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La Guardia di Finanza, che nasce come Corpo speciale istituito ed ordinato per il servizio di vigilanza doganale sui confini, per le sue tradizioni e per la vocazione alpina, ha sempre fornito un’attiva collaborazione nelle attività riguardanti il soccorso alle popolazioni colpite da eventi di particolare gravità e alle persone in pericolo di vita in ambiente montano.
Per combattere il contrabbando e per tutelare gli interessi economici nazionali, il Corpo aveva dislocato molti dei suoi reparti lungo tutto l’arco alpino, anche nei territori più impervi, dove le guardie di finanza vigilavano giorno e notte su strade e sentieri di confine, in particolare su quello italo-svizzero.
Con il declino del contrabbando, viste le capacità alpine e l’esperienza maturata in montagna da parte dei militari del Corpo, fu istituito proprio un servizio di Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, con fini sia di controllo delle frontiere alpestri, ma anche e soprattutto per fini di soccorso e di protezione civile in montagna.
L’attività di soccorso in montagna non poteva però prescindere dall’impiego di mezzi aerei quali gli elicotteri di cui il Corpo si era dotato sin dal 1955.
L’attuale organizzazione del comparto Aeronavale prevede una componente alturiera, con mezzi a lunga capacità operativa, ed una componente costiera-regionale con compiti di polizia economica finanziaria nelle acque territoriali. Queste sono le Sezioni Aeree e di Manovra presenti sul territorio nazionale:
-Sezioni Aeree dipendenti dai Reparti Operativi Aeronavali: Genova, Venegono Superiore, Rimini, Pratica di Mare, Pescara, Napoli, Bari, Palermo, Venezia, Lamezia Terme.
-Sezioni Aeree di Manovra dipendenti dai Gruppi Aeronavali: Cagliari, Pisa, Catania-Fontanarossa, Grottaglie.
-Sezione Aerea di Bolzano dipende dal Comando Regionale del Trentino Alto Adige
Presentano però caratteristiche particolari le Sezioni Aeree di Venegono Superiore (VA) e di Bolzano rivolte ed addestrate al soccorso in montagna.
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La protezione civile è una branca fra le più importanti della difesa civile e tratta la specifica sopravvivenza delle popolazioni, cioè del soccorso organizzato alle popolazioni colpite da fenomeni naturali, anche conseguenti a degrado ambientale, da cause accidentali ovvero da eventi bellici, nonché dalle previdenze e degli apprestamenti protettivi essenziali e da porre in atto fin dai tempi di normalità, per ridurre al minimo le perdite umane ed i danni ai beni individuali e collettivi.
La Guardia di Finanza costituisce una delle strutture operative nazionali della Protezione Civile, ai sensi dell'art. 11 della legge 225/92, in quanto forza di Polizia, oltre che parte integrante delle Forze Armate.
Alla protezione civile la Guardia di Finanza ha sempre dato un’effettiva collaborazione, dovunque se ne fosse presentata l'occasione.
Tali interventi sono avvenuti sia in casi di gravi calamità che interessano vaste zone, sia in casi di sinistri che interessano territori di limitata superficie, sia in caso di incidenti che coinvolgono poche o una sola persona.
Per i reparti aerei e navali del Corpo infatti, ai sensi del D.P.R. 18.7.1986, nr. 545, art. 1, è previsto anche “…il concorso alla salvaguardia delle libere istituzioni e al bene della collettività nazionale nei casi di pubbliche calamità”, e quindi, i Reparti specializzati del Corpo possono essere chiamati, in virtù della specificità dei mezzi in dotazione e delle capacità possedute dagli equipaggi, ad intervenire in attività di soccorso a favore di una diversificata pluralità di soggetti, in molteplici e differenti contesti.
In questo campo si spazia da soccorsi da portare ad intere popolazioni in caso di terremoti e alluvioni, agli interventi in caso di incendio, affondamento di navi, caduta di aerei ed al salvataggio di persone in pericolo di annegamento o travolte da valanghe.
Questi interventi hanno quasi sempre carattere di urgenza nell’attesa che sopraggiungono Corpi ed Enti più competenti ed appositamente organizzati ed attrezzati, come i Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Croce Rossa, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.
L'azione di soccorso quindi, comunque e dovunque svolta, è un aspetto a tutela della collettività e rientra nei doveri generali di concorso all'Ordine e alla Sicurezza Pubblica in capo al Corpo.
Questo impegno trova costantemente pronti i militari della Guardia di Finanza, che si sono sempre distinti per il loro altruismo e spirito di abnegazione.
A testimonianza dei meriti acquisiti per tale opera, la Bandiera della Guardia di Finanza è stata insignita di otto Medaglie d'Oro al Valor Civile, quattro Medaglie d'Oro al Merito Civile e due Medaglie d'Oro di Benemerenza Nazionale, mentre sono innumerevoli le decorazioni al Valor Civile, al Valor di Marina e al Valor Aeronautico che ha premiato l'abnegazione dei singoli finanzieri impegnati in operazioni di soccorso.
Il concorso che il Corpo fornisce alla protezione civile ha sia l'aspetto di interventi preventivi che di emergenza.
Per quanto riguarda l'aspetto preventivo è da tener conto che essendo il Corpo un organismo di Polizia di Sicurezza, dovunque si trovi impegnato non manca di svolgere un’opportuna vigilanza per assicurare il rispetto delle norme dettate per evitare infortuni e disastri.
Gli interventi diretti del Corpo, nelle varie situazioni di emergenza, e i servizi di soccorso in pubbliche e private calamità, possono svolgersi mediante:
-interventi d'iniziativa individuali;
-interventi d'iniziativa di piccoli reparti;
-interventi voluti, disposti e diretti su più vasta scala dai Superiori Comandi del Corpo;
-richiesta delle varie autorità amministrative o di polizia;
-coordinamento con altri organi, con azione coordinata localmente o direttamente dall'alto da Autorità civili o militari.
E' noto che gli impieghi primari derivanti dall'esercizio dell'attività di polizia economico-finanziaria saturano in maniera quasi totale la capacità operativa del Corpo, e benché sia, d'altra parte, chiaro che il tema della protezione civile investe in modo preponderante altre Amministrazioni dello Stato, ripetute esperienze hanno confermato che esistono settori d'intervento specifici, in corrispondenza dei quali l'impiego di personale e di mezzi della Guardia di Finanza può concretizzarsi in un contributo essenziale, e spesso risolutivo.
