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Il 60° Stormo è stato costituito il 15 febbraio del 2015 incorporando il Comando Aeroporto e il Gruppo Volo a Vela, di fatto il Comando Aeroporto cessa di esistere e il Gruppo Volo a Vela rimane subordinato allo Stormo come reparto operativo. Con la costituzione del 60° Stormo si riscopre la vecchia numerazione utilizzata in precedenza dalla 60ª Brigata Aerea di Amendola (l’ex SVBAA/Scuola Volo Basico Avanzato Aviogetti). Non c’è ovviamente attinenza con la Brigata (chiusa nel 1993), ma è chiaro che si è voluto mantenere una numerazione storicamente assegnata ai Reparti Scuola. Il 60° Stormo dipende dal Comando Scuole dell’Aeronautica Militare/3ª Regione Aerea con sede a Bari, alle dipendenze dello Stormo ci sono il Gruppo Volo a Vela (GVV), il 460° Gruppo STO (Servizi Tecnici Operativi), il 560° Gruppo SLO (Servizi Logistici Operativi), la Segreteria Comando e il Gruppo Difesa. I compiti assegnati al 60° Stormo sono: -fornire adeguato supporto logistico agli enti e reparti coubicati, quindi: Scuola di Aerocooperazione, Centro di Selezione, Magazzini Centrali, Sezione Calibrazione e Nucleo Velivoli Storici. -Svolgere i Corsi di Volo a Vela per i frequentatori dei Corsi Normali dell’Accademia Aeronautica per il conseguimento dell’abilitazione aliante, e l’attività volovelistica per il personale militare. -Concorrere all’attività promozionale dell’immagine della Forza Armata mediante lo svolgimento dei Corsi di Cultura Aeronautica. -Supportare l’attività di volo del Comando delle Scuole AM. -Supportare l’Attività di Volo Semestrale (AVM) per il personale navigante in forza presso gli Enti Centrali assegnato per tale attività al 60° Stormo. -Supportare il programma nazionale di addestramento per Forward Air Controller (FAC) della Scuola di Aerocooperazione (SAC).
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L’aeroporto di Guidonia - Montecelio intreccia le sue radici con quelle della Aeronautica militare in Italia. In previsione dell’intervento italiano nella Prima guerra mondiale sono state istituite diverse scuole di volo sul territorio nazionale per formare un gran numero di piloti. Nel 1916 ne è stata istituita una sul campo di aviazione di Montecelio nei pressi della località Le Prata. Il campo di aviazione viene presto intitolato al Ten. Col. pilota Alfredo Barbieri (Medaglia d’Oro al Valor Militare), Comandante del Battaglione Squadriglia Aviatori, caduto in combattimento a Lubiana il 18 febbraio del 1916; durante un’azione di bombardamento il biplano Caproni Ca.478 “Aquila Romana” viene colpito dagli austriaci, Barbieri (Osservatore e Mitragliere) e il Capitano Luigi Bailo (Primo Pilota) perdono la vita a causa del mitragliamento, mentre il Capitano Oreste Salomone seppur ferito, riesce a riportare a casa sia i caduti sia l’aereo. Al Capitano Salomone per questo gesto eroico è stata concessa la prima Medaglia d’Oro al Valor Militare assegnata a un aviatore militare. Al termine della guerra anche l’aeroporto di Montecelio venne dismesso, come molte altre strutture militari aeronautiche. Nel 1923 il campo di volo inizia una vera e propria rinascita con l’attività di sperimentazione. Tra il 1925 e il 1928 la struttura assume gli attuali connotati con la costruzione dell’innovativa pista di lancio in discesa (ancora oggi proficuamente utilizzata) e delle molte altre infrastrutture ancora adesso visibili anche se non più utilizzabili. In particolare la galleria idrodinamica, al tempo tra le più grandi e moderne del mondo, lunga 500 mt e ampliabile fino a 1.500 mt, con le rotaie livellate in modo da seguire la curvatura terrestre; e ancora, un impianto aerodinamico, sei gallerie del vento, di cui cinque orizzontali e una verticale per lo studio della caduta a vite degli aeromobili; una galleria ultrasonica, allora la più avanzata per potenza e dimensioni, vi si poteva raggiungere la velocità di 2.500 km/h; tenendo conto di questa situazione si può affermare che le basi per il volo supersonico in Italia sono state gettate proprio a Guidonia – Montecelio. Fino al 1937 l’attività di sperimentazione prosegue con immutato slancio ed eccezionali risultati. L’attività di sperimentazione abbracciava tutti i rami dell’aviazione, dalla medicina ai record di velocità e altezza, passando per la sperimentazione su strumenti e motori. In questo contesto di sperimentazione continua, durante il collaudo di un paracadute, era il 27 aprile del 1928, perde la vita il Generale Alessandro Guidoni, fondatore e Capo del Genio Aeronautico, esperto pilota d’idrovolanti. Il sacrificio di Guidoni fece si che la cittadina, che si stava sviluppando intorno all’aeroporto viene a lui intitolata, prendendo appunto il nome di Guidonia, da allora la denominazione Guidonia –Montecelio rimane immutata. Dopo le note vicende belliche relative al Secondo conflitto mondiale sull’aeroporto di Guidonia operano lo Stormo Notturno e lo Stormo “Baltimore”. Nel 1948 lo Stormo Notturno viene chiamato a ricostituire il 36° Stormo, mentre lo Stormo “Baltimore” da le origine al 3° Stormo. Nei tempi più recenti Guidonia è stata per molti anni la sede del Comando delle Scuole (1949 – 1963 come Ispettorato delle Scuole AM) e dal 1965 con la denominazione definitiva di Comando Generale delle Scuole alle dirette dipendenze del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare. Con un Decreto Ministeriale del 2 novembre 2007 si stabilisce lo spostamento dell’Alto Comando da Guidonia a Bari, per la piena attuazione del provvedimento bisogna aspettare il 1° luglio del 2008 quando termina la transazione delle funzioni e contestualmente il Quartier Generale della 3ª Regione Aerea di Bari Palese assume la nuova denominazione di Quartier Generale del Comando Scuole dell’Aeronautica Militare/3ª Regione Aerea, per la base aerea di Guidonia – Montecelio inizia una nuova fase. Guidonia è dotata di due piste, una di circa 1.500 metri asfaltati, quella storica in discesa, e una di 1.200 metri in manto erboso. |
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La storia del Gruppo Volo a Vela ha radici molto lontane poiché erede della tradizione della Scuola di Pavullo nel Frignano fondata nel 1927. La costituzione vera e propria di reparti dedicati all’addestramento su alianti in seno all’AM va sicuramente attribuita ad Adriano Mantelli (classe 1913). Pilota da Caccia e Asso della Regia Aeronautica durante la Guerra in Spagna sin da giovane aveva sempre nutrito un forte interesse verso il volo a vela, tanto che nel 1929 aveva costituito una piccola società (SDAM) per la costruzione di componenti per alianti, nel 1931 aveva lui stesso progettato un aliante, mentre l’anno successivo ottiene il brevetto per poterlo pilotare, e ancora nel 1934 consegue il Brevetto di Pilota Militare entrando nella Regia Aeronautica. Dopo tre anni passati in Argentina (1949-1951) al rientro in Italia ritorna alle dipendenze dell’Aeronautica Militare, dove nel medesimo anno costituisce il Centro Militare di Volo a Vela, dapprima sull’aeroporto dell’Urbe (Roma) e poi trasferendolo a Guidonia. Nel 1953 Mantelli è incaricato dall’Aeronautica e dell’Aero Club Italia, di costituire il Centro Volovelistico di Rieti, dove viene organizzato il primo Corso Nazionale per i piloti istruttori di Volo a Vela: queste due realtà