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MariSTAeli
 
Stazione Elicotteri
 
Marina
 
Catania-Fontanarossa
 
SottoTenente di Vascello
 
Mario Calderara
La Stazione Elicotteri Marina Militare di Catania si trova a brevissima distanza dal centro della città e non molto lontano dal vulcano Etna, entrambi sono molto ben visibili sostando sui piazzali della Stazione Elicotteri. Il complesso aeroportuale di Catania Fontanarossa è composto dalla MariSTaeli posta nella zona est del sedime e dall’Aeroporto Internazionale posto sul versante prospiciente la città, le strutture sono completamente autonome. La Base è intitolata al SottoTenente di Vascello Mario Calderara, primo Pilota Militare italiano, Brevetto n°1 del 10 maggio 1910. Calderara nacque a Verona il 10 ottobre del 1879, famosissimo inventore e aviatore italiano, oltre ad essere il primo pilota militare a conseguire il brevetto è stato anche il primo a costruire un idrovolante nel nostro paese (1911).
Ripercorriamo brevemente la sua storia di pioniere del volo in Italia: nel 1898 appena maggiorenne viene ammesso all’Accademia Navale di Livorno, nel 1901 ottiene la promozione a Guardiamarina, da subito dimostra una forte attrazione per il volo, ricordiamoci infatti che fu proprio in quell’epoca che cominciava a materializzarsi pian piano la possibilità di vedere l’essere umano a bordo di macchine volanti grazie alle idee ed ai primi successi di Otto Lilienthal e dai più conosciuti fratelli Wright. Calderara mantiene proprio con gli illustri fratelli un’intensa corrispondenza, che sfocia in una proficua amicizia dopo il mitico volo del 1905 eseguito dai fratelli Wright.
Da loro il neo inventore riesce ad avere molte informazioni e dettagli tecnici che gli permettono nel 1907 di iniziare i primi esperimenti di volo a vela nel Golfo di La Spezia, nel corso degli esperimenti con un biplano trascinato da una nave, raggiunse prima un altitudine di circa quindici metri per poi precipitare in acqua dove Calderara rischiò di annegare. Nel mese di aprile del 1909 per Calderara si materializzò l’opportunità di incontrare Wilbur Wright durante una sua visita a Roma e di prendere alcune lezioni dall’illustre personaggio.
Nel 1911 Calderara progetta e costruisce l’idrovolante più grande del mondo per quei tempi, per vederlo volare dobbiamo però attendere la primavera del 1912. Nel periodo che va dal 1917 al 1922 gli viene assegnato il comando di una nuova scuola per piloti di idrovolanti della Marina statunitense. Ormai Capitano di Corvetta a Calderara gli viene conferita la prestigiosa “American Navy Cross”. Dal 1923 al 1925 gli viene assegnato l’incarico, pur meno “operativo”, ma alquanto autorevole di Addetto Militare presso l’Ambasciata italiana a Washington.
Terminato l’incarico negli Stati Uniti Calderara decide di lasciare la Regia Marina e l’Italia trasferendosi a Parigi, dove inizia con discreto successo un’attività commerciale sempre nel settore aeronautico. Nel 1939 con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale decide di rientrare in Italia, da qui cominciano anche le prime difficoltà finanziarie della famiglia, nel 1944 sempre nella sua Verona Mario Calderara cessa di vivere dopo un malore improvviso.
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La Stazione Elicotteri di Catania Fontanarossa, così come le altre basi di Grottaglie e Luni, dipende dal COMFORAER (Comando delle Forze Aeree) che a sua volta dipende dal CINCNAV (Comando in Capo della Squadra Navale).
Il Comando delle Forze Aeree della Marina Militare (COMFORAER) è stato costituito formalmente il 1 gennaio 2000 e poco più di cinque anni dopo il 10 Giugno 2005, l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ha consegnato al Comando Complesso la Bandiera di Guerra; COMFORAER ha come compito prioritario la gestione delle basi aeree e dei gruppi di volo dipendenti da esse, con l’obbiettivo primario di assicurare alla flotta navale: aeromobili, equipaggi e personale specialistico addestrato e preparato, unitamente al necessario supporto tecnico-logistico.
COMFORAER inoltre è sinonimo di una Forza Armata competitiva a livello europeo sia per qualità che per continuità di efficienza (16.000 ore di volo annue, 75% di efficienza media degli aeromobili); le varie componenti, che operano prevalentemente da bordo delle unità navali per l’impiego sul mare ma anche a terra, concorrono costantemente alle operazioni di soccorso, salvaguardia della vita umana e Protezione Civile, esse hanno saputo distinguersi nei vari teatri operativi e in tutti i contesti nazionali e internazionali nelle missioni a cui hanno preso parte.
Nel corso di tali attività elicotteri ed aerei della Marina Militare, soprattutto in ragione della versatilità e polivalenza d’impiego, efficienza e prontezza, si sono rivelati strumenti efficaci e insostituibili nel fornire assistenza e difesa alle unità navali in mare e alle truppe di terra, ovviamente tutte le attività sono sempre a favore della collettività nazionale ed internazionale.
