6° Stormo
M.O.V.M.
Tenente A.A.r.n.
Pilota in S.P.E.
Fusco
Alfredo
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Il 6° Stormo a sede sull’aeroporto di Ghedi, a pochi chilometri di distanza dalla città di Brescia, costruito all’inizio della Prima guerra mondiale per la prossimità della città lombarda al fronte, da allora la storia dell’aeroporto è sempre stata collegata con quella dell’Aeronautica Militare, numerosi reparti e scuole di volo vi si sono succedute sino ad oggi, il massimo sviluppo della base aerea si vide durante la fine della Seconda guerra mondiale quando venne ristrutturato con la costruzione delle due piste, quella di “Ghedi” e quella di “Montichiari”, collegate dal famoso “raccordo tedesco”, queste infrastrutture di piste e raccordi si sviluppavano per ben 65 km. Ora come tutti sanno Montichiari è diventato un aeroporto civile completamente separato dalla base aerea. Tra la fine degli anni ’40 e l’inizio degli anni ‘50 il 6° Stormo viene intitolato al Tenente Alfredo Fusco, Medaglia d’Oro al Valor Militare, aviatore italiano della Regia Aeronautica definito “brillante ed audace pilota da caccia” fu abbattuto nei cieli dell’Albania ai comandi di un Fiat G.50 durante un aspro combattimento aereo in palese inferiorità numerica. Nel 2008 il 6° Stormo ha raggiunto l’attuale configurazione con ben tre Gruppi di Volo che vedremo raffigurati nel dettaglio accedendo alle pagine dedicate, i tre Gruppi sono il 102°, il 154° e il 156°, inoltre con questa configurazione dello Stormo si è venuto a creare l’accentramento di tutti i Tornado IDS (InterDiction and Strike) dell’AM che hanno come ruolo CBOC (Caccia Bombardiere Ognitempo Convenzionale), mentre alcuni IDS sono in carico al 50° Stormo di Piacenza, che insieme agli IT-ECR svolgono missioni SEAD (Suppression of Enemy Air Defence) come “reload” ricariche. |
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Il 6° Stormo nella sua complessità è deputato ad acquisire e mantenere la capacità di effettuare, in accordo alle modalità stabilite dai piani operativi nazionali e NATO, operazioni di attacco, ricognizione e supporto alle forze di superficie contro obiettivi relativi alle forze e al potenziale nemico. Assicurare, inoltre, l’attività di conversione operativa e di standardizzazione degli equipaggi di volo assegnati alla linea Tornado IDS/ECR per il loro successivo inserimento nei reparti operativi. Questa è una sintesi dei compiti assegnati al reparto che vedremo meglio entrando nella parte dedicata ai singoli Gruppi di Volo o Enti per evidenziare meglio le loro peculiarità. Un altro elemento distintivo del 6° Stormo è che ha una doppia dipendenza: Nazionale e NATO, vediamo di seguito di spiegarvi cosa significa questo doppio inquadramento. Per la catena gerarchica italiana dipende dal CFC (Comando Forze da Combattimento), che a sua volta dipende dal Comando Squadra Aerea, Alto Comando subordinato allo Stato Maggiore dell’Aeronautica (SMA). Secondo la catena NATO è alle dirette dipendenze del CAOC 5 che, attraverso CC AIR IZMIR e JFC NAPLES, fa capo al Quartiere Generale delle Potenze Alleate in Europa (SHAPE). Ora vediamo quali sono gli assetti interni che permettono al Reparto di funzionare correttamente, nonostante la doppia dipendenza di comando e ben tre Gruppi di volo la struttura ricalca quella classica di qualsiasi Stormo dell’Aeronautica Militare, questa struttura che ovviamente dipende dal Comandante di base è suddivisa in quattro macroaree: -L’area operativa è costituita dai Gruppi di volo 102°, 154°, 156° e dalla 606ª Squadriglia Collegamenti. -L’area tecnica si avvale del GEA (Gruppo Efficienza Aeromobili) e dal 406° Gruppo STO (Servizio Tecnico Operativo) -L’area logistica si avvale del 506° Gruppo SLO (Servizio Logistico Operativo) inoltre sono parte integrante il servizio sanitario e il servizio amministrativo. -L’area sicurezza si avvale del Gruppo Protezione delle Forze che può contare sulla 706ª Squadriglia Difesa Contraerea. |
