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La Base Aeromobili Guardia Costiera di Catania, istituita con Decreto del Ministro dei Trasporti n. 116/T del 14 aprile 2008 diventa sede di Capitano di Vascello ed esercita funzioni amministrative-logistiche e gestionali delle infrastrutture, mentre il dipendente 2° Nucleo Aereo, con annessa la 2ª Sezione di Volo Elicotteri, mantiene le funzioni tecnico-operative e manutentive degli aeromobili assegnati.
La Base è compresa nella giurisdizione del Comando Militare Marittimo Autonomo della Sicilia ed è alle dipendenze della Direzione Marittima di Catania, i Reparti operano all'interno della MRCC-AOR (Maritime Rescue Coordination Centre Area Of Responsability) italiana. Il pronto impiego dei mezzi del 2° Nucleo e dei relativi equipaggi è demandata alla Centrale Operativa del Comando Generale di Roma oppure agli MRSC (Maritime Rescue Sub Center) di tutta Italia qualora delegati dal Comando Generale.
Occupa alcune aree dismesse dall'Aeronautica Militare nel 1999, e consegnate nel 2001 al 2° Nucleo Aereo Guardia Costiera. Dopo l’acquisizione definitiva delle aree sono stati effettuati molteplici e significativi lavori di ristrutturazione e ammodernamento della base.
Ricordo che l’aeroporto civile di Catania-Fontanarossa è uno degli aeroporti più importanti della nazione, le prime strutture risalgono al 1924, ma solo nel 1947 lo scalo vede effettuare il primo collegamento di linea proveniente da Torino-Collegno, sino agli anni ‘60 l’aerostazione civile è stata poco utilizzata, ma successivamente ha avuto un continuo crescendo, sino a farlo diventare il sesto aeroporto in Italia. Sicuramente la storia che ha forgiato fin dagli albori l’aeroporto siciliano sono le attività di volo a carattere militare, infatti le origini del volo militare a Catania risalgono all’era pionieristica, già nel 1912 anche se non ufficialmente, venivano svolte delle intense attività in un campo nella zona a sud della città. A partire dal 1922 si ha traccia della presenza di una componente militare, identificata nel Battaglione Aviatori del Regio Esercito, confluito poi nel 1923 nella Regia Aeronautica. Mentre l’anno seguente (1923) si formalizza la presenza sul campo di un nucleo aeroportuale. L’inaugurazione ufficiale dell’aeroporto di Fontanarossa avviene l’11 maggio del 1924 per mano dell’allora Presidente del Consiglio Benito Mussolini, nel frangente sul campo era presente una modesta quantità di Bombardieri Caproni Ca.450.
Con il passare del tempo l’attività aumenta, quindi a metà degli anni trenta viene creata sull’aeroporto catanese una Squadriglia da Ricognizione, mentre il momento di maggiore utilizzo è durante la Seconda guerra mondiale; considerata la sua posizione altamente strategica è utilizzata dalla Luftwaffe (Forza Aerea germanica) come “trampolino” di lancio per colpire la vicina Malta. Per tutta la guerra rimane un crocevia di importanti eventi. Nel dopoguerra vengono sviluppate sia la struttura civile che quella militare, l’Aeronautica Militare è presente con l’87° Gruppo Autonomo Antisom, Reparto che ha avuto in dotazione l’SB2C Helldiver a partire dal 1949, il PV 2 Harpoon nel 1953 ed infine l’S 2F Tracker nel 1957. L’87° Gruppo nel 1965 andrà a costituire il 41° Stormo con sede a Sigonella.
L’attuale aeroporto catanese mantiene una forte connotazione militare, oltre alla Guardia Costiera sono presenti sul medesimo sedime la Marina Militare (Maristaeli), la Guardia di Finanza (Sezione Aerea di Manovra), i Carabinieri (12° Nucleo Elicotteri) e i Vigili del Fuoco (Nucleo Elicotteri).
L’attività operativa del 2° Nucleo Aereo (istituito con Decreto Interministeriale 24 maggio 1989) è iniziata il 19 settembre del 1989, a completamento di un grande periodo di ristrutturazione ed espansione del Corpo delle Capitanerie di Porto, che ha visto la consolidazione della ramificazione operativa del Corpo introducendo il nome “Guardia Costiera” (Decreto Ministeriale 08 giugno 1989) e l’emanazione della Legge 31 dicembre 1982 n.979 (legge sulla difesa del mare).
Nel dettaglio la Legge n.979/82 contiene importanti disposizioni sulla protezione delle coste e dell'ambiente marino e prevede, oltre al potenziamento del servizio di vigilanza e soccorso in mare, l'acquisizione dei mezzi aerei e l'istituzione, di concerto con il Ministero della Difesa, di un servizio di vigilanza sulle attività marittime ed economiche svolte nelle aree di giurisdizione.
Il 6 dicembre 2004 alla presenza del Vice Ministro per le Infrastrutture e dei Trasporti Mario Tassone, sono state inaugurate alcune delle nuove strutture della Base ed in particolare dell’hangar principale di 110 x 35 metri.
L’evento è coinciso con l’accentramento, nella Base di Catania, di tutti i velivoli P 166DL3 SEM (Sorveglianza Ecologica e Marittima) e con una notevole intensificazione dell’attività operativa.
Questo processo di cambiamento ha permesso di dislocare presso la base tutti i mezzi in dotazione alla Componente Aerea della Guardia Costiera ed il relativo personale per alimentare quello che si è affermato nel tempo come il più grande centro per il pattugliamento e il soccorso in mare dell’Italia meridionale.
Con Decreto Dirigenziale del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto n.692 del 27 giugno 2006, è stata istituita la 2ª Sezione Volo Elicotteri, inserita nell’organigramma del dipendente 2° Nucleo Aereo e operativa dal 12 luglio del medesimo anno.
L’apertura della 2ª Sezione Elicotteri ha avuto luogo destinando nella sede di Catania, alcuni elicotteri AB 412CP e personale della 1ª Sezione Aerea di Luni-Sarzana (La Spezia) beneficiando così della consolidata esperienza di piloti, operatori di volo, aerosoccorritori e specialisti aeronautici provenienti dalla base ligure.
Dal 1° di aprile del 2008 il Reparto annovera tra i suoi mezzi anche l’ATR 42MP, velivolo dalle moderne prestazioni che rappresenta la più recente evoluzione tecnica in materia di pattugliamento e soccorso.
Successivamente nell’anno 2010 e 2011 sono stati destinati alla base di Catania due nuovi elicotteri, l’AW 139CP (Nemo) designato nel tempo a sostituire gli AB 412CP e l’ultimo nato della ditta Piaggio Aero Industries il P 180CP Avanti II.
Per completare il percorso storico del 2° Nucleo Aereo và menzionato che nel corso del 2013 è stato celebrato l’anniversario per i 25 anni della Componente Aerea del Corpo delle Capitanerie di Porto.
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I compiti assegnati agli equipaggi di volo del Corpo e relativi aeromobili prevedono l’effettuazione di vigilanza sulle attività che si svolgono sul mare: controllo sulle attività di pesca, difesa dell’ambiente marino, vigilanza sui flussi migratori e, compito istituzionalmente fondamentale, missioni di ricerca e soccorso a naufraghi e navi in difficoltà; in particolare per quanto riguarda il soccorso l’operatività del Reparto copre quello territoriale ma soprattutto quello nazionale.
Oggi la capacità ricettiva delle infrastrutture della Base Aeromobili (due hangar di manutenzione) consente il ricovero di ben quattro linee dei mezzi aerei, fino a pochissimo tempo erano presenti a Catania tutte le cinque linee di volo del Corpo.
Unitamente alla palazzina Comando, la palazzina operativa con la COCA (Centrale Operativa Controllo Aeromobili), la foresteria per l’accoglienza dei militari inviati in missione, i magazzini di parti di ricambio avio, il laboratorio per l’elaborazione immagini e una linea volo sufficientemente ampia e collegata direttamente alla pista dell’aeroporto civile, per l’accoglienza anche di aeromobili di Stato in transito a Catania — Fontanarossa, fanno della Base Aeromobili Guardia Costiera, la struttura periferica di impiego dei mezzi aerei del Corpo delle Capitanerie di Porto più importante della nazione.
Un’ulteriore peculiarità della Base Aeromobili è la presenza del primo deposito completamente aviotrasportabile, afferenti alla “Scorta Nazionale Antidoti”, una preziosa risorsa che lo Stato mette a disposizione della popolazione in caso si rendesse necessario una risposta sanitaria ad un attacco con utilizzo di armi non convenzionali.