sono sicuramente la culla del moderno Centro Volo a Vela e dell’attuale Gruppo Volo a Vela. Invece la storia più recente del GVV si ripercorre partendo dal 1° gennaio del 2013 quando il CVV (Centro di Volo a Vela) è accorpato al Comando Aeroporto Guidonia assumendo le funzioni di un normalissimo Gruppo di Volo, mentre il 28 marzo del 2013 il CVV assume la dicitura odierna di Gruppo Volo a Vela, il 15 febbraio del 2015, con la costituzione del 60° Stormo il GVV è posto alle sue dipendenze. Il Gruppo Volo a Vela è composto di due Squadriglie, la 422ª e la 423ª, ed è a tutti gli effetti il “braccio” operativo dello Stormo, perché si occupa di tutte le attività inerenti il volo affidate allo Stormo come compiti d’istituto; i dieci piloti in carico al GVV sono i principali fautori degli obiettivi raggiunti, a giusta causa sono definiti dal loro Comandante di Stormo in parte “camaleontici”, perché dimostrano quotidianamente di sapersi adattare alla gestione individuale di ogni singola persona che compie attività di volo a Guidonia, spaziando dal Generale che effettua attività AVM, all’accademista al quale è necessario impartire anche una dottrina militare oltre alle nozioni per il volo, allo studente civile dei corsi di Cultura Aeronautica che non ha alcuna nozione di carattere militare e va gestito con maggiore “spontaneità”. Considerati tutti questi fattori, cerchiamo ora di analizzare i compiti principali cui il GVV assolve con regolarità. |
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Accademisti
L’insegnamento del volo con l’aliante ai frequentatori dei Corsi Normali dell’Accademia Aeronautica è sicuramente per i piloti istruttori del GVV uno degli impegni più gravosi, al pari dei Corsi di Cultura Aeronautica, soprattutto da quando questo tipo di addestramento è entrato nel normale iter formativo dei futuri piloti che ambiscono a entrare in Aeronautica Militare, per la precisione dal Corso Eolo V (2005) in poi. Gli accademisti arrivano a Guidonia dopo aver conseguito prima il BPA (Brevetto Pilota di Aeroplano) a Latina e dopo aver terminato il 1° anno accademico (settembre). Ogni corso è composto da 48 allievi, a Guidonia sono scaglionati in quattro turni di 12 accademisti, la permanenza dura solitamente due settimane e sono svolti circa 20 voli, di cui 12 per l’abilitazione e otto per incrementare le capacità; degli otto finali tre sono svolti con il lancio tramite verricello, l’abilitazione si raggiunge con un volo da solista. Gli accademisti ritornano a Guidonia tra la metà e la fine del 2° anno di studi per svolgere una fase di mantenimento, mentre alla fine del 3° anno vanno a Latina per fare la parte acrobatica-avanzata sull’SF 260EA. L’aliante è stato inserito nell’iter addestrativo perché ritenuto molto formativo e introduttivo all’apprendimento della coordinazione in generale, in particolare sull’utilizzo dei comandi da parte dell’allievo, soprattutto per quanto riguarda la pedaliera, molto più utilizzata rispetto alla conduzione di un normale velivolo a motore. Il corso di abilitazione non è selettivo per la graduatoria finale dell’allievo, ma può influenzare l’assegnazione finale del futuro pilota per la tipologia di linea (caccia, elicotteri, trasporti). Durante la nostra visita al 60° Stormo era presente uno scaglione degli accademisti del Corso Turbine V composto da dodici allievi tutti di sesso maschile, nel corso in generale sono presenti una sola ragazza e due allievi stranieri provenienti dal Perù e dalla Tunisia.
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Scuola Militare “Generale Giulio Douhet”
Le attività a favore dei giovani allievi di questa Scuola Militare di Firenze prevedono dei corsi di familiarizzazione al volo, solitamente il corso è composto da 50 studenti che vengono divisi in due scaglioni da 25 ognuno, l’iter prevede il compimento di quattro voli di ambientamento sull’aliante Twin Astir a Guidonia. Una seconda fase dedicata al volo prevede che alla fine del 5° anno di studi vengono indirizzati presso una delle tre scuole di volo civili convenzionate che operano VLA/ULM (Very Light Aircraft / Ultraleggero a Motore), di Lecce, Pisa o Pordenone, questa fase non è svolta regolarmente ma decisa di volta in volta in base al loro piano degli studi.
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Corso di Cultura Aeronautica
I Corsi di Cultura Aeronautica sono rivolti agli studenti delle scuole medie superiori, di età compresa tra i 16 e i 20 anni, e s’inseriscono tra le iniziative tese all'informazione e all'orientamento. La partecipazione all'evento da parte degli studenti è facoltativa e completamente gratuita, le sedi di svolgimento e la disponibilità dei posti sono stabilite di anno in anno dallo Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare. Il corso si articola in due settimane e consiste in una fase teorica che prevede un ciclo di conferenze a carattere divulgativo riguardanti i principi del volo e il funzionamento dell'aeroplano, e in una fase pratica che prevede un volo di ambientamento su velivolo a elica Siai S 208M pilotato da un Istruttore di Volo del 60° Stormo. Al termine dei corsi è stilata una graduatoria basata sul livello di apprendimento delle lezioni teoriche e sull'attitudine al volo dimostrata. Tutti i partecipanti ricevono un attestato di frequenza che può assegnare punteggio di merito in alcuni concorsi dell'Aeronautica Militare. I primi tre classificati di ogni corso sono ospitati per una decina di giorni a Guidonia, compatibilmente con gli impegni istituzionali, per effettuare attività di volo, di studio, culturali e ricreative. Durante la nostra permanenza a Guidonia erano presenti i nove vincitori dei Corsi 2016 svolti a Dobbiaco, Vercelli ed Ancona, quattro ragazze e cinque ragazzi, cui si è aggiunta una ragazza, Sabrina, che è risultata la migliore studentessa dell’ONFA (Opera Nazionale per i Figli degli Aviatori) di Cadimare. Per l’occasione abbiamo potuto incontrare i ragazzi e le ragazze per capire quale impatto ha avuto su di loro questa esperienza, direi che il risultato è stato interessante. Gli studenti provengono da istituiti completamente differenti, dai licei scientifici ai licei delle risorse umane e agli istituti tecnici, nessuno di loro ha mai avuto esperienze di volo su velivoli militari e addirittura non ha mai avuto modo di accedere a una struttura militare come una base aerea. Ci dicono che nonostante le difficoltà di far coincidere le normali attività di studio, in particolare per chi aveva in programma l’esame di maturità, già dal primo approccio in aula con gli “uomini in blu” è scaturita in loro una forte curiosità verso l’ambiente con le “stellette”. Dalle loro parole, in particolare dalla voce di Renata, emerge con certezza che l’impatto è stato ampiamente positivo, e possiamo affermare che la loro presenza a Guidonia ha generato un rapporto affettivo verso i militari che ovviamente va ben oltre gli scenari cui siamo abituati. Ci spiega che grazie al forte legame che si è instaurato all’interno del gruppo soprattutto nella gestione della “vita da caserma”, anche se scandita da ritmi a volte incalzanti, è stata meno pesante la lontananza da casa. Diego invece sostiene che questa esperienza ha aumentato ancora di più il suo desiderio di intraprendere la carriera di pilota militare.
