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La Mare Aperto è la più importante e significativa esercitazione multinazionale organizzata con cadenza annuale dalla nostra Marina Militare, a sua volta suddivisa in due sessioni, quella primaverile e quella autunnale.
Evento ormai consolidato e tradizionale della nostra Forza Armata si promulga ormai da tantissimi anni, e nonostante il cambiamento di denominazione avvenuto in passato continua a portare con se il concetto creato agli albori di esercitazione primaria, volta a preparare la squadra navale ad affrontare gli impegni ad essa dalla nazione, proprio per mantenere un’efficienza in prospettiva futuristica, e a differenza delle passate edizioni, quest’anno l’evento è stato arricchito di un ulteriore branchia addestrativa denominata Amphex, anche se quest’ultima a differenza della Mare Aperto viene sviluppata solo in ambito nazionale.
Il “teatro” dove si svolge l’esercitazione è il mar Tirreno e le coste meridionali della Sardegna, nodo di incontro nel Mar Mediterraneo per le importanti strutture militari della Marina di Taranto e La Spezia, inoltre questo specchio di mare è prospiciente ad una zona costiera dell’isola molto importante per la presenza di strutture militari di rilevanza internazionale, ricordiamo Capo Teulada, Capo Frasca e il poligono missilistico di Perdasdefogu, che vengono principalmente utilizzate per l’addestramento dei contingenti terrestri e come poligoni di tiro per le navi e per gli aerei, inoltre in questa particolare zona del mar Tirreno è possibile effettuare missioni antisommergibili grazie alla particolare profondità del mare.
L’architettura della Mare Aperto è molto complessa e si sviluppa su alcune fasi che andiamo ora ad elencare: partiamo dalla prima fase dedicata ad un seminario di aggiornamento tattico che si è svolto dal 16 al 19 di febbraio; nella fase successiva, per una durata di cinque giorni, svoltasi all’inizio del mese di marzo, è stata eseguita una simulazione denominata Amphex 10-1; mentre la parte più corposa e complessa dell’esercitazione si è svolta dal 9 marzo sino al 17 dello stesso mese. Mentre la parte dedicata all’esercitazione multinazionale si è conclusa il 17 marzo, come abbiamo detto precedentemente quest’anno la Mare Aperto ha avuto un appendice di sei giorni con conclusione finale il 24 marzo.
Gli assetti che hanno partecipato all’evento sono stati ovviamente per la maggior parte messi in campo dalla nostra Marina Militare, mentre una piccola percentuale è stata presentata dalla Marine Nationale francese, presenza ridotta ma sufficiente a dare un significato di multinazionalità, ben 2.500 uomini e donne hanno preso parte alla Mare Aperto, con questo dato penso che spieghi in sostanza meglio di qualsiasi altro l’importanza e la complessità dell’esercitazione. Per quanto riguarda gli assetti partecipanti alla Mare Aperto 2010, la nostra Marina ha messo in campo ben dodici navi, tra cui la Nave Ammiraglia Incrociatore Portaeromobili Garibaldi e il nuovissimo Cacciatorpediniere Caio Duilio, due sommergibili, dieci Av 8B Harrier II, quattro EH 101ASW/ASuW, otto AB 212ASW/ASuW di cui due in versione da Eliassalto, ed infine il Reggimento San Marco; dopo aver elencato i mezzi operativi presenti sul “campo” ora andiamo ad elencare quali sono stati gli alti Comandi della Marina coinvolti nell’evento:
Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV):
-Direttore Esercitazione (DIREX) – Controllo Esercitazione AMPHEX (EXCON)
-Comando delle Forze D’Altura (COMFORAL): Comandante Task Force (CTF)/Commander Amphibious Task Force (CATF) -Comandante forze di Alpha esercitazione AMPHEX