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La Sezione Aerea di Manovra è stata formalmente costituita il 29 agosto del 2003 con determina numero 288430/310, di fatto questo passaggio stabilito dal Comando Generale sancisce la soppressione della già esistente Sezione Aerea di Catania in favore di un nuovo soggetto che potesse meglio rispondere alle mutate esigenze del Comando Operativo Aeronavale.
La nuova Sezione Aerea di Manovra è anche la risposta del Corpo all’evoluzione dello scenario operativo creatosi nel Mediterraneo, con particolare riferimento al contrasto dei traffici illeciti via mare, come il traffico di sostanze stupefacenti, l’immigrazione clandestina, il traffico di armi e rifiuti tossici nonché quello delle infiltrazioni terroristiche.
Nell’estate del 2005 si concretizza anche il trasferimento del Reparto nella nuova sede appositamente costruita, la nuova infrastruttura è parte integrante di un progetto di potenziamento del Reparto iniziato nel 1990, nel giugno del 2005 sono stati completati i lavori del 1° lotto, mentre un secondo lotto è stato recentemente consegnato (marzo 2009). La Caserma dove risiede la Sezione Aerea di Manovra, come avviene di consuetudine, è intitolata a due componenti del Corpo che hanno perso la vita durante l’adempimento del proprio dovere, nella fattispecie il M.m.a. spec. Giovanni Giudice e il M.llo pilota Domenico Demetrio Corso; l’equipaggio a bordo di un NH 500 “Volpe 118” era impegnato in un servizio di prevenzione e soccorso sul Monte Etna, il fatale incidente è stato causato da un repentino e improvviso mutamento delle condizioni meteorologiche (03 maggio 1994).
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L’area a disposizione dalla Sezione Aerea di Manovra è inserita in un ambito dove più forze armate ed enti ministeriali trovano collocazione, la figura dominante di questa macro aerea è rappresentata dalla presenza della base aerea della Guardia Costiera (2° Nucleo Aereo e 2ª Sezione Elicotteri), che detiene, oltre alla superficie più considerevole, il controllo dell’accesso pedonale e carrabile alla zona cosiddetta militarizzata, nello stesso ambito trovano sistemazione anche il 12° Nucleo Elicotteri dei Carabinieri e il Nucleo Elicotteri dei Vigili del Fuoco. L’area in oggetto è posta ad ovest dell’aerostazione civile e a nord della pista di volo, diametralmente opposta all’ampia porzione occupata dalla MariSTAeli (Marina Stazione Elicotteri) Catania, importante base elicotteristica della Marina Militare che qui schiera il 2° e il 3° Gruppo Elicotteri.
L’aeroporto civile di Catania-Fontanarossa è uno degli aeroporti più importanti della nazione, le prime strutture risalgono al 1924, ma solo nel 1947 lo scalo vede effettuare il primo collegamento di linea proveniente da Torino-Collegno, sino agli anni ‘60 l’aerostazione civile è poco utilizzata, mentre successivamente è un continuo crescendo, sino a farlo diventare il sesto aeroporto in Italia. Ma sicuramente la storia che ha forgiato sino dagli albori l’aeroporto siciliano sono le attività militari svolte all’inizio del secolo scorso, infatti, le origini del volo militare a Catania risalgono all’era pionieristica, già nel 1912 anche se non ufficialmente, venivano svolte delle intense attività di volo in un campo nella zona a sud della città. I primi anni di cui si ha traccia della presenza di una componente militare con il Battaglione Aviatori, poi diventata Regia Aeronautica, è il 1922. Mentre l’anno seguente (1923) si formalizza la presenza sul campo di un nucleo aeroportuale. L’inaugurazione ufficiale dell’aeroporto di Fontanarossa avviene l’11 di maggio del 1924 per mano dell’allora Presidente del Consiglio Benito Mussolini, nel frangente sul campo era presente una modesta quantità di Bombardieri Caproni Ca.450.
Col passare degli anni l’attività aumenta, quindi a metà degli anni trenta viene creata sull’aeroporto catanese una Squadriglia da Ricognizione, mentre ovviamente il momento di maggiore utilizzo avviene durante la Seconda guerra mondiale, vista la sua posizione altamente strategica viene utilizzata dalla Luftwaffe (Forza Aerea germanica) come “trampolino” di lancio per colpire la vicina Malta. Per tutta la guerra rimane un crocevia di importanti eventi. Nel dopoguerra vengono sviluppate sia la struttura civile che quella militare, l’Aeronautica Militare è presente con l’87° Gruppo Autonomo Antisom, Reparto che ha avuto in dotazione l’SB2C Helldiver a partire dal 1949, il PV 2 Harpoon nel 1953 ed infine l’S 2F Tracker nel 1957. L’87° Gruppo nel 1965 andrà a costituire il 41° Stormo con sede a Sigonella.
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Dopo queste brevi disquisizioni di carattere generale, possiamo tornare alla descrizione della Sezione Aerea di Manovra.
La visita a Catania ci ha permesso di approfondire una situazione sostanzialmente diversa da quelle constatate sino ad ora, ci stiamo riferendo al Reparto analogo di Pisa, dove le “Fiamme Gialle” toscane svolgono missioni a favore di enti territoriali, regionali e interregionali (ROAN e GAN) in pari misura, e in base alle singole necessità. Mentre la Sezione Aerea di Manovra di Catania opera a livello territoriale solo in casi specifici e particolari, in quanto l’ente preposto sul territorio della Sicilia è la Sezione Aerea di Palermo, in questo modo il Reparto di Catania è proiettato a svolgere, quasi esclusivamente, quei compiti peculiari di una Sezione di Manovra.
Nulla cambia invece sulla scala gerarchica a cui il Reparto deve rispondere, in ordine di importanza abbiamo:
- il Comando Aeronavale Centrale (Roma)
- il Comando Operativo Aeronavale (Pratica di Mare-Pomezia)
- il GAN Gruppo Aeronavale Messina
La Sezione Aerea di Manovra è contraddistinta da una struttura classica dove il Comandante, il Tenente Colonnello Giuseppe Minutoli, dispone di una Squadra Comando, di un Nucleo Efficienza e di un Nucleo Operativo, situazione che, come abbiamo potuto appurare nelle precedenti visite è assolutamente standard.
