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Il 37° Stormo è stato costituito il 1° aprile del 1939 sull’aeroporto “Fortunato Cesari” di Lecce-Galatina, l’originale denominazione era Bombardamento Terrestre (BT). Alle sue dipendenze, al momento della costituzione, il 37° Stormo poteva contare sul 54° e sul 55° Gruppo, il primo Gruppo era composto dalla 218ª e 219ª Squadriglia, il secondo composto dalla 220ª e 221ª Squadriglia, la dotazione iniziale era di nove velivoli da bombardamento Siai Marchetti SM.81, le attività del neo costituito Reparto iniziano nel maggio del 1939. La particolarità degli eventi storici che accompagnarono la nascita dello Stormo impone ai giovanissimi equipaggi la necessità di sottoporsi fin dall’inizio ad una dura ed intensa attività addestrativa culminata con la partecipazione alle esercitazioni aeronavali sul Mediterraneo che si sono svolte tra il 26 ed il 28 luglio sempre dello stesso anno, situazione assai particolare per le quali lo Stormo ha ricevuto un encomio ufficiale. Con l’inizio della Seconda guerra mondiale lo Stormo inizia subito le attività militari, nel frattempo la dotazione di velivoli si era notevolmente ampliata passando a 32 velivoli, sempre del tipo SM.81, la battaglia di Punta Stilo, località calabrese nei pressi di Catanzaro, è stato il battesimo del fuoco del neo costituito Stormo, battaglia alla quale partecipa con quasi tutti i velivoli in dotazione denotando da subito un’alta efficienza operativa. Il 37° Stormo nonostante aveva un’alta percentuale di giovani equipaggi è stato uno dei primi reparti che operava nel settore del Mediterraneo per attaccare le navi inglesi e australiane che facevano rotta verso il Golfo di Taranto, il loro compito era quello sbarrare la “strada” alle navi della Marina italiana di ritorno da un’importante missione. L’esito favorevole dello scontro ha avuto un’importanza storica notevole per il prosieguo della guerra ed aveva evidenziato in modo inequivocabile l’elevatissimo grado di perizia tecnico-professionale e la perfetta efficienza operativa raggiunta dagli equipaggi, lo stesso Ammiraglio Cunningham, Comandante della flotta inglese nel Mediterraneo, aveva espresso rispetto ed ammirazione. Nel luglio del 1940, all’indomani della battaglia di Punta Stilo, il 54° Gruppo viene trasferito a Benina (Bengasi), dove diventa autonomo. In questo periodo viene riconosciuto allo Stormo anche la prima onorificenza alla Bandiera di Stormo con una Medaglia d’Argento al Valor Militare. Alla fine del mese di ottobre del 1940 fino all’aprile dell’anno successivo il Reparto opera contro la Grecia e nel frattempo vengono sostituiti gli usurati SM.81 con dei velivoli Fiat BR.20 denominati “Cicogna”. Conclusa con successo la Campagna di Grecia lo Stormo viene impegnato subito dopo nella breve Campagna di Jugoslavia. Nel luglio dello stesso anno il 37° Stormo, sull’aeroporto di Lecce, riceve la sua sospirata Bandiera di Guerra, nel successivo mese di ottobre viene trasferito in Sicilia dove viene impiegato in un’intensa attività di scorta a convogli, ricognizioni e ricerche di sommergibili in un nuovo ed importantissimo ciclo di operazioni aventi il duplice scopo di neutralizzare la minaccia bellica delle basi inglesi dislocate sull’isola di Malta, e di proteggere contemporaneamente i convogli che dalla Sicilia erano diretti verso l’Africa. Proprio durante una di queste missioni cade in combattimento il Maggiore Cesari Toschi al cui nome sarà intitolato, all’atto della ricostituzione, il 37° Stormo. Eroe di Guerra della Seconda Guerra Mondiale, decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria. Nato a Portomaggiore il 22 maggio del 1906 viene assegnato al 37° Stormo come Ufficiale Pilota della Regia Aeronautica, Reparto che opera sin dall’inizio delle attività belliche in Sicilia utilizzando dei bimotori da bombardamento BR.20 “Cicogna”, il 19 novembre del 1941 il Maggiore Toschi rimane ucciso in azione. Il 1941 è stato un anno molto intenso sotto l’aspetto bellico con attività di volo, vengono effettuati ben 736 bombardamenti diurni e 113 notturni. Dopo una breve parentesi di impiego sulla base aerea di Lecce, alla fine del 1942 lo Stormo torna in Sicilia con alle dipendenze il solo 55° Gruppo, posizionandosi sull’aeroporto di Castelvetrano con lo scopo di riprendere i bombardamenti contro Malta, la permanenza in Sicilia dura pochi mesi perché al Reparto viene chiesto di nuovo di ritornare a Lecce, qui vi rimane solo per poche settimane perché all’orizzonte c’è un nuovo trasferimento, questa volta a Reggio Emilia, in Emilia Romagna lo Stormo effettua la transizione sul velivolo CANT Z.1007bis Alcione, una volta terminata l’acquisizione del bombardiere trimotore verso la fine dello stesso anno il 37° vola verso la Sardegna, prima a Milis e poi a Decimomannu, qui vi rimane però per breve tempo in quanto il trasferimento successivo è sull’aeroporto di Littoria (ora Latina), come si può ben capire in quei periodi i trasferimenti erano praticamente all’ordine del giorno, infatti un nuova casa aspetta lo Stormo, questa volta però è l’ultimo, in quanto il passaggio a Cameri coincide con la messa in posizione “Quadro” che avviene il 15 luglio 1943. La storia del 37° Stormo ricomincia in piena Guerra Fredda, anche se questa affermazione potrebbe essere giustamente contestata, in quanto a tutti gli effetti lo Stormo viene ricostituito ufficialmente il 1° ottobre del 1984, in effetti dagli anni cinquanta sino al 1984 i fatti storici coinvolgo solo la base aerea ma mi piace pensare che le due entità siano talmente legate che le considero come un soggetto unico. Come abbiamo detto precedentemente i primi fatti della rinascita avvengono negli anni cinquanta, quando lo Stato Maggiore Aeronautica percepisce la necessità di poter fruire di una base dislocata nella zona nord occidentale della Sicilia, dove rischierare a rotazione i reparti dell’AM per controllare il Canale di Sicilia e contrastare eventuali minacce aeronavali provenienti dal settore sud orientale del Mediterraneo. La location viene individuata in contrada Birgi, vicino Trapani, dove ha inizio subito