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AVM (Attività di Volo Minima)
Quest’attività è rivolta ai piloti cosiddetti delle “sei ore”, che non sono più assegnati a reparti operativi, ma svolgono prevalentemente mansioni amministrative presso enti centrali o alti comandi, essi appartengono alla categoria degli ufficiali superiori con grado di colonnello o dei generali. Le sei ore sono effettuate a cadenza semestrale e assicurano il mantenimento del Brevetto di Pilota Militare (BPM), i voli sono svolti in base al profilo di appartenenza del graduato, in sintesi si possono racchiudere in: Profilo 1 sei ore su jet (MB 339) Profilo 2 due ore su jet + simulatore Profilo 3 due ore su jet + attività propedeutica professionale dalla linea di provenienza (elicotteri o trasporti) con velivolo convenzionale Profilo 4 sei ore su velivolo convenzionale I piloti che ora svolgono questo mantenimento sono più di 130.
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Addestramento SAC per JTAC/FAC
La collaborazione con la Scuola di Aerocooperazione e il Centro di Volo a Vela (ora Gruppo Volo a Vela) nasce nel 2012, da questo momento diventa uno dei compiti istituzionali del reparto. I corsi JTAC/FAC Joint Terminal Attack Controller/Forward Air Controller) sono organizzati dalla Scuola di Aerocooperazione (SAC) che si trova a Guidonia-Montecelio, i fruitori dei corsi sono militari appartenenti a tutte le forze armate italiane e su disposizione del Ministero della Difesa possono accedervi anche personale straniero; nell’arco di un anno vengono organizzati due corsi che durano circa tre mesi l’uno. La figura del FAC o dell’Airborne FAC nasce già durante la Prima guerra mondiale e si sviluppa molto durante la Guerra di Corea e soprattutto durante la Guerra in Vietnam, in particolare per guidare i massicci bombardamenti svolti dagli americani nel sud-est asiatico. Per la nostra forza armata la specialità subisce un notevole sviluppo a partire dalle varie missioni svolte in Afghanistan. La dicitura JTAC/FAC è un ulteriore sviluppo del precedente acronimo FAC inserito a partire dal 2003 nelle “United States Armed Forces”, e successivamente utilizzato da molte altre forze armate. Il JTAC è un militare addestrato ad operare a ridosso, o dietro, le linee nemiche, il suo scopo primario è quello di condurre gli assetti amici che effettuano missioni CAS (Close Air Support) a supporto dei contingenti impegnati in battaglia. Le sue indicazioni servono ad evitare che questi velivoli durante gli attacchi a terra colpiscano le forze amiche e scongiurino i cosiddetti effetti collaterali. Il corso JTAC comprende lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche con simulatori che riproducono virtualmente ambienti e condizioni operative, anche in ambito montano. Gli istruttori del 60° Stormo danno un apporto sia nelle attività teoriche che in quelle pratiche. Nella parte teorica gli istruttori del GVV spiegano quali sono le dinamiche del pilotaggio in base ai vari scenari che vengono affrontati per questa tipologia di missione. Nella parte pratica l’addestramento è generalmente più complesso, l’iter prevede un volo di familiarizzazione di un JTAC a bordo di un velivolo Siai S 208M, in modo da rendersi conto personalmente di quella che è la “pilot view” durante il volo. Mentre le missioni successive vengono svolte indistintamente con il Siai S 208 o con l’MB 339, in questa fase si va a riprodurre il normale inviluppo di volo di una missione di “supporto a terra” con i relativi scenari operativi, utilizzando le basse e media quote, in questa fase i JTAC invece si trovano a terra e muovendosi a piedi devono condurre il pilota ad individuare e colpire l’obbiettivo prescelto. In questa fase i JTAC devono affinare e attivare le procedure di comunicazione via radio, di riporto delle condizioni meteo e di utilizzo in generale dei sistemi a disposizione comunicando con il velivoli che effettua il CAS e condurlo sul target. Alla fine dell’iter presso il SAC viene rilasciata un abilitazione ad effettuare il ruolo e i soggetti svolgono delle attività avanzate presso i reparti, o la forza armata, di appartenenza.
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Altre competenze in carico ai piloti istruttori (comunemente detti IP, dall’inglese Instructor Pilot) del GVV sono anche il supporto al 61° Stormo con un pilota rischierato a rotazione in quel di Lecce – Galatina per un mese ognuno; operazioni di Collegamento con l’utilizzo del Siai S 208M e MB 339 e l'impiego degli IP nelle operazioni OFCN (Operazioni Fuori dai Confini Nazionali). Poi ci sono delle attività che vanno magari classificate “di emergenza”, come quella che ha coinvolto il GVV con i propri equipaggi e velivoli dal mese di settembre 2013 ad aprile 2015 per sopperire a una prolungata messa a terra dell’intera linea di volo degli SF 260EA del 70° Stormo di Latina dovuta a problemi tecnici. Per non bloccare l’iter addestrativo degli allievi nel conseguimento del BPA e del BPM sono stati utilizzati i Siai S 208M, questo ha comportato però un blocco di altre attività, in particolare dei Corsi di Cultura Aeronautica, prontamente ripristinati con il ritorno del GVV a Guidonia. Il GVV oltre ad essere il Reparto Operativo di una Scuola di Volo svolge compiti istituzionali come un qualsiasi reparto da caccia, da trasporto o altro, e quindi attività di volo non addestrative verso terzi, ma rivolte a integrare capacità operative degli IP del Gruppo. In particolare nel mese di novembre del 2011 si è svolto il primo Squadron Exchange con una forza aerea straniera, nella fattispecie con il 3 e 6 Flying Training School della Royal Air Force dislocati a Cranwell, per l’occasione lo scambio ha riguardato solo il personale navigante. Volare con l’aliante è anche sinonimo di competizione, nella storia della Regia Aeronautica e della stessa Aeronautica sono stati molti