Ora vediamo nel dettaglio come sono organizzate le articolazioni e quali sono i compiti assegnati:
-La Squadra Comando dipende direttamente dal Comandante e dispone di un Ispettore e otto Appuntati.
-Il Nucleo Efficienza, attualmente il comando è in sede vacante e ad interim è retto dal Maresciallo Specialista Tommaso Aristodemo, si occupa della manutenzione dei velivoli, l’organico è composto da cinque ispettori, sette sovrintendenti e quattro appuntati finanzieri, di cui due abilitati al ruolo antincendio.
-Il Nucleo Operativo invece è retto dal Tenente Pilota Nicola Picerno, egli dispone di 11 piloti, di cui quattro con il grado di ispettori e sette appuntati finanzieri, del medesimo Nucleo fanno parte anche gli operatori di sistema, che sono in totale cinque militari, due ispettori, due sovrintendenti e un appuntato finanziere.
Vorremmo spendere qualche riga sui ruoli appena citati, tralasciando per un attimo il Nucleo Efficienza in quanto lo approfondiremo in un secondo momento quando tratteremo l’aspetto manutentivo.
La Squadra Comando si occupa di tutti gli aspetti amministrativi e di vigilanza della Caserma.
Il Nucleo Operativo è composto da due figure che riteniamo altamente professionali e complementari a vicenda, i piloti e gli operatori di sistema. I primi sono assolutamente da considerare come punto di riferimento per carisma e capacità di sintesi e rapidità decisionale, vengono normalmente impiegati in missioni di volo di alto profilo; la loro formazione è complessa, diretta alla gestione della macchina sotto innumerevoli aspetti, queste capacità vengono sviluppate grazie ad un costante addestramento, indirizzato al normale svolgimento di missioni operative ed alla gestione delle situazione d’emergenza sia in ambito diurno che notturno, sia in coppia che singolarmente. La loro attività in termini di ore di volo e molteplicità di contesti di impiego, nonché dalle sollecitazioni operative, è da tempo considerata molto onerosa a causa degli eventi che si susseguono a ritmo incalzante in un attuale contesto storico che tutti conosciamo.
L’operatore di sistema è una figura relativamente “recente”, che si è realizzata con l’avvento dell’AB 412HP, ad esso è demandata la completa gestione dei sistemi elettronici di bordo, utilizzati per la ricerca e la scoperta, attività svolta in perfetta sinergia con i piloti.
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Attualmente il Reparto dispone di quattro elicotteri AB 412HP, tutti i velivoli sono dotati di un radar FIAR 1500, il sistema è costituito da un antenna con relativo sistema di scansione da 0°a 15° verso l’alto o il basso e a 360° lateralmente, un’unità di interfaccia, un pannello di controllo, un indicatore a colori sulla consolle operatore e un indicatore sul cockpit di pilotaggio.
Il suo impiego è rivolto principalmente a missioni di pattugliamento in mare, sorveglianza e soccorso. Le funzioni primarie del sistema sono di ricerca radar sul mare e di rilevamento topografico a bassa quota. Le funzioni secondarie aggiuntive includono la presentazione della situazione meteo circostante, la navigazione radio assistita e l'interfaccia con i dati forniti da un sistema di navigazione.
Un modo operativo secondario detto "radiofaro" consente di rilevare sullo schermo radar la posizione topografica del radiofaro stesso (in particolare può interrogare e ricevere risposte da trasponder installati a terra o a bordo di velivoli nel raggio di 160 miglia).
Un'altra dotazione dell’ AB 412 è il FLIR 2000 HPS Safire, questo sistema è adatto all'impiego in una vasta gamma di missioni in quanto è dotato di caratteristiche di alta sensibilità e risoluzione. La rilevazione e la classificazione di bersagli situati a lunga distanza permettono di portare a termine missioni SAR (Search and Rescue), ed è un valido ausilio alla navigazione soprattutto durante le fasi di avvicinamento ad un punto prefissato.
Il sistema FLIR è un sensore passivo impiegato per rilevare le radiazioni all'infrarosso emesse dall'ambiente circostante, opera nella zona delle onde più lunghe della gamma dell'infrarosso (far infrared), consentendo la ripresa di immagini termiche in tempo reale e ad alta risoluzione per essere poi presentate su di uno schermo; naturalmente è necessario che dai bersagli sia irradiata energia all'infrarosso. Un bersaglio è visto per contrasto sulla radiazione emessa dalla scena retrostante e ciò tende a rendere più difficoltosa la sua visualizzazione.
La radiazione emessa dal bersaglio e dalla scena retrostante giunge dopo aver attraversato una parte di atmosfera. Il ricevitore ottico raccoglie le radiazioni della scena inquadrata e le invia al sensore dove sono convertite in segnali elettrici; dopo essere stati opportunamente elaborati, i segnali vengono mostrati sullo schermo per essere interpretati da un osservatore. Questo sistema di rilevamento delle immagini termiche è completamente digitale e consente una molteplicità di funzioni e di gestione delle immagini rilevate.
Le componenti principali sono un’unità Torretta-Flir (TFU) su cui è installata la telecamera FLIR, un’unità elettronica (CEU) che elabora i segnali elettronici in segnali video per trasferirli verso il monitor per la visualizzazione, un pannello di controllo e un’unità video (posizionata sulla consolle operatore).
Gli AB 412 in dotazione al Reparto sono dotati di serbatoi supplementari da 550 kg che gli permettono di svolgere missioni sino a tre ore di volo ad una velocità di 140 kts (260 km/h) e ad una quota massima di 20.000 piedi (6.100 m), mentre mantenendo una velocità di crociera leggermente inferiore le ore di navigazione possono diventare anche quattro, permettendogli così di effettuare quelle missioni proprie di pattugliamento a lungo raggio.
Ora vediamo quali sono state le attività svolte nel corso del 2011, iniziando con una sintesi dei dati forniti dal Comando della Sezione Aerea di Manovra, in termini di ore di volo e missioni svolte abbiamo:
-184 missioni operative per un totale di 454,20 ore di volo
-184 missioni addestrative per un totale di 198,00 ore di volo
-40 missioni tecniche per un totale di 27,30 ore di volo
-50 missioni di tipologia varia per un totale di 67,00 ore di volo
Facendo un rapido calcolo sommando le varie tipologie abbiamo un totale di 458 missioni per 746,50 ore di volo.