Dalla sua nascita sino ad oggi la base aerea di Catania ha dato sicuramente un contributo notevole nel garantire gli aspetti istituzionali che le sono affidati, quali la sicurezza della navigazione, il controllo del mare e il controllo dell’immigrazione, quest’ultimo fattore preponderante nelle attività dei mezzi, degli uomini e delle donne della Guardia Costiera. Quanto realizzato dalla costituzione si concretizza nei dati di seguito riportati:
nel 2003 sono state effettuate 783 ore di volo, nel 2004 1.267, nel 2005 1.650, nel 2006 1.846, nel 2007 2.072, nel 2008 1.971, nel 2009 1.958, nel 2010 1.826, nel 2011 2.418, nel 2012 1.616, nel 2013 1.800, nel 2014 con 2.700 ore di volo c’è ancora un forte incremento di operazioni dovute ad un ulteriore intensificazione dell’immigrazione clandestina dal Nord Africa, infine nel 2015, i dati sono parziali in quanto tengono conto del primo semestre, si attestano a 1.700 ore di volo. I dati che si evidenziano da soli sono le 2.418 ore di volo del 2011 effettuate in concomitanza di un primo picco di sbarchi di clandestini effettuati nel corso di quell’anno, ben 62.292 sul territorio italiano, mentre 22.343 furono gli immigrati nel 1997 e nel 2014 siamo passati a oltre 170.000.
Ora invece vediamo come nel corso degli anni le varie linee di volo hanno contribuito all’affermazione dei precedenti dati.
Nel 2006 i P 166DL3 hanno svolto 1.612,9 ore di volo, gli AB 412CP 252,8 ore di volo a partire dall’11 luglio.
Nel 2007 i P 166DL3 1.469,1 ore di volo, gli AB 412CP 603,1 ore, l’ATR 42MP 84 ore.
Nel 2008 i P 166DL3 943,5 ore, gli AB 412CP 540,6 ore, gli ATR 42MP 586,5 ore di volo a partire dal primo di aprile.
Nel 2009 i P 166DL3 843,5 ore, gli AB 412CP 529,3 ore, gli ATR 42MP 586 ore di volo.
Nel 2010 i P 166DL3 530 ore, gli AB 412CP 481,6 ore, gli ATR 42MP 683 ore, si aggiungono gli AW 139CP con 131,1 ore di volo a partire dall’8 di luglio.
Nel 2011 i P 166DL3 490 ore, gli AB 412CP 383,6 ore, gli ATR 42MP 960 ore, gli AW 139CP 321,6 ore, dal 24 marzo si aggiunge il P 180CP con 263 ore di volo.
Nel 2012 i P 166DL3 256,1 ore, gli AB 412CP 318,7 ore, gli ATR 42MP 417 ore, gli AW 139CP 486,9 ore, l’unico P 180CP 137,3 ore di volo.
Nel 2013 i dati sono aggiornati fino al 30 ottobre i P 166DL3 con 169,6 ore, gli AB 412CP 246,8 ore, gli ATR 42MP 650,3 ore, gli AW 139CP 404,4 ore e il P 180CP con 305,2 ore di volo.
Gli AB 412CP appartenenti al 2° Nucleo Aereo dallo scorso 2013 sono stati accentrati presso la Base Aerea di Luni — Sarzana, l’ultimo volo del “Koala” svolto presso la Base Aeromobili di Catania risale al 23 ottobre del 2013.
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P 180CP Avanti II
La versione Avanti I del P 180 è stata progettata a partire dal 1980, il primo volo avviene nel 1986, nel 1990 viene rilasciata la certificazione da parte della FAA (Federal Aviation Administration) per il suo utilizzo negli Stati Uniti.
Il modello Avanti II è stato lanciato sul mercato nel 2004, nel 2005 ha ottenuto la certificazione europea e americana.
Il P 180 è un velivolo a turboelica con prestazioni superiori, può trasportare da sei a nove passeggeri, può atterrare su piste corte e offre quindi più ampie possibilità di utilizzazione rispetto ad aeromobili più grandi. Esso si distingue dai suoi concorrenti per la sua capacità di raggiungere un elevato livello di prestazioni, con un’efficienza di combustibile impareggiabile che significa basse emissioni e costi operativi ridotti. Attualmente è l'unico aereo al mondo disegnato, sviluppato e certificato con una configurazione a tre superfici portanti, prodotto in serie.
L’Avanti è anche l’unico aereo della sua categoria (turbo-prop e jet leggeri) con una vera cabina stand-up con altezza di 1,80 mt, oltre ad essere in grado di stare in piedi, i passeggeri possono muoversi liberamente grazie alla grande sezione trasversale della cabina. Silenziosità e poltrone reclinabili di grandi dimensioni ne fanno un mezzo adatto al trasporto “executive” sulle corte-medie distanze.
La versione Avanti II in dotazione alla Guardia Costiera è la versione migliorata del predecessore Avanti I, tra le sue caratteristiche c’è una nuova versione del motore PT6, che gli consente di aumentare di 11 nodi la velocità massima mantenendo inalterato il consumo di carburante, velocità massima che si stabilisce a 300kts (555 km/h), mentre la velocità di pattugliamento si attesta a 160 kts (296 km/h). Nella nuova versione è stato innalzato a 12.100 libbre il peso massimo al decollo con significativi guadagni di carico utile e autonomia; quest’ultima è di 560 miglia nautiche (1.036 km) se utilizzato alla massima velocità, mentre la massima tangenza raggiungibile è di 25.000 ft
Altre modifiche sono state introdotte soprattutto in cabina di pilotaggio, strumentazione digitale integrata e configurazione “glass cockpit”, tre schermi LCD dove vengono visualizzate tutte le informazioni generate dai sensori, i parametri di volo, motori, sistemi velivolo e apparati avanzati di navigazione, anticollisione TCAS (Traffic Alert and Collision Avoidance System) e TAWS (Terrain Awareness and Warning System) e comunicazione. Una delle migliorie più importanti introdotta è l’installazione di flap sulle alette anteriori comandate simultaneamente a quelle classiche dell’ala principale.
L’unico esemplare in servizio con la Guardia Costiera (12-01 MM62274) consegnato nel marzo del 2011 è dotato di un sistema FLIR (Forward Looking InfraRed) SEAFIRE II e di un sistema di trasmissioni SATCOM (SATellite COMmunications). L’utilizzo del P 180 presso il 2° Nucleo Aereo è prevalentemente rivolto al trasporto veloce di personale e di organi; l’utilizzo come Pattugliatore Marittimo è sicuramente secondario in quanto il velivolo, che non nasce per questo scopo, soffre di limitazioni aerodinamiche dovute alla presenza della torretta del FLIR e dall’antenna satellitare, con forti penalizzazioni della velocità in quota, inoltre per la scoperta di natanti viene utilizzato il radar meteo di bordo che è in grado di identificare solo imbarcazioni di una certa stazza a discapito di natanti di piccole dimensioni, fattore non marginale in quanto sappiamo benissimo che l’immigrazione clandestina utilizza il più delle volte quest’ultima tipologia di imbarcazioni. Comunque va registrato che nel 2013 il P 180 è stato utilizzato in missioni a supporto di Frontex con risultati accettabili.

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P 166DL3-SEM
Il Piaggio P 166 è stato progettato dagli ingegneri Giovanni Casiraghi e Alberto Faraboschi a partire dal 1955, prodotto nelle varie versioni A, B, C, M, S, DL3 e DP1 ne sono stati costruiti oltre 150 esemplari.
Dapprima la Piaggio ha riscosso un discreto successo in Italia, negli Stati Uniti e in Canada con il P 136 “Royal Gull”, il P 166 è il naturale successore mantenendo l’ala a gabbiano, i piani di coda e la motorizzazione e le eliche spingenti. Le innovazioni del “Piaggione” erano le maggiori dimensioni, il carrello triciclo posteriore retrattile, la maggiore robustezza e il fatto che poteva operare solo sulla terra, mentre il P 136 era anche anfibio. Il primo volo del P 166 avviene sull’aeroporto di Villanova di Albenga il 26 novembre del 1957 e ottenie la certificazione RAI/FAA il 31 luglio del 1958. I P 136/166 sono stati i primi aerei costruiti in Italia del dopoguerra che hanno ricevuto il “Type Certificate” della FAA.
Il maggior utilizzatore di P 166 è stata proprio l’Aeronautica Militare con 49 esemplari nella versione M (sulla base della versione civile designata A) e con sei esemplari nella versione DL3-APH utilizzati per l’aerofogrammetria. La Forza Aerea ha ritirato dal servizio attivo l’ultimo DL3-APH nel 2010.
Gli ultimi esemplari volanti in Italia prestano servizio presso la Guardia Costiera con due esemplari, e con la Guardia di Finanza dieci esemplari nella versione DP1 e due nell’originale DL3.
Il P 166DL3-SEM (Sorveglianza Ecologica e Marittima) che presta servizio presso la Guardia Costiera è dotato di autopilota, di un sistema di navigazione LORAN e un GPS Stand-Off, di apparati di radio-navigazione VOR, TCAN, ADF, DME, IFF e Radar-altimetro, di sistemi di trasmissione VHF in banda aeronautica, in HF e in VHF-FM in banda marina. La velocità massima è di 240 km/h, la tangenza massima di 7.300 mt, l’autonomia di 842 km, l’equipaggio solitamente è composto da due piloti, un operatore e uno specialista.