gli aviatori e i piloti istruttori a cimentarsi in gare in giro per tutta l’Europa, dal 2006 AM ha deciso di sospendere qualsiasi tipo di partecipazione a queste manifestazioni a fronte di un paio di incidenti con risvolti drammatici, ma non solo; infatti, è stato accertato che la competizione volovelistica deve essere fatta con continuità, e non al fabbisogno, quindi si evince che i molteplici impegni che un IP sostiene non sono compatibili con questo tipo di esercizio. C’è un'altra attività che purtroppo non è stata enfatizzata a suo tempo, ma ricorda tanto alcune imprese eroiche della storia dell’aviazione, cioè il primo cross country effettuato il 5 giugno del 2012 con due Siai S 208M svolto in Grecia sulla Base Aerea di Kalamata; il tragitto di andata è stato effettuato con partenza da Guidonia-Montecelio, tappa a Foggia - Aeroporto “Gino Lisa”, successivamente a Lecce-Galatina, tappa sull’isola di Corfù (Kerkyra) e ultimo “salto” a Kalamata, per un totale di circa 5 ore e mezza di volo, tutte in VFR (Visual Flight Rules). Al ritorno è stato possibile “saltare” la sosta a Lecce, comunque “cose di altri tempi”…………… |
SEA
Il Servizio Efficienza Aeromobili è l’ente che compie le attività manutentive su molti dei velivoli in carico operativo al 60° Stormo, in particolare Siai S 208M, G 103 Twin Astir Trainer, LAK 17A e Nimbus 4D/DM, sono esclusi dalle attività manutentive in capo al SEA l’elicottero NH 500E e gli MB 339A/CD perché la loro manutenzione è effettuata, rispettivamente, presso i GEA (Gruppo Efficienza Aeromobili) del 72° Stormo di Frosinone e del 61° Stormo di Lecce-Galatina. Il SEA è stato costituito il 1° ottobre del 2007 ereditando le competenze e gli incarichi del 2° GMV (Gruppo Manutenzione Velivoli) e posto alle dipendenze del Centro Volo a Vela. Ora il SEA gestisce la flotta di 20 Siai S 208M, otto Twin Astir, due LAK 17A, un Nimbus 4D e un Nimbus 4DM, il personale del reparto è composto da circa 40 sottoufficiali a loro volta diretti da un unico Ufficiale. Al personale del SEA sono assegnati tre compiti principali: -tramite i propri crew chief, si occupa di tutte le attività in linea volo per le operazioni pre e post-volo dei velivoli assegnati allo Stormo, nonché per l’NH 500 e per gli MB 339. -tramite gli specialisti sono svolte le attività manutentive sulla flotta di Siai 208M e su tutti gli alianti; le lavorazioni riguardano la manutenzione correttiva e programmata di 1° e 2° Livello Tecnico, in particolare sul Siai S 208 le ispezioni calendariali con scadenze alle 25, 50, 75 e 100 ore di volo, mentre sul Twin Astir e sul LAK 17A alle 100 ore di volo o annuale, sul Nimbus 4D/DM alle 200 ore di volo o annuale. Per il Siai S 208 le manutenzioni sopra indicate riguardano la meccanica, il motore, la struttura e l’avionica e sono svolte tutte a Guidonia; nel caso di manutenzioni LIC (Limite Impiego Calendariale), quindi alla scadenza del quinto anno di esercizio, o LOF (Limite Ore Funzionamento) che scade con il conseguimento delle 1.000 ore di volo queste sono effettuate presso la ditta OMA (Officine Meccaniche Aeronautiche) di Foligno. Invece per le manutenzioni sugli alianti, relativamente più semplici perché non sono presenti motori o impianti particolari, i tecnici del SEA svolgono prevalentemente controlli strutturali per individuare danni sulle parti in fibra di vetro (Twin Astir) e su compositi e fibra di vetro (LAK e Nimbus), i controlli non sono distruttivi (CND) e prevedono l’osservazione tramite lenti d’ingrandimento che permettono di vedere eventuali bolle, scollamento, parti vuote nella struttura, cambiamento di colore dovuto alle fibre che si dilatano; ulteriori controlli svolti sugli alianti sono rivolti alla parte avionica del cockpit, e sui comandi di volo per diruttori e flap e pedaliera, andando a correggere eventuali escursioni dei tiranti. Come per il Siai, anche per gli alianti le eventuali manutenzioni o riparazioni non effettuabili a Guidonia sono commissionate ad hoc alla ditta tedesca Fiberglas-Tecnick Rudolf Lindner. Per chiudere con le attività in carico al SEA abbiamo la gestione e l’utilizzo del nuovo Sky Launch Gliders Winches Skylaunch Evo, in altre parole un sistema di lancio degli alianti tramite verricello, prodotto nel Regno Unito dalla Skylaunch Ltd il mezzo è stato consegnato al 60° Stormo lo scorso febbraio. Il sistema quindi si affianca al tradizionale traino-alianti con aereo: è trasportabile su un carrello ed è dotato di una cabina di controllo dalla quale l’operatore gestisce il motore diesel e i due verricelli di traino. Il verricello è composto di un argano al quale è avvolta la fune di traino, la prima parte della fune di media dimensione è in nylon in modo che non vada a danneggiare la struttura dell’aliante in caso di sfregamento, questa è agganciata al gancio baricentrico dell’aliante e si protrae esternamente al muso dello stesso; poi abbiamo una fune molto più piccola e leggera di tipo “Dyneema” in fibra sintetica (Gel Spun Polyethylene) lunga 1.500 mt (la lunghezza varia in base alle richieste del committente), la fune è collegata con un “fusibile” metallico di sicurezza che cede a uno sforzo prestabilito, infine troviamo il paracadute che rallenta la velocità di caduta della fune da traino una volta sganciata dall’aliante. Per lanciare l’aliante la fune viene srotolata sulla pista di lancio, che può essere asfaltata o di tipo erboso, per tutta la sua lunghezza, viene agganciata all’aliante al gancio baricentrico e una volta dato l’ok per il lancio l’operatore inizia a richiamare la fune tramite l’argano inserito nello Skylaunch; la velocità di rientro della fune viene prestabilita dall’operatore in base al peso del traino, mentre lo sgancio della fune viene decisa dal pilota dell’aliante. Il sistema Skylaunch prevede due funi per permettere una sequenza di lancio più veloce alternando le due funi su due diversi alianti.