Dopo la lettura di questi dati volevamo fare due considerazioni, la prima è che non è stata svolta nessuna missione di soccorso classico, il motivo è semplicissimo, la vocazione del Reparto è orientato a 360 gradi al pattugliamento marittimo a lungo raggio, un argomento che più avanti verrà ampiamente analizzato; la seconda considerazione è quella che più di un terzo delle ore di volo sono state svolte in missioni notturne, anche questo secondo passaggio troverà una delucidazione nella successiva analisi.
Queste ore di volo appena menzionate, per la maggior parte sono state svolte in due precisi ambiti, entrambe però con un unico denominatore comune, la lotta all’immigrazione clandestina, ovviamente operando da Catania, ma soprattutto con i rischieramenti attuati da Lampedusa. Le missioni operative hanno reso possibile l’avvistamento di 12 imbarcazioni con a bordo dei clandestini, all’identificazione di 63 natanti, di cui uno segnalato alle competenti autorità, e allo svolgimento di 128 esplorazioni aeronavali.
Le attività del reparto non si esauriscono con i dati appena sviscerati, ma ci sono anche gli impieghi a favore dell’Agenzia Frontex, a tutela dei confini della Comunità Europea, e come già evidenziato, in misura minore ad attività di Polizia Economica-Finanziaria, di Polizia Ambientale, di mantenimento dell’Ordine Pubblico, e addestrativo a favore del SAGF (Soccorso Alpino Guardia di Finanza).
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Per concludere questo capitolo non ci resta che sviluppare un breve testo a favore della manutenzione, attività considerata dai sottoscritti indispensabile.
Il Nucleo Efficienza si occupa della manutenzione programmata e a guasto su tutti e quattro gli elicotteri AB 412HP in dotazione al reparto.
Ci sono due tipi di attività manutentive, ad orario (ore di volo) dove a termini prestabiliti (25/50/75/100) vengono effettuate delle ispezioni di 1° e 2° Livello Tecnico, oppure dei controlli a scadenze di calendario, dove indipendentemente dall’utilizzo del mezzo il componente viene sostituito, questo è un caso specifico per esempio per i lubrificanti.
I controlli manutentivi vengono svolti dagli specialisti del Nucleo all’interno del grosso hangar in dotazione alla Sezione Aerea, gli undici militari che compongono la struttura sono tutti abilitati e polivalenti sul biturbina dell’AgustaBell. Essi svolgono sia attività in linea (pre e post volo), che sul velivolo durante le manutenzioni, l’impegno è notevole per due ragion ben distinte, la prima tiene conto del fatto che dei quattro elicotteri in dotazione uno a turnazione è soggetto all’ispezione delle 100 ore di volo, questa lavorazione implica un mese esatto tra smontaggio delle parti, ispezione come da procedure, rimontaggio e prove tecniche; l’altro impegno se vogliamo anche più oneroso, risiede nell’incombenza che hanno gli specialisti di Catania i quali devono gestire anche il distaccamento tecnico/logistico aeroportuale presente a Lampedusa, non solo per il Corpo delle Fiamme Gialle, ma anche per le altre forze armate impegnate nell’arcipelago delle Pelagie. Questa situazione sostenuta dalla Sezione Aerea di Manovra di Catania si protrae ormai da due anni, con avvicendamenti che durano mediamente due settimane sia per i piloti che per gli specialisti. Va sicuramente detto che all’approvvigionamento di mezzi e personale navigante (piloti e operatori di sistemi) concorrono anche le altre Sezioni Aeree di Manovra di Pisa, Grottaglie e Cagliari, e recentemente anche la Sezione Aerea di Palermo opera nel contesto con un A 109AII.
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Il capitolo dedicato all’attività di volo richiede una premessa, durante le precedenti opportunità con il Servizio Aereo della Guardia di Finanza ci è stato concesso di effettuare delle missioni addestrative/operative dove lo scopo principale era mettere in risalto le peculiarità dei vari reparti e fornire al sottoscritto le necessarie informazioni. Per la visita alla Sezione Aerea di Manovra di Catania abbiamo concordato di non attuare le medesime modalità per due precisi motivi, il primo a causa della durata delle missioni svolte dalla SAEM di Catania che solitamente si protraggono oltre le tre ore di volo, il secondo invece, per rispettare quella che è lo standard di missione avremmo dovuto svolgerla in modalità notturna, quindi abbiamo optato per una missione più “soft” con una maggiore attenzione alle riprese fotografiche, trasferendo la parte dedita alle spiegazione in una più “comoda” sala briefing.
Le missioni che vengono svolte dal Reparto, come abbiamo detto più volte, sono dedicate al pattugliamento a lungo raggio, il contesto ovviamente è il Mediterraneo, in particolare il canale di Sicilia e il canale di Malta, i task naturalmente sono il contrasto dei traffici illeciti.
In questa ottica sono stati sviluppati nuovi metodi di analisi strategica dove la rinnovata architettura organizzativa del Reparto ha portato alla definizione di un nuovo tipo di approccio alla lotta agli illeciti. Questo si concretizza tramite la creazione di nuove figure specializzate dedite al monitoraggio costante e continuo di qualsiasi azione malavitosa che possa rappresentare una minaccia per il territorio o i confini nazionali.
Quest’idea innovativa ha permesso di creare un team di esperti informatici e analisti che con l’ausilio di sistemi informatici e software costruiti ad hoc, permettono un costante monitoraggio delle rotte preferenziali di clandestini, armi e stupefacenti.
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In questo ambito si è collocato lo studio denominato TRACING, nome assegnato dal team che lo ha creato, intrapreso e sviluppato dalla già soppressa Sezione Aerea, approfondito con il nuovo soggetto odierno, e infine sviluppato ulteriormente grazie all’acquisizione degli AB 412, il biturbina che con le sue potenzialità ha garantito uno sviluppo notevole di questa particolare attività.
Lo studio stabilisce innanzitutto quali sono le aree delle coste siciliane soggette allo sbarco dei clandestini, tenendo conto della tipologia delle spiagge più adatte e di eventuali riferimenti (fari costieri, porti illuminati) che possono in qualche modo aiutare la navigazione effettuata con mezzi di fortuna, da questa prima analisi si riesce a delineare con accuratezza un area ben definita. Successivamente tramite un lavoro di “intelligence” si integrano questi dati con quelli che stabiliscono le zone della costa africane prospicienti il canale di Sicilia utilizzate come punti di partenza, città comunque note per la presenza delle cosiddette “case d’attesa clandestine”, strutture gestite dalla malavita locale che fungono da centri di raccolta per il successivo imbarco.