-Comando Forza da Sbarco (COMFORSBARC): Comandante Landing Force (CLF)
-Comando Forze da Pattugliamento (COMFORPAT): Comandante Task Group (CTG) forze opponenti in WASEX – Comandante forze di Charlie esercitazione AMPHEX
-Comando delle Forze Aeree (COMFORAER): concorso alla cellula DIREX/EXCON
-Comando delle Forze Subacquee (COMFORSUB): concorso alla cellula DIREX/EXCON
-Centro Addestramento Aeronavale (MARICENTADD): concorso alla cellula DIREX/EXCON – Analisi e valutazione dell’esercitazione
-Centro Telecomunicazione ed Informatica (MARITELE): supporto C41
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Ho appena menzionato la nostra Nave Ammiraglia e quindi non posso esimermi nel dare alcune informazioni di quella che fino a tre mesi fa’ era la nave più imponente e importante della Marina Militare, solo ora surclassata con il varo della Portaeromobili Cavour. La Garibaldi è stata commissionata ai cantieri navali Fincantieri di Monfalcone alla fine degli anni settanta, iniziata la costruzione nel marzo del 1981 è stata varata il 4 giugno del 1984, la consegna effettiva avviene invece l’anno seguente, dal maggio 2002 al maggio 2003 la nave è stata oggetto di importanti ammodernamenti. La Garibaldi è stata concepita per assolvere funzioni di comando e controllo di formazioni navali e in contempo fornire il supporto alla Squadra Navale di una componente aerea che viene dislocata a bordo.
Con le sue 14.184 tonnellate di stazza a pieno carico, i 180 metri di lunghezza, i 30 metri di larghezza, una potenza di 82.000 cavalli vapore che le permettono di raggiungere i 31,5 nodi, fino a 12 Av 8B Harrier II, due AB 212ASW/ASuW, due EH 101ASW/AsuW e gli 850 (massimo) uomini e donne dell’equipaggio la mantengono a tutti gli effetti la Nave Ammiraglia della Marina Militare italiana.
Oltre alla Marina Militare altre Forze Armate nazionali hanno partecipato all’esercitazione, la componente aerea è stata messa in campo dalla nostra Aeronautica Militare con quattro EF 2000IS Typhoon, quattro F 16ADF, tre Tornado IDS, cinque AMX e un Atlantic. Le componenti terrestri sono state messe a disposizione dall’Esercito italiano con la presenza di aliquote del 17° Reggimento Sforzesca C/A, del 7° Reggimento Articavallo Milano e del 3° Reggimento Bersaglieri.
La Francia con la sua Marine Nationale ha partecipato alla Mare Aperto con una nave e un aereo Antisom Atlantic.
Infine non avendo a disposizione mezzi aerei AWACS propri in ambito nazionale, è stata richiesta la presenza di due E 3A da picchetto radar della NATO provenienti dalla Germania.
La Mare Aperto ricopre un ruolo fondamentale a livello addestrativo per la Forza Armata organizzatrice, essendo un evento unico nel suo genere, di carattere fortemente complesso e multidisciplinare, creando così i presupposti per ottimizzare in termini di impiego le risorse e trasferire le nozioni acquisite nel campo operativo reale.
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Ho appena accennato ad un evento di livello altamente complesso, questo livello si ottiene con un’organizzazione dell’esercitazione che aumenta di difficoltà di giorno di giorno ed effettuando eventi a carattere seriale. Nella fase finale dell’esercitazione si passa ad un ambito denominato “gioco libero”, dove non ci sono regole preconfezionate ma si lascia la libertà di azione ai due Comandanti degli schieramenti contrapposti, inoltre questo gioco libero è propedeutico alla preparazione della fase successiva denominata Amphex che è imperniata “full time” con questo criterio.
