pour l'Aviation et ses Dérivés) A2 and A3, SAML 2 (Società Anonima Meccanica Lombarda), Nieuport, Sia 7B (Società Italiana Aviazione), Caudron, Savoia-Pomilio SP.3. In the spring of 1918 the Gruppo was moved to Cittadella, in the following month of July to Casoni, and in the end of the year to Comina. In February 1919 it was classified in the Comando Aeronautica of the VI Armata, in April the Unit was still in Casoni and finally was dissolved before the beginning of the summer of 1919. The 12° Gruppo was reconstituted on June 19, 1936, this time within the 50° Stormo d'Assalto (Assault Wing) and stationed at Ciampino Sud, with the 159ª, 160ª and 165ª Squadriglie in staff, while the aircraft supplied were the Caproni Ap.1, the Breda Ba.64 and the Ba.65. In 1938 the 12° Gruppo was transferred to Treviso Sant'Angelo. With the beginning of the war ambitions of the Second World War, in the spring of 1939 the Gruppo was transferred in Libya first to Berka (Benghazi) then, in June 1940 to Sorman (Tripoli), he learned of the Italian declaration of war against France and Britain. The first war mission of the 12° Gruppo was carried out on 13 June 1940 with twin-engined reconnaissance Caproni Ca.310 Libeccio, and until January 1941 the Gruppo participated in many actions of war suffering numerous losses, among them we remember the Medaglia d’Oro al Valor Militare (Gold Medal for Military Valor) Captain Antonio Dell'Oro, then Commander of the 159ª Squadriglie. At the end of the Libyan campaign, in February 1941, the Gruppo returned to Treviso Sant-Angelo to reorganize and reconstitute its staff, the Gruppo remained Autonomo and began its transformation into a Caccia Terrestre (Fighter - Land). From 16 March, the Unit is transferred to Pisa San-Giusto and placed under the employ of the 52° Stormo, immediately begin deliveries of new aircraft FIAT G.50bis. After a few months the newly formed Gruppo Caccia Terrestre (Fighter Squadron - Land) resumes the war activities still in Africa and again in Libya, this time with the duties of convoy escort, air transport escort and air defense especially in the area of the port of Tripoli. On 11 August 1942, the Gruppo returned to Italy to defend the city of Torino. In February 1943 the Gruppo was transferred to Sciacca airport where, on 20 June, it was dissolved. Little more than a year later (April 30, 1944) the 12° Gruppo is reconstituted and is framed in the 4° Stormo, as the personnel are subjected to the 73ª and 91ª Squadriglia, while the aircraft supplied are MC.202 and MC.205. From the month of June the Unit is located in Campo Vesuvio to begin the transition on the Bell P-39 Airacobra. On 11 September 1944 the Gruppo was transferred to the Leverano airfield. Once again, this time on 10 October 1945, while he was stationed in Lecce-Galatina. In order to review the 12° Gruppo we have to wait until the 1 September 1953 in the middle of the Cold War, this time under the symbol of the "Cavallino Rampante" of the 4° Stormo Caccia (Fighter Wing) and as a new location the airport of Napoli-Capodichino, the aircraft included were the DH.100 Vampire. In early 1956 the 12° Gruppo was transferred to Pratica di Mare to carry out the conversion on the F-86E Sabre. On 10 March 1959, with the transfer to Grosseto, the Gruppo had a threefold dependence, trained by the Aerobrigata (Air Brigade) Command, regulated by the Comando Aeroporto (Airport Command), operating by the Stato Maggiore (Air Staff) of the III ZAT. In 1961, all the Gruppo of the 4° Stormo (9°, 10°, and 12°) carried out the conversion on the F-86K. The situation does not change with the transfer occurred on 24 September 1963 in Gioia del Colle, in the new base depends on the Comando Base Aerea (Air Base Command) for the logistics, while for the operational part from the Command of the III Regione Aerea (Air Region), the classification remains however under the 4ª Aerobrigata (new name for the Stormo with three Gruppi di Volo - Flying Squadrons