Maggiore Pilota

 


M.O.V.M.

 


Carlo Emanuele

 


Buscaglia

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Il 3° Stormo Reparto Mobile di Supporto è intitolato al Maggiore Carlo Emanuele Buscaglia, un nome del panorama aeronautico italiano che richiama alla mente imprese eroiche compiute dagli aerosiluranti italiani nel mare Mediterraneo, durante la Seconda guerra mondiale.
Nato a Novara il 22 settembre del 1915, nell’ottobre del 1934 entrò nella Regia Accademia Aeronautica con il corso Orione, e ne uscì con il grado di Sottotenente, nel giugno del 1937. In questo periodo conseguì il Brevetto di Pilota d’Aeroplano (1936), e quello di Pilota Militare nel febbraio del 1937.
Concluso l’iter formativo Buscaglia fu destinato al 32° Stormo Bombardamento Terrestre, allora dotato dei trimotori Savoia Marchetti SM.81, i quali ben presto furono sostituiti da più moderni SM.79.
Nel 1939 Buscaglia venne promosso a Tenente mentre l’anno successivo fu trasferito alla 252ª Squadriglia del 46° Stormo BT, con la quale partecipò ad alcune operazioni sul fonte occidentale. Nel luglio dello stesso anno un altro trasferimento, questa volta ad un reparto di nuova costituzione, il Reparto Sperimentale Aerosiluranti dislocato a Gorizia e dotato di velivoli SM.79.
Sebbene ancora in fase di addestramento,il nuovo Reparto venne dislocato in Libia per partecipare alla prima azione bellica, un attacco alla base super protetta di Alessandria, avvenuto nella notte del 15 agosto con tre velivoli, uno dei quali vedeva al comando il giovane Buscaglia, segnando nel contempo l’esordio della nuova specialità. Condizioni meteo avverse e qualche problema tecnico, non portarono al successo l’impresa, che venne ripetuta qualche giorno dopo, sfortunatamente con lo stesso esito.
Nel mese di settembre, il Reparto Sperimentale cambia denominazione e diventa la 278ª Squadriglia Aerosiluranti Autonoma, comandata dal Maggiore Erasi e identificata dallo stemma dei “quattro gatti che passeggiano sopra un siluro”. Con questa nuova unità Buscaglia compie nella giornata del 17 due azioni contro la flotta britannica, nel corso della seconda riesce a centrare con un siluro l’incrociatore pesante HMS KENT, che gli frutterà la concessione della prima Medaglia d’Argento al Valor Militare.
Con questo primo successo inizia la carriera sfolgorante del giovane Buscaglia nella specialità, il quale riceve la promozione a Capitano e trasferito all’aeroporto di Gadurrà (isola di Rodi), al comando della 281ª Squadriglia. In questo reparto confluiranno nomi leggendari degli aerosiluratori italiani, come Faggioni, Cimicchi, Graziani, Forzinetti e Aichner, solo per citarne alcuni, tutti assi che contribuirono ad assestare duri colpi alle navi di sua Maestà Britannica nel Mediterraneo.
Il primo aprile del 1942 venne costituito il 132° Gruppo, con alle dipendenze la 278ª e la 281ª Squadriglia, e posto al comando di Buscaglia, ormai un veterano della guerra sul mare, decorato con quattro Medaglie d’Argento al Valor Militare, e una Croce di Ferro tedesca di 2ª classe e con al suo attivo una ventina di missioni.
Il 132º Gruppo entrò la prima volta in azione il 14 giugno partecipando alle “battaglia di mezzo giugno” e nella successiva “di mezzo agosto”, guidato come sempre da Buscaglia, nel frattempo promosso Maggiore per meriti di guerra, battaglie combattute per cercare di fermare l’afflusso di rifornimenti verso l’isola di Malta. Nonostante le numerose perdite, il Comandante era sempre alla testa dei suoi piloti, anche nel fatidico giorno di novembre del 1942, quando per contrastare le operazioni di sbarco delle forze americane nel porto di Bougie, fu abbattuto nella baia del porto.
Recuperato in gravi condizioni assieme al fotografo di bordo Maiore, passò alcuni mesi in un ospedale alleato, fino al suo internamento in un campo di prigionia americano nel Maryland.
Ritenuto morto dai suoi compagni di missione, che lo avevano visto cadere in fiamme fu dichiarato ufficialmente “disperso in azione”, e gli venne conferita la Medaglia d’Oro alla Memoria, mentre il Gruppo ne assunse il nome.
L’armistizio dell’8 settembre 1943 portò ad una divisione della Regia Aeronautica, alcuni reparti rimangono a fianco degli alleati tedeschi, mentre altri si rischierarono al sud entrando a far parte della neo costituita Aeronautica Cobelligerante italiana. Buscaglia, che in America si era ripreso dalle ferite, quando gli proposero di far parte della nuova Aeronautica, aderì con entusiasmo e tornò in Italia, dove venne reintegrato nei ranghi della nuova aviazione e posto al comando del 28° Gruppo dello Stormo Baltimore, un reparto equipaggiato con velivoli bimotori americani da bombardamento Martin Baltimore.
Ansioso di ritornare in azione, con poca esperienza sul nuovo aereo, durante un decollo non programmato, subì un incidente in cui riportò gravissime ferite e ustioni, l’incidente pose fine alla sua giovane vita a soli 29 anni in un ospedale britannico a Napoli.
Il medagliere del Maggiore Carlo Emanuele Buscaglia comprende:
Una Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria;
Sei Medaglie d’Argento al Valor Militare;
Una Croce di Ferro tedesca di 2ª Classe;
A queste vanno aggiunti due avanzamenti al grado superiore per meriti di guerra e una promozione, da Capitano a Maggiore, sempre per meriti di guerra.
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Pur essendo un reparto dedicato alla logistica e, forse per questo, considerato poco appariscente agli occhi del gran pubblico, abituato a considerare l’Aeronautica Militare solo per la sua componente aerea, il 3° Stormo svolge invece un’attività importantissima nell’ambito della Forza Armata, in quanto assicura la capacità di rischieramento e la sopravvivenza operativa ai reparti di volo dislocati fuori dalle proprie sedi stanziali o dai confini nazionali.
Ora, dopo la ristrutturazione voluta dai vertici della Forza Armata, il 3° Stormo ha dovuto reinventarsi una nuova professionalità conquistandosi un suo spazio che lo pone al centro di tutta l’organizzazione dell’Aeronautica, un lavoro specialistico unico nel suo genere. Da reparto aereo dalle lunghe tradizioni storiche, si è trasformato in reparto di supporto logistico operativo, specializzandosi in tutte quelle attività che si rendono necessarie per supportare in maniera adeguata sia il personale militare che le popolazioni civili quando richiesto.
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Il 3° Stormo dipende operativamente dal Vice Comandante del Comando Logistico Aeronautica Militare (Roma) e ha sede sull’aeroporto di Villafranca di Verona intitolato a “Giuseppe Gaeta”.
Il suo compito principale, come abbiamo visto, è la gestione di tutto quello che rientra sotto il nome di “logistica”, assicurando nel contempo le capacità di “sopravvivenza operativa” e il “sostegno logistico” a quei reparti che per necessità si trovano ad operare fuori delle proprie aree abituali.
In caso di crisi internazionale, qualora sia richiesto l’intervento e conseguentemente il rischieramento di un reparto aereo italiano (Afghanistan e Iraq solo per citare i più recenti), il personale del 3° Stormo viene allertato e inizia a muoversi secondo una sequenza ben precisa.
