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Aeroporto Militare di Cameri, martedì 31 marzo 2015. E’ doveroso evidenziare che le cronache degli ultimi anni che hanno coinvolto la storica base di Cameri (100 anni compiuti nel 2009), inevitabilmente ricadevano su di un tema ampiamente diffuso e dibattuto come quello della FACO (Final Assembly and Check Out) e del suo “gioiello tecnologico” che porta il nome di JSF F 35 Lightning II, con tutti i risvolti e le problematiche dibattute a livello planetario. Spesso, purtroppo ne abbiamo preso atto in diverse occasioni, ci si dimentica che Cameri, era, e rappresenta ad oggi, una base aerea dove c’è stato, e c’è ancora anche molto altro. Per esempio ritornando indietro ci possiamo ricordare di alcuni reparti operativi di primo livello che hanno solcato i cieli di Cameri e del novarese per decenni, per un breve periodo si rammenta anche la presenza di una Pattuglia Acrobatica, e passando rapidamente ai giorni nostri la presenza di un Reparto manutentivo altamente specializzato che nulla ha da invidiare a quelli presenti nei paesi molto più progrediti del nostro. Il Ce.Po.V.A., con i suoi enti dipendenti: • rappresenta il principale polo logistico manutentivo di Forza Armata; • rappresenta il centro di eccellenza per la gestione tecnico, logistica, manutentiva ed ingegneristica per i sistemi d’arma Tornado ed EF 2000 Nella giungla di informazione dei nostri tempi, per fortuna, si riesce a dare spazio a piccoli eventi che andrebbero pubblicizzati magari non solo nel territorio circostante ma certamente in un ambito più ampio, sottraendo finalmente “ossigeno” alle discussioni animose su questo “mostro” denominato FACO. L’esempio lampante è quanto è stato fatto appunto a Cameri in occasione delle celebrazioni del 92° Anniversario di Fondazione della “Nostra” Aeronautica Militare, come da presentazione appunto martedì 31 Marzo. Non tanto per le celebrazioni, sacrosante e doverose, ma per il completamento di una “piccola opera” che ha come scopo di salvaguardare degli oggetti e dei ricordi appartenenti ai 92 anni di storia della nostra Forza Aerea e, soprattutto ai cento e più anni di vita dell’aeroporto di Cameri. Per illustrare quella che è la nuova aerea espositiva creata a Cameri voglio ritornarci alla fine dell’articolo per rendere doverosa prosecuzione di quanto detto dal Generale Ispettore Lucio Bianchi durante l’intervento odierno. Il Comandante del CePoVA (Centro Polifunzionale Velivoli Aerotattici) ha presieduto l’evento sul Piazzale Bandiera della base antistante la palazzina che ospita il Comando. All’evento hanno preso parte le massime autorità civili e militari della Provincia di Novara nonché rappresentanze dell’Associazioni combattentistiche d’Arma legate all’aeroporto Militare di Cameri. Il Generale Bianchi dopo aver passato in rassegna lo schieramento del personale militare e civile che presta servizio sull’aeroporto ha portato il saluto e gli auguri del Comandante di Stato Maggiore Generale di Squadra Aerea Pasquale Preziosa con il seguente messaggio: "ufficiali, sottufficiali, graduati, militari di truppa, personale civile, oggi l’Aeronautica Militare, più che mai orgogliosa di vestire i panni di una grande squadra, festeggia il suo 92° compleanno e lo fa con lo sguardo fiero di chi guarda oltre l’orizzonte e affronta con coraggio le molteplici complesse sfide future, forte dell’entusiasmo e del vigore che hanno sempre contraddistinto la sua gente, soprattutto nei momenti più impegnativa della sua intensa storia. Come tutte le grandi famiglie, specie in occasioni particolarmente significative come questa, non possiamo esimerci dal dedicare un deferente pensiero a chi ha preceduto negli anni e ha offerto all’arma azzurra tutto se stesso, spesso anche la vita, con una dedizione eroica manifestatasi sia negli atti più noti, che sono rimasti nella storia del volo del nostro paese, così come nel silenzio e spesso logorante dipanarsi delle attività quotidiane, che richiedono un eroismo diverso, ma non per questo meno ammirevole e degno di celebrazione. L’anno di lavoro che ci lasciamo alle spalle è stato senza dubbio intenso e impegnativo sia sotto il profilo operativo che scientifico. basti solo pensare al contributo che l’Aeronautica Militare ha fornito in occasione dell’emergenza sanitaria provocata dal virus Ebola, mettendo in campo nuove capacità operative che hanno reso l’Italia leader mondiale nel settore dei trasporti biocontenitivi di lungo raggio. Oppure agli interventi per il soccorso al traghetto Norman Atlantic e alle navi di migranti nello Ionio negli ultimi giorni del 2014, che testimoniano l’impegno costante della forza armata al servizio della collettività, con i suoi equipaggi pronti a decollare giorno e notte, sette giorni su sette, 365 giorni l’anno. Queste che ho citato sono alcune delle tante soddisfazioni professionali di cui l’Aeronautica Militare deve andare orgogliosa, pure se malauguratamente il 2014 verrà ricordato da tutti noi anche per i tragici eventi di Ascoli Piceno e la triste e prematura scomparsa di quattro nostri colleghi: Alessandro