in organic). "Status" of Gruppo Autonomo that remains unchanged for the next three years from the transfer to Puglia land, at least until 1 July 1966. when it competes with the 156° Gruppo to the reconstitution of the 36° Stormo Caccia. About this time, the date was not possible to trace it, the radio call sign assigned to the aircraft of the 12° Gruppo has been "Strali". From December 1971 until July 1995 the "Strali" operate for twenty-four years continuously with the "Spillone" or "Cacciatore di Stelle", in the versions F 104S before and F 104S ASA after, in July 1995 arrive the first Tornado ADV (Air Defence Variant) which will replace the "elders" Starfighter. The new aircraft increases the operational capacity of the 12° Gruppo, which immediately after the TACEVAL (TACtical EVALuation) is called to operate as part of the operation "Alba", operation wanted by the UN following the civil insurrections in Albania. Later with the worsening socio-political situation in the Balkan region, from March to June 1999 the 12° Gruppo operates for the first time after the Second World War, in a real war scenario under the "Allied Force" operation. At the end of the operations, he received unanimous attestations of esteem from the high national military commands and NATO. In 2004, when the lease agreement with the British Ministry of Defence ended, all Tornado ADV aircraft were returned to the Royal Air Force, the last two Tornadoes left the Puglia air base in December 2004. While waiting to be equipped with the aircraft Eurofighter F 2000A "Typhoon", delayed deliveries to the Aeronautica Militare (Italian Air Force), due to development problems, it was decided, already in June 2004, to equip the Unit of aircraft Aermacchi MB 339CD, aircraft which have been taken from the line of the 61° Stormo; in this short period of time, the 12° Gruppo had to operate simultaneously with two different machines and with clearly different roles. Tornado ADV continued to guarantee the alarm service for the protection of national airspace (until September 2004) and with the new aircraft MB 339CD, given the changed world scenario of asymmetric threat of a terrorist nature, the new role of SMI has been created (Slow Mover Interceptor), which plans to intercept small aircraft or helicopters intent on carrying out terrorist activities hypothetically during international summits or events of world importance. In fact, the 12° would during the transition on the new aircraft has carried out multiple missions of armed patrol, for example on the skies of Rome on the occasion of the signing of the European Constitution, or quoting only the most important, the funeral of Pope John Paul II, the election of Pope Benedict XVI as Pontiff, the Winter Olympics in Torino, the visit to Italy of Presidents Putin and Bush. Among other things, the MB 339CD was an excellent carrier to keep Combat Ready pilots waiting for the arrival of Typhoon, because it is an aircraft normally used as an advanced trainer, a point of passage between basic trainers and new generation fighters. With the arrival of the first Eurofighters, the first four examples arrived in Gioia del Colle on October 1, 2007, the Aermacchi were returned to the 61° Stormo and the 12° resumed training to perform the Servizio di Sorveglianza dello Spazio Aereo Nazionale (National Air Space Surveillance Service). In just under a year after the arrival of the first fighters, the pilots of the Gruppo celebrated the 1,000 hours of flight on the Typhoon and this goal was achieved thanks to the commitment of the specialist staff, supported by the technicians of the company Alenia, making sure the normal difficulties for such a young weapon system were overcome brilliantly. Since the beginning of 2009 (January 5) after about five years of absence, the "Strali" have returned in their own right in the integrated system of national defense with turns of "QRA - Quick Reaction Alert" in defense of the European skies.
