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La Repubblica sudafricana è situata tra il 22° e il 35° parallelo, occupa un’area di 1.224.000 kmq, circa cinque volte la Gran Bretagna, fa parte di una stupenda regione dell’Africa che sta cominciando soltanto da pochi anni a questa parte a rendersi conto delle sue potenzialità. I parchi nazionali tra i più grandi del mondo, le spiagge tra le migliori e meno affollate, campagne e montagne che offrono unici e spettacolari paesaggi, un clima vantaggioso, grazie alle stagioni esattamente opposte a quelle dell’emisfero boreale, la rendono sempre più una delle mete turistiche maggiormente richieste. Rispetto agli standard africani, le infrastrutture della regione sono ottime: i trasporti e le comunicazioni funzionano egregiamente, efficientissimi sono i servizi aerei, tanto internazionali quanto interni. Il Sud Africa ha tre capitali: Cape Town “legislativa”, Pretoria “amministrativa” e Bloemfontein “giudiziaria” mentre Johannesburg è il centro industriale e finanziario del paese nonché fulcro del trasporto aereo dell’Africa meridionale; chiamata anche dagli stessi abitanti, Jo’burg la città dell’oro, sorge su di un altopiano a 1.735 mt d’altezza e sebbene abbia solo un centinaio d’anni, è di gran lunga la città più grande del Sud Africa e dell’intera Africa a sud di Lagos. Città di forti contrasti dove i grattacieli e i grandi centri commerciali sorgono a fianco delle township, per chi ha potuto come noi vederla con i propri occhi l’impressione che ne deriva è quella di caotica, sproporzionata e vitale, dove sono ancora molto evidenti i segni del recente passato lasciati dall’apartheid. Dal 1992, a seguito della liberalizzazione delle rotte aeree, numerose compagnie si contendono, insieme al vettore di bandiera South African Airways (SAA), il trasporto aereo nella Repubblica sudafricana. Attualmente sono circa 50 le compagnie aeree che collegano il Sudafrica al resto del mondo, con un notevole incremento dei voli rispetto a quelli, numericamente molto limitati, dell’epoca dell’apartheid. Per far fronte alla progressiva crescita del trasporto aereo e migliorare la qualità dei servizi offerti, il gestore dei maggiori aeroporti sudafricani, ACSA (Airports Company South Africa) ha predisposto ingenti investimenti, avvalendosi inoltre, attraverso un’operazione di joint venture, della collaborazione e dell’esperienza nel settore aeroportuale della “nostra” ADR (Aeroporti di Roma). Infatti, dal maggio del 1999 ADR ha acquisito una quota rilevante di azioni ed è diventata a pieno titolo partner della società di gestione ACSA, inizialmente con una quota del 20% che potrà essere aumentata di un ulteriore 10% al momento della quotazione in borsa. Operazione di mercato che abbiamo potuto conoscere meglio nel dettaglio direttamente dalla società romana che ci ha illustrato le motivazioni di questa scelta molto oculata, giustificata dalle notevoli opportunità che si stanno creando in un mercato giovane e in rapida espansione. Per rappresentare un così vasto sistema aeroportuale abbiamo scelto, come d’altronde si può intendere dal titolo dell’articolo, di analizzarlo prendendo spunto dalla situazione che si è creata nella zona adiacente Johannesburg, punto cruciale del trasporto aereo della nazione. Quest’area infatti è articolata in ben cinque aeroporti: il JNB International, Pretoria Wonder Boom, Lanseria, Grand Central, Rand, tutti dislocati nel raggio di poche decine di chilometri tra Jo’Burg e Pretoria, ognuno dei quali svolge un servizio specifico ricoprendo le molteplici esigenze del luogo. Sono però in rapido aumento anche i voli per le città di Durban, Port Elizabeth e Cape Town. Ian Smuts è il nome del Johannesburg International Airport, situato nelle vicinanze di Kempton Park un bel sobborgo di Johannesburg, dista 10 km ad est dal centro cittadino e a 50 km dalla capitale amministrativa Pretoria, collegato ad entrambe le città e dintorni da una rete autostradale molto capillare, è il destinatario del più importante piano di sviluppo delineato dalla società di gestione ACSA; vediamo ora nel dettaglio la situazione attuale e gli interventi predisposti per il futuro dell’aeroporto. Il