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Sardinia Tactical Air Range Exercise 2010 è il nome della più importante esercitazione svolta e diretta nel corso dell’anno dalla nostra Aeronautica Militare, la “location” dell’esercitazione è stata la Base Aerea di Decimomannu (Cagliari) in Sardegna, Base Aerea ideale per questo tipo di attività grazie alla presenza del Centro ACMI (Air Combat Manouvering Instrumentation) e anche per l’ottima posizione geografica. Il periodo in cui si è svolto l’evento è stato dal 3 maggio al successivo giorno 13, purtroppo nonostante il periodo, in teoria molto propizio, le condizioni climatiche sono state in alcune fasi particolarmente avverse, anche se fortunatamente non hanno pregiudicato l’attività di volo, invece sfortunatamente per noi hanno reso alquanto difficoltoso il lavoro dei fotografi presenti in loco per pubblicizzare l’evento.
Un errore che facilmente si potrebbe commettere è quello di credere che la STAREX sia la naturale continuazione delle precedenti edizioni denominate Spring Flag, invece, come ci tengono a precisare gli organizzatori dell’esercitazione, questo è completamente errato, ovviamente se si guarda solo l’aspetto dell’attività di volo sarebbe difficile spiegarne una pur minima differenza, ma un’esercitazione nel suo complesso è molto altro.
Le precedenti esercitazioni denominate Spring Flag sono state gestite e dirette dal COFA (Comando Operativo delle Forze Aeree) per quanto riguarda la pianificazione delle attività di volo, e dal COMLOG (Comando Logistico) per quanto riguarda l’organizzazione della parte logistica.
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La differenza sostanziale che si è concretizzata nelle edizioni della STAREX 2009 e 2010 è il cambiamento dell’attore principale, al posto del COFA, il “cervello pensante” è stato il Comando della Squadra Aerea delle Forze Aerotattiche di Milano, ricordo che la Squadra Aerea di Milano ha alle proprie dipendenze tutti gli Stormi da caccia e cacciabombardieri dell’Aeronautica Militare.Il motivo principale di questo nuovo assetto è quello di sviluppare e perfezionare le procedure dei vari reparti per svolgere al meglio il proprio ruolo, in particolar modo con diversi profili di missione e con vari assetti che operano fianco a fianco, operazioni non facilmente effettuabili operando ogni reparto dalla propria base e soprattutto in assenza di un sistema gestionale avanzatissimo come quello di Decimomannu. Gli assetti che si sono rischierati in Sardegna sono stati: il 4° Stormo di Grosseto e il 36° di Gioia del Colle con i nuovi caccia F 2000 Typhoon, entrambi nel ruolo di superiorità aerea, il 32° e il 51° con gli AMX di Amendola e Istrana per il ruolo CAS (Close Air Support) e Recce (Ricognizione), il 5° e 37° di Cervia e Trapani dotati di F 16ADF hanno svolto il ruolo di “Aggressor”, il 6° Stormo di Ghedi con i Tornado IDS nel ruolo cacciabombardieri, il 50° Stormo di Piacenza in ruolo SEAD (Suppression of Enemy Air Defence) con i suoi Tornado ECR, al loro fianco hanno operato anche quattro velivoli del JBG 32 di Lechfeld (Germania). Queste erano le componenti messe in campo dalla Squadra Aerea.
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Per ricreare alcuni aspetti fondamentali in caso di un intervento della nostra Forza Aerea sono stati chiamati in causa altri “attori” esterni alla Squadra Aerea, troviamo, la 46^ Brigata Aerea che ha fornito un KC 130J per il rifornimento in volo, un C 27J per il trasporto tattico, il 61° Stormo con dei MB 339CD nel ruolo anch’essi di Aggressor, un MB 339A/MLU per il traino bersagli, il traino bersagli viene effettuato con la classica manica trainata a distanza, anche se è un sistema un pò vetusto, viene ancora utilizzato per addestrare i piloti a sparare con il cannoncino di bordo, infine troviamo la componente elicotteristica con gli AB 212ICO del 9° Stormo e gli HH 3F “Charlie” del 15° Stormo, entrambe le componenti sono state utilizzate nel ruolo Combat SAR (Search and Rescue) e in appoggio degli Incursori del 17° Stormo.
Le missioni COMAO (COMposite Air Operations) sono state svolte in due tranche, una al mattino e una nel primo pomeriggio, tutte le missioni si sono svolte nella parte meridionale e orientale della Sardegna, aree che non hanno pregiudicato le attività delle aerolinee commerciali e soprattutto hanno rispettato i più rigidi parametri di sicurezza.
In conclusione i 50 aeromobili impegnati e gli oltre 750 militari hanno operato per sviluppare e integrare i diversi sistemi d’arma in carico alla Forza Armata, e per migliorare le capacità di pianificazione e condotta di missione sempre più complesse, con l’obbiettivo di aumentare la qualità di impiego, qualità ormai indispensabile per assolvere i sempre più frequenti impegni “fuori area” dell’Aeronautica.
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L'autore desidera ringraziare il Col. Francesco Frare, il Ten.Col.Tonarelli e il M.llo Massidda 
Un ringraziamento speciale al Cap.Testa e a tutto l'Ufficio Pubblica Informazione SMA(Roma)  
Foto di Giorgio Ciarini e Alberto Mocchetti 
Testo di Giorgio Ciarini 
Maggio 2010 