L’avionica di missione comprende un apparato Radar FIAR Bendix 1500A multifunzione (ricerca/scoperta, navigazione e meteorologica) la cui antenna è collocata in un apposito radome posto sotto la parte anteriore del velivolo; un sensore FLIR, un Faro di Ricerca, un sistema di Telerilevamento Ambientale VNIR CASI-1500 (Compact Airborne Spectrographic Imager), il CASI 1500 è un sensore “Pushbroom” capace di realizzare immagini georeferenziate di ben 1500 pixel, iperspettrale con 288 canali che vanno dal campo del visibile a quello dell’infrarosso. Le potenzialità di questo innovativo sensore sono moltissime e nei più svariati campi applicativi. Particolarmente interessante è la possibilità di poter analizzare contemporaneamente i dati in RGB (visibile) e nell’infrarosso, permettendo di effettuare immediate analisi di contesto atte a ridurre drasticamente il margine di errore. Grazie ad un’ottica di elevata fattura e all’utilizzo di sensori CCD di ultima generazione, il sistema può produrre delle immagini che garantiscono una risoluzione al suolo di circa 25 cm. (allo stato attuale nessun sensore imbarcato su satellite può garantire una simile risoluzione). Il Casi 1500 oltre a rappresentare lo stato dell’arte dei sensori aviotrasportati per la bontà delle immagini che produce, grazie alla tecnologia RTPS, è in grado di processare i dati acquisiti che andranno a formare le carte tematiche di contesto in real-time. Questo significa ridurre notevolmente i tempi di processamento dei dati a terra e garantire una rapida risposta operativa.
Il 2° Nucleo Aereo al momento della nostra visita operava esclusivamente con “Orca 3”, mentre “Orca 4” è attualmente in Piaggio per importanti lavori manutentivi.
L’utilizzo del velivolo a partire dal 2012, con il termine del ciclo su Lampedusa e l’installazione del CASI 1500, è quasi esclusivamente ad appannaggio di missioni di Telerilevamento ambientale, eccezionalmente viene usato per missioni SAR potendo ancora utilizzare il FLIR e il Faro di Ricerca. L’ultima missione in versione SAR è stata svolta nell’ottobre dello scorso anno per la ricerca di un gommone con quattro dispersi a Capo Rizzuto. Attualmente presso il 2° Nucleo operano solamente due equipaggi abilitati al DL3, quattro piloti, due specialisti e due operatori ai sistemi, con il trasferimento del Piaggio “Orca 3” dello scorso mese di giugno presso il 3° Nucleo Aereo di Pescara gli equipaggi stanno effettuando la transizione sull’ATR 42. Attualmente un Ufficiale pilota di DL3 rimane dislocato presso la base aerea di Latina (70° Stormo dell’Aeronautica Militare) per svolgere la mansione di istruttore per eventuali “passaggi macchina” o “mantenimento qualifiche”, esso opera con un velivolo P 166DP1 della Guardia di Finanza.
Una delle missioni più importanti svolte negli ultimi tempi dal P 166 del 2° Nucleo è stata un’azione di telerilevamento delle acque intorno al relitto della Costa Concordia prima della sua rimozione. Un’altra missione di telerilevamento è stata svolta nel Metaponte con a bordo un operatore del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Anche se non più utilizzato a tale scopo il P 166 può essere ancora utilizzato per missioni di Vigilanza della Pesca utilizzando il radar di ricerca e il faro di ricerca.

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AW 139CP
L’AgustaWestland AW 139 è un elicottero di tipo medio (classe sei tonnellate) bimotore dotato di rotore pentapala di tipo rigido.
Inizialmente sviluppato congiuntamente da Agusta e dall’americana Bell la designazione era AB 139, in seguito al ritiro dal progetto della Bell Helicopters e alla fusione di Agusta con la britannica Westland è stato ribattezzato AW 139.
L’AW 139 ha effettuato il primo volo il 3 febbraio del 2001 presso lo stabilimento Agusta di Cascina Costa, mentre il primo esemplare di produzione ha volato il 24 giugno del 2002, la prima consegna è avvenuta nel 2003. Lo stabilimento di produzione è collocato a Vergiate in Provincia di Varese.
L’AW 139 ha avuto un notevole successo sia sul mercato civile che su quello militare, attualmente il modello è leader di categoria con oltre 900 ordini, gli utilizzi e le configurazioni sono molteplici, spaziano dai ruoli di Eliambulanza, alle operazioni Off-Shore sulle piattaforme petrolifere, al Trasporto VIP fino alle attività SAR (Search and Rescue), senza tralasciare quelle di trasporto comune, la cabina può ospitare fino a 15 passeggeri, l’elicottero è condotto normalmente da due piloti ma può operare anche in modalità “single pilot”.
Il velivolo dispone di tutte le tecnologie all’avanguardia tra cui un sistema avionico integrato Honeywell Primus Epic che comprende tra le altre cose un sistema a quattro assi AFCS (Automatic Flight Control System) e quattro schermi multifunzione MFD (Multi-Function Display) da 8” x 10” LCD.
La motorizzazione è basata su due turbine Pratt & Whitney PT6C-67C che erogano più di 1.100 shp ciascuno e sono controllati tramite EEC (Electronic Engine Control) e da un doppio sistema FADEC (Full Authority Digital Engine Control). L’elicottero ha un peso massimo al decollo (MTOW) di 6.400 kg e può raggiungere una velocità di 259 km/h ad un altezza massima di 6.560 mt, l’autonomia massima è di oltre 1.200 km.
Gli AW 139 in servizio presso il Servizio Aereo della Guardia Costiera sono denominati AW 139CP (Capitaneria di Porto) e sono affettuosamente chiamati “Nemo”, nomignolo dedicato al noto pesciolino del cartone animato della Walt Disney/Pixar.
Il primo di quattro elicotteri, “Nemo 01”, è stato consegnato alla Guardia Costiera l’8 luglio del 2010. La versione in uso al 2° Nucleo Aereo è predisposta principalmente per il Soccorso e l’Evacuazione Medica, le dotazioni principali sono:
-verricello elettrico con una portata massima di 272 kg
-battello gonfiabile di emergenza
-faro di ricerca SX-16
-bolle di osservazioni
-radar meteo e di ricerca
-autopilota
-compatibilità per NVG
-sistema anticollisione TCAS I (Bendix King KTA 970)
-FLIR
-sistema di galleggiamento di emergenza e zattere di salvataggio esterni
-gancio baricentrico
-radio banda marina
-sistema di comunicazione satellitare
-sensore di distanza ostacoli OPLS (Optical Proximity LiDAR System)
Attualmente gli elicotteri in servizio presso la Base di Catania sono tre, in totale vi operano sei equipaggi completi, tutti formati da due piloti, un operatore al verricello e ai sistemi di bordo e un aerosoccorritore, per le missioni fuori sede, inoltre è previsto a bordo anche uno specialista manutentore capo velivolo.
Nella totalità del personale navigante appena menzionato sono previsti tre piloti e due operatori con la qualifica di istruttori, e un aerosoccorittore con la funzione di supervisore.
Sempre rimanendo nell’ambito degli istruttori va rammentato che un membro del 2° Nucleo e uno della Base di Luni (1ª Sezione Volo Elicotteri) hanno anche l’abilitazione per svolgere attività di controllo sul personale del Servizio Aereo durante l’attività addestrativa che si svolge regolarmente presso il simulatore di AgustaWestlend a Cascina Costa, in tale contesto vengono svolte sessioni di quattro ore ciascuna per Capo Pilota e Secondo al fine di testare le situazioni di emergenza e di volo in IFR (Instrumental Flight Rules) in emergenza.
Tutti gli equipaggi dedicati alla linea ala rotante stanno completando l’abilitazione all’utilizzo degli NVG (Night Vision Goggles) come ausilio alle operazioni notturne.
Oltre al personale navigante la flotta di AW 139 è gestita da un’aliquota di personale con la mansione di avionici — montatori - manutentori (10-12 tecnici).
Per quanto riguarda l’operatività dei “Nemo” questa avviene principalmente sul mare, solo occasionalmente su terra per interventi di eliambulanza, la specialità degli equipaggi dei Nemo sono i soccorsi a favore di naufraghi o persone in difficoltà a bordo di imbarcazioni. Un'altra componente che opera a bordo degli AW 139 del 2° Nucleo Aereo sono i medici del CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta) che 365 giorni all’anno per 24 ore al giorno prestano servizio all’occorrenza in supporto agli equipaggi della Guardia Costiera per le missioni di soccorso, per il trasporto sanitario o di evacuazione medica (MEDEVAC). Nel caso di una missione MEDEVAC, sulla base di un protocollo d’intesa tra il Ministero della Salute, Comando Generale delle Capitanerie di Porto — Guardia Costiera e CIRM (Centro Internazionale Radio Medico), a quest’ultimo spetta il compito, sentito ovviamente il parere del medico CISOM a bordo, di decidere quale sia la destinazione più consona al paziente per ricevere le dovute cure mediche.