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L’attuale Comandante del 60° Stormo è il Colonnello Pilota Salvatore Trincone, nato il 4 gennaio 1972 ha frequentato il corso normale dell’Accademia Marte IV nel periodo 1990-1995. Nel 1990 ha conseguito il Brevetto di Pilota d’Aeroplano (BPA) su velivolo SF 260AM presso la Base Aerea di Latina e in seguito quello di Pilota Militare (BPM) su velivolo T 38A negli Stati Uniti. Assegnato alla 61ª Brigata Aerea di Lecce-Galatina termina il Corso Pre-Operativo per piloti militari, svolgendo inoltre il 58° Corso Scuola a Terra per velivoli F 104G e il Corso Abilitazione su TF 104G. Nell’aprile del 1997 è trasferito al 5° Stormo di Cervia dove assume diversi incarichi tra cui quelli di Comandante della 68ª e 69ª Squadriglia, prima di essere inviato negli Stati Uniti per il Corso di Conversione Operativa per l’F 16, al rientro in Italia assume l’incarico di Comandante della 605ª Squadriglia Collegamenti alle dipendenze del 5° Stormo. Con l’approssimarsi del ritiro dell’F 16 dalle linee caccia dell’Aeronautica militare, Trincone effettua presso il 4° Stormo di Grosseto il Corso Basico su velivolo F 2000 Typhoon e il 3° Corso ITO (Istruttore Tattiche Operative) sempre sul medesimo velivolo. Nel dicembre del 2007 avviene il trasferimento presso il 36° Stormo di Gioia del Colle dove assume l’incarico di Capo Sezione Operazione e poi di Comandante del XII Gruppo, durante quest’ultimo incarico Trincone partecipa al Task Force Air a Trapani Birgi. Conclusa la parte operativa e terminato il 14° Corso Superiore di Stato Maggiore, è trasferito nel luglio del 2012 presso l’Ispettorato per la Sicurezza del Volo, dove assume l’incarico di Capo della 1ª Sezione e poi quello di Capo del 2° Ufficio. Durante la permanenza presso l’Ispettorato è inviato in Afghanistan nell’ambito dell’Operazione ISAF (International Security Assistance Force). Il Colonnello Trincone ha al suo attivo circa 3.000 ore di volo ed ha conseguito le seguenti onorificenze: -Medaglia d’Argento al Valor Aeronautico -Distintivo bellico di Bronzo per l’Operazione Allied Force specialità Caccia -Medaglia Militare Lunga Navigazione Aerea 1° Grado Oro -Medaglia d’Argento al merito di Lungo Comando -Distintivo 3° Grado per il personale degli equipaggi di volo che ha partecipato ad azioni belliche specialità caccia -Croce Commemorativa per le operazioni in Afghanistan -Medaglia NATO per le operazioni svolte in Kosovo -Medaglia NATO “non articolo 5°” -Croce di anzianità di servizio anni 25 |
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Il futuro più prossimo ha una novità già in vista per il 60° Stormo e si chiama Pilatus Pc 6 Turbo Porter. Il Turbo Porter è un aereo da trasporto/utility monomotore ad ala alta con capacità STOL (Short Take Off Landing) dotato di motore turboelica. Costruito dai primi anni settanta dalla svizzera Pilatus è ancora prodotto sia per il mercato civile sia quello militare. Il progetto prevede l’acquisizione di un velivolo tramite leasing, allo stato attuale, pur non avendo ancora ricevuto il velivolo, sono già stati abilitati quattro piloti e quattro specialisti presso la RUAG di Lodrino, la consegna del nuovo velivolo dovrebbe concretizzarsi entro la fine dell’estate, ma più verosimilmente entro la fine del 2016. L’utilizzo del velivolo al momento è destinato sia a favore degli Incursori del 17° Stormo di Furbara che per il lancio tattico con paracadute. Per il futuro meno prossimo c’è la volontà da parte di SMA di ampliare ulteriormente i Corsi di Cultura Aeronautica, in modo di raccogliere un bacino più ampio di giovani, promuovendo ancora di più i compiti e l’immagine della Forza Armata. |
Gli autori desiderano ringraziare il Col. Salvatore Trincone, il Magg. Alberto Biagini, il Cap. Marco Bagnato, il Cap. Francesco Dante, il Cap. Massimiliano Di Trane e il Cap. Carlo Scirocchi, e un ringraziamento sincero a tutto il personale del 60° Stormo.
Un particolare ringraziamento anche al Col. Floreani e al Cap. Testa (UCSMA Roma)
Foto e testo di Giorgio Ciarini e Renzo Sacchetti
Settembre 2016
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English translation
The 60° Stormo (Wing) was established on February 15, 2015, incorporating the Comando Aeroporto (Airport Command) and the Gruppo Volo a Vela (Glider Flight Squadron), in fact the Comando Aeroporto ceases to exist and the Gruppo Volo a Vela remains subordinate to the Stormo as an operational unit. With the establishment of the 60° Stormo you rediscover the old numbering used previously by the 60ª Brigata Aerea (Air Brigade) of Amendola (the former SVBAA/ Scuola Volo Basico Avanzato Aviogetti or Basic Advanced Flight School Jets). There is obviously no connection with the Brigata (closed in 1993), but it is clear that it was decided to keep a number historically assigned to the Reparti Scuola (School Units). The 60° stormo depends on the Comando Scuole dell'Aeronautica/3ª Regiona Aerea (Air Force Schools Command/3rd Air Region) based in Bari, under the Stormo there are the Gruppo Volo a Vela (GVV), 460° Gruppo STO (Servizi Tecnici Operativi or Technical Services Operational Squadron), 560° Gruppo SLO (Servizi Logistici Operativi or Logistic Operational Squadron), the Segreteria Comando (Command Secretariat) and Gruppo Difesa (Defense Squadron). The tasks assigned to the 60° Stormo are: -provide adequate logistical support to the co-existing agencies and departments, including: Scuola di Aerocooperazione (School of Aero-Cooperation), Centro di Selezione (Selection Centre), Magazzini Centrali (Central Warehouses), Sezione Calibrazione (Calibration Section) and Nucleo Velivoli Storici (Historical Aircraft Nucleus). -To carry out the Corsi di Volo a Vela (Glider Flight Courses) for the frequenters of the Corsi Normali (Normal Courses) of the Accademia Aeronautica (Air Academy) for the attainment of the glider rating, and the flying activity for the military personnel. -Contribute to the promotion of the image of the Armed Force through the conduct of the Corsi di Cultura Aeronautica (Aeronautical Culture Courses). -Support the flight activity of the Comando delle Scuole AM. -Support the Attività di Volo Semestrale (AVM or Half-Year Flying Activity) for the crew of the Central Units assigned for this activity to the 60° Stormo. -Support the national training programme of the Scuola di Aerocooperazione (SAC) for the Forward Air Controller (FAC).
Guidonia Airport The airport of Guidonia - Montecelio intertwines its roots with those of the Aeronautica Militare (Italian Air Force). In anticipation of the Italian intervention in the First World War, several flying schools were established on the national territory to train a large number of pilots. In 1916 it was established on the airfield of Montecelio near the locality Le Prata. The airfield is soon named after the Lt. Col. pilot Alfredo Barbieri (Gold Medal for Military Valor), Commander of the Battaglione Squadriglia Aviatori (Battalion Flight Aviators), who died in combat in Ljubljana on 18 February 1916; during a bombing action the biplane Caproni Ca.478 "Aquila Romana" is hit by the Austrians, Barbieri (observer and gunner) and Captain Luigi Bailo (First Pilot) lose their lives because of machine gun, while Captain Oreste Salomone albeit wounded, He can bring home both the fallen and the plane. Captain Salomone was awarded the first Gold Medal for Military Valor awarded to a military aviator for this heroic act. At the end of the war the airport of Montecelio was also decommissioned, like many other military aeronautical structures. In 1923 the field of flight begins a real rebirth with the activity of experimentation. Between 1925 and 1928 the structure takes on its current features with the construction of the innovative runway launch track (still used profitably today) and many other infrastructures still visible even if no longer usable. In particular, the hydrodynamic tunnel, at the time one of the largest and most modern in the world, 500 meters long and expandable up to 1,500 meters, with the rails leveled to follow the curvature of the Earth; and again, an aerodynamic system, six wind tunnels, five of which are horizontal and one vertical for the study of the screw fall of aircraft; an ultrasonic tunnel, then the most advanced in power and size, could reach the speed of 2,500 km/h; Taking into account this situation it can be said that the bases for supersonic flight in Italy were laid right in Guidonia - Montecelio. Until 1937 the experimentation activity continued with unchanged momentum and exceptional results. The activity of experimentation embraced all branches of aviation, from medicine to records of speed and height, through experimentation on instruments and engines. In this context of continuous experimentation, during the testing of a parachute, it was April 27, 1928, the life of General Alessandro Guidoni, founder and Head of the Genio Aeronautico (Aeronautical Genius), expert pilot of seaplanes. The sacrifice of Guidoni meant that the town, which was developing around the airport is named after him, taking the name of Guidonia, since then the name Guidonia -Montecelio remains unchanged. After the war events related to the Second World War on the airport of Guidonia operate the Stormo Notturno (Night Wing) and the Stormo "Baltimore". In 1948 the Stormo Notturno was called to reconstitute the 36° Stormo, while the Stormo "Baltimore" gave rise to the 3° Stormo. In more recent times Guidonia was for many years the headquarter of the Comando delle Ccuole (1949 - 1963 as Ispettorato delle Scuole AM or AM School Inspectorate) and since 1965 with the definitive name of Comando Generale delle Scuole directly attached to the Chief of Staff of the Aeronautica Militare. With a Ministerial Decree of 2 November 2007 the High Command was moved from Guidonia to Bari, for the full implementation of the measure must wait until July 1, 2008 when the transaction of functions ends and at the same time the Headquarters of the 3ª Regione Aerea of Bari Palese assumes the new name of the Headquarters of the Comando Scuole dell’Aeronautica Militare/3ª Regione Aerea, for the air base of Guidonia - Montecelio begins a new phase. Guidonia has two runways, one of about 1,500 meters of asphalt, the historical one downhill, and one of 1,200 meters in turf.