In particolare nell’ambito nazionale, tali equipaggi e mezzi svolgono giornalmente compiti d’istituto a sostegno delle differenziate esigenze peculiari della Squadra Navale (sorveglianza sul mare, impiego nella lotta antisommergibile e antinave, supporto alla guerra elettronica, impiego in appoggio alle operazioni anfibie e alle attività delle forze speciali), prendono parte alle operazioni di ricerca e soccorso, concorrono alla lotta contro gli incendi boschivi, partecipano agli interventi per pubbliche calamità e fanno fronte a tutti i tipi di emergenza nei quali si renda necessario il loro impiego. Innumerevoli sono le missioni svolte dagli equipaggi di stanza a Catania a favore degli abitanti della Sicilia, effettuando frequenti voli per assicurare i collegamenti con le isole minori rimaste isolate a causa del maltempo, e con le particolari missioni effettuate a favore degli istituti di vulcanologia locali per monitorare le eruzioni del Vulcano Etna.
Nel corso degli ultimi anni inoltre, si è evidenziato un impegno crescente nell’ambito del Controllo dei Flussi Migratori e della VI.PE (VIgilanza Pesca). In tale contesto, le attività vengono svolte sia da bordo delle unità in pattugliamento, sia dalle basi di Catania e Grottaglie, garantendo anche la ricerca e il soccorso in mare.
Il Comando della base siciliana è retto da un Ufficiale Superiore di norma con il grado di Capitano di Vascello, dal quale dipendono il 2° Gruppo Elicotteri dotato di elicotteri AB 212 nelle versioni ASW/ASuW, ed il 3° Gruppo Elicotteri dotato di elicotteri EH 101ASW/ASuW, a loro volta supportati da alcuni settori tecnico – logistici e per i quali sarà dedicato loro uno spazio adeguato in sezioni a parte.
Nell’attuale composizione la base può contare sull’apporto di circa 700 tra uomini e donne, di cui una sessantina sono civili. Pur in numero esiguo, le donne sono presenti nella base: tre nel ruolo semplice di marinai e due come Ufficiali piloti; su quest’ultimo ruolo svolto dal “gentil sesso” vorrei soffermarmi illustrandone la situazione odierna.
Inizio per “dovere” dal STV (SottoTenente di Vascello) Pilota Daniela Giordano, Capo Ufficio Comando ed Ufficiale Addetto alle Relazioni Esterne della base, e soprattutto pazientissima organizzatrice della mia visita presso la MariSTaeli. Giordano è la prima donna italiana ad aver ottenuto il Brevetto di Pilota Militare. Anche se la sua carriera dopo il Diploma di Maturità Classica conseguito nel 1995 ha percorso per un breve periodo una “strada” diversa, ma pur il linea con la sua “passione” per l’uniforme; un primo arruolamento avviene infatti nel settembre del 1998, con l’ingresso nella Polizia di Stato. Ma il forte interesse per le forze armate ed in particolare per la Marina Militare, si evidenzia quando, all’indomani dell’approvazione della legge 380/99 (Legge Istitutiva Servizio Militare Femminile), la Signora (così si appellano gli Ufficiali Inferiori in Marina) Giordano, a seguito di pubblico concorso, nel Settembre 2000 viene ammessa all’Accademia Navale di Livorno per il 1° Corso Allievi Ufficiali Piloti di Complemento (1° AUPC).
Inviata presso le scuole di volo della United States Navy negli Stati Uniti, inizia il vero e proprio corso di pilotaggio che prevede una fase addestrativa denominata “Primary” a Pensacola in Florida, svolta sull’addestratore T 34C Turbo Mentor, ed una fase “Advanced” a Corpus Christi in Texas invece sul velivolo bimotore T 44A Pegasus, famosa scuola dove finalmente il 10 maggio del 2002 consegue le tanto sospirate “Ali d’Oro” della Marina Militare statunitense, tra l’altro classificandosi nella “Commodore List” (onorificenza attribuita ai piloti classificati nei primi 10% sul totale degli allievi). Nel dicembre 2002 è la volta dell’abilitazione al pilotaggio di elicotteri (Bell TH 57 Sea Ranger) presso la scuola di Whiting Field in Florida.
Terminata la “piacevole” ma dura selezione americana, il STV Giordano torna in Italia dove viene assegnata al 3° Gruppo Elicotteri, presso il Gruppo consegue la qualifica CRB (Combat Ready Bravo) sul velivolo SH 3D “Sea King”, divenendo così impiegabile operativamente nell’ambito delle attività della Forza Aerea della Marina. Nella sua carriera Giordano ricorderà sicuramente una prima data, il 28 maggio del 2003, quando è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica in quanto “Prima Donna Pilota Militare nella Storia d’Italia” ricevendo apposita Medaglia per mano del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. La seconda data è sicuramente quella del 14 marzo 2007 quando il STV Giordano ha volato come Capo Equipaggio del “primo volo rosa” in Italia, prima missione in assoluto svolta da un equipaggio totalmente femminile, il volo era così composto: Capo Equipaggio STV Daniela Giordano, Copilota GM Nicoletta Palma, Operatori di Volo – Recupero Naufrago C3.cl Maddalena Lecce e C3.cl MariaVittoria Capraro. Attualmente Giordano ha al suo attivo circa 1.000 ore di volo e ha partecipato a molteplici attività addestrative-operative della Forza Armata e nel 2008 ha iniziato la transizione sull’elicottero EH 101.
La seconda donna Pilota presente a Catania è il STV Lea Norma Bottacini, anche lei in forza al 3° Gruppo Elicotteri, nata a Merano (Bolzano) il 18 dicembre del 1983, una volta ottenuto il diploma di maturità classica in lingua tedesca nel luglio 2002, si arruola in Accademia Navale di Livorno nel maggio del 2004, terminati gli studi accademici si trova ad effettuare l’identico percorso della sua “collega” Giordano arrivando a conseguire le “Navy Wings” il 28 aprile del 2006, nel gennaio del 2007 diventa pilota di elicottero.