grande Terminal che nel 1999 ha permesso il transito di circa 10,85 milioni di passeggeri è composto da vari edifici di geometrie e dimensioni differenti costruiti in periodi diversi che si combinano dando forma ad un unico complesso a sua volta inserito nell’area denominata Western Precint, è stato costruito e verrà ulteriormente modificato seguendo una precisa strategia della società di gestione che lo ritiene la soluzione migliore per agevolare il trasferimento dei passeggeri in transito. I Terminal “1” e “6” sono diventati operativi dal giugno del 1999 dopo due anni e mezzo di lavori e sono adibiti esclusivamente ai voli internazionali, la struttura è disposta su tre livelli, al piano terra gli arrivi (Terminal 1), al primo piano le partenze (Terminal 6), il terzo piano è riservato agli uffici amministrativi e alle sedi delle compagnie. Le due caratteristiche principali che contraddistinguono quest’opera sono: la prima è la costruzione di tre grandi strutture dette nodi, di forma triangolare, poste in sospensione, che fuoriescono dal lato del Terminal sovrastando i pontili di imbarco degli aeromobili, hanno una superficie di 1.000 mq ciascuna e ben 330 mq di vetrate, di aspetto molto curioso hanno una forma paragonabile a delle grandi prue di navi, quando saranno terminate faranno parte della zona partenze e saranno utilizzate per ospitare i passeggeri in attesa di imbarcarsi che potranno così usufruire di diverse zone di ristoro permettendo un’eccellente visione sulle operazioni aeroportuali. La seconda caratteristica è l’introduzione di un nuovo sistema completamente automatizzato per lo smistamento e la riconsegna dei bagagli nella zona arrivi, mentre la zona partenze con i suoi 104 check in ha un nuovo sistema di screening dei bagagli che accelera lo svolgimento delle operazioni, ovviamente entrambe dispongono di punti di ristoro, uffici di cambio, noleggio auto (livello arrivi) e duty free shop (livello partenze). Il corpo centrale definito Terminal “3”-“4”-“5” che in passato supportava l’intero traffico dello scalo, attualmente è suddiviso in due zone dedicate esclusivamente ai voli nazionali, partenze (Terminal 5), arrivi (Terminal 3-4), questa situazione è venuta a crearsi solo dopo l’entrata in funzione dei nuovi Terminal 1 e 6 (voli internazionali). Attribuzione comunque temporanea in quanto la destinazione finale del Terminal voli nazionali avverrà solo nel 2003, anno in cui preventivamente saranno conclusi i lavori di costruzione della nuova aerostazione portando a compimento un’ulteriore fase di sviluppo. La fase successiva sarà quella che richiederà il maggiore contributo in termini economici e strutturali, denominato progetto “Central Extension” prevede una volta effettuato il trasloco dei voli nazionali nella loro nuova sede, la completa demolizione del vecchio corpo centrale e quindi si potrà iniziare la costruzione di una moderna e più funzionale struttura, che darà forma come accennato precedentemente ad un unico Terminal con una superficie totale di 235.000 mq contro gli 80.000 mq attuali permettendo così nel 2010/2013 di raggiungere l’obiettivo finale della società di gestione ACSA la considerevole cifra di 18 milioni di passeggeri in transito l’anno. Vediamo ora altri progetti ormai prossimi alla realizzazione che riguardano essenzialmente la gestione della zona “airside” tradotto in lingua italiana zona di rampa. Il primo di questi consiste nella costruzione di due bracci che si estendono sul piazzale degli aeromobili, uno chiamato Northern Pier (pontile) sarà collegato al Terminal voli internazionali, mentre l’altro il Southern Pier si estenderà dal nuovo Terminal voli nazionali; essi saranno dotati di circa dieci finger ciascuno, sei dei quali adatti per operare con aerei a fusoliera larga, o wide body, e due di concezione avanzata adatti addirittura ad ospitare il futuro NLA (New Large Aircraft), le previsioni sono di renderli operativi entro il 2003. Il secondo programma prevede l’ammodernamento dei parcheggi tradizionali, infatti, molti di quelli già esistenti non dotati di pontili d’imbarco saranno razionalizzati e riposizionati secondo i progetti chiamati Echo Apron, Sierra