Dotto, Paolo Piero Franzese, Giuseppe Palminteri e Mariangela Valentini. quattro giovani piloti accomunati dalla passione per il volo, quattro giovani vite strappate agli affetti più cari, quattro esempi emblematici di quanto sia ardito e difficile padroneggiare il cielo e quanta audacia e forza di volontà ci voglia per fare bene il proprio mestiere fino in fondo. A loro e a tutti i caduti riserviamo il nostro più commosso pensiero, nella certezza che i loro nomi resteranno scolpiti nella nostra memoria come il loro spirito aviatorio custodito nell’azzurro dei cieli. Ormai siamo tutti a conoscenza che l’epoca storica in cui viviamo si caratterizza soprattutto per la rapidità con la quale si stanno verificando importanti cambiamenti di tipo politico, economico e geografico. il mondo sta cambiando velocemente e tutto ciò grazie anche al progresso tecnologico che ha il merito di aver reso vicino quello che una volta sembrava distante e quasi irraggiungibile. basti pensare allo spazio, ai suoi misteri e alle sue bellezze, un tempo soltanto un sogno e oggi una straordinaria realtà che quotidianamente stiamo vivendo attraverso i progressi della ricerca aerospaziale e le esperienze raccolte dai nostri astronauti che negli anni si sono avvicendati a bordo della stazione spaziale internazionale. Non ultima il Capitano Samantha Cristoforetti, alla quale tutti noi ci stringiamo in un ideale abbraccio, facendo il più grosso in bocca al lupo per l’approssimarsi della conclusione della missione “Futura” che l’ha vista attiva e coinvolgente protagonista. Per raggiungere obiettivi come questo, così come per i tanti altri raggiunti nell’arco dei 92 anni della nostra storia, è stato necessario convincersi che per affrontare con successo le sfide del futuro serve un coraggio nuovo, o meglio il coraggio di guardare avanti, spingersi verso ambiti inesplorati e innovarsi puntando sulla sperimentazione e sulla ricerca: ingredienti essenziali per il progresso. un tale impegno, che sarebbe già di per se assai oneroso, diventa ancora più arduo dalla progressiva carenza di risorse resa inevitabile dalla situazione economica del paese. E’ quindi indispensabile il concorde impegno di ogni singolo componente della forza armata, a qualsiasi livello, dal più umile a quello dei vertici, per il soddisfacente conseguimento degli obiettivi che ci vengono indicati. Tutti noi che in uniforme o in abiti civili facciamo parte della grande famiglia aeronautica siamo accomunati da un sogno e per descriverlo non ho trovato parole migliori di quelle di De Gasperi ad un suo amico (7 gennaio 1928), mentre visita San Pietro, parlando di Michelangelo: “… quell’impressione di forza costruttiva e quello slancio creatore di genio e di preghiera che mi pareva confluire in un sol sforzo gigantesco di superare la materia per raggiungere lo spirito ed alzarsi dalla terra fino a toccare il cielo”. Bene, nell’adempimento del nostro dovere, nel pieno successo della nostra missione, potremo tutti insieme, “con valore verso le stelle, realizzare questo sogno.” |
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Sempre il Comandante del CePoVA nonché del Presidio Aeronautico di Cameri ha proseguito con un proprio discorso rivolto a tutti gli intervenuti:
“A nome del personale dell’Aeronautica che qui rappresento, voglio esprimere un sentito ringraziamento alle autorità e agli ospiti che oggi hanno voluto onorarci della loro presenza, in particolare il Presidente della Provincia Dott. Besozzi, il Procuratore della Repubblica Dott. Saluzzo, il Sindaco di Somma Lombardo Dott. Colombo ed i Comuni di Novara, Cameri e Bellinzago che con la rinnovata disponibilità dei loro gonfaloni, sottolineano ancora una volta vicinanza e solidarietà a noi uomini e donne in uniforme azzurra. Un affettuoso saluto va al personale in quiescienza ed alle Associazioni Combattentistiche e d’Arma presenti oggi qui numerose; voi conferite all’odierna cerimonia grande lustro e la vostra presenza fa sentire una particolare, corrisposta, vicinanza. Grazie infine agli organi di informazione oggi presenti e sempre attenti e sensibili alla nostra realtà. Il nostro Capo di Stato Maggiore lo ha chiaramente detto; la nostra forza armata a 92 anni dalla sua nascita, continua ad onorare i propri impegni con totale dedizione ed efficacia. anche noi, in questa base, nell’anno appena trascorso, abbiamo operato a pieno regime, senza risparmio, con impegno e straordinario entusiasmo sempre più rappresentando le tradizioni di lealtà, coraggio, sacrificio e senso del dovere iniziate e tramandate nel tempo, con orgoglio, dai nostri predecessori. E’ vero, questo è stato un anno entusiasmante per la base di Cameri, sempre più proiettata verso traguardi ambiziosi, collocati quali siamo, ormai stabilmente, tra le realtà di punta nel panorama aeronautico nazionale ed internazionale. Come è noto, Cameri ospita l’unico sito di produzione di F 35 oltre a quello di Lockheed Martin negli Stati Uniti ed è sempre stato il centro di eccellenza tecnico logistico e manutentivo dell’Aeronautica Militare Italiana con la responsabilità della manutenzione