Ho parlato di due schieramenti contrapposti, penso sia superfluo spiegare perché in ambito militare vengono creati questi schieramenti, mentre è forse meno ovvio che per ricreare una situazione addestrativa il più possibile reale, è necessario preparare una “situation awareness” che ricalchi i temi di geopolitica odierni e le situazioni a livello mondiale che influenzano la vita di tutti i giorni in particolar modo nei paesi industrializzati. E’ abbastanza scontato dirlo ma non dimentichiamoci che negli ultimi anni questa situazione di contrapposizione contro il terrorismo e contro i cosiddetti stati “canaglia” ha impegnato e impegna tuttora le forze armate occidentali ogni giorno in un enorme sforzo, sia di uomini e mezzi che in termini economici. Per creare a tavolino una simulazione addestrativa il più verosimile reale si è creato un frangente dove in una piccola comunità denominata “bravo” si materializza una crisi interna che può sfociare in una guerra civile con relativa pulizia etnica, “alpha” su mandato ONU viene incaricata di intervenire per stabilizzare l’area, qui subentra una terza componente denominata “charlie” che ha forti interessi sul piccolo “bravo” e vuole influenzarne la vita politica quotidiana. A questo punto è gioco forza che si creano appunto due schieramenti, da una parte l’ONU con il suo braccio di Forze Armate deputate a portare la pace nel mondo tramite missioni di Peacekeeping, e dall’altra parte il classico stato “canaglia” che non riconosce le istituzioni mondiali e vuole mantenere il controllo con la propria forza. Purtroppo di situazioni come queste dopo la fine della Guerra Fredda se ne sono verificate parecchie, e se alcune sono state risolte positivamente è proprio grazie all’intervento di talune Forze Armate.
Ovviamente parlando di un esercitazione con scopo addestrativo in fase di elaborazione vengono posti dalla Stato Maggiore degli obiettivi, questi possono essere raggruppati in una moltitudine di punti ritenuti fondamentali per la buona riuscita dell’esercitazione, vediamo quali sono:
- Incrementare le capacità operative, la prontezza e l’efficacia degli staff coinvolti e delle forze partecipanti.
- Condurre l’addestramento Joint and Combined, in ambiente multiminaccia.
- Incrementare le capacità della Squadra Navale al contrasto della minaccia asimmetrica, della pirateria e degli IED navali.
- Contribuire alla sorveglianza integrata degli spazi marittimi, anche con il concorso delle Stazioni Radar costiere.
- Condurre l’addestramento con assetti pregiati nell’ambito della Guerra Elettronica e del tiro antiaereo.
- Incrementare l’addestramento avanzato delle forze aeronavali.
- Sfruttare le capacità Net-Centriche della Squadra Navale.
- Applicare i concetti EBAO (Effects Based Approach to Operations) nella dimensione marittima.
- Condurre l’addestramento avanzato della componente anfibia IEF (Initial Entry Force), enfatizzando la capacità STOM (Ship To Objective Manoeuvre).
- Incrementare le capacità della Squadra Navale al contrasto della minaccia asimmetrica, della pirateria e degli IED navali.
- Contribuire alla sorveglianza integrata degli spazi marittimi, anche con il concorso delle Stazioni Radar costiere.
- Addestrare le forze al contrasto/confronto in un contesto ROE realistico, con particolare riferimento agli aspetti giuridico e legale.
- Addestrare le forze alla gestione delle informazioni operative.
- Addestrare i Comandanti in mare ad interfacciarsi con la figura del Political Advisor (POLAD).
- Addestrare i Comandanti a gestire la comunicazione esterna e confrontarsi con un’aliquota di giornalisti “embedded”.
- Sviluppare le capacità di analisi, in tempo reale, e di valutazione sul campo (sea riding).
