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46ª Brigata Aerea
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Il 2° Gruppo è stato costituito nel dicembre del 1914 come Reparto del Battaglione Aviatori (Corpo Aeronautico), dislocato a Pordenone aveva alle dipendenze tre squadriglie (5ª, 6ª e 8ª), la dotazione di aeroplani era di monoplani Nieuport. Il Gruppo viene chiuso il 13 febbario del 1919.
Il 2° Gruppo viene ricostituito il 15 gennaio del 1936 a Campoformido, unitamente al 3° Gruppo creando così il 6° Stormo, le Squadriglie assegnate erano la 150ª, la 151ª e la 152ª, la dotazione di velivoli invece era basata sui Caproni Ca.100, Fiat CR.30 e CR.32.
Nel 1937 avviene il trasferimento a Rimini, mentre nel 1939 è rischierato in Albania con i soli CR.32.
Il 31 maggio del 1940 il Reparto viene trasferito in Puglia sotto la 4° ZAT (Zona Aerea Territoriale) e riequipaggiato con i nuovi caccia Fiat G.50; nel luglio dello stesso anno partecipa alla battaglia aeronavale di Punta Stilo. Nel momento in cui diviene autonomo avvengono delle trasformazioni al proprio interno con la cessione della 151ª Squadriglia e contestualmente l’acquisizione della 358ª. Nel dicembre del 1940 viene trasferito in Libia, dopo un’intensa campagna in Africa Settentrionale, alla fine del 1941, viene fatto rientrare in Italia per essere riequipaggiato con i caccia Reggiane Re.2001.
A metà del 1942, una volta completato l'addestramento sul nuovo velivolo, il 2° Gruppo viene trasferito di nuovo al fronte, questa volta a Caltagirone dove è impegnato in missioni di scorta ai bombardieri italiani diretti a Malta partecipando alla “Battaglia aeronavale di mezzo agosto”. Successivamente il Gruppo viene dislocato in vari aeroporti della Puglia con il compito di scortare i convogli diretti in Grecia, la campagna durata sei mesi si conclude con un avvicendamento e il suo trasferimento presso l'aeroporto di Treviso.
Dal giugno del 1943 il 2° Gruppo partecipa attivamente alla difesa del territorio nazionale e in particolare alla difesa dei porti di Genova e La Spezia sottoposti alle incursioni della flotta britannica, nel medesimo tempo viene dotato di ulteriori velivoli Re.2001 e CR.32 in versione notturna.
All’atto della firma dell’armistizio (8 settembre 1943) il Reparto viene sciolto. Lo scioglimento dura però poco più di due mesi, perché il 18 novembre del 1943 avviene la ricostituzione sull’aeroporto di Lecce, la rinascita porta anche ad un radicale cambiamento di ruolo, infatti, la nuova denominazione è di 2° Gruppo Trasporti. Con il cambio di ruolo gli vengono assegnati un’aliquota di aerei molto variegata, composta da velivoli da trasporto Savoia Marchetti SM.73 e SM.75, Fiat G.12 ed ex bombardieri trasformati in trasporti SM.79 e SM.84, al Reparto vengono assegnate le Squadriglie 102ª e 103ª. |
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Il 1° luglio del 1944 il 2° Gruppo viene posto alle dipendenze del neo costituito 3° Stormo Trasporti mantenendo le medesime squadriglie. Dopo la liberazione di Roma da parte degli alleati il Reparto raggiunge l'aeroporto di Centocelle e nell'estate del 1945, dovendo sopperire alla mancanza di Compagnie aeree civili, inizia un intensa attività denominata “Corrieri Aerei Militari”, trasportando merci, posta e personale tra i vari aeroporti italiani della penisola e sulle isole maggiori.
Il 10 novembre del 1948 avviene l’importante trasformazione del 3° Stormo Trasporti in 46° Stormo e il 2° Gruppo è raggiunto a Centocelle dal 98° Gruppo, quest’ultimo porta con sé i pochi velivoli rimasti, praticamente dei residuati bellici, alcuni Fiat G.12 e SM.79.
Nel primo semestre del 1949 il 2° Gruppo riceve i primi Beechcraft C 45 surplus americani con cui riprende un’intensa attività addestrativa, il 1° luglio del 1950 il 2° Gruppo raggiunge il 98° Gruppo, arrivato un anno prima, sull'aeroporto di Pisa San Giusto.