la costruzione della nuova base, la nuova struttura viene intitolata al Tenente Livio Bassi, pilota trapanese decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare per le gesta compiute in Albania a bordo del suo aereo Fiat G.50 nel corso della Seconda guerra mondiale, il nuovo aeroporto dell’Aeronautica Militare viene ufficialmente aperto il 21 novembre del 1961. Il primo utilizzo massiccio della base aerea avviene dal 1971, in risposta a pericolosi stati di tensione nell’area e di fronte alla crescente corsa agli armamenti di alcuni paesi che si affacciano sul Mediterraneo, questo comporta però interventi dedicati per il potenziamento tecnico e logistico della struttura, inoltre sempre nello stesso periodo viene effettuato un primo rischieramento permanente con una cellula di Difesa Aerea, i velivoli e il personale vengono tratti a rotazione dagli Stormi ubicati al centro nord, inoltre si lavora per approntare uno schieramento di velivoli CB (Caccia Bombardieri), pronto ad assumere la completa operatività su Trapani Birgi in tempi estremamente ridotti. Un altro passaggio fondamentale della base avviene il 1° settembre del 1983, in quella che era diventata ormai un’area a grande rischio per l’accrescersi delle tensioni e delle conflittualità, viene costituito a Birgi il NODA (Nucleo Operativo di Difesa Aerea), posto alle dipendenze del Comando del 36° Stormo con sede operativa di stanza a Gioia del Colle. Il Nucleo Operativo viene dotato di velivoli F 104S ed opera fino al 1° ottobre del 1984, lo stesso giorno con la ricostituzione del 37° Stormo e del 18° Gruppo il NODA cessa di esistere, trasferendo al neo ricostituito soggetto i propri compiti. Solo cinque mesi più tardi, quindi siamo nel marzo del 1985, con la presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e del Ministro della Difesa, nel corso di una solenne cerimonia, il Reparto riceve la gloriosa Bandiera di Guerra del 37° Stormo. Conclusa la fase di ricostruzione, lo Stormo inizia la sua attività operativa nell’area del Mediterraneo e nei primi mesi del 1986, durante la crisi libica lo Stormo viene impegnato intensamente in operazioni di scorta ai velivoli civili diretti alle isole minori e alla protezione delle navi impegnate nell’area. In questi anni appena trascorsi la base di Trapani Birgi e il 37° Stormo vivono uno dei momenti di massimo lustro della loro esistenza e diventano a pieno titolo dei capisaldi della Difesa Aerea nazionale sul fianco sud dell’Italia e dell’Alleanza Atlantica. |
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Il 37° Stormo dipende dal Comando delle Forze da Combattimento (CFC) con sede a Milano, da cui dipendono i reparti Caccia Intercettori (4°, 36° e 37° Stormo) ed i reparti Cacciabombardieri/Ricognitori (6°, 32°; 50°, 51° Stormo e 313° Gruppo Addestramento Acrobatico PAN), il CFC è alla diretta dipendenza del Comando Squadra Aerea con sede a Roma presso Palazzo Aeronautica. La struttura del 37° Stormo “Cesare Toschi” è leggermente diversa dalla maggior parte dei Reparti analoghi di AM. Alle dipendenze del 37° Stormo abbiamo un solo Gruppo di Volo, ovvero il 18° Gruppo, un STR (Servizio Tecnico Rinforzato) preposto all’intera attività di manutenzione, di preparazione al volo dei velivoli e di supporto logistico per lo specifico Sistema d’Arma. Inoltre per far fronte agli impegni assegnati al 37° Stormo esso si avvale anche del 437° Gruppo STO (Gruppo Servizi Tecnici Operativi) e del 537° Gruppo SLO (Gruppo Servizi Logistici Operativi), il GPF (Gruppo di Protezione delle Forze) e il Servizio Amministrativo. Situazione caratteristica non comune agli altri Stormi il 37° ha anche alle proprie dipendenze il Distaccamento Aeroportuale di Pantelleria ed il Distaccamento Aeronautico di Lampedusa. |
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Il 18° Gruppo è stato costituito nel 1917 a Taliedo (Milano), dove vi rimane per i due anni successivi, ed è appunto del 1919 la data del suo scioglimento. Il 1° giugno del 1931 sull’aeroporto di Bresso, sempre zona Milano, avviene la ricostituzione del Reparto, alle dipendenze del neo costituito 3° Stormo, la dotazione di velivoli è di alcuni CR.20 suddivisi tra le tre squadriglie che compongono il reparto, queste sono la 83ª, la 85ª e la 95ª. Le prime operazioni avvengono qualche mese dopo la sua ricostituzione partecipando alle manovre dell’Armata Aerea svoltesi tra agosto e settembre, iniziando così un intenso e brillante ciclo di operazioni. Nel corso del 1932 invece si susseguono le partecipazioni ad eventi più pittoreschi come la “Giornata dell’Ala” sull’aeroporto di Littoria e verso fine anno alle manifestazioni aeree di Milano e Torino. Nel 1934 si ritorna ad una attività decisamente più impegnativa con la partecipazione alle manovre sull’Appennino Tosco-Emiliano, dislocato a Pisa il 18° prende parte a questo evento di cooperazione con il Regio Esercito. L’anno successivo è la volta di un’esercitazione nei cieli di Milano, e ad un rischieramento di difesa aerea per il convegno di Stresa sul Lago Maggiore. Verso la fine del 1939 il Reparto riceve i nuovi CR.42 mentre si trova a Mondovì in Piemonte e per l’occasione sulle fusoliere dei biplani compaiono le nuove insegne con le tre frecce inserite nel quadro e il motto “ocio che te copo…!” nel frattempo il 18° abbandona il 3° Stormo per collocarsi nel 56° Stormo Caccia Terrestre, questo passaggio vale anche al Reparto di allargare la propria flotta con dei Fiat G.50. Con la primavera del 1940 l’addestramento comincia ad intensificarsi, constatato la situazione globale con la Seconda guerra mondiale ormai iniziata, nel breve arco di due mesi, da aprile a giugno il Reparto si ritrova sul Campo di Mirafiori (Torino) e a Novi Ligure, una delle tre Squadriglie in dotazione invece è dislocata a Villanova d’Albenga. Al momento della dichiarazione di Guerra alla Francia del 10 giugno del 1940 da parte di Mussolini, il 18° Gruppo Caccia Terrestre dipendeva dalla 2ª Divisione Caccia “Borea” in forza alla 1ª Squadra Aerea, le direttive di impiego della Squadra Aerea prevedeva attacchi con bombardieri e caccia sul fronte occidentale