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Comandante Durante la nostra visita abbiamo avuto il piacere di conoscere l’attuale Comandante del 6° Stormo il Colonnello A.A.r.n.n. Pilota Aurelio Colagrande, nato a l’Aquila l’8 Ottobre 1962, proviene dai corsi normali dell'Accademia Aeronautica, frequentata negli anni dal 1981 al 1985 con il Corso "Aquila IV", conseguendo la Laurea in Scienze Aeronautiche presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Nel 1986 ha conseguito presso la ENJJPT (European NATO Joint Jet Pilot Training) di Sheppard AFB (TX) il brevetto di Pilota Militare su velivolo T 38. Quindi al rientro in Italia viene assegnato nel 1987 al 2° Stormo di Treviso e successivamente nel 1989 viene trasferito al 51° Stormo di Istrana, dove ha ricoperto l’incarico di Comandante della 213ª e 210ª Squadriglia. Sempre nell’ambito del 51° Stormo nel periodo dal 1996 al 1999 in ordine cronologico ha assolto gli incarichi di Capo Ufficio Operazioni di Stormo e Comandante del 102° Gruppo, e pur ricoprendo queste importanti cariche nel medesimo periodo ha partecipato a tutte le operazioni aeree NATO sui cieli dei Balcani, effettuando oltre 100 ore di volo operative, ricevendo per l’attività effettuata durante l’operazione “Allied Force” l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia. Nel gennaio del 2000 è stato promosso Colonnello, nello stesso anno, dopo aver frequentato il 2° Corso ISSMI presso il Centro Alti Studi Difesa di Roma, è stato assegnato al 4° Reparto Logistica dello Stato Maggiore come Capo del Gruppo di lavoro AMX. Nel 2002 è stato trasferito al Joint Strike Fighter Program Office di Washington, DC (USA) in qualità di National Deputy e Capo della costituenda Rappresentanza Militare Italiana e dal Luglio 2006 ha assunto l’incarico di Capo del 1° Ufficio C4ISTAR del 4° Reparto dello SMA e Capo del Gruppo di lavoro JSF. Il Colonnello Colagrande ha all’attivo oltre 2.600 ore di volo su velivoli quali SF 260, T 37, T 38, G 91T, G 91R, MB 339, AMX-T, AMX e Tornado. |
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Storia Il 6° Stormo è stato costituito il 15 gennaio del 1936 a Campoformido e la sua prima dotazione di velivoli furono dei CR.32, CR.42 e dei G.50. Con l’inizio delle attività belliche nel giugno del 1940 i Gruppi di Volo del 6° Stormo vengono dislocati nel Sud dell’Italia, e precisamente il 2° Gruppo in Puglia con operazioni sul Mediterraneo e in Africa Settentrionale, mentre al 3° Gruppo rimane la Sardegna dove rimane anche ad operare, successivamente anch’esso segue le orme del 2° Gruppo con le operazioni in Africa Settentrionale. Il 2° Gruppo è il primo reparto a rientrare a Campoformido nel 1941 dove acquisisce nuovi velivoli Reggiane Re.2001, ma visto l’incombenza delle attività belliche è subito pronto a ritrasferirsi in Sicilia e successivamente a Pantelleria, da qui opera sempre sul Mediterraneo e contro Malta importante enclave Britannica. Il 3° Gruppo rientra in Italia dall’Africa un anno dopo nel 1942, ma non alla sua base aerea di origine ma in ordine a Ciampino, Reggio Calabria, Lecce e per ultimo in Sicilia dove termina anche le operazioni belliche a causa dell’armistizio, al termine della sua vita operativa il 2° Gruppo ha in dotazione dei Me.109G. La ricostituzione post-bellica del 6° Stormo avviene il 1° gennaio del 1951 a Treviso, e per l’occasione è il 155° Gruppo con i suoi P 51 Mustang a passare al neo-costituito Stormo, denominazione di Stormo che viene più tardi cambiata in Aerobrigata e precede di poco anche il trasferimento nella sede definitiva di Ghedi (Brescia) dove viene incorporato anche il 154° Gruppo che porta in dote i suoi nuovi jet D.H.100 Vampire e F 84G, nel 1953 sotto le dipendenze della 6ª Aerobrigata confluisce anche il 156° Gruppo. Nel 1956 l’Aerobrigata riceve per prima i nuovi F 84F e con essi poco più tardi avviene la costituzione della “famosissima” Pattuglia Acrobatica dei “Diavoli Rossi” elemento di spicco dell’Aeronautica Militare che ha reso il 6° Stormo “Diavoli Rossi” famoso in tutto il Mondo. Dal 1957 al 1959 i Diavoli Rossi si esibiscono in Olanda, Belgio, Spagna e in America Settentrionale; negli USA l'esibizione ha luogo durante il Congresso Mondiale del Volo e l'Armed Force Day. Nel 1957 a seguito delle esibizioni effettuate in Olanda, Squarcina e i suoi Piloti sono proclamati dalla stampa internazionale “La prima Pattuglia Acrobatica del Mondo Occidentale” mantenendo tale status fino al 1959, anno in cui passeranno le consegne ai progenitori delle attuali Frecce Tricolori i “Lanceri Neri”. Un altro passaggio chiave del reparto avviene nel 1963 con la consegna del primo F 104G Starfighter, velivolo che fino alla fine degli anni settanta solca i cieli della Pianura lombarda portando lo Stormo con i suoi uomini a conseguire risultanti brillanti in tutte le esercitazioni NATO a qui ha partecipato, nel frattempo la denominazione Aerobrigata viene abbandonata per l’attuale denominazione. Nel corso degli anni molteplici sono state le vicissitudini vissute dai reparti alle dipendenze del 6° Stormo o Aerobrigata, ne ripercorriamo le principali. Nel 1964 esattamente il primo di ottobre il 155° Gruppo lascia Ghedi per Piacenza, sede del 50° Stormo (con una breve parentesi 1985-1990 che lo vede ancora qui) dove vi è tuttora, mentre il 156° Gruppo lascia l’aeroporto bresciano il 15 di giugno del 1966 (per tornarvi 42 anni dopo) con destinazione Gioia del Colle alle dipendenze del 36° Stormo. L’arrivo del 102° Gruppo da Rimini sede del 5° Stormo chiude le danze di reparti che si susseguono sotto l’occhio vigile dei “Diavoli Rossi”. L’ultimo passaggio che può ritenersi storico e che porta ai giorni nostri è la consegna al 154° Gruppo del primo velivolo Tornado, questo avviene nel lontano 1982 ma a distanza di 28 anni questo a Ghedi non è la storia ma è il presente. |
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L'autore desidera ringraziare il Col. Colagrande, Cap. Cionfrini (6° Stormo), Ten.Col. Gerardi (102° Gruppo),
Mag. De Angelis (154° Gruppo), Ten.Col. Fedele (156° Gruppo), Cap. Felappi (154° Gruppo), Magg. Fiaschi (102° Gruppo), Magg. Esposito (102° Gruppo), Cap. Irrera (156° Gruppo), Ten. Barbero (156° Gruppo), Ten.Col. Zanetti (GEA),
Cap. Furlan (GEA), S.Ten. Manfrini (GEA), M.llo Pecile (GEA), M.llo Taranto (GEA),
M.llo Tardi (606ª Sq.), M.llo Saggiese (606ª Sq.), M.llo Gumina (606ª Sq.)
Inoltre per la perfetta collaborazione un ringraziamento speciale al Ten. Testa (SMA Roma)
Foto di Giorgio Ciarini e Alberto Mocchetti
Testo di Giorgio Ciarini
Febbraio 2009
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English translation
The 6° Stormo (Wing) is based on the airport of Ghedi, a few kilometers away from the city of Brescia, built at the beginning of the First World War for the proximity of the Lombard city to the front, since then the history of the airport has always been connected with that of the Aeronautica Militare (Italian Air Force), many units and flight schools have followed each other until today, the maximum development of the air base was seen during the end of the Second World War when it was restructured with the construction of the two runways, that of "Ghedi" and that of "Montichiari", connected by the famous "German taxiway", these infrastructure of runways and taxiways developed for well 65 km. Now as everyone knows Montichiari has become a civil airport completely separated from the military air base. Between the end of the 1940s and the beginning of the '50s, the 6° Stormo was named after Lieutenant Alfredo Fusco, Gold Medal for Military Valor, Italian aviator of the Regia Aeronautica (Italian Royal Air Force) called "brilliant and daring fighter pilot" was shot down in the skies of Albania at the command of a Fiat G.50 during a bitter air combat in clear numerical inferiority. In 2008 the 6° Stormo has reached the current configuration with three Gruppi di Volo (Flying Squadrons) that we will see depicted in detail by accessing the dedicated pages, the three Gruppi are the 102°, 154° and 156° also with this configuration of the Stormo came to create the centralization of all the Tornado IDS (Interdiction and Strike) of AM that have as role Caccia Bombardiere Ognitempo Convenzionale (CBOC of Fighter Bomber All Weather Conventional) while some IDS are in charge to the 50° Stormo of Piacenza, than together with the IT-ECR they carry out missions SEAD (Suppression of Enemy Air Defence) like "reloads". The 6° Stormo in its complexity shall be responsible for acquiring and maintaining