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Il passaggio successivo è quello di creare dei tracciati ipotetici sulle mappe, che tengono conto dei punti di partenza e di arrivo dei clandestini, all’interno delle zone che si concretizzano è ipotizzabile la presenza di natanti che commettono il fatto illecito, si può ottenere anche una maggiore precisione analizzando i punti di approdo dove avvengono più frequentemente gli sbarchi, riuscendo così a delimitare un area ancora più ridotta, dove la percentuale di intercettazione raggiunge il 45% di possibilità.
Questo sistema di analisi è stato negli anni esteso ad un campo molto più vasto che copriva tutto il canale di Sicilia e il canale di Malta, evidenziando come l’isola di Lampedusa si trovasse al centro di questo traffico di essere umani, diventando così a sua volta una risorsa per il Corpo della Guardia di Finanza come avamposto per i propri mezzi; purtroppo però, come spesso vediamo, è anche un punto di sbarco privilegiato, anche se è accertato che la meta finale non è la piccola isola, bensì la Sicilia.
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Questo sistema di analisi ormai apprezzato e consolidato, viene utilizzato anche per altri fenomeni simili che non interessano solo la Sicilia, ma tutto il Mar Mediterraneo e quindi l’intera Europa. Basti pensare che l’innalzamento del livello di protezione della Spagna nell’ultimo anno, ha causato un aumento del 1.350% dell’immigrazione dai paesi dell’Africa occidentale, in particolare dal Marocco.
Come abbiamo precedentemente scritto, nel Mediterraneo non esiste solo l’immigrazione clandestina, ma anche altri illeciti, per esempio le rotte provenienti da ovest vengono generalmente utilizzate per il traffico di stupefacenti e armi provenienti dal Sud America e dirette verso l’Italia; per concludere va menzionato che le rotte da sud non vengono solo sfruttate per il traffico di esseri umani, ma anche dai paesi mediorientali che usano l’Africa come testa di ponte per gli onnipresenti traffici di stupefacenti e armi e soprattutto per eventuali infiltrazioni terroristiche. Non menzionate sono le rotte provenienti da est per il semplice motivo che la Sicilia non risulta interessata per ovvie ragioni geografiche.
Ora dopo aver ampiamente disquisito su un attività che prevalentemente viene svolta a “tavolino” rimane la parte del volo attivo, in base a tutto quello che è stato scritto sino ad ora viene stabilito per ordine gerarchico un intervento mirato con un pattugliamento aereo. Il compito del personale è quello di sviluppare una missione che tiene conto di tutte le informazioni recepite, il pattugliamento avviene svolgendo il “classico” schema a pettine dove il radar del “412” sorveglia le 10-15 miglia per lato, facendo diverse navigazioni contrapposte una all’altra si riesce a coprire una notevole area; ci sono altre modalità di pattugliamento, anche più dirette, tutto dipende da quanto siano attendibili le informazioni in possesso. Nel caso di un avvistamento viene eseguita un “ombreggiatura” (si segue a distanza il natante tenendolo sotto controllo con il FLIR) mantenendo un altitudine di 4.000 piedi, nel contempo si allertano le unità navali presenti nella zona; siccome lo scopo di queste missioni è la salvaguardia delle persone a bordo e la persecuzione dei trafficanti, il monitoraggio a distanza permette di intervenire con relativa certezza quando si hanno buoni elementi per identificare i malavitosi e poterli così catturare, senza mettere a repentaglio la vita dei clandestini. Per concludere l’articolo va detto che la maggior parte di questi traffici illeciti per ovvie ragioni sono svolti nelle ore notturne, quindi si può comprendere facilmente la necessità di svolgere i pattugliamenti aerei, il mezzo aereo, con l’ausilio della tecnologia moderna rimane uno strumento indispensabile.
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Gli autori desiderano ringraziare il Col. Minutoli, il Ten. Picerno, tutto il personale presso la Sezione Aerea di Manovra Catania e il Comando Gruppo Aeronavale di Messina.
Inoltre per la perfetta collaborazione uno speciale ringraziamento all'Ufficio Stampa del Comando Generale (Roma)
Si ringrazia AviationGraphic.com per aver fornito le serigrafie raffiguranti gli elicotteri
Foto e testo di Giorgio Ciarini e Dario Cocco 
Marzo 2012 

 

English translation

The Guardia di Finanza and its civil protection and rescue tasks

Civil protection is one of the most important branches of civil defence and deals with the specific survival of the populations, that is, the organized relief to the populations affected by natural phenomena, also consequent to environmental degradation, accidental causes or war events, as well as essential protective benefits and assets and to be put in place since normal times, to minimise human loss and damage to individual and collective property.
The Guardia di Finanza constitutes one of the national operating structures of the Protezione Civile (Civil Protection), pursuant to art. 11 of Law 225/92, as a police force, as well as an integral part of the Armed Forces.
The Guardia di Finanza has always given an effective collaboration to the civil protection, wherever the occasion has presented itself.
These interventions have occurred both in cases of major disasters affecting large areas, in cases of accidents involving small areas, and in cases of accidents involving a few or a single person.
For the air and naval departments of the Corps in fact, pursuant to D.P.R. 18.7.1986, nr. 545, art. 1, it is also provided "...the contribution to the protection of free institutions and the good of the national community in cases of public disasters", and therefore, the specialized departments of the Corps may be called, by virtue of the specific nature of the equipment and the skills of the crews, to intervene in rescue activities in favour of a diverse variety of subjects, in multiple and different contexts.
In this field, we range from rescues to bring to entire populations in case of earthquakes and floods, to interventions in case of fire, sinking of ships, fall of airplanes and to the rescue of people in danger of drowning or overwhelmed by avalanches.
These interventions are almost always urgent, waiting for more competent corps and institutions to arrive and specially organized and equipped, such as the Vigili del Fuoco (Fire Brigade), Protezione Civile, Croce Rossa (Red Cross), Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (National Alpine Rescue and Speleological).
The rescue action, therefore, however and wherever carried out, is an aspect to protect the community and is part of the general duties of competition to the Order and Public Safety at the head of the Corps.
This commitment constantly finds ready the military of the Guardia di Finanza, who have always distinguished themselves for their altruism and spirit of self-denial.