Le operazioni di salvataggio a favore di persone che si trovano sulle navi sono quelle più difficoltose per vari fattori oggettivi, il movimento dell’imbarcazione, le condizioni atmosferiche, sommate magari alle operazioni notturne creano una situazione alquanto critica, per fortuna la tecnologia dell’AW 139 asseconda in parte lo sforzo degli equipaggi, ma non sempre è in grado di azzerarne il rischio. Il recupero di una persona da una imbarcazione avviene sempre con l’utilizzo del verricello, entrando lateralmente viene calato l’aerosoccorritore o il cestello, in questa situazione è l’operatore al verricello che “gestisce” le manovre dell’elicottero; una specialità acquisita dagli americani è quella dell’utilizzo invece della “Try Line”, quando la nave rimane nella verticale dell’elicottero e quindi non è visibile, viene calata una speciale corda che con l’aiuto di un cooperante a bordo dell’imbarcazione la trattiene in un punto visibile permettendo così all’equipaggio di avere un punto di riferimento.
L’AW 139 durante le missioni di soccorso è in grado di imbarcare al massimo otto naufraghi alla volta. Nel 2014 sono state svolte molteplici missioni SAR, molte a favore della navigazione commerciale (33), alcune per l’immigrazione clandestina (6/7), ma l’impegno maggiore è stato per l’incidente del traghetto Norman Atlantic dello scorso dicembre dove due elicotteri AW 139, con tre equipaggi, sono stati rischierati a Brindisi per le operazioni di salvataggio, nei quattro giorni (dal 28 al 31) dell’emergenza sono stati effettuati 34 salvataggi con persone trasportate a terra sugli aeroporti di Bari e Brindisi.
Per chiudere il capitolo AW 139 mi sembra doveroso accennare alla notizia rilasciata da AgustaWestland del 6 luglio 2015 dove, si annuncia che in tale data, alla presenza del Comandante Generale della Guardia Costiera Felicio Angrisano, del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Delrio e dell’Amministratore Delegato di AgustaWestland Romiti, sono stati formalmente accettati tre nuovi elicotteri AW 139 che a breve entreranno in servizio presso la Componente Aerea della Guardia Costiera, e nel medesimo frangente è stato firmato un ulteriore contratto per altri due esemplari portando così, una volta a regime, la flotta a dieci elicotteri.
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ATR 42MP
L’ATR 42-500 è un aereo di linea bimotore di tipo regionale, utilizzato per il trasporto di passeggeri e progettato per svolgere il servizio su tratte medio-corte, tuttora viene costruito da un consorzio italo-francese Aérospatiale e Alenia denominato Avions de Transport Regional che ha creato la fortunata famiglia di ATR 42 e 72. Il primo ATR 42 è entrato in servizio nell’agosto del 1984, mentre il primo ATR 42-500 viene consegnato nell’ottobre del 1995. La serie 500 (dell’ATR 42) è attualmente l’unica versione in produzione, ed è caratterizzata dai nuovi propulsori PW 127M/E con eliche a sei pale di tipo a “sciabola”, che gli consentono una maggiore velocità (585km/h) rispetto alla versione 300. Altre caratteristiche peculiari sono dei nuovi allestimenti interni e nuove dotazioni tecnologiche nel cockpit di pilotaggio.
Per quanto riguarda gli ATR della Guardia Costiera la gestione del velivolo durante le missioni di pattugliamento prevede un equipaggio composto da tre piloti, un Capitano (Captain) e due Primi Ufficiali (First Officer), questa composizione permette un alternarsi ai comandi in particolare per le lunghe percorrenze, mentre il pilota che momentaneamente non siede ai comandi svolge la funzione di TACCO (Tactical Operator). Poi ci sono gli operatori di bordo che siedono alla console dell’ATOS (Airborne Tactical Observation and Surveillance), rispettivamente alle postazioni MOC 1 e 2 (Multifunction Ope-rating Consolle), e per concludere la visione del personale a bordo troviamo tre specialisti aeronautici che svolgono la funzione di osservatori, due posizionati alle “bubble windows” (finestra a bolla), e che all’occorrenza si occupano anche del lancio dei fumogeni e delle zattere aviolanciabili, il terzo specialista, che è anche il più anziano in grado, ricopre anche il ruolo di responsabile di cabina.
L’ATOS è un sistema pallettizato progettato da Selex Galileo è concepito in modo da consentire un’interazione completa ed immediata tra più sensori e sottosistemi, i dati ottenuti dai vari sensori sono processati e trasformati in immagini, essi vengono visualizzati in tempo reale sulla “suite” (MOC 1 e MOC 2) dell’operatore e all’occorrenza registrati. I sensori che trasmettono i dati al sistema sono la torretta EOST (Electro Optical Sensor Turret). L’EOST è un gruppo elettro-ottico composto da una Piattaforma girostabilizzata operante a 360°, da una Videocamera a colori ATV ad alta risoluzione, da uno Spotter (Videocamera a lungo raggio) monocromatico LRTV (distingue caratteri alti 20 cm ad una distanza di 1,5 miglia nautiche), e da una Telecamera all’Infrarosso ad alta risoluzione con aggancio a cinque miglia nautiche, riconoscimento tipologia a due m/n, identificazione di un target di 2,3mt x 2,3mt a 1,5 m/n. Questi sensori consentono di aver immagini estremamente stabili anche in presenza di elevati ratei di virata del velivolo, nonché di riconoscere, identificare e localizzare gli obiettivi di superficie sia di giorno quanto di notte, mediante sensori operanti in diverse bande.
Un altro sensore indispensabile è il Radar di Ricerca Raytheon SeaVue 2022, tramite l’antenna ad apertura sintetica è in grado di coprire distanze fino a 256 miglia nautiche e di effettuare rilevazione di imbarcazioni molto veloci e con ridotta riflessione radar, quindi molto adatto al pattugliamento marittimo. Inoltre può essere usato in modalità normale SAR (Synthetic Aperture Radar) per la scansione dell’orografia terrestre delle coste, oppure in modalità meteo, e ancora in modalità ISAR (Interferometric Synthetic Aperture Radar) per avere una visualizzazione del bersaglio nel formato 3D.
Sull’ATR vengono utilizzate per le trasmissioni due radio in banda VHF Marini, un sistema di comunicazione in banda HF e uno in banda UHF.
Per finire abbiamo un Faro di Ricerca ad elevata intensità (tra 80 e 100 milioni di candele) posizionato nella parte anteriore destra, il faro è orientabile sia manualmente che in automatico (tramite l’EOST). Due ulteriori importanti missioni che vengono svolte dagli ATR sono il trasporto di organi e il MEDEVAC (MEDical EVACuation).
Sui "Manta" che operano dalla base di Catania non sono installate le antenne radar dello SLAR (Side Looking Airborne Radar) in quanto questa tipologia di dotazione viene utilizzata per il Telerilevamento Ambientale, attività specifica che fa capo quasi esclusivamente al 3° Nucleo Aereo di Pescara. Attualmente il personale che opera sull’ATR è composto da cinque equipaggi completi ognuno di due piloti, un TACCO, due operatori ai sistemi e da due specialisti con funzioni di capo velivoli, osservatori e responsabili di lancio, i due specialisti sono deputati anche allo svolgimento dei controlli Pre-volo e Post-volo nonché ad attività manutentive di tipo “Check Alfa”. Per garantire al personale che approda al 2° Nucleo Aereo la necessaria istruzione, nonché il mantenimento delle necessarie qualifiche del personale già in servizio, sono state individuate all’interno del Reparto Volo due figure per ogni specialità con la qualifica di Istruttore. Essi garantiscono che le varie procedure di “Crew Resource Management”, di sicurezza per la navigazione sia in ambito militare che civile e le procedure di standardizzazione dell’equipaggio vengano mantenute agli standard richiesti.
La funzione principale svolta dagli ATR del 2° Nucleo Aereo è il pattugliamento marittimo e il soccorso (SAR), il “campo” dove gli equipaggi di Catania sono chiamati a svolgere il proprio lavoro copre tutto il Mar Ionio, l’isola di Malta e si spinge fino alle coste antistanti l’isola greca di Creta, con sei ore di volo ad una velocità di 120 nodi è possibile pattugliare tutta questa porzione di Mediterraneo. Durante il pattugliamento viene usato il radar SeaVue 2022 che è in grado di scoprire natanti anche poco più grandi di un gommone a una distanza di 256 miglia nautiche, oppure collegandosi al sistema di controllo del traffico navale AIS (Automatic Identification System), praticamente lo stesso sistema dei “Trasponder” utilizzati sugli aeromobili.
L’IMO (International Maritime Organization) ha reso obbligatorio l’installazione e l’uso dell’AIS a bordo di tutte le navi passeggeri e a quelle aventi una stazza superiore alle 299 tsl, questo non vieta anche alle piccole imbarcazioni di avere a bordo l’AIS, permettendogli così di trasmettere la propria posizione o di ricevere tramite “marinetraffic.com” la posizione delle altre navi nella zona di proprio interesse.