alpino, in particolare nella zona occidentale della Francia, gli obbiettivi principali erano i porti e gli aeroporti, compresa l’area strategica di Tolone. Terminate le veloci operazioni contro la Francia si comincia a ventilare l’ipotesi di un utilizzo del 18° Gruppo sulla Manica contro gli inglesi, un fatto importante avviene nel settembre del 1940 quando viene costituito il CAI (Corpo Aereo Italiano), il 18° Gruppo viene incluso nella schiera di reparti sotto questo nuovo Comando, la dotazione per i reparti del CAI prevedeva 50 CR.42 e 50 G.50. Con il nuovo dislocamento a Ursel, vista l’impossibilità di operare sopra l’Inghilterra per motivi di autonomia, le prime operazioni vengono svolte per difendere il Belgio e l’Olanda, e come scorta ai convogli navali che transitavano sul Canale della Manica, nei mesi successivi sono molte le missioni svolte con ottimi risultati, questo nonostante le avverse condizioni climatiche proprie della zona. Nel 1941 per far fronte alla grave situazione della campagna d’Africa il 18° Gruppo viene posto ai comandi della 5ª Squadra Aerea, il 27 gennaio il Reparto decolla da Pisa con destinazione l’ASI (Africa Settentrionale Italiana), le zone di operazioni del Gruppo sono diversificate e comprendono una buona parte del territorio libico, la maggior parte delle quali vengono svolte in appoggio ai reparti dell’Afrikakorps e ai reparti della Luftwaffe (Forza Aerea germanica). Verso la fine del 1941 i piloti del 18° Gruppo vengono fatti rientrare in Italia per iniziare l’iter addestrativo sui Macchi MC.200, una volta termina la qualifica al pilotaggio del nuovo velivolo inizia una nuova “campagna” per gli uomini del 18°, questa volta in Grecia ad Araxos, e ancora una volta per risollevare le sorti di una campagna, “Italia-Grecia”, che era ormai da troppo tempo latente, bastano pochi mesi per la capitolazione della Grecia, e questo soprattutto grazie al notevole supporto fornito dall’Aeronautica Militare. Con il finire delle operazioni, il 24 aprile del 1942, il 18° viene fatto rientrare a Caselle (Torino) dove inizia un nuovo addestramento volto ad acquisire capacità di bombardamento in picchiata. Nel gennaio del 1942 il Gruppo era transitato alle dipendenze della 3ª Squadra Aerea, mentre nel maggio dello stesso anno è alle dipendenze del 3° Stormo, non essendo più Gruppo Autonomo gli viene assegnato anche un nuovo emblema, la famosa “Vespa Arrabbiata” dello Stormo, con il 18° arriva anche il 23° Gruppo CT. Dopo un lungo trasferimento attraversando tutta la penisola e parte del Nord Africa il Reparto arriva ad Abu Haggag per essere impegnato sul fronte egiziano. Le operazioni alternano missioni di scorta con attacchi al suolo, questi ultimi con la scorta dei colleghi del 23°, in particolare nella zona di El Alamein, dopo aver perso tutti i velivoli a disposizione, il Reparto viene dotato di Macchi MC.202. Nel gennaio del 1943 dopo mesi estenuanti, e una dura ritirata fino a Tripoli, il 18° completa l’ultima missione di guerra nella campagna egiziana. Con il ritiro dalla Libia vengono concentrati in Tunisia i pochi ma efficienti reparti inquadrati sotto la 5ª Squadra Aerea, tra questi compare anche il 18° Gruppo, ormai allo spasimo come dotazione di mezzi e il personale logorato, nel marzo del 1943 avviene il ritiro in Italia a Ciampino dove inizia la strenua battaglia finale. La fornitura dei nuovi Macchi MC.205 non serve a molto infatti il convincimento che non si poteva fare ormai più di tanto era nell’aria, ma nonostante questo il 18° Gruppo si fa ancora onore e più volte venne citato sui bollettini di Guerra. La tregua era ormai stata stipulata con gli alleati ma l’Aeronautica in generale continuò a lottare allo stremo delle forze, arrivato l’8 settembre del 1943 con i noti fatti, il Comandante del 3° Stormo, da cui dipendeva il 18°, scioglie le fila e manda tutto il personale in licenza illimitata, questo è l’atto conclusivo del 18° Gruppo. L’8 maggio del 1945 termina il conflitto e anche l’esperienza di Guerra della nostra Regia Aeronautica. Con la costituzione della 5ª ATAF l’organico della Forza Aerea viene notevolmente ampliato, e il 1° luglio del 1954 viene ricostituito a Verona Villafranca il 3° Stormo da Ricognizione Tattica, dopo un mese esatto anche il 18° Gruppo viene ufficialmente ricostituito. Inizialmente dotato di F 84G Thunderjet, il Reparto si addestra al nuovo e importante compito di Ricognizione Aerea, ruolo reso ancora più impegnativo dal fatto che il 3° Stormo era l’unico Reparto NATO in questa specialità nel sud Europa. Nel 1955 avviene la transizione sul nuovo RF 84F Thunderflash, velivolo specifico per il ruolo svolto dal Gruppo, negli anni a venire l’attività è molto sostenuta con frequenti esercitazioni e Squadron Exchange, oltre che alle missioni prettamente militari i velivoli da ricognizione vengono usati anche in occasione di calamità naturali e per la sorveglianza del territorio. Il 1° gennaio del 1956 il 3° Stormo viene rinominato 3ª Aerobrigata, nel 1970 arrivano i primi F 104G che, dotati del pod Orpheus garantiscono ancora di più uno strumento efficace, il 18° Gruppo effettua la transizione sullo “Spillone” nel 1973, in questi anni il Gruppo di Volo, oltre alla banda di colore verde come identificativo, rispolvera in memoria del glorioso passato lo stemma con le tre frecce bianche stilizzate in un disco verde bordato di rosso e la mitica scritta “ocio che te copo…!”