As evidence of the merits acquired for this work, the Flag of the Guardia di Finanza was awarded eight Gold Medals for Civil Valor, four Gold Medals for Civil Merit and two Gold Medals for National Merit, while there are countless decorations to the Civil Valor, the Marine Valor and the Aeronautical Valor that have rewarded the self-sacrifice of individual financiers engaged in rescue operations.
The competition that the Corps gives to civil protection has both the aspect of preventive interventions and the aspect of emergency interventions.
As far as the preventive aspect is concerned, it should be borne in mind that since the Corps is a body of Security Police, wherever it is engaged, it does not fail to exercise appropriate vigilance to ensure compliance with the rules dictated to avoid accidents and disasters.
The direct interventions of the Corps, in the various emergency situations, and the rescue services in public and private calamities, can take place through:
-individual own initiative measures;
-initiatives by small units;
-interventions wanted, arranged and directed on a larger scale by the Superior Commands of the Corps;
-request from the various administrative or police authorities;
-coordination with other corps, with action coordinated locally or directly from above by civil or military authorities.
Although it is known that the primary employment resulting from the exercise of economic and financial policing saturates the operational capacity of the Corps in an almost total way, and although it is, on the other hand, it is clear that the issue of civil protection is prevalent in other State administrations, and repeated experience has confirmed that there are specific areas of intervention, at which the employment of Guardia di Finanza personnel and assets can take the form of an essential and often decisive contribution.

The Sezione Aerea di Manovra (Air Maneuvering Section) was formally constituted on 29 August 2003 with determines number 288430/310, In fact, this passage established by the General Command establishes the abolition of the existing Sezione Aerea (Air Section) Catania in favor of a new subject that could better respond to the changing needs of the Comando Operativo Aeronavale (Air Naval Operational Command).
The new Sezione Aerea di Manovra is also the answer of the Corps to the evolution of the operating scene created in the Mediterranean, with particular reference to the contrast of the illicit traffics via sea, like the traffic of drugs, the clandestine immigration, the trafficking of weapons and toxic waste and the trafficking of terrorist infiltrations.
In the summer of 2005, the transfer of the Department to the new purpose-built headquarters is also realized, the new infrastructure is an integral part of a project to upgrade the Department started in 1990, in June 2005 the works of the 1st lot were completed, while a second lot was recently delivered (March 2009). The Barracks where the Sezione Aerea di Manovra resides, as is customary, is entitled to two members of the Corps who lost their lives during the fulfillment of their duty, in this case the NCO spec. Giovanni Giudice and NCO pilot Domenico Demetrio Corso; the crew aboard an NH 500 "Volpe 118" was engaged in a prevention and rescue service on Mount Etna, the fatal accident was caused by a sudden and suddenly change in weather conditions (May 03, 1994).
The area available from the Sezione Aerea di Manovra is inserted in a field where more armed forces and ministerial bodies are located, the dominant figure of this macro is represented by the presence of the Air Base of the Guardia Costiera or Italian Coast Guard (2° Nucleo Aereo or Nucleus Air and 2ª Sezione Elicotteri or Helicopter Section), which holds, in addition to the most considerable surface, the control of pedestrian and driveway access to the so-called militarized area, in the same area are also accommodated the 12° Nucleo Elicotteri dei Carabinieri (Helicopter Nucleus of the Military Police) and the Nucleo Elicotteri of Vigili del Fuoco (Fire Brigade Helicopter Nucleus). The area in question is located west of the civil terminal and north of the runway, diametrically opposite to the large portion occupied by the MariSTAeli (Marina Stazione Elicotteri or Italian Navy Helicopter Station) Catania, important helicopter base of the Marina Militare that here deploys the 2° and the 3° Gruppo Elicotteri (Helicopter Squadron).
The civil airport of Catania-Fontanarossa is one of the most important airports in the nation, the first structures date back to 1924, but only in 1947 the airport sees make the first connection of line coming from Torino-Collegno, until the '60s the civil air terminal is little used, while subsequently it is a continuous crescendo, until it becomes the sixth airport in Italy. But surely the history that has shaped since the dawn of the Sicilia airport are the military activities carried out at the beginning of the last century, in fact, the origins of military flight in Catania date back to the pioneering era, already in 1912 even if not officially, intense flying activities were carried out in a camp in the area south of the city. The first years of which there is evidence of the presence of a military component with the Battaglione Aviatori (Aviator Battalion), then became Regia Aeronautica (Italian Royal Air Force), is 1922. While the following year (1923) the presence in the field of an airport nucleus is formalized. The official inauguration of the airport of Fontanarossa takes place on May 11, 1924 at the hands of the then Prime Minister Benito Mussolini, at the juncture on the field there was a small amount of Ca.450 Caproni Bombers.
With the passing of the years the activity increases, therefore to the half of the thirty years is created on the airport of Catania a Squadriglia da Ricognizione (Reconnaissance Flight), while obviously the moment of greater use happens during the World War 2, given its highly strategic position is used by the Luftwaffe (German Air Force) as a "springboard" to hit the nearby Malta. Throughout the war it remains a crossroads of important events. After the war, both the civil and the military structure were developed, the Aeronautica Militare (Italian Air Force) was present with the 87° Gruppo Autonomo Antisom (Autonumus Anti-Submarine Squadron), a Unit that was equipped with the SB2C Helldiver from 1949, the PV 2 Harpoon in 1953 and finally the S 2F Tracker in 1957. The 87° Gruppo in 1965 will constitute the 41° Stormo (Wing) based in Sigonella.
After these brief general disquisitions, we can return to the description of the Sezione Aerea di Manovra.
The visit to Catania has allowed us to deepen a situation substantially different from those observed so far, we are referring to the similar Department of Pisa, where the Toscana "Fiamme Gialle or Yellow Flames" carry out missions in favor of territorial, regional and interregional (ROAN and GAN) in equal measure, and according to individual needs. While the Sezione Aerea di Manovra di Catania operates at territorial level only in specific and particular cases, because the Unit responsible for the territory of Sicilia is the Sezione Aerea of Palermo, in this way the Department of Catania is projected to perform, almost exclusively, those tasks peculiar to a Sezione Aerea di Manovra.