18° Gruppo (18th Squadron)
On December 24, 1917, the 18° Gruppo was founded in Taliedo (Milano), where it remained for the next two years, and it was in 1919 that it was dissolved. On 1 June 1931 on the airport of Bresso, also in the Milano area, the reconstitution of the Unit takes place, under the newly formed 3° Stormo (Wing), the equipment of aircraft is some CR.20 divided between the three Squadriglie (Flights) that make up the Unit, these are 83ª, 85ª and 95ª. The first operations take place a few months after its reconstitution participating in the maneuvers of the Armata Aerea (Air Army) held between August and September, thus beginning an intense and brilliant cycle of operations. During 1932, on the other hand, there were participations in more picturesque events such as the "Giornata dell’Ala" (Day of the Wing) on the airport of Littorio (Latina time) and towards the end of the year to the air shows in Milano and Torino. In 1934 we return to a much more demanding activity with the participation in the maneuvers on the Tosco-Emiliano Apennines, located in Pisa on the 18°. He takes part in this event of cooperation with the Regio Esercito (Royal Army). The following year is the turn of an exercise in the skies of Milano, and to a deployment of air defense for the conference of Stresa on Lake Maggiore. Towards the end of 1939 the Unit receives the new CR.42 while it is in Mondovì in Piemonte and for the occasion on the fuselages of the biplanes appear the new insignia with the three arrows inserted in the picture and the motto "ocio che te copo...!" In the meantime, on the 18°. He abandoned the 3° Stormo to place himself in the 56° Stormo Caccia Terrestre (Fighter Wing - Land), this passage allows the Unit to expand its fleet with Fiat G.50. With the spring of 1940 the training begins to intensify, the global situation with the Second World War now begun, in the short span of two months, from April to June the Unit finds itself on the field of Mirafiori (Torino) and in Novi Ligure, one of the three equipped Squadriglie is located in Villanova d'Albenga. At the time of Mussolini’s declaration of War on France on 10 June 1940, the 18° Gruppo Caccia Terrestre depended on the 2ª "Borea" Divisione Caccia (Fighter Division) under the 1ª Squadra Aerea (Air Team), the Squadra Aerea deployment directives included bomber and fighter attacks on the western Alpine front, particularly in the western part of France, the main targets being ports and airports, including the strategic area of Toulon. Once the fast operations against France have been completed, the hypothesis of the use of the 18° Gruppo on the Manica chanel against the British has begun to be explored, an important event occurred in September 1940 when the CAI (Corpo Aereo Italiano) was formed 18° Gruppo is included in the line-up of units under this new Comando, the equipment for the CAI departments was 50 CR.42 and 50 G.50. With the new deployment at Ursel, due to the impossibility of operating over England for reasons of autonomy, the first operations are carried out to defend Belgium and the Netherlands, and as escort to the naval convoys transiting the Channel, in the following months many missions were carried out with excellent results, this despite the adverse climatic conditions of the area. In 1941, to cope with the serious situation of the African campaign, the 18° Gruppo was placed at the controls of the 5ª Squadra Aerea, on 27 January the Unit takes off from Pisa with destination Africa Settentrionale Italiana (ASI or Italian Northern Africa) the Gruppo’s areas of operations are diversified and cover a large part of Libya, most of which are carried out in support of Afrikakorps and Luftwaffe units. Towards the end of 1941 the pilots of the 18° Gruppo were sent back to Italy to start the training process on the Macchi MC.200, once the pilot qualification of the new aircraft ends, a new "campaign" for the men of the 18° begins, this time in Greece at Araxos, and once again to revive the fortunes of a campaign, "Italy-Greece", which had been dormant for too long, just a few months for the capitulation of Greece, and this especially thanks to the considerable support provided by the Regia Aeronautica (Italian Royal Air Force). With the end of the operations, on April 24, 1942, the 18° Gruppo was sent back to Caselle (Torino) where he began a new training aimed at acquiring dive bombing capabilities. Meanwhile, in January 1942 the Gruppo had passed