Anche lei viene appunto assegnata al 3° Gruppo e segue lo stesso percorso, ottenendo la qualifica CRB sul “Sea King” e successivamente la stessa qualifica sull’EH 101. Ad oggi il STV Bottacini ha al suo attivo circa 700 ore di volo, effettuate con la partecipazione ad esercitazioni sia da terra che a bordo delle Portaeromobili Garibaldi e Cavour.
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La peculiarità principale però che contraddistingue la Stazione Elicotteri di Catania è la presenza di una struttura addestrativa di primo livello e oltretutto unica nell’ambito della Marina Militare. Questa “Scuola” si occupa dell’addestramento di tutto il personale di Forza Armata, sia per quanto riguarda il ruolo specialisti, che in quello di operatori di bordo. Mentre per i piloti si tratta comunque di un passaggio obbligato, una volta rientrati dalle scuole di volo, per i cosiddetti “passaggi macchina” ovvero per l’addestramento sul tipo di elicottero su cui verranno impiegati operativamente. Questa attività addestrativa degli equipaggi di stanza a Catania và a sommarsi al “normale” impegno operativo, risultando così particolarmente gravoso , e non solo per loro ma ovviamente anche per tutto il personale tecnico che si occupa della manutenzione. Tutto l’iter addestrativo è gestito da una sezione denominata Ufficio Corsi e Tirocini, vi rimando a prendere visione di tutte le sezioni cliccando sopra i relativi stemmi.
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Dal 24 settembre del 2009 il Comandante della Stazione Elicotteri di Catania Fontanarossa è il Capitano di Vascello Giuseppe Galli, classe 1961 nato a Cagliari.
Galli entra in Accademia Navale nel 1980, dopo aver conseguito il brevetto di Pilota Militare presso le scuole di volo della Marina Americana. La sua carriera presso la nostra Marina Militare inizia invece a bordo della Fregata Espero come pilota e successivamente come Capo Reparto Volo, in tale veste partecipa alle operazioni di protezione del traffico mercantile nel Golfo Persico.
Dal 1990 al 1992 prosegue con l’imbarco operativo, questa volta a bordo della Fregata Alpino, in qualità di Capo Servizio Volo. Dal 1992 al 1993 con il grado di Tenente di Vascello viene incaricato di comandare la nave da trasporto Caprera, tra le altre attività, spicca la partecipazione alle attività di supporto durante l’operazione Pellicano in Albania.
Dal 1993 al 1997 i primi incarichi di prestigio, prima come Capo Servizio Volo a bordo del Cacciatorpediniere Ardito, in seguito quello di Comandante in seconda del 2° Gruppo Elicotteri, in quel di Catania.
Nei due anni seguenti temporaneamente cessa i servizi operativi per dedicarsi a due anni accademici, il primo frequentando il Collegio Interforze di Difesa presso l’Ecole Militare di Parigi, mentre il secondo presso l’Accademia Navale di Livorno in qualità di coordinatore/insegnante degli Ufficiali dei Ruoli Speciali e del Corso Prepilotaggio.
Nel 2001 un’altra promozione come Capitano di Fregata e il ritorno alla “vita” operativa con il Comando della Fregata Bersagliere, tra le altre attività quotidiane, sulla nave viene sperimentato il cannone di nuova generazione 127LW della Oto Melara.
L’anno successivo e sino al 2005 il ritorno a “terra” presso lo Stato Maggiore della Marina a Roma, in questi tre anni ricopre l’incarico di Capo Sezione e quello di Capo Ufficio Supporto al Volo presso il Reparto Aeromobili.
Dal settembre del 2005 e per i successivi quattro anni per Galli c’è la trasferta in Francia a Tolone in qualità di rappresentante della Squadra Navale presso ALFAN (Amiral Commandant la Force d’Action Navale) e CECMED (Commandant en Chef pour la Méditerranée).
Il Capitano di Vascello è insignito delle seguenti onorificenze:
- Croce d’Oro (25 anni) di anzianità di servizio;
- Medaglia Nato (Kosovo);
- Medaglia commemorativa attività protezione navale mercantile nazionale e salvaguardia libertà in Golfo PERSICO.
- Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica.
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La storia dell’Aviazione Navale della Marina Militare inizia proprio da Catania, prima Stazione Elicotteri della Forza Armata ad essere costituita può essere definita a pieno titolo la “culla” dell’Aviazione Navale; la data storica di questa nascita è il 13 di febbraio del lontano 1963, l’intitolazione della Stazione Elicotteri al STV (Sotto Tenete di Vascello) Mario Calderara non poteva essere più che consona, in quanto Calderara è stato il primo Pilota Militare italiano ad ottenere il Brevetto di Pilota Militare, e vista la sua appartenenza alla Regia Marina la motivazione dell’intitolazione è più che legittima.