 

English translation by Frank McMeiken

Sardinia Tactical Air Range Exercise 2010 was the name of one of the most important exercises organised and directed during the year by the Aeronautica Militare. The location for the exercise was the Decimomannu Base Aerea (near Cagliari) in Sardegna, an ideal Base Aerea for this activiity thanks to the presence of the co-located ACMI (Air Combat Manoeuvring Instrumentation) and its excellent geographical position. The period within which the event took place was between the 3rd and 13th of May, despite the fact that this period, in theory highly suitable, was characterised by some phases of extremely adverse climatic conditions, which fortunately did not completely preclude flying operations. They did, however, unfortunately hamper the work of the photographers who were invited to report on and publicise the event.
A misapprehension that could easily be forgiven is the belief that Starex was the natural continuation of the preceding editions, designated Spring Flag. However, the organisers of the event were at pains to point out that this is most definitely not the case, although if a simple study of the flying activity is made it would be difficult to identify anything but a minimal difference: the point was made, however, that in the overall picture, this exercise was very different.
The planning aspect of the flying side of the preceding exercises known as Spring Flag were managed and directed by the COFA (Comando Operativo delle Forze Aeree), while COMLOG (Comando Logistico) undertook the organisation of the logistical support.
The substantial difference that characterised the Starex 2009 and 2010 editions was the change of the principal actor. In place of the COFA, the “brains” behind the exercise was the Comando della Squadra Aerea delle Forze Aerotattiche in Milano: this Squadra Aerea, it should be remembered, parents all the fighter and fighter-bomber Stormi of the Aeronautica Militare.
The principal reason behind this realignment was the requirement to develop and perfect the procedures of the various units in order to deliver their best performance. The method chosen was the conduct of diverse mission profiles with a variety of assets operating side-by-side, operations not easily conducted by units operating from their home base or, and above all, in the absence of an advanced exercise management system like that based at Decimomannu.
The assets detached to Sardegna were: the 4° Stormo from Grosseto and the 36° from Gioia del Colle with the new F 2000 Typhoon fighter, both operating in the air superiority role, the 32° and 51° flying AMX detached from their bases at Amendola and Istrana in the CAS (Close Air Support) and Recce (Reconnaissance) roles, the 5° and 37° detached from Cervia and Trapani equipped with F 16ADF and serving as “aggressors”, the 6° Stormo from Ghedi with its Tornado IDS in the fighter-bomber role, the 50° Stormo from Piacenza in the SEAD (Suppression of Enemy Air Defence) role flying its Tornado ECR, and, from abroad, four Tornado aircraft from JBG32 at Lechfeld (Germany). All these components had been assembled by the Squadra Aerea. To re-create other fundamental aspects required for an intervention by the Italian Air Force, other ‘actors’ from outside the domain of the Squadra Aerea had been called in. These included the 46^ Brigata Aerea, which had provided a KC 130J for in-flight refuelling, a C 27J for tactical transport, the 61° Stormo with its MB 339CD, also serving in the “Aggressor” role, and an MB 339A/MLU for target towing. This target towing is performed the classic system of pulling the traditional sleeve at some distance behind the aircraft: although as a system it is very much outdated, it is still utilised to train pilots to shoot with their on-board cannon. Finally, there was a helicopter component, comprising the AB 212ICO of the 9°Stormo and the HH 3F “Charlie” of the 15° Stormo, both contingents operating in the Combat SAR role, and also supporting the special forces of the 17° Stormo.
The COMAO (COMposite Air Operations) missions were performed in two tranches, one the morning and one in the early afternoon. All the missions were performed in the southern and eastern sectors of Sardegna, areas which did not affect the activities of the commercial airline companies and complied above all with most rigid safety parameters.
In conclusion, the fifty aircraft and more than 750 service personnel involved worked hard to develop and integrate the various weapon systems operated by the Aeronautica Militare, and to improve the capacities for mission planning and conduct which are increasingly more complex, with the intention of increasing the effectiveness of their use, a quality now essential in absolving the ever increasing demands for out-of-area operations placed on the service.

Special thanks to the Col. Francesco Frare, the Lt.Col. Tonarelli and Warrant Officer Massidda 
Also for the perfect partnership a special thanks to the Capt. Testa and at the Office Public Information (SMA Roma) 
Images by Giorgio Ciarini and Alberto Mocchetti 
Text by Giorgio Ciarini 
May 2010