profonda della flotta dei velivoli tattici “fast jet” Tornado ed Eurofighter . Ora con la assegnazione a Cameri da parte del Pentagono, lo scorso dicembre, della responsabilità di assumere il ruolo di polo europeo di manutenzione riparazione revisione e aggiornamento per la flotta F 35 non solo italiana ma, anche e soprattutto, di quella che opererà in Europa, Cameri, ha visto riconosciuta e sanzionata la nostra grande aspirazione di divenire un polo di eccellenza tecnico-logistico internazionale. Per comprendere meglio, si parla, a regime, di circa 500-600 velivoli dell’ultima generazione, appartenenti alle forze aeree di almeno sette paesi includendo anche gli americani, che utilizzeranno questo centro per l’effettuazione della necessaria manutenzione di livello profondo della cellula; numeri che nessun paese europeo nella propria storia ha mai potuto non dico gestire ma nemmeno lontanamente pensare di gestire. Nel merito penso sia giusto rammentare le parole espresse a riguardo dal Ministro della Difesa, On. Pinotti allorquando l’Ambasciatore americano diede l’annuncio: "e' un risultato straordinario che premia la credibilità del nostro paese e riconosce le capacità tecnologiche nazionali". Un riconoscimento che ci ha riempito di un sano orgoglio ma tutto questo non e’ accaduto per caso. questo successo è stato conseguito perché Cameri ha sempre rappresentato una competenza specifica nazionale e da più di un secolo proprio a Cameri sono state scritte importanti pagine di storia aeronautica. Per questo motivo parallelamente al nostro quotidiano impegno nel settore tecnico/operativo, abbiamo pensato fosse doveroso lasciare un tributo concreto che onori questa storia. Tra poco inaugureremo la nuova area espositiva dell’Aeroporto Militare di Cameri. daremo il battesimo ad un’area che, da adesso in poi, sarà custode di cimeli ed oggetti che compongono la memoria della nostra preziosa storia aviatoria territoriale. Il progetto trae origine dalla necessità di creare idonei spazi espositivi ove rilocare e valorizzare materiale di interesse storico disponibile in base o appartenente a collezioni private e raccolto nel corso degli anni. Questo grazie alla sensibilità dimostrata dal personale dell’arma azzurra oggi in congedo e da numerosi famigliari che hanno donato oggetti e ricordi, di indubbio valore sentimentale, appartenuti a loro parenti molti dei quali in servizio a Cameri negli oltre cento anni di storia della base. Va detto peraltro che questo nuovo sito, in linea con le giuste necessità di contenimento della spesa, è stato realizzato senza incidere sui capitoli di spesa della Pubblica Amministrazione. Quanto realizzato lo si deve infatti al supporto di alcune aziende che operano giornalmente con noi in questo sito e all’entusiasmo e alla dedizione del personale ufficiali, sottufficiali e dipendenti civili, che hanno creduto nel progetto. Mi sia quindi concesso rivolgere espressioni di ringraziamento alla ditta Maltauro e alla società AgustaWestland perchè ci hanno supportato nel completamento dell’infrastruttura di circa 250 mq che è stata realizzata, nonché esprimere il mio riconoscimento anche alla ditta Icorip per il supporto dato per il restauro dei velivoli in esposizione esterna . Ma un grande ben fatto, mi sia concesso rivolgerlo a tutti gli uomini e le donne della base di Cameri e del 2° Deposito Centrale di Gallarate che hanno lavorato al progetto; ho visto una grande partecipazione, abbiamo viaggiato a velocità impensate; per alcuni di voi questo ha rappresentato il coronamento di un obiettivo a lungo perseguito; avete pienamente compreso la grande responsabilità che ci siamo assunti con questa iniziativa e tutti insieme avete contribuito con perizia e infinita dedizione alla realizzazione di quanto tra poco sarà inaugurato. Non voglio fare nomi ma ognuno di voi sa quanto questo vostro sforzo sia stato apprezzato e considerato. Oggi la presenza di tanti sostenitori, appassionati e donatori testimonia quanto questi valori siano importanti. Il nostro impegno sarà quello di valorizzare, custodire ma soprattutto permettere la fruizione del materiale che abbiamo in esposizione a chiunque sarà interessato, nella ferma volontà di preservare il ruolo della nostra base, da sempre un plusvalore di una comunità che vive in un territorio dalle spiccate tradizioni aviatorie come il nostro. Impegniamoci però a non fermarci qui. Mi auguro infatti che altri sostenitori, che non hanno, per ora, avuto modo di partecipare, vedendo il risultato di questo sforzo corale e la grande attenzione che ha raccolto, ci aiutino ad integrare e ampliare ulteriormente il nostro polo espositivo perchè abbiamo ancora molto da mettere in esposizione. Concludo dicendo che la nuova area espositiva vuole essere il nostro tributo verso coloro che ci hanno preceduto e, idealmente, la dote che consegneremo a coloro che ci seguiranno. Credo che anche queste iniziative servano a mantenere quegli stabili presupporti che consentono di assicurare per Cameri un futuro da protagonista della storia aviatoria nell’interesse e per il bene della nostra nazione.”