. Con una nuova ristrutturazione l’Aeronautica Militare abbandona la scelta di avere le Aerobrigate, ricordiamo che la definizione Aerobrigata era concessa a quei reparti che avevano tre gruppi di volo alle proprie dipendenze, la scelta di tornare agli Stormi costa al 18° Gruppo la messa in posizione “Quadro” e la cessione dei suoi velivoli agli altri Gruppi. Con la costituzione del NODA (Nucleo Operativo Difesa Aerea) nel settembre del 1984 a Gioia del Colle si intravede la possibile ricostituzione del 18°, dapprima tale nucleo viene fornito di velivoli F 104S del 156° Gruppo CB (Caccia Bombardieri) in fase di transizione sul nuovo velivolo Tornado IDS, sui velivoli oltre alla scritta NODA compare lo stemma con i tre Strali bianchi del 18°. Il 28 marzo del 1985 pochi mesi dopo la sua ricostituzione al Gruppo viene consegnata la Bandiera di Guerra. Subito dopo con la crisi Libia-Stati Uniti, il Reparto si trova subito in prima linea, con frequenti missioni di scorta a velivoli di linea diretti alle isole nel sud d’Italia, come si può facilmente intuire si prospettano mesi molto intensi, anche per la presenza di altri reparti sulla loro base. Nei due anni seguenti (1986-87) il Reparto è sottoposto alla sua prima valutazione operativa, che supera brillantemente nel dicembre del 1987, qualificandolo Combat Ready nel ruolo Difesa Aerea. Negli anni seguenti sino ai primi anni novanta continuano le attività addestrative alternate a Squadron Exchange come quelli di Beauvechain (Belgio), Neuburg e Pfertsfeld (Germania), nel contempo il Reparto continua ad addestrarsi anche nel ruolo secondario di attacco al suolo. Nella seconda meta degli anni novanta nonostante il Reparto è pienamente integrato nel sistema di Difesa Aerea della NATO, partecipa da eventi addestrativi complessi, sia nazionali che esteri, citiamo le più importanti e significate: “Dragon Hammer”, “Tridente”, “Ardente”, “Mothia” e “Display Determination”, mentre si prospettano all’orizzonte la partecipazione ai corsi tattici denominati TLP (Tactical Leadership Programme), altre seguono a ruota come la “Ample Train 95” in Norvegia e la “Odax 96” in Francia, l’ultima in ordine di tempo “Cooperative Key 98” in Turchia è il banco di prova per testare la macchina operativa NATO in previsione dell’intervento nell’area dei balcani. Nel 1999 con l’inizio della crisi in Kosovo il 18° Gruppo viene trasferito a Gioia del Colle dove vi rimane sino al termine del conflitto, dalla base pugliese i piloti del Gruppo svolgono circa 70 missioni CAP (Combat Air Patrol), tutte le missioni vengono svolte con l’F 104S ASA-M, voglio ricordare che per il Reparto questa operazione reale è la prima dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale. A partire dal 2001, circa due anni prima che vengono formalmente inviati in Italia i primi velivoli F 16 come fornitura in leasing da parte del Governo americano, il 18° Gruppo ha inviato negli States i primi piloti per svolgere la conversione sul “nuovo” velivolo presso l’OCU (Operational Conversion Unit) dell’USAF (United States Air Force) e dell’ANG (Air National Guard) presso l’aeroporto internazionale di Tucson IAP in Arizona. Nel giugno del 2003, con l’arrivo dei primi F 16 per il 18° iniziano le prime attività sul territorio italiano con il caccia americano. Il 18° Gruppo nonostante il passaggio dal “104” al “16” è riuscito a contribuire, salvo una ridottissima sospensione, con continuità al servizio (QRA - Quick Reaction Alert) di difesa della spazio aereo nazionale quando, terminato l’ultimo turno di allarme il 21 aprile del 2003 (F 104) ha ripreso il 22 luglio dello stesso anno (F 16). |
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Gli anni 2000 sono stati per il 37° Stormo sinonimo di radicali cambiamenti, in particolare con il trasferimento del 10° Gruppo al 36° Stormo “Helmut Seidl”, avuto luogo il 1° luglio del 2010, e con il restante 18° Gruppo impegnato a portare a compimento il programma di leasing dei caccia F 16. La chiusura del programma “Peace Caesar” si è concretizzata il 28 maggio del 2012 con l’ultimo volo “ferry back” di sei F 16, gli ultimi “Viper” italiani sono arrivati sulla Davis Monthan AFB (Air Force Base) negli “States” il successivo 1° giugno. Nonostante l’incertezza che regnava sul futuro della base trapanese il personale specialistico, all’indomani della dismissione del caccia americano, ha iniziato i corsi di conversione sul nuovo velivolo F 2000 Typhoon, con la fine dell’estate erano circa 120 gli specialisti qualificati. Per alcuni piloti la conversione presso il 20° Gruppo (OCU) di Grosseto è iniziata invece in anticipo rispetto alla dismissione, impegnando elementi già in possesso delle massime qualifiche operative sul Falcon, pertanto il passaggio macchina è stato effettuato in tempi decisamente ridotti rispetto a quelli necessari per formare un pilota di F 2000 proveniente dalle scuole di volo Dal 14 settembre 2012, in attesa dell’arrivo dei primi velivoli che sarebbero stati presi in carico direttamente dal 18° Gruppo, sulla base aerea di Trapani hanno garantito il servizio di Difesa Aerea otto velivoli forniti dal 4° Stormo di Grosseto e dal 36° di Gioia del Colle. Un passaggio storico del 18° Gruppo avviene il 18 ottobre del 2012 con la consegna del primo velivolo allo Stormo, avvenuta in occasione del cambio di Comando del Gruppo, e contestualmente viene sancita la chiusura del Gruppo Efficienza Aeromobili (GEA) F 16 e la costituzione del Servizio Tecnico Rinforzato (STR) posto alla diretta dipendenza del Gruppo Volo. Al 18° vengono inizialmente assegnati cinque piloti esperti “prelevati” dal 4° e dal 36° Stormo, affiancati da ex piloti di F 16 che avevano già effettuato la conversione sul Typhoon, i tempi per raggiungere la Combat Readiness con il nuovo velivolo sono stati stringenti in quanto il 37° Stormo aveva come priorità assoluta il rientro nel Sistema di Sorveglianza dello Spazio Aereo nazionale. In particolare durante la campagna ACMI (Air Combat Maneuvering Instrumentation) della linea F 2000 svoltasi a Trapani tra il settembre e ottobre del 2012, e nei mesi successivi, la maggior parte del personale tecnico ha acquisito autonoma capacità manutentiva sul velivolo, risultato ottenuto grazie a personale esperto che aveva acquisito notevole esperienza su due velivoli come l’F 104 e l’F 16. Mercoledì 12 dicembre 2012, con il costante impegno profuso dal personale del “rinato” 18° Gruppo, il Reparto ritorna ad essere parte integrante delle operazioni di Difesa Aerea, questo si concretizza con il primo decollo su “Scarmble” di due F 2000 Typhoon per un intercettazione reale ad una possibile minaccia alla sicurezza della nazione, cornice operativa che ha visto i “Brandy” del 37° Stormo riacquisire il “sapore” delle attività reali. Da questa data, il 37° Stormo, operando dalla base avanzata di