Comunque va detto che la Stazione Elicotteri è la prima base definita tale in assoluto ad essere stata utilizzata dai costituendi gruppi elicotteri, anche se in verità, le prime attività di volo da parte di uno sparuto numero di AB 47G con i colori della Marina Militare avvengono già dal 1956 a Terrevecchie, utilizzando un’area dell’arsenale di Augusta, questi elicotteri erano inquadrati alle dipendenze del neo costituito 1° Gruppo Elicotteri. Una prima evoluzione avviene nei successivi anni quando un’aliquota del personale della Marina e da alcuni velivoli vengono ospitati presso le infrastrutture dell’Aeronautica Militare sull’Aeroporto di Catania Fontanarossa. Un altro passaggio fondamentale avviene sempre nei primissimi anni sessanta quando gli AB 47G vengono presto affiancati da alcuni SH 34G Seabat, con l’arrivo del Seabat si evidenzia la necessità di trasferire tutta la struttura per ragioni logistiche presso Catania Fontanarossa, con questo “lento ma inesorabile” allargamento presso la struttura di Catania, l’Aeronautica Militare decide di cedere alcune infrastrutture a titolo definitivo alla Marina Militare, siamo ormai nel 1963, con questo passaggio si sancisce definitivamente la costituzione della prima base aerea della Marina.
Nel momento dell’avvenuta costituzione il 1° Gruppo è dotato di AB 47J e AB 47G più i “nuovi” SH 34G, ma ormai la crescita è esponenziale e si evidenzia la necessità di creare un nuovo Gruppo di Volo, il 2° Gruppo Elicotteri, che già dal 1964 si prenderà carico di ricevere i nuovissimi AB 204AS; solo quattro anni dopo, nel 1968, un’altra svolta epocale, la creazione di un ulteriore Gruppo, il 3° Gruppo Elicotteri, che invece riceverà i “potenti” Sikorsky SH 3D Sea King, portando la qualità della Componente Aeronavale ad altissimi livelli in un così breve lasso di tempo. Dal 1963 al 1971 Catania-Fontanarossa rimane come Stazione Elicotteri di riferimento e con potenzialità senza eguali rispetto alle altre Stazioni Elicotteri; nel 1971 lo Stato Maggiore decide per il trasferimento del 1° Gruppo Elicotteri a Luni-Sarzana, equiparando così le potenziali di tutte le basi, e dando modo nello stesso tempo ad ognuna di possedere delle peculiarità specifiche.
Con il trasferimento del 1° Gruppo del 1971, la Maristaeli Catania assume il suo aspetto definitivo conforme a quello odierno ovvero basato sulla presenza di due gruppi elicotteri, il Grupelicot 2 ed il Grupelicot 3.
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Prima di proseguire con la storia della MariSTaeli volevo fornire dei cenni sull’aeroporto di Catania-Fontanarossa. Le origini del volo militare a Catania risalgono all’era pionieristica, già nel 1912 anche se non ufficialmente, venivano svolte delle intense attività di volo in un campo nella zona a sud della città. I primi anni di cui si ha traccia della presenza di una componente militare con il Battaglione Aviatori, poi diventata Regia Aeronautica, è il 1922. Mentre l’anno seguente (1923) si formalizza la presenza sul campo di un nucleo aeroportuale. L’inaugurazione ufficiale dell’aeroporto di Fontanarossa avviene l’11 di maggio del 1924 per mano dell’allora Presidente del Consiglio Benito Mussolini, nel frangente sul campo erano presenti una modesta quantità di Bombardieri Caproni Ca.450.
Col passare degli anni l’attività aumenta, quindi a metà degli anni trenta viene creata sull’aeroporto catanese una Squadriglia da Ricognizione, mentre ovviamente il momento di maggiore utilizzo avviene durante la Seconda Guerra Mondiale, vista la sua posizione altamente strategica viene utilizzata dalla Luftwaffe come “trampolino” di lancio per colpire la vicina Malta. Per tutta la guerra rimane un crocevia di importanti eventi. Nel dopoguerra vengono sviluppate sia la struttura civile che quella militare, l’Aeronautica Militare è presente con l’87° Gruppo Autonomo Antisom, Reparto che ha avuto in dotazione l’SB2C Helldiver a partire dal 1949, il PV 2 Harpoon nel 1953 ed infine l’S 2F Tracker nel 1957. L’87° Gruppo nel 1965 andrà a costituire il 41° Stormo con sede a Sigonella.
Per quanto riguarda la parte civile dell’aeroporto, le prime strutture risalgono al 1924, ma solo nel 1947 lo scalo vede effettuare il primo collegamento di linea proveniente da Torino - Collegno, sino agli anni ‘60 l’aerostazione civile è poco utilizzata, mentre successivamente è un continuo crescendo, sino a farlo diventare il sesto aeroporto per volume di traffico in Italia. Nella zona “cosiddetta” civile sono presenti anche i distaccamenti della Guardia di Finanza, della Guardia Costiera, dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri, e anche il locale Aero Club.
Nel descrivere gli eventi storici della Stazione Elicotteri di Catania non si può tralasciare il tragico fatto accaduto il 31 ottobre del 1964, quando sull’aeroporto si abbatte una tromba d’aria di inaudita potenza che rade al suolo in pochissimi minuti tutte le infrastrutture utilizzate dal 1° Gruppo Elicotteri e del Nucleo 2° Gruppo, tutto il lavoro faticosamente fatto dagli uomini della base non esisteva più. Sotto gli hangar crollati giacevano la maggior parte degli elicotteri presenti, totalmente distrutti dall’incendio divampato a causa dei corti circuiti degli impianti elettrici, su dieci esemplari di SH 34G ne furono andati persi ben sette, gli altri si salvarono solo ed esclusivamente perché al momento della tragedia erano imbarcati. Ovviamente nonostante lo sconforto del personale, si parte subito con la ricostruzione, non più nella zona a nord del sedime aeroportuale, ma nella zona a sud dove tuttora è posizionata la MariSTaeli. Prontamente anche la Marina statunitense diede in dono tre SH 34G per riprendere al più presto l’attività di volo del Gruppo Elicotteri, la ricostruzione finisce nel dicembre del 1967 con il ritorno dei due gruppi di volo alla piena operatività.