Nothing changes on the hierarchical scale to which the Department must answer, in order of importance we have:
- the Comando Aeronavale Centrale or Central Naval Air Command (Roma)
- the Comando Operativo Aeronavale or Naval Operational Command (Pratica of Mare-Pomezia)
- the GAN Gruppo Aeronavale Messina or Naval Air Department
The Sezione Aerea di Manovra is characterized by a classic structure where the Commander, Lieutenant Colonel Giuseppe Minutoli, has a Squadra Comando (Command Team), an Nucleo Efficienza (Engineering Nucleus) e and an Nucleo Operativo (Operational Nucleus), situation which, as we have seen in previous visits, is absolutely standard.
Now let’s see in detail how the joints are organized and what are the assigned tasks:
-the Squadra Comando is directly dependent on the Commander and has one Inspector and eight NCO.
-the Nucleo Efficienza, currently the command is vacant and ad interim is headed by Warrant Officer Specialist Tommaso Aristodemo, deals with the maintenance of aircraft, the staff consists of five inspectors, seven superintendents and four NCO financiers, two of which are qualified for the fire-fighting role.
-the Nucleo Operativo is governed by Lieutenant Pilot Nicola Picerno, he has 11 pilots, four with the rank of inspectors and seven NCO financiers, of the same Nucleo also include system operators, which are in total five military, two inspectors, two superintendents and one financial NCO.
We would like to spend a few lines on the roles just mentioned, leaving out for a moment the Nucleo Efficienza as we will deepen it later when we cover the maintenance aspect.
The Squadra Comando is responsible for all administrative and supervisory aspects of the Barracks.
The Nucleo Operativo consists of two figures that we consider highly professional and complementary each other, pilots and system operators. The first are absolutely to be considered as a reference point for charisma and ability to synthesis and decision-making speed, are normally used in high-profile flight missions; their training is complex, directed to the management of the machine in countless respects, these skills are developed thanks to constant training, addressed to the normal performance of operational missions and to the management of emergency situations both day and night, both in pairs and individually. Their activity in terms of flight hours and multiplicity of contexts of use, as well as operational stresses, has long been considered very expensive because of the events that occur at an accelerating pace in a current historical context that we all know.
The system operator is a relatively "recent" figure, which was realized with the advent of the AB 412HP, to it is entrusted the complete management of electronic systems on board, used for research and discovery, activity carried out in perfect synergy with pilots.
Currently the Department has four helicopters AB 412HP, all aircraft are equipped with a radar FIAR 1500, the system consists of an antenna with its scanning system from 0 to 15 years upwards or downwards and 360 degree laterally. An interface unit, a control panel, a colour indicator on the operator console and an indicator on the pilot cockpit.
Its use is mainly aimed at patrol missions at sea, surveillance and rescue. The primary functions of the system are sea radar research and low altitude topographic survey. Additional secondary functions include the presentation of the surrounding weather situation, radio assisted navigation and the interface with the data provided by a navigation system.
A secondary operating mode called “beacon" allows the topographic position of the radio beacon to be detected on the radar screen (in particular, it can interrogate and receive responses from transponders installed on the ground or on board aircraft within 160 miles).
Another feature of the AB 412 is the FLIR 2000 HPS Safire, this system is suitable for use in a wide range of missions as it is equipped with features of high sensitivity and resolution. The detection and classification of targets located at long distances allow to carry out missions SAR (Search and Rescue), and is a valid aid to navigation especially during the phases of approaching a fixed point.
The FLIR system is a passive sensor used to detect infrared radiation emitted from the surrounding environment, operates in the area of the longest waves in the infrared range (far infrared), allowing the shooting of thermal images in real time and high resolution to be presented on a screen; naturally, it is necessary that infrared energy is radiated from the targets. A target is seen by contrast on the radiation emitted from the scene behind it and this tends to make its visualization more difficult.
The radiation emitted by the target and the scene behind it arrives after passing through a part of the atmosphere. The optical receiver collects the radiation from the scene and sends it to the sensor where it is converted into electrical signals; after being properly processed, the signals are shown on the screen to be interpreted by an observer. This thermal imaging system is completely digital and allows a variety of functions and management of the detected images.
The main components are a Turret-Flir unit (TFU) on which the FLIR camera is installed, an electronic unit (CEU) that processes electronic signals into video signals to transfer them to the display monitor, a control panel and a video unit (positioned on the operator console).
The AB 412 supplied to the Department are equipped with additional tanks from 550 kg that allow him to carry out missions up to three hours of flight at a speed of 140 kts (260 km/h) and a maximum altitude of 20,000 feet (6,100 m) while maintaining a slightly lower cruising speed the sailing hours can become even four, thus allowing him to carry out those own missions of long-range patrol.
Now let’s see what were the activities carried out during 2011, starting with a summary of the data provided by the Command of the Sezione Aerea di Manovra, in terms of flight hours and missions carried out we have:
-184 operational missions for a total of 454.20 flight hours
-184 training missions totalling 198.00 flight hours
-40 technical missions for a total of 27.30 flight hours
-50 missions of different types for a total of 67.00 flight hours
Making a quick calculation summing the various types we have a total of 458 missions for 746.50 flight hours.
After reading these data we wanted to make two considerations, the first is that no classic rescue mission has been carried out, the reason is very simple, the vocation of the Department is oriented 360 degrees to long-range maritime patrol, a topic that will be extensively analysed later; the second consideration is that more than a third of the flight hours were carried out on night missions, also this second step will find an explanation in the subsequent analysis.
These hours of flight just mentioned, for the most part have been carried out in two specific areas, both with a common denominator, the fight against illegal immigration, obviously operating from Catania, but especially with the re-deployment implemented by Lampedusa. The operational missions have made possible the sighting of 12 boats with illegal immigrants on board, the identification of 63 vessels, one of which has been reported to the competent authorities, and the conduct of 128 air and sea explorations.
The activities of the Department are not limited to the data that has just been processed, but there are also jobs for the Frontex Agency, to protect the borders of the European Community, and, as already pointed out, to a lesser extent to the activities of the Economic Police-Financial, Environmental Police, Public Order Keeping, and training in favor of the SAGF (Soccorso Alpino Guardia di Finanza or Italian Custom Police Mountain Rescue).
To conclude this chapter we just have to develop a short text in favor of maintenance, activity considered indispensable by the undersigned.
The Nucleo Efficienza provides scheduled and fault maintenance on all four AB 412HP helicopters supplied to the Department.
There are two types of maintenance activities, on a hourly basis (flight hours) where at predetermined times (25/50/75/100) inspections of 1° and 2° Techincal Level, regardless of the use of the medium, the component is replaced, this is a specific case for lubricants, for example.