Trapani-Birgi concorre ad assicurare il controllo e la tutela della Difesa Aerea del paese, in supporto e come back-up ai due stormi dell’Aeronautica Militare, (4° e 36°), di Grosseto e Gioia del Colle che già da tempo garantiscono il Servizio di Sorveglianza dello Spazio Aereo Nazionale e della NATO. Tale passaggio rappresenta anche il conseguimento della IOC (Initial Operational Capability), la FOC (Full Operational Capability) viene conseguita nel giugno del 2013, a questo punto tutti i piloti in servizio al 18° sono Combat Ready, e praticamente tutto il personale tecnico ha acquisito autonome capacità manutentive. Ritornando all’STR, come specificità del 18° Gruppo, ricordo che in ambito AM l’unica analogia strutturale di questo tipo è riconducibile all’STR del 155° Gruppo (50° Stormo) e a quello del 313° Gruppo (PAN), esso assicura la manutenzione ai velivoli TF/F 2000A di 1° Livello Tecnico on-aircraft e solo ai “task” di 2° LT ritenuti essenziali alla gestione autonoma dell’attività di volo addestrativa/operativa, per tutte le altre lavorazioni l’STR è supportato dal 936° GEA (Gruppo Efficienza Aeromobili) di Gioia del Colle. Dall’arrivo del Typhoon a Trapani il 37° Stormo ha partecipato a diverse campagne TLP (Tactical Leadership Programme) ad Albacete (Spagna) e ACMI sul territorio nazionale, ad attività addestrative presso il Multi-national Aircrew Electronic Warfare Tactics Facility (MAEWTF) di Polygone (Germania - Francia),inoltre il reparto ha preso parte all’esercitazione JAWTEX (Joint Air Warfare Tactical Exercise) in Germania e alle ultime due edizioni della CIRCAETE, 2014 e 2015, quest’ultima è un esercitazione multinazionale di Difesa Aerea che viene organizzata periodicamente nell’ambito della cosiddetta “Iniziativa 5+5”, accordo che vede impegnati le nazioni del bacino mediterraneo occidentale. Il personale navigante e tecnico del 37° Stormo ha partecipato, senza velivoli, anche alle missioni di “Air Policing” in Islanda e Lituania. Per ultimo il 37° ha ospitato nel novembre di quest’anno, per la parte italiana, un importantissima esercitazione multinazionale denominata “Trident Juncture 2015”. |
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L'autore desidera ringraziare il Col. Capasso, il Ten.Col. Florio e il Cap. Angelillo
Un particolare ringraziamento all'Ufficio Pubblica Informazione (UCOM) dello Stato Maggiore AM (Roma)
Testo e foto di Giorgio Ciarini
Ottobre 2015
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English translation
37° Stormo history
The 37° Stormo (Wing) was established on April 1, 1939, on the "Fortunato Cesari" airport of Lecce-Galatina, the original name was Bombardamento Terrestre (BT - Bomber - Land). Under his command, at the time of its formation, the 37° Stormo had 54° and the 55° Gruppo (Squadron), the first Gruppo consisted of the 218ª and 219ª Squadriglia (Flight), the second consisting of the 220ª and 221ª Squadriglia, the initial equipment was nine bombing aircraft Siai Marchetti SM.81, the activities of the newly formed Unit begin in May 1939. The particularity of the historical events that accompanied the birth of the Stormo imposes to the young crews the need to undergo from the beginning to a hard and intense training activity culminated with participation in air exercises on the Mediterranean that were held between 26 and 28 July of the same year, this was a very special situation for which the Stormo received official praise. With the beginning of the Second World War, the Stormo immediately began military activities, in the meantime the equipment of aircraft had greatly expanded passing to 32 aircraft, always of the type SM.81, the battle of Punta Stilo, Calabria near Catanzaro, was the baptism of fire of the newly constituted Stormo, battle in which participates with almost all aircraft in endowment denoting immediately a high operating efficiency. The 37° Stormo despite having a high percentage of young crews was one of the first units operating in the Mediterranean sector to attack the British and Australian ships sailing towards the Gulf of Taranto, their task was to block the "road" to the ships of the Marina Militare (Italian Navy) returning from an important mission. The positive outcome of the clash had a remarkable historical importance for the continuation of the war and had evidenced unequivocally the very high degree of technical-professional expertise and the perfect operational efficiency achieved by the crews, Admiral Cunningham himself, Commander of the British fleet in the Mediterranean, had expressed respect and admiration. In July 1940, following the Battle of Punta Stilo, the 54° Gruppo was transferred to Benina (Benghazi), where it became autonomous. During this period, the Stormo was also awarded the first award to the Stormo Flag with a Medaglia d’Argento al Valor Militare (Silver Medal of Military Valor). At the end of October 1940 until April of the following year the Unit worked against Greece and in the meantime the worn out SM.81 were replaced with Fiat BR.20 aircraft called "Cicogna". After the successful conclusion of the Greek Campaign, the Stormo was engaged in the short Yugoslav Campaign. In July of the same year the 37° Stormo, on the airport of Lecce, receives its longed War Flag, in the following month of October it is transferred to Sicilia where it is employed in an intense convoy escort activity, reconnaissance and search of submarines in a new and very important cycle of operations with the dual purpose of neutralising the war threat of the British bases located on the island of Malta, and to protect at the same time the convoys that from Sicilia were directed towards Africa. During one of these missions, Major Cesari Toschi falls into combat, to whose name will be named, at the time of the reconstitution, the 37° Stormo. War hero of World War II, decorated with the Medaglia d’Oro al Valor Militare (Gold Medal for Military Valor to Memory). Born in Portomaggiore on May 22, 1906, he was assigned to the 37° Stormo as Pilot Officer of the Regia Aeronautica (Italian Royal Air Force), a Unit that has been operating since the beginning of the war activities in Sicilia using the twin-engine bomber BR.20 "Cicogna" on November 19, 1941, Major Toschi was killed in action. 