Apron, Bravo Apron e Charlie Apron, una volta terminati i lavori lo scalo verso il 2010 potrà contare su ben 103 piazzole di sosta. Naturalmente l’aeroporto non è composto solo dall’aerostazione ma visto l’importanza che ricoprono ci è sembrato doveroso descrivere la situazione in maniera dettagliata, quindi ora andiamo ad illustrare altre componenti del JNB International come le tre piste, due sono parallele e direzionate 21R-03R e 21L-03L per una lunghezza di circa 3.500 mt ciascuna, appartenenti alla Categoria II e sono dotate di ILS/VOR, peculiarità della pista 21-03 destra sono le due testate necessariamente costruite su di un terrapieno alto circa una quindicina di metri per ovviare alla conformazione ondulata del terreno, mentre la terza pista direzionata 15-33 e lunga 1.800 mt “taglia” quasi in perpendicolare le due piste principali. Un’altra struttura di notevole importanza è il Cargo Center posto a nord del Terminal passeggeri gestito dalla South African Revenue Services con una capacità di movimentazione merci annua stimata di circa 600.000 tonnellate delle quali una buona parte è in arrivo o in partenza per l'Europa avvalendosi dei vettori più importanti del vecchio continente come Cargolux, Lufthansa Cargo e molti altri. La zona tecnica e base operativa della compagnia di bandiera South African occupa un’ampia superficie, pari ad un terzo di quella che utilizza il Terminal principale con i suoi parcheggi, è posta a sud ed ha una serie di hangar in grado di ospitare anche più B 747 per operazioni di manutenzione o ricovero; un altro edificio di vaste dimensioni è la sede degli uffici amministrativi sempre della compagnia di bandiera. Nella zona ad est rispetto al Western Precint ci sono le sedi di importanti compagnie nazionali come la Safair e la Nationwide, mentre al centro delle piste è posizionata la torre di controllo principale. Gettando uno sguardo alla situazione dei servizi “landside” vediamo che agli attuali parcheggi con 5.000 bay (posti auto) se ne aggiungeranno altri 3.000, le strade di accesso saranno riconfigurate una volta terminati i lavori dell’intero complesso e infine un albergo a cinque stelle della catena Holiday Inn che fino a poco tempo fa era la sede degli uffici amministrativi della società ACSA ora trasferiti nel Terminal internazionale. Questa prima fase di ristrutturazione è costata circa 259 milioni di Rand, ed è solo una piccola parte di quanto previsto nel programma varato che terminerà nel 2013 per una spesa complessiva di 1.7 miliardi di Rand, che approssimativamente corrispondono a 680 miliardi di Lire. Infatti, l’ambizione maggiore della società è ottenere per il JIA (Johannesburg International Airport) il titolo di world-class air transportation hub for Southern Africa attraverso la costruzione di questi nuovi complessi, un’autentica opera di architettura mai vista prima in Sud Africa. ACSA è fiera di essere promotrice di questo progetto che sarà uno dei maggiori veicoli che assegnerà pieni poteri all’economia “nera”, infatti, tra i componenti del team il 43% dei professionisti e il 50% dei costruttori sono di colore. |
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GRAND CENTRAL è il nome del secondo aeroporto che descriviamo, sorge in località Midrand a nord di Jo’burg vicinissimo alla principale autostrada del paese la N 1, è usato principalmente da voli privati, voli bussines e di terzo livello. Lo si può definire un grande aero club molto moderno e perfettamente attrezzato, composto da un piccolo Terminal nel quale troviamo vari servizi come noleggio auto, ufficio di cambio e alcune zone di ristoro; una serie di notevoli hangar sono in parte usufruiti per il ricovero degli aeromobili e in parte impiegati da alcune ditte per effettuare lavori di manutenzione su aerei ed elicotteri, inoltre l’aeroporto è sede di un’importante scuola di volo. Lo scalo dispone di tutti i servizi logistici necessari, ed è dotato di un’unica pista appartenente alla Categoria 2B non strumentale che però dispone di un sentiero luminoso di tipo PAPI (Precision Approach Path Indicator) per le operazioni notturne, direzionata 17-35 per una lunghezza di 1.800 mt e per una larghezza di 23 mt.