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Come accennato in inizio articolo, in occasione delle celebrazioni del 92° Anniversario, è stata inaugurata un area espositiva al coperto che si affianca ad una area espositiva, già esistente, disposta invece all’aperto e che raccoglie 17 velivoli tra aerei ad ala fissa ed elicotteri (Tornado IDS, F 86K, RF 84F, T 33A, MB 326B, T 6H, G 91T, G 91R, G 91Y, AMX, F 104G, HU 16A, P 166M, AB 47J, AB 47G, SF 260AM, FIAT G 46). Il taglio del nastro che ha sancito l’apertura dell’area è stato compiuto dalla madre del compianto Capitano Mariangela Valentini. L’area all’aperto era da molti anni aperta a visite di scolaresche di ogni ordine e grado, visite istituzionali, associazioni d’Arma e combattentistiche, gruppi organizzati, semplici appassionati, ecc. Inoltre i materiali trovano collocazione in concomitanze di eventi, manifestazioni, cerimonie a carattere aeronautico o storico, secondo le necessità della FA o di tipo istituzionale purché preventivamente autorizzate dagli AA.CC. In passato si è già partecipato ad attività di particolare rilievo quali: trasmissione televisiva su Rete 4 intitolata La Domenica del Villaggio, (puntata del Natale dedicata alla Provincia di Varese); tre edizioni del Ferrara Ballons Festival; tre edizioni Le Piazze in Fiera Gallarate (Varese); tre volte Festa del 4 Novembre a Milano con contemporanea esposizione presso la Società del Giardino; mostra Il Secolo con le Ali a Torino; tre edizioni Festa Nazionale del Bambino (Alba, Asti, Canelli); Festa del Centenario Aeroporto di Cameri; evento La Scienza del Volo con passaggio televisivo su TG RAI 3 Lombardia e servizio della trasmissione Leonardo su RAI 3; La Settimana della Scienza a Gallarate; due edizioni Pitti Uomo per partnership commerciale AM - Cristiano di Thiene; Fiera Internazionale 2012 Bread e Butter a Berlino; cinque allestimenti di vetrine del Ferrari Store a Milano per eventi, correlati alle celebrazioni del 4 Novembre, organizzati dalla 1ª Regione Aerea. Molte sono le testate giornalistiche nazionali e locali, tra cui la Rivista Aeronautica, che si sono interessate alle attività della sala espositiva. Escludendo i passaggi televisivi, si può tranquillamente stimare che i materiali sono già stati “visitati” da oltre 2.000.000 di persone. |
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La costituzione della sala espositiva è inserita nell’ambito delle attività concernenti la rilocazione del 2° Deposito Centrale AM di Gallarate sul sedime di Cameri. Gli inizi degli anni ‘80 vedono prima la nascita di un’esposizione formata da velivoli in mostra statica (tre di essi, elicotteri AB 47G; AB 47J; velivolo SF 260, oggi hanno trovano spazio con quelli già presenti a Cameri), mentre agli inizi degli anni ’90, per volontà di uno sparuto manipolo di appassionati, all’interno dei locali dell’ex circolo truppa, vengono poste le radici di ciò che oggi si è realizzato. Inizialmente, le sale sono occupate da materiali di esclusiva proprietà dell’AM, provenienti dalla dismissione dei vari sistemi d’arma. L’iniziativa, trova la sua naturale evoluzione con le visite guidate di prassi; è così che prende corpo e consistenza la fase relativa alle donazioni (attualmente circa 50). Il risultato porta oggi ad aver costituito un’area espositiva di 250 mq ed un percorso di tipo tematico, cioè di micro aree, comprendente: -materiali tecnici: mezzi di armamento, apparecchiature di bordo, strumenti, equipaggiamenti di salvataggio e sopravvivenza per piloti e personale di volo, apparati tecnici in generale, ogni altro mezzo attinente direttamente o indirettamente all’attività istituzionale di FA (es. apparecchiature radar, meteo ecc.); -documenti: direttive, memorie, resoconti, atti ufficiali, diari storici, manoscritti e dattiloscritti in genere, gli atti di stampa, le fotografie ed i filmati di riconosciuto pregio inerenti alla storia del volo e dell’Aeronautica Militare; -cimeli: oggetti di particolare significato simbolico o morale che, ricollegandosi a fatti specifici o a personaggi famosi, costituiscono efficace testimonianza di storia e tradizioni aeronautiche presenti sul territorio o al livello nazionale; -opere d’arte: le figurazioni pittoriche, i disegni, le stampe ed altre composizioni di riconosciuto pregio artistico; -ricordi: gli oggetti di varia natura e provenienza che pur non avendo i requisiti per essere annoverati tra i cimeli ed i documenti, possono destare interesse come elementi di collezione, studio o di semplice curiosità; -modellismo: riproduzioni, in varie scale, di velivoli militari e civili. Tra i cimeli di maggior pregio è doveroso citare: - la decorazione “V ROSSA” per piloti di alta velocità su idrovolanti, appartenuta al Gen. De Giorgi; - il materiale del Gen. Beltrami al quale è stato intitolato, in sua memoria, l’aeroporto di Torino nel 1938; - il materiale del Col. Crotti ex Comandante dell’aeroporto militare di Taliedo (Milano); - il materiale del Ten. Col. Vaglienti asso degli idrovolanti ed ex Comandante dell’Idroscalo Militare di Ternate (Varese); Tra gli elementi da collezione trovano particolare risalto i libri che, con termine goliardico definiamo “MACH P100”, di vari corsi tra cui il Pegaso di G. Chiarini ed il REX (unico poi Rostro).