Una delle prime unità a partire è il “Deployment Team”, il cui personale ha il compito di “allestire, attivare e gestire” un campo fino al raggiungimento della IOC (Initial Capability Operational) o Capacità Operativa Iniziale. Questa fase, in gergo denominata “Entry Party”, comporta un sopraluogo sull’area in cui si intende realizzare il campo, effettuata da personale qualificato allo scopo, il quale avvalendosi di sofisticate attrezzature per il rilevamento e la misurazione effettua rilievi, traccia l’eventuale disposizione di massima delle strutture da sistemare e fa uno studio di fattibilità per la sua realizzazione.
In genere se esistono, ci si appoggia a costruzioni già presenti ma non è raro il caso che dal nulla venga creata una base operativa autonoma, completa di tutte quelle strutture necessarie per il suo funzionamento, strutture che comprendono tende pneumatiche o container modulari abitabili, cucine da campo, serbatoi mobili di carburante, mezzi antincendio, apparecchiature per produrre ossigeno e azoto sia liquido che gassoso, un autoparco, un ospedale da campo completo di attrezzature mediche in grado di far fronte ad ogni tipo di emergenza, la posa di linee elettriche e idriche, aree per lo smaltimento dei rifiuti e quant’altro necessita per gestire una “cittadella” in completa autonomia capace di ospitare qualche centinaio di persone per un tempo indeterminato. Inoltre, lo Stormo gestisce le capacità operative necessarie ad un iniziale rischieramento di una componente aeronautica quali il Servizio Rifornimenti, il Servizio Antincendi, il Servizio di Assistenza alla Navigazione, il Servizio Meteo, il Servizio di Assistenza velivoli e passeggeri con la possibilità di rischierare in tempi contenuti un terminal cargo e passeggeri completo di macchine radiogene per la gestione dei transiti.
Quasi sempre, compresa nell’area logistica, è prevista la realizzazione di almeno una piazzola di atterraggio per elicotteri, ma non è raro che, in concomitanza con operazioni svolte sotto egida dell’ONU, si renda necessario costruire una vera e propria pista di atterraggio in grado di accogliere sia aerei da trasporto che da impiego bellico, nel qual caso si deve predisporre anche un sito adeguato per ricoverare le munizioni in sicurezza.
Per realizzare tutto questo, il 3° Stormo si avvale anche della collaborazione di altre unità quali il 4° Reparto Tecnico Manutentivo, l’Infermeria Principale di Villafranca, il 27° Gruppo Genio Campale che, ognuna per le sue competenze dirette, assicurano con proprio personale i necessari supporti logistico-operativi. Oltre alla parte “puramente manuale”, ogni base avanzata per poter funzionare al meglio, necessita anche di personale che gestisca la parte amministrativa in tutte le sue forme, comprese quelle legate alle operazioni nazionali ed internazionali, con particolare riferimento all’acquisizione di materiali e servizi da impiegare fuori sede.
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Dopo questa panoramica su come viene organizzato un distaccamento fuori dai confini nazionali, entriamo nel variegato mondo delle sigle che identificano le varie specialità, e di conseguenza il personale assegnato, all’interno del 3° Stormo:
CSS, CIS, ENG, AOU/ATOC/CATO, RWY, OPS, CFR, MED, ATC/MET, POL/OX, CBRN (FP-C2, CD e COLPRO), WOC, NSE.
Sono tutti acronimi di termini tecnici, incomprensibili, ma tutti di vitale importanza per il buon funzionamento della struttura, vediamo di descriverne alcuni:
-ATOC: Air Terminal Operation Center, il personale assegnato a questo gruppo si occupa dell’assistenza ai velivoli in transito, gestione di eventuali passeggeri, preparazione e movimentazione di carichi, operazioni di rifornimento, operando a stretto contatto con i colleghi della RWY OPS per quanto riguarda le operazioni svolte sulla linea di volo e per assistere i velivoli nelle operazioni di rullaggio e parcheggio;
-CFR: è il servizio antincendi, che con le sue attrezzature e mezzi è in grado di far fronte a qualsiasi emergenza, intervenendo sia su velivoli che infrastrutture, assicurando il servizio nell’arco dell’intera giornata;
-MED: assicura il supporto sanitario a tutto il contingente rischierato, gestendo pure l’ospedale da campo, se presente, inoltre, in apposite strutture ci si occupa pure degli eventuali pazienti bio-contaminati, un servizio molto delicato per la sicurezza dell’intera area;
-ATC/MET: Air Traffic Control/Meteo, i cui addetti si occupano della gestione del traffico aereo in zona e di preparare i vari bollettini metereologici;
-POL Campale: il personale preposto a questo settore, si occupa della messa in opera dei grandi serbatoi mobili di carburante, costituiti da grosse “sacche” gommate di varie capacità divisi per tipologia di carburante, utili sia per gli automezzi che per i velivoli, nonché della loro manutenzione e rifornimento;
-ENG: a questo gruppo, a cui concorre personale del 27° Genio Campale dell’AM, spetta la preparazione e la sistemazione dell’area su cui sorgerà la base, comprensiva di vie d’accesso, stradine interne, canali di scolo ecc. ecc., e il suo personale è abilitato alla conduzione di tutti i mezzi speciali per il movimento terra, come: camion con cassone ribaltabile, escavatori, ruspe, macchine livellatrici e asfaltatrici, solo per citarne alcuni. Parte integrante dell’ENG è il Gruppo Autotrasporti, inserito nel 3° Stormo, che con i suoi mezzi assicura il trasporto di personale e materiali da e per la base, assicurando pure la manutenzione dei veicoli in carico.
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-LOX/GOX Campale: è un sistema in grado di produrre ossigeno e azoto sia allo stato liquido che gassoso, necessario principalmente per gli impianti a bordo dei velivoli, per scopi medici e altre utilizzazioni.
Essendo la base di rischieramento dislocata in aree generalmente ostili, ci sarà pure una componente addetta alla sua protezione, che viene identificata come Force Protection. Gli uomini e le donne assegnate a questo team hanno il compito di provvedere alla difesa, sia attiva che passiva, di tutto il contingente. Per svolgere al meglio il proprio lavoro, oltre all’armamento individuale, utilizzano sofisticate apparecchiature di visione diurna e notturna, sensori laser, apparati elettrottici, sistemati all’interno e lungo la recinzione del campo. Le pattuglie di sorveglianza sono in costante contatto radio con i colleghi della sala operativa, i quali mediante le immagini trasmesse sui monitor sono in grado di controllare tutto quanto si muove ad una certa distanza dal perimetro di sicurezza, ed eventualmente dirigerle verso il punto considerato sospetto.
Nel gruppo di protezione “passiva” troviamo anche il personale addestrato per le operazioni di sminamento e bonifica del terreno da ordigni inesplosi e quello impiegato nel campo NBCR, il cui compito prevede la decontaminazione di persone, terreni e mezzi, velivoli compresi.
-Re-deployment Team: è formato da un pool di persone, non necessariamente le stesse che hanno provveduto a montare il campo, le quali si occupano di tutte quelle operazioni che servono per la disattivazione della “base”, come smontaggio delle strutture, sistemazione ed imballaggio di tutti i componenti, caricamento su automezzi o velivoli per il rientro in Italia, pulizia dell’area. Tutta questa attività, in gergo conosciuta come “Closing Party”, pone la parola “FINE” all’attività del contingente rischierato fuori area.
 Le immagini sottostanti sono un esempio delle strutture che vengono realizzate dal personale del 3° Stormo
(Foto AM)