RAND è il nome del secondo aeroporto cittadino di Johannesburg, posto a sud della città al momento è la struttura meno qualificata e con meno previsioni di sviluppo, per ora occupa il ruolo di aero club in competizione con il Grand Central.
LANSERIA è situato sempre a nord di Johannesburg si trova in una zona collinare scarsamente abitata e prende il nome dalla località più vicina, aeroporto molto famoso soprattutto tra gli “spotter” è un autentico museo di aeronautica, infatti possiamo trovare una moltitudine di aeromobili che ormai fanno parte della storia come Viscount, Dc 3, Dc 4, Andover, HS 748, Electra, F 86E, Hunter ed altri modelli ancora, troviamo anche elicotteri come i Puma o Super Frelon appartenuti alla South African Air Force (SAAF) ormai non più in servizio. Molti di questi sono in manutenzione presso alcune ditte specializzate presenti sull’aeroporto, altri sono usati come parti di ricambio, oppure come nel caso degli elicotteri sono in buona parte abbandonati. Come si può intendere dalle righe precedenti siamo in presenza di una “mega” officina aeronautica e nominare tutte le ditte che operano sullo scalo è impresa molto ardua, quindi ci limitiamo a descrivere alcuni casi di particolare interesse come l’Executive Helicopter, centro di manutenzione creata più di 15 anni orsono opera su diversi elicotteri costruiti da Eurocopter e Bell. La Execujet è specializzata nella vendita di aeromobili in particolare jet di lusso come i Challenger e altri ancora; passiamo poi alla zona di proprietà della già citata Nationwide che qui effettua la manutenzione ai suoi BAC 1-11 ed infine abbiamo trovato una società con il nome Balding Eagles che effettua opere di recupero e restauro su vecchi aerei come il T 6 Texan, oppure un Saab Safir recuperato in Zambia, e anche biplani creando così un piccolo museo. Sull’aeroporto è presente inoltre una piccola aerostazione e una zona cargo ancora più esigua.
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WONDERBOOM è l’aeroporto municipale di Pretoria posto a nord della capitale amministrativa è raggiungibile percorrendo l’autostrada N.1 verso Pietesburg in circa 20 minuti di auto. Molto interessante per l’aspetto prettamente fotografico lo è meno per la parte giornalistica in quanto non c’è molto da descrivere, ci limitiamo quindi ad una analisi più spotteristica. L’aeroporto comprende una piccola aerostazione abbastanza vetusta, mentre nella zona tecnica operano una dozzina di società che effettuano voli turistici come la Naturelink, compagnia specializzata in questo settore che possiede alcuni Cessna e un raro Skyvan. Tra le molteplici ditte che eseguono lavori di manutenzione su aeromobili un accenno particolare va sicuramente alla società Wonder Air, molto attiva in questo ramo e come abbiamo potuto apprendere è qualificata in particolare su velivoli “datati” come gli onnipresenti Dc 3 oppure i Viscount, infatti, durante l’arco di una settimana abbiamo potuto osservare i tecnici effettuare lavori di manutenzione ai propulsori di due Dc 3, uno della compagnia Air Zambezi e uno della Landela Safaris, qui vengono anche effettuate le modifiche necessarie per la sostituzione completa dei motori a pistoni con quelli di tipo Turbo-Prop sempre sul glorioso Dakota; nell’interno del sedime aeroportuale è possibile osservare una quantità notevole di fusoliere e ali accantonate di questo famoso bimotore ancora molto attivo in Sud Africa. Un altro esempio degno di citazione che abbiamo trovato sul WonderBoom curiosando tra i tanti hangar è la presenza di un privato (ndr senza ombra di dubbio di origini italiana e che purtroppo non siamo riusciti a rintracciare) che possiede dei velivoli di tipo Piaggio P 166 e Aermacchi AM 3C tutti appartenuti alla locale forza aerea, ancora con i colori originali tranne uno splendido “Piaggione” marche ZS-NJZ fresco di restauro, che riporta un non meglio veritiero titolo di compagnia “Torino Air” e con tanto di nomignolo “Adriana”. Inoltre è presente la base operativa della Sezione Aerea della Polizia sudafricana con i suoi Pilatus Pc 6, Una caratteristica che ci ha impressionato di questo piccolo aeroporto è la libertà di movimento all’interno della zona operativa e non aspettatevi che qualcuno vi faccia domande strane su cosa state facendo; questa situazione è comune agli altri scali visitati anche se con problematiche ovviamente differenti.