E’ in fase di studio/realizzazione l’ampliamento delle aree che, al termine dei lavori, dovrebbero permettere di usufruire di un ulteriore disponibilità di 550 mq comprendenti l’allocazione di materiali ingombranti (motori, apparati radar, siluri, serbatoi carburante esterni supplementari per velivoli, eliche, ecc), nonché la creazione di un’area accoglienza e una biblioteca tecnica/storica (pubblicazioni tecniche di velivoli e sistemi d’arma dismessi – libri di storia aeronautica).
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L'autore desidera ringraziare il Gen. Isp. Lucio Bianchi, il Ten.Col. Marco Ciolli, il Serg. Magg. Francesco D'Urbano e in particolare il Primo M.llo Walter Berardi
Testo di Aeronautica Militare e Giorgio Ciarini
Foto di Giorgio Ciarini
Marzo 2015
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English translation
Cameri Military Airport, Tuesday, March 31, 2015. It should be noted that the chronicles of recent years that have involved the historic base of Cameri (100 years old in 2009), inevitably fell on a widely spread and debated theme such as that of the FACO (Final Assembly and Check Out) and its "technological jewel" that bears the name of JSF F 35 Lightning II, with all the implications and issues debated at the global level. Often, unfortunately, we have taken note of it on several occasions, we forget that Cameri, was, and still is, an air base where there has been, and there is still much more. For example, going back we can remember some first-level operational departments that have crossed the skies of Cameri and Novara for decades, for a short time we also remember the presence of an Aerobatic Team Display, and quickly moving to our days the presence of a highly specialized maintenance department that has nothing to envy to those present in countries much more advanced than ours. The Ce.po.V.A., with its dependent entities: • represents the main maintenance logistics hub of the Armed Force; • represents the center of excellence for technical, logistic, maintenance and engineering management for the weapon systems Tornado and EF 2000 In the jungle of information of our times, fortunately, you can give space to small events that should be advertised not only in the surrounding area but certainly in a wider area, finally subtracting "oxygen" to animosous discussions on this "monster" called FACO. The clear example is what was done precisely in Cameri on the occasion of the celebrations of the 92nd Anniversary of the Foundation of "Our" Aeronautica Militare (Italian Air Force), as presented precisely Tuesday, March 31. Not so much for the celebrations, sacrosanct and dutiful, but for the completion of a "small work" that aims to safeguard objects and memories belonging to the 92 years of history of our Air Force and, above all to the hundred and more years of life of the airport of Cameri. To illustrate what is the new exhibition area created in Cameri I want to return at the end of the article to make it necessary to continue what was said by General Inspector Lucio Bianchi during today’s intervention. The Commander of the CePoVA (Centro Polifunzionale Velivoli Aerotattici or Multifunctional Aerotactical Aircraft Center) presided over the event on the Flag Square of the base in front of the building that houses the Command. The event was attended by the highest civil and military authorities of the Province of Novara as well as representatives of the Associazioni Combattentistiche e d’Arma linked to the military airport of Cameri. General Bianchi after reviewing the deployment of military and civilian personnel serving on the airport brought the greeting and best wishes of the Commander of the General Staff of Generale di Squadra Pasquale Preziosa with the following message:
officers, non-commissioned officers, graduated personnel, civilian personnel, today the Aeronautica Militare, more than ever proud to wear the shoes of a great team, celebrates his 92 birthday and does so with the proud gaze of those who look beyond the horizon and bravely face the many complex challenges ahead, strong enthusiasm and vigour that have always distinguished his people, especially in the most challenging moments of its intense history. Like all great families, especially on particularly significant occasions such as this, we cannot help but dedicate a respectful thought to those who have gone before and offered the blue weapon all of themselves, often even life, with a heroic dedication manifested both in the most well-known acts, which have remained in the history of the flight of our country, as well as in the silence and often exhausting unfolding of daily activities, which require a different heroism, but no less admirable and worthy of celebration. The year of work that we leave behind has undoubtedly been intense and challenging both in terms of operational and scientific. Just think of the contribution that the Aeronautica Militare has made to the health emergency caused by the Ebola virus, putting in place new operational capabilities that have made Italy a world leader in the field of long-range biocontainment transport. Or the interventions for the rescue of the ferry Norman Atlantic and the ships of migrants in the Ionian in the last days of 2014, which testify to the constant commitment of the armed force at the service of the community, with its crews ready to take off day and night, seven days a week, 365 days a year. These are some of the many professional satisfactions that the Aeronautica Militare must be proud of, although unfortunately 2014 will be remembered by all of us also for the tragic events of Ascoli Piceno and the sad and premature death of four of our colleagues: Alessandro Dotto, Paolo Piero Franzese, Giuseppe Palminteri and Mariangela Valentini. Four young pilots united by the passion for flying, four young lives torn from the dearest affections, four emblematic examples of how bold and difficult it is to master the sky and how much boldness and willpower it takes to do their job well to the end. To them and to all the fallen we reserve our most moved thought, in the certainty that their names will remain engraved in our memory as their aviary spirit guarded in the blue skies. We are now all aware that the historical age in which we live is characterized above all by the speed with which important political, economic and geographical changes are taking place. the world is changing fast and all this thanks to the technological progress that has the merit of having made close what once seemed distant and almost unreachable. Just think of space, its mysteries and its beauties, a time only a dream and today an extraordinary reality that we are living daily through the advances of aerospace research and the experiences gathered by our astronauts who over the years have alternated aboard the international space station. Not least the Captain Samantha Cristoforetti, to which all of us squeeze in an ideal hug, doing the biggest good luck to the approach of the conclusion of the "future" mission that saw her active and engaging protagonist. In order to achieve goals like this, as well as the many others achieved over the 92 years of our history, it has been necessary to be convinced that to successfully face the challenges of the future we need a new courage, or rather the courage to look ahead, to push towards unexplored areas and innovate by focusing on experimentation and research: essential ingredients for progress. Such a commitment, which would in itself be very costly, becomes all the more difficult because of the progressive shortage of resources made inevitable by the economic situation in the country. It is therefore indispensable for the united commitment of every single component of the armed force, at every level, from the most humble to that of the summits, for the satisfactory achievement of the objectives indicated to us. All of us who in uniform or civilian clothes are part of the great aviation family are united by a dream and to describe it I could not find words better than those of De Gasperi to a friend (January 7, 1928), while visiting San Pietro, talking about Michelangelo: "... that impression of constructive force and that creative impulse of genius and prayer that seemed to converge in one gigantic effort to overcome the matter to reach the spirit and rise from the earth to touch the sky". Well, in the fulfilment of our duty, in the full success of our mission, we can all together, "with value to the stars, realize this dream."