Per concludere degnamente il capitolo storico volevo giustamente far presente che presso il Circolo Ufficiali della Stazione Elicotteri di Catania è custodita una vera e propria reliquia, nonché simbolo storico della nascente Aviazione di Marina, si tratta della scritta originale presente sulla Fregata (Classe Bergamini) F 595 Carlo Margottino, “PER UNDAS AD HOSTEM” “Attraverso le onde verso il nemico”. Il Margottino fu una delle prime quattro navi predisposte e pensate dalla Marina Militare per un utilizzo rivoluzionario in sinergia con il mezzo aereo, le altre tre furono la F 953 Carlo Bergamini, la F 954 Virgino Fasan e la F 956 Luigi Rizzo. Queste navi erano normalmente utilizzate per la scorta alla flotta, furono le prime al mondo ad essere modificate con un ponte di volo a poppa capace di accogliere a bordo un elicottero in versione ASW (Anti Submarine Warfare) e non solo, perché era stata predisposta una speciale copertura semovibile che permetteva il ricovero del velivolo per tutta la permanenza della navigazione, ricordo che tutte le precedenti versioni di navi attrezzate all’appontaggio non permettevano la permanenza del velivolo a bordo.
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L'autore desidera ringraziare il CV Galli, CF Loi, CF Florentino, CF Catania, CC Leoni, TV Tamburrino, TV Pasquinelli, TV Casarini, TV Spitaleri, TV Vivarelli, STV Giordano, STV Lorenzi, STV Miuccio, STV Ingrà, STV Spartà, M.llo Capuozzo, M.llo D'Attis, M.llo Benivegna, M.llo Vassallo, M.llo Benenato, M.llo Milani, M.llo Iacobone, M.llo Romani e il M.llo Vinci
Inoltre per la perfetta collaborazione uno speciale ringraziamento all'Ufficio Stampa dello Stato Maggiore Marina Militare a Roma
Foto e testo di Giorgio Ciarini
Giugno 2010

 

English translation by Frank McMeiken

The Stazione Elicotteri Marina Militare di Catania (Catania Italian Navy Helicopter Station) is located just a short distance from the city centre, and not far from the volcano Etna, both of which are visible when standing on the aprons of the Stazione Elicotteri. The airport complex at Catania Fontanarossa is composed of the MariSTaeli situated on the eastern side of the airfield, and the International Airport on the side closest to the city, both structures being completely autonomous. The base is named after Sotto Tenente di Vascello Mario Calderara, the first Italian military pilot and holder of Licence No. 1,
issued on 10 May 1910. Calderara was born in Verona on 10 October 1879, becoming a famous Italian inventor and aviator: as well as being the first military pilot to gain his licence, he was also the first person in Italy to construct a seaplane (1911).
The story of this pioneer of Italian aviation merits further examination. In 1898, on coming of age, he was admitted to the Accademia Navale at Livorno, and in 1901 passed out with promotion to Guardiamarina (midshipman). He soon developed a strong attraction for flight: it should not be forgotten that during that period the possibilities of placing a human being aboard a flying machine slowly began to come to fruition, thanks to the ideas and early successes of Otto Lilienthal and the more well-known Wright brothers. Calderara himself engaged in intense correspondence with the illustrious brothers, which developed into a profound friendship after the mythical first flight performed by the Wrights in 1905.
From that point the new inventor managed to glean much information and technical details, which permitted him, in 1907, to commence his first gliding experiments in the Gulf of La Spezia. In the course of these trials with a biplane towed by a ship, he reached an altitude of around fifteen metres, only to crash into the sea, where Calderara ran the risk of drowning. In April 1909 Calderara was afforded the opportunity meeting Wilbur Wright during one of his visits to Roma, and to take some lessons from the illustrious pioneer.
In 1911 Calderara designed and constructed the largest seaplane ever built in the world at the time, but to see it fly he would have to wait until the spring of 1912. In the period between 1917 and 1922 he was assigned the command of a new school for seaplane pilots of the United States Navy. Now promoted to Capitano di Corvetta, Calderara was awarded the prestigious “American Navy Cross”. From 1923 to 1925 he was posted to the role, less operational but far more authoritative, of Military Attache with the Italian Embassy in Washington.
At the end of his posting to the United States, Calderara decided to leave the Regia Marina and Italy, relocating to Paris, where he commenced, with some success, commercial activites in the aviation sector. With the outbreak of World War Two in 1939, he elected to return to Italy, and at this point the first financial problems for his family began to occur. In 1944, in his home city of Verona, Mario Calderara passed away after a sudden illness.
The Stazione Elicotteri (Helicopter Station) at Catania Fontanarossa, like the other bases at Grottaglie and Luni, reports directly to COMFORAER (Comando delle Forze Aeree – Air Forces Headquarters), which in turn reports to CINCNAV (Comando in Capo della Squadra Navale –
Commander in Chief of the Naval Force). Comando delle Forze Aeree della Marina Militare (COMFORAER) was formally constituted on 1 January 2000, and just over five years later, on 10 June 2005, the Presidente of the Republic, Carlo Azeglio Ciampi, awarded the Command its Bandiera di Guerra (standard). As its main task, COMFORAER manages the air bases and Gruppi di volo (flying squadrons) which report to it, with its core mission being to guarantee the availability to the naval fleet of aircraft, aircrew, and trained and equipped specialist personnel, coupled with the necessary technical and logistical support.