1941 was a very intense year under the aspect of war with flying activities, 736 day and 113 night bombings are carried out. After a brief period of employment on the air base of Lecce, at the end of 1942 the Stormo returned to Sicilia with 55 employees only 55° Gruppo (Squadron), positioned on the airport of Castelvetrano in order to resume the bombing of Malta, the stay in Sicilia lasts a few months because the Unit is asked again to return to Lecce, here it remains only for a few weeks because on the horizon there is a new transfer, this time to Reggio Emilia, in Emilia Romagna the Stormo makes the transition on the aircraft CANT Z.1007bis Alcione, once completed the acquisition of the bomber trimotor towards the end of the same year the 37° begins flying to Sardegna, first to Milis and then to Decimomannu, here remains however for a short time because the next transfer is on the airport of Littoria (Latina time), as you can well understand in those periods the transfers were practically the order of the day, in fact a new house awaits the Stormo, this time but it is the last, as the passage to Cameri coincides with the placing in the "Quadro" position that takes place on July 15, 1943. The story of the 37° Stormo begins again in the middle of the Cold War, even if this statement could be rightly contested, since in all respects the Stormo is officially reconstituted on 1 October 1984, In fact, from the fifties until 1984 the historical facts involve only the air base but I like to think that the two entities are so linked that I consider them as a single subject. As we said before, the first events of the rebirth take place in the fifties, when the General Staff perceived the need to be able to enjoy a base located in the northwest of Sicilia, where to redeployement rotation the departments of the AM to control the Channel of Sicilia and counter any air-naval threats coming from the south-eastern sector of the Mediterranean. The location is located in the district of Birgi, near Trapani, where the construction of the new base begins immediately, the new structure is named after Lieutenant Livio Bassi, Trapani pilot decorated with the Medaglia d’Oro al Valor Militare for the feats carried out in Albania aboard his Fiat G.50 aircraft during the Second World War, the new airfield of the Aeronautica Militare (Italian Air Force) was officially opened on 21 November 1961. The first massive use of the air base takes place since 1971, in response to dangerous states of tension in the area and in the face of the growing arms race of some countries bordering the Mediterranean, this involves, however, dedicated interventions for the technical and logistical strengthening of the structure, also in the same period is carried out a first permanent deployment with an air defense cell, the aircraft and personnel are drawn on a rotating basis from the Stormi located in the center north, also working to prepare a deployment of aircraft Caccia Bombardieri (CB - Fighter Bombers), ready to take full operation on Trapani Birgi in extremely short time. Another fundamental step of the base takes place on September 1, 1983, in what had become an area of great risk for the increase of tensions and conflicts, is set up in Birgi Nucleo Operativo di Difesa Aerea (NODA - Operational Air Defense Nucleus), it is attached to the Command of the 36° Stormo, with its headquarters in Gioia del Colle. The Operational Unit is equipped with F 104S aircraft and operates until 1 October 1984, the same day with the reconstitution of the 37° Stormo and the 18° Gruppo NODA ceases to exist, transferring to the newly reconstituted subject its tasks. Only five months later, so we are in March 1985, with the presence of the Chief of Staff of the Aeronautica Militare and the Minister of Defense, during a solemn ceremony, the Unit receives the glorious Flag of War of 37° Stormo. Having completed the reconstruction phase, the Stormo began its operational activity in the Mediterranean area and in the first months of 1986, during the Libyan crisis, Stormo is intensively engaged in escorting civilian aircraft to the smaller islands and protecting ships engaged in the area. In these years just passed the base of Trapani Birgi and the 37° Stormo live one of the highlights of their existence and become full of the cornerstones of the National Air Defense on the southern side of Italy and the Atlantic Alliance.
The 37° Stormo depends on the Comando delle Forze da Combattimento (CFC - Combat Forces Command) headquartered in Milan, on which depend the Caccia Intercettori (Interceptor Fighter) Units (4°, 36°, and 37° Stormo) and the Caccia Bombardieri/Ricognitori (Fighter Bomber/Reconnaissance) Units (6°, 32°, 50°, 51° Stormo and 313° Gruppo Addestramento Acrobatico - PAN (Aerobatic Squadron Team), the CFC is directly dependent on the Comando Squadra Aerea (Air Group Command) headquartered in Rome at Palazzo Aeronautica. The structure of the 37° Stormo "Cesare Toschi" is slightly different from most similar units of AM. Employed by the 37° Stormo we have only one Gruppo di Volo (Flying Squadron), that is the 18° Gruppo, an Servizio Tecnico Rinforzato (STR or Reinforced Technical Service) responsible for the entire activity of maintenance, aircraft flight preparation and logistic support for the specific weapon system. Moreover in order to face the assigned engagements to the 37° Stormo it also makes use of the 437° Gruppo Servizi Tecnici Operativi (STO or Operational Technical Services Squadron) and the 537° Gruppo Servizi Logistici Operativi (SLO or Logistic Services Operating Squadron), the Gruppo di Protezione delle Forze (GPF or Protection Forces Squadron) and the Servizio Amministrativo (Administrative Service). Characteristic situation not common to the other Stormi, the 37° has also under its command the Distaccamento Aeroportuale (Airport Detachment) of Pantelleria and the Distaccamento Aeronautico (Aeronautical Detachment) of Lampedusa.