Se al primo impatto questa esercitazione può sembrare ciò che ormai è diventato la prassi quotidiana di ogni Forza Armata di rispetto, con l’edizione 2010 della Mare Aperto lo Stato Maggiore della Marina ha voluto inserire nel contesto una novità assoluta, il fattore mediatico. Questo fattore si viene a creare in un periodo di globalizzazione dove il giornalismo è una componente molto importante che influenza parecchio l’opinione pubblica, ovviamente una Forza Armata anche se di notevoli capacità, non ha al proprio interno una struttura giornalistica di tale livello da ricreare quello che potrebbe succedere in caso di un conflitto, ragion per cui è stato coinvolto il Centro Studi Internazionali con a capo il Dottor Andrea Margelletti. Professionisti del settore e personale della Forza armata hanno formato il Team EXCON, scopo principale del Team era quello di creare delle testate giornalistiche di entrambe le componenti e tramite pubblicazioni, anche in tempo reale, cercare di influenzare lo schieramento opposto, non essendo possibile sintetizzare in una singola frase quale fosse il ruolo di EXCON andiamo ad elencarli tutti:
- Arbitraggio di tutti gli eventi dell’esercitazione in tempo reale.
- Gioco delle perdite in tempo reale.
- Valutazione addestramento Unità navali nella conduzione di attività caratterizzate dal massimo realismo, con l’impiego dei Sea Riders.
- Analisi e valutazione degli eventi tattici, con l’ausilio del NASA.
- Emanazione, in funzione dell’evoluzione degli eventi, della documentazione conseguente (UNSCR, Note Diplomatiche, Atti giudiziari).
- Applicazione del gioco mediatico tramite Ufficiali dello STAFF e giornalisti embedded e sviluppo della SIMPRESS.
- Esercitare la pressione mediatica sui Comandanti in mare.
- Influenzarne il processo decisionale.
- Conferire maggiore realismo allo scenario.
- Contribuire all’addestramento dei Comandanti nella gestione della comunicazione esterna.
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Sempre rimanendo in ambito mediatico il giorno 17 di marzo è stato organizzato a bordo della Garibaldi un Media Day per presentare agli invitati lo svolgimento della Mare Aperto 2010 e della fase successiva Amphex. La conferenza stampa si è svolta nella Sala Quadrato Ufficiali e dopo i saluti di rito da parte del Comandante della Nave Capitano di Vascello Gueglio e del suo Vice Capitano di Fregata Rutteri ha preso la parola l’Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli, che in qualità di Comandante in Capo della Squadra Navale (CINCNAV) e di Comandante dell’esercitazione ha illustrato le molteplici ed importanti attività che hanno caratterizzato gli ultimi anni della Marina Militare Italiana e le modalità di attuazione della Mare Aperto. Un’ulteriore approfondimento sulle modalità e finalità dell’esercitazione sono state illustrate ai presenti dal Capitano di Vascello Pasanisi. Per quanto riguarda l’introduzione alla vera novità della Mare Aperto 2010, cioè inserire una componente mediatica, il Dottor Margelletti ha spiegato in maniera molto esauriente il perché di una scelta del genere e del valore aggiunto che conferisce non solo all’esercitazione ma anche alla necessità di rendere pubbliche certe attività e quindi rendersi maggiormente visibili.
La giornata del Media Day inoltre è stata un’importante occasione per vedere all’opera i reparti di volo della Marina Militare, attività notevole nonostante il giorno 17 fosse un giorno di transizione da una fase di esercitazione (Mare Aperto) alla seguente (Amphex), con decolli e appontaggi di alcuni Av 8B Harrier II, e di elicotteri Sh 3D e EH 101ASH, per quanto riguarda le altre navi della Squadra Navale erano in fase di riposizionamento quindi è stato possibile vedere da vicino solo il nuovissimo Cacciatorpediniere Caio Duilio.
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L'autore desidera ringraziare l'A.S. Luigi Binelli Mantelli, il C.V. Antonio Pasanisi, il C.V. Andrea Gueglio, il C.F. Fabrizio Rutteri e il T.V. Federico Mariani. 
Inoltre per la perfetta collaborazione uno speciale ringraziamento all'Ufficio Pubblica Informazione (SMM Roma). 
Foto di Giorgio Ciarini e Alberto Mocchetti 
Testo di Giorgio Ciarini 
Marzo 2010 

 

English translation by Frank McMeiken

Mare Aperto is the most important and significant exercise organised on an annual basis by the Italian Marina Militare, and is divided into two sessions, a spring phase and an autumn phase.