COMFORAER is, moreover, delivering results on a similar level to an equivalent European force, both for quality and the continuity of its efficiency (16,000 hours flown annually, 75% average serviceability of its aircraft). Its various components, which conduct maritime and land operations mainly from surface vessels are also constantly involved in rescue operations, the protection of human life, and Protezione Civile (Civil Defence). These units have distinguished themselves in various
operational theatres and, in the national and international context, in all the missions in which they have played a part. In the course of these activities the helicopters and aircraft of the Marina Militare, mainly through their multi-role capabilities and qualities of versatility, efficiency and availability, have proven to be effective and irreplaceable instruments in the provision of assistance and defence to warships at sea and land forces. Obviously, all these operations support both national and international collective requirements.
In respect of their national requirements, daily the crews and aircraft undertake their institutional roles in support of the various missions assigned to the Squadra Navale (maritime surveillance, anti-submarine and anti-shipping missions, electronic warfare support, amphibious operations, and Special Forces activities), taking part in search and rescue operations. They also participate in the fight against forest fires, support the civilian community in civil defence operations, and respond to any other emergencies to which their training and equipment is suited. The Catania crews fly innumerable missions on behalf of the inhabitants of Sicilia, performing frequent missions to guarantee communication with the smaller islands when they are isolated by bad weather, and are closely involved with the vulcanology institutes, flying missions to monitor the eruptions of Mount Etna. During the course of recent years, furthermore, there has been an increase in operations associated with the control of migration and fishery protection (VI.PE - VIgilanza Pesca). In this context, the
activities are conducted both from on-board ships on patrol and from the bases at Catania and Grottaglie (Taranto), mission which are coupled with the provision of maritime search and rescue.
Command of the Sicilian base is traditionally assigned to a senior officer, normally of the rank of Capitano di Vascello, to whom report the 2° Gruppo Elicotteri, which operates AB 212 helicopters in the ASW/ASuW versions, and the 3° Gruppo Elicotteri, equipped with EH 101ASW/ASuW helicopters, the entire operation being supported by technical and logistical structures which will be more closely examined.
The current staffing of the base comprises some 700 men and women, of whom around sixty are civilians. Although limited in numbers, there are women serving on the base: three are basic ‘seamen’, and two are officer pilots. It is useful to turn to the roles fulfilled by the latter two members of the “gentle sex” to illustrate the current situation.
Our first subject is, inevitably, STV (Sotto Tenente di Vascello) Pilota Daniela Giordano, Chief of the Headquarters Officer and External Affairs Officer for the base, who was also, above all, the patient organiser of my visit to the MariSTaeli. Giordano was the first Italian woman to be awarded the Brevetto di Pilota Militare. Her career, however, following the Diploma di Maturità Classica gained in 1995, took an initial and albeit brief patch down another road, although retaining an element of her “passion” for uniform; her initial enrolement in service took place in September 1998, when she joined the Polizia di Stato. However, her strong interest in the armed forces, and in particular in the Marina Militare, was turned into a more definite path when, following the approval of Law 380/99 (Institutional Laws for Female Military Service), Signora (as junior officers are called in the Marina) Giordano, following an open competition, was admitted in September 2000 to the
Accademia Navale in Livorno for the 1° Corso Allievi Ufficiali Piloti di Complemento (1° AUPC – 1st Short Term Commissioned Officer Student Pilot Course).
Posted to the United States Navy flying schools in the States, she commenced a thorough flying training syllabus which required an initial training phase, designated “Primary”, ot be completed at Pensacola in Florida, performed on the T 34C Turbo Mentor trainer, and an “Advanced” phase at Corpus Christi in Texas, this time on the twin-engined T 44A.
It was at this famous school than finally, on 10 May 2002, she gained the much vaunted “Wings of Gold” of the United States Navy, being classified, amongst other awards. Bu entry onto the “Commodore List” (a grading issued to the first 10% of the pilots graduating from the course). In December 2002 she moved to rotart winged flying training (on the Bell TH 57 Sea Ranger), this time at the school at Whiting Field in Florida.
Following this “rewarding” but demanding American selection process, STV Giordano returned to Italy and was assigned to the 3° Gruppo Elicotteri. Within the Gruppo she achieved CRB status (Combat Ready Bravo) on the SH 3D “Sea King”, becoming operationally employable on all the activities of the air element of the Marina. As one of the highlights of her
career, Giordano will probably remember two significant dates, one on 28 May 2003, when she was awarded the honour of Cavaliere al Merito della Repubblica as the “First Woman Military Pilot in the History of Italy”, reiceiving the actual medal from Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. The second date is certainly 14 March 2007, when STV Giordano flew as aircraft commander with the “primo volo rosa – first pink flight” in Italy, the first mission conducted by an all feminine
crew, comprising: Cre Commander STV Daniela Giordano, Copilot GM Nicoletta Palma, Flight Rescue Operators C3.cl Maddalena Lecce and C3.cl MariaVittoria Capraro. At present Giordano has totalled around 1,000 flying hours, and has been involved in many and diverse training and operational activities with the Marina: in 2008, she commenced type conversion onto the EH 101 helicopter.