18° Gruppo history
The 18° Gruppo was founded in 1917 in Taliedo (Milan), where it remained for the next two years, and it is precisely in 1919 the date of its dissolution. On June 1, 1931, on the airport of Bresso, also in the Milano area, the Unit was reconstituted, under the newly formed 3° Stormo, the equipment of aircraft is some CR.20 divided between the three Squadriglie that make up the Unit, these are 83ª, 85ª and 95ª. The first operations take place a few months after its reconstitution participating in the maneuvers of the Armata Aerea (Air Army) held between August and September, thus beginning an intense and brilliant cycle of operations. During 1932, on the other hand, there were participations in more picturesque events such as the "Day of the Wing" on the airport of Littoria and towards the end of the year at the air shows in Milano and Torino. In 1934 we return to a much more demanding activity with the participation in the maneuvers on the Toscana-Emilia Apennines, located in Pisa on the 18° he takes part in this event of cooperation with the Regio Esercito (Royal Italian Army). The following year is the turn of an exercise in the skies of Milano, and to a deployment of air defense for the conference of Stresa on Lake Maggiore. Towards the end of 1939 the Unit receives the new CR.42 while it is in Mondovì in Piemonte and for the occasion on the fuselages of the biplanes appear the new insignia with the three arrows inserted in the picture and the motto "ocio che te copo...!" In the meantime, the 18° leaving the 3° Stormo to place itself in the 56° Stormo Caccia Terrestre (Fighter Wing - Land), this passage also applies to the Unit to expand its fleet with Fiat G.50. With the spring of 1940 the training begins to intensify, the global situation with the Second World War now begun, in the short span of two months, from April to June the Unit finds itself on the Field of Mirafiori (Torino) and in Novi Ligure, one of the three equipped Squadriglie is located in Villanova d'Albenga. At the time of Mussolini’s declaration of War on France on 10 June 1940, the 18° Gruppo Caccia Terrestre (Fighter Squadron - Land) depended on the 2ª Divisione Caccia "Borea" (Fighter Division) under the 1ª Squadra Aerea (Air Group), the Squadra Aerea deployment directives included bomber and fighter attacks on the western Alpine front, particularly in the western part of France, the main targets being ports and airports, including the strategic area of Toulon. Once the fast operations against France have been completed, the hypothesis of the use of the 18° Gruppo on the Manica channel against the British is started. An important event occurred in September 1940 when the CAI (Corpo Aereo Italiano) was established 18° Gruppo is included in the line-up of units under this new Command, the equipment for the CAI departments was 50 CR.42 and 50 G.50. With the new deployment at Ursel, due to the impossibility of operating over England for reasons of autonomy, the first operations are carried out to defend Belgium and the Netherlands, and as escort to the naval convoys transiting the Channel, In the following months many missions were carried out with excellent results, this despite the adverse climatic conditions of the area. In 1941, to cope with the serious situation of the African campaign, the 18° Gruppo was placed at the controls of the 5ª Squadra Aerea, on 27 January the Unit takes off from Pisa with destination Africa Settentrionale Italiana (ASI or Italian North Africa) the Gruppo areas of operations are diversified and include a large part of Libyan territory, most of which are carried out in support of Afrikakorps and Luftwaffe (German Air Force) units. Towards the end of 1941 the pilots of the 18° Gruppo were sent back to Italy to start the training process on the Macchi MC.200, once the pilot qualification of the new aircraft ends, a new "campaign" for the men of the 18° begins, this time in Greece at Araxos, and once again to revive the fate of a campaign, "Italy-Greece", which had been dormant for too long, just a few months for the capitulation of Greece, and this especially thanks to the considerable support provided by the Aeronautica Militare. With the end of the operations, on April 24, 1942, the 18° was sent back to Caselle (Torino) where he began a new training aimed at acquiring dive bombing capabilities. In January 1942 the Gruppo had passed under the 3ª Squadra Aerea, while in May of the same year it was employed by the 3° Stormo, not being an Gruppo Autonomo (Autonomous Squadron) it is also assigned a new emblem, the famous "Vespa Arrabbiata" (Angry wasp) of the Stormo, with the 18° comes the 23° Gruppo CT. After a long transfer across the peninsula and parts of North Africa the Unit arrives in Abu Haggag to be engaged on the Egyptian front. The operations alternate escort missions with attacks on the ground, the latter with the escort of colleagues of the 23°, in particular in the area of El Alamein, after losing all the available aircraft, the Unit is equipped with Macchi MC.202. In January 1943, after months of exhaustion, and a hard retreat to Tripoli, the 18° completed the last war mission in the Egyptian campaign. The Second World War ended. With the withdrawal from Libya are concentrated in Tunisia the few but efficient departments framed under the 5ª Squadra Aerea, among them there is also the 18° Gruppo, now in agony as equipment and personnel worn out, In March 1943 he retired to Italy in Ciampino, where the final battle began. The supply of the new Macchi MC.205 is not much use in fact the conviction that it could not be done now more than that it was in the air, but despite this the 18° Gruppo it is still honor and was repeatedly quoted in the bulletins of War. The truce had now been stipulated with the Allies but the Aeronautica Militare in general continued to fight to the limit of forces, arrived on 8 September 1943 with the well-known facts, the Commander of the 3° Stormo, from which depended on the 18° dissolves the queue and sends all personnel under unlimited license, this is the final act of the 18° Gruppo. May 8, 1945 ended the conflict and also the War experience of our Regia Aeronautica. With the establishment of the 5th ATAF the staff of the Air Force was greatly expanded, and on 1 July 1954 was reconstituted in Verona Villafranca on 3° Stormo da Ricognizione Tattica (Tactical Reconnaissance Wing), after an exact month also the 18° Gruppo is officially reconstituted. Initially equipped with F 84G Thunderjet, the Unit trains itself to the new and important task of Aerial Reconnaissance, role made even more challenging by the fact that the 3° Stormo was the only NATO Unit in this specialty in Southern Europe. In 1955 the transition takes place on the new RF 84F Thunderflash, aircraft specific for the role played by the Gruppo, in the years to come the activity is very supported with frequent exercises and Squadron Exchange, in addition to purely military missions, reconnaissance aircraft are also used in natural disasters and for the surveillance of the territory. The January 1, 1956 the 3° Stormo was renamed the 3ª Aerobrigata (Air Brigade), in 1970 the first F 104G arrived that, equipped with the pod Orpheus provide even more an effective instrument, the 18° Gruppo makes the transition on the "Spillone" in 1973, in these years the Gruppo di Volo, in addition to the band of green color as an identifier, dust off in memory of the glorious past the coat of arms with the three stylized white arrows in a green disk edged red and the legendary inscription "ocio che te copo...!". With a new restructuring the Aeronautica Militare leaving the choice of having Aerobrigate, recall that the definition Aerobrigate was granted to those departments that had three Gruppi di Volo under their command, the decision to return to the Stormi costs the 18° Gruppo putting in position "Quadro" and the transfer of its aircraft to the other Gruppi. With the establishment of the Nucleo Operativo Difesa Aerea (NODA or Operational Air Defense Unit) in September 1984 in Gioia del Colle there is the possibility of reconstitution of the 18°, first this nucleus is supplied with F 104S aircraft of 156° Gruppo Caccia Bombardieri (CB or Fighter Bombers Squadron) during the transition on the new Tornado IDS aircraft, on the aircraft in addition to the writing NODA appears the coat of arms