GVV The history of the Gruppo Volo a Vela has long roots as heir to the tradition of the Scuola of Pavullo in Frignano founded in 1927. The actual establishment of units dedicated to training on gliders within the AM is certainly attributed to Adriano Mantelli (class 1913). Fighter pilot and ace of the Regia Aeronautica (Italian Royal Air Force) during the War in Spain since his youth had always had a strong interest in gliding, so much so that in 1929 he had formed a small company (SDAM) for the construction of components for gliders, in 1931 he himself had designed a glider, while the following year he obtained the patent to be able to fly it, and again in 1934 he obtained the Brevetto di Pilota Militare (BPM or Military Pilot License) entering the Regia Aeronautica (Italian Royal Air Force). After three years spent in Argentina (1949-1951) on his return to Italy he returned to the Aeronautica Militare, where in the same year he set up the Centro Militare di Volo a Vela (Military Centre for Gliding), first on the Urbe airport (Rome) and then transferring it to Guidonia. In 1953 Mantelli was commissioned by the Aeronautica and Aero Club to set up the Rieti Centro Volovelistico (Flying Centre), where the first National Course for Gliding Instructor Pilots was organized: these two realities are definitely the cradle of the modern Centro Volo a Vela and the current Gruppo Volo a Vela. Instead, the most recent history of the GVV is retraced starting from 1 January 2013 when the CVV (Centro di Volo a Vela) is merged with the Guidonia Airport Command assuming the functions of a normal Gruppo di Volo (Flying Squadron), while on 28 March 2013 the CVV takes the today’s name of Gruppo Volo a Vela, on 15 February 2015, with the constitution of 60° Stormo the VV is placed under its command. The Gruppo Volo a Vela is composed of two Squadriglie (Flights), the 422ª and the 423ª, and is in effect the operational "arm" of the Stormo, because it deals with all the activities related to the flight entrusted to the Stormo as institutionalized tasks; the ten pilots in charge to the GVV are the main proponents of the achieved objectives, rightly they are defined by their Commander of Stormo in part "chameleon" because they show daily that they are able to adapt to the individual management of every single person who performs flight activities in Guidonia, ranging from the General who performs AVM activities, to the academician to whom it is necessary to impart also a military doctrine in addition to the notions for flight, to the civil student of the Cultura Aeronautica courses that has no notion of military character and must be managed with greater "spontaneity". In view of all these factors, let us now analyze the main tasks that the GVV carries out regularly.
Academies The teaching of flight with the glider to the frequenters of the Corsi Normali of the Accademia Aeronautica is certainly for the instructor pilots of the GVV one of the most burdensome commitments, like the Corsi di Cultura Aeronautica, especially since this type of training has entered the normal training of future pilots who aspire to enter the Aeronautica Militare, specifically from Corso Eolo V (2005) onwards. The academics arrive in Guidonia after having first obtained the BPA (Brevetto Pilota di Aeroplano or Airplane Pilot Licence) in Latina and after having finished the 1st academic year (September). Each course is composed of 48 students, in Guidonia they are staggered in four shifts of 12 academies, the stay usually lasts two weeks and about 20 flights are carried out, of which 12 for the qualification and eight to increase the skills; of the eight final three are held with the launch by winch, the qualification is reached with a solo flight. Academies return to Guidonia between the middle and the end of the 2nd year of studies to carry out a maintenance phase, while at the end of the 3rd year they go to Latina to do the acrobatic-advanced part on the SF 260EA. The glider has been included in the training process because it is considered very formative and introductory to the learning of coordination in general, in particular on the use of controls by the student, especially with regard to the pedal board, much more used than a normal powered aircraft. The qualification course is not selective for the final ranking of the student, but can influence the final assignment of the future pilot for the type of line (fighter, helicopter, transport). During our visit to the 60° Stormo there was a group of academics of the Turbine V Course composed of twelve students all male, in the course in general there are only one girl and two foreign students from Peru and Tunisia.
Military School "General Giulio Douhet" The activities in favor of the young students of this Military School of Florence include courses of familiarization on the fly, usually the course consists of 50 students who are divided into two groups of 25 each, the process involves the completion of four flights of setting on the glider Twin Astir in Guidonia. A second phase dedicated to flight foresees that at the end of the 5th year of studies are addressed at one of the three affiliated civil flight schools operating VLA/ ULM (Very Light Aircraft/ Ultralight Engine), Lecce, Pisa or Pordenone, this phase is not carried out regularly but decided from time to time on the basis of their study plan.