under the command of the 3ª Squadra Aerea, while in May of the same year it was employed by the 3° Stormo, not being an Gruppo Autonomo it is also assigned a new emblem, the famous "Vespa Arrabbiata" (Angry wasp) of the Stormo, with the 18° comes the 23° Gruppo CT. After a long transfer across the peninsula and parts of North Africa the Unit arrives in Abu Haggag to be engaged on the Egyptian front. The operations alternate escort missions with ground attacks, the latter with the escort of colleagues of the 23° Gruppo, in particular in the area of El Alamein, after losing all the available aircraft, the Unit is equipped with Macchi MC.202. In January 1943, after months of exhaustion, and a hard retreat to Tripoli, the 18° of July completed the last war mission in the Egyptian campaign. With the withdrawal from Libya are concentrated in Tunisia few but efficient departments framed under the 5ª Squadra Aerea, among them there is also the 18ª Gruppo, now in agony as equipment and personnel worn out, in March 1943 he retired to Italy in Ciampino, where the final battle began. The supply of the new Macchi MC.205 is not much use in fact the conviction that it could not be done now more than that it was in the air, but despite this the 18° Gruppo still do honor and is repeatedly quoted in the bulletins of Guerra. The truce had now been stipulated with the Allies but the Aeronautica in general continued to fight to the limit of forces, arrived on 8 September 1943 with the well-known facts, the Commander of the 3° Stormo, from which depended on the 18° dissolves the queue and sends all personnel under unlimited license, this is the final act of the 18° Gruppo. May 8, 1945 ended the conflict and also the experience of War of our Air Force, which lasted 20 months from its establishment on the ashes of the Regia Aeronautica (Royal Italian Air Force). With the establishment of the 5th ATAF the staff of the Air Force was greatly expanded, and on 1 July 1954 was reconstituted in Verona Villafranca on 3° Stormo da Ricognizione Tattica (Tactical Reconnaissance Wing), after an exact month also the 18° Gruppo is officially reconstituted. Initially equipped with F 84G Thunderjet, the Unit trains itself to the new and important task of aerial reconnaissance, role made even more challenging by the fact that the 3° Stormo was the only NATO Unit in this specialty in southern Europe. In 1955 the transition takes place on the new RF 84F Thunderflash, specific aircraft to the role played by the Gruppo, in the years to come the activity is very sustained with frequent exercises and Squadron Exchange, In addition to purely military missions, reconnaissance aircraft are also used in natural disasters and for the surveillance of the territory. In 1970 they arrived at the 3ª Aerobrigata Caccia Ricognitori (Fighter Reconnaissance Air Brigade), designation received in 1967, the first F 104G equipped with Pod Orpheus guarantee even more an effective instrument, the 18° Gruppo makes the transition on the "Spillone" in 1973, in these years the Gruppo di Volo, in addition to the band of green color as an identifier, dusts off in memory of the glorious past the coat of arms with the three stylized white arrows in a green disk edged red and the inscription "ocio che te copo...!". With a new restructuring the Aeronautica Militare abandons the choice of having Aerobrigate, recall that the definition of Aerobrigata was granted to those departments that had three Gruppi di Volo under their command, the choice to return to the Stormi costs the 18° Gruppo the "Quadro" position and the transfer of its aircraft to the other Gruppi With the establishment of Nucleo Operativo Difesa Aerea (NODA or Operational Air Defense Nucleus) in September 1984 in Gioia del Colle you can see the possible reconstitution of the 18° Gruppo. Initially this Nucleo is supplied with F 104S aircraft of 156° Gruppo CB (Caccia Bombardieri - Fighter Bombers) during the transition on the new Tornado IDS aircraft, on the aircraft in addition to the writing NODA appears the coat of arms with the three white Strali of the 18°. On March 28, 1985, a few months after its reconstitution, the War Flag was handed over to the Gruppo. Immediately after the crisis between Libya and the United States, the Unit is immediately at the forefront, with frequent missions to escort airliners to the islands in southern Italy, as you can easily guess are expected very intense months, also for the presence of other