Aviosuperfice Masera Esercitazione Grifone 2011

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Aeroporto Preturo L'Aquila terremoto 2009

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 Herat Air Base Afghanistan

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La partecipazione a missioni internazionali di peacekeeping a fianco di altre Nazioni alleate, comporta necessariamente un alto livello professionale, livello che si può acquisire solo con un costante addestramento in Patria.
A questo proposito, lo Stato Maggiore dell’Aeronautica, ha designato il 3° Stormo anche come Centro Addestrativo Personale Fuori Area, con il compito di formare tutto il personale della Forza Armata che verrà impiegato in missioni fuori dei confini nazionali (OFCN Operazione Fuori dai Confini Nazionali). Questi corsi, tenuti da istruttori con una notevole esperienza internazionale e aggiornati in base alle esperienze acquisite “sul campo”, coprono tutti gli aspetti sia tecnici che burocratici della logistica, dalla preparazione dei carichi, al loro stivaggio a bordo dei vettori, al diritto internazionale, alle norme sulla sicurezza, oltre a preparare il personale a fronteggiare qualsiasi situazione.
E’ il caso degli autisti degli automezzi, che sul sedime aeroportuale di Villafranca hanno a disposizione due aree dedicate per imparare a guidare i mezzi in sicurezza tra vari tipi di ostacoli, e un’altra zona denominata off-road, dove ci si addestra alla guida su terreni accidentati.
Al termine dei corsi, ai frequentatori che hanno superato con esito positivo un impegnativo esame finale, viene rilasciato l’attestato che li qualifica Combat Ready per quella specializzazione, pronti per essere impiegati in situazioni reali.
Da notare, che alcuni di questi corsi formativi sono estesi anche a quel personale civile, che a vario titolo fa parte di organizzazioni inserite nella Protezione Civile, come per esempio VVF, CRI, ANA, ecc., i quali possono scegliere di partecipare a quelli più rispondenti alle loro esigenze.
Altro importante compito assegnato al 3° Stormo è quello di sperimentare e testare il materiale logistico proposto dalle ditte specializzate nel settore, con le quali esiste per altro un fattivo rapporto di collaborazione, ed eventualmente proporne l’acquisto al Comando Centrale.
Ma non è solo a favore dell’Aeronautica Militare che operano gli uomini e le donne di Villafranca, come tutte le Forze Armate prestano il loro aiuto anche alla popolazione civile in caso di calamità naturali, come è avvenuto per gli eventi sismici in Abruzzo nel 2009, oppure in grandi eventi internazionali, come il ”G8 dell’Aquila”. Per tali interventi, svolti come sempre con il massimo impegno, il Reparto è stato insignito di un Encomio Collettivo Solenne dall’allora Comandante logistico Generale di Squadra Aerea Giuseppe Marani, un ulteriore onorificenza da aggiungere al suo notevole Albo d’Oro.
Tutta questa attività, svolta sempre con alta professionalità ed efficienza, è il frutto di un costante impegno addestrativo, che vede il 3° Stormo schedulare delle esercitazioni annuali, in modo da tenere sempre alto il livello operativo.
Il Comando di Stormo, con la supervisione dello Stato Maggiore del Comando Logistico, ha pianificato nel periodo di fine novembre 2012, esattamente dal 12 al 30, l’esercitazione “Mobile Team 2012”,che si è svolta presso il distaccamento dell’Aeronautica Militare presente sull’aviosuperficie di Dobbiaco in Alto Adige.
Tema dell’esercitazione:
-operazione di soccorso e protezione in favore delle popolazioni civili della zona in seguito di un evento sismico;
-verificare le capacità di rischieramento di una base operativa avanzata DOB (Deploying Operating Base) in ambienti dal clima rigido, come d’altronde richiedono le procedure NATO, dispiegando tutto l’occorrente per operare in tutta sicurezza anche con temperature sotto lo zero, quindi stazione meteo, centrale operativa, tende pneumatiche, riscaldatori, generatori elettrici, ecc.ecc.).
Per prevenire il fenomeno dello “sciacallaggio”, sempre presente in situazioni di emergenza, è stata richiesta la presenza di una componente dei Fucilieri dell’Aria del 16° Stormo, a cui è stato affidato il compito di assicurare la vigilanza dell’area, garantire la protezione delle forze impegnate sul campo, e proteggere le operazioni di volo degli elicotteri del 15° Stormo, impegnati nell’evacuazione delle popolazioni colpite dal sisma.
Purtroppo, le avverse condizioni meteo hanno impedito lo svolgersi della parte “aerea” della manovra, ma gli altri temi in programma, come l’attività al poligono di orientamento e l’attività addestrativa del Battaglione Fucilieri si sono svolti regolarmente.
Interessante a questo proposito, l’attività che ha visto impegnata una squadra CBRN (Chimica, Batteriologica, Radioattiva, Nucleare) che ha simulato la messa in sicurezza di un sito contaminato a seguito di un’esplosione di materiale radioattivo,con la “cattura” di un elemento ostile trovato all’interno di un edificio e consegnato nelle mani di una pattuglia del 16° Fucilieri per il successivo riconoscimento.
L’esercitazione, a cui ha partecipato lo stesso comandante del 3° Stormo, Colonello Maistrello assieme al suo staff, ha raggiunto quasi tutti gli obiettivi prefissati, è mancata come detto precedentemente la partecipazione aerea, consolidando le capacità del reparto ad intervenire in zone di calamità con un minimo tempo di preavviso, ma forse il punto più importante della “Ex Mobile Team 12”, è stato quello di amalgamare personale proveniente da vari reparti dell’Aeronautica Militare ad operare insieme, in vista di altri possibili contesti expeditionary in ambito internazionale.
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L’attuale Comandante del 3° Stormo è il Colonnello Marco Maistrello, nato a Savona nel 1962 e entrato in Accademia Aeronautica nel 1981 con il Corso “Borea IV”.
Laureatosi in Scienze Internazionali e Diplomatiche e in Scienze Aeronautiche, prima di prendere il Comando del 3° Stormo ha ricoperto numerosi incarichi importanti in ambito nazionale, internazionale e NATO, che lo hanno visto nei teatri di Bosnia e Kosovo, in missione di pace in Libano, dove in qualità di casco blu dell’ONU, ha svolto mansioni di Capo delle Operazioni Aeree presso il Quartier Generale dell’UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon). Ha al suo attivo circa 1.500 ore di volo, prevalentemente svolte a bordo degli aerei AWACS della NATO. Promosso Colonnello il 1° gennaio 2010, dal 14 settembre dello stesso anno e fino al 4 settembre 2012 è stato a Capo del 2° Ufficio del 1° Reparto della 3ª Divisione del Comando Logistico, incarico che ha lasciato per assumere il comando del 3° Stormo.
Il Col. Maistrello è insignito della Croce d’Oro per anzianità di servizio militare, della Medaglia NATO per il mantenimento della pace in Bosnia, della Medaglia NATO per le Operazioni in Kosovo, della Medaglia ONU per la Missione UNIFIL e della Medaglia Italiana per tre operazioni di Mantenimento della Pace, dell’attestazione di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione Civile per attività svolte nell’ambito dell’Operazione “Strade Pulite” anno 2008, “Sisma Abruzzo 2009”, “G8 l’Aquila 2009” nonché del distintivo per il personale degli equipaggi di volo che hanno partecipato ad azioni belliche.