Il 19 maggio del 1953 per il 2° Gruppo è una data storica che sancisce una straordinaria nuova avventura, il “Lyra” riceve a Ciampino i primi due Fairchild C 119G “Flying Boxcar” di un ordine di 40 velivoli in conto MDAP (Mutual Defense Assistance Program) che il giorno dopo trasferisce sull'aeroporto di Pisa.
Entro la fine del 1953 il 2° Gruppo completa l’approvvigionamento dei 20 velivoli previsti in carico e il 1° febbraio del 1954 cede la metà del personale al 98° Gruppo che a sua volta entro l'anno acquisisce i 20 velivoli previsti per completare la linea.
Con la trasformazione del 46° Stormo in 46ª Aerobrigata Trasporti Medi, avvenuta il 16 aprile del 1954, il 2° Gruppo aggiunge alle sue due Squadriglie la 104ª e la 105ª.
A partire dal 1979 il 2° Gruppo riceve i primi velivoli di costruzione nazionale G 222, con il bimotore costruito dall’allora Aeritalia, ora Alenia, viene introdotta l’attività di antincendio grazie al MAFFS (Modular Airborne FireFighting System), compito che si affianca ai molteplici interventi di trasporto svolti dal Reparto con irriducibile efficacia. In oltre vent’anni di onorato servizio il G 222 ha permesso al 2° Gruppo, insieme ai cugini del 98°, di svolgere una serie di missioni che definire prodigiose è riduttivo, ne elenchiamo alcune: Operazione “Provide Comfort” dalla base aerea turca di Incirlik a supporto dei profughi del Kurdistan iracheno, operazione “Joint Guardian" in Kosovo, operazione “Airone” in supporto ai paracadutisti della Brigata Folgore impegnati ad allestire un campo profughi in Iraq, missione UNMEE (United Nations Mission Ethiopia and Eritrea), esercitazione di Peace Keeping “Gabon 2000”, missione ONU in Somalia, esercitazioni Red Flag e Green Flag a Goose Bay (Canada), operazione “Stabilize” a Timor Est, esercitazione “Airlift Rodeo” negli Stati Uniti. |
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Il 2° Gruppo è stato il primo Reparto a ricevere il C 130J, in sostituzione del più piccolo G 222, il primo esemplare “Lyra 40” MM 62175 è stato ritirato il 23 ottobre del 2000, il programma originale prevedeva che la consegna dei 12 velivoli “corti” destinati al Reparto si concludesse nell’agosto del 2002, mentre i 12 velivoli nella versione “stretched” sarebbero dovuti essere assegnati al 50° Gruppo, programma ampiamente modificato per vari motivi ma soprattutto a causa dell’avvento del GEA come detentore dell’intera flotta.
L’arrivo dei nuovi C 130J (e versione allungata C 130J-30) ha garantito un ulteriore progredire delle capacità di trasporto ampliando il raggio d’azione delle missioni spesso svolte in situazioni ambientali non facili, dall’Iraq all’Iran, da Haiti alla Malesia, dalla Costa d’Avorio al Libano, dalla Colombia alla Thailandia, dal Sud Africa al Kirghizistan, dal Malì al Ciad, alle recenti missioni umanitarie condotte in Libia e in Egitto.
Attualmente il Reparto, congiuntamente con i colleghi del 50°, è impegnato nella missione ISAF (International Security Assistance Force) in Afghanistan, un velivolo con due equipaggi è di stanza ad Herat, mentre due velivoli con tre equipaggi operano da Al Bhateen (Emirati Arabi Uniti). Sul territorio nazionale l’impegno maggiore deriva dall’attività di trasporto, poi ci sono le nuove capacità come il rifornimento in volo, l’aviolancio, le operazioni su piste semipreparate (solo C 130J versione corta), il SAR nazionale e oceanico che rappresentano le nuove sfide per gli equipaggi del Super Hercules. Per il rifornimento in volo attualmente i reparti dispongono di tre velivoli modificati in KC 130J con altrettanti kit a disposizione, dopo un’intensa campagna addestrativa il velivolo è ora in grado di rifornire tutti i velivoli delle linee aerotattiche (Typhoon, Tornado, Harrier e AMX) in servizio presso l’Aeronautica Militare e la Marina Militare, non è ancora stata acquisita la capacità di rifornire i C 130J, C 130J-30 e i C 27J.