The second female pilot present at Catania is STV Lea Norma Bottacini, also serving with the 3° Gruppo Elicotteri. Born in Merano (Bolzano) on 18 December 1983, after obtaining a classics diploma in German in July 2002, she enrolled in the Accademia Navale at Livorno in May 2004. At the end of her studies, she followed the same path as her “colleague” Giordano, resulting in the award of her “Navy Wings” on 28 April 2006: in January 2007 she qualified as a helicopter pilot.
Bottacini was also assigned to the 3° Gruppo and followed the same path, obtaining CRB qualification on the Sea King and subsequently on theEH 101. Today STV Bottacini has around 700 flying hours,registered during participation in exercises both on land and on the carriers Garibaldi and Cavour. The principal peculiarity that marks out the Stazione Elicotteri di Catania is the presence of a high level training structure which is unique within the Marina Militare. This “School” is occupied with the training of all the personnel of the service both as engineers and on-board operators, while for the pilots it is an obligatory step, taking aircrew newly qualified from the flying schools and submitting them to type conversion, training them to fly the type of helicopter in which they will serve operationally. This training activity for crews based at Catania adds to their “normal” operational duties, and makes their workload particularly heavy: this affects not just the aircrew, but also the technical personnel occupied with the maintenance of the aircraft. The entire syllabus is managed by a section known as the Ufficio Corsi e Tirocini – Course and Study Office. All the sections can be explored by clicking on the appropriate patches.

Comandante

Since 24 September 2009 the Comandante of the Stazione Elicotteri di Catania Fontanarossa has been Capitano di Vascello Giuseppe Galli, born in 1961 at Cagliari. Galli entered the Accademia Navale in 1980, and subsequently gained his military pilot’s wings at the United States Navy flying schools. His career in the Marina Militare commenced with a posting to the frigate ‘Espero’ as a pilot, and subsequently as Chief of the flying unit, and while serving in this post he took part in operations to protect merchant shipping the Persian Gulf. Between 1990 and 1992 he continued his shipborne career, this time on the frigate ‘Alpino’, as head of the flying section. From 1992 until 1993, promoted to Tenente di Vascello, he commanded the transport ship ‘Caprera’, and amongst a variety of activities played a vital part in support operations for the Pellicano mission in Albania.
From 1993 until 1997 he held his first prestigious post, that of Capo Servizio Volo on board the destroyer ‘Ardito’, and subsequently was second-in-command of the 2° Gruppo Elicotteri, based at Catania. In the following two years he took a break from operational service to undergo two years of academic training, the first at the Interforce Defence College of the Military School in Paris, and the second with the Accademia Navale in Livorno, where he was a coordinator and lecturer for the officers posted to the Ruoli Speciali (Special Roles) and the pre-pilot courses. In 2001 Galli was promoted again to Capitano di Fregata, and returned to operational service as commander of the frigate ‘Bersagliere’: amongst the more routine activities, the ship was involved in the trials of the new generation Otot Melara 127LW cannon.
In the following year, and until 2005, he returned to dry land with the Stato Maggiore della Marina in Roma: over these three years he served as Capo Sezione (Section Head) and Capo Ufficio Supporto al Volo (Head of the Flight Support Office) with the Reparto Aeromobili. In September 2005 Galli was transferred on a four year posting to Toulon in France, as representative of the Squadra Navale with ALFAN (Amiral Commandant la Force d’Action Navale) and CECMED (Commandant en Chef pour la Méditerranée).
The Capitano di Vascello has been awarded the following honours:
-Croce d’Oro (25 years) of military service;
- NATO Medal (Kosovo);
- Commemorative medal for the protection of merchant shipping and the safeguarding of liberty in the Persian Gulf.
- Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica.

History of the Maristaeli

The history of the aviation service of the Marina Militare commenced, in fact, at Catania, as it was the first Stazione Elicotteri of the service to be constituted, and can be defined as the cradle of Italian naval aviation. The date of this historic step was 13 February 1963. The dedication of the Stazione Elicotteri in memory of STV (Sotto Tenete di Vascello) Mario Calderara was anything but coincidental, as Calderara was the first Italian military pilot to gain the Brevetto di Pilota Militare, and given the fact that he was serving with the Regia Marina, the motivation behind the choice was more than appropriate.
It is always considered that the Stazione Elicotteri was the first and definitive base to be utilised by the forming Gruppi Elicotteri, but the truth is that the first flying operations by a small group of AB 47G in the colours of the Marina Militare had already occurred in 1956 at Terrevecchie, utilising an area of the Arsenale at Augusta: these helicopters were under the dependence of the newly-formed 1° Gruppo Elicotteri. The first major evolution occurred in the following years when a contingent of personnel from the marina and their aircraft were accommodated in the Aeronautica Militare facility a Catania Fontanarossa airfield. Another fundamental step occurred in the early 1960s when the AB 47G were joined by a few SH 34G Seabat. With the arrival of the Seabat it became clear that there was a requirement to transfer the entire sutructure for logistical reasons to Catania Fontanarossa, and with this slow but inexorable expansion of the Catania facility the Aeronautica Militare decided to transfer the ownership of some of the facility to the Marina Militare. This took place in 1963, and the step was the official sanction for the constitution of the Marina’s first Base Aerea.