A well-established and traditional Italian Navy event, which has been organised for many years, despite its change of designation, it continues to bring with it the concepts created from the primary exercise, aimed at preparing the Squadra Navale to confront the tasks that the nation will require it to perform in the future. A difference from past edition was that this year the event was enriched by a further training aspect designated Amphex, although the latter, as opposed to Mare Aperto, was conducted solely on a national level.
The “theatre” where this exercise was conducted was the Tyrrhenian Sea and the southern coasts of Sardinia, a convenient meeting place in the Mediterranean for the important military structures of the Marina housed at Taranto and La Spezia; this stretch of sea is also very close to a coastal region of the island which is very important, thanks to the presence of internationally significant military structures, such as the Capo Teulada and Capo Frasca weapons ranges and the Perdasdefogu missile test centre, which are principally utilised for the training of land forces and as firing ranges for ships and aircraft. In this particular area of the Tyrrhenian it is also possible to perform anti-submarine missions, thanks to the particular depth of the sea.
The architecture of Mare Aperto was very complex, and was developed through phases which will now be examined: at the beginning, the first phase was dedicated to a tactical updating seminar held between 16 and 19 February. The following phase, lasting five days, was held at the beginning of March, during which a simulation titled Amphex 10-1 was conducted, while the most intense and complex part of the exercise was held from 9 March until the 17 of the same month. While the part dedicated to the multinational exercise was concluded on 17 March, as previously mentioned, this year Mare Aperto had a six day appendix, which finally ended on 24 March.
The assets which participated in the event were obviously, in the main, provided by the Marina Militare, although a small element was provided by the French Marine Nationale, a small contribution, but sufficient to be an indication of its multi-national ambitions. Some 2,500 men and women took part in Mare Aperto, and this figure explains, more than any other statistic, the importance and complexity of the exercise. In terms of the assets participating in Mare Aperto 2010 the Marina Militare provided some twelve warships, amongst which the flagship aircraft carrier/cruiser Garibaldi and the new destroyer Caio Duilio, two submarines, ten AV 8B Harrier II, four EH 101ASW/ASuW, eight AB 212ASW/ASuW, of which two were in Eliassalto (helicopter assault) configuration, and finally the Reggimento San Marco; having listed the operational assets present in the “field”, we can now list those high commands of the Marina which were involved in the event:

-Comando in Capo of the Squadra Navale (CINCNAV):
-Direttore Esercitazione (DIREX) – Controllo Esercitazione AMPHEX (EXCON)
-Comando delle Forze D’Altura (COMFORAL): Comandante Task Force (CTF)/Commander Amphibious Task Force (CATF) -Comandante Alpha forces exercise AMPHEX
-Comando Forza da Sbarco (COMFORSBARC): Comandante Landing Force (CLF)
-Comando Forze da Pattugliamento (COMFORPAT): Comandante Task Group (CTG) opposition forces in WASEX – Comandante Charlie forces, exercise AMPHEX
-Comando delle Forze Aeree (COMFORAER): involved in the DIREX/EXCON cell
-Comando delle Forze Subacquee (COMFORSUB): involved in the DIREX/EXCON cell
-Centro Addestramento Aeronavale (MARICENTADD): involved in the DIREX/EXCON cell – Analysis and evaluation of the exercise
-Centro Telecomunicazione ed Informatica (MARITELE): C4I support

I have just mentioned the Italian flagship, and I therefore fell duty bound to offer some information about what, until around three months ago, was the most powerful and important ship of the Marina Militare, now only outclassed by the launch of the carrier Cavour. The Garibaldi was commissioned at the shipyard of Fincantieri di Monfalcone at the end of the Seventies, with construction commencing in March 1981, the ship was launched on 4 June 1984, with delivery to the service following one year later. Between May 2002 and May 2003 the ship underwent a significant modification programme. The Garibaldi was conceived to perform the functions of command and control of naval forces, and simultaneously to provide support to the Squadra Navale through the air component which it hosted on board.