Per quanto riguarda l’aviolancio, quello a bassa quota è ampiamente utilizzato in Afghanistan, dall’inizio del 2012 è stata intrapresa una fase di sviluppo della tecnica di aviolancio anche da alta quota. Per quanto riguarda la capacità SAR oceanico è un’innovazione acquisita per far fronte alle esigenze di Forza Armata durante i trasferimenti dei cacciabombardieri impegnati in missioni oltre oceano. Per questo tipo di missione il C 130 è appositamente equipaggiato con un operatore SAR che gestisce il lancio della “catena SAR”, costituita da un battellino (capsula) autogonfiabile da 10 posti al quale è fissata una cima di 200 metri dotata di galleggiante, che ne consente il recupero in mare da parte dei sopravvissuti. Per avere un accurato punto di sgancio della “catena SAR”, con un errore inferiore ai 30 metri, l’Hercules è dotato di un software chiamato “CASPER” (Computer Aided Survivor’s Position Estimation and Rescue) che effettua una stima della posizione e salvataggio del sopravvissuto elaborando i dati GPS e quindi calcolando il punto di impatto della “catena SAR”. Il C 130 inoltre è dotato per queste speciali missioni di un sistema di ricezione satellitare Sarfind adatto a intercettare le coordinate GPS inviate dal localizzatore Sarbe 8 SAR in dotazione ai piloti dei jet. |
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English translation
2° Gruppo (2nd Squadron)
The 2° Gruppo was formed in December 1914 as a Unit of the Battaglione Aviatori (Aviator Battalion) of the Corpo Aeronautico (Aeronautical Corps), located in Pordenone had three Squadriglie (5ª, 6ª and 8ª), the aircraft was equipped with Nieuport monoplanes. The Gruppo was closed on February 13, 1919.
The 2° Gruppo was reconstituted on 15 January of the 1936 at Campoformido, together with the 3°Gruppo, thus creating the 6° Stormo, the Squadriglie (Flight) assigned were the 150ª, the 151ª and the 152ª, the aircraft were based on the Caproni Ca.100, Fiat CR.30 and CR.32.
In 1937 he moved to Rimini, while in 1939 he moved to Albania with the CR.32.
On May 31, 1940, the Unit was transferred to Puglia under the 4ª Zona Aerea Territoriale (ZAT or Aerial Terrestrial Zone) and re-equipped with the new FIAT G.50 fighters; in July of the same year he took part in the naval air battle of Punta Stilo. When it became autonomous, changes took place within it with the transfer of the 151ª Squadriglia and the acquisition of the 358ª. In December 1940 he was transferred to Libya, after an intense campaign in North Africa, at the end of 1941, he was sent back to Italy to be re-equipped with the Reggiane Re.2001 fighters.
In mid-1942, once the training on the new aircraft was completed, the 2° Gruppo was transferred back to the front, this time to Caltagirone where it is engaged in escort missions to the Italian bombers bound for Malta participating in the "Mid-August Naval Air Battle". Subsequently, the Gruppo was deployed to various airports in Puglia with the task of escorting convoys to Greece, the six-month campaign ended with a rotation and its transfer to Treviso airport.
Since June 1943 the 2° Gruppo actively participates in the defense of the national territory and in particular the defense of La Spezia and Genova ports and subjected to raids of the British fleet, at the same time it is equipped with additional aircraft Re.2001 and CR.32 in night version.
At the signing of the armistice (8 September 1943) the Unit was dissolved. The dissolution, however, lasts a little more than two months, because on November 18, 1943, the reconstitution takes place on the airport of Lecce, the rebirth also leads to a radical change of role, in fact, the new name is 2° Gruppo Trasporti (Transport Squadron). With the change of role he was assigned a very varied share of aircraft, consisting of transport aircraft Savoia Marchetti SM.73 and SM.75, Fiat G.12 and former bombers transformed into transports SM.79 and SM.84, to the Unit were assigned the Squadriglie 102ª and 103ª.
On July 1, 1944, the 2° Gruppo was placed under the command of the newly formed 3° Stormo Trasporti (Transport Wing) maintained the same Squadriglie. After the liberation of Rome by the Allies, the Unit reached the airport of Centocelle and in the summer of 1945, having to make up for the lack of civil airlines, began an intense activity called "Corrieri Aerei Militari" (Military Air Carriers) it carries cargo, mail and personnel between the various Italian airports of the peninsula and the major islands.
On November 10, 1948, the important transformation of the 3° Stormo Trasporti into 46° Stormo took place and the 2° Gruppo was joined in Centocelle by the 98° Gruppo. The latter brought with it the few remaining aircraft, practically remnants of war, some Fiat G.12 and SM.79.
In the first half of 1949, the 2° Gruppo received the first Beechcraft C 45 surplus with which it resumed an intense training activity, on July 1, 1950 the 2° Gruppo reached the 98° Gruppo, arrived a year earlier, at Pisa San Giusto airport.