departments on their base. In the following two years (1986-87) the Unit was subjected to its first operational evaluation, which passed brilliantly in December 1987, qualifying it Combat Ready in the air defense role. In the following years until the early nineties, the training activities alternated with Exchange Squadrons such as those of Beauvechain (Belgium), Neuburg and Pfertsfeld (Germany), at the same time the Unit continues to train in the secondary role of attack on the ground. In the second half of the nineties despite the Unit is fully integrated in the air defense system of NATO, participates in training events even very complex both domestic and foreign, we mention the most important and significant: "Dragon Hammer", "Trident", "Ardente", "Mothia" and "Display Determination", while on the horizon participation in tactical courses called TLP (Tactical Leadership Programme), others follow closely as the "Ample Train 95" in Norway and the "Odax 96" in France, the last in order of time "Cooperative Key 98" in Turkey is the test bench to test the NATO operating machine in anticipation of the intervention in the Balkans. In 1999 with the beginning of the crisis in Kosovo the 18° Gruppo is transferred to Gioia del Colle where it remains until the end of the conflict, from the Puglia air base the pilots of the Gruppo carry out about 70 missions CAP (Combat Air Patrol), all missions are carried out with the F 104S ASA-M, I want to remind that for the Unit this real operation is the first after the conclusion of the Second World War. Starting from 2001, about two years before the first F 16 aircraft were formally sent to Italy, as a leasing supply by the US Government, the 18° Gruppo sent the first pilots to the States to carry out the conversion on the "new" aircraft at the OCU (Operational Conversion Unit) of the USAF (United States Air Force) and the ANG (Air National Guard) at Tucson IAP International Airport in Arizona. In June 2003, with the arrival of the first F-16s for the 18° Gruppo began the first activities on the Italian territory with the American fighter. The 18° Gruppo despite the transition from F 104 to F 16 managed to contribute, except for a very short suspension, with continuity to the service (QRA - Quick Reaction Alert) of defense of the national airspace when, at the end of the last alarm round on 21 April 2003 (F 104) resumed on 22 July of the same year (F 16). The 2000s were for the 18° Gruppo challenging in completing the leasing program of the F 16 fighters. The closure of program “Peace Caesar” was realized on May 28, 2012 with the last flight “ferry back” of six F 16, the last “Viper” Italians arrived on the Davis Monthan AFB in the "States" the following June 1. Despite the uncertainty that reigned over the future of the Trapani base specialized personnel, the day after the demise of the American fighter, began conversion courses on the new aircraft F 2000 Typhoon. For some pilots, the conversion at the 20° Gruppo (OCU) in Grosseto started earlier than the divestiture, engaging elements already in possession of the maximum operational qualifications on the Falcon, therefore the passage machine has been carried out in times decidedly reduced regarding those necessary in order to form a pilot of F 2000 coming from the flying schools From 14 September 2012, waiting for the arrival of the first aircraft that would be taken over directly by the 18° Gruppo, on the air base of Trapani have guaranteed the air defense service eight aircraft provided by the 4° Stormo of Grosseto and 36° of Gioia del Colle. A historical passage of the 18° Gruppo takes place on October 18, 2012 with the delivery of the first aircraft to the Stormo, which took place during the change of Squadron Command.
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The author would like to thanks the Col. Marco Lant, Col. Bruno Levati, Col. Salvatore Ferrara, the Cmdr of the 9° Gruppo Lt.Col. Alessandro D. - the Cmdr of the 10° Gruppo Maj Stefano L. - the Cmdr of the 12° Gruppo Lt.Col. Fabio D. - the Cmdr of the 18° Gruppo Lt.Col. Salvatore F., the Maj. Antonio Lutricuso, the Capt. Cristian Angelillo, the Capt. Ilaria Ragona, the Lt. Enrico Cava, the Marshal Antonio Brandi Special thanks to the Col. Urbano Floreani and the Capt. Stefano of the Press Office of SMA (Rome) Images by Giorgio Ciarini and Alessandro Palantrani Text by Giorgio Ciarini June - October 2017 |
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