Quindi l’AIS permette agli equipaggi dell’ATR di conoscere in tempo reale tutti i dati della nave, nome, bandiera, tipo di nave, stato in navigazione con velocità superiore ad un nodo, rotta e velocità, pescaggio, destinazione e relativo ETA, lunghezza e larghezza, istante della ricezione dei dati dal GPS della nave, fotografie del natante, identificativo radio ed altri molti dati.
Fatto non sporadico che devono affrontare gli equipaggi degli ATR 42 della Guardia Costiera è quello di localizzare imbarcazioni provenienti in particolar modo dalla Turchia, dalla Siria e da Creta che effettuando traffici illeciti spengono appunto l’AIS.
Gli ATR durante l’attività di pattugliamento negli ultimi anni hanno permesso di localizzare più di 7.500 immigrati diretti verso le coste italiane.
Mentre per quanto riguarda l’attività di soccorso (SAR) l’ATR ha dimostrato negli anni la sua notevole attitudine nello svolgere il ruolo di coordinamento in loco come posto di comando volante per dirigere le operazioni di soccorso, avendo la possibilità di dirigere e gestire sia mezzi navali che aerei che concorrono alle operazioni, infatti durante l’emergenza della Norman Atlantic sono stati proprio gli ATR di Catania e Pescara ad effettuare questo tipologia di mansione, operando da Brindisi hanno coordinato i mezzi italiani e stranieri sul luogo dell’incidente.

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Prima di chiudere l'articolo diamo spazio alla descrizione del Crest appartenente alla Base Aerea della Guardia Costiera di Catania.
Il “Crest”, su base lignea, è formato da disco in bronzo a cerchi concentrici e settori a colori così descritti: sulla sinistra è riprodotta in colore grigio porzione della Sicilia Orientale — rientrante nella giurisdizione della Direzione Marittima di Catania.
In corrispondenza del luogo geografico della città di Catania, è riprodotto il simbolo della Città, rappresentato dall’elefante in pietra lavica con sopra l’obelisco.
Il “Crest” riproduce stilizzate alcune infrastrutture della Base; in particolare, sono raffigurati uno dei due hangar la palazzina Comando e l’adiacente palazzina ove è dislocata la Centrale Operativa Controllo Aeromobili.
Sulla destra, con lo sfondo rosso dei colori del logo della Guardia Costiera, sono riprodotti i profili delle quattro tipologie di aeromobili in dotazione alla Componente Aeromobili della Guardia Costiera; in ordine — dall’alto verso il basso:
• Piaggio P 166DL3;
• Alenia ATR 42MP;
• Agusta AB 412CP;
• Agusta AW 139CP.
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Nel cerchio esterno di colore blu, sono riportate - in giallo oro - la denominazione del Comando e della sede, spaziati da due stellette simbolo di appartenenza alle Forze Armate.
Il disco è sovrastato dal Jack turrito della Marina Militare con ancora e “ali”, simbolo dell’Aviazione Navale.
In basso, riproduce un nastro stilizzato di colore blu ove spicca in giallo oro il motto prescelto (in lingua latina): “NULLA DIES SINE LINEA” la cui traduzione recita “NESSUN GIORNO SENZA UNA META”.
Gli sfondi colorati celeste e blu vogliono richiamare all’osservatore i colori del cielo e del mare del quale è accennato il moto ondoso.
Trattandosi di nuovo Comando in ambito di FA è stata valutata l’esigenza di dotarlo di un “Crest” come da tradizione ormai consolidata presso tutti i Comandi militari.
Come si può notare nell’anno di realizzazione del crest (2010) tra i mezzi aerei raffigurati non figura il Piaggio P180 in quanto assegnato al reparto di volo dipendente dall’anno 2011.
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Gli autori desiderano ringraziare il C.V. Distefano Alfio, il C.F. Prencipe Antonio, il C.F. Ridolfo Massimo, il C.C. Previteri Massimiliano, il T.V. Saverio Coco, il T.V. Ruggero Capra, S.T.V. Andrea Bassetta, S.T.V David Dreon, S.T.V. Iacopo "Jack Tacchino" il 2° C° Pacifico Aldo e tutto il personale della Base Aerea di Catania. 
Un ringraziamento speciale al Comando Generale della Guardia Costiera della Capitaneria di Porto (Roma), in particolare al T.F. Floriana Segreto, al C.V. Sergio Liardo e al C.F. Roberto D'Arrigo
Testo di Giorgio Ciarini e Dario Cocco 
Foto di Giorgio Ciarini, Dario Cocco, Alessandro Palantrani, Gianni Scuderi 
Marzo 2015 - Luglio 2015  

 

English translation

The Guardia Costiera (Italian Coast Guard) air base of Catania, established by Decree of the Minister of Transport No. 116/T of 14 April 2008 becomes the headquarters of Capitano di Vascello (Captain of Vessel) and performs administrative-logistical and managerial functions of infrastructure, while the subordinate 2° Nucleo Aereo (Air Nucleus) , with attached the 2ª Sezione di Volo Elicotteri (Helicopter Flight Section), maintains the technical-operational and maintenance functions of the assigned aircraft.
The base is included in the jurisdiction of the Comando Militare Marittimo Autonomo (Independent Military Maritime Command) of Sicilia and is under the Direzione Marittima (Maritime Directorate) of Catania, the Units operate within the Italian MRCC-AOR (Maritime Rescue Coordination Centre Area Of Responsibility). The prompt use of the aircraft of the 2° Nucleo and its crews is entrusted to the Operations Centre of the General Command of Roma or to the MRSC (Maritime Rescue Sub Center) of Italy if delegated by the General Command.
It occupies some areas disbanded by the Aeronautica Militare (Italian Air Force) in 1999, and delivered in 2001 to the 2° Nucleo Aereo Guardia Costiera. After the final acquisition of the areas, several significant works of renovation and modernization of the base were carried out.
I remember that the civil airport of Catania-Fontanarossa is one of the most important airports in the country, the first structures date back to 1924, but only in 1947 the airport sees the first scheduled connection from Torino-Collegno, until the '60s the civil terminal was little used, but subsequently had a continuous crescendo, until it became the sixth airport in Italy. Surely the history that has shaped since the dawn of the Sicilia airport are the military flight activities, in fact the origins of military flight in Catania date back to the pioneering era, already in 1912 even if not officially, intense activities were carried out in a airfield in the area south of the city. Since 1922 there has been evidence of the presence of a military component, identified in the Battaglione Aviatori (Aviator Battalion) of the Regio Esercito (Italian Royal Army), later merged in 1923 into the Regia Aeronautica (Italian Royal Air Force). While the following year (1923) the presence in the field of an airport nucleus is formalized. The official inauguration of the airport of Fontanarossa took place on May 11, 1924 at the hands of the then Prime Minister Benito Mussolini, at the juncture on the ground there was a small amount of Ca.450 Caproni bombers.
With the passage of time the activity increases, so in the mid-thirties a Squadriglia (Flight) from Catania is created on the airport, while the moment of greatest use is during the Second World War; considered its highly strategic position is used by the Luftwaffe (German Air Force) as a "springboard" to hit the nearby Malta. Throughout the war it remains a crossroads of important events. After the war, both the civil and the military structure were developed, the Aeronautica Militare was present with the 87° Gruppo Autonomo Antisom (Autonomous Antisom Squadron), a unit that was equipped with the SB2C Helldiver from 1949, the PV 2 Harpoon in 1953 and finally the S 2F Tracker in 1957. The 87° Gruppo (Squadron) in 1965 will constitute the 41° Stormo (Wing) based in Sigonella.
The current airport of Catania retains a strong military connotation, in addition to the Guardia Costiera are present on the same site the Marina Militare (Italian Navy) (Maristaeli - Helicopter Station), the Guardia di Finanza (Italian Custom Police) (Sezione Aerea di Manovra - Air Maneuvering Section), the Carabinieri (Military Police) (12° Nucleo Elicotteri - Helicopters Nucleus) and the Vigili del Fuoco (Fire Brigade) (Nucleo Elicotteri - Helicopters Nucleus).
The operational activity of the 2° Nucleo Aereo (established by Interministerial Decree 24 May 1989) began on 19 September 1989, completing a great period of restructuring and expansion of the Corpo delle Capitanerie di Porto (Corps of Harbour Offices), that has seen the consolidation of the operative ramification of the Corpo introducing the name "Guardia Costiera" (Ministerial Decree 08 June 1989) and the emanation of the Law 31 December 1982 n.979 (law on the defense of the sea).
In detail, Law No 979/82 contains important provisions on the protection of the coasts and the marine environment and provides, in addition to the strengthening of the surveillance and rescue service at sea, the acquisition of aircraft and the establishment, in agreement with the Ministry of Defence, of a service of vigilance on the marine and economic activities carried out in the areas of jurisdiction.
On 6 December 2004, in the presence of the Deputy Minister for Infrastructure and Transport Mario Tassone, some of the new structures of the air base and in particular the main hangar of 110 x 35 meters were inaugurated.