Corso di Cultura Aeronautica The Corsi di Cultura Aeronautica are aimed at high school students, aged between 16 and 20, and are part of the information and guidance initiatives. Participation in the event by students is optional and completely free of charge, the venues and availability of seats are established from year to year by the General Staff of the Aeronautica Militare. The course is divided into two weeks and consists of a theoretical phase that includes a series of lectures on the principles of flight and the operation of the airplane, and in a practical phase that includes a setting flight on a Siai S 208M propeller aircraft piloted by a Flight Instructor of the 60° Stormo. At the end of the courses, a ranking is drawn up based on the level of learning of the theoretical lessons and the demonstrated attitude to flight. All participants receive a certificate of attendance that can assign merit score in some air force competitions. The first three classified of each course are hosted for about ten days in Guidonia, compatible with institutional commitments, to carry out flight, study, cultural and recreational activities. During our stay in Guidonia were present the nine winners of the 2016 Courses held in Dobbiaco, Vercelli and Ancona, four girls and five boys, joined by a girl, Sabrina, who was the best student of the ONFA (Opera Nazionale per i Figli degli Aviatori or National Opera for the Sons of the Aviators) of Cadimare. For the occasion we could meet the boys and girls to understand what impact this experience had on them, I would say that the result was interesting. Students come from completely different institutions, from scientific lyceums to high schools of human resources and technical colleges, none of them have ever had experiences flying military aircraft and even never got to access a military facility like an air base. They tell us that despite the difficulties of making the normal study activities coincide, in particular for those who had planned the maturity exam, already from the first approach in the classroom with the "men in blue" arose in them a strong curiosity about the environment with the "stars". From their words, in particular from the voice of Renata, it emerges with certainty that the impact was largely positive, and we can say that their presence in Guidonia has generated an emotional relationship with the military that obviously goes far beyond the scenarios we are used to. He explains that thanks to the strong bond that has been established within the group especially in the management of the "life of barracks", although punctuated by rhythms sometimes pressing, was less heavy distance from home. Diego, on the other hand, argues that this experience has further increased his desire to pursue a career as a military pilot. AVM (Attività di Volo Minima) This activity is aimed at so-called "six-hour" pilots, who are no longer assigned to operational units, but mainly perform administrative tasks at central or high command units, they belong to the category of senior officers with rank of colonel or generals. The six hours are carried out every six months and ensure the maintenance of the Brevetto di Pilota Militare (BPM), the flights are carried out according to the membership profile of the graduated, in summary can be contained in: Profile 1 six hours on jet (MB 339) Profile 2 two hours on jet + simulator Profile 3 two hours on jet + professional preparatory activity from the source line (helicopters or transport) with conventional aircraft Profile 4 six hours on conventional aircraft The pilots who now perform this keeping are more than 130.
SAC training for JTAC/FAC The collaboration with the Scuola di Aerocooperazione and the Centro di Volo a Vela (now Gruppo Volo a vela) was born in 2012, from this moment becomes one of the institutional tasks of the unit. The JTAC/FAC Joint Terminal Attack Controller/Forward Air Controller) courses are organized by the Scuola di Aerocooperazione (SAC or School of Aero-Cooperation) located in Guidonia-Montecelio, the users of the courses are military members of all the Italian armed forces and foreign personnel can also access them at the disposal of the Ministry of Defence; over the course of a year, two courses are organized, each lasting about three months. The figure of the FAC or the Airborne FAC was born already during the First World War and developed a lot during the Korean War and especially during the Vietnam War, in particular to guide the massive bombings carried out by the Americans in Southeast Asia. For our armed force the specialty undergoes a remarkable development starting from the various missions carried out in Afghanistan. The word JTAC/FAC is a further development of the previous acronym FAC inserted since 2003 in the "United States Armed Forces", and later used by many other armed forces. The JTAC is a military trained to operate close to, or behind, enemy lines, its primary purpose is to conduct friendly arrangements that carry out missions CAS (Close Air Support) in support of contingents engaged in battle. Its indications are to prevent these aircraft during ground attacks from hitting friendly forces and avert so-called side effects. The JTAC course includes theoretical lessons and practical exercises with simulators that virtually reproduce environments and operating conditions, even in mountain areas. The instructors of the 60° Stormo give a contribution in both theoretical and practical activities. In the theoretical part the instructors of the GVV explain what are the dynamics of piloting according to the various scenarios that are addressed for this type of mission. In the practical part the training is generally more complex, the process involves a flight of familiarization of a JTAC on board a Siai S 208M aircraft, in order to personally realize what is the "pilot view" during the flight. While the subsequent missions are carried out indistinctly with the Siai S 208 or with the MB 339, in this phase we go to reproduce the normal flight envelope of a mission of "ground support" with the related operational scenarios, using the low and medium altitudes, at this stage the JTAC instead are on the ground and moving on foot must lead the pilot to identify and hit the chosen target. In this phase the JTAC must refine and activate the procedures of radio communication, reporting of weather conditions and use in general of the systems available communicating with the aircraft that makes the CAS and lead it to the target. At the end of the process at the SAC is issued a qualification to perform the role and the subjects carry out advanced activities in the units, or armed force, to which they belong.
Other skills in charge to the pilots instructors (commonly called IP, from the English Instructor Pilot) of the GVV are also the support to the 61° Stormo with a pilot deployed rotating in that of Lecce-Galatina for a month each; liaison operations with the use of Siai S 208M and MB 339 and the use of IP in Operazioni Fuori dai Confini Nazionali (OFCN or Operations Outside National Borders). Then there are some activities that may be classified as "emergency" the GVV was involved with its own crews and aircraft from September 2013 to April 2015 to provide for a prolonged grounding of the entire flight line of the SF 260EA of the 70° Stormo of Latina, due to technical problems. In order not to block the training of the students in the achievement of the BPA and the BPM, the Siai S 208M have been used, but this has involved a block of other activities, in particular the Corsi di Cultura Aeronautica (Aeronautical Culture Courses), It was quickly restored with the return of the GVV to Guidonia. The GVV, in addition to being the Operations Unit of a Flight School, performs institutional tasks such as any fighter, transport or other, and therefore flight activities not trained to third parties, but aimed at integrating operational capabilities of the Squadron’s IP. In particular, in November 2011 the first Squadron Exchange was held with a foreign air force, in this case with the 3 and 6 Flying Training School of the Royal Air Force located in Cranwell, for the occasion the exchange concerned only the navigating personnel. Flying with the glider is also synonymous with competition, in the history of the Regia Aeronautica and the Aeronautica itself were many aviators and pilots instructors to compete in races around Europe, since 2006 AM has decided to suspend all participation in these events in the face of a couple of incidents with dramatic, but not only; in fact, it has been established that the competition will have to be made with continuity, and not to the needs, therefore it is deduced that the multiple engagements that an IP supports are not compatible with this type of exercise. There is another activity that unfortunately has not been emphasized at the time, but recalls some heroic feats in the history of aviation, that is the first cross country carried out on 5 June 2012 with two Siai S 208M played in Greece on the Kalamata Air Base; the outward journey was made with departure from Guidonia - Montecelio, stop in Foggia - Airport "Gino Lisa", then in Lecce - Galatina, stop on the island of Corfu (Kerkyra) and last "jump" in Kalamata, for a total of about five and a half hours of flight, all in VFR (Visual Flight Rules). At the return it was possible to "skip" the stop in Lecce, however "things of other times"......