the ability to carry out, in accordance with the modalities established by the national and NATO operational plans, attack operations, reconnaissance and support of surface forces against targets related to the forces and potential enemy. Ensure, in addition, the operational conversion and standardization of flight crews assigned to the Tornado IDS/ECR line for their subsequent inclusion in operational units. This is a summary of the tasks assigned to the unit that we will see better by entering the section dedicated to individual Gruppi di Volo or entities to better highlight their peculiarities. Another distinctive feature of the 6° Stormo is that it has a double dependence: National and NATO, let’s explain below what this double classification means. For the Italian chain of command it depends on the Comando delle Forze da Combattimento (CFC or Combat Forces Command), which in turn depends on the Squadra Aerea (Air Group Command), High Command subordinate to the Aeronautica Militare General Staff (SMA). According to the NATO chain, it is directly dependent on CAOC 5 which, through CC AIR IZMIR and JFC NAPLES, belongs to the headquarters of the Allied Powers in Europe (SHAPE). Now we see what are the internal arrangements that allow the Unit to function properly, despite the double dependence of command and three Gruppi di Volo the structure follows the classic of any Stormo of the Aeronautica Militare, this structure that obviously depends on the Base Commander is divided into four macro areas: -The operating area is made up of Gruppi di Volo 102°, 154°, 156° and 606ª Squadriglia Collegamenti (Liaison Flight). -The technical area makes use of the Gruppo Efficienza Aeromobili (GEA or Aircraft Engineering Squadron) and the 406° Gruppo STO (Servizio Tecnico Operativo or Operational Technical Service) -The logistic area makes use of the 506° Gruppo SLO (Servizio Logistico Operativo or Operating Logistic Service) moreover they are integral part the sanitary service and the administrative service. -The security area makes use of the Gruppo Protezione delle Forze (GPF or Force Protection Squadron) which can count on the 706ª Squadriglia Difesa Contraerea (706ª Counter-Air Squadron).
6° Stormo Commander During our visit we had the pleasure to know the current Commander of the 6° Stormo the Colonel A.A.r.n.n. Pilot Aurelio Colagrande, born in l'Aquila October 8, 1962, comes from the normal courses of the Accademia Aeronautica (Air Academy), attended in the years from 1981 to 1985 with the Course "Aquila IV", earning in Aeronautical Sciences at the University of Naples Federico II. In the 1986 achieved near ENJJPT (European NATO Joint Jet Pilot Training) of Sheppard AFB (TX) the Brevetto di Pilota Militare (Military Pilot License) on airplane T 38. Then on his return to Italy he was assigned in 1987 to the 2° Stormo of Treviso and then in 1989 he was transferred to the 51° Stormo of Istrana, where he held the post of Commander of the 213ª and 210ª Squadriglie. Also in the context of 51° Stormo in the period from 1996 to the chronological order has fulfilled the positions of Chief Operations Office of Stormo and Commander of 102° Gruppo, and while holding these important positions in the same period participated in all NATO air operations over the skies of the Balkans, carrying out over 100 operational flight hours, receiving for the activity carried out during Operation "Allied Force" the honor of Knight of the Military Order of Italy. In January 2000 he was promoted to Colonel, in the same year, after attending the 2nd ISSMI Course at the Centro Alti Studi Difesa in Rome, he was assigned to the 4th ISSMI Logistics Department of the General Staff as Head of the AMX Working Group. In 2002 he was transferred to the Joint Strike Fighter Program Office in Washington, DC (USA) as National Deputy and Head of the constituent Italian Military Representation and since July 2006 assumed the post of Head of the 1st C4ISTAR Office of the 4st SMA Department and Head of the JSF Working Group. Colonel Colagrande has over 2,600 hours of flight time on aircraft such as SF 260, T 37, T 38, G 91T, G 91R, MB 339, AMX-T, AMX and Tornado.