The event coincided with the centralization, in the air base of Catania, of all aircraft P 166DL3 SEM (Sorveglianza Ecologica e Marittima or Ecological and Maritime Surveillance) and with a significant intensification of operational activity.
This process of change has allowed to deploy at the base all the means provided to the Componente Aerea (Air Component) of the Guardia Costiera and its personnel to power what has established itself over time as the largest center for patrolling and rescue in sea of southern Italy.
With the Executive Decree of the General Command of the Corpo delle Capitanerie di Porto n.692 of 27 June 2006, the 2ª Sezione Volo Elicotteri was established, inserted in the organization chart of the submitted 2° Nucleo Aereo and operational from 12 July of the same year.
The opening of the 2ª Sezione Elicotteri took place in the headquarters of Catania, some AB 412CP helicopters and personnel of the 1ª Sezione Aerea of Luni-Sarzana (La Spezia) thus benefiting from the consolidated experience of pilots, flight operators, air carriers and aeronautical specialists from the Liguria air base.
From 1 April 2008 the Unit includes among its aircraft also the ATR 42MP, modern performance aircraft that represents the latest technical evolution in the field of patrol and rescue.
Subsequently, in 2010 and 2011, two new helicopters were assigned to the air base of Catania, the AW 139CP (Nemo) designated over time to replace the AB 412CP and the latest addition of the company Piaggio Aero Industries the P 180CP Avanti II.
To complete the historical path of the 2° Nucleo Aereo, it should be mentioned that in 2013 the 25-year anniversary of the Componente Aerea of the Corpo delle Capitanerie di Porto was celebrated.
The tasks assigned to the flight crews of the Corpo and their aircraft include the carrying out of surveillance on activities taking place on the sea: control over fishing activities, protection of the marine environment, supervision of migratory flows and, institutionally fundamental task, search and rescue missions for shipwrecks and ships in difficulty; in particular with regard to the rescue the operation of the Unit covers the territorial but especially the national.
Today the accommodation capacity of the infrastructure of the Base Aeromobili (two maintenance hangars) allows the recovery of four lines of aircraft, until very little time were present in Catania all five flight lines of the Corpo.
Together with the Command building, the operational building with the COCA (Centrale Operativa Controllo Aeromobili or Aircraft Control Operations Center), the guest quarters for the reception of military sent on mission, the warehouses of spare aeronautical parts, the laboratory for image processing and a flight line sufficiently wide and directly connected to the runway of the civil airport, for the reception also of State aircraft in transit in Catania - Fontanarossa, make the Base Aeromobili Guardia Costiera, the peripheral structure of employment of the aerial means of the Corpo delle Capitanerie di Porto more important of the nation.
A further peculiarity of the Base Aeromobili is the presence of the first fully airborne depot, belonging to the "National Antidote Escort", a valuable resource that the State makes available to the population in the event that a health response to an attack using unconventional weapons.
From its inception until today the air base of Catania has certainly made a significant contribution in ensuring the institutional aspects that are entrusted to it, such as the safety of navigation, the control of the sea and the control of immigration, The latter factor predominates in the activities of the Guardia Costiera aircraft, men and women. The results of the establishment are as follows:
in 2003 783 flight hours were flown, in 2004 1,267, in 2005 1,650, in 2006 1,846, in 2007 2,072, in 2008 1,971, in 2009 1,958, in 2010 1,826, in 2011 2,418, in 2012 1,616, in 2013 1,800, In 2014 with 2,700 flight hours there is still a strong increase in operations due to a further intensification of illegal immigration from North Africa, finally in 2015, the data are partial as they take into account the first half, amounted to 1,700 flight hours. The data that stand out alone are the 2,418 hours of flight of 2011 carried out in conjunction with a first peak of landings of illegal immigrants made during that year, 62,292 on Italian territory, while 22,343 were immigrants in 1997 and in 2014 we went to over 170,000.
Now we see how over the years the various flight lines have contributed to the affirmation of the previous data.
In 2006, the P 166DL3 flew for 1,612.9 hours, the AB 412CP for 252.8 hours from 11 July.
In 2007 the P 166DL3 1.469.1 flight hours, the AB 412CP 603.1 hours, the ATR 42MP 84 hours.
In 2008 the P 166DL3 943.5 hours, the AB 412CP 540.6 hours, the ATR 42MP 586.5 hours of flight from April 1.
In 2009 the P 166DL3 843.5 hours, the AB 412CP 529.3 hours, the ATR 42MP 586 hours of flight.
In 2010 the P 166DL3 530 hours, the AB 412CP 481.6 hours, the ATR 42MP 683 hours, are added the AW 139CP with 131.1 hours of flight from 8 July.
In 2011 the P 166DL3 490 hours, the AB 412CP 383.6 hours, the ATR 42MP 960 hours, the AW 139CP 321.6 hours, from 24 March is added the P 180CP with 263 hours of flight.
In 2012 the P 166DL3 256.1 hours, the AB 412CP 318.7 hours, the ATR 42MP 417 hours, the AW 139CP 486.9 hours, the only P 180CP 137.3 hours of flight.
In 2013 the data are updated until 30 October the P 166DL3 with 169.6 hours, the AB 412CP 246.8 hours, the ATR 42MP 650.3 hours, the AW 139CP 404.4 hours and the P 180CP with 305.2 hours of flight.
The AB 412CP belonging to the 2° Nucleo Aereo since 2013 have been centralized at the air base of Luni - Sarzana, the last flight of the "Koala" carried out at the Base Aeromobili of Catania dates back to 23 October 2013.

P 180CP Next II
The Avanti I version of the P 180 was designed starting from 1980, the first flight took place in 1986, in 1990 it was certified by the FAA (Federal Aviation Administration) for use in the United States.
The Avanti II model was launched on the market in 2004, in 2005 it obtained European and American certification.
The P 180 is a turboprop aircraft with superior performance, can carry from six to nine passengers, can land on short runways and thus offers wider possibilities of use than larger aircraft. It stands out from its competitors by its ability to achieve a high level of performance, with unmatched fuel efficiency that means low emissions and reduced operating costs. It is currently the only aircraft in the world designed, developed and certified with a three-surface configuration, mass produced.
The Avanti is also the only aircraft in its category (turbo-prop and light jet) with a real stand-up cabin with a height of 1.80 meters, in addition to being able to stand, passengers can move freely thanks to the large cross section of the cabin. Quietness and large reclining chairs make it a suitable means for "executive" transport over short to medium distances.
The Avanti II version supplied to the Guardia Costiera is the improved version of the predecessor Avanti I, among its features there is a new version of the PT6 engine, which allows it to increase the maximum speed by 11 knots while maintaining unchanged fuel consumption, maximum speed setting at 300kts (555 km/h), while the patrol speed is 160 kts (296 km/h). In the new version, the maximum takeoff weight has been raised to 12,100 pounds with significant payload gains and autonomy; the latter is 560 nautical miles (1,036 km) when used at maximum speed, while the maximum tangency attainable is 25,000 ft.
Other changes were introduced mainly in the cockpit, integrated digital instrumentation and configuration "glass cockpit", three LCD screens where all the information generated by the sensors, flight parameters, engines, Aircraft and advanced navigation systems, collision avoidance systems (TCAS) and TAWS (Terrain Awareness and Warning System) and communication. One of the most important improvements introduced is the installation of flaps on the front fins operated simultaneously with the classic ones of the main wing.
The only model in service with the Guardia Costiera (12-01 MM62274) delivered in March 2011 is equipped with a system FLIR (Forward Looking infrared) SEAFIRE II and a broadcasting system SATCOM (SATellite COMmunications). The use of the P 180 at the 2° Nucleo Aereo is mainly aimed at the fast transport of personnel and organs; the use as a Maritime Patrol is certainly secondary because the aircraft, which is not born for this purpose, suffers from aerodynamic limitations due to the presence of the FLIR turret and satellite antenna, with severe penalties for speed at height, in addition, on-board weather radar is used for the detection of vessels which can only identify vessels of a certain size at the expense of small vessels, this is not a marginal factor, because we know very well that illegal immigration often uses this type of vessel. However, it should be noted that in 2013 the P 180 was used in missions in support of Frontex with acceptable results.

P 166DL3-SEM
The Piaggio P 166 was designed by engineers Giovanni Casiraghi and Alberto Faraboschi since 1955, produced in various versions A, B, C, M, S, DL3 and DP1 were built over 150 units.
At first, the Piaggio was quite successful in Italy, in the United States and in Canada with the P 136 "Royal Gull", the P 166 is the natural successor maintaining the gull wing, the tail planes and the motorization and propellers pushing. The innovations of the "Piaggione" were the larger dimensions, the retractable rear tricycle trolley, the greater strength and the fact that it could only operate on land, while the P 136 was also amphibious. The first flight of the P 166 took place at Villanova airport in Albenga on 26 November 1957 and obtained RAI/FAA certification on 31 July 1958. The P 136/166 were the first aircraft built in Italy after the war that received the "Type Certificate" of the FAA.