SEA The Servizio Efficienza Aeromobili (Aircraft Efficiency Service) is the department that performs the maintenance activities on many of the aircraft in operational charge at 60° Stormo, in particular Siai S 208M, G 103 Twin Astir Trainer, LAK 17A and Nimbus 4D/DM, The NH 500E and the MB 339A/CD helicopters are excluded from the maintenance activities of the SEA because their maintenance is carried out, respectively, at the GEA (Gruppo Efficienza Aeromobili) of the 72° Stormo of Frosinone and the 61° Stormo of Lecce-Galatina. The SEA was established on October 1, 2007, inheriting the skills and duties of the 2° Gruppo Manutenzione Velivoli (GMV or Aircraft Engineering Squadron) and placed under the Centro Volo a Vela Now the SEA manages the fleet of 20 Siai S 208M, eight Twin Astir, two LAK 17A, a Nimbus 4D and a Nimbus 4DM, the staff of the unit consists of about 40 warrant-officers in turn directed by a single officer. The SEA staff are assigned three main tasks: -through its crew chief, it takes care of all the online flight activities for the pre and post-flight operations of the aircraft assigned to the Stormo, as well as for the NH 500 and for the MB 339. -maintenance activities on the fleet of Siai 208M and on all gliders are carried out through the specialists; the works concern the corrective and scheduled maintenance of 1° and 2° Technical Level, in particular on the Siai S 208 the calendar inspections with deadlines at 25, 50, 75 and 100 hours of flight, while on the Twin Astir and the LAK 17A at 100 hours of flight or annual, on the Nimbus 4D/DM at 200 hours of flight or annual. For the Siai S 208 the above mentioned maintenances concern the mechanics, the engine, the structure and the avionics and are all carried out in Guidonia; in the case of maintenance Limite Impiego Calendariale (LIC or Use Limit Calendar), then the expiration of the fifth year of operation, or Limite Ore Funzionamento (LOF or Operating Hours Limit) that expires with the achievement of 1,000 hours of flight these are carried out at the company OMA (Officine Meccaniche Aeronautiche) of Foligno. On the other hand, for maintenance on gliders, relatively simpler because there are no particular engines or systems, SEA technicians mainly carry out structural checks to detect damage on fiberglass parts (Twin Astir) and on composites and fiberglass (LAK and Nimbus), the tests are non-destructive and include the observation through magnifying glasses that allow you to see any bubbles, detachment, empty parts in the structure, color change due to the fibers that dilate; Further controls carried out on gliders are aimed at the avionics part of the cockpit, and on the flight controls for spoilers and flaps and pedals, going to correct any excursions of the tie rods. As for the Siai, the German company Fiberglas-Tecnick Rudolf Lindner is commissioned to carry out any maintenance or repairs not possible in Guidonia. To close with the activities in charge at SEA we have the management and use of the new Sky Launch Gliders Winches Skylaunch Evo, in other words a system of launch of gliders via winch, produced in the United Kingdom by Skylaunch Ltd the vehicle was delivered to the 60° Stormo last February. The system therefore complements the traditional towing-glider with aircraft: it is transportable on a trolley and is equipped with a control cabin from which the operator manages the diesel engine and the two towing winches. The winch is composed of a winch to which the tow rope is wrapped, the first part of the medium-sized rope is nylon so that it does not damage the structure of the glider in case of friction, it is attached to the barycentric hook of the glider and extends outwards to the nose of the glider; then we have a much smaller and lighter rope type "Dyneema" synthetic fiber (Gel Spun Polyethylene) 1,500 meters long (the length varies according to the customer’s requests), the rope is connected with a "fuse" safety metal that yields to a predetermined effort, finally we find the parachute that slows down the speed of falling of the tow rope once released from the glider. To launch the glider the rope is unrolled on the launch track, which can be paved or grassy, throughout its length, is attached to the glider to the barycentric hook and once given the ok for the launch the operator starts to recall the rope through the winch inserted in Skylaunch; The retraction speed of the rope is set by the operator according to the weight of the tow, while the release of the rope is decided by the pilot of the glider. The Skylaunch system provides two ropes to allow a faster launch sequence by alternating the two ropes on two different gliders.
Commander The current Commander of the 60° Stormo is the Colonel Pilot Salvatore Trincone, born on 4 January 1972 attended the normal course of the Accademia Aeronautica (Air Academy) Marte IV in the period 1990-1995. In 1990 he obtained the Brevetto di Pilota d’Aeroplano (BPA or Airplane Pilot License) on SF 260AM aircraft at Latina Air Base and later that of Military Pilot (BPM - Brevetto di Pilota Militare) on T 38A aircraft in the United States. Assigned to the 61ª Brigata Aerea (Air Brigade) of Lecce-Galatina, he finished the pre-operational Course for military pilots, also carrying out the 58° Corso Scuola a Terra (Land Course School) for F 104G aircraft and the Corso Abilitazione (Qualification Course) on TF 104G. In April 1997 he was transferred to the 5° Stormo of Cervia where he took on several positions including those of Commander of the 68ª and 69ª Squadriglie (Flights), before being sent to the United States for the Operational Conversion Course for the F 16, on his return to Italy, he took up the post of Commander of the 605ª Squadriglia Collegamenti (Liaison Flight) under the 5° Stormo. With the approach of the withdrawal of the F 16 from the fighter lines of the Aeronautica Militare, Trincone carries out at the 4° Stormo di Grosseto the Basic Course on aircraft F 2000 Typhoon and the 3° Corso Istruttore Tattiche Operative (ITO or Instructor Tactical Operational) always on the same aircraft. In December 2007 he moved to the 36° Stormo di Gioia del Colle, where he took on the role of Capo Sezione Operazione (Head of Operation Section) and then of Commander of the 12° Gruppo, during this last assignment Trincone participated in the Task Force Air in Trapani Birgi. Having completed the operational part and completed the 14° Corso Superiore di Stato Maggiore (Superior Staff Course), he was transferred in July 2012 to the Ispettorato per la Sicurezza del Volo (Inspectorate for Flight Safety), where he assumed the post of Head of the 1st Section and then that of Head of the 2nd Office. During his stay at the Inspettorato he was sent to Afghanistan as part of Operation ISAF (International Security Assistance Force). Colonel Trincone has about 3,000 flight hours and has the following honours: -Silver Medal for Aeronautical Valor -Bronze War Badge for Operation Allied Force Fighter Specialty -Military Medal Long Air Navigation 1° Medal. Grade Gold -Silver Medal of Merit of Long Command -Insignia 3° Grade for flight crew members who have participated in war operations -Memorial Cross for Operations in Afghanistan -NATO medal for operations in Kosovo -NATO Medal "not Article 5" -Cross of seniority years 25
Future The nearest future has a novelty already in sight for the 60° Stormo and is called Pilatus Pc 6 Turbo Porter. The Turbo Porter is a high-wing single-engine transport/utility aircraft with STOL (Short Take Off Landing) capacity equipped with turboprop engine. Built in the early seventies by the Swiss Pilatus is still produced for both the civil and military market. The project involves the acquisition of an aircraft through leasing, at present, despite not having yet received the aircraft, have already been licensed four pilots and four specialists at the RUAG Lodrino, the delivery of the new aircraft is expected to materialize by the end of the summer, but more likely by the end of 2016. The use of the aircraft at the moment is intended both for the benefit of the Incursori (Raiders) of the 17° Stormo di Furbara and for the tactical parachute launch. For the near future there is the will of SMA to further expand the Corsi di Cultura Aeronautica, so as to gather a wider pool of young people, promoting even more the tasks and image of the Armed Force.
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The authors would like to thanks the Col. Salvatore Trincone, the Maj. Alberto Biagini, the Capt. Marco Bagnato, the Capt. Francesco Dante, the Capt. Massimiliano Di Trane and the Capt. Carlo Scirocchi and a special thanks at all the personnel of the 60° Stormo.
Special thanks at the Col. Floreani and the Capt. Testa (UCSMA Roma)
Images and text by Giorgio Ciarini and Renzo Sacchetti
September 2016
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