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Foto e testo di Giorgio Ciarini e Manuela Michelon
Ottobre 1999
Pubblicato su JP4 luglio 2000
Mappa di Johannesburg by Google Map
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English translation
The Republic of South Africa is located between the 22nd and the 35th parallel, occupies an area of 1.224.000 sq km, about five times the Great Britain, is part of a wonderful region of Africa that is beginning only a few years ago to realize its potential. The national parks among the largest in the world, the beaches among the best and less crowded, countryside and mountains that offer unique and spectacular landscapes, an advantageous climate, thanks to the seasons exactly opposite to those of the northern hemisphere, make it increasingly one of the most popular tourist destinations. Compared to African standards, the infrastructure of the region is excellent: transport and communications work very well, very efficient are air services, both international and domestic. South Africa has three capitals: Cape Town "legislative", Pretoria "administrative" and Bloemfontein "judicial" while Johannesburg is the industrial and financial center of the country as well as the hub of air transport in southern Africa; also called by the inhabitants themselves, Gold City Jo'burg, stands on a plateau at 1,735 meters high and although it is only a hundred years old, it is by far the largest city in South Africa and the whole of Africa south of Lagos. City of strong contrasts where the skyscrapers and the great commercial centers rise beside the townships, for who has been able like us to see it with own eyes the impression that derives from it is that one chaotic, disproportionate and vital, where the signs of the recent past left by apartheid are still very evident. Since 1992, as a result of the liberalization of air routes, several airlines have been competing, together with the flag carrier South African Airways (SAA), for air transport in the Republic of South Africa. There are currently about 50 airlines connecting South Africa to the rest of the world, with a significant increase in flights compared to those, numerically very limited, of the era of apartheid. In order to cope with the progressive growth of air transport and to improve the quality of the services offered, the operator of the largest South African airports, ACSA (Airports Company South Africa) has prepared significant investments, making use, through a joint venture, of the collaboration and experience in the airport sector of "our" ADR (Rome Airports). In fact, since May 1999 ADR has acquired a significant share of shares and has become a full partner of the management company ACSA, initially with a share of 20% that can be increased by a further 10% at the time of listing on the stock exchange. Market operation that we could know better in detail directly from the Roman company that explained to us the reasons for this very careful choice, justified by the considerable opportunities that are being created in a young and rapidly expanding market. To represent such a vast airport system we have chosen, as can be understood from the title of the article, to analyze it taking its cue from the situation that has been created in the area adjacent to Johannesburg, crucial point of air transport of the nation. This area is divided into five airports: JNB International, Pretoria Wonder Boom, Lanseria, Grand Central, Rand, all located within a few dozen kilometers between Jo'Burg and Pretoria, each of which performs a specific service covering the multiple needs of the place. Flights to Durban, Port Elizabeth and Cape Town are also on the increase. Ian Smuts is the name of the Johannesburg International Airport, located near Kempton Park a beautiful suburb of Johannesburg, 10 km east from the city center and 50 km from the administrative capital Pretoria, connected to both cities and surroundings by a very widespread motorway network, is the recipient of the most important development plan outlined by the management company ACSA; Let us now look in detail at the current situation and the measures planned for the future of the airport. The large terminal that in 1999 allowed the transit of about 10,85 million passengers consists of several buildings of different geometries and sizes built in different periods that combine to form a single complex in turn included in the area called Western Precint, has been built and will be further modified following a precise strategy of the management company which considers it the best solution to facilitate the transfer of passengers in transit. The Terminals "1" and "6" have become operational since June 1999 after two and a half years of work and are used exclusively for international flights, the structure is on three levels, the ground floor arrivals (Terminal 1), the first floor departures (Terminal 6), the third floor is reserved for administrative offices and company headquarters. The two main features that distinguish this work are: the first is the construction of three large structures called nodes, triangular in shape, placed in suspension, that exit from the side of the Terminal overlooking the jetties of boarding aircraft, have an area of 1,000 square meters each and 330 square meters of windows, very curious in appearance have a shape comparable to the large rue of ships, when they are finished they will be part of the departure area and will be used to accommodate passengers waiting to embark so that they can take advantage of different refreshment areas allowing an