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Le origini del 3° Stormo risalgono al lontano 1931, quando il 1° giugno di quell’anno, sull’aeroporto di Bresso, località della cintura milanese, viene costituito il 3° Stormo Caccia formato con due Gruppi di Volo, il 18° e il 23°, entrambi equipaggiati con il velivolo Fiat CR.20 e destinato alla difesa del capoluogo lombardo.
Nel marzo del 1933, dopo aver effettuato il passaggio sul nuovo Fiat CR.32, il Reparto viene trasferito sull’aeroporto Mirafiori di Torino e nel 1937 con una cerimonia che si svolge a Roma all’Altare della Patria, riceve la sua Bandiera di Guerra.
Le prime operazioni fuori area a cui partecipa, sono effettuate dai suoi aerei da trasporto Ca.133 durante la breve campagna d’Albania, dal 30 marzo al 10 aprile 1939.
Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, i velivoli del 3° Stormo partecipano fin dall’inizio alle missioni contro la Francia, scortando i bombardieri che operano sulla Provenza. Tale attività prosegue fino ad ottobre, quando su decisione dei vertici della Forza Armata, viene posto in posizione “Quadro” fino al maggio del 1942.
I suoi due Gruppi di Volo, che nel frattempo hanno abbandonato i CR.32 per i più prestanti CR.42, sono invece impiegati su diversi fronti, il 18° partecipa alla Battaglia d’Inghilterra partendo da basi dislocate in Belgio a fianco dell’alleato tedesco, per poi trasferirsi in Africa Settentrionale e in Grecia con i nuovi velivoli G.50 e MC.200, mentre il 23° Gruppo viene rischierato prima in Sicilia per partecipare alle missioni su Malta e poi trasferito anch’esso in Nord Africa volando con Re.2000, Fiat G.50 e MC.200.
Il 15 maggio 1942 con una cerimonia che si svolge sull’Aeroporto di Mirafiori, si decide di ricostituire il 3° Stormo ancora con i suoi due Gruppi “storici”, il 18° e il 23°, nel frattempo rientrati per avvicendamento in Italia, dove piloti e specialisti iniziano anche la transizione sul nuovo aereo Macchi MC.202 da poco disponibile, con il quale in luglio ritorneranno in Africa Settentrionale assieme ai collaudati MC.200.
Gli intensi combattimenti a cui parteciparono, le numerose perdite subite, unitamente al logorio dei velivoli causato anche dal clima desertico, fecero sì che alla data del 31 marzo 1943 tutto il personale del 3° Stormo venisse rimpatriato per mancanza di velivoli.
Dopo un breve periodo di riposo effettuato presso l’aeroporto di Caselle Torinese, dove ricevette anche qualche nuovo aereo MC.202, lo Stormo nel mese di giugno venne spostato a Ciampino per cercare di contrastare unitamente ad altri gruppi da caccia, lo strapotere degli alleati che quotidianamente bombardavano le città e i porti del sud Italia.
Qui il 18° Gruppo inserì in linea anche alcuni MC.205, mentre il 23° stava transitando sul Bf 109G fornito dalla Germania, ma ormai era troppo tardi e con la firma dell’armistizio i poche aerei superstiti vennero distrutti dal personale affinché non cadessero in mano tedesca, con questo atto si concludeva l’epopea del 3° Stormo Caccia.
Dopo l’8 settembre 1943, il 3° Stormo, che era stato sorpreso dall’armistizio nei campi del sud Italia, diede vita al “Raggruppamento da Bombardamento e Trasporto” impiegando il CANT Z.1007 con l’88° Gruppo, l’SM.79 con il 132° Gruppo e vari velivoli assegnati al 1° e 2° Gruppo, svolgendo missioni operative per conto dei nuovi alleati.
Questa fase di cobelligeranza induce gli alleati a fornire al Raggruppamento alcuni bombardieri leggeri Martin “Baltimore” con i quali si costituiscono tre Stormi, due da trasporto e uno da bombardamento. Quest’ultimo viene costituto il 1° luglio 1944 sull’aeroporto di Campo Vesuvio (Napoli) e denominato “1° Stormo Baltimore”. Al termine del conflitto mondiale, nel giugno 1945 lo Stormo viene trasferito prima sull’aeroporto di Guidonia e il 1° novembre del 1948 su quello di Bari Palese dove viene equipaggiato con il velivolo P.38 “Lightning” e ridiventa il 3° Stormo Caccia. Dopo due anni di utilizzo del bimotore della Lockheed, il 3° riceve il velivolo F 51 il famoso “Mustang” con il quale nel 1954, mese di marzo, lo Stormo inizia il trasferimento sulla sua nuova base di Villafranca (Verona). Completato l’insediamento il 1° di luglio, il Reparto nello stesso mese riceve i primi aerei a reazione F 84G “Thunderjet”, ottenuti in conto MDAP (Mutual Defense Assistance Program), con i quali inizia l’addestramento che lo porterà entro la fine dell’anno a ottenere la qualifica di 3° Stormo Ricognitori. In dicembre, nuovo cambio di velivolo, arriva il più prestante RF 84F “Thunderflash” e con esso nuovi impegni addestrativi per tutto il personale.
Il 1° gennaio 1956 porta altri cambiamenti, da 3° Stormo Ricognitori si diventa 3ª Aerobrigata Ricognizione Tattica. Con l’RF 84F si vola fino al gennaio 1970, quando a Villafranca arrivano i primi F 104G e RF 104G “Starfighter”, versione fotografica del noto caccia bisonico. Il 1° settembre del 1977 la 3ª Aerobrigata Ricognizione Tattica ridiventa 3° Stormo e nel corso dell’anno gli F 104G vengono dotati di POD “Orpheus”. Nel maggio 1984 lo Stormo viene intitolato al Maggiore Carlo Emanuele Buscaglia, decorato con la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria, per l’azione compiuta il 12 novembre 1942 alla testa di una formazione di sei SM.79 sulla munitissima rada algerina di Bougie. Nel corso del 1990 il 132° Gruppo inizia la transizione sul velivolo AMX e l’anno successivo, sei F 104G muniti di POD “Orpheus” si rischierano per un periodo di tre mesi, da gennaio a marzo, in Turchia per partecipare alla prima Guerra del Golfo .
Dopo la parentesi bellica, l’attività dello Stormo prosegue normalmente espletando quei compiti istituzionali a cui è chiamato, fino al luglio del 1999, quando a seguito di ulteriori rimpasti e cambi di ruolo decisi dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica, lo Stormo perde definitivamente i suoi due Gruppi di Volo, che passano alle dipendenze di altre unità aeree, per assumere il 19 dello stesso mese la qualifica di Reparto Mobile di Supporto.
In questa nuova veste, pochi giorni dopo, un centinaio di uomini vengono rischierati in Kosovo per costituire il Distaccamento Aeronautico AMiKo (Aeronautica Militare italiana in Kosovo) presso la città di Gjakova, dove sistemano la pista del locale aeroporto, allestiscono un campo base e forniscono il supporto logistico operativo per gestire gli aiuti internazionali in favore della popolazione locale uscita da poco dalla sanguinosa guerra civile balcanica.
Da allora il Reparto Mobile di Supporto è sempre stato presente in tutte quelle operazioni “Fuori Area” che, svolte sotto egida di organizzazioni Internazionali, hanno interessato mezzi e personale dell’Aeronautica Militare (Iraq, Eritrea, Afganistan, Kosovo ecc. ecc.). Per i meriti acquisiti sul campo, il 15 aprile del 2004 il Reparto Mobile riceve, con una cerimonia che si tiene sull’aeroporto di Villafranca, la sua Bandiera di Guerra per volere dell’allora presidente Ciampi, bandiera che viene consegnata dal Ministro della Difesa dell’epoca Onorevole Martino.
Un nuovo cambio di identità interessa il Reparto, che nel maggio del 2008 diventa 3° Stormo Supporto Operativo, denominazione che mantiene fino all’ottobre 2012, quando una nuova modifica lo porta ad assumere l’attuale e forse definitiva denominazione di 3° Stormo Reparto Mobile di Supporto.