The maintenance checks are carried out by the specialists of the Nucleo inside the large hangar supplied to the Sezione Aerea, the eleven military that make up the structure are all qualified and polyvalent on the AgustaBell twin-engine. They perform both on-line (pre and post-flight) and on the aircraft during maintenance, the effort is considerable for two distinct reasons, the first takes into account the fact that of the four helicopters equipped with one shift is subject to 100-hour flight inspection, this processing involves an exact month between disassembly of parts, inspection as per procedures, reassembly and technical tests; the other commitment if we want even more onerous, lies in the task that have the specialists of Catania who must also manage the technical/logistic airport detachment present in Lampedusa, not only for the Corps of Fiamme Gialle, but also for the other armed forces engaged in the Pelagie archipelago. This situation supported by the Sezione Aerea di Manovra of Catania has been going on for two years now, with changes that last an average of two weeks for both pilots and specialists. It must certainly be said that the supply of means and navigating personnel (pilots and operators of systems) also compete the other Sezione Aerea di Manovra of Pisa, Grottaglie and Cagliari, and recently also the Sezione Aerea of Palermo operates in the context with a A 109AII.
The chapter on flight activity requires a premise, during the previous opportunities with the Servizio Aereo of the Guardia di Finanza we were allowed to carry out training/operational missions where the main purpose was to highlight the peculiarities of the various departments and provide the undersigned with the necessary information. For the visit to the Sezione Aerea di Manovra of Catania we have agreed not to implement the same modalities for two precise reasons, the first because of the duration of the missions carried out by the SAEM of Catania that usually last beyond the three hours of flight, the second instead, to comply with what is the mission standard we should have carried it out in night mode, so we opted for a more "soft" mission with greater attention to photography, transferring the part dedicated to the explanation in a more "comfortable" briefing room.
The missions that are carried out by the Department, as we have said several times, are dedicated to long-range patrol, the context is obviously the Mediterranean, in particular the Sicilia and Malta Channel, the tasks of course are the contrast of illicit trafficking.
With this in mind, new methods of strategic analysis have been developed, where the renewed organizational architecture of the Department has led to the definition of a new type of approach to the fight against illicit activities. This is achieved through the creation of new specialized figures dedicated to the constant and continuous monitoring of any criminal action that may pose a threat to the territory or national borders.
This innovative idea has allowed to create a team of IT experts and analysts with the help of computer systems and software built ad hoc, allow a constant monitoring of preferential routes of illegal immigrants, weapons and drugs.
In this context we have placed the study called TRACING, name assigned by the team that created it, undertaken and developed by the already suppressed Sezione Aerea, deepened with the new subject today, and finally developed further thanks to the acquisition of AB 412, the twin-engine that with its potentialities has guaranteed a remarkable development of this particular activity.
The study establishes first of all which are the areas of the Sicilia coasts subject to the landing of illegal immigrants, taking into account the typology of the most suitable beaches and possible references (coastal lighthouses, lighted ports) that can in some way help the navigation carried out with means of luck, from this first analysis it is possible to delineate with accuracy a well-defined area. Subsequently, through a work of "intelligence" these data are integrated with those that establish the areas of the African coast overlooking the Sicilia Channel used as starting points, cities however known for the presence of so-called "clandestine waiting houses" structures managed by the local underworld that act as collection centre for the next boarding.
The next step is to create hypothetical tracks on the maps, which take into account the points of departure and arrival of illegal immigrants, within the areas that materialize is possible the presence of vessels that commit the illegal act, it is also possible to obtain greater precision by analyzing the landing points where the landings take place more frequently, thus being able to delimit an even smaller area, where the percentage of interception reaches the 45% of chance.
Over the years, this analysis system has been extended to a much wider field that covered the entire Sicilia and Malta Canal, highlighting how the island of Lampedusa was at the center of this human trafficking, thus becoming in turn a resource for the Guardia di Finanza Corps as an outpost for its own resources; unfortunately, as we often see, it is also a privileged landing point, even if it is ascertained that the final destination is not the small island, but Sicilia.
This system of analysis now appreciated and consolidated, is also used for other similar phenomena that affect not only Sicilia, but the whole Mediterranean Sea and therefore the whole of Europe. Suffice it to say that the increase in Spain’s level of protection over the last year has caused an increase of 1,350% in immigration from West African countries, particularly Morocco.
As we have previously written, in the Mediterranean there is not only illegal immigration, but also other illegal traffic, for example, routes from the west are generally used for the trafficking of drugs and weapons from South America and directed to Italy; to conclude, it should be mentioned that routes from the south are not only exploited for human trafficking, but also from the Middle Eastern countries that use Africa as a bridgehead for the ubiquitous trafficking of drugs and weapons and especially for possible terrorist infiltrations. Not mentioned are the routes from the east for the simple reason that Sicilia is not interested for obvious geographical reasons.
Now after having extensively discussed an activity that is mainly carried out at "stage" remains the part of the active flight, according to everything that has been written until now is established by hierarchical order a targeted intervention with an air patrol. The task of the staff is to develop a mission that takes into account all the information received, the patrol takes place by carrying out the "classic" comb pattern where the radar of the "412" monitors the 10-15 miles per side, making various opposing navigations one to the other is able to cover a remarkable area; there are other ways of patrolling, even more direct, it all depends on how reliable the information is. In the case of a sighting a "shading" is performed (you follow the boat at a distance keeping it under control with the FLIR) maintaining an altitude of 4,000 feet, at the same time alert the naval units present in the area; since the purpose of these missions is to safeguard the people on board and to persecute the traffickers, remote monitoring makes it possible to intervene with relative certainty when there are good elements to identify the gangsters and thus be able to catch them, without endangering the lives of illegal immigrants. To conclude the article it must be said that most of these illicit trafficking for obvious reasons are carried out at night, so you can easily understand the need to carry out air patrols, Air transport, with the help of modern technology, remains an indispensable tool.

The authors would like to thanks the Col. Minutoli, Lt. Picerno, and all the personnel of the Sezione Aerea di Manovra Catania and the Comando Gruppo Aeronavale of Messina.
Also meriting special thanks for their essential assistance is the Ufficio Stampa of the Comando Generale (Roma)Special Thanks at Aviationgraphic.com for the arts works of the helicopters
Images and text by Giorgio Ciarini and Dario Cocco 
March 2012