On May 19, 1953 for the 2° Gruppo is a historic date that marks an extraordinary new adventure, the "Lyra" receives in Ciampino the first two Fairchild C 119G "Flying Boxcar" of an order of 40 aircraft in account MDAP (Mutual Defense Assistance Program) that the next day transfers to Pisa airport.
By the end of 1953, the 2° Gruppo had completed the supply of the 20 aircraft expected to be loaded and on 1 February 1954 it sold half of its personnel to the 98° Gruppo, which in turn acquired the 20 aircraft planned to complete the line within the year.
With the transformation of the 46° Stormo into the 46ª Aerobrigata Trasporti Medi (Medium Transport Air Brigade) on 16 April 1954, the 2° Gruppo added the 104ª and 105ª to its two Squadriglie.
Starting from 1979, the 2° Gruppo receives the first aircraft of national construction G 222, with the twin-engine built by the Aeritalia, now Alenia, the fire-fighting activity is introduced thanks to the MAFFS (Modular Airborne FireFighting System), task that is placed side by side to the manifold transport participations carried out from the Unit with irreducible effectiveness. In more than twenty years of honorable service the G 222 allowed the 2° Gruppo, together with the cousins of the 98°, to carry out a series of missions that define prodigious is reductive, we list some: Operation "Provide Comfort" from the Turkish air base of Incirlik in support of Iraqi Kurdistan refugees, operation "Joint Guardian" in Kosovo, operation "Airone" in support of parachutists of the Folgore Brigade engaged in setting up a refugee camp in Iraq, mission UNMEE (United Nations Mission Ethiopia and Eritrea), Peace Keeping exercise "Gabon 2000”, UN mission in Somalia, Red Flag and Green Flag exercises in Goose Bay (Canada), "Stabilize" operation in East Timor, "Airlift Rodeo" exercise in the United States.
The 2° Gruppo was the first Unit to receive the C 130J, replacing the smaller G 222, the first "Lyra MM 62175 was withdrawn on 23 October 2000, the original program provided that the delivery of 12 "short" aircraft In August 2002, the 12 aircraft in the "stretched" version should have been assigned to the 50° Gruppo, a program widely modified for various reasons but above all because of the advent of the GEA as owner of the entire fleet.
The arrival of the new C 130J (and extended version C 130J-30) has ensured further progress in transport capacity by extending the range of missions often carried out in difficult environmental situations, from Iraq to Iran, from Haiti to Malaysia, from Ivory Coast to Lebanon, from Colombia to Thailand, from South Africa to Kyrgyzstan, from Malì to Chad, to the recent humanitarian missions conducted in Libya and Egypt.
Currently, the Unit, jointly with colleagues of the 50°, is engaged in the mission ISAF (International Security Assistance Force) in Afghanistan, an aircraft with two crews is stationed in Herat, while two aircraft with three crews operate from Al Bhateen (United Arab Emirates). On the national territory the greater commitment derives from the transport activity, then there are the new capacities like the refueling in flight, the airdrop, the operations on semi-prepared runway (only C 130J short version), the national and oceanic SAR representing the new challenges for the crews of the Super Hercules. For in-flight refueling currently Units have three aircraft modified in KC 130J with as many kits available, after an intense training campaign the aircraft is now able to refuel all aircraft of the aerotactical lines (Typhoon, Tornado, Harrier and AMX) in service with the Aeronautica Militare (Italian Air Force) and the Marina Militare (Italian Navy), has not yet been acquired the ability to refuelling the C 130J, C 130J-30 and C 27J.
As for the airdrop, the one at low altitude is widely used in Afghanistan, since the beginning of 2012 a phase of development of the airdrop technique has been undertaken even from high altitude. In terms of oceanic SAR capability, it is an innovation acquired to meet the needs of the Armed Force during the transfers of fighter bombers engaged in overseas missions. For this type of mission, the C 130 is specially equipped with a SAR operator that manages the launch of the "SAR chain", consisting of a 10-seat inflatable boat (capsule) to which is attached a 200-meter top equipped with a float, which allows its recovery at sea by survivors. To have an accurate release point of the "SAR chain", with an error of less than 30 meters, the Hercules is equipped with a software called "CASPER" (Computer Aided Survivor’s Position Estimation and Rescue) making a position estimate and rescue of the survivor by processing the GPS data and then calculating the point of impact of the "SAR chain". The C 130 is also equipped for these special missions with a Sarfind satellite reception system suitable for intercepting the GPS coordinates sent by the Sarbe 8 SAR tracker supplied to jet pilots.
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