excellent view on airport operations. The second feature is the introduction of a new fully automated system for sorting and returning baggage in the arrivals area, while the departure area with its 104 check in has a new baggage screening system that accelerates the carrying out of operations, obviously both have dining areas, exchange offices, car rental (arrivals level) and duty free shops (departures level). The central body defined Terminal "3"-"4"-"5" that in the past supported the entire traffic of the port of call, currently is subdivided in two zones dedicated exclusively to the national flights, departures (Terminal 5), arrivals (Terminal 3-4), this situation was only created after the new Terminals 1 and 6 (international flights) were brought into operation. Allocation however temporary in how much the final destination of the national Terminal flights will happen only in 2003, year in which preemptively the intense activities of construction of the new terminal will be concluded carrying to completion a ulterior phase of development. The next phase will be the one that will require the greatest contribution in economic and structural terms, called "Central Extension" project provides once the removal of domestic flights in their new location, the complete demolition of the old central body and then you can start the construction of a modern and more functional structure, that will give shape as previously mentioned to a single Terminal with a total area of 235,000 square meters against the current 80,000 square meters thus allowing in 2010/2013 to reach the final goal of the management company ACSA the considerable figure of 18 million passengers in transit year. Let’s now see other projects now close to completion that essentially concern the management of the area "airside" translated into Italian ramp area. The first of these consists in the construction of two arms that extend on the apron of the aircraft, one called Northern Pier (pier) will be connected to the Terminal international flights, while the other the Southern Pier will extend from the new terminal domestic flights; they will be equipped with about ten finger each, six of which are suitable for operating with wide-body aircraft, or wide-body, and two of advanced design suitable even to host the future NLA (New Large Aircraft), the forecasts are to make them operational by 2003. the second program previews the modernization of the traditional parking, in fact, many of those already existing not endowed with boarding will be rationalized and repositioned second the plans called Echo Apron, Sierra Apron, Bravo Apron and Charlie Apron, Once the works have been completed, the airport will be able to count on 103 parking places around 2010. Of course, the airport does not only consist of the terminal, but given the importance of the airport, we felt obliged to describe the situation in detail, so now let’s go to illustrate other components of JNB International such as the three runways, two are parallel and directional 21R-03R and 21L-03L for a length of about 3,500 meters each, belonging to Category II and are equipped with ILS/VOR, peculiarity of the runway 21-03 right are the two threshold runways necessarily built on a embankment about fifteen meters high to overcome the wavy conformation of the ground, while the third runway directed 15-33 and 1,800 meters long "size" almost perpendicular to the two main runways. Another structure of considerable importance is the Cargo Center placed to north of the Terminal fleeting managed from the South African Revenue Services with an annual cargo handling ability estimated of approximately 600.000 tons of which a good part is in arrival or departure for the Europe using the most important carriers of the old continent as Cargolux, Lufthansa Cargo and many others. The technical area and operating base of the flag carrier South African occupies a large area, equal to one third of that which uses the main terminal with its parking lots, is located to the south and has a series of hangars able to accommodate even more B 747 for maintenance operations or shelter; another large building is the seat of the administrative offices of the flag carrier. In the area to the east of the Western Precint are the headquarters of major national companies such as Safair and Nationwide, while the center of the runways is located the main control tower. Looking at the situation of "landside" services we see that the current parking lots with 5,000 bay (parking spaces) will add another 3,000, the access roads will be reconfigured once the works of the entire complex are completed and finally a five-star hotel of the Holiday Inn chain that until recently was the seat of the administrative offices of the company ACSA now transferred to the International Terminal. This first phase of restructuring has cost approximately 259 million Rand, and it is only a small part of what is foreseen in the program launched that will end in 2013 for a total expenditure of 1.7 billion Rand, which corresponds approximately to 680 billion Lire. In fact, the company’s main ambition is to obtain for the JIA (Johannesburg International Airport) the title of world-class air transportation hub for Southern Africa through the construction of these new complexes, an authentic piece of architecture never seen before in South Africa. ACSA is proud to be the promoter of this project that will be one of the largest vehicles that will give full power to the "black" economy, in fact, among the team members 43% of professionals and 50% of manufacturers are colored.