History The 6° Stormo was formed on January 15, 1936 of Campoformido and its first aircraft were CR.32, CR.42 and G.50. With the beginning of the war activities in June of 1940 the Gruppi Volo of the 6° Stormo are deployed in the South of Italy, and precisely the 2° Gruppo in Apulia with operations on the Mediterranean and North Africa, while the 3° Gruppo remains where it also remains the Sardegna to operate, subsequently it also follows in the footsteps of the 2° Gruppo with operations in North Africa. The 2° Gruppo is the first unit to return to Campoformido in 1941 where it receive new aircraft Reggiane Re.2001, but given the task of the war is immediately ready to move back to Sicily and then to Pantelleria, from here always operates on the Mediterranean and against Malta important British enclave. The 3° Gruppo returned to Italy from Africa a year later in 1942, but not at its original air base but in relation to Ciampino, Reggio Calabria, Lecce and finally in Sicily where it also ended the war operations due to the armistice, At the end of its operational life, the 2° Gruppo was supplied with the Me.109G. The post-war reconstitution of the 6° Stormo takes place on January 1st 1951 at Treviso, and for the occasion it is the 155° Gruppo with its P 51 Mustang to move to the neo-constituted Stormo, denomination of Stormo that comes later changed in Aerobrigata and precedes of little also the transfer in the definitive air base of Ghedi (Brescia) where the 154° Gruppo also is incorporated that brings in dowry its new jet DH.100 Vampire and F 84G, in 1953 under the dependencies of the 6ª Aerobrigata (6ª Air Brigade) flows also the 156° Gruppo. In 1956 the Aerobrigata receives the new F 84F first and with them a little later takes place the establishment of the famous Aerobatic Display Team of the Diavoli Rossi (Red Devils) prominent element of the Aeronautica Militare that has made the 6° Stormo "Diavoli Rossi" famous all over the world. From 1957 to 1959 the “Diavoli Rossi” performed in the Netherlands, Belgium, Spain and North America; in the USA, the exhibition takes place during the World Flight Congress and Armed Force Day. Following the 1957 performances in Holland, Squarcina and its Pilots are proclaimed by the international press "The first Aerobatic Display Team of the Western World" maintaining this status until 1959, will pass the deliveries to the progenitors of the current Frecce Tricolori the "Lanceri Neri". Another key step of the unit comes in 1963 with the delivery of the first F 104G Starfighter, aircraft that until the late 1970s crossed the skies of the Lombard Plain leading the Stormo with his men to achieve brilliant results in all NATO exercises in which participated, in the meantime the name Aerobrigata is abandoned for the current name. Over the many years have been the vicissitudes experienced by the units under the 6° Stormo or Aerobrigata, we retrace the main. In 1964, exactly on the 1st of October, the 155° Gruppo leaves Ghedi for Piacenza, home of the 50° Stormo (with a brief parenthesis 1985-1990 that still sees it here) where it is still, while the 156° Gruppo leaves the June 15, 1966 Brescian airport (to return 42 years later) with destination Gioia del Colle to the dependencies of the 36° Stormo. The arrival of the 102° Gruppo from Rimini headquarters of the 5° Stormo closes the dances of unit that follow each other under the watchful eye of the "Diavoli Rossi". The last step that can be considered historical and that leads to the present day is the delivery to the 154° Gruppo of the first Tornado aircraft, this happens in 1982 but 28 years later this in Ghedi is not the story but is the present.
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The author would like to thanks the Col. Colagrande, Capt. Cionfrini (6° Stormo),
Lt.Col. Gerardi (102° Gruppo), Maj. De Angelis (154° Gruppo), Lt.Col. Fedele (156° Gruppo), Capt. Felappi (154° Gruppo), Maj. Fiaschi (102° Gruppo), Maj. Esposito (102° Gruppo), Capt. Irrera (156° Gruppo), Lt. Barbero (156° Gruppo), Lt.Col. Zanetti (GEA), Capt. Furlan (GEA), Lt.Ten. Manfrini (GEA), NCO Pecile (GEA), NCO Taranto (GEA),
NCO Tardi (606ª Sq.), NCO Saggiese (606ª Sq.), NCO Gumina (606ª Sq.)
Also for the special partnership a special thanks to the Lt. Testa (SMA Rome)
Images by Giorgio Ciarini and Alberto Mocchetti
Text by Giorgio Ciarini
February 2009
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