The largest user of the P 166 was the Aeronautica Militare with 49 aircraft in the M version (based on the civilian version designated A) and with six aircraft in the DL3-APH version used for aerial photography. The Aeronautica Militare withdraw from active service the last DL3-APH in 2010.
The last flying examples in Italy serve with the Guardia Costiera with two examples, and with the Guardia di Finanza ten examples in the DP1 version and two in the original DL3.
The P 166DL3-SEM (Sorveglianza Ecologica e Marittima) is equipped with an autopilot, a navigation system LORAN and a GPS Stand-Off, radio navigation equipment VOR, TCAN, ADF, DME, IFF and Radar-altimeter, VHF transmission systems in the aeronautical band, in HF and in VHF-FM in the marine band. The maximum speed is 240 km/h, the maximum tangency of 7,300 meters, the range of 842 km, the crew usually consists of two pilots, an operator and a specialist.
Mission avionics includes a multifunctional FIAR Bendix 1500A Radar apparatus (research/discovery, navigation and meteorological) whose antenna is placed in a special radome placed under the front of the aircraft; a FLIR sensor, a Research Beacon, a VNIR CASI-1500 (Compact Airborne Spectrographic Imager) Environmental Remote Sensing System, the CASI 1500 is a "Pushbroom" sensor capable of creating georeferenced images of up to 1500 pixels, Hyperspectral with 288 channels ranging from the visible to the infrared field. The potential of this innovative sensor are many and in the most varied fields of application. Particularly interesting is the possibility of being able to simultaneously analyze data in RGB (visible) and infrared, allowing immediate context analysis to drastically reduce the margin of error. Thanks to a high-quality optics and the use of the latest generation of CCD sensors, the system can produce images that guarantee a ground resolution of about 25 cm (at present no sensor can guarantee a similar resolution). In addition to representing the state of the art of airborne sensors for the quality of the images it produces, thanks to RTPS technology, it is able to process the data acquired that will form the thematic maps of context in real-time. This means significantly reducing the processing time of data on the ground and ensuring a fast operational response.
The 2° Nucleo Aereo at the time of our visit operated exclusively with "Orca 3", while "Orca 4" is currently in Piaggio for important maintenance work.
The use of the aircraft from 2012, with the end of the cycle on Lampedusa and the installation of CASI 1500, is almost exclusively the preserve of missions of Environmental Remote Sensing, exceptionally it is used for SAR missions being still able to use the FLIR and the Research Beacon. The last mission in SAR version was carried out in October last year to search for a raft with four missing at Capo Rizzuto. Currently at the 2° Nucleo operate only two crews qualified to the DL3, four pilots, two specialists and two operators to the systems, with the transfer of the Piaggio "Orca 3" last June at the 3° Nucleo Aereo of Pescara the crews are making the transition on the ATR 42. A DL3 Pilot Officer is currently stationed at Latina Air Base (70° Stormo of the Aeronautica Militare) to carry out the task of instructor for any "machine passages" or "maintenance qualifications", it operates with an aircraft P 166DP1 of the Guardia di Finanza.
One of the most important missions carried out in recent times by the P 166 of the 2° Nucleo was a remote sensing action of the waters around the wreck of the Costa Concordia before its removal. Another remote sensing mission was carried out in the Metaponte with an operator from the CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche or National Research Council) on board. Although no longer used for this purpose, the P 166 can still be used for Fisheries Surveillance missions using the search radar and the search beacon.

AW 139CP
The AgustaWestland AW 139 is a medium type helicopter (class six tons) twin-engine equipped with rigid five blades rotor.
Initially developed jointly by Agusta and the American Bell, the designation was AB 139, following the withdrawal from the Bell Helicopters project and the merger of Agusta with the British Westland was renamed AW 139.
The AW 139 made its first flight on 3 February 2001 at the Agusta plant in Cascina Costa, while the first production model flew on 24 June 2002, the first delivery took place in 2003. The production plant is located in Vergiate in the Province of Varese.
The AW 139 has had considerable success in both the civil and military markets, currently the model is a category leader with over 900 orders, the uses and configurations are multiple, ranging from the roles of Air Ambulance, Off-Shore operations on oil platforms, VIP transport to SAR (Search and Rescue) activities, not to mention joint transport, the cabin can accommodate up to 15 passengers, the helicopter is normally flown by two pilots but can also operate in "single pilot" mode.
The aircraft features all state-of-the-art technology including a Honeywell Primus Epic integrated avionics system that includes, among other things, a four-axis AFCS (Automatic Flight Control System) system and four multi-function MFD (multi-function display) displays 8" x 10" LCD.
The engine is based on two Pratt & Whitney PT6C-67C turbines that deliver more than 1,100 hp each and are controlled via EEC (Electronic Engine Control) and a dual system FADEC (Full Authority Digital Engine Control). The helicopter has a maximum take-off weight (MTOW) of 6,400 kg and can reach a speed of 259 km/h at a maximum height of 6,560 meters, the maximum range is over 1,200 km.
The AW 139 in service at the Servizio Aereo of the Guardia Costiera are called AW 139CP (Capitaneria di Porto) and are affectionately called "Nemo", nickname dedicated to the well-known fish of the cartoon Walt Disney/ Pixar.
The first of four helicopters, "Nemo 01", was delivered to the Guardia Costiera on 8 July 2010. The version in use at the 2° Nucleo Aereo is designed mainly for Emergency and Medical Evacuation, the main equipment are:
-Electric winch with a maximum load capacity of 272 kg
-Inflatable boat of emergency
-Research beacon SX-16
-fact sheets
-weather and research radar
-autopilot
-compatibility for NVGs
-Collision avoidance system TCAS I (Bendix King KTA 970)
-FLIR
-Emergency flotation system and external life rafts
-barycentric hook
-radio sea frequency
-satellite communication system
-Optical Proximity lidar System (OPLS) obstacle distance sensor
Currently there are three helicopters in service at the Catania air base, in total there are six complete crews, all formed by two pilots, a winch operator and on-board systems and an rescue swimmer, for off-site missions, also is provided on board also a specialist maintainer of the aircraft.
In all of the above-mentioned crew there are three pilots and two operators with the qualification of instructors, and an rescue swimmer with the function of supervisor.
Remaining within the scope of the instructors it should be remembered that a member of the 2° Nucleo and one of the Luni air base (1a Sezione Volo Elicotteri) also have the qualification to carry out control activities on the staff of the Servizio Aereo during the training activity that takes place regularly at the AgustaWestlend simulator in Cascina Costa, in this context, sessions of four hours each for Chief Pilot and Second to test emergency situations and flight in IFR (Instrumental Flight Rules) in emergency.
All the crews dedicated to the rotary wing line are completing the qualification to use the NVG (Night Vision Goggles) as an aid to night operations.
In addition to the navigating personnel the fleet of AW 139 is managed by a quota of personnel with the task of avionics - fitters - maintainers (10-12 technicians).
As for the operation of the "Nemo" this occurs mainly on the sea, only occasionally on land for air ambulance operations, the specialty of the crews of Nemo are the rescues in favor of shipwrecks or people in difficulty on board boats. Another component that operates on board the AW 139 of the 2° Nucleo Aereo are the doctors of the Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta (CISOM or Order of Malta’s Italian Relief Corps) 365 days a year, 24 hours a day, provide support to Guardia Costiera crews for rescue missions, medical transport or medical evacuation (MEDEVAC). In the case of a MEDEVAC mission, on the basis of a memorandum of understanding between the Ministry of Health, General Command of the Capitanerie di Porto — Guardia Costiera and CIRM (Centro Internazionale Radio Medico or International Medical Radio Centre), the latter shall be responsible, Obviously having heard the advice of the CISOM doctor on board, to decide which is the most suitable destination for the patient to receive the necessary medical treatment.
The rescue operations in favour of people on ships are the most difficult due to various objective factors, the movement of the boat, the weather conditions, combined perhaps with night operations create a rather critical situation, fortunately, the technology of the AW 139 partly supports the effort of the crews, but is not always able to zero the risk. The recovery of a person from a boat is always done with the use of the winch, entering laterally is lowered the rescue swimmer or basket, in this situation it is the operator to the winch that "manages" the helicopter maneuvers; a specialty acquired by the Americans is that of use instead of the "Try Line", when the ship remains in the vertical of the helicopter and therefore is not visible, a special rope is lowered which, with the help of a helper on board the boat, keeps it in a visible place, thus allowing the crew to have a reference point.
AW 139 is capable of carrying a maximum of eight shipwrecks at a time during rescue missions. In 2014 several SAR missions were carried out, many in favor of commercial navigation (33), some for illegal immigration (6/7), but the biggest commitment was for the accident of the ferry Norman Atlantic last December where two helicopters AW 139, with three crews, were redeployed to Brindisi for rescue operations, in the four days (28 to 31) of the emergency 34 rescues were carried out with people transported ashore on the airports of Bari and Brindisi.