GRAND CENTRAL is the name of the second airport that we describe, located in Midrand to the north of Jo'burg very close to the main highway of the country the N 1, is used mainly by private flights, business flights and third level. It can be defined as a large aero club very modern and perfectly equipped, consisting of a small terminal in which we find various services such as car rental, exchange office and some dining areas; A number of notable hangars are partly used for the shelter of aircraft and partly used by some companies to carry out maintenance work on aircraft and helicopters, and the airport is home to an important flight school. the port of call has all the necessary logistic services, and is equipped with a single runway belonging to the Category 2B not instrumental that however has a light path of type PAPI (Precision Approach Path Indicator) for night operations, Directed 17-35 for a length of 1,800 meters and a width of 23 meters.
RAND is the name of the second city airport of Johannesburg, located south of the city at the moment is the structure less qualified and with less development forecasts, for now occupies the role of aero club in competition with the Grand Central.
LANSERIA is located always north of Johannesburg is located in a hilly area sparsely inhabited and takes its name from the nearest resort, airport very famous especially among the "spotter" is an authentic aviation museum, in fact we can find a multitude of aircraft that are now part of history as Viscount, Dc 3, Dc 4, Andover, HS 748, Electra, F 86E, Hunter and other models, we also find helicopters as Puma or Super Frelon belonged to the South African Air Force (SAAF) no longer in service. Many of these are in maintenance at some specialized companies on the airport, others are used as spare parts, or as in the case of helicopters are largely abandoned. As it can be understood from the previous lines we are in presence of a "mega" aeronautical workshop and to name all the companies that operate on the port of call is very arduous enterprise, therefore we limit ourselves to describe some cases of particular interest like the Executive Helicopter, maintenance center created more than 15 years ago operates on several helicopters built by Eurocopter and Bell. Execujet specializes in the sale of aircraft in particular luxury jets such as Challenger and others; we then move on to the area owned by the aforementioned Nationwide that here performs maintenance at its BAC 1-11 and finally we found a company named Balding Eagles that performs restoration works on old planes like the T 6 Texan, or a Saab Safir recovered in Zambia, and even biplanes thus creating a small museum. On the airport there is also a small terminal and an even smaller cargo area.
WONDERBOOM is the municipal airport of Pretoria located north of the administrative capital and can be reached by taking the N.1 motorway towards Pietesburg in about 20 minutes by car. Very interesting for the purely photographic aspect is less so for the journalistic part as there is not much to describe, so we limit ourselves to a more spotteristic analysis. The airport includes a small terminal quite old-fashioned, while in the technical area operate a dozen companies that operate tourist flights such as Naturelink, a company specialized in this sector that owns some Cessna and a rare Skyvan. Among the many companies that perform maintenance work on aircraft a particular mention certainly goes to the company Wonder Air, very active in this field and as we learned is qualified in particular on "dated" aircraft like the ubiquitous Dc 3 or the Viscounts, in fact, during the span of a week we were able to observe the technicians perform maintenance work on the engines of two Dc 3, one of the company Air Zambezi and one of Landela Safaris, here are also made the necessary changes for the complete replacement of piston engines with those of Turbo-Prop type always on the glorious Dakota; In the interior of the airport seat it is possible to observe a considerable amount of fuselages and wings set aside of this famous twin engine still very active in South Africa. Another example worthy of mention that we found on the Wonderboom snooping among the many hangars is the presence of a private (ndr without a doubt of Italian origins and that unfortunately we could not trace) that owns aircraft of type Piaggio P 166 and Aermacchi AM 3C all belonged to the local air force, still with the original colors except for a beautiful brand Piaggione ZS-NJZ fresh restoration, which reports a not better true title of company "Torino Air" and with the nickname "Adriana". Also present is the operating base of the South African Police Air Section with its Pilatus Pc 6, A feature that impressed us about this small airport is the freedom of movement within the operating area and do not expect anyone to ask you strange questions about what you are doing; this situation is common to the other ports visited even if with obviously different problems.
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Images and text by Giorgio Ciarini and Manuela Michelon
October 1999
Published on JP4 July 2000
Johannesburg Map by Google Map
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