With its 14,184 tonnes displacement at full weight, its 180 metre length, 30 metres width, a power output of 82,000 hp which enables it to achieve 31.5 knots, up to 12 AV 8B Harrier II, two AB 212ASW/ASuW, two EH 101ASW/AsuW and the 850 (maximum) men and women of its crew, it is , to all intents and purposes, the flagship of the Marina Militare.
Besides the Marina Militare, other Italian armed forces participated in the exercise, with an air component being provided by the Aeronautica Militare comprising four EF 2000 Typhoon, four F 16ADF, three Tornado IDS, five AMX and an Atlantic. The Esercito Italiano supplied a land component involving the presence of elements of the 17° Reggimento Sforzesca C/A (anti-aircraft), 7° Reggimento Articavallo Milano (artillery) and the 3° Reggimento Bersaglieri (infantry).
France’s Marine Nationale took part in Mare Aperto with one warship and an Atlantic anti-submarine aircraft.
Finally, as the Italian national defence structure has no airborne AWACS element, the presence was requested of two NATO E 3A radar picket aircraft, which were detached from Germany.
Mare Aperto fulfils a fundamental role on a training level for the organising armed service, being the only event of its genre and of a highly complex and multi-disciplined nature, so creating the environment that will optimise the employment of its resources and enable the experience acquired to be transferred into its operational activities.
I have just referred to an event of a highly complex level; this level has been obtained through the organising of the exercise so that the difficulties increase day by day, with events being conducted on a serial basis. In the final phase of the exercise it moved into an environment designated “free play”, where there were no predetermined rules, but the commanders of the two opposing forces being granted freedom of action. Moreover, this “free play” was most useful in the preparation for the subsequent phase, designated Amphex, which was characterised by “full time” engagement with this criteria.
I have written of two opposing forces, and I believe that it is superfluous to explain why these alignments are created in a military environment, but it is perhaps less obvious that in order to recreate the most realistic training situation possible, it is necessary to reflect “situational awareness” that encompasses the present geopolitical realities which influence the daily lives of people in industrialised countries. It is fairly obvious to say so, but let us not forget that in recent years, this situation of confrontation of terrorism and opposition to the co-called “rogue states” has engaged, and continues to engage an enormous effort in terms of both personnel, equipment, and economic resources. To create around a table a training simulation that was as realistic as possible, a stress situation was conceived, where in a small community designated “bravo” an internal crisis materialised which could develop into civil war and associated ethnic cleansing. Nation “alpha”, under a UNO mandate, was tasked with intervening to stabilise the area: into this environment was thrown a third component, known as “charlie”, which had strong interests in the smaller “bravo” and was seeking to influence its daily political life. At this point the game plan was that two alignments were created, on one side the UNO with its associated armed forces, charged with bring peace around the globe through Peacekeeping missions, and on the other the classic rogue state which does not recognise global institutions and wishes to retain control over its own power. Unfortunately, since the end of the Cold War situations like these have been all too frequent, and if some have been positively resolved it has been thanks to the intervention of some armed forces.
Obviously, when arranging an exercise with a training focus, during the planning phase the Stato Maggiore laid down targets, and these can be grouped into a multitude of goals considered fundamental to the best outcome of the exercise. These were:
-Increase the operational capacity, readiness, and effectiveness of both the staff involved and the participating forces.
-Conduct Joint and Combined training in a multi-threat environment.
-Conduct training of prized assets in the arena of electronic warfare and anti-aircraft operations.
-Increase the advanced training of the aero-naval forces.
-Exploitation of the Net-Centric capacity of the Squadra Navale.
-Application of EBAO (Effects Based Approach to Operations) concepts in the maritime dimension.
-Conduct advanced training with the IEF (Initial Entry Force) amphibious component, emphasising the STOM (Ship To Objective Manoeuvre) capacity.