 

L'autore desidera ringraziare il Col. Maistrello, il Ten.Col. Sacchetti e il Magg. Franzinelli
Un ringraziamento speciale al Cap. Testa dell'Ufficio Pubblica Informazione (SMA Roma)
Foto di Sergio Morari e Aeronautica Militare
Testo di Sergio Morari
Novembre 2013

English translation

The 3° Stormo Reparto Mobile di Supporto (3th Wing Mobile Support Department) is named after Major Carlo Emanuele Buscaglia, a name of the Italian aeronautical scene that recalls heroic feats performed by Italian torpedo bombers in the Mediterranean Sea, during the Second World War.
Born in Novara on September 22, 1915, in October 1934 he entered the Regia Accademia Aeronautica (Royal Air Academy) with the Course Orione, and he came out with the rank of second lieutenant, in June of this period 1937. In he obtained the Brevetto di Pilota d'Aeroplano (Airplane Pilot Licence) (1936) and that of Military Pilot in February 1937.
At the end of the training course Buscaglia was assigned to the 32° Stormo Bombardamento Terrestre (32nd Wing Terrestrial Bombardment), then equipped with the three engines Savoia Marchetti SM.81, which were soon replaced by more modern SM.79.
In 1939 Buscaglia was promoted to lieutenant, and the following year he was transferred to the 252ª Squadriglia (Flight) of the 46° Stormo BT, with which he participated in some operations on the western front. In July of the same year another transfer, this time to a newly established unit, the Reparto Sperimentale Aerosiluranti (Experimental Department of torpedo bombers) located in Gorizia and equipped with SM.79 aircraft.
Although still in training, the new Unit was stationed in Libya to participate in the first action of war, an attack on the super-protected base of Alexandria, which occurred on the night of August 15 with three aircraft, one of which saw the young Buscaglia in command, while marking the debut of the new specialty. Adverse weather conditions and some technical problems did not lead to success, which was repeated a few days later, unfortunately with the same result.
In September, the Reparto Sperimentale changed its name to the 278ª Squadriglia Aerosiluranti Autonoma (278th Autonomous Torpedo Bomber Flight), commanded by Major Erasi and identified by the coat of arms of the "four cats walking over a torpedo". With this new unit Buscaglia performs on the day of 17 two actions against the British fleet, during the second manages to hit with a torpedo heavy cruiser HMS KENT, which will earn him the first Silver Medal of Military Valor.
With this first success begins the brilliant career of the young Buscaglia in the specialty, who receives promotion to captain and transferred to the airport of Gadurrà (island of Rhodes), in command of the 281ª Squadriglia. In this unit will meet legendary names of the Italian torpedo bombers, such as Faggioni, Cimicchi, Graziani, Forzinetti and Aichner, just to name a few, all axes that helped to settle hard blows to the ships of his British Majesty in the Mediterranean.
On April 1, 1942, the 132° Gruppo was formed, under the 278ª and 281ª Squadriglia, and placed under the command of Buscaglia, now a veteran of the war on the sea, decorated with four Silver Medals of Military Valor, and a German Iron Cross of 2nd class and with about twenty missions.
The 132° Gruppo entered the action for the first time on 14 June, participating in the "Mid-june Battle" and the subsequent "Mid-august Battle", led as always by Buscaglia, meanwhile promoted Major for war merits, battles fought to try to stop the influx of supplies to the island of Malta. Despite the numerous losses, the Commander was always at the head of his pilots, even on the fateful day of November 1942, when to counter the landing operations of American forces in the port of Bougie, was shot down in the harbor bay.
Recovered in serious condition along with the photographer aboard Maiore, he spent a few months in an allied hospital, until his internment in an American prison camp in Maryland.
Considered dead by his fellow mission, who had seen him fall into flames was officially declared "lost in action", and was given the Gold Medal to Memory, while the Gruppo assumed the name.
The armistice of 8 September 1943 led to a division of the Regia Aeronautica (Italian Royal Air Force), some units remain alongside the German allies, while others risk to the south becoming part of the newly formed Aeronautica Cobelligerante. Buscaglia, who in America had recovered from his injuries, when they proposed him to be part of the new Aeronautica, joined with enthusiasm and returned to Italy, where he was reinstated in the ranks of the new aviation and placed under the command of the 28° Gruppo Baltimore (28° Baltimore Squadron), a unit equipped with American twin-engine bomber aircraft Martin Baltimore.
Anxious to return to action, with little experience on the new plane, during an unscheduled takeoff, suffered an accident in which he suffered serious injuries and burns, the accident ended his young life at only 29 years in a British hospital in Naples.
The medallion of Major Carlo Emanuele Buscaglia includes:
A Gold Medal for Military Valor to Memory;
Six Silver Medals for Military Valor;
A 2nd Class German Iron Cross;
To these must be added two advancements to the higher rank for merits of war and a promotion, from Captain to Major, always for merits of war.
Although it is a unit dedicated to logistics and, perhaps for this reason, considered inconspicuous in the eyes of the general public, accustomed to considering the Aeronautica Militare only for its air component, 3° Stormo, on the other hand, carries out an important activity within the Armed Force, as it ensures the ability to risk and operational survival of flight units located outside their headquarters or national borders.
Now, after the restructuring desired by the leaders of the Armed Force, the 3° Stormo had to reinvent a new professionalism by conquering its own space that places it at the center of the entire organization of the Aeronautica, a specialized work unique in its kind. From an air unit with long historical traditions, it has become an operational logistic support unit, specializing in all those activities that are necessary to support adequately both military personnel and civilian populations when required.
The 3° Stormo depends operationally on the Deputy Commander of the Comando Logistico Aeronautica Militare (Italian Air Force Logistics Command) (Rome) and is based on the airport of Villafranca - Verona named after "Giuseppe Gaeta".
Its main task, as we have seen, is the management of all that re-enters under the name of "logistics", assuring meanwhile the abilities of "operating survival" and the "logistic support" to those units that for necessity are found to operate out of the own habitual areas.
In the event of an international crisis, if the intervention and consequently the risk of an Italian air unit (Afghanistan and Iraq only to mention the most recent ones) is required, the staff of the 3° Stormo is alerted and begins to move according to a precise sequence.