At the time of its constitution, the 1° Gruppo was equipped with the AB 47J and AB 47G and the “new” SH 34G, but by now the growth in the service was exponential, and there was an evident requirement to create a new Gruppo di Volo, the 2° Gruppo Elicotteri, which had already, since 1964, had been charged with receiving the new AB 204AS. Only four years later, in 1968, came another major step, the creation of a further Gruppo, the 3° Gruppo Elicotteri, which received, however, the more powerful Sikorsky SH 3D Sea King, bringing the quality of the air component of the Marina to the highest level in an extremely short time span. Between 1963 and 1971 Catania-Fontanarossa remained the principal Stazione Elicotteri, and was the point of reference, unequalled in potential by the other Stazioni Elicotteri. In 1971 the Stato Maggiore decided to transfer the 1° Gruppo Elicotteri to Luni-Sarzana, thereby equalising the potential of all its bases, and simultaneously arranging for each to retain their own particular characteristics.
With the transfer out of the 1° Gruppo in 1971, Maristaeli Catania assumed its definitive aspect, and this situation continues today with the presence of two Gruppi Elicotteri, Grupelicot Due and Grupelicot Tre.
Before continuing with the history of the MariSTaeli, it is worth examining the early history of the airfield at Catania-Fontanarossa. The origins of military flying in Catania can be traced to the pioneering era, and back in 1912, although not officially, there was extensive flying activity from a field in an area to the South of the city. In these early years there is evidence of the presence of a military component from the Battaglione Aviatori, which later became the Regia Aeronautica, in 1922, while in the following year (1923) the RA formalised its presence on the airfield by creating a Nucleo Aeroportuale. The official inauguration of the Fontanarossa airfield took place on 11 May 1924, the ceremony presided over by the then Presidente del Consiglio Benito Mussolini: on the edge of the airfield was a small quantity of Caproni Ca.450 bombers.
With the passage of time, activity increased, and in the mid-thirties the Catania airfield was home to a newly-created Squadriglia da Ricognizione (reconnaissance Squadriglia), but the period of greatest use of the airfield occurred, obviously, during the Second World War. Given its significant strategic position, Fontanarossa was used by the Luftwaffe as a “trampoline” airfield for mountaing raids on nearby Malta. Throughout the war it remained a crossroads of major events. After the war, both the civilian and military structures wee developed, and the Aeronautica Militare was present in the form of the 87° Gruppo Autonomo Antisom, an anti-submarine warfare unit which operated SB2C Helldiver from 1949, the PV 2 Harpoon from 1953, and finally the S 2F Tracker in 1957. In 1965 the 87° Gruppo was incorporated into the newly-constituted 41° Stormo, based at Sigonella.
The history of the civil side of the airfield dates from the establishment of the first structures in 1924, but only in 1947 did the airport see its first scheduled service arrive, coming from Torino-Collegno. Until the sixties the civil terminal was little used, but since then it has witnessed continued traffic expansion, and today has become the sixth busiest airport in Italy. The so-called “civil zone” also houses detachments of the Guardia di Finanza, Guardia Costiera, Vigili del Fuoco, and Carabinieri, and is also home to the local Aero Club.
In describing the events from the history of the Stazione Elicotteri di Catania, one that cannot be overlooked was the tragic disaster that occurred on 31 October 1964, when the airfield was flattened by a extraordinary squall, which, in the space of a few minutes, reduced the entire infrastructure utilised by the 1° Gruppo Elicotteri and Nucleo 2° Gruppo to tiny pieces: the work and accomplishments achieved by the personnel on the base was lost. Under the collapsed hangars were the majority of the helicopters on charge, totaly destroyed by the fires that developed after the collapse provoked electrical short circuits, Of the ten SH 34G, some seven were lost, the others being saved by the fact that, luckily, they were embarked at the time of the tragedy. Despite the disappointment of the personnel, reconstruction work quickly began, but not in the northern part of the airfield, but in the area to the south which today the MariSTaeli is positioned. The United States Navy were also quick to assist, handing over three SH 34G to enable the flying activity of the Gruppo Elicotteri to be quickly resumed. The rebuilding finished in the December of 1967 with the return of the two Gruppi di Volo to full operational status.
To bring to a just conclusion this chapter, it is worthy of note that in the Officers’ Mess of the Stazione Elicotteri di Catania, a true relic is housed, a relic that is also the symbol of the developing naval air arm. This is the original motto that was present on the Bergamini Class frigate F 595 Carlo Margottino, “PER UNDAS AD HOSTEM – Through the Waves towards the Enemy”. The Margottino was the first of four warships conceived and predisposed by the Marina Militare for revolutionary use in synergy with air assets: the other three were F 953 Carlo Bergamini, F 954 Virgino Fasan, and F 956 Luigi Rizzo. These warships were normally utilised as fleet escorts, and were the first in the world to be modified to host a flight deck capable of accommodating an ASW (Anti Submarine Warfare) helicopter, but not just for landing, as they featured a special sliding cover which could be used to house the aircraft during its stay at sea. None of the preceding versions of warships fitted with flight decks offered the possibility of hangaring aircraft on board.

  The author would like to thanks the: CV Galli, CF Loi, CF Florentino, CF Catania, CC Leoni, TV Tamburrino, TV Pasquinelli, TV Casarini, TV Spitaleri, TV Vivarelli, STV Giordano, STV Lorenzi, STV Miuccio, STV Ingrà, STV Spartà, M.llo Capuozzo, M.llo D'Attis, M.llo Benivegna, M.llo Vassallo, M.llo Benenato, M.llo Milani, M.llo Iacobone, M.llo Romani e il M.llo Vinci
IAlso for the perfect partnership a special thanks to the Press Office of the Stato Maggiore Marina Militare at Rome
Foto e testo di / images and text by Giorgio Ciarini
Giugno / June 2010