The Commander of the CePoVA as well as of the Presidio Aeronautico (Aeronautical Presidium) of Cameri continued with a speech addressed to all the speakers:
"On behalf of the Aeronautica Militare personnel I represent here, I would like to express my heartfelt thanks to the authorities and guests who have honoured us with their presence today, in particular the President of the Province Dott. Besozzi , the Prosecutor of the Republic Dr. Saluzzo, the Mayor of Somma Lombardo Dr. Colombo and the municipalities of Novara, Cameri and Bellinzago that with the renewed availability of their banners, underline once again closeness and solidarity to us men and women in blue uniform. An affectionate greeting goes to the retired personnel and to the Associazioni Combattentistiche e d’Arma present here today numerous; you confer great prestige to today’s ceremony and your presence makes you feel a particular, corresponding, closeness. Thanks finally to the media present today and always attentive and sensitive to our reality. Our Chief of Staff clearly said so; our armed force, 92 years after its birth, continues to honour its commitments with total dedication and effectiveness. We too, on this basis, in the past year, have been operating at full capacity, without savings, with commitment and extraordinary enthusiasm increasingly representing the traditions of loyalty, courage, sacrifice and sense of duty begun and handed down over time, with pride, from our predecessors. It’s true, this has been an exciting year for the base of Cameri, increasingly projected towards ambitious goals, placed which we are, now permanently, among the leading realities in the national and international aeronautical scene. As is known, Cameri hosts the only production site of F 35 in addition to that of Lockheed Martin in the United States and has always been the center of technical excellence logistics and maintenance of the Aeronautica Militare italiana with the responsibility of deep maintenance of the fleet of tactical aircraft "fast jet" Tornado and Eurofighter. Now with the assignment to Cameri by the Pentagon, last December, of the responsibility to assume the role of European center of maintenance repair overhaul and update for the fleet F 35 not only Italian but, also and above all, of that which will operate in Europe, Cameri, has seen recognized and sanctioned our great aspiration to become a pole of excellence technical-logistic international. To better understand, we talk, at full capacity, about 500-600 aircraft of the latest generation, belonging to the air force of at least seven countries including the Americans, which will use this centre to carry out the necessary deep-level maintenance of the airframe; numbers that no European country in its history has ever been able not to manage but not even remotely think of managing. On the merits, I think it is right to recall the words expressed in this regard by the Minister of Defence, Hon. Pinotti when the American Ambassador announced: "It is an extraordinary achievement that rewards the credibility of our country and recognizes national technological capabilities". A recognition that has filled us with a healthy pride but all this has not happened by chance. This success has been achieved because Cameri has always represented a specific national competence and for more than a century in Cameri have been written important pages of aeronautical history. For this reason, in parallel with our daily commitment in the technical/ operational sector, we thought it was right to leave a concrete tribute that honors this story. Soon we will inaugurate the new exhibition area of the Cameri Military Airport. we will give baptism to an area that, from now on, will be the custodian of relics and objects that make up the memory of our precious avian territorial history. The project originates from the need to create suitable exhibition spaces where to relocate and enhance material of historical interest available on the basis of or belonging to private collections and collected over the years. This thanks to the sensitivity shown by the staff of the blue weapon today on leave and by many family members who donated objects and memories, of undoubted sentimental value, belonged to their relatives many of whom served in Cameri in the more than one hundred years of history of the base. It must be said, however, that this new site, in line with the just need to contain expenditure, has been realized without affecting the expenditure chapters of the Public Administration. What has been achieved is in fact due to the support of some companies that work daily with us on this site and to the enthusiasm and dedication of the staff officers, petty officers and civil servants, who believed in the project. I would therefore like to express my thanks to the Maltauro company and the AgustaWestland company because they have supported us in the completion of the infrastructure of about 250 square meters that has been built, as well as express my recognition also to the firm Icorip for the support given for the restoration of the aircraft on display outside . But a great well done, I may address it to all the men and women of the base of Cameri and the 2° Deposito Centrale (Central Depot) of Gallarate who worked on the project; I saw a great participation, we traveled at breakneck speeds; for some of you this was the crowning achievement of a long-pursued goal; you have fully understood the great responsibility that we have assumed with this initiative and all together you have contributed with skill and infinite dedication to the realization of what will soon be inaugurated. I don’t want to name names but each of you knows how much this effort of yours has been appreciated and considered. Today, the presence of many supporters, enthusiasts and donors shows how important these values are. Our commitment will be to enhance, preserve but above all to allow the use of the material we have on display to anyone interested, in the firm will to preserve the role of our base, has always been a surplus value of a community that lives in a territory with strong aviator traditions like ours. But let us not stop here. I hope that other supporters, who have not, for now, had the opportunity to participate, seeing the result of this joint effort and the great attention it has garnered, help us to integrate and further expand our exhibition center because we still have a lot to put on display. I conclude by saying that the new exhibition area wants to be our tribute to those who have gone before us and, ideally, the dowry that we will give to those who will follow us. I believe that these initiatives also serve to maintain those stable assumptions that allow Cameri to secure a future as a protagonist of avian history in the interest and for the good of our nation."