One of the first units to leave is the "Deployment Team", whose staff has the task of "setting up, activating and managing" a field until reaching the IOC (Initial Operational Capability). This phase, in jargon called "Entry Party", involves a location on the area where the camp is intended to be built, carried out by qualified personnel for the purpose, which using sophisticated equipment for detection and measurement performs surveys, It outlines the possible general arrangement of the structures to be arranged and makes a feasibility study for its realization.
In general, if they exist, it is based on existing buildings but it is not uncommon that from scratch an autonomous operational base is created, complete with all those structures necessary for its operation, structures which include pneumatic tents or modular habitable containers, field kitchens, mobile fuel tanks, firefighting equipment, equipment to produce both liquid and gaseous oxygen and nitrogen, a car park, a field hospital complete with medical equipment able to cope with any type of emergency, the laying of electricity and water lines, areas for waste disposal and anything else needed to manage a "citadel" in complete autonomy able to accommodate a few hundred people for an indefinite period. In addition, the Stormo manages the operational capabilities necessary for an initial redeployment of an aeronautical component such as the Supply Service, the Fire Prevention Service, the Navigation Assistance Service, the Weather Service, the Assistance Service aircraft and passengers with the possibility to risk in time a terminal cargo and passengers complete with x-ray machines for the management of transits.
Almost always, included in the logistics area, the construction of at least one landing apron for helicopters is planned, but it is not uncommon that, in conjunction with operations carried out under the auspices of the UN, there is a need to build a real airstrip capable of accommodating both transport and military aircraft, in which case there must also be an adequate site to safely recovery ammunition.
To achieve all this, the 3° Stormo also avails of the collaboration of other units such as the 4° Reparto Tecnico Manutentivo (4° Department Maintenance Technician), the Main Infirmary of Villafranca, the 27° Gruppo Genio Campale (27° Field Genius Squadron) that, each for his direct skills, ensure with their own staff the necessary logistic-operational support. In addition to the "purely manual" part, any advanced base to be able to function at its best, also requires personnel to manage the administrative part in all its forms, including those related to national and international operations, with particular reference to the acquisition of materials and services for off-site use.
After this overview of how a detachment outside the national borders is organized, we enter the varied world of acronyms that identify the various specialties, and consequently the assigned staff, within the 3° Stormo:
CSS, CIS, ENG, AOU/ATOC/CATO, RWY, OPS, CFR, MED, ATC/MET, POL/OX, CBRN (FP-C2, CD and COLPRO), WOC, NSE.
They are all acronyms of technical terms, incomprehensible, but all of vital importance for the proper functioning of the structure, let’s describe some of them:
-ATOC: Air Terminal Operation Center, the personnel assigned to this group are responsible for servicing aircraft in transit, handling passengers, preparing and handling cargo, refuelling operations, working closely with colleagues at RWY OPS with regard to operations on the flight line and to assist aircraft in taxiing and parking operations;
-CFR: is the fire service, which with its equipment and means is able to cope with any emergency, acting on both aircraft and infrastructure, ensuring the service throughout the day;
-MED: provides health support to the entire risk quota, also managing the field hospital, if present, in addition, in special facilities we also take care of possible bio-contaminated patients, a very delicate service for the safety of the entire area;
-ATC/MET: Air Traffic Control/Meteo, whose staff is responsible for air traffic management in the area and for preparing the various weather reports;
-POL Campale: the personnel in charge of this sector are responsible for the implementation of large mobile fuel tanks, consisting of large rubber "bags" of various capacities divided by type of fuel, useful for both vehicles and aircraft, and their maintenance and refuelling;
-ENG: This group, which will be joined by the staff of the 27° Genio campale (27° Engineer Campale) of AM, will be responsible for the preparation and arrangement of the area on which the base will be built, including access roads, inner streets, drainage channels, etc. etc., and its staff is qualified to conduct all special means for earthmoving, such as: trucks with tipper, excavators, bulldozers, leveling machines and asphalt pavers, just to name a few. An integral part of the ENG is the Gruppo Autotrasporti (Road Transport Squadron), included in the 3° Stormo, which with its vehicles ensures the transport of personnel and materials to and from the base, also ensuring the maintenance of the vehicles in charge.
-LOX/GOX Campale: is a system capable of producing oxygen and nitrogen both in liquid and gaseous state, mainly necessary for on-board aircraft installations, for medical purposes and other uses.
Being the risk base located in generally hostile areas, there will also be a component for its protection, which is identified as Force Protection. The men and women assigned to this team are responsible for the active and passive defense of the entire contingent. In order to perform their work in the best possible way, in addition to individual armament, they use sophisticated day and night vision equipment, laser sensors, electro-optical devices, placed inside and along the fence of the camp. Surveillance patrols are in constant radio contact with colleagues in the operations room, who through the images transmitted on the monitors are able to control everything moving at a certain distance from the security perimeter, and if necessary direct them to the point of suspicion.
In the "passive" protection group we also find the personnel trained for mine clearance and land reclamation operations from unexploded ordnance and that used in the NBCR field, whose task involves the decontamination of people, land and vehicles, including aircraft.
-Re-deployment Team: is formed by a pool of people, not necessarily the same as those who have installed the field, which take care of all those operations that are needed for the deactivation of the "base", such as disassembly of the structures, Arrangement and packaging of all components, loading of vehicles or aircraft for the return to Italy, cleaning of the area. All this activity, in jargon known as "Closing Party", puts the word "END" to the contingent activity risked outside the area.