-Increase the capacity of the Squadra Navale to confront asymetric threats, piracy, and naval IEDs.
-Contribute to the integrated surveillance of maritime areas, also in conjunction with the coastal radar stations.
-Train the forces to deter and confront in a realistic ROE context, with particular reference to the legal and regulatory aspects.
-Train the forces in the management of operational information.
-Train commanders at sea to interface with the Political Advisor (POLAD) figure.
-Train commanders to manage external communications and to engage with a level of embedded journalists.
-Develop analysis capabilities, in real time, and evaluation in the field (sea riding).
If on first analysis this exercise could seem to represent what has by now become the daily bread and butter of any serious armed force, in the 2010 edition of Mare Aperto the Stato Maggiore della Marina took the decision to introduce into the arena a totally new aspect, that of media engagement. This factor has been created after a period of globalisation where journalism is a very important component which can significantly influence public opinion. Obviously, a military service, even one of significant size, cannot possess within its own structure a media organisation capable of recreating what would be conducted in the case of a conflict, and this lay behind the involvement of the Centro Studi Internazionali, led by Dottor Andrea Margelletti. Professionals from the sector and personnel from the Marina formed the Team EXCON; the principal scope of the Team was that of creating news publications from both components, and through publications, including real time output, to try and influence the opposing forces. Not being capable of synthesising into one single phrase the role of EXCON, I offer the following list:
- Umpiring all the exercise events in real time.
- Real time ‘play management’ of the losses.
- Evaluation of the training of naval vessels in the conduct of activities conducted under the maximum realism, with the use of Sea Riders.
- Analysis and evaluation of the tactical events, with assistance from NASA.
- Emanation, as a function of the evolution of the events, of the consequent documentary requirements (UNSCR, Diplomatic Notes, Legal Notices).
- Application of the exercise ‘media game’ through officers of the STAFF and embedded journalists, and development of the SIMPRESS.
- Exercise media pressure on Commanders at sea.
- Influence the decision making process.
- Confer major realism to the scenario.
- Contribute to the training of Commanders in the management of external communications.
Remaining in the press arena, on 17 March on board the Garibaldi a Media Day was organised to explain to the correspondents the progress of Mare Aperto 2010 and the following Ampex phase. The press conference was held in the Officers’ Drawing Room, and after the formal greetings from the Comandante della Nave, Capitano di Vascello Gueglio, and his Vice Capitano di Fregata Rutteri, the podium was taken by Ammiraglio di Squadra Luigi Binelli Mantelli who, as Comandante in Capo della Squadra Navale (CINCNAV) and exercise commander, illustrated the multiple and important activities which have characterised the recent years of the Marina Militare Italiana and outlined the background to the organisation of Mare Aperto. Further in-depth analysis of the conduct of and background to the exercise were provided by Capitano di Vascello Pasanisi. In terms of the introduction of an entirely new element into Mare Aperto 2010, the insertion of a media component, Dottor Margelletti explained in a very positive manner the reason behind the decision, and the added value that it brought, not only to the exercise, but also to the requirement to better publicise certain activities and subsequently render them more visible.
The Media Day, moreover, was an important opportunity to witness the work of the flying units of the Marina Militare, during which there was notable activity, despite the fact that the 17th was a day of transition between one phase of the exercise (Mare Aperto) and the next (Amphex), with take-offs and landings of a few AV 8B Harrier II and SH 3D and EH 101ASH helicopters; unfortunately the other vessels of the Squadra Navale were being repositioned, and it was only possible to closely examine the new destroyer Caio Duilio.

Special thanks to the A.S. Luigi Binelli Mantelli,  C.V. Antonio Pasanisi, C.V. Andrea Gueglio, C.F. Fabrizio Rutteri
and the T.V. Federico Mariani. 
Also for the perfect partnership a special thanks to the Office Public Information (SMM Roma). 
Images by Giorgio Ciarini and Alberto Mocchetti 
Text by Giorgio Ciarini 
March 2010