As mentioned at the beginning of the article, on the occasion of the celebrations of the 92nd anniversary, was inaugurated an indoor exhibition area that is flanked by an exhibition area, already existing, instead arranged outdoors and that collects 17 aircraft between fixed-wing aircraft and helicopters (Tornado IDS, F 86K, RF 84F, T 33A, MB 326B, T 6H, G 91T, G 91R, G 91Y, AMX, F 104G, HU 16A, P 166M, AB 47J, AB 47G, SF 260AM, FIAT G 46). The ribbon cutting that sanctioned the opening of the area was made by the mother of the late Captain Mariangela Valentini. The outdoor area was open for many years to school visits of all kinds and grades, institutional visits, associations, organized groups, simple fans, etc. In addition, the materials are placed in conjunction with events, events, ceremonies of an aeronautical or historical nature, according to the needs of the FA or institutional type provided previously authorized by AA.CC. In the past we have already participated in activities of particular importance such as: television broadcast on Network Rete 4 entitled The Sunday of the Village, (episode of Christmas dedicated to the Province of Varese); three editions of the Ferrara Ballons Festival; three editions Le Piazze in Fiera Gallarate (Varese); three times Feast of November 4 in Milan with contemporary exhibition at the Garden Society; exhibition Il Secolo with the wing in Torino; three editions National Day of the Child (Alba, Asti, Canelli); Centenary Festival Cameri Airport; event La Scienza del Volo with television broadcast on TG RAI 3 Lombardia and broadcast service Leonardo on RAI 3; the Week of Science in Gallarate; two Pitti Uomo editions for commercial partnership AM - Cristiano di Thiene; International Bread and Butter Fair 2012 in Berlin; five display cases of the Ferrari Store in Milan for events, related to the celebrations of November 4, organized by the 1ª Regione Aerea (Air Region). Many are the national and local newspapers, including the Rivista Aeronautica (Italian Air Force Magazine), who have been interested in the activities of the exhibition hall. Excluding television passages, one can safely estimate that the materials have already been "visited" by over 2,000,000 people.
The establishment of the exhibition hall is part of the activities concerning the relocation of the 2° Deposito Centrale AM of Gallarate on the site of Cameri. The beginning of the 80s saw first the birth of an exhibition formed by aircraft in static exhibition (three of them, helicopters AB 47G; AB 47J; aircraft SF 260, today have found space with those already present in Cameri), while at the beginning of the '90s, by the will of a small handful of fans, inside the premises of the former troop club, are placed the roots of what has been achieved today. Initially, the rooms are occupied by materials exclusively owned by AM, resulting from the decommissioning of various weapon systems. The initiative, finds its natural evolution with guided tours of practice; this is how the donation phase takes shape and consistency (currently about 50). The result today is an exhibition area of 250 square meters and a path of a thematic type, that is, micro areas, including: -technical equipment: means of armament, on-board equipment, instruments, life and survival equipment for pilots and flight crew, technical equipment in general, any other means directly or indirectly related to the institutional activity of AF (e.g. radar, weather, etc.); -documents: directives, memoirs, reports, official documents, historical diaries, manuscripts and typescripts in general, press releases, photographs and films of recognized value relating to the history of flight and the Aeronautica Militare; -memorabilia: objects of particular symbolic or moral significance which, linked to specific facts or to famous people, are an effective testimony to the history and traditions of aviation on the territory or at the national level; -works of art: pictorial representations, drawings, prints and other compositions of recognized artistic value; -recollections: objects of various nature and origin which, although not eligible for inclusion in the list of relics and documents, may arouse interest as elements of collection, study or simple curiosity; -modelling: reproductions, in various scales, of military and civil aircraft. Among the most valuable memorabilia is worth mentioning: - the decoration "RED V" for high-speed pilots on seaplanes, belonged to Gen. De Giorgi; - the material of Gen. Beltrami to which the Torino airport was named in his memory in 1938; - the material of the Col. Crotti former Commander of the military airport of Taliedo (Milano); - the material of the Lt. Col. Vaglienti ace of the seaplanes and former Commander of the Hydro Military of Ternate (Varese); Among the collection elements are particularly highlighted books that, with goliardic term we define "MACH P100", various courses including the Pegasus of G. Chiarini and the REX (only then Rostro).
The expansion of the areas that, at the end of the works, should allow to take advantage of an additional availability of 550 square meters including the allocation of bulky materials is being studied/implemented (engines, radar equipment, torpedoes, additional external fuel tanks for aircraft, propellers, etc.), as well as the creation of a reception area and a technical/historical library (technical publications of aircraft and decommissioned weapon systems - aeronautical history books).
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The author would like to thank the Gen. Isp. Lucio Bianchi, Lt.Col. Marco Ciolli, Serg. Maj. Francesco D'Urbano and a special thanks to the NCO Walter Berardi
Text by Aeronautica Militare and Giorgio Ciarini
Images by Giorgio Ciarini
March 2015
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