Participation in international peacekeeping missions alongside other allied nations, necessarily involves a high professional level, a level that can be acquired only with constant training in the homeland.
In this regard, the General Staff of the Aeronautica, has designated the 3° Stormo also as Training Center Personnel Out of Area, with the task of training all the personnel of the Armed Force that will be used in missions outside the national borders (OFCN – Operazione Furoi dal Confine Nazionale or Operation Outside National Borders). These courses, held by instructors with considerable international experience and updated on the basis of the experience acquired "in the field", cover all the technical and bureaucratic aspects of logistics, from the preparation of loads, to their stowage on board carriers, international law, safety standards, as well as preparing staff to deal with any situation.
It is the case of the drivers of the vehicles, which on the airport of Villafranca have two dedicated areas to learn how to drive vehicles safely between various types of obstacles, and another area called off-road, where you train to drive on rough terrain.
At the end of the courses, students who have successfully passed a challenging final exam, is awarded the certificate that qualifies them Combat Ready for that specialization, ready to be used in real situations.
It should be noted that some of these training courses are also extended to those civil personnel, which in various ways is part of organizations included in the Protezione Civile (Civil Protection), such as VVF, CRI, ANA, etc. who may choose to participate in those most suited to their needs.
Another important task assigned to the 3° Stormo is to experiment and test the logistic material proposed by companies specialized in the sector, with which there is also an effective relationship of collaboration, and eventually propose the purchase to the Comando Centrale (Central Command).
But it is not only in favor of the Aeronautica Militare that the men and women of Villafranca operate, as all the Armed Forces also lend their help to the civilian population in case of natural disasters, as happened for the seismic events in Abruzzo in 2009, or at major international events, such as the "G8 Summit of L'Aquila". For such interventions, carried out as always with the maximum commitment, the Unit has been awarded a Solemn Collective Commendation by the then General Logistic Commander of Air Group Giuseppe Marani, a further honor to add to his remarkable Golden Roll.
All this activity, always carried out with high professionalism and efficiency, is the result of a constant commitment to training, which sees the 3° Stormo schedule of annual exercises, so as to always keep the operational level high.
the Command of Stormo, with the supervision of the Staff of the Comando Logistico, has planned in the period of end November 2012, exactly from the 12 to the 30, the exercise "Mobile Team 2012” ,which took place at the Aeronautica Militare detachment present on the airfield of Dobbiaco in South Tyrol.
Theme of the exercise:
-rescue and protection operation for civilian populations in the area following a seismic event;
-verify the risk capabilities of an advanced DOB (Deploying Operating Base) operational base in harsh climate environments, as required by NATO procedures, deploying everything needed to operate safely even in temperatures below zero, then weather station, operations center, pneumatic blinds, heaters, electric generators, etc. ).
To prevent the phenomenon of "looting", always present in emergency situations, was required the presence of a component of the Fucilieri dell'Aria (Air Fusiliers) of the 16° Stormo, which was entrusted with the task of ensuring the surveillance of the area, to ensure the protection of the forces engaged in the field, and to protect the flight operations of the helicopters of the 15° Stormo, engaged in the evacuation of the populations affected by the earthquake.
Unfortunately, the adverse weather conditions prevented the "aerial" part of the maneuver, but the other topics in the program, such as the activity at the orientation range and the training of the Battaglione Fucilieri (Fusilier Battalion) were held regularly.
Interesting in this regard, the activity that involved a CBRN team (Chemistry, Bacteriology, Radioactive, Nuclear) that simulated the safety of a contaminated site following an explosion of radioactive material, with the "capture" of a hostile element found inside a building and handed over in the hands of a patrol of the 16° Stormo for subsequent recognition.
The exercise, which was attended by the same commander of the 3° Stormo, Colonel Maistrello together with his staff, has reached almost all the objectives set, as mentioned above the air participation was missing, consolidating the capacity of the unit to intervene in disaster areas with a minimum notice, but perhaps the most important point of "Ex Mobile Team 12” , was to amalgamate personnel from various Aeronautica Militare units to operate together, in view of other possible expeditionary contexts in the international arena.
The current Commander of the 3° Stormo is Colonel Marco Maistrello, born in Savona in 1962 and entered the Accademia Aeronautica in 1981 with the Course "Borea IV".
He graduated in International and Diplomatic Sciences and in Aeronautical Sciences, before taking command of the 3° Stormo held numerous important positions in the national, international and NATO, which saw him in the theaters of Bosnia and Kosovo, on a peace mission in Lebanon, where as a blue UN helmet, he served as Chief of Air Operations at UNIFIL Headquarters (United Nation Interim Force in Lebanon). It has approximately 1,500 hours of flight time, mostly carried on AWACS NATO aircraft. Promoted Colonel on January 1, 2010, from September 14 of the same year and until September 4, 2012 was at the Head of the 2nd Office of the 1st Department of the 3rd Division of the Logistic Command, assignment that he left to take command of the 3° Stormo.
The Col. Maistrello is awarded the Gold Cross for seniority of military service, the NATO Medal for Peacekeeping in Bosnia, the NATO Medal for Operations in Kosovo, the UN Medal for and the three Peacekeeping operations, the Civil Protection Department’s public merit certificate for activities carried out under the "Clean Roads" Operation 2008, "hearthquake Abruzzo 2009”, "G8 L'Aquila 2009” as well as the staff badge of the flight crews who participated in war actions.
The origins of the 3° Stormo date back to 1931, when the 1st June of that year, on the airport of Bresso, locality of the Milanese belt, is constituted the 3° Stormo Caccia (3° Fighter Wing) formed with two Gruppi di Volo, The 18° and the 23° are equipped with the aircraft Fiat CR.20 and intended for the defense of the Lombard capital.
In March 1933, after having carried out the passage on the new Fiat CR.32, the Unit was transferred to the Mirafiori airport in Turin and in 1937 with a ceremony that takes place in Rome at the Altar of the Fatherland, received its War Flag.
