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Voglio raccontare di un mio viaggio di fine estate del 1976 a Linköping/Malmen (Malmslätt) in Svezia, in occasione della celebrazione del 50 anniversario della Svenska flygvapnet (Forze Armate svedesi); lo considero interessante per una serie di motivi, i velivoli storici che riuscii a fotografare in quella occasione furono poi esposti all'aperto in rarissime occasioni; inoltre fu l'ultima volta che il Saab J29 Tunnan volò con la Forza Aerea svedese, evento epocale nel paese scandinavo, dove “la botte” era davvero molto popolare. Voglio però prima raccontare ai lettori più giovani la disinvoltura con cui ci si muoveva negli aeroporti civili negli anni settanta prima che il terrorismo imponesse le attuali severe regole di sicurezza. A quel tempo prestavo servizio saltuariamente come medico presso l'ambulatorio di Pronto Soccorso dell'aeroporto civile di Rimini. Quell'ultimo weekend di agosto ero proprio di servizio fino alle 14 del pomeriggio del venerdì. Ovviamente ero a conoscenza cha a oltre 2.000 km di distanza ci sarebbe stato l'Air Show per festeggiare il mezzo secolo della Svenska flygvapnet. Parlai dell'evento ad un dirigente dello scalo riminese ed espressi il rammarico di non poter partecipare all'evento; quella persona gentile di cui non ricordo il nome, mi chiese di punto in bianco se volevo approfittare di un charter che tornava in Svezia quasi vuoto dopo aver scaricato i turisti svedesi, allora molto numerosi sulla riviera romagnola. Era come aprire ad un gatto la porta di una pescheria. Mi venne consegnata una carta di imbarco per un volo della Transair per Angelholm, una località da dove in poco più di tre ore di treno si poteva raggiungere la base aerea di Malmen, sede dell'F13, organizzatore dell'evento aeronautico. Aggiungo che salito a bordo del Boeing B 727, che mi portò in Svezia, mi venne concesso di entrare in cabina di pilotaggio per salutare il primo pilota e il co-pilota, nel breve colloquio, dopo aver spiegato il motivo del mio viaggio, il Comandante mi confermò che tutta la Svezia aeronautica aspettava ansiosamente l'evento e che forse anche lui personalmente avrebbe visitato la base aerea di Malmen. Una volta raggiunto la base aerea tutto si svolse regolarmente; ammirai le capacità organizzative del reparto di casa l'F13M, che manteneva operativi nientemeno che tre C 47 Dakota (Tp79), oltre ad usare altri velivoli molto interessanti, tra cui il J32E Lansen, in funzione traino bersagli. Aerei storici, mostra statica di tutti i tipi operativi, programma di volo e la commozione con cui fu salutato il Saab J29, con una vera e propria cerimonia di spegnimento, mi hanno lasciato un ricordo ancora vivo pur dopo oltre quaranta anni ed il centenario della Flygvapnet ormai vicino.
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Foto e testo di Elio Viroli
Agosto 1976
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English translation
I want to tell you about my late summer trip in 1976 to Linköping/Malmen (Malmslätt) in Sweden, on the occasion of the celebration of the 50th anniversary of the Svenska flygvapnet (Swedish Armed Forces); I consider it interesting for a number of reasons, the historical aircraft I managed to photograph on that occasion were then exposed in the open on very rare occasions; It was also the last time that the Saab J29 Tunnan flew with the Swedish Air Force, an epochal event in the Scandinavian country, where "the barrel" was really very popular. But first I want to tell the younger readers about the ease with which we moved in civilian airports in the seventies before terrorism imposed the current strict rules of security. At that time I occasionally served as a doctor at the First Aid clinic of the civil airport of Rimini. That last weekend in August I was on duty until 2 pm on Friday. Obviously I was aware that more than 2,000 km away there would be the Air Show to celebrate the half-century of the Svenska flygvapnet. I spoke of the event to a manager of the airport of Rimini and expressed regret that I could not attend the event; that kind person whose name I don’t remember, asked me out of the blue if I wanted to take advantage of a charter that returned to Sweden almost empty after unloading the Swedish tourists, then very numerous on the Riviera Romagnola. It was like opening a cat’s door to a fish market. I was given a boarding pass for a Transair flight to Angelholm, a place from where in just over three hours of train you could reach the air base of Malmen, home of the F13, organizer of the aeronautical event. I add that I boarded the Boeing B 727, which brought me to Sweden, I was allowed to enter the cockpit to greet the first pilot and the co-pilot, in the brief interview, after explaining the reason for my trip, The Commander confirmed to me that all of Sweden’s air force was anxiously awaiting the event and that perhaps he too would personally visit the Malmen air base. Once reached the air base everything took place regularly; I admired the organizational skills of the home unit the F13M, which maintained operating no less than three C 47 Dakota (Tp79), in addition to using other very interesting aircraft, including the J32E Lansen, in towing targets. Historical aircraft, static display of all operational types, flight schedule and the emotion with which it was greeted the Saab J29, with a real shutdown ceremony, I have left a memory still alive even after over forty years and the centenary of the Flygvapnet now close.
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Images and text by Elio Viroli
August 1976
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