To close the chapter AW 139 it seems right to mention the news released by AgustaWestland of 6 July 2015 where, it is announced that on that date, in the presence of the General Commander of the Guardia Costiera Felicio Angrisano, of the Minister of Infrastructure and Transport Delrio and the Chief Executive Officer of AgustaWestland Romiti, were formally accepted three new helicopters AW 139 that will shortly enter into service at the Componente Aerea of the Guardia Costiera, at the same time, a further contract was signed for two more helicopters, bringing the fleet to ten helicopters.

ATR 42MP
The ATR 42-500 is a regional twin-engine airliner, used for passenger transport and designed to carry out the service on medium-short routes, is still being built by an Italian-French consortium, Aérospatiale and Alenia, named Avions de Transport Regional which created the successful family of ATR 42 and 72. The first ATR 42 entered service in August 1984, while the first ATR 42-500 was delivered in October 1995. The 500 series (of the ATR 42) is currently the only version in production, and is characterized by the new PW 127M/E engines with six-blade "saber" type propellers, which allow a higher speed (585km/h) than the 300 version. Other special features are new interior fittings and new technological equipment in the cockpit of piloting.
As for the Guardia Costiera ATRs, the management of the aircraft during patrol missions includes a crew of three pilots, a Captain and two First Officers, this composition allows an alternation of commands in particular for long distances, while the pilot who momentarily does not sit at the controls performs the function of TACCO (Tactical Operator). Then there are the on-board operators who sit at the console of ATOS (Airborne Tactical Observation and Surveillance), respectively at MOC 1 and 2 (Multifunction Ope-rating Console), and to conclude the vision of the staff on board we find three aeronautical specialists who perform the function of observers, two positioned at the bubble windows, and who, if necessary, also deal with the launch of smoke bombs and airborne rafts, the third specialist, who is also the most senior in degree, also holds the role of cabin manager.
ATOS is a palletized system designed by Selex Galileo and designed to allow a complete and immediate interaction between several sensors and subsystems, the data obtained by the various sensors are processed and transformed into images, they are displayed in real time on the "suite" (MOC 1 and MOC 2) of the operator and recorded if necessary. The sensors that transmit the data to the system are the Electro Optical Sensor Turret (EOST). The EOST is an electro-optical group composed of a Gyro-stabilized platform operating at 360º, a high resolution ATV color camera, a Spotter (Long range camera) monochrome LRTV (distinguishes characters 20 cm high at a distance of 1.5 nautical miles), and from a high resolution infrared camera with five nautical miles, type recognition at two m/n, identification of a target of 2,3 m x 2.3 m at 1.5 m/n. These sensors allow extremely stable images even in the presence of high aircraft turn rates, as well as recognizing, identifying and locating surface targets both day and night, by sensors operating in different bands.
Another essential sensor is the Raytheon SeaVue 2022 Research Radar, through the synthetic aperture antenna is able to cover distances up to 256 nautical miles and to carry out detection of boats very fast and with reduced radar reflection, therefore very suitable for maritime patrol. It can also be used in normal SAR (Synthetic Aperture Radar) mode to scan the terrestrial orography of the coasts, or in weather mode, and again in ISAR (Interferometric Synthetic Aperture Radar) mode to have a target display in 3D format.
On the ATR, two sea VHF-band radios, a HF-band communication system and a UHF-band one are used for transmissions.
Finally we have a Searchlight with high intensity (between 80 and 100 million candles) positioned in the front right, the lighthouse is adjustable both manually and automatically (via the EOST). Two other important missions that are carried out by the ATR are the transport of organs and the MEDEVAC (MEDical EVACuation).
On the "Manta" operating from the base of Catania are not installed the radar antennas of SLAR (Side Looking Airborne Radar) as this type of equipment is used for Remote Environmental Detection, specific activity that is almost exclusively the responsibility of the 3° Nucleo Aereo di Pescara. Currently the personnel operating on the ATR is composed of five complete crews each of two pilots, one TACCO, two operators to the systems and two specialists with functions of head aircraft, observers and launch managers, the two specialists are also responsible for carrying out pre-flight and post-flight checks as well as "Check Alfa" maintenance activities. In order to guarantee to the personnel who arrive at the 2° Nucleo Aereo the necessary instruction, as well as the maintenance of the necessary qualifications of the personnel already in service, two figures have been identified within the Reparto Volo for each specialty with the qualification of Instructor. They guarantee that the various procedures of "Crew Resource Management", of safety for navigation in both the military and civil field and the procedures of standardization of the crew are maintained to the required standards.
The main function performed by the ATRs of the 2° Nucleo Aereo is maritime patrol and rescue (SAR), the "area" where the crews of Catania are called to carry out their work covers all the Ionian Sea, the island of Malta and goes up to the coasts in front of the Greek island of Crete, with six hours of flight at a speed of 120 knots maybe patrol this entire portion of the Mediterranean. During the patrol, the SeaVue 2022 radar is used, which is able to discover even slightly larger boats than a dinghy at a distance of 256 nautical miles, or by connecting to the AIS (Automatic Identification System) ship traffic control systempractically the same system as the "Transponders" used on aircraft.
The IMO (International Maritime Organization) has rendered obligatory the installation and the use of the AIS on board of all the fleeting ships and those having a advanced tonnage to the 299 tsls, this does not prohibit also to the small boats to have on board the AIS, allowing him to transmit his position or to receive via "marinetraffic.com" the position of the other ships in the area of interest.
Therefore the AIS allows the crews of the ATR to know in real time all the data of the ship, name, flag, type of ship, state in navigation with advanced speed to a knot, route and speed, draught, destination and relative ETA, length and width, instant of receiving data from the ship’s GPS, photographs of the vessel, radio identifier and other many data.
Not sporadic fact that they must face the crews of the ATR 42 of the Guardia Costiera is that to localize coming boats in particular way from Turkey, from Syria and from Crete that carrying out illicit traffics they shut down rightly the AIS.
The ATR during the patrol activity in recent years have allowed to locate more than 7,500 immigrants headed for the Italian coast.
While in the field of rescue (SAR) the ATR has demonstrated over the years its remarkable ability to play the role of on-site coordination as a flying command post to direct rescue operations, having the ability to direct and manage both naval and aircraft that contribute to the operations, in fact during the emergency of the Norman Atlantic were the ATRs of Catania and Pescara to carry out this type of task, operating from Brindisi have coordinated the Italian and foreign vehicles on the scene of the accident.
Before closing the article we give space to the description of the Crest belonging to the Catania Guard Costiera Air Base.
The "Crest", on a wooden base, consists of bronze disc concentric circles and color sectors described as follows: on the left is reproduced in gray color portion of Eastern Sicilia - under the jurisdiction of the Direzione Marittima of Catania.
In correspondence of the geographical place of the city of Catania, is reproduced the symbol of the city, represented by the elephant in lava stone with the obelisk above.
The "Crest" reproduces stylized some infrastructure of the Base; [in particular, are depicted one of the two hangars the building Command and the adjacent building where the Centrale Operativa Controllo Aeromobili is located.
On the right, with the red background of the colors of the logo of the Guardia Costiera, are reproduced the profiles of the four types of aircraft supplied to the Aircraft Component of the Guardia Costiera; in order - from top to bottom:
Piaggio P 166DL3;
• Alenia ATR 42MP;
• Agusta AB 412CP;
Agusta AW 139CP.
In the outer circle of blue color, are shown - in yellow gold - the name of the Command and the headquarters, spaced by two stars symbol of belonging to the Armed Forces.
The disc is topped by the Jack turrito of the Marina Militare with anchor and "wings", symbol of the Naval Aviation.
At the bottom, it reproduces a stylized blue ribbon where the chosen motto (in Latin) stands out in golden yellow: "NULLA DIES SINE LINEA" whose translation reads "NO DAY WITHOUT A META".
The sky and blue backgrounds want to recall to the observer the colors of the sky and the sea of which the wave motion is mentioned.
Being a new Command in the field of FA, the need to equip it with a "Crest" has been evaluated, as is the tradition of all military Commands.
As you can see in the year of realization of the crest (2010) between the aerial means represented does not figure the Piaggio P180 in how much assigned to the dependent flight unit from year 2011.

The authors would like to thanks the C.V. Distefano Alfio, the C.F. Prencipe Antonio, the C.F. Ridolfo Massimo, the C.C. Previteri Massimiliano, the T.V. Saverio Coco, the T.V. Ruggero Capra, the S.T.V. Andrea Bassetta, the S.T.V David Dreon, S.T.V. Iacopo "Jack Tacchino" the 2° C° Pacifico Aldo and all the personnel of the air base of Catania.
Also meriting special thanks for their essential assistance is the Ufficio Stampa of the Comando Generale of the Guardia Costiera of the Capitaneria di Porto (Rome), in particular the T.F. Floriana Segreto, the C.V. Sergio Liardo
and the C.F. Roberto D'Arrigo   
Text by Giorgio Ciarini e / and Dario Cocco 
Foto di Giorgio Ciarini, Dario Cocco, Alessandro Palantrani, Gianni Scuderi 
March 2015 - July 2015