The first operations outside the area in which he participates, are carried out by his transport aircraft Ca.133 during the short campaign of Albania, from 30 March to 10 April 1939.
At the outbreak of World War II, the aircraft of the 3° Stormo participate from the beginning in the missions against, escorting the bombers operating on Provence. This activity continues until October, when on the decision of the leaders of the Armed Force, it is placed in position "Framework" until May 1942.
Its two Gruppi di Volo (Flying Squadrons), which in the meantime have abandoned the CR.32 for the most performing CR.42, are instead employed on different fronts, the 18° they participate in the Battle of England from bases located in Belgium alongside the German ally, and then moved to North Africa and Greece with the new aircraft G.50 and MC.200, while the 23° Gruppo is first placed in Sicily to participate in the missions on Malta and then also transferred to North Africa flying with Re.2000, Fiat G.50 and MC.200.
On May 15, 1942 with a ceremony that takes place on the Airport of Mirafiori, it is decided to reconstitute the 3° Stormo again with its two "historical" Gruppi, the 18° and the 23° they returned in the meantime for rotation in Italy, where pilots and specialists also begin the transition on the new aircraft Macchi MC.202 recently available, with which in July will return to North Africa together with the tested MC.200.
The intense fighting in which they participated, the numerous losses suffered, together with the wear and tear of the aircraft caused also by the desert climate, meant that on March 31, 1943 all the personnel of the 3° Stormo were repatriated for lack of aircraft.
After a short period of rest at the airport of Caselle Torinese, where he also received some new aircraft MC.202, the Stormo in June was moved to Ciampino to try to fight together with other fighter squadrons, the overwhelming power of the allies who daily bombed the cities and ports of southern Italy.
Here the 18° Gruppo also added some MC.205, while the 23° was transiting on the Bf 109G provided by Germany, but it was too late and with the signing of the armistice the few remaining aircraft were destroyed by the staff so that they did not fall into German hands, With this act ended the epic of the 3° Stormo Caccia.
After September 8, 1943, the 3° Stormo, who had been surprised by the armistice in the fields of southern Italy, gave birth to the Raggruppamento Bombardamento e Trasporto (Grouping by Bombardment and Transport) employing the CANT Z.1007 with the 88° Gruppo, the SM.79 with the 132° Gruppo and various aircraft assigned to the 1° and 2° Gruppo, carrying out operational missions on behalf of the new allies.
This phase of cobelligeranza induces the Allies to provide the Raggruppamento with some light bombers Martin "Baltimore" with which they form three Stormi, two transport and one bombing. The latter was established on July 1, 1944 on the airport of Campo Vesuvio (Naples) and called "1° Stormo Baltimore". At the end of the World War II, in June 1945 the Stormo was transferred first to the airport of Guidonia and on November 1, 1948 to that of Bari Palese where it was equipped with the aircraft P.38 "Lightning" and became again the 3° Stormo Caccia. After two years of use of the twin engine of Lockheed, the 3° receives the aircraft F 51, the famous "Mustang" with which in 1954, March, the Stormo begins the transfer to its new base in Villafranca (Verona). Completed the installation on the 1st of July, the Unit in the same month receives the first jet aircraft F 84G "Thunderjet", obtained on account MDAP (Mutual Defense Assistance Program), with which he begins the training that will lead him by the end of the year to obtain the qualification of 3° Stormo Ricognitori (3° Reconaissance Wing). In December, new aircraft change, comes the most performing RF 84F "Thunderflash" and with it new training commitments for all staff.
On 1 January 1956 brings other changes, from 3° Stormo Ricognitori become 3ª Aerobrigata Ricognizione Tattica (3ª Tactical Reconnaissance Air Brigade). With the RF 84F fly until January 1970, when in Villafranca arrive the first F 104G and RF 104G "Starfighter", photographic version of the well-known bisonic fighter. On September 1, 1977, the 3ª Aerobrigata Ricognizione Tattica became the 3° Stormo and during the year, the F 104Gs were equipped with "Orpheus" Pod. In May 1984 the Stormo was named after Major Carlo Emanuele Buscaglia, decorated with Gold Medal for Military Valor, for the action carried out on 12 November 1942 at the head of a formation of six SM.79 on the heavily militarized Algerian harbor of Bougie. In the course of 1990 the 132° Gruppo begins the transition on the AMX aircraft and the following year, six F 104G equipped with pod "Orpheus" will deployed for a period of three months, from January to March, in Turkey to participate in the First Gulf War .
After the war, the activity of the Stormo normally continues carrying out those institutional tasks to which it is called, until July 1999, when following further reshuffles and role changes decided by the General Staff of the Aeronautica, the Stormo permanently loses its two Gruppi di Volo, which pass to the dependencies of other aerial units, to assume the 19 of the same month the qualification of Reparto Mobile di Supporto (Mobile Support Department).
In this new capacity, a few days later, a hundred men were placed in Kosovo to form the AMiKo (Aeronautica Militare Italiana in Kosovo) Aeronautical Detachment of the Italian Air Force in Kosovo near the city of Gjakova, where they set up the runway of the local airport, they set up a base camp and provide operational logistical support to manage international aid to the local population that has recently emerged from the bloody Balkan civil war.
Since then the Reparto Mobile di Supporto has always been present in all those operations "Out of Area" that, carried out under the aegis of International organizations, have affected vehicles and personnel of the Aeronautica Militare (Iraq, Eritrea, Afghanistan, Kosovo etc. etc.). For the merits acquired in the field, on April 15, 2004 the Reparto Mobile receives, with a ceremony held at the airport of Villafranca, its War Flag at the behest of the then President Ciampi, flag that is delivered by the Minister of Defense of the time Mr Martino.
A new change of identity concerns the Unit, which in May 2008 becomes 3° Stormo Supporto Operativo (3° Operational Support Wing), denomination that maintains until October 2012, when a new modification leads him to assume the current and perhaps definitive denomination of 3° Stormo Reparto Mobile di Supporto.
The author would like to thank the Col. Maistrello, the Lt.Col. Sacchetti and the Maj. Franzinelli
A special thank to the Capt. Testa of the Press Office (SMA Roma)
Images by Sergio Morari and Aeronautica Militare
Text by Sergio Morari
November 2013