with the three white Strali of the 18°. On March 28, 1985, a few months after its reconstitution, the War Flag was handed over to the Gruppo. Immediately after the crisis between Libya and the United States, the Unit is immediately at the forefront, with frequent missions to escort airliners to the islands in southern Italy, as you can easily guess are expected very intense months, also for the presence of other departments on their base. In the following two years (1986-87) the Unit was subjected to its first operational evaluation, which passed brilliantly in December 1987, qualifying it Combat Ready in the role of Air Defense. In the following years until the early nineties, the training activities alternated with Exchange Squadrons such as those of Beauvechain (Belgium), Neuburg and Pfertsfeld (Germany), at the same time the Unit continues to train in the secondary role of attack on the ground. In the second half of the nineties despite the Unit is fully integrated into the NATO Air Defense system, participates in complex training events, both domestic and foreign, we mention the most important and meanings: "Dragon Hammer", "Trident", "Ardente", "Mothia" and "Display Determination", while on the horizon participation in tactical courses called TLP (Tactical Leadership Programme), others follow closely such as the "Ample Train 95" in Norway and the "Odax 96" in France, the last in order of time "Cooperative Key 98" in Turkey is the test bench to test the NATO operating machine in anticipation of the intervention in the Balkans. In 1999 with the beginning of the crisis in Kosovo the 18° Gruppo is transferred to Gioia del Colle where it remains until the end of the conflict, from the Puglia base the pilots of the Gruppo carry out about 70 missions CAP (Combat Air Patrol), all missions are carried out with the F 104S ASA-M, I want to remind that for the Unit this actual operation is the first after the conclusion of the Second World War. Starting from 2001, about two years before the first F 16 aircraft were formally sent to Italy as a leasing supply by the US Government, the 18° Gruppo sent the first pilots to the States to carry out the conversion on the "new" aircraft at the OCU (Operational Conversion Unit) of the USAF (United States Air Force) and the ANG (Air National Guard) at Tucson IAP International Airport in Arizona. In June 2003, with the arrival of the first F 16s for the 18° the first activities on the Italian territory with the American fighter began. On the 18° Gruppo, despite the transition from "104" to "16", managed to contribute, with the exception of a very low suspension, with continuity to the service (QRA - Quick Reaction Alert) of defense of the national airspace when, after the last alarm round on 21 April 2003 (F 104) resumed on 22 July of the same year (F 16). The 2000s were for the 37° Stormo synonymous with radical changes, in particular with the transfer of the 10° Gruppo to the 36° Stormo "Helmut Seidl", which took place on July 1, 2010 and with the remaining 18° Gruppo committed to complete the F 16 fighter leasing program. The closure of the program "Peace Caesar" was realized on 28 May 2012 with the last flight “ferry back” of six F 16, the last Italian “Viper” arrived on the American Davis Monthan AFB (Air Force Base) the next 1 June. Despite the uncertainty that reigned over the future of the Trapani base specialized personnel, the day after the demise of the American fighter, he began conversion courses on the new aircraft F 2000 Typhoon, by the end of the summer were about 120 qualified specialists. For some pilots, the conversion at the 20° Gruppo (OCU) in Grosseto started earlier than the divestiture, engaging elements already in possession of the maximum operational qualifications on the Falcon, therefore the passage machine has been carried out in times decidedly reduced regarding those necessary in order to form a pilot of F 2000 coming from the flying schools. From 14 September 2012, waiting for the arrival of the first aircraft that would be taken over directly by the 18° Gruppo, on the air base of Trapani have guaranteed the air defense service eight aircraft provided by the 4° Stormo of Grosseto and 36° of Gioia del Colle. A historic passage of the 18° Gruppo takes place on 18 October 2012 with the delivery of the first aircraft to the Stormo, which took place during the change of Squadron Command, and at the same time the closure of the Gruppo Efficienza Aeromobili (GEA or Aircraft Engineering Squadron) is sanctioned F 16 and the establishment of the Servizio Tecnico Rinforzato - STR placed the direct dependence of the Gruppo Volo. At the 18°, five experienced pilots "taken" by the 4° and 36° Stormo are initially assigned. They are joined by former F 16 pilots who had already made the conversion on the Typhoon, the time to reach the Combat Readiness with the new aircraft was stringent because the 37° Stormo had as absolute priority to return to the national Sistema di Sorveglianza dello Spazio Aereo (Surveillance System of National Airspace). In particular during the campaign ACMI (Air Combat Maneuvering Instrumentation) of the F 2000 line held in Trapani between September and October 2012, and in the following months, most of the technical personnel has acquired autonomous maintenance capabilities on the aircraft, results obtained thanks to experienced personnel who had gained considerable experience on two aircraft such as the F 104 and the F 16. Wednesday, December 12, 2012, with the constant commitment of the staff of the "reborn" 18° Gruppo, the Unit returns to be an integral part of the operations of Air Defense, this is realized with the first take-off on "Scramble" of two F 2000 Typhoon for a real interception to a possible threat to the security of the nation, operational framework that saw the "Brandy" of the 37° Stormo regain the "flavor" of the real activities. From this date, the 37° Stormo, operating from the advanced base of Trapani-Birgi contributes to ensure the control and protection of the Air Defense of the country, in support and as a back-up to the two Stormi of the Aeronautica Militare, (4° and 36°) Grosseto and Gioia del Colle, which have been providing the Sistema di Sorveglianza dello Spazio Aereo for some time. This step also represents the achievement of the IOC (Initial Operational Capability), the FOC (Full Operational Capability) is achieved in June of 2013, at this point all pilots in service at the 18 Series are Combat Ready, and practically all technical personnel have acquired autonomous maintenance capabilities. Going back to the STR, as specificity of the 18° Gruppo. I recall that in the AM context the only structural analogy of this type can be traced back to the STR of the 155° Gruppo (50° Stormo) and the 313° Gruppo (PAN), it provides maintenance to aircraft TF/F 2000A of 1° Livello Tecnico (Technical Level) on-aircraft and only to the "task" of 2° LT deemed essential to the autonomous management of flight training/ operational, for all other operations the STR is supported by 936° GEA (Gruppo Efficienza Aeromobili) by Gioia del Colle. Since the arrival of the Typhoon in Trapani, the 37° Stormo has participated in several campaigns TLP (Tactical] Leadership Programme) in Albacete (Spain) and ACMI on the national territory, training activities at the Multi-national Aircrew Electronic Warfare Tactics Facility (MAEWTF) of Polygone (Germany - France), the Unit also took part in the exercise JAWTEX (Joint Air Warfare Tactical Exercise) in Germany and the last two editions of CIRCAETE, 2014 and 2015, the latter is a multinational Air Defense exercise that is periodically organized under the so-called "Initiative 5+5", an agreement that involves the nations of the western Mediterranean basin. The sailing and technical personnel of the 37° Stormo also participated, without aircraft, in the "Air Policing" missions in Iceland and Lithuania. Finally, in November of this year, the 37° Stormo of the event hosted, for the Italian part, a very important multinational exercise called "Trident Juncture 2015".
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The author would like to thanks the Col. Capasso, the Lt.Col. Florio and the Capt. Angelillo
Special thanks to the Press Office of the Stato Maggiore AM (Roma)
Images and text by Giorgio Ciarini
October 2015
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